Una serata da non perdere per chi ama il genere fantastico e il suo maggiore esponente, J.R.R. Tolkien. Una conferenza coinvolgente, punteggiata da letture tratte dallo Hobbit e dal Signore degli Anelli, con incursioni cinematografiche… Giovedì 12 maggio alle ore 21,00 presso la sala Meucci della Biblioteca Ragionieri di Sesto Fiorentino una serata dedicata a Tolkien e ai suoi capolavori, ormai considerati classici. La conferenza, dal titolo La via prosegue senza fine – Foreste e storie nella Terra di Mezzo è tenuta da Silvia Cioni, docente ed esperta di letteratura fantasy. L’incontro è integrato dalla visione di un multimediale e da letture tratte dalle opere di Tolkien a cura di Bianca Carotenuto e Giulia Compagno. Ingresso libero.
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Alberi parlanti: ecco gli Ent del mondo reale
Che Tolkien fosse un amante della natura non è un mistero per nessuno; anche a chi si accosta alla sua opera solo superficialmente non può sfuggire la cura e il dettaglio con cui il Professore di Oxford descrive gli ambienti in cui i suoi personaggi si muovono, fin quasi a renderli co-protagonisti della storia. Una delle sue creazioni più originali, non basate cioè su figure fantastico-mitologiche preesistenti (come possono essere gli Elfi o i Nani o gli Orchi), sono proprio gli Ent, ossia i “Pastori degli Alberi”: figure gigantesche dall’aspetto arboreo, ma capaci di parlare e di muoversi autonomamente, il cui compito è di custodire le foreste. Perché per Tolkien, che amava appassionatamente gli alberi e le piante in generale, la foresta è un’entità dotata di una vita propria, indipendente da quella degli Uomini (e degli Elfi, e dei Nani…), ma non per questo meno “viva” e intensa, una vita di cui i personaggi si rendono conto solo quando essa si dimostra ostile, come nel caso della Vecchia Foresta ai confini della Contea, i cui alberi sembrano congiurare per ostacolare e sviare i viaggiatori, o del Vecchio Uomo Salice, che li attira e li incanta per poi intrappolarli all’interno del proprio tronco o annegarli nel fiume sulle cui rive cresce. Naturalmente tutto questo è solo frutto di immaginazione. Oppure no?
