Tolkien e il Metal – Gli anni ’70: i precursori

Black-sabbathEbbene sì amici, siamo dunque arrivati al punto di doverci “scontrare” con un lato nascosto della cultura musicale mondiale. In realtà classificare soltanto all’interno della musica ciò di cui stiamo per discutere è un po’ riduttivo, ma al momento limitiamoci maggiormente a questo. Vi siete mai chiesti per quale motivo coloro che ascoltano Metal (o hard rock per i nostalgici) conoscano più o meno bene le opere del professor Tolkien? Oppure, avete mai visto orde di uomini e donne sfilare per le città con le loro magliette rappresentanti maghi, orchi, elfi o hobbit? Questo perché il fantasy nella cultura Metal è da considerarsi un pilastro fondamentale che ha creato, nel corso dei decenni, addirittura dei sottogeneri (basti ricordare l’Epic Metal dei nostri Rhapsody o dei teutonici Blind Guardian) soprattutto fondendosi con la mitologia norrena o comunque pagana dei popoli scandinavi/ugro-finni (si guardi il Viking Metal nato dai compianti Bathory e proseguito da gruppi come Amon Amarth ed Ensiferum o il Folk-viking dei finlandesi Finntroll o il più Ambient degli islandesi Falkenbach fino all’Heavy-power-viking dei faroesi Tyr, dove in questi ultimi il cantato è rigorosamente nelle loro rispettive lingue madri) fino ad arrivare alla gola degli Argonath di questo genere, il Black Metal (il più ostico alle orecchie del profano, dove citiamo Burzum, forse il più discusso personaggio dell’universo metallico odierno). Le band menzionate sino ad ora sono soltanto da prendere come esempio, non si arrabbino coloro che non vedono fra di essi i loro beniamini. Detto questo oramai è scontato dire che gli amanti del Metal siano in larga parte dei nerd tolkieniani, sia per ciò che riguarda gli ascoltatori che gli esecutori.