Due lettere di J.R.R. Tolkien salvano una biblioteca di Oxford

Deddington Library - la biblioteca di Deddington La storia che stiamo per raccontare è a lieto fine e, come sempre, J.R.R. Tolkien vi ha avuto una parte importante. Tutto risale a poco più di un anno fa quando, per far fronte alla crisi economica, il Consiglio di Contea dell’Oxfordshire decise di chiudere 20 delle 43 biblioteche pubbliche per ridurre le spese. Tra queste anche la piccola biblioteca di Deddington, 30 km a nord di Oxford. Bibliotecari e abitanti si sono riuniti e hanno pensato a come unire le forze per scongiurare la minaccia, con qualche forma di protesta. Poi, uno di loro si è ricordato di un evento passato…

Una biblioteca per sperare

Campagna di protesta contro la chiusura della biblioteca di Deddington«Di questi tempi, i libri sono assediati da nemici molti potenti, alcuni di loro difesi da robuste trincee, ed è un grande onore essere qui all’apertura di una roccaforte da cui si possono inviare forze nuove contro questi nemici». Chiunque abbia trovato delle somiglianze fra le parole e l’inizio di una storia d’avventura non avrebbe sbagliato molto. Perché questo è l’incipit del discorso pronunciato da Tolkien. Studente e poi professore a Oxford, Tolkien fu l’ospite d’onore all’apertura della biblioteca di Deddington il 14 dicembre 1956. L’autore del Signore degli Anelli, la cui trasposizione radiofonica fu trasmessa più volte dal programma per le scuole della Bbc, si riferiva chiaramente alla battaglia tra la barbarie e la cultura, le cui forze nuove sarebbero state i nuovi lettori che la biblioteca avrebbe contribuito a formare. Ma il riferimento era anche al razionamento dei carburanti, misura temporanea dovuta alla riduzione del carburante per la crisi di Suez del 1956. «Le biblioteche – continuava il professore – sono da biasimare per il fascino di potervi trovare sugli stessi scaffali storie fantastiche e grammatiche elementari di lingua gotica. Di queste passioni i miei libri sono il risultato», disse Tolkien, riferendosi alla sua esperienza diretta di lettore avido di libri presi in biblioteca. «La quantità di libri disponibili qui è cibo per la mente e tutti sappiamo che rimanere a lungo senza cibo è dannoso per lo stomaco, e per la mente anche peggio». Il suo discorso si è poi concluso con un verso, tratto dai suoi libri, in una delle lingue musicali degli Elfi da lui inventate. Queste informazioni, tratte dagli archivi del Bandbury Advertiser del 19 dicembre 1956, fanno pensare al fatto che mentre Tolkien a quel tempo non aveva ancora raggiunto una grande fama, anche in un periodo di “austerità” per molti versi simile al momento attuale, l’apertura di una biblioteca distrettuale era abbastanza importante da far notizia sui quotidiani. Come son cambiati i tempi!

Due lettere di Tolkien e una campagna di protesta

Lettera di J.R.R. Tolkien del 19 dicembre 1956 sulla biblioteca di DeddingtonSull’inaugurazione della biblioteca rimane testimonianza anche in due lettere di Tolkien. Ne fanno riferimento anche Wayne G. Hammond e Christina Scull nel loro volume The J.R.R. Tolkien Companion and Guide (volume I, Chronology, pagine 496-8, 2006). Nella prima, del 22 novembre 1956, lo scrittore accetta l’invito della bibliotecaria, la signora Stansley-Smith, a tenere un discorso, «malgrado non mi faccia piacere parlare (in questo senso), spiegare o rivolgermi a un pubblico». L’invito includeva anche il pranzo, cosa che, scriveva Tolkien, «è per me impossibile rifiutare». Nella seconda lettera, scritta il 19 dicembre e dopo l’inaugurazione, Tolkien ringraziava la bibliotecaria per la sua gentilezza, ma si diceva deluso: «Anche tenendo conto per la vostra gentilezza e cortesia, la tua lettera mi ha sollevato, in quanto ero depresso per la mia prestazione infelice e inadeguata. Anche così, non credo di meritare alcun compenso e troverei molto più adatto che inviassi in dono un mio volume alla biblioteca di Deddington in ricordo di una piacevole occasione… una copia del mio prossimo libro (se ci sarà), potrebbe essere adatta?». Sfortunatamente, negli anni seguenti nessun libro giunse mai a Deddington.
Richard Miller e Stella O'Neil della biblioteca di DeddingtonScoperte nel dicembre 1998, le lettere erano rimaste tra i cimeli della biblioteca fino al 2000 quando erano state prestate al servizio Musei del Consiglio di contea dell’Oxfordshire (Oxfordshire County Council) per far parte di una una mostra itinerante, ma non erano state restituite. All’inizio del 2011, il comitato per salvare la biblioteca lancia così una campagna per riottenere le lettere. Un rapporto del Consiglio comunale del 16 marzo 2011 riporta la richiesta ufficiale, in cui è allegata una lettera del servizio Musei in cui prometteva la restituzione delle lettere. Il consiglio ha fatto sapere di non essere in grado di spiegare perché le lettere non furono rese, all’epoca. Ma ha assicurato che erano state custodite «con cura e al sicuro». Alla fine, le due lettere sono state restituite alla biblioteca, che non chiuderà più, avendo ottenuto una vittoria parziale. Parte delle sue sale sono, infatti, state destinate al commissariato di Polizia di Deddington, per ridurre i costi di entrambe le istituzioni. La biblioteca sarà gestita soprattutto da volontari. La restituzione (e il trasloco del commissariato) è avvenuta il 14 dicembre scorso, a 65 anni dall’apertura della biblioteca. «Sono entusiasta di avere copie delle lettere in mostra nella biblioteca», ha detto l’attuale bibliotecaria, Stella O’Neill. «Spesso qui arrivano turisti che si aspettano una targa o informazioni riguardo Tolkien, visto che partecipò all’inaugurazione. Sarà bellissimo ora avere qualcosa da mostrargli. Le lettere incorniciate hanno iniziato ad attrarre interesse e sono state molto ammirate già questa settimana dai visitatori della biblioteca. È bello avere un collegamento diretto con un autore così straordinario».

– I fac simile delle due lettere di Tolkien
– La pagina della biblioteca di Deddington
– Sito della Campagna per riottenere le lettere


 


Share This Post

Twitter Delicious Facebook Digg Stumbleupon Favorites More

2 Comments to “Due lettere di J.R.R. Tolkien salvano una biblioteca di Oxford”

  1. Norbert ha detto:

    Concordo con Tolkien. I libri sono cibo per la mente, non meno importante del cibo per il corpo. Pertanto sono importanti le biblioteche, che rendono tale cibo più facilmente accessibile.

  2. federica ha detto:

    😉

Trackbacks/Pingbacks

  1. Presto all’asta due lettere di Tolkien « Tutto sul mondo di J.R.R. Tolkien e dintorni – Tolkien Society of Italy

Leave a Reply

 characters available

Iscriviti alla Newsletter

Pagine

Disclaimer

www.jrrtolkien.it è una testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Roma – Sezione per la stampa e l’informazione, autorizzazione n° 04/2021 del 4 agosto 2021. Direttore responsabile: Roberto Arduini.

I contenuti presenti su questo sito non sono generati con l’ausilio dell’intelligenza artificiale.

Licenza Creative Commons

Quest’opera di http:www.jrrtolkien.it è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione – Non commerciale – Non opere derivate 3.0 Unported. Permessi ulteriori rispetto alle finalità della presente licenza possono essere disponibili nella pagina dei contatti.
Utilizziamo WP e una rielaborazione del tema LightFolio di Dynamicwp.