A Modena il 10 marzo ecco Tolkien e Chaucer

Lingue: a lezione di elficoIl Tolkien Lab è un’iniziativa promossa sul territorio modenese promossa dall’Aist e dall’Istituto Filosofico di Studi Tomistici. Si tratta di incontri nei quali i lettori appassionati di Tolkien potranno trovare il modo di approfondire assieme a importanti studiosi il meraviglioso mondo della Terra di Mezzo. Ne avevamo già parlato in precedenza qui. Quest’anno il Tolkien Lab sarà dedicato al progetto TOLKIEN E I CLASSICI, che nasce per iniziativa del Gruppo di Studio Tolkieniano, sempre promosso dall’Associazione Italiana Studi Tolkieniani. Si tratta di un progetto molto articolato e per certi aspetti innovativo, ma ha però una finalità molto semplice e coerente con i predenti lavori: promuovere la ricezione di J.R.R. Tolkien come autentico classico della cultura.

Fan fiction, l’arte di seguire Tolkien

«Al di sopra del Marese, della Valle dell’Acqua, dei Monti Brumosi, del Bosco d’Oro,
della Montagna Solitaria, delle nubi, dei mari, al di là del Fuoco Dorato, della Rete di Stelle
e dei confini delle Cerchie del mondo…».

Anke Eissman: Prima o poi doveva succedere. Nell’indagine dello smisurato e infinito universo degli appassionati di J.R.R. Tolkien era inevitabile non giungere a uno degli omaggi più diffusi che i milioni di lettori dello scrittore gli hanno fatto in questi anni. Del resto è quasi il più naturale, visto che si parte da un romanzo… Fan fiction o fanfiction (abbreviato comunemente in fanfic, FF o fic) è il termine utilizzato per indicare tutte quelle opere scritte dagli appassionati, prendendo come spunto le storie o i personaggi di un lavoro originale. Le «Tolkien-inspired fiction» sono un tributo eloquente e meritano più rispetto. In un periodo in cui nella narrativa e al cinema va molto di moda re-interpretare le storie di un altro autore (dai fumetti ai supereroi, dalle fiabe ai romanzi ottocenteschi), queste riscritture possono essere sublimi o ridicole, ma nell’immenso mucchio ci sono anche gemme rare. È veramente difficile rendere giustizia non tanto all’universo immaginato da Tolkien, quanto al suo stile e all’atmosfera. È qualcosa che può essere ricreato solo da chi, come il professore, sia talmente permeato dal linguaggio originale delle vere saghe nordiche da «pensare» in quei termini, e allo stesso tempo sia cresciuto abituando l’orecchio tanto alla forbitezza vittoriana e oxoniense, quanto alla solennità aulica. Eppure qualche eccezione c’è. Bisogna solo avere la forza di setacciare il poco grano dalla miriade di crusca presente: in parole povere, niente tematiche «slash» o le love story interspecie tra nani ed elfe! Prima di inoltrarci in questo viaggio in terre così sconosciute è meglio, però, capire bene questo genere così particolare.