Pochi giorni fa è stata annunciata la presenza degli Holy Martyr al Tolkien Day 2017, evento che si terrà al MACRO 128, lo spazio presso il Museo di Arte Contemporanea di Roma (Via Nizza 138, 00198 Roma), organizzato dall’Associazione Italiana Studi Tolkieniani in collaborazione con Ludomaniacs. La partecipazione del gruppo Epic metal italiano è dovuta alla recente pubblicazione dell’album Darkness Shall Prevail, disco interamente ispirato dalle opere di J.R.R. Tolkien. Abbiamo quindi incontrato la mente del gruppo, Ivano Spiga, per discutere della genesi e dello sviluppo del quarto full-length degli Holy Martyr. L’intervista è pubblicata in collaborazione con Metal Hammer Italia ed è stata realizzata dal caporedattore Stefano Giorgianni, autore del libro J.R.R. Tolkien Il Signore del Metallo (Tsunami edizioni, 2016), opera che sarà presentata anch’essa durante il Tolkien Day.
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Tolkien Day, ci sono anche gli Holy Martyr
Come avrete notato da un precedente articolo e dai diversi annunci sui social network, il 25 marzo avrà luogo nella capitale il Tolkien Day, evento organizzato dall’Associazione Italiana Studi Tolkieniani in collaborazione con Ludomaniacs. La giornata, che si svolgerà a MACRO 128, lo spazio presso il Museo di Arte Contemporanea di Roma (Via Nizza 138, 00198 Roma), comprenderà diverse iniziative legate alle diverse arti, da quella visuale, con gli artist desk con Simona Calavetta, Andrea Piparo e Ivan Cavini, al cinema, con Stefano Mangusta che curerà una conferenza legata ai fan film, passando per i giochi di ruolo, fino al Reading Day. Ci sarà però anche la musica a occupare il suo considerevole spazio alla manifestazione. Ed è proprio a questo proposito che annunciamo la presenza degli Holy Martyr, gruppo Epic Metal italiano, al Tolkien Day.
Intervista esclusiva ai Blind Guardian
Ci sono autori che segnano indelebilmente la storia letteraria, pagine che non verranno mai cancellate e che non si perderanno mai nelle sabbie del tempo, opere che si tramandano di generazione in generazione stregando milioni di persone in tutto il globo. J.R.R. Tolkien può senza alcun dubbio esser annoverato fra i più influenti scrittori del XXI secolo, uno dei massimi esponenti dell’arte scrittoria, filologica e linguistica dell’intera tradizione, i suoi scritti continuano ancor oggi ad affascinare nuove schiere di lettori in ogni parte del pianeta, con un nutrito esercito di appassionati, studiosi ed accademici intenti a svelare di giorno in giorno i lati più nascosti dell’impareggiabile ed inesauribile mole di componimenti prodotti e lasciati in eredità dall’autore inglese.
Tolkien e il Metal 6: il Power Metal (3)
Nella scorsa parte ci eravamo lasciati in terra italica, ora facciamo una breve sosta molto vicino al nostro Paese, in Svizzera. In terra elvetica, nel 1996, nasce una band nettamente incline al folk locale: gli Excelsis. Il loro primo album ci riguarda da vicino già alla lettura del titolo, intitolato infatti Anduin the River (1997). Al suo interno vi sono canzoni come l’omonima Anduin the River, Princess of Trees, Mordor Speaks e, da non trascurare anche se al di fuori del tema, In the Highlands, dove la voce del cantante si avvicina a grandi linee a quella di Hansi dei Blind Guardian. Inseriamo alcuni versi dei testi per ciascuna canzone:
Anduin the River (Testo)
Pull harder, pull faster…we’re rowing on the river
We search the riverside for the escape route in the night
This is no time to turn back now
Pull harder, pull faster…we’re rowing on the river
We search the riverside for the escape route in the night
This is no time to turn back now
This is no time to turn back now
Far away from me, I can see the Rauros-falls behind this point
This is the only way to take us to the king, to the king of Gondor
Far away from me, I can see the Rauros-falls behind this point
This is the only way to take us to the king, to the king of Gondor
Deep waters, dark silent follow us so dangerous
Deep waters, dark silent follow us so dangerous
The great old river close to the Rauros-fall
The good old river, whose wingless blind fish call
A whispering in the night, a small light far away – This is Boromirs death
You will forget us never, in dreams we are together and fly away to a place of…
A whispering in the night, a small light far away – This is Boromirs death
You will forget us never, in dreams we are together and fly away to a place of…
L’Anduin (Sindarin Lungo Fiume) è un corso d’acqua centrale per le vicende della Terra di Mezzo. Nei Campi Iridati o Loeg
Ningloron presso un fiume (Gaggiolo in italiano, Gladden in inglese, Niglor in Sindarin) Isildur, che a quel tempo portava l’Unico Anello, venne assalito ed ucciso; il gioiello venne trasportato via dal flusso fluviale e nel 2463 della Terza Era venne ritrovato durante una giornata di pesca da Deagol che poi venne assassinato dal cugino Smeagol proprio a causa dell’effetto dell’Anello su quello che sarebbe poi diventato Gollum.
Sulle rive dell’Anduin si trovano inoltre gli Argonath, gigantesche statue raffiguranti Isildur ed Anarion, dette anche Le Colonne dei Re, Cancelli degli Argonath, Cancelli dei Re, Cancelli di Gondor. Erette da Romendacil II per segnare il confine settentrionale di Gondor e rammentarne la potenza. Entrambe le figure hanno la mano sinistra alzata come segno di ammonimento.
In Princess of Trees (Testo) gli Excelsis toccano la figura di Galadriel, di cui abbiamo già discusso:
Born in a house of stone, top on this street
Lives a girl so beautiful, can’t she feel my need
Galadriel was the name, the rose
She has brown hair so long
She fights with her heart, so wonderful
Her will is so strong…
In Beneath the Hills (Testo) il gruppo elvetico nomina la Grigia Compagnia fondata da Galadriel, composta dai Dúnedain del Nord e dai fratelli Elladan e Elrohir. Combatté ai Campi del Pelennor e ai Cancelli Neri di Mordor durante la Guerra dell’Anello.
Arriviamo dunque a Mordor Speaks (Testo), dove gli Excelsis fanno primeggiare il Male e l’Oscuro Signore:
Silent in this land
Around the dark shadows
Footsteps deep in the sand
Brown are the meadows
Is this the invasion of the dark lords hand
Or the regeneration of the dark evil stand
I am your blood, I am your enemy before I die
Will fight with my sword, will fight to Sauron the dark lord
I am your blood, I am your enemy before I die
Will fight with my sword, will fight to Sauron the dark lord
The end of the ways are in Mordor
I hear the death voice into the night
The end of the ways are in Mordor
I hear the death voice into the night
Tolkien e il Metal Parte 4 Ecco il Power Metal (1)
Madame e messeri, metallari e tolkieniani, eccoci arrivati al capitolo forse più “piacevole”, sarebbe meglio a dir tranquillo, del nostro viaggio all’interno del mondo incantato di Tolkien, infestato da uomini con capelli lunghi brandenti chitarre elettriche e poderose doppie casse. A fondo pagina trovate i link ai precedenti capitoli. In questa occasione è importante sottolineare che il capitolo dedicato al Power Metal verrà diviso in diverse puntate pubblicate con scadenza pressoché settimanale-quindicinale, data l’infinita quantità di materiale. Prima di iniziare questa nuova parte è necessario illustrare la storia di questo sottogenere della musica Metal, forse il più conosciuto e ascoltato, anche dai profani, assieme ai classici cantori del genere. Le radici del Power affondano verso la seconda metà degli anni ’80 con caratteristiche proprie, probabilmente in contrasto con l’aggressività e la limitata melodia dei primi sviluppi del Death e del Black.
Tolkien e il Metal – 1: un’introduzione
È nota la massiccia influenza che J.R.R. Tolkien ha avuto in campo musicale e un genere duro e potente come il metal non poteva essere da meno. Proviamo, allora, a delineare qualche accenno sull’argomento. Tra i primi esempi di progressive rock ispirato alle opere di Tolkien non si può non citare l’album strumentale dello svedese Bo Hansson dal titolo Music inspired by Lord of the Rings del 1970. Inizialmente pubblicato in Svezia nel 1970 fu ripubblicato con il titolo attuale in tutto il mondo nel 1972 arrivando nella Top 40 inglese.
