Risale a novembre 2024, ma è bene parlarne, il decimo anniversario del progetto ArdaCraft, il più grande e dettagliato tentativo di rappresentazione della Terra di Mezzo realizzato completamente con Minecraft. Tale impresa ha coinvolto centinaia di persone con un variegato background tecnico-professionale, tra cui esperti costruttori, paesaggisti, artisti, sviluppatori e ricercatori, che si sono alleate per realizzare digitalmente le fantastiche ambientazioni uscite dalla penna di J.R.R. Tolkien.
Il Progetto
Per poter realizzare questa versione digitale della Terra di Mezzo i costruttori si sono avvalsi di Minecraft un videogioco sandbox (un gioco dal gameplay non lineare che lascia libertà di movimento e che offre più soluzioni al completamento degli obiettivi) sviluppato nel 2011 per Mojang Studios dal creatore Markus Persson. La modalità Creativa permette di realizzare i paesaggi che costituiscono l’ambientazione smarcandosi dalle logiche competitive del videogioco per concentrarsi sull’espressione della creatività artistica dei costruttori. Grazie alla modalità Spettatore è poi possibile osservare “a volo d’uccello” i mondi creati. Si tratta dunque di una declinazione di worldbuilding che, considerando il progetto Ardacraft, realizza un Mondo Secondario digitale a partire dalla subcreazione tolkieniana. Il progetto è iniziato il 15 novembre 2014 e ad agosto 2024 ha completato circa un terzo della Terra di Mezzo in scala 1:58. La dimensione finale della mappa è stimata in circa 2.300 chilometri quadrati (~890 miglia quadrate), rendendola la più grande ricreazione della Terra di Mezzo mai tentata prima. Nonostante sia stato costruito nell’ambiente a blocchi di Minecraft, ArdaCraft si concentra sulla ricerca geologica, botanica e storica per rendere il suo mondo il più credibile possibile. Ciò include la ricerca di tecniche agricole storiche, la comprensione del probabile clima di varie aree per prevedere i tipi di specie vegetali che dovrebbero trovarsi lì e l’esame di culture storiche analoghe per varie regioni, ad esempio i Celti dell’età del ferro per Dunland, gli Anglosassoni per Rohan o varie antiche culture mediterranee (in particolare l’Impero Romano d’Oriente) per Gondor. Inoltre, viene posta una forte enfasi su un’accurata fedeltà ai testi di Tolkien. Il legendarium, le lettere e gli schizzi dello scrittore inglese vengono tutti analizzati per creare una rappresentazione del suo mondo il più possibile buona, dati i limiti del gioco. Altri dettagli vengono aggiunti al mondo per aiutare gli esploratori a sentirsi più immersi. Ad esempio, il progetto ha una sua colonna sonora, composta da volontari. L’angolazione del sole cambia nel cielo man mano che il giocatore si sposta verso sud, in corrispondenza delle linee di latitudine indicate da Tolkien. Le costellazioni del mondo reale che si trovano sotto l’orizzonte a nord, vengono rivelate quando si scende a sud.
Nel corso degli anni i costruttori si sono cimentati nella realizzazione di diverse ambientazioni della Terra di Mezzo; alcune di esse sono rappresentazioni digitali degli scenari e luoghi immaginati dal Professore come Bree, Valforra, Fosso di Helm, Minas Tirith, Hobbiton, Tharbad ed Edoras ma anche di ambientazioni ideate de novo dai partecipanti al progetto e liberamente ispirate all’opera di Tolkien come Lisclorn, cittadina fittizia centro del commercio tessile tra Rohan e Gondor, e Macheldun, una fortezza dunlandiana situata nella zona sud-orientale della Marca Occidentale. Per il futuro sono previste regioni come Boscuro ed Erebor.
Il fondatore e attuale amministratore di ArdaCraft, Jack Ashbridge (meglio conosciuto con il suo alias online Fornad), gestisce un team di circa 35-40 appassionati e artisti di Tolkien provenienti da oltre 15 paesi. È anche il responsabile principale del progetto e nella sua vita non legata a Tolkien, è un ex ufficiale della Royal Navy che lavora per un’azienda di energia rinnovabile in Scozia ed è un appassionato escursionista. Come afferma Ashbridge nel video celebrativo dei dieci anni che trovate qui, è interessante notare la resilienza della community che si è creata. Nella realizzazione dei vari scenari i costruttori hanno infatti dovuto affrontare sfide complesse che sono state superate grazie al lavoro di gruppo il quale ha permesso ad ogni membro di apprendere nuove competenze ed abilità mediante lo scambio con gli altri partecipanti, portando la comunità di creatori ad essere oggi molto coesa e convinta della bontà del progetto.
Obiettivi presenti e futuri
A partire dal 2021 sono iniziati i lavori per una nuova mappa della Terra di Mezzo con l’obiettivo di farla diventare il più grande Mondo mai concepito e realizzato su Minecraft. Ashbridge ha anche presentato alla Tolkien Society durante l’Oxonmoot 2024 un nuovo progetto per la creazione di una mappa altimetrica più dettagliata della Terra di Mezzo mai realizzata prima. È stata creata già una mappa altimetrica che è nelle prime fasi di utilizzo per il Digital Tolkien Project. Mira all’accuratezza con i testi prima di tutto, con le varie mappe – spesso contraddittorie – della Terra di Mezzo pubblicate da JRR Tolkien e Christopher Tolkien che fungono da fonte secondaria. Poiché si tratta di una mappa tridimensionale, sono state prese in considerazione anche le linee di vista descritte nel testo per garantire un’accuratezza completa.
«Un progetto folle!», ha commentato Ashbridge, che richiederà decenni di ricerca, studio e lavoro.
L’auspicio è quello di raggiungere milioni di fan tolkieniani, dando loro l‘opportunità di esplorare la Terra di Mezzo in un modo precedentemente impossibile. Un tentativo encomiabile di realizzare il concetto di Credenza Secondaria del Professore, per la quale il Mondo Secondario esiste ad un livello superiore di immaginazione. Così, Ardacraft esiste a livello del Mondo Secondario Digitale e chi si immerge in esso ha la possibilità di avventurarsi negli scenari e nelle ambientazioni dell’opera tolkieniana.
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LINK ESTERNI:
– Vai al sito di ArdaCraft