A Sesto Fiorentino il 12/5 Tolkien in biblioteca

Sesto Fiorentino: biblioteca RagionieriUna serata da non perdere per chi ama il genere fantastico e il suo maggiore esponente, J.R.R. Tolkien. Una conferenza coinvolgente, punteggiata da letture tratte dallo Hobbit e dal Signore degli Anelli, con incursioni cinematografiche… Giovedì 12 maggio alle ore 21,00 presso la sala Meucci della Biblioteca Ragionieri di Sesto Fiorentino una serata dedicata a Tolkien e ai suoi capolavori, ormai considerati classici. La conferenza, dal titolo La via prosegue senza fine – Foreste e storie nella Terra di Mezzo è tenuta da Silvia Cioni, docente ed esperta di letteratura fantasy. L’incontro è integrato dalla visione di un multimediale e da letture tratte dalle opere di Tolkien a cura di Bianca Carotenuto e Giulia Compagno. Ingresso libero.

Un mese di letture

Maggio di libri 2016Il Maggio dei Libri è la campagna nazionale nata nel 2011 con l’obiettivo di sottolineare il valore sociale della lettura nella crescita personale, culturale e civile. La sesta edizione del Maggio dei Libri è promossa dal Centro per il libro e la lettura del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e con il patrocinio della Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco. Con cinque anni di successi alle spalle, conseguiti fin dalla prima edizione nel 2011, il Maggio dei libri è diventato un appuntamento atteso, abituale e diffuso in tutta Italia, in programma dal 23 aprile, Giornata mondiale Unesco del libro e del diritto d’autore, al 31 maggio, quest’anno accompagnato dallo slogan istituzionale “Se son libri fioriranno”.
Sesto fiorentino: logo maggio di libriA scandire la ricchezza di questa sesta edizione arrivano per la prima volta i filoni tematici, suggerimenti e suggestioni da seguire per declinare il valore della lettura. Ecco quindi Shakespeare 400, legato alla ricorrenza ad aprile dei 400 anni dalla morte del Bardo – in collaborazione con il British Council si stanno organizzando eventi nelle scuole, in sedi istituzionali e in location inedite –, la biblioterapia, con i suoi benefici per i mali dell’animo, le Little Free Library – casette in legno stipate di libri in libera consultazione al motto Prendi un libro, porta un libro! e che durante la campagna saranno ufficialmente censite per la prima volta – e il filo rosso di biblioteche (www.biblioraising.it) e scuole, all’opera per ideare iniziative coinvolgenti nel nome dell’amore per i libri.

L’intervista a Silvia Cioni

Locandina Sesto FiorentinoA tenere le fila della serata sarà Silvia Cioni, docente di lettere alle medie e laureata in latino medievale. Lei stessa ha inviato una breve presentazione per i nostri lettori: «Sono una tipica insegnante di Lettere delle medie, con due gatti in casa e molti libri per la testa. Prima di insegnare ho fatto l’archivista e, prima ancora e per un brevissimo periodo, sono stata anche un po’ aiuto bibliotecaria in un centro specializzato sul latino medievale (che è poi la materia in cui mi sono laureata). Non ho mai pubblicato niente di saggistica, non ho mai fatto conferenze in vita mia. A causa del mio lavoro però sono abbastanza abituata a parlare a piccoli gruppi mediamente attenti. Per questo ho accettato l’invito dell’associazione culturale (la ExLibris) e che quest’anno ha organizzato un piccolo ciclo di conferenze di letteratura nell’ambito del Maggio Libri di Sesto Fiorentino».
A quando la sua prima lettura di Tolkien e perché?
«Nella tarda primavera del 1971 un caro amico di famiglia che leggeva tantissimo accennò ai miei che c’era un romanzo che probabilmente mi sarebbe piaciuto: Il Signore degli Anelli, all’epoca assai sconosciuto. I miei lo comprarono. Mio padre si fermò alla fine del primo capitolo, mia madre lo lesse tutto. A settembre, mentre ero tappata in casa in convalescenza per una brutta bronchite me lo passarono. Questo fa di me, credo, una delle tolkieniane più giovani d’Italia, perché all’epoca avevo undici anni e non avevo ancora cominciato la prima media».
Negli anni la passione per Tolkien è continuata?
«Da allora ho letto e riletto Il Signore degli Anelli, comprato Lo Hobbit e la prima edizione del Silmarillion appena uscito, il tutto senza averne nessuno con cui parlarne a parte l’amica del cuore. Con gli anni naturalmente le cose sono cambiate… Quando sono entrata in rete ho approcciato qualche forum su Tolkien, ma spesso mi sembrava frequentato da gente troppo interessata alla genealogia e alla lingua degli Elfi e insomma più che partecipare leggevo. Qualcosa del genere è successa anche quando sono usciti i film: in sostanza non ero d’accordo quasi con nessuno, ma mi interessava leggere le opinioni degli altri, più che esporre le mie, che mi sembravano spesso piuttosto eretiche. La prima trilogia non mi piacque molto, anche se apprezzavo il fatto che esistesse. Quella dello Hobbit mi è invece piaciuta molto e ho partecipato di più».
J.R.R._Tolkien_-_The_Forest_of_Lothlorien_in_SpringLei ha però scritto diverse riflessioni sulle opere di Tolkien?
«Sì. Da qualche anno tengo un blog dove parlo soprattutto di scuola ma dove faccio ogni tanto qualche post su Tolkien. Siccome lì sono la padrona di casa, quelli che commentano sono soprattutto persone che condividono almeno in parte il mio punto di vista. Sul blog ho condiviso le mie due ultime riletture del Signore degli Anelli, ho recensito i film dell’ultima trilogia e ogni tanto posto considerazioni di vario genere. In questi giorni sto postando la mia futura conferenza, che riguarda i boschi della Terra di Mezzo – un tema che mi ha sempre molto affascinato ma che non mi sembra sia stato molto trattato (almeno, non lo è nella letteratura critica che ho letto io, ma francamente non è molta)».
Alan Lee: "Fangorn"In realtà, all’estero ci sono stati degli studi specifici, che però sono effettivamente circolati poco tra i lettori. Inoltre, il nostro primo studi su Tolkien, Paesaggi della Terra di Mezzo, era tutto dedicato alla natura in Tolkien. Perché ha scelto di parlare delle foreste nella conferenza?
«Perché mi sembra che Tolkien dedichi una particolare attenzione alla vita vegetale, un po’ in tutto il romanzo, e che consideri alberi e boschi in un ottica molto originale per un occidentale (e per giunta cattolico). Non si tratta tanto di uno sguardo attento alla conservazione dell’ambiente – tema comunque presente, e assai rispettabile – ma proprio di una specifica attenzione al punto di vista vegetale: molti dei suoi alberi cantano, sognano, soffrono, provano rancore, tendono trappole e sono dotati di libero arbitrio, ma il tutto avviene in un modo molto… vegetale. Nella letteratura occidentale (soprattutto medievale) abbiamo una moltitudine di boschi incantati, ma di solito lo sono perché abitati da maghi, streghe, fate o comunque entità che camminano su due gambe, mentre nei boschi della Terra di Mezzo la magia viene proprio dal bosco ed è sempre “molto antica”.».
Caras Galadhon Ci può dare una breve anticipazione del suo intervento?
«La conferenza sarà composta da una mia introduzione e molte riflessioni, una mezza dozzina di passi tratti dai testi di Tolkien e letti da due ragazze dell’Associazione, un po’ di immagini reperite in rete a scopo didattico, la scena su Bosco Atro tratta dal secondo film dello Hobbit in versione estesa e, forse, un’altra scena tratta dalla Compagnia dell’Anello dove la compagnia sale a Caras Galadhon. I boschi esaminati saranno: Bosco Atro, la Vecchia Foresta, Lothlorien e Fangorn, oltre alla questione delle Entesse. Non so se farò in tempo a parlare dell’Ithilien e degli Uomini della Foresta perché non credo di averci riflettuto su abbastanza, anche se meriterebbero…».
Beh, con un intervento così, non si può non partecipare!

LINK ESTERNI:
– Vai al sito della Biblioteca Ragioneri di Sesto Fiorentino
– Vai al sito delMaggio dei libri

 

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1 Comment to “A Sesto Fiorentino il 12/5 Tolkien in biblioteca”

  1. Eva ha detto:

    Meravigliosa iniziativa!!Grazie a voi del sito, sempre un passo avanti a tutti!!!Ma soprattutto grazie alla professoressa Silvia, dal grande cuore pieno di poesia.

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