Una storia dei Silmaril nella Quinta Era

Il Silmarillion“Chiunque dimorasse ad Aman fu ricolmo di meraviglia e piacere per l’opera di Fëanor, e Varda consacrò i Silmaril, sì che in seguito nessuna carne mortale, nessuna mano impura, nulla di malvagio potesse toccarli senza bruciare e avvizzire; e Mandos predisse che i destini di Arda, terra, mare e aria, erano racchiusi nei Silmaril.” (Il Silmarillion)
Una delle annose questioni tolkieniane è legata al fato dei Silmaril, tanto più se si vedono le vicende della Terra di Mezzo e di tutta Arda come un passato mitologico del nostro mondo. C’è chi ha provato a trovare una risposta a questo interrogativo, e quella che oggi vi proponiamo è di certo una risposta particolare.
Questo articolo è apparso originariamente sul sito Slate Star Codex, un blog dedicato alla scienza, alla medicina, alla filosofia, alla politica e al futurismo, creato da Scott Alexander, uno psichiatra statunitense. Ringraziamo Lorenzo Gammarelli, che l’ha tradotto per i fan di Tolkien italiani e vi auguriamo una buona lettura!

I.

Ted Nasmith: "Earendil"Il Silmarillion descrive il destino dei tre Silmaril. Eärendil ne tenne uno, grazie al quale viaggiava nei cieli, e che divenne il pianeta Venere. Un altro fu rubato da Maedhros, che pentito per il suo gesto si gettò in una voragine infuocata. E Maglor prese l’ultimo, ma lo gettò nel mare per disperazione.
Bene, Venere c’è ancora. Ma cosa è successo agli ultimi due? Di certo col passare dei millenni, e tanta gente che li cerca, non saranno rimasti nella terra e nell’oceano?
Dopo alcune ricerche, ho sviluppato un paio di suggerimenti interessanti per localizzare i Silmaril nella Quinta Era.

II.

Il film Pulp Fiction ruota intorno a una valigetta misteriosa. Non ci viene mai detto cosa sia il contenuto, ma ci sono alcuni indizi.

  • 1. È descritto come “meraviglioso” e chiunque lo guardi ne rimane stupito.
  • 2. Brilla di una luce radiosa.
  • 3. Quando Jules e Vincent cercano di recuperarla, tutti gli spari diretti a loro mancano il bersaglio, suggerendo che essi siano immuni alle pallottole, suggerendo che stiano perseguendo un qualche tipo di impresa divina.
  • 4. Marsellus Wallace vuole proprio averlo, e uccide chiunque altro lo abbia.

Finora sono solo indizi, ma c’è di più. Mentre cerca la valigetta, Jules (!) continua a citare:

Il cammino dell’uomo timorato è minacciato da ogni parte dalle ini-
quità degli esseri egoisti e dalla tirannia degli uomini malvagi. Be-
nedetto sia colui che nel nome della carità e della buona volontà,
conduce i deboli attraverso la valle delle tenebre, perché egli è in
verità il pastore di suo fratello e il ricercatore dei figli smarriti. E la
mia giustizia calerà sopra di loro con grandissima vendetta e furio-
sissimo sdegno su coloro che si proveranno ad ammorbare e infine a
distruggere i miei fratelli.

Questo viene descritto come “Ezechiele 25:17”, ma non lo è. In realtà, questo brano non si trova da nessuna parte nella Bibbia, e non corrisponde a nessuna storia biblica. Non viene dal Vecchio Testamento. Questa è una descrizione della vita di Maglor nel Silmarillion!
Maglor throws the silmaril - cosplay by BelegilgaladDurante la Prima Era, Maglor governava la Breccia di Maglor, una valle che collegava le terre degli Elfi alle terre di Morgoth. Maglor tenne la Breccia per 450 anni finché Morgoth conquistò la vallata; Maglor guidò la ritirata del suo popolo, quindi “conduce i deboli attraverso la valle delle tenebre”.
Fuggì verso la fortezza di suo fratello, Maedhros, a Himling, dove aiutò a difendere le terre e il popolo di Maedhros, diventando “il pastore di suo fratello”.
Durante le battaglie susseguenti, catturò i giovani Elrond ed Elros, che erano come orfani dopo che i loro genitori erano fuggiti al di là del mare, e li adottò, diventando “il ricercatore dei figli smarriti”.
In quanto a “la mia giustizia calerà sopra di loro con grandissima vendetta e furiosissimo sdegno su coloro che si proveranno ad ammorbare e infine a distruggere i miei fratelli”, è difficile trovare qualcosa più Noldor di così.
Cosa succede, perché troviamo queste connessioni a Maglor?
Maglor è un caso unico, poiché potrebbe essere l’unico Noldo che ancora rimane al mondo. Secondo Wikipedia:

Maglor, con Galadriel e Gil-galad, era il più potente Noldo soprav-
vissuto all’inizio della Seconda Era. Si ipotizza che fosse ancora nella
Terra di Mezzo anche dopo la Terza Era, e che il ritorno a Valinor
gli fosse proibito per sempre.

Se fosse ancora vivo ai nostri giorni, sarebbe tuttora legato dal Giuramento, e quindi continuerebbe a cercare il Silmaril. Quindi: Marsellus Wallace, il misterioso boss della banda criminale che vuole per sé il contenuto della valigetta, può essere Maglor? Dato che il nome “Maglor” è una sindarinizzazione del suo nome di nascita “Makalaure”, “Marsellus” non suona male come pseudonimo.
L’argomento principale contro questa ipotesi è che gli elfi di Tolkien sono generalmente descritti come chiari di pelle e snelli, mentre Marsellus Wallas viene mostrato nel film come un massiccio uomo di colore. Questo confuta la teoria?
Mia Wallace - Pulp FictionLa confuterebbe, a meno che Marsellus non sia sotto l’influsso di un incantesimo che mascheri il suo vero aspetto. Ed esiste qualche indizio che questo sia il caso.
C’è un personaggio in Pulp Fiction che è chiaramente in grado di lanciare incantesimi che hanno a che fare con l’illusione: Mia Wallace. Nel parcheggio del ristorante, ella dice a Vinnie “Non fare il. . . ” Poi traccia un quadrato nell’aria con un dito, e il quadrato appare, di luce scintillante. Marsellus Wallace è sposato a una che è in grado di lanciare illusioni visive.
Ma perché dovremmo credere che l’aspetto di Marsellus sia una tale illusione?
Be’, nella scena con Jules e Brett, Jules punta la pistola alla testa di Brett e gli chiede che aspetto ha Marsellus. Brett risponde che è nero e senza capelli, e questo sembra soddisfare Jules.
I killer cercano di farla passare come una sorta di intimidazione, ma dato che poi spareranno comunque a Brett, non è necessario intimidirlo. La cosa avrebbe senso solo se stessero verificando come Marsellus appaia a Brett, cioè se una certa illusione che egli proietta stia funzionando. Quando proseguono con “ha l’aspetto di una puttana?”, è il loro modo volgare di chiedere se sembra androgino. Quando Bret conferma che ha un aspetto mascolino, questo sembra soddisfare i killer, che quindi gli sparano. Non è chiaro perché si aspettassero che nel caso di Brett l’illusione non funzionasse, ma è ovvio che in quel caso l’avrebbero dovuto interrogare più a lungo, e magari rintracciare chiunque fosse venuto a saperne troppo.
Perché Mia Wallace è in grado di lanciare queste illusioni?
Io immagino che “Mia” sia in realtà Maia, cioè una dei Maiar mandata da Valinor per guidare Elfi e Uomini con buoni consigli e poteri magici. Esiste un precedente di Maia femmina che ha sposato un signore degli elfi per guidarlo: Melian e Thingol. Mia segue la stessa tradizione, e proprio come Melian aveva conferito al regno di Thingol l’invulnerabilità dagli attacchi, così Mia conferisce
a Maglor/Marsellus la capacità di sembrare massiccio, nero e muscoloso.
Nel film ci sono ulteriori prove di questo fatto. Mia va in overdose di eroina e perde conoscenza. Sembra che resti un periodo molto lungo senza respirare. In meno di quattro o cinque minuti si subiscono lesioni al cervello da anossia, e Mia è rimasta senza respirare per un periodo più lungo. Ma appena le iniettano l’adrenalina, si riprende istantaneamente e completamente in modo medicamente impossibile. È sufficiente per provare oltre ogni dubbio che ella non ha un sistema circolatorio umano, e per darci un forte sospetto che sia letteralmente immortale.
Quentin TarantinoIpotizzo che Maglor sia sopravvissuto, abbia trovato il Silmaril, lo abbia perso nuovamente, e che Pulp Fiction sia il resoconto di come riuscì a riaverlo. “Quentin Tarantino” probabilmente è un nome fittizio per un gruppo di storici elfici: il nome “Quentin” deriva ovviamente da “Quendi”, la parola elfica per “elfi”. “Tarantino” è più difficile da interpretare, ma potrebbe essere un riferimento a Tar-Atanamir, il re nœmenóreano che rifiutò di morire quando giunse la sua ora: un avvenimento che deve portare molte associazioni metaforiche per gli elfi che rimangono sulla Terra.
Se tutto questo è vero, il Silmaril di Maglor si trova con Maglor nella sua casa di Los Angeles.

III.

Il fato del Silmaril di Maedhros è meno chiaro, ma una possibilità promettente è collegata al destino di Utumno.
Utumno era la fortezza del dio oscuro Melkor prima della Prima Era. Era stata costruita nel profondo nord della Terra di Mezzo, “ai margini delle regioni di freddo eterno”. Il sito Tolkien Gateway scrive: “si pensa che le gelide temperature delle regioni settentrionali fossero generate dalla malvagità del regno [di Melkor]”.
Particolare del Trionfo della Morte di Pieter BruegelChe aspetto aveva Utumno? Come la maggior parte dei cattivi di Tolkien, Melkor era almeno in parte un tecnologo; il suo regno era pieno di forge e fucine, che incessantemente costruivano armi per la sua guerra contro gli dèi. Un sito lo descrive come “una fortezza in guerra, con molti arsenali, forge, prigioni e pozzi di allevamento”. Alcune delle descrizioni sembrano suggerire che emettesse inquinamento, distruggendo il terreno tutto intorno: “in quei giorni le terre dell’estremo nord divennero tutte deserte; là, infatti, era stato scavato Utumno a grandissima profondità e le sue voragini traboccavano di fuochi e delle grandi schiere dei servi di Melkor.”
Chi lavorava in quelle fabbriche? Elfi schiavi. Secondo il libro: “tutti coloro dei Quendi che caddero nelle mani di Melkor furono imprigionati in Utumno prima che esso fosse distrutto e per mezzo di lente arti crudeli vennero corrotti e resi schiavi”.
Alla fine gli dèi decisero che era troppo e marciarono su Utumno con un potente esercito guidato da Tulkas, dio della guerra. Egli lottò con Melkor, lo sconfisse, e lo legò con una possente catena.
Cosa accadde a questo punto a Utumno? Il Silmarillion rimane nel vago, ma guardandola in retrospettiva è super ovvio. Cosa ne è stato della fabbrica magica al Polo Nord, gestita da elfi? Tutti conoscono la risposta a questa domanda!
Probabilmente Tulkas e gli altri dèi, dopo aver sconfitto Melkor, decisero che fosse poeticamente appropriato trasformare Utumno da luogo di oscurità in una meraviglia di allegria festiva. Gli elfi accettarono di restare ad aiutare, e riadattarono le forge di Melkor a costruire giocattoli per i bambini di tutto il mondo.
“Santa Claus”, il nome inglese di babbo Natale, si dice che derivi da San Nicola, perché “Santa” significherebbe “santo”, e “Claus” sarebbe un’abbreviazione di “Nicola”. Ma “Santa” è femminile: al maschile dovrebbe essere “San”. Nicola è maschio, quindi un’etimologia più ragionevole sarebbe “San Tulkas”. Una volta l’anno, Tulkas parte e distribuisce i giocattoli creati dagli elfi di Utumno.
(Ricordate: il Silmarillion descrive Tulkas come un enorme uomo barbuto che “ride sempre, nel diporto e in guerra, e rise perfino di fronte a Melkor nelle battaglie che precedettero la nascita degli Elfi”. E ricordate, di sua moglie Nessa “ama i daini, che ne seguono il corteo ovunque ella vada nelle foreste”. Avere dei daini che seguono la tua famiglia dappertutto può sembrare piuttosto scomodo, ma se non altro ti fornisce un ricambio continuo di animali da tiro.)
Immagine dalle "Lettere di Babbo Natale" di J.R.R. TolkienDato che nessuno vede mai la fabbrica di Babbo Natale, deve essere nascosta dal mondo nello stesso modo delle Terre Immortali. Come fa Tulkas a venire nel mondo mortale per distribuire i regali?
L’unico esempio funzionante di un viaggio del genere nei racconti di Tolkien è quello di Eärendil, che viaggia dalla Terra di Mezzo alle Terre Immortali grazie a un Silmaril che porta sulla fronte. In seguito, anche dopo che i due mondi sono stati completamente separati, egli è capace di usare lo stesso Silmaril per viaggiare attraverso il cielo sulla sua barca volante. “i saggi dicono che fu a
causa del potere di quella santa gemma se giunsero finalmente in acque che nessun vascello aveva solcato, salvo quelli dei Teleri”. Quindi presumibilmente qualsiasi essere vivente che porti un Silmaril in testa riesce a volare senza pericolia ttraverso l’abisso che separa i mondi.
Tulkas è un dio e non dovrebbe avere alcun problema a trovare l’unico Silmaril non rivendicato, quello che Maedhros gettò in una voragine nella terra. Il suo problema principale sarebbe stato evitare che i Noldor sopravvissuti lo venissero a sapere e invocassero il loro Giuramento. Avrebbe dovuto nasconderlo, mascherandolo come qualcos’altro, qualcosa tanto ridicolo che i Noldor non
avrebbero mai pensato di identificare con la loro gemma sacra.
Così. . .

Rudolph, la renna dal naso rosso
aveva un naso luccicante
E se mai l’avessi visto
Avresti detto che proprio luccicava. . .

Scott Alexander

LINK ESTERNI:
– Vai al sito Slate Star Codex

.


 


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