Torna a Roma AmArte, la manifestazione tutta dedicata all’espressione artistica nella Capitale che si svolgerà dal 10 al 12 aprile. Si tratta di un evento culturale che ha l’obbiettivo di trasformare la periferia della Capitale in un laboratorio di avanguardie e di nuovi linguaggi artistici. Dopo il grande successo della prima edizione, AmArte, il festival d’arte e cultura che si tiene a Roma nel V Municipio, allarga i suoi orizzonti, aprendosi al Mondo. Nell’immaginario collettivo, le periferie romane sono un luogo di marginalità, deserti culturali, da cui l’intellettuale di buone maniere e comuni letture si tiene ben lontano; se proprio è costretto ad averne a che fare, si tappa il naso, alza le spalle e si riempie la bocca di citazioni pasoliniane.
Nella realtà concreta, invece, negli ultimi dieci anni, le periferie romane sono state laboratori di sperimentazione, in cui si sono confrontate culture e in cui sono nate avanguardie e nuovi linguaggi; un periodo caotico, vorticoso, a volte confusionario, da cui è necessario trarre conclusioni. Ad AmArte non solo si farà il punto sul passato, ma si cercherà di ridefinire il futuro. E ci sarà anche l’Associazione italiana studi Tolkieniani.
All’insegna della multiculturalità
La nuova edizione di AmArte si svolgerà nella nuova sede di Villa De Sanctis, in via Casilina 665, tra le memorie dell’imperatore Costantino, il Mausoleo di Sant’Elena e i monumenti del Contemporaneo, nata da un’intuizione della consigliera municipale Mariangela Saliola e realizzata grazie al supporto del Presidente del V Municipio Gianmarco Palmieri e del suo Assessore alla Cultura Nunzia Castello. Il tema di quest’anno sarà quello della multiculturalità, così da dare spazio al dialogo e al confronto tra le diverse culture che abitano una metropoli, in cui le realtà migranti, di cui si narreranno radici e speranze, sono da decenni elementi vivi e produttivi. Lo sguardo sulle realtà diverse in un momento così difficile per il dialogo fra culture, vuole essere una sfida a chi costruisce il proprio potere sull’odio e sulla paura del diverso e una seme per il futuro, in cui voci diverse si uniscono in un’armonia più grande.
L’evento è a cura di Rodolfo Cubeta e prevede la partecipazione dei seguenti artisti: Teresa Stankievicz, Marcello Toma, Giulia Spernazza, Andrea Cardia, Micaela Barbarossa, Gerlanda Di Francia, Rita Iszlai, Francesca Fenu. Nutrito anche il gruppo degli scrittori con Alessio Brugnoli, Sandro Battisti, Pino Nazio, Umberto Rossi, Alessandro Manzetti. Molti anche i registi: Victor Daniel, Ado Hasanovic, Diletta D’Ascia, Stefano Ricco, Gabino Curtidor e Adelmo Togliani. Anche in questa seconda edizione, come lo scorso anno, l’AisT curerà alcune attività culturali. Da segnalare, l’esposizione di abiti della Terra di Mezzo, curata dalla Sartoria degli Elfi, che si potrà visitare per tutta la durata dell’evento. Domenica 12 aprile, inoltre, il giovane artista Andrea Piparo sarà presente con un art desk per mostrare le sue opere e dedicarsi anche a sessioni di sketch per gli appassionati di J.R.R. Tolkien e del mondo fantastico.
Alle ore 17, infine, l’artista Daniela Mastroddi terrà un intervento sul tema delle diverse culture della Terra di Mezzo, con un’attenzione particolare agli usi e costumi di Elfi, Nani, Hobbit e Orchi per mostrare come l’autore del Signore degli Anelli avesse fatto molta attenzione al tema dell’incontro col diverso.
– ore 17.00 Apertura Mostra a cura di Rodolfo Cubeta. Tra gli artisti partecipanti, Teresa Stankievicz, Marcello Toma, Giulia Spernazza, Andrea Cardia, Micaela Barbarossa, Gerlanda Di Francia, Rodolfo Cubeta, Rita Iszlai, Francesca Fenu
– ore 17.30 Presentazione del Progetto AmArte: Autorità locali, rappresentanti delle comunità Bosniaca e Capoverdiana, rappresentanti delle associazioni partecipanti. Tra i relatori, il presidente del V Municipio Gianmarco Palmieri, l’assessore alla cultura Nunzia Castello e la consigliera Mariangela Saliola
– ore 18.00 Jorge Canifa Alves con il suo gruppo artistico presentano Il Salto Dello Scorpione
– ore 19.00 Sandro Battisti presenta l’antologia connettivista Next Stream
– ore 20.30 AmArte e i cantautori, a cura del maestro Marco Abbondanzieri. Ospite d’onore della serata saranno il maestro Alberto Fiori (cantautore e paroliere) ed i Mangiaparolisti.
– ore 10.00 Lo sguardo oltre: laboratorio di fotografia per bambini a cura di Federico Anniballi
– ore 13.00 Mariangela Saliola presenta Dea Madre: alle radici della Cultura di Gianluca Boninsegni
– ore 15.00 VERSI (DI) VERSI SU STRADE DIVERSI: laboratorio di poesia estemporanea a cura di Tiziana Mezzetti
– ore 16.00 Presentazione del libro di poesia Tra Sacro e Profano di Claudio Oroni
– ore 17.00 Cortometraggi: Victor Daniel, Ado Hasanovic, Diletta D’Ascia, Stefano Ricco, Gabino Curtidor
– ore 18.30 Convegno Linguaggio visivo e nuove identità, con Fabrizio Natalini (docente di Storia e Critica del Cinema all’Università di Tor Vergata), Pino Nazio (scrittore e giornalista Rai), Stefania Trifoni (grafica e comunicazione), Pier Luigi Manieri (curatore dell’Elsa Morante, scrittore e saggista) e Adelmo Togliani (regista)
– ore 20.00 Danze Popolari con Le Danze Di Piazza Vittorio, Cip Alessandrino, le danze ebraiche di Simona Menturli
– ore 10.30 Arte bambina: Laboratorio di pittura con i bambini (e merendata) a cura di Manuela Da Ponte con Grazia Guarnieri
– ore 16.00 Virginia Ciaravolo presenta Annapatrizia Settembre
– ore 16.30 Mariangela Saliola presenta Mauro Valentini
– ore 17.00 Le diverse culture della Terra di Mezzo di Daniela Mastroddi dell’Associazione italiana studi Tolkieniani
– ore 18.00 Archetipi e immaginario: le radici del dialogo, partecipano Alessio Brugnoli, Sandro Battisti, Umberto Rossi, Alessandro Manzetti. Modera Pier Luigi Manieri.
– ore 20.30 teatro: Antologia Di Spoon River di Claudia Caoduro con Maddalena Rizzi (Teatro Tor Bella Monaca)
LINK ESTERNI
– Vai alla Pagina Facebook di AmArte
– Vai al sito della Sartoria degli Elfi
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