The Hunt for Gollum: le novità sul nuovo film

Peter Jackson by FlickrPrima il divieto sul fan-film The Hunt for Gollum (ritirato subito dopo), poi la foto girata sui social che mostrava Andy Serkis insieme a una presunta troupe della produzione a Hobbiton in Nuova Zelanda, poi ancora gli storici attori del cast originale che avrebbero preso parte al nuovo avvincente capitolo della saga. Ora anche il rinvio di un anno dell’uscita: dal 2026, come annunciato dalla Warner Bros lo scorso maggio, alla fine del 2027, come specificato invece da Andy Serkis in persona durante il Fan Expo Vancouver di febbraio. Insomma, Lord of the Rings: Hunt for Gollum non è neppure stato scritto e ha già fatto parlare di sé più di qualsiasi altra produzione fantasy dell’ultimo anno. L’hype dei fan non è alle stelle: di più, e ciò significa che a questo giro, a differenza de Gli Anelli del Potere e de La Guerra dei Rohirrim, è vietato sbagliare. In gioco c’è la potenziale credibilità dei futuri film sul Legendarium, che rischierebbe così di sprofondare, cinematograficamente parlando, in un baratro paragonabile solo a quello che ci fu fino agli anni ’90, periodo antecedente al capolavoro (e quindi a questo punto miracolo?) della trilogia di casa New Line Cinema.

Tra indiscrezioni e fake news

Andy SerkisL’annuncio dello spostamento della data di uscita non a caso ha lasciato increduli praticamente tutti; anche perché, secondo le indiscrezioni girate sui social – che poi si sono rivelate false – Andy Serkis era già in Nuova Zelanda l’estate scorsa per il film. Tra tutti i rumors spicca una foto su Instagram, scattata a Hobbiton sui set ora divenuti attrazione turistica in Nuova Zelanda, della fantomatica troupe con cui Serkis stava apparentemente lavorando a The Hunt for Gollum e condivisa anche su Facebook nei vari gruppi tolkieniani (tra cui uno da 600mila e passa membri), che ovviamente ha aiutato ad alimentare l’hype esagerato legato alla produzione del nuovo capitolo.
In realtà, quella foto è stata ricondivisa originariamente da Arty Papageorgiou, sceneggiatore al lavoro con Serkis nella foto ma anche sceneggiatore de La Guerra dei Rohirrim, e insieme a loro ci sarebbero poi anche altre figure che hanno lavorato al film d’animazione. Andy Serkis HobbitonChe si sia parlato del nuovo progetto di Warner Bros. non è ovviamente fuori discussione, ma c’è anche da ricordare che in quel momento (estate 2024) c’era in corso il tour di anteprime del film d’animazione in giro per il mondo. Insomma, è più plausibile pensare che Serkis e compagni di avventure si fossero ritrovati in quel contesto per tutt’altri motivi, e infatti, venendo ad oggi, Andy Serkis intervistato da The Direct ha smentito tutto, ed è bastata una frase per far crollare il castello di carte. «Siamo proprio all’inizio della fase di scrittura», ha dichiarato Serkis, spiegando che era necessario più tempo per perfezionare la sceneggiatura e gli effetti visivi prima dell’inizio delle riprese nel 2026: «Inizieremo a prepararci per il set alla fine di quest’anno, dato che prenderà molto tempo, sei o sette mesi, dopodiché inizieremo a girare dall’anno prossimo. Dunque, l’uscita è prevista a dicembre 2027». Un ulteriore conferma è giunta dall’intervista ai co-presidenti/CEO della Warner Bros. Pictures, Mike De Luca e Pam Abdy, che hanno detto: «Abbiamo appena avuto un incontro ravvicinato con Philippa Boyens su Gollum , e credo che riceveremo la sceneggiatura a maggio».

Un’operazione nostalgia?

Philippa BoyensWarner Bros. ha riunito un team impressionante di veterani della Terra di Mezzo per guidare questa nuova avventura. La produzione beneficerà della supervisione creativa di figure chiave della trilogia cinematografica originale. Fanno, infatti, parte del team creativo principale: Peter Jackson (produttore), Fran Walsh (Produttrice/Sceneggiatrice e moglie di Jackson), Philippa Boyens (sceneggiatrice), Arty Papageorgiou (sceneggiatore) e Phoebe Gittins (sceneggiatrice e figlia della Boyens). Gli ultimi tre sono stati anche sceneggiatori de La Guerra dei Rohirrim. Questo mix di talenti creativi affermati e emergenti mira a mantenere la continuità con i film precedenti, apportando al contempo nuove prospettive alla storia. La sceneggiatura si concentra, a quanto pare, sul periodo compreso tra la perdita dell’Anello da parte di Gollum e la sua cattura da parte delle forze di Sauron. La Warner Bros sta investendo molto in tecnologie all’avanguardia per soddisfare i requisiti di effetti visivi del film. Andy SerkisNaturalmente, Andy Serkis è al centro di questa produzione, assumendo la doppia responsabilità di regista e protagonista. Questo segna il suo ritorno al ruolo di Gollum/Sméagol che lo ha reso famoso nella trilogia originale. Un preciso obiettivo è quello di riunire i vecchi personaggi, quelli ormai entrati a buon diritto nella cultura di massa, per narrare un capitolo apparentemente minore ma che, grazie soprattutto a The Hunt for Gollum (fan-film di fama internazionale costato appena 5mila dollari, disponibile gratuitamente su YouTube anche doppiato in italiano grazie alla direzione di Riccardo Ricobello) è diventato il fondamento di una parte della community tolkieniana.
Secondo la trama, Gandalf, appena incontrato Frodo e scoperta la natura dell’Unico, manda Aragorn a cercare Gollum per poter sapere di più sull’Anello trovato da Bilbo anni prima. La posta in gioco? Impedire alla creatura di cadere nelle mani di Sauron e rivelare la posizione dell’Unico Anello. Questa narrazione è liberamente ispirata ad Appendici del Signore degli Anelli, dando ai registi la possibilità di espandersi pur rimanendo fedeli alla fonte. Non è solo la storia di un inseguimento: è una storia di ossessione, segretezza e compromesso morale. Per molti versi, è il filo mancante che lega i sospetti di Gandalf e l’evoluzione di Aragorn nel ranger che incontriamo a Brea.
La storia si colloca, quindi, sempre nella Terza Era; i personaggi sono sempre gli stessi, così come quell’aria di high fantasy che solo una location come la Nuova Zelanda può donare (mancata ne La Guerra dei Rohirrim, perché animato, e soprattutto nel giocattolo di Prime Video). Ian McKellen e Peter Jackson sul set de Lo HobbitOperazione nostalgia o nuovo avvincente capitolo? Di certo l’andazzo degli ultimi anni non fa mai ben sperare (e le pressioni mosse da Warner Bros. nemmeno), quindi non ci resta che attendere il 2027 considerando, inoltre, che quell’anno si parlerà anche di quarta stagione de Gli Anelli del Potere. Ne viene fuori potenzialmente una guerra tra compagnie di marketing che poco o nulla c’entra con il racconto secondario (tolkienianamente parlando). Ma chi ci perde da questa campagna è sempre solo il pubblico: ormai disabituato alla qualità e piuttosto nutrito di opere fasulle, meramente con fini commerciali, film “finiti” già ancora prima di uscire. E invece, come già dimostrato da Jackson, il cinema è sempre stato un ottimo veicolo di divulgazione tolkieniana, anche in chiave pop, ribelle forse, ma pur sempre devota e profondamente legata al lavoro del professore.

 

ARTICOLI PRECEDENTI:
– Leggi l’articolo Warner: Serkis nel 2026 in Caccia a Gollum
– Leggi l’articolo Warner Bros rinnova i diritti di LOTR: altri film in arrivo
– Leggi l’articolo Film: Hunt for Gollum

 

LINK ESTERNI:
– Vai al sito web della Middle-earth Enterprises
– Vai al sito web della Independent Online Cinema

 

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