Tolkien e i Classici: quante belle recensioni

Queen's College OxfordCon grande piacere e soddisfazione diamo notizia di una serie di recensioni all’estero che accolgono in maniera positiva l’antologia Tolkien and the Classics (30 euro – 245 pp.), versione in inglese del progetto in due volumi pubblicati da Eterea Edizioni nel 2018-2019. Il volume è stato poi tradotto e pubblicato il 7 agosto 2019 dalla Walking Tree Publishers come numero 42 della sua collana Cormarë Series, a cura di Roberto Arduini, Giampaolo Canzonieri e Claudio A. Testi.
Cover: Tolkien and the ClassicsTutte le recensioni sono apparse su riviste specializzate britanniche e statunitensi e sono positive, a ulteriore dimostrazione di come il livello degli studi italiani, dopo anni di autarchia e provincialismo, abbia ormai raggiunto una dignità riconosciuta anche dai maggiori esperti all’estero. Le recensioni si aggiungono alla lunga serie di elogi che hanno accolto le altre produzioni “italiane” all’estero, cioè la traduzione inglese di due volumi della collana Marietti: La Falce Spezzata (The Broken Scythe), Tolkien e la Filosofia (Tolkien and Philosophy) e del libro Santi pagani nella Terra di Mezzo (Pagan Saints in Middle-earth) di Claudio A. Testi, oltre alle numerose conferenze tenute dai membri del Comitato Scientifico della collana “Tolkien e Dintorni” tenuti in Inghilterra, Francia, Germania e Stati Uniti a partire dal 2005.

Le recensioni

Luke SheltonLa prima recensione in ordine temporale a essere pubblicata è stata quella di Luke Shelton, dell’università di Glasgow, apparsa su Journal of Tolkien Research (Vol. 8: Iss. 1, Article 7, 2019), in cui viene elogiato l’iniziativa di «offrire una pubblicazione che possa piacere, e che possa essere utile, sia agli studenti sia ai professori», passa in rassegna alcuni dei saggi che compongono l’antologia, rilevandone pregi e difetti e infine conclude dicendo che «Tolkien e i Classici è un testo utile da avere quando si insegna in un corso di studi su Tolkien che si focalizza sulla critica testuale o sulla storia culturale poiché aiuta a presentare le influenze di altri scrittori su Tolkien e le idee che stavano circolando tra gli autori a lui contemporanei. È un volume accessibile a un ampio pubblico e la ricerca presentata è attendibile. Può essere un utile strumento anche per gli studiosi neofiti che vogliono avere una fonte che fornisca una veloce panoramica delle relazioni di Tolkien con altri eminenti autori».
Scarica e leggi la Recensione a Tolkien and the Classics su Journal of Tolkien Research

Studiosi: Edward L. RisdenLa seconda recensione, ancor più lusinghiera, è di Edward L. Risden, professore di letteratura inglese al St. Norbert College (Du Pere, Wisconsin) e studioso tolkieniano con all’attivo un volume di critica (Tolkien’s Intellectual Landscape) e diversi contributi pubblicati in antologie accademiche. La sua recensione a Tolkien and the Classics è comparsa sul Journal of Inklings Studies del 2020 (n. 10.1, pp. 72–110) e trova positivo il fatto che «in felice collaborazione con l’editore Walking Tree, i curatori hanno cercato di portare i frutti di una cooperazione italiana al pubblico anglofono». Il recensore è particolarmente sensibile a questo tema e fa una riflessione importante sul ruolo benemerito di alcune case editrici nel «sostenere e archiviare un’attività che altrimenti potrebbe andare persa»: in questo caso, c’è una motivazione in più, cioè «lo scopo principale di una raccolta di questo tipo è documentare il lavoro ininterrotto di un’associazione attiva, produttiva e colta» come è l’Associazione Italiana Studi Tolkieniani. Risden spinge le sue considerazioni verso due ambiti diversi. Da un lato, l’uso del volume come exemplum: «gli studiosi accademici e gli studenti universitari troveranno molto utili gli argomenti e le risorse bibliografiche; inoltre, il volume potrebbe essere una preziosa acquisizione per le biblioteche universitarie essendo adatto a stimolare gli studenti nella ricerca collegando Tolkien ai loro autori preferiti. La questione non è tanto che gli studenti citino questi saggi, ma che possano imparare metodi e strumenti per leggere e pensare più audacemente e con curiosità attraverso lo spazio e il tempo. Benché i saggi siano di qualità differente (come in quasi tutte le raccolte), ognuno di essi fornisce interessanti confronti che possono incoraggiare ulteriori esplorazioni della matrice delle influenze letterarie di Tolkien e promuovere una migliore comprensione delle risonanze letterarie». Dall’altra, sono gli spunti di ricerca che può dare un’antologia come questa, facendo un paragone che non può che lusingare gli autori e i curatori che hanno partecipato al lavoro: «Questo volume suggerisce molti percorsi in sequenza e difficilmente potrebbe non riuscirci. Può ricordare, ad esempio, un volume come I mostri e i critici, la raccolta di studi di Tolkien curata da Christopher Tolkien. Un progetto meno interessante per il grande pubblico, ma forse ugualmente prezioso per gli studiosi, potrebbe includere una nuova raccolta di saggi sugli studi accademici di Tolkien, una parte sottoutilizzata delle sue opere comunque apprezzata».
Scarica e leggi la Recensione a Tolkien and the Classics su Journal of Inklings Studies

rivista: Mythlore 38Terza in ordine cronologico è giunta la recensione di Willow DiPasquale, docente associato di letteratura inglese alla Drew University (New Jersey), autore di un libro dal titolo Myth-making and Sacred Nature: J.R.R. Tolkien’s and Frank Herbert’s Mythopoeic Fiction. La recensione è apparsa su Mythlore (Vol. 38: No. 2, Article 14, 2020) e DiPasquale rimane positivamente colpito dall’eterogeneità del gruppo che firma i saggi che compongono l’antologia:«Questa combinazione di critica professionale ed amatoriale aumenta il piacere dettato da questa raccolta: i lettori troveranno la varietà di argomenti e approfondimenti sia accessibile che stimolante». Pur trovando qualche difetto qua e là nella sintassi, DiPasquale evidenzia i possibili spunti di ricerca che il volume può suscitare nei lettori. La conclusione è in crescendo: «Per lo studioso, lo studente e l’appassionato Tolkien e i Classici è una lettura che arricchisce e che vale decisamente il tempo speso (e che, se letto per brani scelti non richiede nemmeno molto tempo). Accessibili, illuminanti e piacevoli, questi saggi aggiungono voci preziose all’attuale trattazione degli studi tolkieniani, evidenziando l’impressionante gamma di studi svolti e, c’è da sperare, facendo nascere nei lettori la curiosità per ambiti di studio ancora da esplorare. Benché di diversa lunghezza, profondità e, forse in alcuni casi, qualità, queste analisi hanno in comune un obbiettivo lodevole, ripetuto nell’introduzione al volume e a questa recensione: elevare la reputazione di Tolkien nella comunità letteraria e offrire nuovi modi di leggere e pensare i classici, Tolkien incluso».
Scarica e leggi la Recensione a Tolkien and the Classics su Mythlore

Mallorn 60 coverQuarta e ultima, solo in ordine cronologico di Tom Hewitt, apparsa su Mallorn No. 60 (Summer 2020). Dopo aver illustrato il progetto, la sua origine e sviluppo, il recensore fa notare come «i saggi sono scritti in uno stile completamente accessibile e tuttavia non banalizzano il contenuto». Hewitt trova molti punti forti nel volume: «Non è difficile trovare collegamenti con Tolkien, giacché egli aveva familiarità con quasi tutti questi classici. Tuttavia, non si deve pensare che gli autori abbiano fatto la scelta più semplice, in quanto i saggi che ne risultano sono saldamente in linea con lo scopo della raccolta. Ogni autore propone collegamenti con i classici senza affermare che Tolkien ne abbia tratto ispirazione. Oggi saggio si concentra invece su come le opere comunicano l’una con l’altra». Secondo Hewitt il libro «è piuttosto più simile a un’occhiata veloce nello specchio di Galadriel». E ne spiega il motivo: «Proprio perché la brevità genera il desiderio di ulteriori informazioni, chiunque sia alla ricerca di una profonda immersione nelle opere resterà con la voglia di saperne di più. Poiché le opere citate sono spesso piuttosto corpose, esse richiedono una lettura e un’interpretazione più approfondite». Ogni argomento consente di tornare a un testo, o di scoprirlo per la prima volta, attraverso le lenti degli studi tolkieniani. La conclusione è anche qui molto positiva: «La prova dell’evidente forza di questa raccolta è data dal desiderio di (ri)prendere in mano l’argomento di ogni saggio durante o subito dopo la sua lettura. Chiunque si avvicini ai testi accademici con un approccio immersivo molto probabilmente sentirà il desiderio di leggere ciascuno di questi saggi avendo con sé un’edizione recente dell’opera oggetto del confronto».
Scarica e leggi la Recensione a Tolkien and the Classics su Mallorn

Che dire? Gli sforzi fatti per inserire gli studi tolkieniani italiani nel contesto internazionale sono stati molti se si considerano le traduzioni fatte, i testi critici pubblicati, i convegni e le conferenze organizzate, ma ne è certo valsa la pena: infatti tanti altri studiosi si stanno muovendo in questa direzione, e questo non può che rendere felici tutti gli ammiratori delle opere di J.R.R.Tolkien!

(La traduzione delle recensioni è di Alberto Ladavas
che ringraziamo per l’occasione)

 

ARTICOLI PRECEDENTI:
– Vai al sito “Santi Pagani”, quante recensioni all’estero!
– Vai al sito Due recensioni “italiane” nei Tolkien Studies

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