Se per J.R.R. Tolkien è «questione di tempo»

Logo

Libri: A question of TimeNegli ultimi anni dell’Ottocento e i primi decenni del Novecento compaiono in Gran Bretagna varie opere di narrativa e saggistica in cui i temi del tempo, del viaggio nel tempo e dell’unità sovratemporale di singole coscienze appartenenti a epoche diverse trovano manifestazione, come risposta al disagio provato dai loro autori nei confronti di un presente percepito come estraneo. Tolkien condivise questo clima culturale e anche per lui il “viaggio nel tempo” rappresentò una via per “sfuggire” al presente – o, per meglio dire, il mezzo per ipotizzare e far proprio un punto di vista più ampio sulla realtà (una sorta di esperienza narrativa dell’eternità, si potrebbe dire). È da questa contastazione che parte Verlyn Flieger per trattare A question of time: J.R.R. Tolkien’s Road to Faërie, pubblicato dalla Kent State University Press nel 1997. La studiosa statunitense è considerata la maggiore studiosa di Tolkien a livello mondiale insieme a Tom Shippey. Ha infatti curato Sulle Fiabe e Il fabbro di Wootton Major, dirige la rivista accademica Tolkien Studies: An Annual Scholarly Review, ha vinto ben tre Mythopoeic Award per i suoi studi e l’ultimo suo lavoro è una raccolta di suoi saggi (Green Suns and Faerie, ne abbiamo parlato qui) e il suo secondo romanzo, The Inn at Corbies’ Caww. In questo libro la Flieger tratta di temi abbastanza circoscritti: come Tolkien ha trattato il Tempo e come ha approfondito la relazione tra Mondo Primario e Secondario nelle sue opere letterarie. Il volume è interessante per il tentativo dell’autrice di proporre un percorso di lettura tematico dell’intera opera di Tolkien; tentativo che conduce ad analisi originali di passi ben noti. Notevole per la sua accuratezza è poi lo studio di due romanzi incompiuti, che si rivelano essenziali nel processo di maturazione della narrativa tolkieniana. Proponiamo una recensione del libro firmata da Claudio Testi, riportando prima le parole di Douglas A. Anderson nella sua recensione sul numero 192 di Mythprint nel marzo 1998 (qui si può leggere la versione integrale): «A Question of Time è un’esplorazione di prim’ordine nell’ossessione che Tolkien aveva per il tempo e lo studio si è guadagnato una presenza certa sullo scaffale di libri assolutamente essenziali da avere per comprendere le opere di Tolkien».

Anche il Cavaliere Verde è diventato un fumetto

Sir Gawain and the Green KnightLo Hobbit e Il Signore degli Anelli di J.R.R. Tolkien hanno ispirato altre opere artistiche tra cui anche i fumetti, oggi più conosciuti come graphic novel. Ma ora anche un’edizione critica dello scrittore inglese debutta in versione disegnata: una casa editrice statunitense annuncia l’uscita di una nuova graphic novel, ispirata addirittura a Sir Gawain and the Green Knight!

Antiche atmosfere in due pubblicazioni di Tolkien

La leggenda di Sigurd e GudrunDato che i consigli letterari non sono mai abbastanza, soprattutto in periodo di regali, continuiamo a parlare di libri, segnalando due testi del Professore usciti recentemente, entrambi a cura di Christopher Tolkien. Il primo è La leggenda di Sigurd & Gudrun (Bompiani, 25 euro), in cui attingendo all’Edda e alle saghe dei Nibelunghi e dei Volsunghi, Tolkien riscrive le leggende intrecciate di Sigurd e Gudrun. Ecco allora susseguirsi prima le eroiche e tragiche avventure di Sigurd, l’uccisore del drago Fafnir che custodisce l’oro dei Nibelunghi, sino alla conquista della valchiria Brynhildr che Sigurd risveglierà dal suo sonno magico per poi inoltrarsi sul sentiero di un terribile destino sposando Gudrún. E quindi la storia della stessa Gudrún, inconsolabile vedova di Sigurd, di cui seguiamo, con tutta la suspense che l’epica autentica sa suscitare, la personale storia di vendetta che ricorda una tragedia greca trasporta nel Nord Europa. Una storia che passa attraverso il matrimonio con il malvagio re degli Unni, Atli attirato da Gudrún in una vera e propria trappola mortale. Un poema che affonda le sue radici nelle antichissime epopee mitiche della tradizione occidentale restituendocene l’afflato nconfondibile insieme a una sensibilità fantastica del tutto contemporanea, che da più di mezzo secolo continua ad affascinare lettori di ogni nazione e di ogni età. Per chi l’avesse perso, ecco la presentazione del volume, affidata a un vero e proprio trailer, per il quale rimandiamo volentieri al nostro canael su Youtube:

SirGawainIl secondo libro di Tolkien è Sir Gawain e il Cavaliere Verde (Ed. Mediterranee, 12.90 euro). La collana Orizzonti dello Spirito ripropone questo poema medievale, insieme ai suoi coevi Pearl e Sir Orfeo, già pubblicati negli anni ’70 con la traduzione di J.R.R. Tolkien. In questa nuova edizione, il traduttore Sebastiano Fusco s’è basato proprio sulla versione in inglese moderno del Professore, anziché su quella originale in medio inglese.
Se Sir Orfeo è una rivisitazione medievale del celebre mito greco, e Pearl descrive l’elaborazione mistica del lutto da parte di un padre che ha perso la figlia, con Sir Gawain entriamo nelle leggende arturiane. A sir Gawain (Galvano), uno dei più famosi e puri cavalieri della Tavola Rotonda di re Artù, è affidata la risposta a una sfida sovrumana, lanciata da un essere fantastico di fronte a tutti i più nobili eroi che acquisirono fama nella mistica cerca del Santo Graal: sopportare un colpo vibrato con un’arma tremenda da una creatura che, pur se ha l’aspetto d’un uomo, certo uomo non sembra essere. Accettare la sfida significa prepararsi alla morte. Ma in
realtà, come apprenderà sir Gawain, la tenzone che dovrà affrontare dopo infinite avventure non mette a rischio soltanto la sua vita: ciò che realmente è in gioco è la sua nobiltà di cavaliere, la sua purezza e la sua lealtà. Il romanzo di sir Gawain, nella sua versione primitiva intitolata Sir Gawayne and the Grene Knight, è narrato in un manoscritto risalente al Quattrocento, dovuto a uno sconosciuto autore che impiegava un idioma assai complesso, ricco di vocaboli provenienti dalle letterature romanze e scandinave, tale da renderlo incomprensibile al lettore moderno.
Due volumi che ci rimandano ad un passato arcano e sempre affascinante.

– Vai al sito delle Edizioni Mediterranee
– Vai al sito di Bompiani editore

.