La colonna sonora del Signore degli Anelli di Howard Shore arriva in vinile

Rhino Records ha annunciato una nuova edizione della colonna sonora del Signore degli Anelli, composta da Howard Shore. In uscita il 3 ottobre 2025, sarà composta da tre doppi dischi.

Il mercato del vinile

Negli ultimi anni, il mercato globale dei dischi in vinile ha continuato a mostrare una forte crescita, certamente sostenuta dal fattore nostalgia ma anche dalla tendenza al collezionismo e dal desiderio di un’esperienza fisica nell’era digitale. I dati di vendita attestano che il vinile ha ormai superato il compact disc in numeri o in valore in molti mercati: negli USA, ad esempio, il 2022 ha visto le vendite di LP superare quelle di CD per la prima volta dal 1987; il medesimo fenomeno si è verificato in Italia già nei primi mesi del 2021. Certamente, l’esperienza analogica attira sempre più ascoltatori, complici anche le maggiori possibilità di acquistare impianti audio di discreta o buona qualità con una spesa relativamente bassa: d’altro canto, il piacere tattile del disco in quanto oggetto, le dimensioni che rendono la cover art godibile come un piccolo quadro, il sottile rituale del giradischi sono elementi che attraggono non solo gli audiofili di lunga data ma anche i giovani. A ciò, naturalmente, si aggiunge il profluvio di vinili colorati, picture discs, edizioni limitate o deluxe che sono diventati prodotti desiderabili. Tutto questo fa sì che, sebbene lo streaming costituisca la quota dominante dei ricavi dell’industria musicale, il vinile si confermi sempre più il formato dominante del comparto fisico. Niente di strano, dunque, che il mercato discografico torni, di tanto in tanto, a riproporre materiale tratto dai film tolkieniani.

Howard Shore e la trilogia di Peter Jackson

Canadese, classe 1946, Howard Shore ha esordito nella scrittura musicale per il cinema nell’ormai lontano 1979, firmando da allora un centinaio di colonne sonore. Tra le molte sue collaborazioni d’eccezione, se ne contano ben 18 con David Cronenberg e 5 con Martin Scorsese; il compositore, inoltre, ha anche composto le musiche di veri e propri cult come Big, Il silenzio degli innocenti, Philadelphia, Mrs. Doubtfire e Seven. Senza dimenticare, naturalmente, le due trilogie tolkieniane dirette da Peter Jackson. L’avventura del compositore nella Terra di Mezzo ha inizio nel 2000; Shore, appassionato lettore di Tolkien sin dagli anni Sessanta, ha lavorato alla prima trilogia per quasi quattro anni. In un’intervista a ClassicFM, ha affermato di essersi lasciato guidare da «tutto ciò che è verde e buono», confermando il suo amore per la natura e ritrovando in esso un legame diretto con Tolkien e la sua opera. Il risultato è un universo musicale coerente, sapientemente costruito attraverso più di ottanta leitmotiv. Questo approccio quasi wagneriano alla composizione ha consentito a Shore di dare identità sonora a luoghi, popoli e persino oggetti, come l’Anello o Narsil riforgiata in Andúril. In un’intervista a LudwigVan Toronto Shore ha affermato di aver adoperato temi ricorrenti, ben distinti e riconoscibili, per supportare lo storytelling, poiché «non tutti coloro che hanno visto i film potrebbero aver letto i libri e aver compreso tutti i diversi personaggi, culture e oggetti. La musica è stata utilizzata per contribuire a chiarire questa complessa storia».

Dal punto di vista emotivo, la colonna sonora riesce a coprire uno spettro vastissimo. Così, il tema della Contea, costruito su archi leggeri, flauti e arpe, sereno e pastorale, rassicurante ma lievemente nostalgico, che rappresenta la semplicità e la pace della vita hobbit, il senso di “casa” a cui tornare; quello dell’Anello, sottilmente ipnotico grazie agli archi tesi e alle voci cariche di presagio, che sottolinea il fascino oscuro e la natura corruttrice dell’oggetto; quello di Mordor, costruito su percussioni profonde, cori in Linguaggio Nero e ottoni gravi, cupo, minaccioso e marziale e capace di trasmettere tutta la potenza oppressiva e corruttrice di Sauron. E poi, i temi elfici; quello di Granburrone, basato su accordi consonanti e progressioni in maggiore, delicato e luminoso ma pervaso di una sottile malinconia, esprime la bellezza e l’armonia della dimora elfica di Elrond, un luogo di rifugio e saggezza, ma anche segnato dalla consapevolezza della fine imminente del dominio elfico sulla Terra di Mezzo; quello di Lothlórien, invece, basato su scale modali, è più rarefatto, sospeso e misterioso, per evocare l’impressione di alterità degli Elfi e l’immagine di uno spazio fuori dal mondo e dal tempo. Infine, i temi degli Uomini: quello nobile e solenne di Gondor, costruito su ottoni e archi possenti, che dà voce alla grandezza antica e decadente del regno degli eredi di Númenor, e quello epico ma malinconico di Rohan, nel quale il violino solista richiama la tradizione musicale nordica e anglosassone. Su tutti, domina il Tema della Compagnia, eroico e trionfante ma anche fragile, che simboleggia l’unità e il coraggio del gruppo ma riaffiora anche, con variazioni timbriche, ogni volta che i membri della Compagnia affrontano insieme il destino.

Non a caso, Shore ha ricevuto tre Premi Oscar, quattro Grammy e tre Golden Globe per questo lavoro. Ma, al di là dei riconoscimenti, ciò che rende questa colonna sonora unica è soprattutto la sua capacità di imprimersi nell’immaginario collettivo; a distanza di ormai un ventennio, molti spettatori ricordano le musiche come se fossero parte stessa della storia, segno che Shore ha davvero dato voce alla Terra di Mezzo.

La nuova edizione in vinile della colonna sonora

Nel 2018, l’etichetta musicale Rhino Records, appartenente al gruppo Warner Music e specializzata in riedizioni di colonne sonore, aveva pubblicato un boxed set da 6 LP contenente l’intera colonna sonora della prima trilogia di Peter Jackson. Il cofanetto, in edizione limitata di sole 2000 copie, è ben presto diventato un ricercatissimo oggetto da collezione. Adesso, dal 3 ottobre, la casa discografica ha rilasciato una nuova versione, con doppi dischi per ciascuno dei tre film. I vinili da 180 grammi saranno disponibili in nero o in “trasparente Palantir”. La colonna sonora resta quella classica: non compariranno brani extra rispetto all’edizione originale – ad esempio materiale inedito, versioni alternative o demo – ma, come per il precedente boxed set, Rhino ha curato la rimasterizzazione per vinile moderno, ottimizzando il suono per la resa del formato da 180 g. In termini di mercato, questa uscita rafforza la tendenza alla valorizzazione dei formati fisici da parte dei fan della musica da film e del collezionismo; in termini tolkieniani, è una nuova possibilità, per i fan, di immergersi nuovamente nelle atmosfere incantate create da Howard Shore.

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LINK ESTERNI:
– Vai al sito ufficiale di Howard Shore

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