Radio3, la 7a puntata: gli epigoni di Tolkien

Cop_Loredana-Lipperini_Alturo-StàlteriProsegue l’appuntamento radiofonico con la trasmissione Pantheon e la serie di otto puntate monografiche “Tolkien: un viaggio inaspettato”, condotte da Loredana Lipperini e Arturo Stàltieri, curate da Federica Barozzi con la regia di Diego Marras.
Sabato 18 è stata trasmessa la settima puntata, la quale ha visto intervistato Roberto Arduini, presidente AIST: l’argomento principale dell’intervento è l’influsso delle opere del Professore sull’immaginario, dalla letteratura fantasy, ai giochi da tavolo e i videogiochi.
Il momento musicale vede la partecipazione di Edoardo Volpi Kellermann, compositore e creatore del sito Tolkieniana Net.

Echi tolkieniani nell’immaginario contemporaneo

L’influenza di Tolkien è immensa, multiforme e tocca moltissimi ambiti.
George Lucas, creatore della saga di Star Wars, ha più volte nominato Il Signore degli Anelli fra le sue fonti d’ispirazione: ciò che plausibilmente il regista statunitense ha appreso maggiormente dai racconti di Tolkien è il modo di creare e trattare la mitologia.
D&D Basic set 12esima edizioneL’ispirazione alla Terra di Mezzo del Professore è evidente nella prima edizione del gioco di ruolo Dungeon and Dragons creato da Dave Arneson e Gary Gygax nel 1974, vista la presenza di Elfi, Nani, Mezzelfi, Orchi e Draghi, ma soprattutto di creature inequivocabilmente tolkieniane come Hobbit, Ent e Balrog (successivamente tolti per motivi di copyright). Dungeons & Dragons e tutto il suo filone (Advanced D&D, con successive versioni) divenne lo standard dei giochi di ruolo di ambientazione fantasy. Negli anni Ottanta, quando il gioco di ruolo era una realtà affermata, la Iron Crown produsse MERP: Middle Earth Role-Playing che fu molto popolare, specialmente fino alla prima metà degli anni Novanta ed è diffuso ancora oggi. Interessante è inoltre l’apporto dei giochi di ruolo alla fantasy, divenuti un laboratorio interessante per far crescere scrittori: alcuni autori che hanno sfornato centinaia di volumi, regole, manuali di gdr negli anni ’80 e ’90 sono poi divenuti scrittori pubblicando romanzi autonomi.
Videogioco "Il Signore degli Anelli: la Guerra del Nord"Per quanto riguarda i videogiochi vi sono tantissimi giochi ambientati nella Terra di Mezzo, alcuni dei quali hanno avuto enorme successo come Il Signore degli Anelli: La Guerra del Nord oppure Shadow of Mordor. La cosa interessante, in questo caso, è che i produttori si sono posti sempre molte questioni circa la fedeltà alle opere di Tolkien, affrontando problemi banali per i normali videogiochi, ma assolutamente centrali per un videogioco ambientato nella Terra di Mezzo. Due esempi di questo genere di problematiche sono l’interpretazione (si incontrano parecchi elfi giocando online, ma pochissimi sono in grado di comportarsi come elfi tolkieniani) o ancora la morte permanente: la Terra di Mezzo è un mondo dove la gente non può risorgere facilmente, come invece può accadere in vari videogiochi.

Per quanto riguarda la letteratura fantasy dopo Tolkien, tutti gli autori si sono dovuti confrontare con il Maestro, il Professore.
Negli anni ’70 furono pubblicati Le Cronache di Thomas Covenant di Stephen R. Donaldson e La spada di Shannara di Terry Brooks. Quest’ultimo col tempo si è poi allontanato dal suo modello, divenendo un autore prolifico, ma ha riconosciuto il suo debito con lo scrittore inglese e nel saggio Why I Write About Elves (2005) definisce “Tolkienesque in form” i libri della serie di Shannara.
Per lungo tempo, scrivere letteratura fantasy sembrava offrire soltanto due scelte: scrivere seguendo il modello consolidato da Tolkien, o scrivere contro di esso. Oggi questo modello è stato parzialmente superato grazie a una tendenza generale verso la trasgressione dei confini di genere e alla pubblicazione postuma di gran parte del materiale di riferimento relativo alla “sub-creazione” della Terra di Mezzo, che ha aperto nuove prospettive.
L'ultimo cavaliere - Stephen KingDue grandi autori fantasy hanno tentato di distaccarsi dal canone tolkieniano: Stephen King e George R. R. Martin.
Nella prefazione a L’ultimo cavaliere, primo libro della saga della Torre Nera, King racconta di come, da ragazzo, avesse sempre desiderato creare una saga, seguendo le orme del suo idolo J.R.R. Tolkien. Proprio per questo, finito il primo volume, King accantonerà per molti anni la saga per lungo tempo: «Se avessi continuato a scrivere la saga in quegli anni, sarebbe stata una saga di Tolkien e non mia. Io invece, volevo creare qualcosa di mio, rendendo omaggio al grande maestro». Non a caso ci sono un paio di riferimenti alla saga dell’Anello all’interno dei libri: i Palantíri, le Pietre Veggenti, non sono poi tanto diverse dalle sfere dell’Iride di Maerlyn. Spesso “Torre Nera” o “Torre Oscura” è usata da Tolkien per indicare Barad-dûr. La gara degli indovinelli è anche ripresa da Stephen King nella saga della Torre Nera.
Libri: Trono di spadeTra gli scrittori di genere attualmente in attività, è però George R.R. Martin quello che viene più spesso paragonato a J.R.R. Tolkien. Martin ammette di essere stato molto influenzato da Tolkien, autore che ama, e che la struttura dei suoi romanzi rispecchi quelli di Tolkien. Come quello di Tolkien, il mondo delle Cronache del ghiaccio e del fuoco di Martin somiglia alla vecchia Inghilterra, ma non alla cosiddetta Merrie Old Englande, piuttosto ricorda quella della Guerra delle Due Rose. Sembra più una Quarta Era della Terra di Mezzo: non ci sono Nani, Orchi ed Elfi e la scena è dominata dagli Uomini, ambigui e a volte spietati. Come accade anche nelle opere di Tolkien, la magia viene utilizzata soltanto in rari casi, perché oscura e difficilmente controllabile. Nonostante i romanzi di Martin diano l’illusione di un mondo plurilingue, egli non ha mai creato realmente alcun linguaggio. Il Dothraki e l’Alto Valyriano che si sentono nella serie HBO sono stati creati in realtà da un gruppo di linguisti della Language Creation Society.

Il Signore degli Anelli ha modellato tutta la Fantasy moderna e le opere di Tolkien mostrano un senso di profondità che ancora non è stato eguagliato in questo genere letterario.

Il Viaggio Musicale nella Terra di Mezzo e non solo

The Lord of the Rings OST - BakshiIl primo dei brani trasmessi durante la puntata proviene dal film d’animazione The Lord of the Rings (1978) di Ralph Bakshi: si tratta di Mithrandir, brano dedicato alla scomparsa di Gandalf dagli Elfi di Lothlórien opera di Leonard Rosenman, come l’intera colonna sonora. Il film, basato sulla Compagnia dell’Anello e Le Due Torri, ebbe ottimi incassi, ma suscitò reazioni assai varie nella critica.
Leonard Rosenman (1924-2008), compositore statunitense, realizzò le colonne sonore di moltissimi film e telefilm, tra cui Star Trek IV: The Voyage Home, Beneath the Planet of the Apes. Vinse 2 Academy Awards e 2 Emmy Awards.

Il secondo brano trasmesso si intitola Verso i Porti Grigi, tratto dall’album Verso Minas Tirith, opera di Edoardo Volpi Kellermann.
Compositori: Edoardo Volpi KellermannEdoardo Volpi Kellermann, diplomato in pianoforte al Conservatorio Cherubini di Firenze, ha studiato composizione all’Accademia di Santa Cecilia di Roma ed è specializzato in computer music. Tra le sue opere vi sono le colonne sonore di vari progetti digitali culturali, oltre all’attività compositiva in produzioni discografiche.
Per il compositore fu proprio la lettura dell’opera tolkieniana a scatenare la voglia di comporre e il Professore rimane una delle sue grandi fonti d’ispirazione.
L’album Verso Minas Tirith, a cui ha partecipato anche Davide Perino (doppiatore di Frodo Baggins nella trilogia jacksoniana), è stato presentato a Bruxelles durante l’inaugurazione della convention Tolkien50years nel 2004. Si tratta del primo disco del progetto Viaggio Musicale nella Terra di Mezzo, di cui è in programma la seconda parte.
Assieme ad Alessandro Ferrari (violinista, compositore, direttore d’orchestra) ha fondato la Sinfonica Tolkieniana, una realtà orchestrale a cui collaborano professori dell’orchestra della Scala e allievi dell’Accademia della Scala, la quale vuole dare la possibilità agli artisti desiderosi di approcciare musicalmente le opere tolkieniane di esprimersi.
La passione per Tolkien ha portato Kellermann anche alla creazione del sito Tolkieniana Net, che tratta non solo di musica ispirata alle opere del Professore, ma anche di tante altre espressioni artistiche legate alla Terra di Mezzo.
Artista poliedrico, Kellermann ha anche pubblicato un romanzo di fantascienza: The Montecristo Project (2016), edito in formato elettronico da Spider&Fish.

ASCOLTA L’AUDIO

– 0:00-1:32 Introduzione
– 1:33-2:53 La morte di Boromir
– 2:54-5:48 le interpretazioni di Tolkien: passatismo, culto dell’eroe, celtismo, boom dei campus universitari, lettura politica in Italia
– 5:49-9:26 l’influenza su cinema, fumetti, giochi di ruolo e videogiochi: George Lucas e Guerre Stellari, Gary Gygax e Dungeons and Dragons, i problemi degli sviluppatori dei videogiochi nel trattare la Terra di Mezzo e le sue specifiche caratteristiche.
– 9:27-12:00 Tolkien e il genere fantasy: lo scrittore ha riforgiato il genere e tutti gli autori ha dovuto fare i conti col Signore degli Anelli. I casi di Terry Brooks e il suo Ciclo di Shannara e Stephen R. Donaldson con Le cronache di Thomas Covenant l’incredulo. In generale, manca la profondità e si copiano solo gli elementi superficiali. Patricia Mackillin
– 13:40-14:50 “Lamento di Mithrandir” di Leonard Rosenman (1978) dalla colonna sonora del film “Il Signore degli Anelli” di Ralph Bakshi
– 16:10- Due casi di studio: Stephen King e la Saga della Torre Nera (16:10-17:50) che è la “madre” di tutte le sue opere; George R.R. Martin e Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco la Guerra delle due Rose e la “Quarta Era”, l’epoca degli uomini, tutti ambigui e pericolosi.
– 19:30-21:53 tutti i meriti di Peter Jackson e la trilogia cinematografica del Signore degli Anelli. L’opera rende Tolkien noto a livello planetario, il successo di aver reso la stessa sostanza del libro, la potenza di scene come il compleanno di Bilbo, l’arrivo a Rivendell, la Cavalcata dei Rohirrim e la tana di Shelob.
– 21:54-24:54 “Verso i Porti Grigi” (23:16-) e “Verso Minas Tirith” di Edoardo Volpi Kellermann
– 21:55-29:40 Intervista a Edoardo Volpi Kellermann: il progetto Tolkieniana dal 1980 e la Sinfonica tolkieniana con il maestro Alessandro Ferrari. Il Signore degli Anelli come punto di riferimento. L’uso dell’elettronica e dei campionamenti. La collaborazione con Davide Perino. L’esperienza del Tolkien 50h years a Bruxelles con la Società Tolkieniana Italiana e i concerti in Belgio nel 2005 e al Teatro Verde poi nel 2007. La volontà di continuare.

LE PUNTATE DI TOLKIEN: UN VIAGGIO INASPETTATO
 

1) In onda il 7 gennaio.
Il viaggio di Tolkien: gli antenati della Terra di Mezzo. Conversazione con Piero Boitani, filologo, linguista, professore ordinario di letteratura comparata. Tolkien e il mito: Beowulf, Sir Gawain e il Cavaliere verde, le saghe nordiche. Come nasce l’universo tolkieniano.
2) In onda il 14 gennaio.
Un universo di parole: le lingue della Terra di Mezzo. Conversazione con Roberto Arduini, giornalista, studioso di Tolkien e presidente dell’Associazione Italiana Studi Tolkieniani. In principio fu l’elfico: come Tolkien immaginò un mondo dove i personaggi potessero parlare le lingue che inventava.
3) In onda il 21 gennaio.
Un guerriero piccolo piccolo: il ribaltamento dell’eroe classico. Conversazione con Federico Guglielmi, Wu Ming 4, scrittore, studioso di Tolkien. L’eroe arturiano diventa imperfetto: l’innovazione di Tolkien e le imperfezioni dei nuovi guerrieri.
4) In onda il 28 gennaio.
L’Anello è mio: la questione del Male. Conversazione con Federico Guglielmi, Wu Ming 4, scrittore, studioso di Tolkien. Nessuno è perfetto: come Tolkien inserisce vulnerabilità anche nei personaggi positivi.
5) In onda il 4 febbraio.
Principesse elfiche e combattenti mascherate: le figure femminili. Conversazione con Michela Murgia, scrittrice, e Saverio Simonelli, giornalista e studioso di Tolkien. Dama Galadriel, Arwen, Éowyn: Tolkien riesce a immaginare una figura femminile che si distacca fino in fondo dalla tradizione?
6) In onda l’11 febbraio.
Creature fantastiche e dove trovarle: bestiario e paesaggio in Tolkien. Conversazione con Roberto Arduini, giornalista, studioso di Tolkien e presidente dell’Associazione Italiana Studi Tolkieniani. Razze, animali, alberi, mondi: cosa vive nella Terra di Mezzo.
7) In onda il 18 febbraio.
Tutti figli di Tolkien: gli epigoni nel fumetto, nel cinema, nella letteratura, nei giochi. Conversazione con Roberto Arduini, giornalista, studioso di Tolkien e presidente dell’Associazione Italiana Studi Tolkieniani. La letteratura fantasy, i giochi di ruolo, i videogiochi, i fumetti, il cinema, le serie televisive: da Guerre Stellari a Harry Potter e Game of Thrones, l’immaginario che Tolkien ha influenzato.
8) In onda il 25 febbraio.
Opera aperta: lo straordinario mondo del fandom. Conversazione con Alessandro D’Avenia, scrittore, e Michela Murgia, scrittrice. C’è chi ha cominciato a leggere grazie a Tolkien, c’è chi grazie a Tolkien, e ai giochi di ruolo a lui ispirati, ha cominciato a scrivere. Storie di fan.

ARTICOLI PRECEDENTI:
– Leggi l’articolo Radio3, la 6a puntata: la Natura e il jazz
– Leggi l’articolo Radio3, la 5a puntata: Murgia e Simonelli sulle donne
– Leggi l’articolo Radio3, la 4a puntata: WM4 e il “pagano convertito”
– Leggi l’articolo Radio3, la 3a puntata: WM4 e l’eroe tolkieniano
– Leggi l’articolo Radio3, 2a puntata: le lingue e Ted Nasmith
– Leggi l’articolo Tolkien su Radio3: Boitani e la 1a puntata
– Leggi l’articolo Dal 7 gennaio l’AisT e Tolkien su Rai Radio3

LINK ESTERNI:
– Vai al sito del programma Pantheon su Rai Radio3
– Vai al sito Tolkieniana Net
– Vai al sito della Language Creation Society

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  1. Radio3, la 8a puntata: il Signore del Fandom « Tutto sul mondo di J.R.R. Tolkien e dintorni – Tolkien Society of Italy

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