Tolkien all’IMC 2018, il resoconto – parte 2

Studiosi: Claudio TestiDopo il resoconto dei Tolkien Society Seminar 2018 e della prima giornata dell’International Medieval Cognress, proseguiamo i nostri approfondimenti con i sunti della seconda giornata, proposti sempre dal vicepresidente AIST Claudio Antonio Testi, che in quello stesso giorno ha presentato un intervento riassuntivo del suo studio sugli elementi religiosi nell’opera tolkieniana, pubblicato in italiano col titolo Santi Pagani nella Terra di Mezzo di Tolkien (Edizioni Studio Domenicano, 2014) recentemente tradotto in inglese dalla Walking Tree Publishers.

Martedì 3 luglio, seconda giornata

Sessione 749: Tolkien: medieval roots and modern branches, I (Tolkien: radici medievali e rami moderni, I)
Martedì 3 luglio 14:15 – 15:45

Organizza: Thomas Honegger
Modera: Anna Smol

  • Some Boethian Themes as Tools of Characterization in J. R. R.
    Tolkien’s Lord of the Rings

    (Alcuni temi boeziani come strumenti della caratterizzazione nel Signore degli Anelli di J. R. R. Tolkien)
    Andrzej Wicher, Zakład Dramatu i Dawnej Literatury Angielskiej, Uniwersytet Łódzki.
    Premessa: le relazioni tra Tolkien e Boezio sono stata analizzate soprattutto sul problema del male (in merito si vedano gli studi di Shippey), ma ci sono anche altre importanti connessioni tra i due.
    1 – la scena in cui Gandalf “sveglia” Théoden, è simile alla consolazione che Boezio riceve dalla Dama Filosofia (usano l’illuminazione per svegliare entrambi dal letargo)
    2 – l’ascesa dell’anima a Dio va da Boezio a Dante e da qui forse a Tolkien
    3 – possibile analogia: Gandalf ha per Frodo la funzione che Dama Filosofia ha per Boezio
    4 – entrambi gli autori sono per una dottrina compatibile con il Cristianesimo, ma non esplicitamente cristiana
    5 – la saggezza di Gandalf è come Dama Filosofia: sia pratica che teorica. Dama Filosofia è sia giovane che vecchia, come Galadriel
    6 – sia Della Consolazione della Filosofia che Il Signore degli Anelli potrebbero essere una satira menippea (si veda C. S. Lewis, L’immagine scartata)

    7 – Boezio è per una vita semplice, come gli Hobbit
    8 – Boezio cita il mito di Orfeo e Euridice e gli alberi che aiutano Orfeo (come Frodo), ma Frodo a differenza di Orfeo non si volta indietro perché ha fiducia nella Provvidenza.
  • Eldest: Tom Bombadil and Fintan Mac Bóchra
    (Il più vecchio: Tom Bombadil e Fintan Mac Bóchra)
    Kris Swank, Northwest Campus Library, Pima Community College, Arizona.
    Intervento incentrato sul colloquio tra Frodo e Tom Bombadil, quando questi gli dice di essere l’“eldest” (“il più vecchio”). Tolkien in The Lost Road doveva fare un capitolo dedicato alle leggende irlandesi, ma non lo scrisse; Christopher Tolkien dice che forse parlava di Fintan, che forse ha isipirato Tom Bombadil. Forse il primo manoscritto su Tom Bombadil è del 1920, e nel quale si possono vedere tali influenze: Tom Bombadil è descritto come uno dei più antichi abitanti dell’Inghilterra (si veda la Lettera n. 19 su Tom Bombadil, definito come lo spirito dell’Oxfordshire), che è coerente con Tom Bombadil come aborigeno (si veda la History of Middle-earth). Tom Bombadil come Fistan è il più antico della sua terra, di cui ha visto tutta la storia. Anche Fistan è usualmente associato ad avventure con mostri o entità di altri mondi, ed è la memoria storica della terra (anche Tom Bombadil ricorda fin dall’inizio dei tempi e insegna a Frodo). Da notate che di Fistan Tolkien ne ha scritto nel 1936-7 e poco dopo Tom Bombadil entra Signore degli Anelli.
  • Hobbits: The Un-Recorded People of Middle-Earth
    (Hobbit: il popolo non attestato della Terra di Mezzo)
    Aurélie Brémont, Centre d’Études Médiévales Anglaises (CEMA), Université Paris IV – Sorbonne.
    Premessa: l’incontro di Barbalbero con Merry e Pipino è leggermente diverso nel film rispetto al libro.
    Osservazione: attraverso la conoscenza di Frodo e la curiosità di Sam, Tolkien introduce sia i lettori de Lo Hobbit sia coloro che non hanno letto il primo romanzo in una nuova storia senza spoiler (su Lo Hobbit). Sulla scarsa conoscenza degli Hobbit da parte di Barbalbero e della gente di Rohan: ma da qualche parte del mondo qualcuno sa chi sono gli Hobbit (specie che ha letto Lo Hobbit o il prologo). Forse gli Hobbit durante le loro migrazioni dall’Anduin alla Contea erano prima entrati in contatto con il linguaggio di Rohan, viste alcune cose che ivi permangono. Comunque, quando si parla di Hobbit non bisogna farsi troppe domande: ad esempio perché vi sono dei Dúnedain che proteggono la Contea e perché gli Hobbit non li vogliono ricordare? Non si sa. Da dove vengono gli Hobbit? Anche questo non è chiaro (per gli Ent si sa: Tolkien li mette nel Silmarillion dopo aver scritto Il Signore degli Anelli, per accontentare Yavanna). Ma cosa dicono a noi lettori di oggi gli Hobbit? Forse Tolkien si astiene dal dare certe informazioni appositamente, per ingaggiare il lettore.

Sessione 849: Tolkien: medieval roots and modern branches, II (Tolkien: radici medievali e rami moderni, II)
Martedì 3 luglio 16:30 – 18:00

Organizza: Thomas Honegger
Modera: Thomas Honegger

  • Longing for Death: Tolkien and Sehnsucht
    (Desiderare la Morte: Tolkien e la Sehnsucht)
    Anna Vaninskaya, School of Literatures, Languages & Cultures, University of Edinburgh.
    Tratta delle influenze che può avere avuto C. S. Lewis su Tolkien legate al tema della relazione. E’ anche un tema romantico come in Goethe, Friederich, Mahlmann: cenno a landa dei morti che vivono. Questo simbolismo è presente anche in Schiller, William Peter, Rilke. Questa idea in Tolkien si vede nella poesia The Nameless Land in The Lost Road, nella poesia The Happy Mariners e Tol Eressëa in The Book of Lost Tales, nel Signore degli Anelli quando Legolas sente i gabbiani e desidera il mare, nella poesia The Sea Bell, in The Notion Club Papers. Vaninskaya riflette sul legame tra heaven e haven.
  • Tolkien’s Agrarianism in Its Time
    (L’agragianismo di Tolkien nel suo tempo)
    Joshua Richards, Faculty of English, Williams Baptist College, Arkansas.
    Negli anni ‘30 molti conservatori hanno scritto sull’agrarianismo, quindi Tolkien doveva conoscerlo. Nel dodicesimo volume della History of Middle-earth (The People of Middle-earth) Christopher Tolkien dice che a un certo punto suo padre vuol rendere il suo mondo estremamente coerente con la storia del mondo primario.
    Esame delle strutture socio-economiche del Signore degli Anelli: la Contea è agrarianista e l’industria è esplicitamente esclusa. Riferimento al fatto che un Hobbit può essere agricoltore o carpentiere, ricorda l’idea che Adamo è giardiniere e Cristo è falegname. Legame tra Tolkien e Chesterton: Tolkien critica la Ballata del Cavallo Bianco, però le strutture sociali e economiche della Terra di Mezzo si possono chiarire con alcuni passi di Chesterton. Forse anche la descrizione dell’assedio di Roma di Chesterton ha influenzato l’assedio di Minas Tirith.
  • Frodo Surrealist: André Breton and J. R. R. Tolkien on Dreams
    (Frodo surrealista: André Breton e J. R. R. Tolkien sui sogni)
    Claudio Antonio Testi, vicepresidente AIST, Modena.
    Un resoconto dell’intervento di Testi si può leggere nel nostro articolo sul convegno tenutosi a Trento, Tolkien e la letteratura della Quarta Era, dove Testi ha presentato il frutto di questa ricerca per la prima volta.
  • A Man of His Time?: Tolkien and the Edwardian Worldview
    (Un uomo del suo tempo?: Tolkien e la visione del mondo edoardiana)
    Brad Eden, Christopher Center for Library & Information Resources, Valparaiso University, Indiana.
    Gli studi sulle influenze di Tolkien si sono ultimamente espansi e moltiplicati. J. Rose in The Edwardian Temperament mostra una serie di differenze tra il periodo vittoriano e quello edoardiano: disintegrazione delle credenze religiose / religione secolare; il tema centrale è la rivoluzione industriale / sono le relazioni personali; il problema è la ragione / è la vita e il suo senso; lavoro economico / lavoro efficiente; la parola più popolare è lavoro / è divertimento; psicologia dell’individuo diviso / individuo unificato. Eden cita il libro di Michael Saler, As If: Modern Enchantment and the Literary PreHistory of Virtual Reality (Oxford University Press 2012), più altri testi, in cui non sempre Tolkien è citato. Importante è il testo di Adrian Hastings, Bishops and Writers: Aspects of the Evolution of Modern English Catholicism (1977).

ARTICOLI PRECEDENTI:
– Leggi l’articolo Tolkien all’IMC 2018, il resoconto – parte 1
– Leggi l’articolo Tolkien Society Seminar 2018: il resoconto
– Leggi l’articolo Tolkien all’IMC di Leeds 2018
– Leggi l’articolo Sulle orme di Tolkien 3: a Leeds per il seminario
– Leggi l’articolo Sulle orme di Tolkien 4: il convegno medievale
– Leggi l’articolo A Leeds un seminario e 4 conferenze su Tolkien
– Leggi l’articolo Tolkien e la letteratura, il resoconto di Trento

LINK ESTERNI:
– Vai al sito del Leeds International Medieval Congress 2018
– Vai al sito del Leeds International Medieval Congress
– Vai al sito delle Edizioni Studio Domenicano
– Vai al sito della Walking Tree Publishers

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