Il 27 febbraio tre volte Tolkien a Verona, Roma e Marche

Porto San Giorgio: "Magical Afternoon"A volte capita che azioni comuni, ma parallele e indipendenti, riescano a ottenere un risultato nello stesso momento. Ecco così che la passione per le opere di J.R.R. Tolkien produce tre iniziative in contemporanea che si svolgeranno nella giornata di sabato 27 febbraio lungo tutta la penisola. Sarà l’occasione per gli appassionati lettori del Professore di Oxford di conoscere aspetti poco noti delle sue opere e della sua vita. Quello che colpisce è l’eterogeneità dei modi in cui i libri di Tolkien riescono a dialogare con il lettore, producendo iniziative sempre nuove, sempre senza scopo di lucro e che danno origine sempre forme letterarie e artistiche che poi rimangono nel tempo. Ecco, nel dettaglio, le tre iniziative di sabato prossimo.

Tolkien e i Classici a Roma

Copertina Tolkien e i ClassiciProsegue il ciclo delle presentazioni del volume Tolkien e i Classici, della casa editrice Effatà, vista la continua richiesta giunta dalle stesse librerie. Questa volta, la capitale ospiterà un piccolo tour che vedrà gli autori che hanno partecipato al progetto alternarsi per illustrare il proprio contributo al volume. Sabato 27 febbraio dalle 17 alle 19 presso l’accogliente bistrot della libreria Tra Le Righe, in via Gorizia 29, si avrà l’occasione di ascoltare Cecilia Barella, Giampaolo Canzonieri, Francesca Garello, Sara Gianotto e Norbert Spina. Si tratta di un lavoro collettivo, nato dopo un Call for Papers internazionale, realizzato grazie all’apporto di un numeroso gruppo di studiosi italiani e stranieri e grazie a un accurato e approfondito lavoro di selezione, tutoraggio, curatela e analisi di tutti i testi pervenuti che ha richiesto un lavoro certosino da parte dei quattro curatori. Due di loro, saranno presenti: Cecilia BarellaCecilia Barella, Giampaolo Canzonieri. Si potrà dare uno sguardo così ai retroscena che portano alla pubblicazione di un libro così complesso come un’antologia di saggi. Il progetto è un work in progess ed è appena stato lanciato il Call for Papers per un secondo volume. Il Gruppo Italiano di Studi Tolkieniani e l’Associazione Italiana Studi Tolkieniani hanno aperto infatti i lavori per la realizzazione di una seconda antologia sullo stesso tema, la cui pubblicazione è prevista per novembre 2018. L’invio delle proposte dovranno pervenire entro e non oltre il 30 Giugno 2016 all’indirizzo email: info@jrrtolkien.it.

Una conferenza degli Argonath a Verona

Verona: Locandina Argonath del 2016-02-27Riprendono anche per il 2016 i consueti incontri di approfondimento dell’opera tolkieniana curati dalla  La Compagnia degli Argonath. Non si ferma infatti la mission del gruppo veronese che, dopo i vari eventi di successo del 2015, prosegue con lo studio delle opere del Professore di Oxford, per farne un’occasione di crescita personale, per poterne discutere con quanti ne sono appassionati ma anche per poterle divulgare a chi ancora non si è avvicinato o, sembra assurdo da dire, non conosce le opere di Tolkien. Il primo incontro della stagione è tutto dedicato a: Il Signore degli Anelli e la Mitopoiesi. Storia e metodo di una Sub-creazione. Un rapido viaggio che condurrà i presenti a scoprire l’origine del capolavoro di Tolkien, addentrandosi fin sulla soglia del noto breve poema dal titolo “Mitopoeia” scritto dal Professore nel 1931 per spiegare e difendere la creazione dei miti… Un excursus che permetterà di comprendere Verona: Biblioteca civica, sala Farinatimeglio da dove nasce una sub-creazione per poter poi esplorare con più consapevolezza l’intero universo tolkieniano celato ne Il Signore degli Anelli. L’incontro, curato da Roberta Tosi, e da alcuni dei membri della Compagnia degli Argonath, si svolgerà sabato 27 febbraio, a partire dalle ore 18, presso il Centro Culturale “Sant’Adalberto”, in Via Tommaso da Vico 14 (dietro Piazza San Zeno) a Verona. L’ingresso è libero. Per info: si può scrivere qui. A seguire, i prossimi incontri saranno il 16 aprile e il 25 giugno.

Teatro a Porto San Giorgio

Porto San Giorgio: Locandina "Magical Afternoon"Dal 4 febbraio è partita la nuova rassegna dei Magical Afternoon nella città rivierasca di Porto San Giorgio (Marche), che durerà fino al 24 aprile, ma da quest’anno avrà anche una “coda” ad Ascoli Piceno, dal 9 marzo fino all’11 maggio. Le lezioni-spettacolo sono incentrate sulla grande letteratura tra teatro e natura e sono curate da Cesare Catà: i Magical Afternoon, infatti, sono un nuovo format teatrale in cui si coniugano recitazione e filosofia, conferenza e reading, spettacolo e didattica. Porto San Giorgio: "Magical Afternoon"I grandi classici della letteratura vengono raccontati esplorando in modo appassionante e dinamico le vite degli scrittori, e i significati eterni delle loro opere. Le lezioni-spettacolo si concentrano sulle opere di moltissimi autori inglesi e contemporanei: Ernest Hemingway, Lou May Alcott, Virignia Woolf, Jane Austen, Emily Bronte, John Keats, Dylan Thomas, W.B. Yeats, C.S. Lewis, Francis S. Fitzgerald, Arthur Rimbaud, Henry D. Thoreau, Margaret Mitchell, Mary Shelley e Giacomo Leopardi. Sabato 27 febbraio, alle 18, nel Teatro Comunale di Porto San Giorgio, si parte con “Per salvare la Contea”. La lezione-spettacolo è su Tolkien. Un incontro per scoprire significati più profondi e più affascinanti del Signore degli Anelli, attraverso una serie alternata di letture sceniche e di momenti di lezione, secondo la fortunata formula teatrale che attori che interpretano momenti dell’opera. Porto San Giorgio: teatro comunaleL’ingresso è libero e il coordinamento è affidato a Catà. Partecipano ben otto attori: Rebecca Liberati (Galadriel), Alessandra Basso (Elrond), Adolfo Leoni (Gandalf), Simona Ripari (Rosie), Cesare Catà (Frodo), Gianluca Tuzi (Aragorn), Dania Attorresi (Arwen), Kevin Pizzii (Smeagol). Interventi musicali a cura di Giuseppe Franchellucci (violoncello). Indirizzo: Teatro Comunale, largo del Teatro, Porto San Giorgio (Ap).

 

– Vai al sito de La Compagnia degli Argonath
– Vai al sito de Magical Afternoon

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Lord of the Rings: 40mila iscritti al corso

Videogiochi: Lotro, DragoI videogiochi sono da tempo uno strumento didattico e sono usati spesso nelle università statunitensi per insegnare un ampio numero di materie, dall’arte moderna e contemporanea (con Minecraft alla Bowling Green State University in Ohio) alla letteratura e le saghe norrene (con Skyrim alla Rice University). E corsi online accademici sono attivi da qualche anno presso il Mithgard Istitute (ne abbiamo parlato qui e qui ). Non farebbe notizia, quindi, un altro corso online che unisce letteratura, cinema e videogiochi. Ma se si tratta di J.R.R. Tolkien e al corso universitario si iscrivono ben 40mila studenti la notizia è eclatante!

Tolkien transmediale

Vanderbilt UniversitySeguire l’opera narrativa di Tolkien attraverso tre differenti mezzi, il libro, un film e un videogioco. È questo lo scopo di
Online Games: Literature, New Media, and Narrative (Giochi online: letteratura, nuovi media e la narrazione), un corso universitario online di sei settimane (siamo all’inizio della seconda) tenuto dal professor Jay Clayton della Vanderbilt University (a Nashville, in Tennessee), che ruota attorno Signore degli Anelli Online, Lotro. «Sono un professore di letteratura così ho sempre insegnato letteratura inglese in relazione alla cultura digitale», spiega all’ArsT Clayton. «Credo di aver iniziato con Myst come il primo videogioco che ho inserito in una classe di inglese». Quando i videogiochi si sono evoluti, si sono evoluti anche i suoi metodi d’insegnamento. Ma perché usare proprio i videogiochi che sono una sottocultura giovanile? «I videogiochi sono profondamente immersi nella nostra cultura. E non solo nella nostra cultura popolare: essi sono oggetti culturali complessi con tradizioni letterarie e artistiche che risalgono a Omero. Professori: Jay ClaytonE come la quasi totalità della cultura di oggi, mescolano tradizione alta e bassa, attingendo dalle convenzioni narrative condivise da Dante, Spencer e Mallory. E fondono questi motivi con riferimenti pop, dalla televisione a Michael Jackson, dai Simpson ai cartoni animati. Alcuni studiosi molto acuti hanno scritto interi libri sui videogiochi come
forma d’arte». Molte persone considerano chi usa i videogiochi come un emarginato o un dissociato mentale. Non è esagerato farne un corso universitario? «I videogiochi sono una parte fondamentale della cultura del XXI secolo, accanto a film e romanzi, musica, spettacoli teatrali e performance artistiche. Il fatto è che i videogiochi contengono elementi di tutti questi modi e li combinano sviluppando nuove forme artistiche. Di solito, quando si parla di videogiochi, si ricorre subito agli stereotipi. Ma le statistiche sono sorprendenti: usa i videogiochi il 69% di tutti i capifamiglia, il 97% dei giovani. Addirittura il 40% dei giocatori sono donne e l’età media è di 35 anni. Queste statistiche, quindi, vanno contro molti stereotipi che le persone hanno sul giocatore tipico». Classe seminario con Jay ClaytonA cosa mira il suo corso universitario? «Il corso è concepito come uno di letteratura inglese a livello universitario: un tour multi-genere e multimediale di come la letteratura, il cinema e i giochi possano esercitare l’attività fondamentale dell’uomo, la narrazione. Il nostro viaggio permetterà di imparare qualcosa sulla teoria della narrazione e introduce ad alcuni temi chiave in Scienze della Comunicazione, oltre a occuparsi di parte della storia e della teoria dei videogiochi. Farà incontrare gli studenti, inoltre, con alcuni punti di riferimento importantissimi della letteratura inglese, la storia infinita che sta dietro alla maggior parte dei giochi fantasy: La Compagnia dell’Anello di Tolkien, ma anche un po’ della Faerie Queene (la Regina delle Fate) di Edmund Spenser, e moltissime poesie di John Keats, Alfred Tennyson, Robert Browning e altri». Perché proprio Tolkien? «Perché Il Signore degli Anelli – il romanzo, la trilogia dei film e i molti videogiochi – è il nostro modello centrale di come funziona la “rimediazione”, trasformando una storia familiare mentre si muove attraverso diversi media».

Studiare Tolkien giocando

Videogiochi: Lotro "Collevento"Appena conclusa la prima settimana, il corso online è ospitato sul portale specializzato Coursera. Anche se gli studenti non guadagneranno alcun credito universitario, il corso prevede lezioni accademiche, seminari online e sessioni interattive di gioco. Ci sono tre diversi tipi di video: brevi lezioni del professore, seminaria che costituiscono la maggior parte del corso e le sessioni di gioco in cui gli studenti si immergono nel Signore degli Anelli Online e che combinano l’azione ludica con l’analisi narrativa e le teoria dei giochi. Il corso di Clayton riflette sui punti di forza e i limiti del romanzo, dei film e del videogioco osservando come la storia di Tolkien si sia spostata per adattarsi in ogni ambiente narrativo. Non è richiesta alcuna esperienza nei videogiochi. Possono partecipare anche gli studenti che è non sono interessati a giocare al Signore degli Anelli Online, Lotro. Sono, infatti, previsti due percorsi paralleli, uno per coloro che sono in grado di giocare a Lotro, l’altro per le persone che vorrebbero conoscere i videogiochi, Tolkien e la tradizione romantica, ma scelgono di non giocare essi stessi. Il corso è attualmente alla seconda settimana, con più di 40mila studenti iscritti. Videogiochi: Lotro, nanoProfessor Clayton, come è stata questa prima settimana? «È stata… vertiginosa! Appena 15 minuti dopo l’inizio del nostro corso, più di mille persone avevano guardato il video e il team tecnico aveva già scoperto (e corretto) due errori che avevamo fatto nella creazione del sito. È stato un avvio frenetico ed eccitante al tempo stesso», dice Clayton. «È un’esperienza intensa di saturazione dei media, di tutti i canali multipli vicini a noi in una sola volta. Stavamo quasi per essere travolti!». Preoccupato o soddisfatto? «Non tutti gli studenti probabilmente seguiranno l’intero corso. Ma più che preoccupato sono molto soddisfatto: il numero è di partecipanti è enorme e si tratta comunque di una classe di valore. Gli studenti si sono iscritti al corso volontariamente, per pensare meglio e riflettere meglio».

GUARDA IL TRAILER DEL CORSO
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– Vai al sito del corso online di Online Games: Literature, New Media, and Narrative di Jay Clayton
– Vai al sito della Vanderbilt University
– Vai al sito della piattaforma Coursera