Il 27 febbraio tre volte Tolkien a Verona, Roma e Marche

Porto San Giorgio: A volte capita che azioni comuni, ma parallele e indipendenti, riescano a ottenere un risultato nello stesso momento. Ecco così che la passione per le opere di J.R.R. Tolkien produce tre iniziative in contemporanea che si svolgeranno nella giornata di sabato 27 febbraio lungo tutta la penisola. Sarà l’occasione per gli appassionati lettori del Professore di Oxford di conoscere aspetti poco noti delle sue opere e della sua vita. Quello che colpisce è l’eterogeneità dei modi in cui i libri di Tolkien riescono a dialogare con il lettore, producendo iniziative sempre nuove, sempre senza scopo di lucro e che danno origine sempre forme letterarie e artistiche che poi rimangono nel tempo. Ecco, nel dettaglio, le tre iniziative di sabato prossimo.

Tolkien e Star Wars: due saghe a confronto

lord-of-the-rings-star-warsTrovarsi di fronte per la prima volta alla grande opera stesa dal genio del professore inglese non è affatto facile, ma, una volta assorbita, ti entra dentro e ogni qual volta ci si trova dinanzi a una qualche forma d’arte fantastica, sia essa letteraria o cinematografica, non si può far a meno di creare un paragone tra l’immensa creazione di J.R.R. Tolkien e ciò che ci si trova davanti. Molti sostenitori, o per meglio dire fan, di quella che oggi è diventata la fantascienza tentano da anni di ipotizzare un legame fra gli scritti tolkieniani e le successive saghe sci-fi cui qui ci riferiamo, ma soltanto all’indirizzo Star Wars. Trattare di fantascienza è cosa particolarmente ardua e altamente ingannevole, perché non si può assolutamente attribuire a Tolkien il fatto di aver “inventato” questo genere, ma si fa addirittura fatica a inserirlo nel suddetto filone letterario, che risale a molti molti secoli addietro.
Si pensi al trattato incompiuto di Francis Bacon, La Nuova Atlantide, saggio filosofico misto di racconto utopico del XVII sec. dove alcuni viaggiatori, naufragati sull’isola di Bensalem, compiono esperimenti scientifici che rivelano alcune delle tecnologie tutt’oggi esistenti. Alla stessa maniera si possono classificare come pre-fantascientifici I Viaggi di Gulliver, il Frankenstein di Mary Shelley fino ad arrivare alle opere di Jules Verne e H.G. Wells con il scientific romance. Entrati ormai nella fantascienza di stile utopico non si possono non menzionare grandi scrittori russi come Aleksandr Aleksandrovič Bogdanov con Krasnaja zvezda (Stella rossa, 1908) e Inžener Menni (Ingegnere Menni, 1912), ambientati in una società socialista utopica sul pianeta Marte, e Evgenij Ivanovič Zamjatin con My (Noi, 1921) probabilmente il manifesto precursore del romanzo a sfondo distopico. Riviste: Fino ad arrivare a quella che è conosciuta come l’Età d’Oro (o Golden Age) della fantascienza, quel periodo fra gli anni ’30 e ’50, che precede la fantascienza sociologica dei successivi decenni (nella quale possiamo inserire autori famosi come Robert Sheckley, Richard Matheson, Mack Reynolds e Philip K. Dick), dove primeggia John W. Campbell, redattore e curatore di molte riviste fantascientifiche, fra le quali citiamo ad esempio Astounding Science Fiction, nella quale apparsero i primi racconti di Isaac Asimov. Sono questi dunque gli anni in cui J.R.R. Tolkien scrive e successivamente pubblica Il Signore degli Anelli, coincidenza interessante ma potrebbe darsi come del tutto casuale.