A volte succede che un saggio pubblicato da uno studioso susciti la reazione di altri studiosi interessati allo stesso argomento. Questo può tradursi in dibattiti pubblici vis à vis in occasione di meeting o convegni o, come in questo caso, nella produzione di un secondo saggio concepito per rispondere al primo. Nel mese di settembre abbiamo pubblicato il saggio di Verlyn Flieger dal titolo “L’arco e la chiave di volta” (lo trovate qui), nel quale la studiosa statunitense si concentrava sulla personalità del Professore, nella quale trovava, motivandole, delle profonde “contraddizioni”, sostenendo che proprio queste sarebbero state il terreno fertile alla base della sua produzione accademica e letteraria. Ebbene, il Saggio AIST che vi proponiamo questo mese è stato scritto da Donald T. Williams proprio in risposta a quello di Flieger, dal quale lo studioso prende spunto per proporre un punto di vista diverso.
Lo studioso
Donald T. Williams, che come sempre ringraziamo per la disponibilità dimostrata consentendoci di tradurre e pubblicare il suo saggio, è professore emerito del Toccoa Falls College, un’istituzione accademica statunitense di ispirazione cristiana (nota anche come “The Christian College of Georgia”) fondata nel 1907. I suoi campi di studio sono la teologia e la letteratura, con particolare riferimento, per quanto riguarda la seconda, alle opere di C.S. Lewis e J.R.R. Tolkien. Tra le sue pubblicazioni nel campo che ci interessa possiamo ricordare Deeper Magic: The Theology behind the Writings of C.S. Lewis (Square Halo Books, 2016) e “An Encouraging Thought”: The Christian Worldview in the Writings of J.R.R. Tolkien (Christian Publishing House, 2018).
Il Saggio
Il saggio del 2021 che vi proponiamo, del quale come sempre trovate nell’allegato il link all’originale inglese, è stato pubblicato sulla rivista Mythlore come “Keystone or Cornerstone? A Rejoinder to Verlyn Flieger on the Alleged ‘Conflicting Sides’ of Tolkien’s Singular Self”. Già dal titolo è possibile comprendere la materia del contendere, con Flieger che dipinge Tolkien come una “chiave di volta”, il blocco che tiene insieme l’arco equilibrando le spinte contrapposte dei due lati (le “contraddizioni”), e Williams che chiama in causa la “pietra d’angolo”, l’elemento della costruzione (il “solido fondamento”) che ne regge il peso. Non sfugge naturalmente il riferimento biblico (Salmi 118, 22), che lascia trasparire con chiarezza come la risposta di Williams riguardo alla personalità di Tolkien sia incentrata sulla dichiarata fede del Professore e su quell’elemento religioso che, pur reso deliberatamente invisibile agli occhi dei lettori, rimane tuttavia «insito nella storia», come l’autore stesso ci fa sapere.
Buona Lettura!
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SAGGI AIST PRECEDENTI:
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LINK ESTERNI:
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