Un altro finale per Il Signore degli Anelli

Progetto "C'era una volta, anzi due"Se Il Signore degli Anelli non fosse ambientato fra boschi abitati da Elfi? Se Frodo fosse vissuto altrove, chissà magari in un futuro tecnologico in cui ogni pianeta è raggiungibile e l’anello del potere domina su tutto l’universo? Se i Nani fossero alieni? Se gli Elfi fossero robot? E se gli Hobbit fossero una popolazione marziana ma genuinamente felice? Che accadrebbe? Anche se per chiunque abbia letto Il Signore degli Anelli queste domande suoneranno come un’eresia, non è così se fanno parte di una proposta culturale per leggere da capo il capolavoro di J.R.R. Tolkien e per vederlo sotto altri occhi. La lettura fa parte di un progetto che riguarda le biblioteche intercomunali di Cles e della Predaia, in Trentino, e che inizia il 5 novembre e durerà fino a marzo 2016.

C’era una volta, anzi due!

Locandina progetto "C'era una volta, anzi due"L’Associazione Filos, attività per la promozione della filosofia e della cultura che propone eventi e progetti nelle biblioteche, nelle scuole e nei caffè, è la promotrice del progetto C’era una volta, anzi due!. Si tratta di una “sfida” lanciata ai lettori, affezionati e no, per inventare il finale di una serie di storie che la letteratura ha reso immortali. In ognuno dei cinque incontri verrà riassunto un classico per poi insieme pensare a un finale diverso, magari un lieto fine. Il tutto finisce in un blog. Chi vuole può scrivere un finale proprio, inviandolo da casa, o può realizzare finali con modalità differenti (foto, video, vignette). Si può anche assistere all’incontro senza dover fare per forza qualcosa, ma solo ascoltando le letture.
A curare gli incontri sarà la scrittrice Lucia Ferrai. Nata a Borgo Valsugana (Trento) nel 1986, ha studiato presso l’Università degli Studi di Trento, Scrittori: Lucia Ferraidove nel 2012 ha conseguito la laurea specialistica in Filosofia e Linguaggi della Modernità. «Considero la fantascienza “una filosofia allo stato elettrico” – racconta Ferrai – ed ho quindi approfondito il cinema cyberpunk, da Blade Runner a Matrix, nelle incredibili suggestioni che stuzzicano la riflessione filosofica. Ne è nata la mia tesi specialistica». Da tutti questi studi nel 2013 ha pubblicato il volume La soggettività cyborg. Filosofia e cinema cyberpunk (Tangram Edizioni Scientifiche, 2013).

Un altro finale per Tolkien

Il Signore degli Anelli (edizione Rusconi)C’era una volta, anzi due! è articolato in cinque serate da novembre a marzo del prossimo anno in altrettante biblioteche della valle. Il primo appuntamento è per questo giovedì 5 alla biblioteca di Cles (inizio alle 20.30) con la storia celeberrima di Romeo e Giulietta di William Shakespeare. Gli altri appuntamenti saranno sempre di giovedì: il 3 dicembre a Tassullo con I promessi Sposi di Alessandro Manzoni, il 14 gennaio a Tuenno con l’Iliade di Omero, il 18 febbraio a Taio con Delitto e Castigo di Fedor Dostoevskij e per finire il 17 marzo 2016 a Coredo con Il Signore degli Anelli di J.R.R. Tolkien. Il percorso si svolge sia dal vivo che su internet. Per partecipare, come scritto, non è necessario avere letto i libri che verranno riassunti e spiegati nel corso dell’incontro in modo dinamico e non si deve per forza inventare qualcosa: è possibile infatti semplicemente assistere con la libertà di intervenire, se si vuole, per riscrivere la parte finale del testo proposto. I finali possono essere non solo in forma scritta ma anche foto, video, vignette, disegni e questo non solo in biblioteca, ma anche nel blog. Per rispondere in forma scritta e per qualsiasi altro tipo di formato si può scrivere a Lucia Ferrai direttamente da qui. Tutte le più interessanti proposte verranno pubblicate sul blog e sulla pagina Facebook del percorso di lettura, così da dare a tutti la possibilità di contribuire a stendere la versione definitiva di ognuno dei finali alternativi.

LINK ESTERNI
– Vai alla Pagina Facebook di “C’era una volta, anzi due”
– Vai al blog di C’era una volta, anzi due
– Vai al sito dell’ Associazione Filos
– Vai alla Pagina Facebook di Filos

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2 Comments to “Un altro finale per Il Signore degli Anelli

  1. Claudia ha detto:

    Tanto tempo fa mi era capitato, stimolata anche dalla lettura/ascolto di “Domino” di Diego Cugia, di immaginare una versione “fantascientifico/distopica” del “Signore degli Anelli”, in cui l'”Anello” era un apparato tecnologico in grado di dominare l menti, Bilbo era lo scienziato che l’aveva inventato, Frodo era una giovane donna, sua figlia, Gandalf era un frate amico di famiglia, Saruman era un Papa particolarmente preoccupato per il futuro potere della Chiesa, Sauron una mega organizzazione criminale tipo la Spectre di James Bond, La Contea era l’Italia, Gran Burrone era un eremo buddhista in mezzo alle montagne dell’Himalaya (e ovviamente Elrond ne era il monaco-capo), Gondor erano gli USA e Denethor ne era il Presidente, particolarmente preoccupato per l’avanzata economico-politica della Cina e dell’India, Boromir era un agente CIA guerrafondaio e con manie di potere, Faramir un agente FBI onesto fino al midollo, Aragorn un ex-agente CIA espulso per aver rivelato alcuni maneggi poco puliti e che ora faceva l’investigatore privato e il Monte Fato era un posto nascosto nel cuore della foresta africana squassata dalle varie faide e guerre tribali, dove si trovava l’apparecchiatura in cui l'”Anello” avrebbe dovuto essere inserito per attivare tutti i chip impiantati nei cervelli di tutti gli abitanti del mondo, e dove doveva essere inserito anche per avviare la sequenza di autodistruzione dell’apparecchiatura stessa…

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