I quadri di Fabio Leone in mostra a Oxford

Fabio Leone: "Ulmo appears before Tuor"All’incirca un anno e mezzo fa, viaggiando per internet, ci siamo imbattuti in un’artista italiano con la predilezione per l’antica tecnica dell’iconografia e per i temi tolkieniani. Strano abbinamento verrebbe da pensare, invece le sue opere, studiate a fondo con un lavoro maniacale, paiono ricche di particolari, profonde e capaci di scatenare recondite emozioni. Insomma, sembrano tutto tranne che strane. Il nome di questo artista è Fabio Leone, nato a Latina nel 1979 si è diplomato all’Accademia di Belle Arti di Roma nel 2004. Nel corso degli anni si è specializzato nell’uso del digitale per le sue illustrazioni non disdegnando il ritorno all’antico amore per la pittura iconografica.

Una crescita artistica

Fabio LeoneProprio un anno e mezzo fa lo intervistammo per la prima volta (potete trovare l’intervista qui). Ebbene, da quell’intervista ne è passata di acqua sotto i ponti: Leone ha partecipato alla prima edizione di Fantastika presso la Rocca di Dozza (in provincia di Bologna) portando in mostra alcune delle sue opere migliori e, nel corso del tempo, ha creato nuove illustrazioni dedicate al mondo tolkieniano. Proprio una di queste ultime opere Ulmo appears before Tuor ha poi vinto la seconda edizione del Tolkien Society Awards come miglior illustrazione. Questo premio fu istituito dalla Tolkien Society nel 2014 per “cercare di istruire il pubblico e promuovere la ricerca sulla vita e le opere del prof. J.R.R. Tolkien” e la prima edizione fu vinta da Jenny Dolfen altra artista assai nota nel mondo tolkieniano. Potete vedere tutti i premiati della prima e seconda edizione qui. Proprio il quadro vincitore ha poi girato un po’ l’Italia, prima in mostra presso lo WoW di Milano, poi a Roma. Ma, dal giorno della vittoria per questo ambito premio molte cose sono cambiate nella vita professionale di questo artista. E ci sono novità non da poco! Prima fra tutte: la sua illustrazione The Aftermath, una delle poche che ritrae la battaglia di Azanulbizar , entrerà a far parte del documentario inserito nell’edizione estesa del Dvd Lo Hobbit – La Battaglia delle 5 Armate in uscita negli Stati Uniti per questo autunno. Per l’occasione, abbiamo voluto parlarne direttamente con l’artista.

L’intervista

Fabio Leone: "Thrain"Fabio, raccontaci come e quando sei stato contattato e le tue sensazioni. «Sono stato contattato tramite DeviantArt e la prima sensazione è stata di grande sorpresa. DeviantArt è un portale estremamente eterogeneo e non mi aspettavo di ricevere richieste professionali di tale livello in quella comunità. Non consultando spesso la posta su Deviant ho temuto di essermi mosso tardi: ho velocemente girato alla mia agenzia i contatti e la mail ricevuta per poter sbrogliare la matassa burocratica necessaria alla cessione dell’immagine, poi ho tenuto incrociate le dita per sapere se avevo risposto in tempo. Solo 4 mesi dopo ho avuto conferma che l’illustrazione The Aftermath aveva raggiunto il montaggio finale nel documentario».
L’illustrazione l’avevi già creata prima che ti contattassero. Come è nata l’idea per questo soggetto?
«Progettare un dipinto non è, per me, mai immediato: spesso parto da un’intuizione per poi arrivare a qualcosa di diverso. Ad esempio, con questo quadro, l’idea nacque quando ricevetti il libro Visions of a Modern Myth contenente molte illustrazioni di Donato Giancola. Osservando lo scontro tra Eowyn ed il Nazgul e lo splendido disegno a matita raffigurante Niniel e Glaurung, pensai di creare una scena raffigurante una battaglia appena terminata. Non sapevo quale, ma il tema è struggente: l’euforia scema, l’adrenalina cala e la realtà tragica della battaglia prende forma davanti agli occhi dei sopravvissuti, dopo i canti di guerra è il momento di affrontare la realtà del prezzo pagato per la vittoria. Donato Giancola: "Nienor and Glaurung"Non desideravo lavorare ad una battaglia con uomini o elfi. Avevo già sviluppato un ritratto con Thrain che mi aveva pienamente soddisfatto, quindi decisi di dedicarmi a una battaglia nella loro tradizione e usare nuovamente il personaggio di Thrain. Sarebbe stata una buona occasione per mostrarlo per intero e appena ricevuta la ferita all’occhio. Stabilito il tema principale (la perdita personale che comporta la vittoria), la mia scelta è caduta sulla battaglia di Azanulzibar, che segnò tragicamente i nani che vi parteciparono. Tolkien descrive come i nani ricordino i caduti descrivendoli come “i bruciati”, poiché non ebbero sepoltura e vennero cremati in una immensa pira funebre».
Ti sei ispirato a qualcosa per questo tema così particolare?
«Come accennato prima, il disegno di Giancola raffigurante Niniel appena dopo la morte di Glaurung, mi ha dato l’idea del rappresentare il termine di una battaglia. Altre influenze provengono dallo studio preparatorio di Giancola raffigurante Eowyn contro il Nazgul ed una illustrazione di Maciej Kuciara raffigurante un guerriero che fronteggia un drago. Ci tenevo al raffigurare un campo di battaglia devastato dallo scontro in cui i sopravvissuti iniziano a comprendere le perdite subite. Credo che la guerra tra Nani ed orchi per il possesso di Khazad-Dum sia direttamente ispirata alla guerra di trincea vissuta da Tolkien sulla Somme, dovevo averne rispetto citandone la tragicità».
Oltre ad essere stata scelta la sua illustrazione per il documentario contenuto nel Dvd dell’ultimo capitolo de Lo Hobbit di Peter Jackson, c’è anche un’altra novità: la partecipazione di Fabio Leone, con il patrocinio dell’Aist, alla Oxonmoot 2015 di quest’anno che avrà luogo dal 10 al 13 settembre 2015 presso il St. Antony’s College di Oxford. Per chi non lo sapesse, la Oxonmoot è un insieme di conferenze e mostre tenute annualmente dalla Tolkien Society. Vi sono dibattiti, seminari, mostre, feste e cene a tema tutto sotto l’insegna della convivialità e dello scambio di idee fra i vari studiosi, artisti, collezionisti e semplici estimatori del mondo tolkieniano.
Fabio Leone: "The Thorin’s Scourge"Fabio, come è nata l’idea di partecipare alla Oxonmoot?

«Essendo il dipinto Ulmo appears before Tuor riconosciuto dalla Tolkien Society come migliore illustrazione per la diffusione della letteratura di Tolkien nel 2015, ho chiesto se avevano intenzione di stabilire una continuità tra i “Tolkien Society Awards” ed Oxonmoot. Alla loro risposta positiva ho chiesto di poter esporre. Purtroppo il partecipare di persona è fuori dalle mie possibilità, ma grazie a Roberto Arduini ho ottenuto di poter inviare almeno i miei dipinti».
Quali quadri porterai?
«Tutti i miei lavori a tema Tolkieniano fin’ora completati. Quindi: i ritratti di Gandalf, Saruman, Beorn e Radagast, Il Re Stregone di Angmar, Il ritratto di Thrain, The Aftermath, Lo specchio di Galadriel, Montone Arrosto, The Troll Chart, Grima, Ulmo appears before Tuor, The Nine appena completato assieme al recente The Thorin’s Scourge. In tutto 14 dipinti».
Quali sono i tuoi nuovi quadri di questi ultimi mesi?
Fabio Leone: "The Nine"«Ad Oxonmoot ci saranno due nuovi dipinti. Il primo è La cavalcata dei Nove, che dopo alcune iterazioni verrà esposto col titolo The Nine: non rappresenta alcun momento particolare nella storia, sebbene creato con l’intenzione di ritrarli nel Rudhaur alle calcagna di Frodo, nei pressi del guado prima di Rivendell. Il secondo è il ritratto di Thorin intitolato The Thorin’s Scourge: dipinto nato come esperimento per un diverso approccio al colore; poi ho deciso di approfondire l’indagine psicologica su Thorin citando il suo conflitto interiore nella sua ricerca di Erebor».
Fabio Leone: "Grima"Quest’anno è stato per te ricco di novità: prima la vittoria dell’Award, poi la tua illustrazione nel Dvd de Lo Hobbit e ancora la partecipazione alla Oxonmoot. Cosa stai preparando ora? Ci sono altre illustrazioni tolkieniane in cantiere?
«Tempo permettendo, sto sviluppando alcuni progetti personali, oltre al tema Tolkieniano mi sto dedicando ad altre storie, come ad esempio una serie di ritratti ispirati a “Masters of the Universe” ed una illustrazione di Navarre, tratto dal film “LadyHawke”. Tornando a Tolkien, sono attualmente al lavoro al dipinto raffigurante lo scontro tra Eowin ed il Nazgul nella pianura del Pelennor».
Fabio Leone: "Eowyn ed il Nazgul"E quali sono i tuoi progetti futuri?
«Desidero tentare nuovamente la tecnica ad olio su tavola, probabilmente comincerò con piccoli ritratti o forse traducendo in tale tecnica uno dei ritratti già completati in digitale. Per quanto riguarda invece la pittura digitale, mi è difficile essere preciso, ma sicuramente il completare il ritratto di Navarre, lo scontro tra Eowyn ed il Nazgul e preparare le basi per il ritratto di Trapjaw. Ho il desiderio di rappresentare Eowyn nelle case di guarigione da mesi e da qualche settimana anche il pensiero ricorrente di provare alcuni paesaggi per poter affrontare il funerale di Boromir ed un dipinto ispirato a Skyrim… ma come ho detto prima, per me il progettare un dipinto può portare in direzioni non pianificate. Io intanto sul computer sto raccogliendo referenze riguardo agli stregoni Blu, lo scontro sul picco ZirakZigil e Smeagol… non si sa mai…».
Fa sempre un immenso piacere vedere che un’artista italiano è riuscito a raggiungere un riconoscimento internazionale. Ma noi che conosciamo bene Fabio Leone sappiamo che questo, per lui, è solo l’inizio.

GUARDA LA GALLERY:

 

ARTICOLI PRECEDENTI:
– Vai all’articolo Fabio Leone: «Tolkien? È uno choc culturale»
– Vai all’articolo La Magia dell’Anello, non solo mostra a Milano

LINK ESTERNI
– Vai al sito della Tolkien Society
– Vai al sito di Fabio Leone su DeviantArt
– Vai al blog di Fabio Leone

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