Ioreth e la cugina: un dialogo nella TdM

Gossip IorethUna vignetta che gira da tempo su Facebook prende di mira il Signore degli Anelli, sostenendo che al suo interno “non ci sono due donne che dialogano tra loro”: questo particolare, suggerisce la vignetta, sarebbe la prova della scarsa considerazione di Tolkien verso le donne, il suo essere “misogino”, insomma. Questa teoria è smentita da molte prove, come le innumerevoli eroine delle saghe tolkieniane, ma in questo articolo vorrei invece confutare la teoria secondo la quale in Tolkien non ci sono due donne che parlano tra loro.

Un divertente dialogo

IorethLe troviamo, invece, nel Ritorno del Re, ed è un passaggio gustosissimo del libro: all’interno del capitolo V del Libro Sesto, “Il Castaldo e il Re ” (o “Il Sovrintendente e il Re” nella vecchia traduzione) c’è un dialogo tra due donne, Ioreth, una donna addetta al servizio ai malati nelle Case di Guarigione, e una non meglio specificata cugina proveniente dalla zona campagnola di Imloth Melui. Ioreth, che abbiamo già incontrato nella Case, e abbiamo scoperto essere la versione femminile dell’Oste di Bree, in quanto a loquacità, qui tenta di spiegare alla cugina sia l’incoronazione di Aragorn sia tutti i personaggi presenti, evidentemente pensando di essere un’autorità, in confronto alla cugina che viene dalla campagna.  Sarebbe meglio forse parlare di monologo,visto che Ioreth fa tutto da sola; ma ogni tanto sembra rispondere a precise domande della cugina,e quindi possiamo parlare di dialogo a tutti gli effetti.
Naturalmente, Ioreth sa solo alcune cose- è stata a contatto con Gandalf, Aragorn e Merry- ma , come tutte le persone molto loquaci e appassionate del proprio lavoro, ha la tendenza a far sembrare che il mondo ruoti attorno a lei: quindi approfitta dei momenti di silenzio della cerimonia per bombardare letteralmente la cugina di informazioni, precise..  e altre un po’ meno. Spiega alla cugina che quelli che vede non sono bambini, ma

«Periain, dal lontano paese dei Mezzomini, dove sono principi di grande nomanza, si dice. Se non lo so io, che ne ho avuto uno in cura alle Case. Sono piccoli, ma valorosi. Ci credi, cugina mia, se ti dico che uno di loro s’è addentrato nella Terra Nera accompagnato soltanto dallo scudiero e ha combattuto contro l’Oscuro Signore da solo e appiccato il fuoco alla sua torre. Questo almeno raccontano in Città».

Qui vediamo all’opera la maestria di Tolkien che, quasi con il sorriso sulle labbra, ci dipinge questa donna che, di fronte alla cugina, si pone come una vera e propria tuttologa, cercando di dimostrare di sapere tutto sugli Hobbit, con quel «se non lo so io» che è gustosissimo, e che dipinge alla perfezione il personaggio, in poche righe. Ioreth mescola particolari veri- ha avuto in cura Merry- con vere e proprie invenzioni, nate dai si dice che girano in Città: i quattro amici diventano principi, e Frodo e Sam sconfiggono Sauron con il vecchio metodo dell’incendio, mentre noi in realtà sappiamo bene come è andata. Ma non finisce qui: Ioreth, tra una pausa e l’altra, cerca di dimostrare alla cugina che lei e Aragorn sono vecchi amici, in pratica:

«Che portento, però, il Sire Pietra Elfica: non è uno che te le manda a dire, bada bene, però ha un cuore d’oro, come vuole il detto; e ha le mani che guariscono. ‘Le mani del re sono mani di un guaritore’, ho detto io; ed è così che si è scoperto tutto. E Mithrandir mi fa: ‘Ioreth, gli uomini ricorderanno a lungo le tue parole’, e…»

IorethAltro passaggio molto divertente: qui Ioreth mostra con disinvoltura di conoscere persino Gandalf, e si attribuisce il merito di aver scoperto lei Aragorn; insomma, se lui è diventato Re, è merito di Ioreth, che, come al solito, infila episodi veritieri- la sua frase sulle “mani di guaritore” – con convinzioni esagerate: molti già sapevano chi fosse Aragorn, ma la donna non ci pensa nemmeno per un attimo, e tende a rimarcare l’importanza fondamentale che lei ha avuto.
Ioreth MithrilA un certo punto, viene interrotta, perché Faramir si fa avanti per incoronare Aragorn. Ioreth, però, non molla: non è solo grande amica di Aragorn e Gandalf, sembra dire: di fronte alle parole della cerimonia per l’incoronazione, tenta di spiegare alla cugina, che probabilmente se ne sta lì con gli occhi spalancati di fronte a quel fiume di parole, che «è solo una di quelle cerimonie che si fanno qui in Città, cugina; lui c’è già entrato, come ti dicevo; e mi ha detto…».
Proviamo a immaginare la scena: la cugina è meravigliata da quelle parole, e forse pure spaventata dalla lunghezza della cerimonia: magari chiede a Ioreth se ce ne vuole ancora molto perchè Aragorn sia Re; Lord of the Rings miniatures: Ioreth Ioreth la tranquillizza, visto che lei sa che lui è già entrato in città, e le ha parlato. Viene interrotta di nuovo, e non verremo mai a conoscenza del seguito del discorso; ma anche qui non possiamo fare a meno di sorridere, nel vedere come Ioreth, per farsi bella davanti alla cugina, trasforma se stessa in una specie di consigliere di Aragorn,  che si rivolge a lei, come se fosse una dei suoi compagni d’arme. Insomma, un personaggio a mio modo di vedere eccezionale, che compare in poche righe ma che dimostra la grande capacità di Tolkien nel tratteggiare personaggi minori, i quali danno colore al mondo, permettendo alla Terra di Mezzo di rendere manifesto quello straordinario realismo che la caratterizza e che la rende inimitabile.

 

ARTICOLI PRECEDENTI:
– Leggi l’articolo La Grande Peste che prese la Terra di Mezzo
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– Leggi l’articolo La parentela di Bilbo e Frodo, facciamo chiarezza

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