Lo Hobbit in simboli per amore della figlia

Caa: comunicazione aumentativa alternativaLa passione per la lettura è una cosa comune. Moltissimi bambini fin da piccoli sperimentano la propria curiosità, sfogliando le pagine dei libri alla scoperta di un mondo fatto di lettere e immagini che conduce in infiniti viaggi con la fantasia. Leggere è una passione e coltivandola si cresce, si matura, si comprende e conosce meglio il mondo che ci circonda. Ma non tutti i bambini possono farlo. Alcune malattie impediscono la possibilità di leggere. O meglio, di leggere nel modo che conosciamo. Questa che vogliamo raccontare è la storia di un altro modo di leggere. Un storia d’amore. Una storia in chi anche J.R.R. Tolkien ha la sua piccola parte.
La vicenda riguarda la «comunicazione aumentativa e alternativa» (Caa), cioè quella pratica clinica che cerca di compensare Simboli Caala disabilità temporanea o permanente di persone e bambini con bisogni comunicativi complessi. Utilizza tutte le competenze comunicative della persona, includendo le vocalizzazioni o il linguaggio verbale, i gesti, i segni, la comunicazione con ausili e la tecnologia avanzata. Lo scopo è costruire un sistema flessibile su misura per ogni persona, da promuovere in tutti i momenti e luoghi della vita poiché la comunicazione è per ognuno necessaria e indispensabile in ogni momento della giornata.

Una passione per Tolkien

L'incontro con GandalfÈ così che Lo Hobbit viene tradotto in simboli, trasformando parole e concetti in semplici caratteri grafici e illustrazioni. Il romanzo di Tolkien sarà infatti presto disponibile in una versione semplificata e adatta alle persone disabili grazie al lavoro che sta facendo Luca, padre di Chiara, adolescente che da sempre si esprime e apprende tramite la comunicazione aumentativa e alternativa. L’obiettivo di Luca è quello di tradurre il romanzo, oltre 300 pagine, riducendole a circa 80 e usando non più di 100 parole, e quindi simboli, a facciata. Ogni tre settimane un capitolo verrà pubblicato sul blog di Chiara dove anche i messaggi pubblicati sono scritti interamente in simboli. Poi ogni capitolo verrà condiviso su Facebook. Il primo è già online. Un lavoro di riscrittura che semplifica Gandalf e Bilboe riduce i contenuti di questo classico della letteratura per ragazzi tentando di mantenere la stessa intensità del libro. Superando anche un altro problema: alla mancanza cronica di figure nei testi per ragazzi ha pensato il fumettista Fausto Lobrano che arricchirà la storia con le sue illustrazioni. «La traduzione è iniziata da poco, tanto che siamo solo al terzo capitolo su diciannove», ha spiegato Errani,
«Stiamo facendo questo lavoro perché è importante che anche i ragazzi più grandi, con diverse abilità, possano avvicinarsi alla letteratura adatta per la loro età e non limitarsi ai testi per bambini».

Leggere per tutti

Chiara ErraniPer far leggere Tolkien alla sua bambina, Errani ha prima dovuto creare Symhelper, un programma inventato proprio per facilitare la realizzazione di INbook (libri in simboli). L’autore con un progetto di produzione dal basso è riuscito a raccogliere i fondi (oltre 5mila euro) e da fine gennaio ne permette il download gratuito della prima versione qui. Come funziona il programma? «Per evitare il disordine all’interno della pagina prima disegnavo le tabelle manualmente, ma questo significava notti insonni e solo per pochi libri si riusciva ad arrivare alla fine. Adesso, con Symhelper non è più un problema». Il programma è così un supporto alla scrittura che permette di aggiungere al testo simbolico l’elemento della riquadratura, unendo visivamente il testo alfabetico alla corrispondente rappresentazione simbolica Simboli Caa in una parola simbolica, favorendone in modo decisivo la lettura. Il programma è stato presentato a Bologna e in parte adottato da alcune biblioteche comunali. Mentre è impegnato nella traduzione di Tolkien in simboli, Errani ha lanciato la proposta che la città di Bologna appoggi le traduzioni di libri e crei biblioteche con strutture accessibili, personale formato e una sezione dedicata ai libri «scritti» in simboli. «In questo modo», ha concluso Errani, «chiunque potrà sognare e leggere libri adatti alla propria età». A cominciare da Tolkien.

 
– Vai al Blog di Chiara Errani
– Scarica il programma Symhelper

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