Shaun Gunner: Tolkien Society? In Italia ce ne sono due

Tolkien SeminarShaun Gunner è il presidente della Tolkien Society dal 2013 ed è stato a capo del comitato organizzativo dell’evento per i 50 anni dell’associazione tenutosi a Birmingham quest’estate, Tolkien 2019. Volontario della Tolkien Society dal 2011, Gunner è particolarmente attento alla crescita dell’associazione, che si prefigge come obiettivo la diffusione delle opere scritte dal Professore oxoniense che ci ha regalato meravigliose visioni della Terra di Mezzo, aiutato anche dall’essere un professionista nel campo delle comunicazioni.
Durante l’evento Tolkien 2019 ha tenuto un intervento dal titolo Gandalf for President: the Politics of Tolkien ed ha anche gentilmente trovato il tempo per rilasciarci una breve intervista…

Iniziamo l’intervista inquadrando la questione: innanzitutto, cos’è la Tolkien Society e cosa fa durante l’anno?
Shaun Gunner: «La Tolkien Society è un’organizzazione culturale no profit che svolge attività di assistenza e solidarietà sociale, costituita secondo le leggi in vigore in Inghilterra e Galles, che si occupa di far conoscere al pubblico, e di promuoverne la ricerca, sulla vita e le opere di J.R.R. Tolkien. Fondata nel 1969, le nostre attività si sono allargate sempre più nel corso degli anni fino a includere il progetto Tolkien to the World, l’archivio storico, la borsa di studio Tolkien, e tutte le attività di promozione della società che comprendono gli eventi locali, la pubblicazione di articoli e servizi radiotelevisivi da parte dei media e i social network.
Durante l’anno organizziamo un certo numero di eventi ormai fissi come la Cena annuale, il Seminario, la Oxonmoot e naturalmente il Tolkien Toast e il Tolkien Reading Day, mentre pubblichiamo annualmente la rivista Mallorn e ogni due mesi il bollettino dei soci Amon Hen. Abbiamo appena celebrato il nostro 50esimo anniversario e continueremo a fare tutto questo per i prossimi 50 anni!».

Ci spieghi meglio: quando la società è stata fondata e quali sono state le relazioni con J.R.R. Tolkien e i suoi eredi?
«Certo: la Società è stata fondata esattamente nel novembre 1969 da Vera Chapman, nota appassionata conosciuta come Belladonna Took. In quegli anni l’editore inglese, Allen and Unwin, incoraggiò molto la società e la mise in contatto con lo scrittore. Così nel 1972 Tolkien accettò di divenire Presidente della Tolkien Society. Dopo la sua morte, la carica fu offerta al figlio Christopher, ma quest’ultimo declinò perché sentiva che giustamente quella carica appartenesse solo al padre. Così oggi, Tolkien rimane il Presidente Onorario in Perpetuo della società e sua figlia Priscilla è Vicepresidente. Durante tutti questi anni, diversi membri della famiglia dello scrittore hanno presenziato eventi o sostenuto attività della nostra società».

Capisco. Quindi, ci sono ancora contatti diretti e attivi con i membri della famiglia Tolkien?
«Sì, assolutamente».

Lei ha elencato tutti gli appuntamenti fissi della Tolkien Society durante l’anno. Ci faccia capire: il Seminario è il vostro evento più accademico, mentre la Oxonmoot è l’evento più ludico?
«In realtà sono entrambi eventi molto allegri! Entrambi hanno dei momenti più seri, ma la Oxonmoot è più dedicata alla condivisione che include feste, canti, giochi, quiz e laboratori; il Seminario non ha tutto questo. Il Seminario si concentra in un solo giorno di interventi accademici e si svolge proprio il giorno prima dell’International Medieval Congress di Leeds, ma anche in quell’occasione la giornata finisce al pub!».

Atti del convegno su Tolkien 2005Quanto importanti per la Tolkien Society sono i convegni internazionali da voi organizzati nel 2005, 2012 e 2019?
«Per noi sono momenti estremamente importanti perché sono una vera e propria celebrazione internazionale su Tolkien e su tutto il fandom a lui legato. Nel 2005 abbiamo celebrato il 50 anni della pubblicazione de Il Signore degli Anelli e nel 2012 i 75 anni de Lo Hobbit, ma per il nostro anniversario abbiamo voluto fare onore alla nostra storia e ai suoi contributi in tutti questi anni. Per questo per noi è stato importante avere avuto ospiti che sono cresciuti con la società e per gli appassionati di Tolkien è stato importante aver avuto la possibilità di incontrarsi e festeggiare tutti insieme. La cosa più bella di quest’anno è che ho potuto festeggiare con persone che non vedevo da sette anni. È stato fantastico!».

Qual è il rapporto tra la Tolkien Society e le altre Tolkien Society nel mondo?
«Noi lavoriamo con uno spirito di cooperazione con tutte le Tolkien Society, anche quelle che hanno un diverso nome. Sappiamo inoltre che molti membri di altre società tolkieniane sono anche membri della Tolkien Society, come con voi. Però non cerchiamo mai di governarle o dirigerle in un qualunque modo: spetta ai lettori di Tolkien in ogni paese decidere le proprie strutture. Siamo sempre desiderosi di supportare e aiutare le altre società tolkieniane nel miglior modo possibile».

Può esserci più di una società riconosciuta per ciascun paese, come avviene in Italia?
«Sì, naturalmente. Anche la Svezia ne ha due – Mithlond di Göteborg e Forodrim di Stoccolma – e nel Regno Unito stesso, oltre la nostra società abbiamo anche Minas Anor a Cambridge e Taruithorn a Oxford [è la società studentesca dell’Università di Oxford]».

Roberto Arduini, Andrew Higgins, Dimitra Fimi, Claudio TestiL’AIST – Tolkien Society of Italy, in quanto membro corporativo della Tolkien Society, può fare qualcosa per aiutare la sua casa madre?
«Naturalmente! La cosa che ci aiuta di più è promuovere la conoscenza di Tolkien il più possibile. Certo, se più membri dell’AIST fossero membri della Tolkien Society o – oltre ai Seminar e ai convegni internazionali – venissero anche alla Oxonmoot sarebbe fantastico, ma noi lo facciamo per Tolkien».

Cosa si aspetta dalla serie TV prodotta da Amazon?
«Ha! Non so più di quanto sia pubblico, ma spero di vedere una fantastica realizzazione degli eventi della Seconda Era, incentrati sulla regione dell’Eregion e sulla forgiatura degli Anelli e la guerra contro Sauron. Penso che questo possa essere reso in maniera magnifica, e spero che lo sia!».

Cosa pensi dello sviluppo degli studi tolkieniani? Può esserci una crescita futura?
«Ovviamente sì! Abbiamo appena iniziato a dipanare il bandolo della matassa degli studi su Tolkien. Guardate quanti dottorandi e ricercatori ci sono in giro che vogliono fare studi comparativi di Tolkien con altri autori, esaminare il suo uso dell’invenzione del linguaggio o l’impatto delle sue opere sui lettori. Inoltre, Tolkien continua a evolversi per i lettori con pubblicazioni postume e ulteriori adattamenti, quindi ci saranno sempre nuove cose di cui parlare».

Tolkien SocietyQual è il prossimo progetto della Tolkien Society?
«Dopo un anno come il 2019, probabilmente un periodo di riposo! Ma più seriamente, stiamo guardando alla Oxonmoot del prossimo anno e a come possiamo impegnarci al meglio con i tantissimi soci internazionali che abbiamo. Seguite il nostro sito web per saperne di più su queste attività future!».

Grazie per la disponibilità!
«Grazie a voi per tutto quel che fate: le notizie sulle attività dell’AIST arrivano fino a qui da noi e sono tutte bellissime! Un saluto ai vostri soci e ai lettori di Tolkien in Italia».

ARTICOLI PRECEDENTI:
– Leggi l’articolo Tolkien 2019, è boom degli studiosi italiani
– Leggi l’articolo Nel 2019 festa dei 50anni per la Tolkien Society

LINK ESTERNI:
– Vai al sito della Tolkien Society

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