A Roma il 22 ottobre Tolkien Art&Games

Roma Games NightL’eredità di J.R.R. Tolkien, padre della letteratura fantastica, non si limita alla letteratura e alla cinematografia, ma i suoi scritti hanno influenzato tutte le arti, come verrà ricordato il 22 ottobre a Roma a TOLKIEN ART&GAMES, nuovo evento organizzato dall’Associazione Italiana Studi Tolkieniani, in collaborazione con Macro Games Night (MGN). L’evento si svolgerà in due momenti: nella prima parte ci saranno quattro conferenze dedicate all’influenza di Tolkien su tutte le opere derivate, con particolare attenzione ai calendari, ai giochi di ruolo, ai wargames e alla musica. In quell’occasione, con alcuni tra i maggiori esperti del settore interverranno.
Andrea AngiolinoAndrea Angiolino è uno scrittore e inventore di giochi, giornalista e traduttore, molto conosciuto nel mondo dei giochi perché scrive sulle riviste specializzate dal 1982 ed è autore di oltre 60 libri, tra cui il Dizionario dei giochi per Zanichelli. Luca Giuliano è un autore di giochi italiano ed è professore ordinario di sociologia all’Università degli studi di Roma, La Sapienza, dove insegna “Metodologia delle scienze sociali” nella Facoltà di Scienze Statistiche e “Strategie di narrazione ipertestuale” nella Facoltà di Scienze della comunicazione. Sergio Lombardi, designer, è proprietario della collezione dei Tolkien Calendars ed esperto musicale. Passiamo in rassegna tutti gli argomenti che affronteremo il 22 ottobre a Roma.

Tolkien Art: Visual

THE Calendar: Tolkien Calendar 1973Molto prima delle versioni cinematografiche di Peter Jackson e ancora prima del Signore degli Anelli di Ralph Bakshi, l’unico modo per visualizzare i personaggi e i luoghi della Terra di Mezzo erano …. i Calendari di Tolkien! Visto che quest’anno abbiamo lanciato la nostra nuova serie di calendari, quella dei Lords for the Ring, Maestri del fantasy italiano incontrano Tolkien (con gli artisti Paolo Barbieri, Ivan Cavini, Alberto Dal Lago, Edvige Faini, Angelo Montanini, Dany Orizio e Lucio Parrillo), ci sembra giusto dedicare un approfondimento al nostro modello di riferimento. Dal 1973, anno della morte di J.R.R. Tolkien, di cui ricorre oggi il giorno della scomparsa, il “Tolkien Calendar” è stato pubblicato ogni anno, tranne che nel 1983, ed ha completato graficamente la visione del Professore con una iconografia rigorosissima. Nei primi anni, sono stati pubblicati nel Calendario di Tolkien solo disegni dello scrittore, in versione originale o ricolorati. A partire dal 1975, i calendari sono stati commissionati ai migliori artisti fantasy che, attraverso le loro raffigurazioni del mondo di Tolkien, hanno enormemente accresciuto la loro fama. Greg e Tim Hildebrandt: "Healing of Eowyn" (calendario 1977)Fra i migliori illustratori, Alan Lee e John Howe si sono distinti, divenendo punto di riferimento per la loro visione di J.R.R. Tolkien, arrivando a trasmetterla anche nel cinema nelle due trilogie di Peter Jackson, dove guidano il team di designer come lead concept artists. Oltre a Lee e Howe, il maggior illustratore è Ted Nasmith, che ha illustrato ben undici calendari di Tolkien (nove da solo e due con altri artisti). Nei decenni, il Calendario di Tolkien è diventato un oggetto di culto ed è collezionatissimo, con quotazioni altissime per i calendari più antichi in perfette condizioni. Dopo il successo del primo calendario pubblicato dalla Ballantine Books, nell’agosto 1973 venne stampato da George Allen & Unwin il Calendario di Tolkien 1974, sempre con disegni di Tolkien colorati da H. E. Riddett. In quel mese di agosto, poche settimane prima della sua morte sopravvenuta il tragico 2 settembre, J.R.R. Tolkien firmò il calendario 1974 ad un suo amico: ecco la dedica originale sul bordo inferiore di quel calendario:

Tolkien Art: Music

Musica: Gandalf "Eternal Fire"Se c’è un binomio consolidato è proprio quello tra la musica classica e le opere di J.R.R. Tolkien. Oltre alle meravigliose colonne di Howard Shore per le trilogie del Signore degli Anelli e de Lo Hobbit di Peter Jackson, le opere di Tolkien hanno ispirato nei decenni moltissimi compositori. Fin dal 1967, quando con l’approvazione dello stesso scrittore inglese, Donald Swann scrisse un ciclo di canzoni per le poesie del Signore degli Anelli, sono stati moltissimi i compositori che hanno creato intere sinfonie tolkieniane. Tra i primi Leonard Rosenman che compose la colonna sonora per i cartoni animati di Ralph Bakshi traendone poi quattro composizioni, a Johan de Meij che dal 1984 al 1987 compose una sinfonia in 5 movimenti separati, ognuno per un personaggio o un episodio del libro, da uno dei più importanti compositori di musica classica della Finlandia, Aulis Sallinen, che nel 1996 musicò la Sinfonia No. 7, «The Dreams of Gandalf», per la Göteborg Symphony Orchestra, fino alla Tolkien Ensemble, Blind Guardianche con l’approvazione della Tolkien Estate pubblicò quattro album dal 1997 al 2005 con l’obiettivo di creare «la prima interpretazione musicale completa del mondo delle poesie e canzoni del Signore degli Anelli». Anche lo heavy metal e il progressive rock si sono ispirati alle opere di Tolkien e non si può non citare l’album strumentale dello svedese Bo Hansson dal titolo Music inspired by Lord of the Rings del 1970, e gruppi come i Led Zeppelin, dai Rush ai Blind Guardian, che più di tutti hanno messo in musica il Silmarillion di Tolkien.
«La musica e Tolkien? È un intero universo»
Tolkien e il Metal

Tolkien Art: Role-playing games (Rpg)

Cover_Merp«Alcuni dei racconti più vasti li avrei raccontati interamente, e ne avrei lasciati altri solo abbozzati e sistemati nello schema d’insieme. I cicli sarebbero stati legati in un grande insieme, e tuttavia sarebbe rimasto lo spazio per altre menti e altre mani che inserissero pittura e musica e dramma». L’importantissima lettera n. 131 di Tolkien esprime una delle idee del grande scrittore inglese sui suoi scritti: quella di creare un corpo di leggende più o meno legate, che spaziasse dalla cosmogonia, più ampia, fino alla fiaba romantica, più terrena, che traeva il suo splendore dallo sfondo più vasto. Un mondo in cui molte storie sarebbero state scritte nel dettaglio, altre solo abbozzate e soprattutto, un mondo in cui altre persone dotate avrebbero potuto aggiungere storie, immagini, canti e leggende. È questo il cuore, secondo molti, del lascito di Tolkien: un mondo donato agli artisti, in cui aggiungere dettagli e altre piccole gemme, cui dedicare creazioni di ogni genere e tipo. Il gioco di ruolo sul Signore degli Anelli, Middle-earth Role Playing (MERP), era tutto questo. Dal 1982 al 1997 ha rappresentato lo standard da seguire e da usare come fonte per ulteriori dettagli sulla Terra di Mezzo, in forma ufficiale, avendo la Iron Crown Enterprise (ICE) acquisito i diritti dalla Tolkien Enterprise. Il gioco di ruolo della ICE (in Italia tradotto come GIRSA) è stato ed è tuttora considerato da decine di migliaia di giocatori come «fonte ufficiale oltre Tolkien». Lo dimostra l’elevatissimo numero di role-players e campagne attive ancora oggi nel mondo, la vitalità dei siti, dei forum, delle radio online dedicate a MERP, oltre ai tanti progetti per riportare il gioco in vita.
Gioco di ruolo e wargames: la storia di Merp

Tolkien Art: Wargames

Scatola-War-of-the-RingIl wargame di riferimento per la Guerra dell’Anello (titolo che Tolkien avrebbe voluto per il terzo volume del Signore degli Anelli) è stato appunto War of the Ring, pubblicato nel 1977 da Simulation Publication/Avalon Hill, oggi un vero pezzo da museo, rarissimo da trovare oggi con quotazioni altissime. Il carattere strategico delle imponenti campagne belliche presenti nelle opere di Tolkien ha successivamente ispirato numerosi wargames. Più recentemente (dal 2001), la Games Workshop/Citadel, già famosissima per Warhammer e Warhammer 40K, ha acquisito i diritti per produrre lo spettacolare The Lord of the Rings Strategy Battle Game e The Hobbit Strategy Battle Game, che con l’uso di miniature, ricostruiscono gli scenari del mondo fantastico di Tolkien. Un cenno va fatto ai Libro Games o librigame, un crossover originale fra libri e giochi, il cui formato venne ipotizzato ancora prima che venisse creato, già negli anni ’40 dello scorso secolo: Games Workshop: una partita al gioco "The Hobbit"la ICE, già detentrice dei diritti per i giochi di ruolo e wargames ambientati nel mondo fantastico di Tolkien, pubblicò nel 1988-89 quattro libri game nella collana Middle-earth Quest, successivamente tradotti e pubblicati in Italia dalla Edizioni EL. Purtroppo, la Allen & Unwin, che aveva in licenza la pubblicazione dei libri di Tolkien, fece causa alla Tolkien Enterprise e alla ICE per violazione del contratto, così i quattro titoli di libri game ispirati a Tolkien furono ritirati, anche se restano tuttora presenti sul mercato collezionistico.
Librigame: cosa sono?

 

Il programma di Tolkien Art&Games

 
Locandina_Tolkien-Art-Games021) L’influenza di Tolkien nel Gioco pt. 1: i Giochi di Ruolo (relatori Luca Giuliano, Andrea Angiolino, coordina il dibattito un moderatore dell’AIST);
2) L’influenza di Tolkien nel Gioco pt. 2: i War Games e i Libro Games (relatori Luca Giuliano, Andrea Angiolino, coordina il dibattito un moderatore dell’AIST);
3) L’influenza di Tolkien nell’Immagine: i Calendari di Tolkien (relatore Sergio Lombardi, coordina il dibattito un moderatore dell’AIST);
4) L’influenza di Tolkien nella Musica: discografia essenziale (relatore Sergio Lombardi, coordina il dibattito un moderatore dell’AIST).

Alla fine dell’evento: LIVE TOLKIEN EXPERIENCE:
– MERP
– WarGame: War in Middle Earth o Games Workshop miniatures wargame
– Calendars visual experience
– Selezione di ascolti musicali

LOCATION: l’evento si terrà a Roma e la location verrà annunciata a breve

Questo evento è dedicato ad Agostino Carocci, Padre del Gioco di Ruolo in Italia.

LINK ESTERNI
– Vai alla pagina ufficiale dell’evento: Tolkien Art&Games
– Vai alla Pagina Facebook di Macro Games Night
– Vai al sito di Tolkien Calendars
– Vai alla pagina facebook di Tolkien Calendars

 

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1 Comment to “A Roma il 22 ottobre Tolkien Art&Games

  1. Eva ha detto:

    Che mondo infinito quello ispirato al Professore!

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