Lo Hobbit che non fu mai disegnato

Copertina Tony Di Terlizzi dei Racconti Incompiuti di J.R.R. TolkienNon solo le lingue generano storie, come diceva Tolkien. Probabilmente anche le immagini. Almeno così sembra nel caso del filo conduttore che lega insieme tre famosi disegnatori a Lo Hobbit. E la storia rivela particolari inediti su una vicenda in parte nota circa il celebre romanzo di Tolkien. Sul Los Angeles Times l’autore e disegnatore Tony Di Terlizzi, legato a Tolkien per aver disegnato la copertina dell’edizione Del Rey dei Racconti Incompiuti (qui accanto), ha rivelato l’esito di una ricerca coronata da successo. Incuriosito dalla notizia di un breve contatto negli anni ’60 tra due suoi miti, J.R.R. Tolkien e Maurice Sendak, aveva voluto sapere di più della vicenda. Perciò, DiTerlizzi ha contattato il suo collega scrittore Gregory Maguire, famoso per Wicked (Strega), una rivisitazione della strega del Mago di Oz di L. Frank Baum. Nel 2003, Maguire aveva pubblicato a Making Mischief, A Maurice Sendak Appreciation, una serie di saggi su Sendak, corredato da illustrazioni dell’artista difficilmente reperibili. In quell’occasione Maguire aveva ricordato la sua prima intervista a Sendak del 1977 e ne aveva realizzata una nuova, mentre Sendak aveva inviato scritto una Prefazione al libro. Questa amicizia ha fatto svelare un retroscena sconosciuto che risale a oltre quarant’anni fa.

Maurice SendakQuesto ci porta a Lo Hobbit e alla possibilità sfumata di averne oggi un’edizione illustrata da Maurice Sendak. Dalla Tolkien Companion and Guide si apprende che il 25 febbraio 1964 Rayner Unwin inviò a Tolkien una lettera della casa editrice americana Houghton Mifflin che, per il trentennale dello Hobbit, proponeva un’edizione di lusso illustrata da Sendak. In quel momento, l’artista era già ampiamente noto per aver scritto una decina di libri per bambini, averne illustrati quasi una cinquantina, ed aver appena ottenuto il prestigioso “Caldecott Medal” per Where the Wild Things Are (Nel paese dei mostri selvaggi, da cui è stato tratto anche un film). Soltanto più di tre anni dopo Sendak fu in grado di inviare un disegno in bozza, l’incontro tra Gandalf e
Bilbo sulla porta di Bag End.
Il 16 Febbraio 1967 Rayner Unwin visitò Tolkien, forse in compagnia dell’altro editore americano Ian Ballantine, e gli mostrò la bozza di Sendak. Rayner in una lettera del 20 febbraio riferì a Houghton Mifflin che Tolkien lui era «pesantemente sconvolto dalle proporzioni delle figure»: Bilbo era troppo grande rispetto a Gandalf (oppure il contrario). Sempre dal Tolkien Companion (p. 420) apprendiamo che poche settimane dopo, Sendak ebbe un attacco di cuore, e sebbene poi si riprese, non ritornò più a Lo Hobbit e il progetto venne abbandonato.

Ora, Di Terlizzi aggiunge molti altri particolari a questa vicenda. Il disegno in bozza non era uno, ma due! Oltre alla scena dell’incontro tra Gandalf e Bilbo, Sendak aveva completato anche l’illustrazione di un elfo silvano che danzava al chiaro di luna. Inoltre, sembra nello spedire i bozzetti a Tolkien, il responsabile della casa editrice americana aveva erroneamente invertito le etichette di contrassegno di Elfi e Hobbit che risultarono quindi invertiti. Secondo questa versione, Tolkien fu infastidito della cosa, rispose che Sendak non aveva letto con attenzione il libro e non aveva afferrato l’aspetto degli Hobbit. Le illustrazioni non vennero approvate e Sendak s’infuriò molto. Per mitigare i dissapori, la casa editrice decise di organizzare ad Oxford un meeting fra i due, dato che Sendak si trovava in Inghilterra per il tour promozionale proprio per Where the Wild Things Are. Tuttavia, il giorno prima dell’incontro, Sendak, a soli 39 anni, fu colpito dall’attacco di cuore che lo costrinse a un ricovero di diverse settimane in un ospedale di Birmingham. I due non ebbero più modo d’incontrarsi e il progetto non vide mai la luce.

Il bozzetto dello Hobbit di Maurice SendakSendak, che attualmente ha 83 anni, potrebbe confermare questa versione. A sostegno c’è il fatto che l’artista aveva sottolineato alcuni passi della sua copia dello Hobbit per possibili illustrazioni e lungo i margini del testo sono visibili anche diversi schizzi. A fianco potete trovare una delle illustrazioni create da Sendak, successivamente donata, insieme alla sua copia del libro, alla Beinecke Rare Book and Manuscript Library della Yale University, dove si trova tuttora. La seconda illustrazione, riguardante gli Elfi, è invece scomparsa, almeno per ora. Maurice Sendak è considerato da molto tempo il più geniale illustratore di libri per bambini. Alla luce di quanto da lui realizzato è davvero un peccato che per una serie di sfortunati eventi il tutto non abbia più avuto un seguito. Sarebbe stato interessante vedere come un maestro ne interpretava un altro. Già il bozzetto di Gandalf e Bilbo, seppur errato nelle proporzioni, dimostra come Sendak sapesse tenere bene l’equilibrio tra luce e ombra, non solo della narrativa di Tolkien, ma anche degli eventi che turbinavano intorno alla creazione stessa dell’opera d’arte. Lo dimostrano anche altri titoli, come Pierre o il suo capolavoro Nel paese dei mostri selvaggi. Sendak interpreta non solo gli ostacoli fisici che i personaggi di una storia devono affrontare, ma anche quelli psicologici. Era il visionario perfetto per reinterpretare Tolkien.





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5 Comments to “Lo Hobbit che non fu mai disegnato”

  1. Gwindor ha detto:

    Mmmmhhh…
    Mixed feelings.
    Il Bilbo di Sendak è uno dei migliori che abbia mai visto; per quanto riguarda Gandalf, tuttavia, a parte la già sviscerata faccenda delle proporzioni, direi che non ci siamo proprio.
    A dirla tutta mi sembra più uno dei nani…
    Bye
    Gwindor

  2. Cla ha detto:

    Davvero un altro articolo interessantissimo. Ormai il sito sta diventando una preziosissima fonte di informazioni.
    Quanto al disegno, Bilbo non è male, a parte le proporzioni (presumo Tolkien lo ritenesse troppo grande rispetto a Gandalf).
    Delle creature Selvagge ho visto il film (in lingua inglese) e “letto” il libro (in realtà sono poche le righe scritte. Devo dire che non ho proprio capito il senso della narrazione…

  3. Lorenzo ha detto:

    A me sembra quasi che nell’illustrazione Gandalf stia in ginocchio (forse per poter parlare con Bilbo stando sullo stesso piano); in questo fcaso, le proporzioni non sarebbero del tutto sbagliate…

    Soronel

  4. BoB ha detto:

    Anch’io sono d’accordo con Gwindor su Bilbo e su Gandalf “il nano”.
    Ricordiamoci però che era un bozzetto e molte cose potevano cambiare. Io guarderei piu’ la scena nell’insieme e lo splendido albero così definito. Sul secondo bozzetto non mi pronuncio, perché in questo momento è una notizia di terza mano: bisognerebbe sentire Sendak per confermare la storia… 🙂
    Sull’opera di Sendak non mi pronuncio, ma ha vinto diversi premi prestigiosi e disegnato o scritto centinaia di libri. Sicuramente un Hobbit illustrato da lui avrebbe fatto molto parlare.
    Ciao!
    BoB

  5. Robert ha detto:

    Concordo con Gwindor..bello bilbo ma Gandalf non mi piace… 🙂

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