Spesso dopo una grande manifestazione a cui abbiamo l’onore di prendere parte (o il piacere di organizzare), ci soffermiamo a riflettere su come essa si è svolta, a raccontare gli appuntamenti, aspettati e inaspettati, che la compongono così come gli aspetti più conviviali, magari incuriosendo i nostri lettori che, per un motivo o l’altro, non vi hanno preso parte; quindi eccoci qui a parlare ancora una volta di Lucca Comics and Games, che per quanto sia divenuta un punto fisso, un ritrovo annuale a cui l’AIST prende parte fin da quando era ancora “soltanto” ARST nell’ormai lontano 2011, non cessa mai di stupirci e regalarci meravigliosi ricordi.
Di ritorno da cinque giorni immersi nei libri, nell’arte e nella folla, appena fuori dalle mura della città nel padiglione Carducci (o padiglione Games, come viene anche chiamato per via della concentrazione di stand dediti ai giochi da tavolo e di ruolo), la primissima cosa che vogliamo fare è ringraziare tutti coloro che hanno reso possibile questa bellissima avventura: niente di tutto quello che abbiamo visto e vissuto sarebbe stato realizzabile senza gli organizzatori della fiera, senza i volontari (sia lucchesi che della nostra
associazione), e senza tutti i numerosissimi visitatori, che quest’anno sono accorsi in gran numero, facendo di questa edizione la seconda in ordine di affluenza nella lunga storia del Lucca Comics & Games.
Ma cos’è esattamente che abbiamo visto e vissuto?
Lucca Comics & Games permette agli amanti del fantastico di esprimersi a 360 gradi, sia che si appartenga in qualche modo all’organizzazione sia che vi si prenda parte in quanto avventori: l’arte in mostra, l’arte dal vivo con l’area performance, i giochi da tavolo, di ruolo e di ruolo dal vivo con le associazioni, i gruppi dedicati al cosplay, le conferenze tenute da grandi scrittori, illustratori e game designer, i seminari di approfondimento…per esplorare tutte le possibilità, anche cinque giorni possono non bastare!
