Un museo in Svizzera tutto per J.R.R. Tolkien

Museo Gmec a Jenins, in SvizzeraNon capita spesso di venire in possesso di notizie in anteprima. Anzi, a noi capita spesso ma di solito nel mondo anglosassone se ne è già parlato! Beh, quando capita, vogliamo far le cose per bene. E visto che in rete non se ne è scritto, c’è solo qualche frammento qua e là, ecco un articolo su quello che sarà un museo dedicato a J.R.R. Tolkien, in costruzione in Svizzera e aprirà nel 2013, tanto per darci tempo di preparare i bagagli! Si chiamerà “Greisinger Middle Earth Collection” si trova a Jenins, paesino nel Cantone dei Grigioni di appena 847 abitanti al confine con il Liechtenstein. Abbiamo parlato con l’artista che si occupa delle scenografie.

Arte e passione, Tolkien e la pittura

Ivan Cavini e gli ArgonathIllustratore, scenografo, “matte painter” scultore. In una parola artista specializzato nel genere fantasy. Ivan Cavini è tutto questo e dal 2005 si sta dedicando anima e corpo nell’allestimento scenografico ed espositivo del Museo Gmec. Ma prima di volare in Svizzera, l’artista, che fin dall’infanzia vive sulle colline romagnole, ha una lunga carriera tolkieniana, in parte parallela a quella della nostra Associazione. Nel biennio 2003/2004, sotto la direzione artistica di Davide Martini, partecipa alla mostra internazionale itinerante Images from the Middle-earth in collaborazione con la Società Tolkieniana Italiana e Medusa Film per la prima del film “Le due torri” e “Il ritorno del re”, secondo e terzo episodio del Signore degli Anelli di Peter Jackson. La mostra si svolge alla X edizione della Hobbiton a San Daniele del Friuli (2003), a Villa Celimontana a Roma (2004), e poi ad Ancona, Bari, Trani, prima di volare anche in Polonia, a Danzica e Wroclaw (2004).
Copertina "Il Signore degli Anelli - Da J.R.R. Tolkien a Peter Jackson" di Emanuele TerzuoliAltre sue mostre si svolgono in manifestazioni in cui è presente anche l’Associazione romana studi Tolkieniani, come il Viaggio nella Terra di Mezzo, la giornata di musica classica e letteratura che si è svolta al Teatro Dal Verme di Milano (2007), il Ritorno a Numenor la manifestazione tolkieniana a Buccinasco, vicino Milano (2007) e il Festival in the Shire di Pontrhydfendigaid, in Galles (2010), cui però l’artista ha inviato solo le opere*. Quest’anno l’artista ha partecipato al Belgioioso Fantasy, nel Castello di Belgioioso (Pavia), al Soncino Fantasy a Soncino (Cremona) e naturalmente a Lucca Comics and Games. Tra le altre cose, è sua la copertina del libro Signore degli Anelli da J.R.R.Tolkien a Peter Jackson di Emanuele Terzuoli, pubblicato da Delos Books nel 2004.

Una collezione di libri e sculture

Il museo ospiterà, permanentemente, la più grande collezione di opere letterarie, pittoriche, scenografiche e ludiche sulla Terra di Mezzo. Il proprietario tedesco, Bernd
Greisinger
, ha messo insieme nel giro di pochi anni una collezione di dimensioni notevoli:
Elaine Griffiths e la dedica di J.R.R. Tolkien– la prima edizione in tre volumi del Signore degli Anelli appartenuta a Elaine Griffiths, un’allieva di Tolkien, che col suo valore di 104mila dollari americani (circa 73.800 euro) è il libro tolkieniano più costoso al mondo. Sul primo dei tre volumi è riportata la dedica autografa in elfico «Elainen tarin Periandion ar meldenya anyaran» (a Elaine, regina degli Hobbit e mia cara vecchia amica). Elaine, ex studentessa e amica di famiglia di Tolkien, era stata fra le pochissime persone che avevano letto il manoscritto dello Hobbit e fu determinante per la sua pubblicazione: lo consigliò caldamente a una sua amica (Susan Dagnall) che lavorava alla Allen&Unwin, la casa editrice di Londra che poi lo pubblicò;
– una copia della rarissima prima edizione dello Hobbit del 1937, con dedica a Jack Bennet, firmato da Tolkien il 28 ottobre 1972; J.A.W. “Jack” Bennett (1911-1981) era un amico ed ex collega di Tolkien a Oxford. A Cambridge fu il successore di C.S. Lewis nella cattedra di Letteratura inglese medievale e rinascimentale;
– la prima edizione in lingua straniera dello Hobbit, tradotta in svedese nel 1947 da Tore Zetterholm. Anche in questo caso, il libro reca una dedica di Tolkien a Elaine Griffiths;
The Hobbit, prima edizione Usa– la prima edizione americana dello Hobbit autografata, all’inizio del 1938 da Houghton-Mifflin. Questa edizione differisce significativamente dall’edizione britannica per l’inclusione di quattro tavole a colori realizzate da Tolkien. Due di questi sono state utilizzate per la copertina (The Hill: Hobbiton Across the Water per il fronte e Conversazione con Smaug per il retro). Houghton-Mifflin aveva anche deciso di mettere una piccola figura di un hobbit inchinato sul frontespizio e sulla copertina. Purtroppo, questo hobbit indossava stivali! A essere onesti, l’editore aveva preso a modello l’illustrazione di Tolkien, Conversazione con Smaug, in cui appunto il piccolo hobbit indossa anche lì gli stivali. Lo Hobbit, prima edizione Usa del 1938Questa figura fu rimossa a un certo punto della produzione, creando così una differenza con la seconda tiratura della prima edizione. L’edizione americana con lo hobbit l’inchinato è indicata quindi come il primo stadio della prima tiratura. Il numero di copie del primo stato è attualmente sconosciuto, ma la seconda ne aveva appena tremila.

Ci sono anche un’illustrazione originale di Pauline Baynes, una mappa della Terra di Mezzo autografata e un libro dedicato da Tolkien al figlio Michael. Tra i dipinti e le illustrazioni originali figurano tutti i principali artisti che hanno illustrato Tolkien negli ultimi 35 anni.

Il Museo Gmec

L’ingresso del museo sarà nella casa di Bilbo, ricostruita fedelmente, dove sarà in esposizione la collezione dei libri di Tolkien. Poi si potrà accedere al retro e a un seminterrato di oltre 300 metri quadri dove i visitatori saranno trasportati nella Terra di Mezzo, tra creature a grandezza naturale, scenari spettacolari, dipinti originali, cimeli da collezione, sculture e illustrazioni. Sarà in esposizione anche una incredibile collezione di opere realizzate da appassionati di Tolkien di tutto il mondo. All’interno del museo si potrà accedere anche al cinema privato e alla sala conferenze. Dal 2005 Cavini ha realizzato le installazioni scenografiche “Isildur” e “Anarion” (gli Argonath, nel 2006), “Troll” (2008), “Smaug” (2009) e Barbalbero (2010). A fondo pagina potete trovare due video sulla realizzazione del Troll e di Barbalbero.
La prima serie di foto mostrano la fase iniziale dei lavori per la costruzione del museo. Le foto risalgono al 2006 e da allora di strada ne è stata fatta molta…
Nel 2011 viene, infine, fondata la “Swiss Association of Middle Earth” che avrà lo scopo di diffondere Tolkien attraverso il museo e gli eventi ad esso connessi. SmaugTra i soci fondatori, curiosità, spunta il nome di Pieter Collier, mente e braccio dell’autorevolissimo sito Tolkien Library e recente curatore de L’arazzo di Tolkien (Bompiani, 2011). Ora la collezione è completa e lavori procedono regolarmente per permettere l’apertura del museo entro il 2013. Noi aspettiamo trepidanti. E, come diceva Bilbo, «la Via va sempre avanti…».

I video delle installazioni: Troll e Barbalbero

RETTIFICA: riceviamo e per correttezza riportiamo una richiesta di rettifica da parte degli organizzatori del “Festival in the Shire”, nella persona di Mark Faith, che tiene a precisare che l’artista Ivan Cavini «non partecipò né espose alcun dipinto alla manifestazione del 2010 in Galles. Dopo aver promesso di venire, rinunciò all’ultimo minuto».

Festival-in-the-Shire-2-gennaio-2012ULTERIORE RETTIFICA:
L’artista Ivan Cavini ci fa giustamente notare come, pur non avendo lui potuto partecipare di persona all’evento, contrariamente a quanto dice Faith le sue opere furono esposte e vendute durante i giorni del Festival, come del resto dimostra lo stesso sito della manifestazione e si può vedere benissimo dalla fotografia del sito fatta il 2 gennaio 2012.
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– Vai al sito ufficiale di Ivan Cavini
– Vai al sito ufficiale di Tolkien Library

 

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7 Comments to “Un museo in Svizzera tutto per J.R.R. Tolkien”

  1. Robert ha detto:

    Che bella iniziativa. Complimenti al curatore Ivan Cavini. Appena possibile mi prenoto per visitarlo 😉

  2. Il sito della manifestazione al Teatro Dal Verme di Milano: http://dalverme.tolkieniana.net
    All’ultimo festival Tolkieniana Net lo scorso 9 settembre ( http://castellanza.tolkieniana.net ) Ivan ha partecipato, presentando il magnifico lavoro che sta preparando a Jenins, di cui avete parlato voi per primi: https://www.jrrtolkien.it/2011/11/19/un-museo-in-svizzera-tutto-per-j-r-r-tolkien/.
    Speriamo che queste iniziative di alto livello si moltiplichino, in futuro, e che possano nascere delle belle collaborazioni con il museo GMEC.

  3. Claudia ha detto:

    Salve, volevo chiedere se era possibile utilizzare le foto dell’articolo per la mia tesi di laurea visto che in uno dei paragrafi parlo del museo

    • redazione ha detto:

      Per noi non è un problema, ma servirà l’assenso del fotografo, legittimo proprietario delle foto.
      L’indirizzo è stato inviato in privato.
      Grazie

  4. roberta visone ha detto:

    buonasera!
    Poiché probabilmente io e il mio ragazzo verremo a Milano a fine agosto, con quale treno possiamo raggiungere il museo?
    Grazie per la risposta!

    • redazione ha detto:

      Il sito del museo è questo: http://www.greisinger.museum/it/index.html
      Da Milano credo sia possibile andare a Zurigo e da lì al museo. Un’altra strada possibile è quella con cambio a Bellinzona e da lì verso Coira (Chur). In ogni caso la stazione in cui scendere è sempre Maienfeld, nel Canton Grigioni. Forse conviene però scrivere alla mail del museo, avvertendo che si vuole fare una visita e si viene in treno, perché di solito i due chilometri dalla stazione al museo possono essere evitati usufruendo del loro servizio navetta, che non è sempre disponibile. 🙂

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