La Tana del Drago

Logo Tana del DragoLa Tana del Drago è il primo centro studi dedicato a John Reuel Ronald Tolkien – l’autore de Lo Hobbit e de Il Signore degli Anelli e di numerosi altri libri pubblicati postumi e curati dal figlio Christopher.
Inaugurato il 21 settembre 2018, nella palazzina storica di via XX settembre nel borgo medievale di Dozza, noto per la Biennale del Muro Dipinto, il Centro Studi “La Tana del Drago” nasce da un’idea dell’Associazione Italiana Studi Tolkieniani (AIST) sviluppata insieme al Comune di Dozza, in collaborazione con la Fondazione Dozza Città d’Arte e il sostegno delle Società Tolkieniane di Francia, Spagna, Ungheria, Finlandia e di partner nazionali quali l’Associazione Sackville di Bergamo, l’Associazione Sentieri Tolkieniani di Pinerolo, gli smial tolkieniani La Musica degli Ainur di Firenze, Proudneck di Roma, Overhill di Bologna, Rohirrim e La Compagnia degli Argonath di Verona.
Poco distante dal Centro Studi, all’interno della bellissima rocca di Dozza riposa Fyrstan, il drago del castello che dorme rannicchiato tra le sue immense ali e che, in occasione della quarta edizione di Fantastika a settembre 2018, si è risvegliato, tornando ad affascinare grandi e piccini. L’Associazione Italiana Studi Tolkieniani ha così la propria casa: una dimora accogliente per tutti i lettori del professore di Oxford e gli appassionati della Terra di Mezzo che hanno conosciuto le opere del professore attraverso i suoi libri o anche tramite trasposizioni artistiche o cinematografiche. Una casa, una sede, un Mappa Dozza con Tanacentro studi e una galleria espositiva: tutto insieme, tutto da visitare. L’Associazione che dal 2014 al 2018 collabora con le realtà del territorio dozzese nell’organizzazione di eventi artistico/culturali come la Biennale d’Illustrazione FantastikA, Tolkien 50, il Tolkien Reading Day e molte altre attività anche ludiche realizzate in collaborazione con realtà del territorio come “Black Isle Society”.
L’Associazione Italiana Studi Tolkieniani è attiva già da molti anni e sta agendo sul territorio italiano come enorme fonte di stimolo per portare la conoscenza dell’opera tolkieniana al livello del mondo anglosassone. L’opera tolkieniana ha una vastità, una profondità che richiede senza dubbio un’analisi critica come si deve, e l’AIST è l’associazione nazionale che ha i mezzi per farlo: lo dimostrano le decine di saggi, traduzioni, eventi, collaborazioni, conferenze e mostre organizzate in pochi anni livello nazionale e internazionale.
Museo a DozzaTra i primi obiettivi della Tana del Drago c’è quello di raccogliere il materiale disponibile negli studi tolkieniani, di ordinarlo e di metterlo a disposizione di studiosi e di giovani che intendono approfondire le loro conoscenze nel campo della letteratura fantastica.
Se oggi in Italia J.R.R. Tolkien non è solo l’autore di culto di una sottocultura chiusa in sé stessa, è merito soprattutto di quella scintilla che è divampata a Dozza nel settembre 2014, quando è nata l’Associazione Italiana Studi Tolkieniani. La biennale d’illustrazione prima e il centro studi poi, hanno trasformato il piccolo borgo medievale in un luogo dove catalizzare una passione, per poi irradiarla in varie direzioni. In pochi anni sono state organizzate decine di docenze e workshop in scuole, licei e università in tutta Italia, pubblicato saggi, tradotto libri, creato eventi artistici e ludici in sinergia con molte realtà nazionali e internazionali che hanno permesso di elevare Tolkien, restituendogli la dignità di un classico della letteratura, come merita.

Informazioni

Sono organi della Tana del Drago – Centro Studi Tolkieniani, il Direttore, il Vicedirettore e il Consiglio di Gestione, che sono emanazione diretta del Consiglio Direttivo dell’AIST
Direttore: Stefano Giorgianni
Vicedirettore: Alessandro Leonardi

Logo Tana del DragoLa Tana del Drago – Centro Studi Tolkieniani
ha sede in via XX Settembre 2, 40060 Dozza (Bologna) | tanadeldrago@jrrtolkien.it ed è aperta la domenica dalle 10,30 alle 13, oppure altri giorni ma solo su prenotazione (WhatsApp al 339 3020874).
È possibile svolgere Visite Guidate alla Gallery, alla mostra e al Bookshop,
oltre a visione di filmati tolkieniani in sala proiezioni
Entrata e visite non guidate: offerta libera
Entrata e Visite guidate: 5 euro
Entrata con tessera AIST o Tana del Drago: ingresso gratuito
Entrata solo al Bookshop: ingresso gratuito
Bambini sotto i 10 anni ingresso gratuito se accompagnati dai genitori.

 

MOSTRE E ATTIVITÀ PRECEDENTI

Fontana-Lezioni-calligrafia2Nel 2017 è stata inaugurata, la sezione espositiva della Tana del Drago, che ha già ospitato diverse mostre:

  • 21 settembre 2017 – 22 settembre 2021: Lords for the Ring 2017-2019 – I Maestri del fantasy italiano incontrano Tolkien;
  • 15 giugno 2019 – 27 ottobre 2019: Draghi Dracones Dracarys! I draghi tra letteratura e folclore.
  • 15 ottobre 2021 – 27 marzo 2022: Mazarbul – svelati i segreti dei Nani
  • 15 ottobre 2021 – 27 marzo 2022: Istanti dalla Terra di Mezzo di Alessio Vissani.
  • 17 settembre 2022 – 27 marzo 2023: Gli acquerelli Ritrovati di Maria Distefano.

Un’esposizione permanente

locandina mostra Lords for the Ring 2017-2019La prima esposizione ad essere ospitata alla Tana del Drago raccoglieva tutte le tavole delle prime tre edizioni del calendario AIST Lords for the Ring – Tolkien Art Calendar (2017, 2018 e 2019), in cui i maggiori illustratori del panorama fantasy italiano, ognuno mantenendo il proprio inconfondibile stile, hanno realizzato scene originali delle opere di Tolkien. L’esposizione Lords for the Ring 2017-2019 proponeva così le opere tolkieniane dei maggiori artisti del fantasy in Italia: Paolo Barbieri, Ivan Cavini, Alberto Dal Lago, Edvige Faini, Angelo Montanini, Dany Orizio e Lucio Parrillo. Dopo ben quattro anni di successo (dal 2017 al 2021), l’esposizione Lords for the Ring 2017-2019 è divenuta permanente, arricchendosi ogni anno delle nuove immagini provenienti dai successivi calendari.

Il Drago in mostra

Draghi, Dracones, Dracarys - locandinaDraghi, Dracones, Dracaris – I draghi tra letteratura e folclore – Da Fáfnir e Níðhǫggr, i draghi della mitologia germanica tra i più famosi della loro specie il cui nome è sopravvissuto per secoli, a Glaurung il Grande Verme di Angband, primo Drago creato da Morgoth, e Smaug, Principale e Massima Calamità della Terza Era, nati dalla penna impareggiabile di J.R.R. Tolkien; da Drogon, Viserion e Rhaegal, i tre figli della Madre dei Draghi Daenerys Targaryen della popolarissima saga di George R.R. Martin alla leggenda di San Giorgio e il drago, rappresentata dai più grandi artisti di tutta Europa, fino ad arrivare al qui e ora, a Fyrstan, il drago che riposa nella torre della rocca sforzesca di Dozza, e si risveglia ogni due anni in occasione della Biennale d’arte del fantastico, Fantastika. È il viaggio di un’idea, nelle sue innumerevoli incarnazioni, da quelle più spaventose a quelle più affascinanti, che è non solo sopravvissuta, ma cresciuta in secoli di storie, tramandate per via orale nei racconti accanto al fuoco o impresse sulla carta per essere scoperte nella beata solitudine della lettura. Il viaggio di una creatura terribile e meravigliosa: non c’è altro modo per descrivere il Drago. La mostra ha proposto al pubblico le opere originali di tre artisti italiani: Livia De SimoneDavide Frisoni e Davide Romanini.

La Pala del Maestro Montanini

Per l’apertura della mostra sui draghi, l’artista Angelo Montanini ha prestato al Centro Studi una “pala draconica”, una tavola di 2 metri di altezza che è rimasta in esposizione, arricchendo la collezione degli originali, fino alla fine del 2022. Il maestro Montanini ci ha raccontato in anticipo la storia di questa opera, che vogliamo condividere con voi:

«L’idea di creare una tavola di grandi dimensione nasce dalla richiesta della Società Tolkieniana Italiana e in particolare dall’allora presidente Paolo Paron, per usarla come presentazione-apertura della mostra sui draghi a Palazzo Bagatti Valsecchi di Milano nell’anno 2000.
Il tema, totalmente libero e lasciato alla mia creatività, doveva introdurre ad una esposizione di opere pittoriche e scultoree che aveva il tema del drago come punto focale.
La contrapposizione drago-nano fu per me spontanea e quasi anticipatrice di eventi che a breve sarebbero avvenuti nel panorama tolkieniano.
Il titolo dell’opera è quello della stessa mostra, 
Luci e ombre nel meraviglioso mondo dei draghi; la scelta della copertina di un libro antico voleva evocare la magia nascosta nel libro stesso e nell’esposizione, alla quale il dipinto aveva il compito di introdurre.
La Pala come io amo definirla, è stata esposta in vari luoghi e mostre personali e da qualche anno è “ospite” dell’amico Ivan Cavini, che si è occupato di conservarla nelle migliori condizioni». Come scritto, la pala draconica è stata restituita nel 2022, dopo ben cinque anni di esposizione al pubblico.

Il Libro di Mazarbul

Crowdfunding libro di MazarbulGrazie alla collaborazione con la WELA, la World Elvish Language Association, è stato possibile presentare al pubblico per la prima volta i frutti dello studio pluriennale di Edouard Kloczko sui manoscritti di Tolkien conservati alla Markette University, negli Stati Uniti. La mostra è intitolata Mazarbul – svelati i segreti dei Nani dedicata proprio al libro rinvenuto dalla Compagnia dell’Anello a Moria ed era realizzata da Kloczko e Beatrice Mazzoleni. È stata esposta la trascrizione completa delle pagine di Mazarbul (di cui sono state decifrate frasi finora inedite che Tolkien ha cercato di rendere illeggibili antichizzando il manoscritto), la loro traslitterazione in caratteri latini e la traduzione italiana. Anche se il Libro di Mazarbul rinvenuto dalla Compagnia dell’Anello a Moria è noto a tutti i lettori del Signore degli Anelli, è comunque un argomento abbastanza di nicchia. Libro di Mazarbul - Folio 03È scritto in cirth (rune) e tengwar (sistemi di scrittura veri e propri, non semplici giochi di sostituzione tra lettere latine e simboli), inoltre le parole non sono scritte secondo l’ortografia tradizionale. Questo, e le cancellature intenzionali, rendono certo non facile leggere le pagine di Mazarbul, ma nemmeno impossibile. Tolkien voleva davvero che fossero lette e non ha spinto la sua sperimentazione linguistica all’estremo: ha messo in atto un gioco a beneficio del lettore, che certamente al termine conoscerà di più i Nani, ma probabilmente anche Tolkien, i suoi sistemi di scrittura e la lingua in generale. La lingua è sempre stata infatti al centro dell’opera di Tolkien, sia per quanto riguarda le sue lingue costruite che quelle naturali.

Istanti dalla Terra di Mezzo

Locandina mostra IstantiCosa succederebbe se chiedessimo a un fotografo di fare un reportage fotografico della Terra di Mezzo? Come si fa ad andare ad esplorare i luoghi e i personaggi narrati nei libri di J.R.R.Tolkien? E se riuscissimo a teletrasportarlo aldilà del tempo e dello spazio e si ritrovasse improvvisamente catapultato nella Contea o a Mordor, senza alcuna apparecchiatura digitale o altra strumentazione fotografica: come potrebbe documentare il suo viaggio? Probabilmente sarebbe un uomo come altri e non sapremmo nulla del suo destino, ma si da il caso che questo fotoreporter è Alessio Vissani, uno dei pochi che si costruisce le macchine fotografiche con le proprie mani, che ha vissuto con i nativi americani e che sa trovare Tolkien nei viaggi più inaspettati! L’inaugurazione di metà di ottobre, infatti, sarà anche l’occasione di ammirare la personale Istanti dalla Terra di Mezzo di Alessio Vissani, ospitata in una sala della galleria d’arte. La Terra di Mezzo dal punto di vista fotografico rimane sempre molto difficile in quanto i film di Peter Jackson hanno dato una connotazione precisa, purtroppo, di questo mondo immaginario. E Vissani ha presentato la propria visione per avere un’atmosfera nuova della Terra di Mezzo.

Tra Tarocchi e acquarelli

Dal 17 settembre 2022 al Centro Studi è stato possibile vedere la mostra ‘Gli acquerelli Ritrovati’ di Maria Distefano. L’esposizione ha unito due progetti dell’artista veneta: il calendario Lords for the Ring 2022 illustrato tramite gli acquerelli e i Tarocchi Perduti e Ritrovati, entrambe pubblicate da Eterea Edizioni. Maria Distefano ha fatto della sua passione per Elfi, fate, folletti, troll e spiritelli un lavoro artistico che migliora ogni anno di più. Conosciuta agli appassionati di Tolkien per le molte mostre, i calendari, le agende e la presenza fissa dei suoi disegni alle manifestazioni tolkieniane, Distefano ha ricevuto premi e riconoscimenti, organizzato mostre personali e collettive in Italia e all’estero. «Accostare i Tarocchi tradizionali di Marsiglia ai personaggi della saga del Signore degli Anelli è stata una sfida interessante, analizzando e studiando i loro simbolismi ho cercato di associare a ogni lama, il personaggio al significato della carta. Il risultato di queste analogie mi ha molte volte sorpreso». La mostra si è conclusa il 27 marzo 2023.

 

 

 

 

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