Mostra di Parigi, ecco il diario della visita

Ho avuto l’onore, in qualità di presidente dell’Associazione Italiana Studi Tolkieniani, di essere invitato all’anteprima per le autorità di domenica 20 ottobre e al vernissage di lunedì 21 della grande mostra Tolkien, Voyage en Terre de Milieu. Ecco il racconto del mio viaggio. Quel che colpisce sono le dimensioni della mostra: ben 1000 metri quadrati di spazio espositivo, con più di 300 pagine e ben 200 illustrazioni (quasi tutti gli oggetti in mostra a Oxford, ma anche manoscritti inediti provenienti dalla Marquette University e non solo) e una serie di venti illustrazioni originali appositamente realizzate da Alan Lee. L’impressione è enorme, specialmente con l’inclusione dei quattro arazzi provenienti da Aubusson, che bisogna proprio di vedere di persona. La Marquette non ha mai prestato così tante pagine di manoscritti a un’altra istituzione dalla morte di Tolkien nel 1973: la BnF ha preso in prestito oltre cinque volte il numero di manoscritti che erano in mostra a Oxford e New York. «Per noi è un evento particolare», ha spiegato durante l’anteprima Frédéric Manfrin, curatore della mostra assieme a Vincent Ferré, «la Bibliothèque Nationale non conserva nessun manoscritto di Tolkien, e questa è la prima rassegna dedicate a un autore non francese tenuta presso la Biblioteca Nazionale da quando è stata istituita nel 1461».
Baillie Tolkien, prima moglie di Christopher ha preso poi la parola a nome degli eredi per confermare l’eccezionalità dell’evento: «Quando Richard Ovenden mi ha informato del progetto della mostra alla Biblioteca nazionale di Francia, sono stata felicissima. Ero a conoscenza del valore nazionale del luogo e dell’alto livello della mostra. Mi è sembrato subito naturale che un simile evento fosse ospitato in un luogo del genere, anche perché, vivendo in Francia, siamo consapevoli di come qui la cultura sia tenuta in grande conto. Ho inoltre trovato molto gratificante un simile riconoscimento di Tolkien in Francia: qui la sua opera è trattata in maniera molto seria, senza eccentricità, e la mostra rispetta questa prospettiva culturale. Sono felice del grande rispetto con cui viene curata l’eredità letteraria di J.R.R.Tolkien, a ogni livello dell’esposizione». In conclusione, Vincent Ferré ha ringraziato i promotori dell’idea: «Ho lavorato per 3 anni e mezzo insieme a questi 3 hobbit, cresciuti al ritmo delle storie di Tolkien: oltre a Manfrin, Thierry Grillet, che è all’origine del progetto nel 2016 (ma ricordo che Richard Oveden della Bodleian Library ci stava già pensando nel 2014)».

Dal 22/10 la grande mostra su Tolkien alla BNF

Bibliothèque nationale de France - ParigiDopo le grandi anticipazioni date a marzo torniamo a guardare cosa accade in terra francese, dove l’attesa si fa quasi febbricitante per la mostra dedicata al Professore che aprirà fra meno di dieci giorni alla Bibliothèque Nationale de France: aperta dal 22 ottobre al 16 febbraio 2020 (due settimane in più di quanto inizialmente annunciato), la mostra Tolkien – Voyage en Terre du Milieu è curata da Vincent Ferré, professore di letteratura comparata all’Université Paris-Est Créteil (UPEC), e Frédéric Manfrin, capo curatore del dipartimento di Filosofia, Storia e Scienze dell’uomo della BnF.
Circa 300 pezzi in mostra per scoprire l’uomo e l’opera: oltre ai manoscritti e ai disegni di Tolkien (si tratta per la precisione di migliaia di pagine in gran parte mai pubblicate) saranno in esposizione reperti storici, quadri e documenti che forniranno un contesto alla sua creazione letteraria e artistica. La prima parte della mostra che, come già annunciato, si focalizzerà sulla Terra di Mezzo (mentre la seconda sarà dedicata all’uomo e la terza all’influenza sulla letteratura fantasy) ne esplorerà la geografia, dalla Contea a Mordor, fino al viaggio all’Ovest, a Valinor, ed ogni tappa di questo percorso permette di scoprire lo spessore letterario, linguistico e culturale della creazione tolkieniana. Smarrirsi (o ritrovarsi) così non solo nel mondo di Tolkien, ma anche nel mondo che lo ha ispirato, uno sguardo ampio che permette di comprendere meglio sia l’originalità degli scritti del Professore sia i tanti riferimenti culturali che vi si possono ravvisare, frutto di una vita dedicata allo studio.

Ottobre 2019: la mostra francese su Tolkien

Presentazione delle mostre BnF 2019Dopo il grande successo della mostra Tolkien: Maker of Middle-earth ad Oxford (di cui potete leggere qui il nostro resoconto della visita alla mostra), tra giugno e ottobre dell’anno scorso, e la seconda tappa al Morgan Library & Museum di New York attualmente in corso (i tolkieniani americani che ancora non hanno potuto visitarla hanno tempo fino al 12 maggio), un’altra grande esposizione dedicata al Professore ci attende in autunno: questa volta sarà la Francia a celebrare il Professore ed il mondo scaturito dalla sua mente.
Dal 21 ottobre 2019 fino al gennaio 2020 la Bibliothèque Nationale de France a Parigi ospiterà un’esposizione che si preannuncia ancor più straordinaria delle due precedenti: ben 1000 metri quadrati di spazio espositivo, con quasi tutti gli oggetti in mostra a Oxford ma anche manoscritti inediti (provenienti dalla Tolkien Collection della Marquette University e non solo) e una serie di venti illustrazioni originali appositamente realizzate da Alan Lee, artista che da anni presta il proprio pennello alla rappresentazione del mondo di Tolkien, e che col proprio talento ha conquistato gli amanti della Terra di Mezzo. La mostra sarà inoltre strutturata in modo tale da creare un dialogo con le altre collezioni della Bibliothèque Nationale, ed altri Bibliothèque nationale de France - Parigioggetti ancora appositamente riuniti.
Si tratterà della mostra più grande mai dedicata al Professore in Francia, dalla nascita non facile: essa parte infatti da presupposti singolari, in quanto la Bibliothèque Nationale non conserva nessun manoscritto di Tolkien, e sono poche le rassegne dedicate ad un autore non francese tenute presso la Biblioteca Nazionale. Infine, è da notare come Tolkien sia un autore che ancora suscita reazioni molto differenti e contrastanti, anche negli direttori della biblioteca.

Tolkien sbarca alla Ecole Normale di Parigi

Ens_Scuola-normale-superiore-ParigiChe Tolkien stia prendendo sempre più piede nelle università è oramai dato di fatto. Quello di cui vogliamo portarvi a conoscenza oggi è un nuovo ciclo di seminari tolkieniani al dipartimento di Lingue e Letterature della Ecole Normale Supérieure di Parigi. Si tratta di una delle sedi più prestigiose della capitale francese, l’università dedicata all’istruzione di insegnanti, ricercatori delle università e degli enti di ricerca, da cui sono usciti molti tra i politici, statisti e scrittori transalpini, la cui succursale italiana è nientemeno che la Scuola normale superiore di Pisa. Il corso vedrà il patrocinio di Isabelle Pantin, docente di Lingua e Letteratura presso lo stesso ateneo e autrice del libro Tolkien et ses légendes, in collaborazione con l’Associazione Tolkiendil e sotto la responsabilità di Nils Renard. Il programma dettagliato degli incontri è ancora in fase di sviluppo, ma possiamo fornirvi qualche informazione riguardo all’obiettivo generale e sul primi appuntamenti.

Le lingue di Tolkien al Centre Pompidou di Parigi

Conferenza di Miha Gherghescu al Centro Pompideur La Francia è un altro pianeta. E lo dimostra anche nel suo approccio alla cultura. Il Centre Pompidou di Parigi ha aperto le porte alla quarta stagione del Nouveau Festival, ora prorogato fino a fine marzo, un’occasione importante in cui si rivelano le complesse diversità della cultura visuale contemporanea. La manifestazione accoglie più di cento ospiti che con le loro proposte si collocano all’incrocio di molteplici discipline. Tra grafica e tipografia, cinema e performance live, idiomi immaginari, musica e dibattiti, il Centre Pompidou, per questa quarta edizione, investiga il tema della lingua, andando oltre la sfera dei significati, per coglierne le astrazioni sonore e le manifestazioni più arcane. E nell’ambito dei linguaggi inventati non potevano mancare, naturalmente, quelli creati da J.R.R. Tolkien. Ecco il nostro resoconto dell’evento.