A giugno il gioco da tavolo Fate of the Fellowship

Cast gioco da tavolo Fate of the FellowshipQuesta estate sarà incredibile per gli appassionati del Signore degli Anelli! Il fermento attorno alle opere di Tolkien è palpabile dopo l’annuncio di 7 Wonders: Duel for Middle-earth di Repos Productions (previsto per ottobre 2025), con Office Dog che ha rilasciato il 17 gennaio scorso The Fellowship of the Ring: Trick-Taking Game, e con voci su un altro annuncio in arrivo da Office Dog Games per questa primavera. Ecco quindi che il mondo dei giochi da tavolo accoglie una nuova avventura ispirata all’epopea di J.R.R. Tolkien: The Lord of the Rings: Fate of the Fellowship. Questo gioco cooperativo, progettato da Matt Leacock e pubblicato da Z-Man Games, si basa sul celebre Pandemic System e permette ai giocatori di vivere un viaggio ricco di scelte strategiche e momenti epici nella Terra di Mezzo.

Anteprima a fine maggio

Gioco da tavolo Fate of the FellowshipIl gioco è stato in sviluppo per tre anni e farà il suo debutto alla UK Games Expo 2025 – a Birmingham dal 30 maggio all’1 giugno 2025 – dove i visitatori avranno l’opportunità di acquistarlo in anteprima con Leacock a disposizione per firmare le copie. L’uscita ufficiale è prevista per il 27 giugno 2025. Gli appassionati potranno anche provare il gioco su Board Game Arena, la piattaforma di giochi da tavolo digitali, con uno scenario introduttivo disponibile gratuitamente per un periodo di tempo limitato.
In collaborazione con The Nerd of the Rings, che ha già una serie dedicata ai  “What if… ?”, il gioco esplorerà scenari alternativi alla storia originale, Gioco da tavolo Fate of the Fellowshipconsentendo ai giocatori di rispondere a domande come: «E se Frodo avesse scelto di entrare a Mordor dalla porta principale?». Nella serie, Matt Graf esplora come la storia avrebbe potuto svolgersi se i personaggi chiave avessero fatto scelte diverse, appunto. Sul canale YouTube di The Nerd of the Rings Graf utilizzerà un po’ di spunti e le illustrazioni da The Lord of the Rings: Fate of the Fellowship per aggiungere altre speculazioni e raccontare le sue teorie ai fan in vista dell’uscita estiva. Inoltre, per coloro che acquisteranno il gioco presso i negozi Hobby Next, sarà disponibile un’esclusiva pedina di gioco (un meeple) e una carta personaggio di Gandalf il Bianco, che rappresenta visivamente la sua trasformazione dopo la battaglia con il Balrog.

Le dinamiche di Gioco

Gioco da tavolo Fate of the FellowshipIn Fate of the Fellowship, da 1 a 5 giocatori assumono il ruolo di membri della Compagnia e dei loro alleati, incaricati di proteggere Frodo mentre cerca di sfuggire ai Nazgûl e raggiungere il Monte Fato per distruggere l’Unico Anello. Sì, è prevista anche la modalità per giocatore singolo, progettata in maniera specifica da Matt Leacock. La plancia è una mappa della Terra di Mezzo splendidamente illustrata e fedele alla tradizione (e presenta alcune divertenti piccole Easter egg per i fan più accaniti). Ogni giocatore controlla due personaggi, ciascuno con abilità uniche, per combattere le forze oscure, proteggere i rifugi sicuri della Terra di Mezzo e completare obiettivi cruciali. Ogni personaggio inizia il gioco dal proprio luogo d’origine canonica (Frodo nella Contea, Arwen a Gran Burrone, ecc.) e può incontrarsi con altri personaggi e truppe amiche (elfi, nani e soldati umani di Rohan e Gondor) per muoversi insieme, come una vera compagnia. Le truppe ombra nascono dalle profondità di Mordor e si diffondono nel tentativo di conquistare i rifugi sicuri della Terra di Mezzo. Gioco da tavolo Fate of the FellowshipL’occhio vigile di Sauron scandaglia la mappa e ordina ai Nazgûl di impedire a Frodo di raggiungere il Monte Fato. I personaggi devono usare caratteristiche come furtività, resistenza, amicizia e valore per superare le sfide e completare gli obiettivi prima che ogni speranza sia perduta. Il gioco offre uno scenario iniziale, che fornisce ai giocatori i ritmi chiave per imparare il gioco. La ricerca di Frodo è difficile e si deve collaborare per riuscire a riunire la Compagnia e distruggere l’Unico Anello. Inserire obiettivi aggiuntivi e diversi aumenterà la difficoltà del gioco. Il gioco offre una lunghissima rigiocabilità grazie ai suoi 24 obiettivi, 14 eventi e 13 personaggi giocabili, garantendo in ogni partita sfide strategiche ed esperienze sempre nuove. La presenza di una modalità per giocatore singolo permette inoltre di immergersi nell’avventura anche senza un gruppo di amici. I giocatori partono da un angolo della mappa e devono viaggiare fino a Mordor. Le truppe “ombra” si muovono lungo percorsi predefiniti, simili agli invasori visti in The Fall of Rome, un altro titolo di Leacock.
Uno degli elementi più innovativi del gioco è il percorso speranza/disperazione: se la speranza scende a zero, la partita è persa. Le forze oscure rimuovono truppe amiche dai rifugi sicuri e trasformano le città in luoghi dominati dall’Ombra, con un costo in speranza per i giocatori. Altre risorse fondamentali includono:

  • Furtività: aiuta Frodo a evitare i Nazgûl e l’Occhio di Sauron.
  • Resistenza: consente ai personaggi di muoversi e agire.
  • Amicizia: utile per radunare truppe alleate.
  • Valore: necessario per combattere le forze dell’Ombra.

Gioco da tavolo Fate of the FellowshipI giocatori devono quindi bilanciare queste risorse e collaborare per completare gli obiettivi, utilizzando un sistema di carte che permette di convertire le risorse in gettoni utilizzabili in seguito. Come accennato in precedenza, infatti, ogni giocatore controlla due personaggi, con un personaggio che esegue quattro azioni in un turno e l’altro personaggio che ne esegue una. Mentre si viaggia attraverso la Terra di Mezzo, i personaggi possono incontrarsi per scambiare carte per aiutarsi reciprocamente a lavorare verso gli obiettivi.  Alla fine del proprio turno si pescano altre carte, poi si estraggono le carte ombra per vedere dove si muovono le forze e quali eventi potrebbero verificarsi, con i Nazgûl e l’Occhio di Sauron che sono una minaccia costante.

Componenti di Gioco

La scatola del gioco è ricca di materiali:

  • 72 carte giocatore
  • 50 carte ombra
  • 24 carte obiettivo
  • 10 carte di riferimento
  • 13 carte personaggio e 13 miniature corrispondenti
  • 9 miniature Nazgûl
  • 3 dadi battaglia e 7 dadi ricerca
  • 48 truppe ombra e diverse truppe alleate (Gondor, Elfi, Rohirrim, Nani)
  • 1 Occhio di Sauron e vari segnalini per minaccia, speranza, rifugi e fortezze ombra
  • 1 tabellone di gioco e una torre dei dadi Barad-dûr da 28 centimetri circa

Dati tecnici

Gioco da tavolo Fate of the Fellowship

  • Giocatori: 1 – 5
  • Età: 14 +
  • Tempo di gioco: 60 – 150 minuti
  • Genere Avventura, Cooperativa , Strategia
  • Universo: Pandemic Sistem
  • Autore: Matt Leacock

 

 

 

 

 

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LINK ESTERNI:
– Vai al sito web della Zmangames

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Avventura a Monte Fato il nuovo gioco da tavolo

Giochi da tavoloQuest’anno ci sarà solo l’imbarazzo della scelta nello scegliere il viaggio preferito nella Terra di Mezzo, tra nuovissimi giochi di ruolo, videogiochi e giochi da tavolo. Ad aprire le danze è la casa editrice tedesca Kosmos (e la sua controparte Usa Thames & Kosmos) che ha annunciato The Lord of the Rings: Adventure to Mount Doom, un nuovo gioco da tavolo cooperativo “roll-and-move” (letteralmente “tira il dado e sposta la pedina”), in uscita già da febbraio 2023.

Verso Monte Fato

Adventure To Mount Doom KOSMOSIn The Lord of the Rings: Adventure to Mount Doom i giocatori hanno la possibilità di seguire il viaggio di Frodo per distruggere l’Unico Anello verso Monte Fato. Il protagonista è accompagnato dalla sua compagnia, che ha il compito di proteggerlo dai pericoli che dovrà affrontare lungo la strada. I giocatori devono controllare insieme le fortune di questa compagnia spostando le singole figure sul tabellone di gioco in un viaggio collettivo attraverso molti luoghi famosi del Signore degli Anelli. È importante stare attenti ai Nazgûl e allo stesso tempo assicurarsi che Frodo non perda la fiducia in sé stesso e si blocchi per la disperazione. Quando Frodo raggiunge Monte Fato, i giocatori hanno vinto tutti insieme.
Come nella maggior parte dei giochi cooperativi, infatti, i giocatori devono coordinare le loro mosse e azioni tra loro per garantire il risultato desiderato. Il movimento dei personaggi dipende da uno speciale meccanismo di dadi. I dadi colorati determinano quale figura dovrà essere spostata. Il valore sui dadi determina il numero di spazi che una miniatura può percorrere. Scegliendo i dadi prima e dopo il tiro, i giocatori si trovano così di fronte a decisioni apparentemente semplici, ma comunque significative per l’esito del gioco. Ma che dire delle minacce a The Fellowship? Bene, anche i dadi neri – che devono sempre essere lanciati – innescano minacce o  incontri con amici o nemici come il temuto Nazgul, portando anche incontri faccia a faccia. Ulteriori “carte incontro” si basano quindi sulle minacce che si trovano davanti fino al completamento della ricerca. Affinché giocatori abbiano successo, sono assolutamente fondamentali la collaborazione e la strategia.

In autunno le novità

Michael RieneckIl game designer Michael Rieneck è responsabile della creazione del nuovo gioco da tavolo. Il gioco è descritto come «un gioco per famiglie facilmente accessibile». Il contenuto del gioco è composto da un tabellone di gioco, otto dadi e 80 carte, più un tabellone dei dadi e due tessere display. Secondo l’editore, il gioco è da uno a quattro giocatori, dai 10 anni in su, e ha una durata di circa 50 minuti. I costi sono moderati: intorno ai 35 euro. Il gioco da tavolo può già essere preordinato a partire da febbraio: secondo i rivenditori online, il titolo uscirà il 22 settembre 2022. Il nuovo gioco da tavolo del Signore degli Anelli è una delle numerose novità della casa editrice Kosmos per l’autunno. Il gioco da tavolo apparirà accanto ad altri titoli della serie puzzle Exit, The Crew – Return to the 9th Planet, un nuovo titolo per Cartaventura e la popolare serie Andor. Thames & Kosmos nel 2022 ha presentato già un gioco da tavolo basato sulla Terra di Mezzo Exit: LotR – Shadows Over Middle Earth, un gioco da tavolo di “escape room”.

Adventure To Mount Doom KOSMOSDATI TECNICI:
Gioco per famiglie per 1-4 persone
Età: da 10 anni
Tempo di gioco: 50 minuti
Numero di giocatori: 1-4
Dimensioni: 295x295x60mm (LxPxA)
Prezzo: 34,90 euro (49,99 dollari)
Uscita: pre-ordine da febbraio

 

 

 

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LINK ESTERNI:
– Vai al sito web della Kosmos

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GW lancia la Battaglia nella Tomba di Balin

Lord of the Rings Balins Tomb 4Game Workshop continua ad approfondire la Terra di Mezzo e ha annunciato che un nuovo gioco sarà distribuito in occasione del 20esimo anniversario dall’uscita de Il Signore degli Anelli – La Compagnia dell’Anello al cinema. Il suo titolo è The Lord of the Rings: The Fellowship of the Ring – Battle in Balin’s Tomb e costerà 60 euro. Il gioco sarà per due o più giocatori e replicherà il combattimento tra la Compagnia dell’Anello e goblin e orchi, oltre a un pericoloso troll di caverna nelle miniere di Moria.

Il nuovo gioco

Lord of the Rings Balins Tomb 1La Battaglia nella Tomba di Balin è un gioco di avventura della Terra di Mezzo, confezionato come un gioco da tavolo, ma con miniature di wargame. La scatola contiene ventidue miniature in totale, i nove membri della compagnia dell’anello, dodici goblin e un grande troll delle caverne. Tutte le miniature sono fornite all’interno dei contenitori in plastica, che devono essere rimossi prima dell’uso, ma la maggior parte di esse sono un pezzo unico e le poche che non lo sono hanno solo una parte che si incastra a pressione, quindi non è necessaria la colla. L’unica miniatura in più parti è il troll delle caverne, che si incastra molto facilmente.
Nella loro ricerca per distruggere l’Unico Anello, la Compagnia è costretta a viaggiare nelle profondità di Moria. Tuttavia, mentre si avventurano attraverso l’Oscurità, disturbano il male addormentato che dimora nel cuore profondo della montagna. Lord of the Rings Balins Tomb 3Barricandosi tra le rovine della Camera della Tomba di Balin, la Compagnia deve respingere l’assalto dei Goblin di Moria e di un potente Troll delle Caverne se vogliono sopravvivere. Il giocatore sceglierà di prendere il controllo della Compagnia e combattere per la protezione di Frodo Baggins, o comandare le orde di Goblin e cercare di sopraffare la Compagnia e metterla in ginocchio. Il resto dei componenti è costituito da un tabellone, che mostra la Tomba di Balin dove si svolge la battaglia, alcuni gettoni, alcuni dadi, carte personaggio, carte rinforzo goblin, un anello unico di plastica molto tematico che funge da segnaturno e un piccolo regolamento. Le carte sono più grandi delle normali carte da gioco e includono una scrittura chiara e una grafica ben presentata e di facile lettura. Tutto ciò che riguarda i componenti è semplice, diretto e chiaro. Il regolamento di otto pagine consiste di sole quattro pagine per le regole, e la maggior parte di queste sono grandi esempi illustrati delle regole, grazie a cui le regole stesse sono incredibilmente semplici. Lord of the Rings Balins Tomb 2I dadi blu della Compagnia hanno anche il simbolo dell’Unico Anello, e i dadi rossi dei goblin hanno l’Occhio di Sauron. Quando uno di questi simboli viene tirato, il giocatore può scegliere di renderlo qualsiasi altro simbolo sui propri dadi. Il giocatore della Compagnia può anche usare il simbolo dell’Unico Anello per attivare le abilità speciali elencate sulle proprie carte personaggio, abilità come Frodo che usa l’Unico Anello per ignorare i danni e spostarsi fino a tre caselle, o Legolas che può effettuare un attacco aggiuntivo in quel turno. Oltre alle abilità dell’Unico Anello, ogni membro della Compagnia, i tre diversi tipi di goblin e il troll, hanno anche altre abilità tematiche per distinguerli. Gimli ignora il primo punto di danno in ogni attacco e i goblin armati di scudo possono ritirare un dado in difesa. L’unica complessità in Battle in Balin’s Tomb è la linea di vista, ed è spiegata bene e chiaramente. I Pilastri e il Troll di Caverna bloccano la linea di vista a tutti gli altri personaggi, e le caselle della Tomba di Balin e altri personaggi bloccano la linea di vista agli hobbit e ai goblin. Lord of the Rings Balins Tomb 5Alla fine di ogni round, i giocatori pescano un numero crescente di carte dal mazzo goblin, per rappresentare il rumore della battaglia attirando rinforzi, e alla fine di dodici round, il giocatore della Compagnia vince se ha tre figure rimanenti, incluso Frodo, e il giocatore goblin vince se ne rimangono meno di tre. Per chiunque cerchi più di difficoltà, ogni lato ha anche cinque sfide che si possono provare. Il gioco funziona bene anche con un giocatore che controlla i goblin e molti altri giocatori (fino a nove se li hai) ognuno che controlla uno dei membri della Compagnia. Battaglia nella Tomba di Balin è un gioco veloce con regole facili da imparare. È questo lo stile della serie de ricostruire uno dei momenti più belli, con giochi che richiedono solo 45 minuti per essere giocati e ricostruiscono i momenti più belli. La Compagnia è potente, ma i suoi nemici Moria Goblin sono imprevedibili, con le loro azioni che vengono determinate casualmente pescando carte dal mazzo Goblin. Non esistono due partite uguali. Le miniature in  Battle in Balin’s Tomb sono della stessa scala (25 mm) di quelle usate nel Middle Earth Strategy Battle Game, quindi i due giochi possono facilmente essere integrati. Games Workshop è nota soprattutto per i giochi  basato sull’universo de Il Signore degli Anelli e de Lo Hobbit sfruttando le sembianze degli attori reali che hanno recitato nelle trilogie dirette da Peter Jackson: Middle Earth Strategy Battle Game utilizza una sorta di variazione delle regole di Warhammer e focalizza il gioco soprattutto sulle capacità individuali dei giocatori. Il gioco viene continuamente prodotto dal 2001 e, sebbene sia meno importante di Warhammer, ha comunque un suo nutrito seguito.

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LINK ESTERNI:
– Vai al sito web di Games Workshop

 

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Tom Bombadil e il Re Vampiro in 2 nuovi giochi

Un futuro prossimo venturo molto ricco: è quello di Ares Games per quanto riguarda le proprie produzioni legate a Il Signore degli Anelli. Ben tre i titoli in arrivo per gli amanti di J.R.R. Tolkien che hanno potuto apprezzare negli anni i giochi da tavolo prodotti dall’editore toscano. Tutte le novità giungono da Lucca Changes. Il lavoro di Tolkien ha ispirato generazioni e generazioni di scrittori, ma anche generazioni e generazioni di autori di giochi che sono stati ispirati dai personaggi e dalle storie della Terra di Mezzo, attingendo fortemente all’immaginazione per produrre i loro giochi. Tra questi ovviamente Francesco Nepitello e Marco Maggi che, insieme a Roberto Di Meglio di Ares Games, proprio in un incontro di Lucca Changes hanno raccontato la vicenda editoriale “giocosa” de Il Signore degli Anelli. Romanzo che, hanno ricordato gli ospiti durante l’incontro, ha ispirato nel corso del tempo i giochi di carte, da tavolo e di ruolo. Nel nostro Paese ad esempio il gioco di ruolo GirSa che per molti giocatori è stato l’ingresso nel mondo della Terra di Mezzo.
Giochi Terra di MezzoNepitello e Maggi sono famosi, tra i loro tanti giochi, sicuramente per L’Unico Anello, che è l’esperienza tra i gdr più filologica alle storie del Professore ed è molto amato da tutti gli appassionati doc. Alla domanda legato al motivo che spinge Ares Games a continuare a produrre giochi sul Signore degli Anelli, Di Meglio ha risposto dicendo semplicemente che, essendo il miglior romanzo fantasy di sempre, è normale che continuino a voler raccontare questo capolavoro della letteratura mondiale attraverso il gioco.

War of the Ring: Kings of Middle-earth

Kings of the Middle Earth scatolaIniziamo con La Guerra dell’Anello, gioco “monolitico” ed iconico della Ares Games: nei primi mesi del prossimo anno dovrebbe uscire il tassello finale di questo wargame ormai diventato un cult per gli amanti del genere. Dopo ben sei anni dalla prima uscita, uscirà la terza e ultima espansione, in occasione della ristampa della seconda revisione del gioco. Kings of Middle-earth, questo il nome del nuovo prodotto andrà a chiudere una vera e propria epopea. Kings of Middle-earth segue Lords of Middle-earth del 2012 e Warriors of Middle-earth del 2016. Nel tempo si sono avvicendati, nelle varie espansioni, i personaggi più carismatici della saga come il Balrog, Re Elrond e dama Galadriel, eroi a cui è stato riservato un ruolo importante e altamente strategico anche nel gioco. Kings of Middle earth: TheodenCol proseguire degli anni abbiamo visto diventare protagonisti invece gli eserciti presenti in Warriors of Middle-earth, espansione dedicata alle fazioni degli Ent, delle Aquile e degli Uomini di Fanclivo (Dunharrow) e altro ancora oltre l’apparizione delle carte evento. L’espansione, come dice il nome, avrà il suo fulcro nei sovrani della Terra di Mezzo, i cinque leader dei Popoli Liberi (Brand, Dain, Denethor, Theoden, Thranduil), che come nella storia originale, sono figure importanti ma spesso ambivalenti dato che Sauron influenza le loro azioni e i loro pensieri con i suoi oscuri poteri, sia naturali che sovrannaturali, al fine di piegare la loro volontà ai suoi ordini. Sono incluse regole aggiuntive per le battaglie d’assedio, incluso il ritorno delle macchine d’assedio e nuove unità per espandere gli eserciti delle ombre. Soprattutto verranno introdotti anche nuovi personaggi, tre antagonisti dell’Ombra. Kings of Middle earth: Il Serpente NeroSi tratta dei luogotenenti di Sauron: Ugluk, uno dei capitani degli Orchi di Isengard, il Black Serpent (il Serpente Nero, il capitano degli Haradrim), Vampire King (Re Vampiro), una figura che potrebbe stupire gli appassionati di Tolkien, perché non compare negli scritti. «Siamo sempre molto attenti al canone», dice Di Meglio, «anche se qui ci troviamo alle frontiere della legittimità. Questa non è una figura che è propriamente citata ne Il Signore degli Anelli, ma tutto ci fa pensare però, per l’affinità che Sauron ha con le creature delle tenebre, che tra i suoi luogotenenti ci possa essere questa figura nelle profondità di Bosco Atro». Nel legendarium, infatti, è presente Thuringwethil, che era una messaggera vampiro di Sauron durante la Prima Era. Lo stesso Oscuro Signore ha la capacità di assumere anche la forma di vampiro. Per concludere, una nota sulla copertina, Kings of Middle-earth: Vampire Kingillustrata splendidamente da John Howe. È una scena che non si vede molto spesso, cioè descrive un momento della Battaglia davanti le Porte di Erebor. Mentre nel sud si svolgevano gli eventi descritti ne Il Signore degli Anelli, al nord Elfi, Nani e Uomini dovettero resistere all’assalto delle forze di Dol Guldur e degli alleati di Rhûn. Dopo due giorni di combattimento, re Brand cadde davanti Erebor e il re dei Nani Dáin Piediferro combatté vigorosamente vicino al corpo di Brand per evitare che fosse deturpato dai nemici finché non venne ucciso anch’egli.

DATI TECNICI
Titolo: War of the Ring: Kings of Middle-earth (2021)
Giocatori: 2 – 4
Tempo di gioco stimato: 150 min
Età: 13+
Progettisti: Roberto Di Meglio, Marco Maggi, Francesco Nepitello
Artista: John Howe
Editore: Ares Games

 

Hunt for the Ring – Light and Shadow

Hunt of the Ring: Light and ShadowPassando dai wargame ai giochi più “compatti” è stata annunciata entro fine dell’anno anche l’uscita di “Light and Shadow”, la prima espansione per il gioco Hunt for the Ring (La Caccia all’Anello) uscito nel 2018 sia in versione inglese sia italiana. Il gioco colmava una lacuna: i tolkieniani che erano rimasti delusi dalla trilogia cinematografica di Peter Jackson, che aveva scelto di tralasciare gran parte degli avvenimenti che segnano la prima parte del viaggio di Frodo e degli Hobbit. La Caccia all’Anello infatti ripercorre fedelmente i primi capitoli del Signore degli Anelli. Uno dei giocatori indossa proprio i panni degli Hobbit, mentre i Nazgûl che li inseguono sono manovrati da uno a quattro giocatori (l’avventura è quindi pensata per 2-5 persone). Frodo e i suoi amici devono raggiungere il rifugio sicuro di Gran Burrone, l’Ultima Casa Accogliente a Est del Mare, dove si deciderà la sorte dell’Unico Anello. Ares Games alla Spielwarenmesse del febbraio scorso (a Norimberga, in Germania) aveva annunciato per l’ultimo semestre del 2020 Light and Shadow, prima espansione per il gioco. La nuova scatola introdurrà nel gioco quattro nuovi personaggi dei capitoli iniziali de Il Signore degli Anelli. E si tratta di una rivoluzione! Già la splendida copertina di John Howe fa intuire quali siano e lo stesso artista ha diffuso una illustrazione che spiega tutto con una citazione da Il Signore degli Anelli: «“Il più anziano, ecco chi sono… Light and Shadow: Tom BombadilTom ricorda la prima goccia di pioggia e la prima ghianda… Conosceva l’oscurità sotto le stelle quando non incuteva paura: prima che l’Oscuro Signore giungesse da Fuori». Tom Bombadil mi piace sempre di più…». È sì, proprio Tom Bombadil è il principale dei quattro personaggi introdotti, una delle figure più amate da Tolkien, ma anche una di quelle più neglette, perché non c’è nei film, non c’è quasi mai giochi, ma è un personaggio fondamentale. Sono due gli aiutanti degli Hobbit e due gli antagonisti per l’Ombra: oltre Tom Bombadil, c’è il personaggio di Glorfindel, che come accade nel romanzo (ma non nel film!!!) soccorre Frodo e lo aiuta intercettando i Nazgûl; dall’altra parte dello schieramento, vengono introdotti Light and Shadow: Spettro dei Tumulilo Spettro dei Tumuli che tanto filo da torcere dà ai poveri Hobbit e un Troll dei boschi, che Frodo non incontra, ma era stato una brutta avventura per Bilbo e i Nani che avevano rischiato di finire male! Di tutti questi personaggi, sono introdotti sia la carta sia la miniatura, dando ragione a un personaggio così iconico ed enigmatico come Tom. Questi episodi, narrati all’inizio de La Compagnia dell’Anello, approfondiscono ancora di più l’esperienza di gioco in due capitoli e può essere giocato come prologo de la precedente citata La Guerra dell’Anello, con implicazioni di gioco specifiche.

 

DATI TECNICI
Titolo: Hunt for the Ring: Light and Shadow
Giocatori: 2 – 5
Età: 13+
Progettisti: Marco Maggi, Gabriele Mari, Francesco Nepitello
Artisti: John Howe, Francesco Mattioli, Bob Naismith
Editore: Ares Games

Ulteriori novità

Roberto Di MeglioPer chiudere in bellezza all’orizzonte c’è un’ultima novità: War of the Ring card game, cioè il Gioco di carte della Guerra dell’Anello. «Sarà un gioco ponderoso con dinamiche di gioco che potranno durare come una battaglia del gioco strategico», assicura Di Meglio. A differenza del gioco da tavolo da cui deriva, allarga la platea: si potrà giocare fino a quattro giocatori, con il designer che sta studiando l’espansione a sei giocatori. Da notare che il designer di questo gioco è Ian Brody, autore del gioco da tavolo WW2 Quartermaster General, che, come spiega Di Meglio, «è un maestro nella gestione di grandi giochi di carte strategici e in questo caso ha avuto una particolare attenzione a legare alcune meccaniche di gioco a certi meccanismi di War of the Ring».
Battaglia dei Cinque Eserciti Collector EditionNel frattempo, è ormai in dirittura di arrivo la consegna la tanto agognata Collector’s Edition della Battaglia dei Cinque Eserciti, una delizia lanciata nell’agosto 2018 che prevede una scatola con 126 miniature dipinte a mano, al costo complessivo di 250 euro e una serie limitata ad appena 1500 copie con The Fate of Erebor, una mini-espansione inedita. La Battaglia dei Cinque Eserciti è un gioco autonomo prodotto da Ares Games basato sulle regole di War of the Ring, ma con le regole modificate per funzionare a livello tattico in quanto descrivono una battaglia più piccola piuttosto che l’intera guerra. La scatola base è ormai completamente esaurita nella sua edizione inglese (anche se ancora disponibile in quella italiana…) rendendo la Collector’s Edition l’unico modo per riprendere il gioco in questo momento. Battaglia dei Cinque Eserciti Collector EditionGli appassionati chiedono una ristampa dopo che nel periodo di uscita il gioco non vendette molto, secondo Di Meglio soprattutto a causa della negativa accoglienza da parte dei tolkieniani della trilogia di Peter Jackson, che in pratica ha affossato le vendite di tutto il merchandising a essa legato. Rispondendo, così, agli appassionati, la casa editrice di giochi da tavolo ha promesso che La Battaglia dei Cinque Eserciti sarà ristampato, anche se non ha annunciato alcuna data!

 

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LINK ESTERNI:
– Vai al sito di Devir Italia
– Vai al sito della Ares Games

 

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Una festa inaspettata: la Weta lancia il pre-ordine

Il mondo dei giochi è di nuovo in subbuglio! Lo studio Weta Workshop ha annunciato il gioco da tavolo basato sulla festa a casa Baggins e narrata all’inizio de Lo Hobbit. Anche se in uscita a novembre 2020, sul sito ufficiale dello studio neozelandese è possibile effettuare il preordine. «Una festa inaspettata è un gioco da tavolo veloce, divertente e basato sull’azione – si può leggere sulla descrizione -, ideale per 2-4 persone e ambientato nella scena iniziale di Lo Hobbit: Un Viaggio Inaspettato quando i tredici nani arrivano senza essere annunciati a Casa Baggins, per sfortuna di Bilbo!». Le grafiche sono realizzate da Daniel Falconer.

Il gioco da tavolo

Gioco WetaIl gioco è per lo più basato sulle scene del film di Peter Jackson, ma segue abbastanza bene anche la scena come è narrata nel libro. Mentre i nani festeggiano gioiosamente con Bilbo, sotto lo sguardo attento di Gandalf, si iniziano a verificare tutta una serie ininterrotta di incidente. Cantano i nani: «Spuntar lame neanche poco, romper bottiglie e tappi al fuoco; scheggiar coppe con tutto il resto: questo Bilbo lo detesta!». E proprio nei panni dei nani il giocatore si deve mettere per guadagnare punti cantando le battute della canzone. Bisognerà spostarsi per tutta Casa Baggins collezionando oggetti, creando il caos, ma stando attenti a non far perdere la pazienza a Bilbo! Il gioco termina quando tutti e quindici i versi della canzone sono stati completati o all’arrivo di Thorin Scudodiquercia. Il giocatore con il massimo dei punti – che ha fatto del suo meglio per svegliare la curiosità di Bilbo e scuotere la sua vita abitudinaria – vincerà!

Le caratteristiche

Gioco Weta «Volevamo mostrare il lato scanzonato del mondo di Tolkien», ha riferito Daniel Falconer, , senior artist della Weta Workshop che ha lavorato ai film de Lo Hobbit «quei momenti comici, spensierati dove ti innamori dei personaggi mentre sono semplicemente se stessi, senza battaglie in vista. La festa estemporanea dei nani ne è il perfetto esempio!». Daniel ha cominciato a lavorare per la Weta Workshop nel 1996. Come impiegato esperto del mondo di Tolkien, è stato fondamentale nel progettare molti dei costumi più iconici, armi, oggetti di scena e personaggi visti nei film de Il Signore degli Anelli. Ha lavorato, oltre che per la trilogia de Lo Hobbit, anche a King Kong e Le Cronache di Narnia. Oltre al suo lavoro per il grande schermo, Daniel lavora come direttore artistico sugli oggetti da collezione e ha scritto numerosi libri per la Weta, tra i quali Le cronache de Lo Hobbit e della Terra di Mezzo: dalle pagine allo schermo. Gameplay nell’universo Tolkieniano e grafica originale, il gioco da tavolo è così uno sguardo dentro Casa Baggins da parte di uno degli artisti che ha lavorato ai film, essendo parte della Weta Workshop. Il game design è opera, invece, dei neozelandesi Ian Luxmoore e Jarratt Gray (gli stessi di Endeavor). Gioco Weta È una Open Edition dal punto di vista delle dinamiche, si tratta di un gioco asimmetrico, facile da imparare e veloce da giocare, ideale per bambini e per giocare in famiglia. Il gioco è consigliabile però dai dieci anni in su, perfetto dai due ai quattro giocatori e il tempo di gioco è di circa 40/60 minuti.
La scatola include: la plancia di Casa Baggins; 15 pedine dei personaggi con base; 21 gettoni “curioso/furioso”; 1 borsa di rifornimento; 26 gettoni oggetto; 13 carte “nano”; 11 carte “Casa Baggins”; 60 gettoni da 1 punto; 15 gettoni da 2 punti; 4 tabelle dei giocatori; un regolamento.

Sonia Bragaglia

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Quest to Mount Doom: il nuovo gioco tolkieniano

Quest to Mount Doom 1A pochi mesi dall’arrivo della versione italiana del gioco da tavolo La Caccia all’Anello, ideato da Francesco Nepitello, Marco Maggi (autori anche del gioco La Guerra dell’Anello) e Gabriele Mari, ecco che le avventure nate dalla straordinaria penna di Tolkien tornano protagoniste di una nuova interpretazione ludica: Forge World, sussidiaria della Games Workshop, ha annunciato l’uscita di un nuovo gioco, Quest to Mount Doom, sebbene non sia ancora stata resa nota una data precisa per il suo lancio.
La Games Workshop, casa produttrice di giochi di miniature famosa soprattutto per l’universo fantasy di Warhammer e Warhammer 40.000 (la versione futuristica), ha già mostrato grande interesse per il mondo tolkieniano, realizzando i giochi di miniature (più precisamente gli strategy battle game) de Il Signore degli Anelli e de Lo Hobbit, seguendo l’iconografia delle trilogie cinematografiche di Peter Jackson.

Verso il Monte Fato, ma divisi

Quest to Mount Doom 2Come è facile intuire dal titolo, il gioco sarà legato agli avvenimenti del Il Signore degli Anelli: i giocatori vestiranno i panni di cinque dei personaggi che compongono la Compagnia dell’Anello (Gandalf, Frodo, Aragorn, Legolas e Gimli, un rappresentate per ogni Popolo Libero della Terra di Mezzo), ognuno caratterizzato da diverse abilità. Non si tratterà però di un gioco di squadra, ma di un’avventura dove i partecipanti saranno in competizione: i nove compagni infatti si ritroveranno a rivaleggiare per la conquista dell’Unico Anello, da ritrovare esplorando la Terra di Mezzo, per poi intraprendere la strada per il Monte Fato dove dovranno distruggerlo. Il Portatore dell’Anello potrà mantenere segreto il fatto di aver trovato l’agognato tesoro, per evitare che gli altri giocatori tentino di trafugarlo. Carte oggetto e carte evento permetteranno di ottenere vantaggi ed ostacolare i propri rivali durante la cerca.
Non mancherà l’Oscuro Signore, che con il suo occhio tenterà continuamente di ritrovare l’Anello.

«”Non vi è infatti segno più evidente della potenza dell’Oscuro Signore: l’inimicizia che separa coloro che ancora lo combattono.»
(Lothlórien , La Compagnia dell’Anello)
Da quanto reso noto, il gioco sembra quindi basarsi su una logica molto diversa da quella solitamente adottata nel riproporre il viaggio della Compagnia: una scelta senza dubbio alternativa, ma che forse lascerà perplessi molti lettori tolkieniani. Viene dato così ampio respiro ai desideri più oscuri di potere, incentivandoli, invece di promuovere lo spirito di collaborazione (finanche al sacrificio personale) che è alla base della riuscita della missione di Frodo nella pagine del romanzo.
Non ci resta che attendere ulteriori dettagli da parte delle fonti ufficiali, aspettando di rivivere ancora una volta la più grande avventura della Terra di Mezzo.

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Quando Tolkien è coi dadi: La Caccia all’Anello

La Caccia all'AnelloDa qualche mese anche in Italia, gli amanti della Terra di Mezzo possono vivere una nuova avventura nel mondo tolkieniano: dopo l’anteprima a Lucca Comics, è uscita infatti anche nei negozi la versione italiana del gioco da tavolo La Caccia all’Anello, distribuita dalla Devir Italia. L’edizione inglese della Ares Games era apparsa già nel gennaio di quest’anno nei negozi italiani (col titolo Hunt for the Ring), seguita questo mese dalla traduzione in italiano e in marzo in tedesco (in collaborazione con la Asmodée GmbH), spagnolo (Devir Iberia), portoghese (Devir Brasil). Nel corso del 2018, il gioco raggiungerà le tavole degli appassionati : sono infatti previste edizioni anche in francese (Nuts! Publishing), ceco (Rexhry), greco (Kaissa), polacco (Galakta), russo (Gaga Games) e cinese (Planplay).
La Caccia dell’Anello porta la firma di Francesco Nepitello, Marco Maggi (autori anche del gioco La Guerra dell’Anello) e Gabriele Mari, e immerge i giocatori nel suo mondo fantastico con le splendide illustrazioni di uno degli artisti tolkieniani per eccellenza: John Howe, che ha presenziato l’anno scorso a Lucca Comics and Games (ne abbiamo parlato qui).

Francesco Nepitello e Stefano Gelao - Lucca 2017I tolkieniani che erano rimasti delusi dalla trilogia cinematografica di Peter Jackson, che aveva scelto di tralasciare gran parte degli avvenimenti che segnano la prima parte del viaggio di Frodo e degli Hobbit, avranno la loro rivalsa: La Caccia all’Anello infatti ripercorre i primi capitoli del Signore degli Anelli. L’AIST ha provato il gioco durante Lucca Comics and Games 2017, e i soci che hanno avuto modo di sperimentarlo hanno sottolineato che giocandolo si apprezzano ancora di più questi capitoli iniziali del capolavoro tolkieniano, che spesso vengono guardati con disinteresse e definiti lenti: ci si immerge nella mentalità hobbit e la si comprende meglio, comprendendo in che misura essa venga sconvolta dagli avvenimenti che portano Frodo e i suoi compagni a lasciare la Contea. Uno dei giocatori indossa proprio i panni degli Hobbit, mentre i Nazgûl che li inseguono sono manovrati da uno a quattro giocatori (l’avventura è quindi pensata per 2-5 persone). Frodo e i suoi amici devono raggiungere il rifugio sicuro di Gran Burrone, l’Ultima Casa Accogliente a Est del Mare, dove si deciderà la sorte dell’Unico Anello.
L’avventura è divisa in due parti, che possono essere giocate consecutivamente o in due momenti distinti: nella prima si ha la partenza alla volta di Brea, e il giocatore che impersona il Portatore dell’Anello annota segretamente il percorso che intraprenderà Frodo. L’antagonista (o gli antagonisti) che interpreta i Nazgûl tenterà di scoprire quale strada il Portatore ha scelto e così raggiungerlo. Nella seconda parte del viaggio si è guidati da Grampasso: La Caccia all'Anello - giocosi lascia Brea e ci si dirige a Gran Burrone. L’itinerario è stabilito da una carta Viaggio e il giocatore che impersonava il Portatore dell’Anello controllerà Gandalf, tentando di confondere gli Spettri dell’Anello e così proteggere l’Unico. Durante tutta questa caccia selvaggia, Frodo e i suoi compagni devono resistere all’influsso corruttore dell’Anello.
Per ottenere la vittoria, il Portatore dell’Anello deve raggiungere Gran Burrone prima di essere corrotto dai Nazgûl; se invece questi riescono a corrompere Frodo, la vittoria va agli Spettri.

Il gioco contiene:

  • il tabellone di gioco stampato su entrambi i lati (differenti), illustrato da Francesco Mattioli
  • lo schermo del giocatore
  • 110 carte
  • 6 carte che riassumono brevemente il turno di gioco
  • 2 punched boards con 80 segnalini
  • 7 pedine di plastica, il cui modello è stato realizzato da Bob Naismith
  • 7 dadi personalizzati
  • la busta della lettera di Gandalf
  • il manuale delle regole

La Caccia all’Anello arricchisce il panorama dei giochi da tavolo ispirati alle opere tolkieniane che, assieme ai giochi di ruolo e ai videogiochi, rappresentano un filone ludico in crescita, dove la passione per le opere del Professore ed il desiderio di esplorare, ed esperire, il suo mondo si combinano contemporaneamente con molte forme di creatività: siete pronti a calarvi nei panni dei terribili Cavalieri Neri o dei piccoli Hobbit dal grande coraggio?
Lasciatevi tentare dalla Caccia all’Anello!

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– Leggi l’articolo Di ritorno da Lucca Comics & Games 2017
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LINK ESTERNI:
– Vai al sito di Devir Italia
– Vai al sito della Ares Games

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Ecco Hobbit Tales un bel gioco da taverna

Giochi da tavolo: "Hobbit Tales"«Quante cose misteriose si sentono di questi tempi!», esclamò Sam. «Certo che si sentono, se ci si presta orecchio. Ma posso sentire fiabe, favole e storie per bambini rimanendo in casa, se voglio», ribatté Ted. «Senza dubbio», replicò Sam, «e scommetto che alcune di esse contengono più verità di quanto non si creda. Chi ha inventato tutte le storie, in ogni modo?». Ricordate le molte discussioni fatte da Sam Gamgee col suo acerrimo nemico Ted Sabbioso alla locanda del Drago Verde? Bene, ora potrete farle anche voi! Anche se ritenete infantile l’interesse di Sam per i Draghi e gli Elfi non potrete non divertirvi con Hobbit Tales, gioco da tavolo prodotto negli Stati Uniti da Cubicle 7 e portato in Italia da Giochi Riuniti. Progettato da Marco Maggi e Francesco Nepitello, Hobbit Tales è un gioco di narrazione per un numero di giocatori da due a cinque che ricrea l’atmosfera di una tipica taverna della Contea, mettendo al centro del tavolo la bellezza di raccontare le storie della Terra di Mezzo, come potevano fare solo due appassionati lettori di J.R.R. Tolkien.

L’intervista agli autori

Marco Maggi e Francesco NepitelloSe il gioco viene dagli Usa, sono invece italiani i due autori, che non hanno mai fatto mistero della loro passione per le opere del Professore. Numerosi sono infatti i giochi legati al mondo di Tolkien, tra cui spicca il premiatissimo gioco di ruolo L’Unico Anello (Miglior Gioco di Ruolo 2012 a Lucca Comics & Games), ma anche La Guerra dell’Anello e l’imminente La Battaglia dei Cinque Eserciti , edito in Italia da Raven. «Abbiamo letto Il Signore degli Anelli in seconda media», racconta Napitello presentando la sua nuova creazione. «Avevamo 16 anni e la nostra passione per il genere fantastico è nata da lì. È per questo che facciamo questo lavoro: abbiamo trovato nei giochi il modo ideale per “vivere” questa passione per Tolkien. Nel 2002 è nata l’occasione di poter lavorare su un gioco basato direttamente sulle opere dello scrittore inglese. La Guerra dell’Anello si è rivelato un grande successo internazionale e da allora abbiamo continuato su questa strada, cercando di esplorare gioco dopo gioco il modo di trasferire dentro una scatola (o dentro dei libri, come nel caso dell’Unico Anello) il mondo creato dal Professore». Francesco NepitelloPerché creare un gioco come Hobbit Tales che punta tutto sullo “storytelling”? Non ricorda un po’ altri giochi, come Sì, Oscuro Signore, premiato come Miglior gioco di carte al Lucca Comics & Games 2005? «Infatti, l’idea era proprio quella di mettere a disposizione degli appassionati un gioco che fosse leggero, ma divertente e ispirato al mondo di Tolkien. Questo tipo di giochi di narrazione attirano molto i giocatori occasionali, che mai si avvicineranno a un vero gioco di ruolo. L’ambientazione della taverna Hobbit, poi, ha preso il sopravvento su ogni altra considerazione. Lo stesso scrittore inglese finge che le storie contenute nelle Avventure di Tom Bombadil facciano parte del folclore della Contea. Chissà quante altre incredibili storie si raccontano gli Hobbit davanti a una pinta di birra!». Quindi, gli appassionati dei libri di Tolkien e dei film di Peter Jackson ritroveranno la Terra di Mezzo in Hobbit Tales? «Beh, noi abbiamo voluto fare un piccolo divertissement che fosse da spunto per la fantasia dei giocatori. Saranno loro a doversi calare nel mondo di Tolkien, cercando di renderlo al meglio. Più i giocatori saranno bravi nel raccontare le storie rispettando l’ambientazione, più la Terra di Mezzo sarà reale. Marco Maggi e Francesco NepitelloSe si cerca un approccio serio e coerente al materiale letterario, si può giocare con La Guerra dell’Anello, molto apprezzato soprattutto per questo aspetto filologico. Se poi si vogliono rivivere le gesta narrate negli ultimi film di Jackson, per affrontare il Negromante nella fortezza di Dol Guldur oppure scappare per i sentieri della Vecchia Foresta inseguiti dai ragni giganti, c’è a disposizione il gioco di ruolo L’Unico Anello».

La dinamica di gioco

Giochi da tavolo: "Hobbit Tales"In Hobbit Tales, i giocatori si alternano nel ruolo di narratore e competono per raccontare la storia più fantasiosa. La base del racconto è improvvisata usando un mazzo di carte splendidamente illustrate, mentre pericoli e imprevisti sono introdotti giocando carte mostri e carte minaccia. Le birre sono servite, gli anelli di fumo salgono verso il soffitto, e la storia migliore sarà applaudita da tutti i presenti. «Lo scopo del gioco, infatti, è quello di narrare delle belle (e brevi) avventure ambientate nella Terra di Mezzo, utilizzando delle carte speciali (Carte Avventura) che forniscono la traccia del racconto. Poiché nessuna storia è degna di tale nome se non c’è un po’ di pepe, gli altri giocatori potranno intervenire durante la narrazione, giocando delle Carte Pericolo, che introducono elementi di “disturbo” e rendono la storia più movimentata e interessante, fino alla sua conclusione. I contenuti della confezione di Hobbit Tales comprendono appunto i due mazzi di carte. Non mancano dei tasselli per tenere traccia dei punti, un tabellone dove posizionare le carte durante il gioco e un dado a 12 facce per stabilire se i pericoli messi in gioco si devono considerare nella storia oppure no».
Giochi da tavolo: "Hobbit Tales" carteIl narratore pone di fronte a sé la plancia dove dovrà esporre le Carte Avventura, che sono descrizioni di luoghi o situazioni prese direttamente dalle parole di Tolkien. Alcuni simboli permetteranno agli altri giocatori di pescare le carte Pericolo per attaccarlo, tirando anche i dadi. Se il tiro ha successo possono contribuire al racconto della storia, interrompono temporaneamente la narrazione e obbligando il narratore a includere pericolosi episodi o spiacevoli incontri con creature mostruose. Le interruzioni eliminano le carte Avventura dal tavolo, questo renderà molto più difficile per il narratore raggiungere lieto fine della sua storia. A mano a mano che successi e sconfitte si susseguono la narrazione va avanti e tutti i giocatori possono vincere dei segnalini di applausi. I segnalini applauso hanno un punteggio da uno a tre e introducono un elemento casuale non indifferente. Il giocatore narrante vince un segnalino di applausi per ogni carta Avventura disposta sulla plancia e uno per l’epilogo, ma solo se finisce. Quindi per lui è importante non essere costretto al finale anticipato. Gli altri giocatori guadagnano applausi rovinando la storia del narratore. Il gioco termina quando tutti i giocatori hanno ricoperto il ruolo del narratore una volta. Nella versione a due giocatori di Hobbit Tales per la vittoria conta soltanto il punteggio finale, mentre se i giocatori sono di più, i due con il miglior punteggio partecipano a una votazione per la migliore narrazione. Vere strategie non si possono mettere in atto, perché non vi è una convenienza a non attaccare un avversario quando fa il narratore. L’elemento determinante diviene così quello di impegnarsi nel raccontare belle storie Giochi da tavolo: "Hobbit Tales"facendo del proprio meglio per ottenere il consenso degli altri giocatori, riconoscendo al tempo stesso il merito di chi ha saputo interpretare la propria storia con migliore efficacia. Nella confezione sono anche incluse regole speciali per usare Hobbit Tales giocando a L’Unico Anello, che consentono di utilizzare le carte per la risoluzione dei pericoli durante gli avventurosi viaggi nella Terra di Mezzo.

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