“Fuori e Dentro Tolkien”: il dossier di Alphaville

Tra divulgazione ed intrattenimento il filone dei podcast tolkieniani offre contenuti che si adattano a un pubblico variegato, dal neofita all’appassionato, finanche all’accademico. Tra i più rilevanti in ambito internazionale sono da annoverare i popolari The Tolkien Professor di Corey Olsen e The Prancing Pony di Alan Sisto e Shawn E. Marchese, ma anche The Fantasy Literature, un podcast dell’Università di Oxford con interventi, tra gli altri, di Simon Horobin, Caroline Batten, Stuart Lee, Grace Khuri e Giuseppe Pezzini. In ambito nazionale sono invece sicuramente da menzionare John R.R. Tolkien, Un viaggio inaspettato, una serie del 2017 registrata per il programma radiofonico Pantheon di Rai Radio 3 da Arturo Stalteri e Loredana Lipperini, e Cronache dalla Terra di Mezzo di Frank Moretti.
In questo florido panorama si inscrive Fuori e Dentro Tolkien, un dossier del redattore e corrispondente audio Yari Bernasconi per il programma Alphaville della Radiotelevisione svizzera, le cui registrazioni sono poi confluite in un podcast. Realizzata in occasione dei 70 anni dall’uscita de Il Signore degli Anelli, la serie di episodi è andata in onda da lunedì 10 a venerdì 14 marzo 2025 alle ore 12:05 sulla Rete 2 della radioemittente svizzera. Come è possibile leggere nella descrizione del programma, essa è stata l’occasione «per fare un passo indietro e interrogarci su cosa rappresenti e abbia rappresentato Tolkien per la letteratura, cercando di ritornare dentro ai suoi libri e alle sue carte, e scavando in quell’inesauribile immaginario letterario e visivo che continua ad affascinare lettrici e lettori (e oltre)».

Gli episodi

Il dossier, in cinque episodi, ha visto la presenza di un ospite diverso per ciascuna delle registrazioni. Il prezioso contributo di ognuna delle personalità tolkieniane coinvolte permette all’ascoltatore di addentrarsi nel mondo creato da J.R.R. Tolkien attraverso un originale punto di vista, mostrando, ancora una volta, come vi siano diverse vie per entrare nella Terra di Mezzo.
Il primo episodio dal titolo “J.R.R. Tolkien e il fantasy“, con ospite Anne Besson, analizza il ruolo di Tolkien all’interno delle coordinate letterarie del genere fantasy. Specialista di fantascienza, letteratura dell’immaginario e fantasy, la ricercatrice francese ha descritto nel corso della puntata l’evoluzione della letteratura che ha nell’immaginazione il suo cuore pulsante a partire dal romanzo gotico per approdare al fantastico, al meraviglioso scientifico e al fantasy (il regno del meraviglioso magico, ovvero del sovrannaturale naturalizzato).
Il secondo episodio, “In una buca nel terreno viveva uno hobbit“, ha visto la presenza di Wu Ming 4 e si è incentrato sul romanzo Lo Hobbit e sulla sua nuova traduzione ad opera dello scrittore bolognese. Nel corso dell’intervento si è parlato della natura di questo peculiare romanzo “per ragazzi” nato dalle storie che Tolkien raccontava ai suoi figli al tepore del focolare, e dell’esperienza traduttiva che ha visto come protagonista l’ospite.
Tradurre il Signore degli Anelli“, terzo episodio della serie, ha invece ospitato Ottavio Fatica, che si è cimentato nell’impresa tanto discussa (spesso a sproposito) della traduzione italiana de Il Signore degli Anelli. Il noto traduttore, partendo dal suo lavoro su Il Signore degli Anelli, ha mostrato uno scorcio del suo approccio alla traduzione e della sfida di veicolare in una lingua di destinazione diversa da quella originale la stratificazione di significati di un’opera. In particolare per quanto concerne il romanzo tolkieniano, si è soffermato sulla difficoltà di rendere la varietà dei registri linguistici presenti al suo interno.
Il quarto episodio ha visto la presenza di John Howe, celebre illustratore dell’opera tolkieniana. Il titolo, “L’immaginario visivo della Terra di Mezzo“, rende il senso dell’intervento dell’artista che ha l’arduo compito di cristallizzare una materia addiveniente e fluida come la scrittura in immagini che riescano a coglierne le policrome sfumature.
Il quinto ed ultimo episodio ha infine ospitato Stefano Giorgianni, linguista, traduttore e presidente AIST. Il tema toccato è stato quello delle “Opere Postume“, che vede l’invitato coinvolto in prima persona in quanto traduttore per Bompiani dei volumi della Storia della Terra di Mezzo. Affrontare il colossale corpo letterario realizzato da Tolkien è un’impresa ardua che però non ha scoraggiato in primis il figlio Christopher. Grazie al lavoro di revisione di quest’ultimo sono stati pubblicati volumi di vitale importanza per la comprensione della complessa stratificazione del Mondo Secondario dal quale originano i racconti del padre.

Podcast, prospettive future

Tolkien fuma la pipaIl dossier Fuori e Dentro Tolkien si presenta nella sua totalità come un contenuto godibile che offre degli spunti all’ascoltatore per approfondire alcuni dei numerosi approcci alla Terra di Mezzo. Nonostante la natura introduttiva al Legendarium esso offre, grazie alla competenza degli ospiti coinvolti, spunti di riflessione che possono essere utili nell’orientarsi all’interno del mare magnum dell’opera tolkieniana. Il mezzo del podcast permette una fruizione agile dei contenuti e una diffusione anche a un pubblico che può essere più ampio rispetto a quello del fandom tolkieniano classico. Si tratta di una possibilità probabilmente poco sfruttata nell’ambito tolkieniano italiano, che offre potenzialità in larga parte non esplorate. L’auspicio è dunque che vengano in futuro realizzate più iniziative di questo genere anche a livello divulgativo, nell’ottica di portare ad una maggiore comprensione dell’opera di Tolkien anche per quanto concerne il superamento di alcuni pregiudizi ancora duri da eradicare, soprattutto in Italia.

ARTICOLI PRECEDENTI
– Leggi l’articolo Lo Hobbit, confessioni di un traduttore
– Leggi l’articolo La versione di Fatica: contributo per una messa a fuoco
– Leggi l’articolo Colloquio con John Howe: il resoconto
– Leggi l’articolo La Caduta di Númenor esce oggi in libreria

LINK ESTERNI
– Vai al sito web Il dossier “Fuori e Dentro Tolkien”, link al sito della RSI
– Vai al sito web Link Spotify al podcast “The Tolkien Professor”
– Vai al sito web Sito del podcast “The Prancing Pony”
– Vai al sito web Pagina del podcast “Fantasy Literature” della University of Oxford
– Vai al sito web Link a RaiPlaySound del Podcast “John R. R. Tolkien. Un viaggio inaspettato”
– Vai al sito web Link Spotify al podcast “Cronache dalla Terra di Mezzo”

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Social network, ora l’AIST è in podcast!

Assemblea AISTLa Terra di Mezzo non conosce confini. E l’Associazione Italiana Studi Tolkieniani ne esplora i limiti. Da anni, ci si diletta con la possibilità di rendere sempre più facile e disponibile la conoscenza su J.R.R. Tolkien tramite gli audio, i podcast e i video. Per quanto riguarda gli audio, nel 2015 si sono messi a disposizione dei lettori gli audio di due incontri organizzati dall’Associazione: la “serata boreale” alla libreria Gogol & company di Milano organizzata in collaborazione con la casa editrice Iperborea e la «lezione politica in Game of Thrones» andata in onda durante Fahreneit su Radio3; nel 2017 è stata la volta del programma dal titolo  Tolkien: un viaggio inaspettato, organizzato in collaborazione di Pantheon, che è andato in onda per ben 8 puntate su Radio3; nel 2019 è toccato al primo vero e proprio podcast interamente dedicato al Professore d’Oxford, realizzato in collaborazione con Storytel, piattaforma europea di audiolibri e podcast, anche in questo caso con 8 puntate; nel 2020 è stato il turno di una conferenza tenuta da due tra i massimi studiosi tolkieniani: Tom Shippey e Thomas Honegger. E ora, col 2022, è la volta di Spotify.

La collaborazione con Questione Civile

Questione CivileQuestione Civile è una rivista di approfondimento culturale che spazia in tutti – o quasi – i campi del sapere per soddisfare i gusti di tutti i lettori. Tramite il canale Spotify si ha l’intenzione di andare ancora più a fondo con approfondimenti su temi che spaziano dalla scienza alla letteratura, dalla filosofia all’arte, dall’attualità alla politica, fino anche alla cucina. L’associazione lo fa tramite le proprie voci, ma anche tramite quelle di esperti e studiosi. Interviste con ospiti d’eccezione con cui si faranno due chiacchiere per avere una risposta a tutte le questioni. Questione Civile in collaborazione con l’Associazione Italiana di Studi Tolkieniani presenta quindi una serie di interviste incentrate sulle opere e sull’eredità del famoso creatore della Terra di Mezzo J.R.R. Tolkien. Dalla letteratura, all’arte, fino alla filosofia e agli adattamenti cinematografici e televisivi si racconterà tutto ciò che c’è da sapere sul mondo di Tolkien, grazie all’intervento di studiosi ed esperti entrati in contatto proprio con l’AIST.

Gli episodi della serie

ArduiniFinora sono stati pubblicati tre episodi. Nel primo episodio, Noemi Ronci intervista il presidente dell’Associazione Roberto Arduini che racconta di tutte le loro attività promosse e portate avanti nel corso degli anni. È un percorso affascinante che mostra come è nata e si è sviluppata l’AIST e come si è giunti ai molti diversi risultati all’università e negli studi pubblicati.
Nel secondo appuntamento, Ilaria Arcangeli ha intervistato Claudio Antonio Testi, filosofo e studioso di Tolkien e di San Tommaso d’Aquino. Si è parlato di uno dei temi centrali dell’opera di Tolkien, ovvero la contrapposizione tra “morte e immortalità”. Grazie al volume La Falce Spezzata: morte e immortalità in J.R.R. Tolkien, curata proprio dal professor Testi insieme a Roberto Arduini, tutte le riflessioni di Tolkien sul mortale mondo umano e l’infinita vita elfica non hanno più segreti.
Testi LombardiNel terzo episodio dedicato alla Terra di Mezzo, Ilaria Arcangeli ha intervistato Sergio Lombardi uno dei maggiori esperti quando si parla della cultura figurativa che è nata attorno al mondo creato da Tolkien. Lombardi ha raccontato come è nata la sua passione per i Tolkien Calendars e di come questi abbiano permesso a molti artisti di affermarsi, fino a esser chiamati da Peter Jackson a collaborare al progetto cinematografico del Signore degli Anelli. Presto seguiranno nuove interviste… iscrivetevi al canale di Questione Civile per non perderle!

 

ARTICOLI PRECEDENTI:
– Leggi l’articolo Gli audio dell’AisT: Iperborea e Fahreneit
– Leggi l’articolo Il Mondo di Tolkien su Storytel podcast
– Leggi l’articolo Dal 7 gennaio l’AisT e Tolkien su Rai Radio3
– Leggi l’articolo Audio dell’AIST: Shippey e Honegger su TxC

LINK ESTERNI:
– Vai al sito di Questione Civile
– Vai al sito del canale Spotify di Questione Civile
– Vai al sito di Storytel
– Vai al sito di Fahrenheit

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I video dell’AIST: Tolkien e la verità delle fiabe

Logo Audio presentazioneContinuiamo a riproporvi delle conferenze tolkieniane particolarmente interessanti. Sabato 11 Novembre 2018 si è, infatti, svolta nella sala dell’Arcivescovado di Modena una conferenza su “Tolkien e la verità delle fiabe” co-organizzata da Musei del Duomo, Associazione Italiana Studi Tolkieniani e Istituto Filosofico di Studi Tomistici. La conferenza di Testi (ne avevamo scritto qui) faceva parte di una serie di iniziative collegate alla mostra Medioevo fantastico. Livelli di realtà nell’iconografia che si è tenuta presso i Musei del Duomo di Modena. La mostra proponeva codici dei secoli XI-XII, facenti parte del patrimonio dell’Archivio Capitolare, il cui apparato iconografico attesta l’ampio spazio riservato alle immagini fantastiche nell’ambito della cultura medievale. L’esposizione era accompagnata dalla proiezione di un video che presenta, in chiave inedita ed originale, alcune tra le più suggestive figure tratte dal repertorio scultoreo del Duomo, della torre Ghirlandina e dai codici esposti. Medioevo Fantastico ModenaIl Duomo di Modena, parte dei siti dichiarati Patrimonio Mondiale dell’Umanità UNESCO dal 1997, è una delle maggiori espressioni del romanico: fondato nel 1099, custodisce le spoglie di S. Geminiano, vescovo e patrono di Modena morto nel 397, il Duomo è il frutto dell’ingegno e dell’arte dell’architetto Lanfranco, dello sculture Wiligelmo e (successivamente) dei Maestri Campionesi.

Cosa vi aspetta alla conferenza

Claudio Testi - studio 2018Il relatore della conferenza, Claudio Antonio Testi, non ha bisogno di presentazioni per molti dei nostri lettori: studioso tolkieniano di fama internazionale, Testi ha preso parte a diversi convegni internazionali, tra cui Tolkien Seminar della Deutsche Tolkien Gesellschaft, la Società Tolkieniana Tedesca, i cui atti vengono pubblicati nella rivista letteraria Hither Shore, ed il suo libro Santi pagani nella Terra di Mezzo di Tolkien è stato tradotto in inglese (col titolo Pagan Saints in Middle-earth) e pubblicato dalla casa editrice Walking Tree Publishers, ricevendo premi e ottime recensioni all’estero. Il Medioevo e il Fantastico - TolkienNel suo intervento, Testi approfondisce il significato che Tolkien attribuiva alla dimensione “fantastica”, partendo dalle stesse riflessioni del Professore sull’importanza della fiaba e sulle sue relazioni di senso con la Realtà e la Verità, argomenti trattati in maniera articolata nel celebre saggio Sulle Fiabe (Il medioevo e il fantastico, Bompiani); difatti è «essenziale, per una fiaba genuina, in quanto distinta dall’uso di questa forma a fini secondari o degradati, che essa sia presentata come “vera”». In che modo Tolkien intendesse il termine “vero” in questo contesto, verrà indagato durante la conferenza, di cui con piacere vi proponiamo il contenuto con accluse le slide usate: l’intervento ha un carattere introduttivo e divulgativo (adeguato al pubblico a cui era rivolto), ma non è assolutamente né banale né scontato. Buon ascolto e visione!

GUARDA IL VIDEO (PARTE 1):
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GUARDA IL VIDEO (PARTE 2):

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Tolkien ai tempi del coronavirus

Angelo Montanini: Gandalf vs il Covid19– Leggi l’articolo Consigli su Tolkien ai tempi del coronavirus
– Leggi l’articolo Il Salone di Torino in virtuale parla di Tolkien
– Leggi l’articolo Gli audio dell’AIST: Shippey e Honegger su Tolkien e i Classici
– Leggi l’articolo Gli audio dell’AisT: Iperborea e Fahreneit
– Leggi l’articolo Ecco l’anteprima de Le Due Torri nella nuova traduzione di Ottavio Fatica
– Leggi l’articolo Tre interviste integrali da I Quaderni di Arda
– Leggi la recensione al libro Colui che raccontò la grazia di Mauro Toninelli
– Leggi il saggio Non c’è bisogno di eroi di Thomas Honegger
– Leggi la nuova rubrica Tolkien’s Jewels dell’orafo fiorentino Thomas Lorenzoni.

LINK ESTERNI
– Vai al sito web dei Musei del Duomo di Modena
– Vai al sito web dell’Istituto Filosofico di Studi Tomistici di Modena

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Audio dell’AIST: Shippey e Honegger su TxC

Logo Audio presentazioneIn questi tempi di clausura dovuta al Coronaviris, abbiamo deciso di condividere con voi con maggiore frequenza alcuni contenuti multimediali, in modo da poter svolgere la nostra attività culturale tolkieniana anche in un frangente così difficile. Fin dallo scorso mese abbiamo pubblicato tre interviste integrali a due professori trentini Roberta Capelli e Fulvio Ferrari e allo scrittore bolognese Wu Ming 4 in qualità di caporedattore della neonata rivista I Quaderni di Arda, sotto l’egida dell’Associazione Italiana Studi Tolkieniani. Le trovate nella sezione “Extra” del sito web. La rivista esiste anche in formato cartaceo e può essere acquistata qui e non appena riapriranno le tipografie sarà possibile spedirle a tutti. Abbiamo, inoltre, pubblicato: una recensione al libro Colui che raccontò la grazia di Mauro Toninelli; il saggio ‘We don’t need another hero’ Problematic Heroes and their Function in Some of Tolkien’s Works di Thomas Honegger. Abbiamo aperto una nuova rubrica, Tolkien’s Jewels, un viaggio nel mondo dei gioielli creati nella Terra di Mezzo, che sarà firmata dall’orafo fiorentino Thomas Lorenzoni. Abbiamo diffuso l’anteprima dei primi capitoli de Le Due Torri della nuova traduzione di Ottavio Fatica de Il Signore degli Anelli. Abbiamo dato molti consigli su Tolkien ai tempi del coronavirus.

Gli audio dell’AIST

Studiosi: Claudio Testi, Tom Shippey e Thomas HoneggerPer quanto riguarda gli audio, iniziamo con una conferenza tenuta da due tra i massimi studiosi Tolkieniani: Tom Shippey e Thomas Honegger. Si tratta della loro presentazione del volume “Tolkien and the Classics” (WTP, 2029) che si è tenuta a Birmingham il 10 Agosto 2019 all’interno dell’evento internazionale organizzato dalla Tolkien Society Inglese per celebrare i suoi cinquant’anni di attività.
Il volume è una antologia di saggi tratti dai testi in italiano “Tolkien e i Classici” e “Tolkien e i classici 2” (entrambi editi da Eterea Edizioni e si possono trovare qui). Questo lavoro è stato prodotto all’interno di un gruppo di studio promosso da AIST ma che ha ospitato studiosi sia italiani che stranieri non appartenenti all’AIST, a dimostrazione “nei fatti” che quello che orienta le nostre scelte è prima di tutto la competenza nella materia, che va oltre qualsiasi appartenenza associativa. Se ascolterete i due interventi, sentirete così i due “Thomas” esaminare sia i precedenti volumi che AIST ha promosso e curato, sia i singoli articoli degli autori presenti nel testo inglese, da Studiosi: Claudio Testi, Tom Shippey e Thomas HoneggerLeonardo Mantovani, Chiara Nejrotti, da Giampaolo Canzonieri a Luisa Paglieri, da Andrea Monda a Sara Gianotto, da Melissa Arul a Valérie Morisi e (quasi) tutti gli altri. Sentirete molti degli apprezzamenti dei due relatori verso la nostra Associazione, che sono tanto lusinghieri da essere quasi imbarazzanti. Ci teniamo in particolare a ringraziare per le gentili parole di apprezzamento che Shippey ha speso in chiusura del suo intervento riguardo alle nostre attività come Associazione, e siamo in perfetto accordo con lui riguardo all’importanza di «recepire anche in area anglosassone studi su Tolkien che provengono da altre parti del mondo. C’è da apprendere, da ampliare la prospettiva di studio, a controprova del fatto che Tolkien non appartenga solo alla tradizione inglese, ma a tutti».

ASCOLTA L’AUDIO DELLA PRESENTAZIONE

 

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– Leggi l’articolo Gli audio dell’AisT: Iperborea e Fahreneit
– Leggi l’articolo Il Mondo di Tolkien su Storytel podcast
– Leggi l’articolo Dal 7 gennaio l’AisT e Tolkien su Rai Radio3
– Leggi l’articolo A lezione da Alan Lee e John Howe: iscriviti!
– Leggi l’articolo Incontra Howe e Lee a Milano il 28 novembre!
– Leggi l’articolo Patrick Curry arriva in Italia con 3 incontri
– Leggi l’articolo Il Fabbro di Oxford, il nuovo libro di WM4
– Leggi l’articolo Tolkien 2019, è boom degli studiosi italiani

LINK ESTERNI:
– Vai al sito di Mimaster Illustrazione
– Vai al sito di Storytel

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Gli audio dell’AisT: Iperborea e Fahreneit

Logo Audio presentazioneMettiamo a disposizione dei lettori gli audio di due incontri appena avvenuti. L’argomento è sempre dedicato a J.R.R. Tolkien, con tematiche che vanno dalla mitologia norrena al potere nel Signore degli Anelli. Abbiamo deciso di renderli pubblici perché ormai da tempo riceviamo numerose mail di appassionati lettori che non riescono a partecipare ai nostri eventi e ci invitano insistentemente nella loro città. Un buon modo di ripagarli è rendere disponibili almeno le voci di alcune delle presentazioni, quelle di maggior valore come in questo caso, perché tenute da soci illustri della nostra associazione. Oltre all’intervista al presidente, riportata più sotto, tre soci dell’Aist hanno animato la serata del 5 febbraio a Milano: Emilia Lodigiani è la fondatrice della casa editrice Iperborea che ha compiuto ormai 27 anni nei quali, oltre alle tante pubblicazioni, sono fioccati premi e riconoscimenti internazionali. È socia onoraria dell’Aist e autrice di Invito alla lettura di Tolkien (Mursia, 1982) che, riletto a distanza di 30 anni dalla sua pubblicazione, conserva ancora intatta la sua validità: la serietà dell’opera e la competenza dell’autrice fanno sì che il libro, allo stato attuale delle cose, sia ancora una delle migliori introduzioni in italiano scritte su Tolkien. Fulvio Ferrari è il curatore degli incontri delle Serate Boreali. È socio fondatore dell’AisT e un traduttore, germanista e scandinavista. Docente di Filologia germanica all’Università di Trento, traduce dalle lingue nordiche e dalla lingua nederlandese. Esperto dell’eredità del mondo germanico antico e medievale nell’età contemporanea, il suo interesse inevitabilmente è centrato sul Beowulf e su Tolkien, di cui ha scritto su riviste come Annares e L’Indice dei Libri oltre all’organizzazione nel 2014 di una conferenza, all’Università di Trento, sul riuso del mito nordico. Libreria Gogol and companyAnch’egli socio fondatore dell’AisT, Wu Ming 4 è membro del collettivo bolognese di scrittori Wu Ming, ha al suo attivo diversi romanzi, racconti, reportage e saggi. Su Tolkien ha scritto il romanzo Stella del Mattino (Einaudi 2008), i saggi L’eroe imperfetto (Bompiani, 2010) e Difendere la Terra di Mezzo (Odoya, 2013) e curato Il ritorno di Beorhtnoth figlio di Beorhthelm (Bompiani, 2010).

Una serata boreale… e tolkieniana!

Logo libreria "Gogol and Company"Quello di sabato 5 febbraio alla libreria Gogol & company di Milano è stato un bellissimo appuntamento tolkieniano. Le condizioni atmosferiche hanno assecondato la prima delle tre “serate boreali” organizzate dalla casa editrice Iperborea. Mentre fuori scendeva la neve, nell’atmosfera amicale della libreria-cafè di via Savona 101 si è discusso di Tolkien, letteratura fantasy, e sono stati anche condivisi ricordi personali. Emilia Lodigiani ha parlato del suo incontro con l’opera di Tolkien, che avvenne grazie alla famiglia dell’editore Milton Waldman, il destinatario della celeberrima lettera 131. Ha anche rivelato di essere stata in corrispondenza diretta con Christopher Tolkien per scrivere la tesi di laurea che poi confluì nel suo libro del 1982, Invito alla lettura di Tolkien. Dunque il primo saggio serio scritto in Italia su Tolkien, al quale è seguito un vuoto ultraventennale, nacque da un’autrice che all’epoca si trovò a un solo grado di separazione dal professore stesso. Emilia ha poi regalato ai presenti alcuni minuti magici, facendo sentire una registrazione nella quale Tolkien legge la poesia in esergo a The Lord of the Rings e poi canta una canzone. Milano: Gogol and companyA seguire, Wu Ming 4 ha illustrato con vari esempi i tre modi di riuso del mito e della letteratura nordica praticati da Tolkien: “citazione creativa”, “riscrittura, “interpretazione”. Infine il prof. Fulvio Ferrari ha fatto un’interessante panoramica di ulteriori esempi di riuso della materia nordica, precedenti, coevi o successivi a Tolkien, interrogandosi sulle ragioni del loro parziale insuccesso rispetto al lavoro del professore di Oxford. Proponiamo l’audio dei tre interventi, corredato da un indice tematico.

Emilia Lodigiani
– Vicepresidente onorario di “Amnesy International”…ovvero una hobbit della Contea in giro per il vasto mondo (0:00-2:32)
– 1969-1982: il “disegno” e la testimonianza storica (2:32-7:09)
– La voce del professor Tolkien e le “orribili nostalgie” (7:09-12:03)

Wu Ming 4
– Premesse (00:00-6:30)
1) Tolkien apripista e Tolkien autore vivente
2) Il mito nordico non è mito del Nord
3) Il narratore come fan
– Citazione creativa: i nomi dei nani, l’anello, il drago (6:31-23:30)
– Riscrittura: Sigurd e Gudrùn, La Caduta di Artù, Racconto Meraviglioso (23:30-28:45)
– Interpretazione: il kenning di Frodhi (28:45-35:40)

Fulvio Ferrari
– Schlegel, Wagner, Morris: fascinazione del mondo mitologico e leggendario nordico sugli autori di fantastico nell’Ottocento (00:00-13:35)
– Due possibili strade alternative a Tolkien: riscrittura integrale del materiale mitico-leggendario nordico (Nigel Frith) o bricolage (Robert E. Howard, Paul Anderson, Michael Moorcock) (13:35-23:04)
– Tolkien come problema per il genere fantasy: rivoluzione e cliché all’alba del XXI secolo (23:04-26:44)
– Il riuso del mito nordico all’interno di un sistema mitologico nuovo (Il Silmarillion) e un dubbio sui giochi filologici di Tolkien (26:44-32:06)

Il contemporaneo tramite la narrativa fantastica

FahreneitUn articolo del quotidiano La Repubblica, è stato invece lo spunto per discutere di come, in questi ultimi anni, la narrativa fantastica sia stata specchio dell’attualità fino a fornire lo spunto per l’azione politica. È accaduto in Spagna, dove il nuovo movimento Podemos, figlio delle manifestazioni degli indignados e del «Noi siamo il 99 per cento», in un anno di attività politica è divenuto con quasi il 28% il primo partito, nei sondaggi che preludono alle elezioni di novembre nel Paese. Il leader di Podemos, Pablo Iglesias, ha scritto un saggio vendutissimo Podemosin cui illustra il suo pensiero politico, basandosi sui personaggi e le avventure della serie tv di successo Game of Thrones prodotto dalla rete HBO: «Vincere o morire. Lezioni politiche in Game of Thrones». Da qui parte il ragionamento della trasmissione di radiotre Fahreneit, che ha chiamato in causa anche Tolkien e l’Associazione italiana studi Tolkieniani. Proponiamo l’audio degli interventi, corredato da un indice tematico.

Loderana Lipperini, conduttrice di Fahreneit
– Introduzione: oggi avviene in Spagna (00:00-02:50)
La fiction Games of Thrones ispira il primo libro della politica di Podemos, movimento nato nel 2014 in Spagna e il suo leader, Pablo Iglesias, si ispira a Daenerys Tatgaryen, la Khaleesi madre dei draghi… Dal Fantasy a quale realtà? (2:50-7:48)
Alessandro Bertante, scrittore e critico letterario
– Sia nella saga letteraria che in quella tv emerge una visione priva di qualsiasi etica e in cui anche la religione è uno strumento della volontà di potenza. È un riflesso della crisi identitaria dell’Occidente. (7:48-10:24)
Roberto Arduini, giornalista, saggista e presidente dell’AisT
– Rapporto tra umani e potere: «Il potere corrompe e il potere assoluto corrompe in maniera assoluto». Come dice Tolkien, l’Unico Anello come metafora della nostra epoca e del fallimento di tutti i tentativi di sconfiggere il Male con un potere analogo.
(10:24-13:30)
Loderana Lipperini
– Il Signore degli Anelli è letto spesso come un’allegoria del nazismo e del pericolo nazista. Si trova un’eco almeno della Prima Guerra Mondiale? (13:30-14:00)
Roberto Arduini
– Il libro non è un’allegoria della Seconda Guerra Mondiale e lo stesso Tolkien smentì diverse volte quest’idea. Un’eco della Prima è presente perché Tolkien fu soldato in trincea e ne visse la tragedia, ma si trova in tutta l’opera una critica al Potere, che è sempre qualcosa che va maneggiato con cura. (14:00-15:09)
Loderana Lipperini
– In Games of Thrones, come nella contemporaneità si è rotto il patto che legava la società. I titoli del libro di Podemos ha capitoli che prendono spunto dalla saga di Martin. Il potere non è più legittimato e ciascuno ogni giorno ha sempre meno ragioni per accettarlo. (15:09-20:54)
Alessandro Bertante
Manca forse uno scrittore italiano che sia in grado di raccontare la contemporaneità. La narrativa fantastica è come il mondo di Tolkien da cui gli Elfi sono andati via. La narrativa fantastica è in grado di osservare e proiettare nel futuro un desiderio di società. Ma la realtà attuale ci sono tutti gli elementi del fantastico. (20:54-23:56)
Loderana Lipperini
Nella generazione che ha oggi vent’anni tutti conoscono Games of Thrones. La loro cultura di riferimento sulla realtà è forgiata sulle saghe e le serie tv che i ragazzi vedono. Non solo i partiti si ispirano alle favole, ma le serie si ispirano alla realtà attuale. C’è una crisi definitiva del potere così come lo abbiamo conosciuto nel Novecento. (23:56-27:53)
Roberto Arduini
– È solo un caso italiano il fatto che Tolkien sia stato adottato dall’estrema destra negli anni Settanta. Solo una lettura molto superficiale dell’opera di Tolkien ha prodotto una simile dislettura. Per fortuna, è un’epoca ormai tramontata anche grazie al lavoro di traduzione della collana della Marietti e dal lavoro dell’Associazione italiana studi tolkieniana. Solo l’unione e la collaborazione con il diverso da noi può aiutare a sconfiggere un potere che assoluto è assoluto e indistinto. (27:53-30:53)
Loderana Lipperini
Anche in Martin, la saga sembra portare a questo con Daenarys Ta che riesce a unire popoli e regni diversi. Ma la saga non è conclusa…

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