Nell’ambito del Fu Me Festival di Cesena è andata in scena Domenica 14 settembre 2025 la prima di Caccia ‘l drago. Fabula in musica liberamente ispirata all’opera di J.R.R. Tolkien. La regia è di Elvira Frosini e Daniele Timpano; la produzione è a cura de Gli Scarti – Centro di Produzione Teatrale di Innovazione e di Kataklisma teatro. L’opera ispiratrice naturalmente è Farmer Giles of Ham, scritta nel 1937 ma pubblicata nel 1949, tradotta in Italia per la prima volta nel 1975 con il titolo Il Cacciatore di Draghi e ripubblicata nel 2019 per i tipi di Bompiani nell’edizione critica di Christina Scull e Wayne G. Hammond, con la traduzione di Isabella Murro e la curatela del socio AIST Lorenzo Gammarelli.
Categoria: Teatro
A Mirandola torna il Tolkien Music Festival
Due anni fa – tra il 30 agosto e il 1° settembre del 2023 – nasceva a Mirandola (MO) il Tolkien Music Festival, a detta degli organizzatori, molto probabilmente a ragion veduta, il “primo festival musicale in Italia interamente dedicato a J.R.R. Tolkien”. La manifestazione, organizzata dall’Associazione Culturale Amici della Musica di Mirandola e concepita sin dagli esordi come un evento di carattere biennale, torna quest’anno con la sua seconda edizione a occupare gli spazi del parco La Favorita tra il 30 e il 31 Agosto.
Beren e Lúthien a Mirandola: il resoconto
Sabato 22 giugno, nel Chiostro dell’antico convento di San Francesco D’Assisi a Mirandola è stato messo in scena lo spettacolo serale “Lords of the Rings in concerto – La Storia di Beren e Lúthien – parte prima: La gemma e il giuramento“, definito dagli organizzatori un «racconto scenico e musicale di una delle più affascinanti vicende della Terra di Mezzo». Già nel 2023, e precisamente il 30 settembre e 1 ottobre presso il parco de La Favorita di Mirandola (Modena) si era svolta la prima edizione del Tolkien Music Festival, nel cui ambito nasce La Storia di Beren e Lúthien.
Il Tolkien Music Festival
Questa manifestazione ha visto la luce solo recentemente — più precisamente lo scorso autunno — ed è organizzata dall’Associazione Culturale Amici della Musica di Mirandola, che quest’anno festeggia 40 anni di attività. L’Associazione, che, secondo il direttore artistico Lucio Carpani, conta al suo interno «molti appassionati di Tolkien e del Signore degli Anelli» ha voluto dar vita a questo evento in occasione del cinquantenario della scomparsa dell’autore oxoniense (ne abbiamo parlato qui). Durante l’ultima edizione del festival, che avrà una cadenza biennale, all’interno del parco La Favorita di Mirandola, sono stati organizzati concerti, un mercatino con stand gastronomici e non solo, laboratori e attività per adulti e bambini, il tutto con al centro Tolkien e la musica.
La gemma e il giuramento
La Storia di Beren e Lúthien è un progetto molto ambizioso che sarà messo in scena in più parti (probabilmente quattro) nel corso dei prossimi anni. Questa è una delle Grandi Storie, quelle che nell’intento dell’autore avrebbero dovuto costituire il nucleo principale del Silmarillion. Tolkien teneva molto a questo racconto e ne parla alcune volte nelle sue lettere:
“La principale fra le storie del Silmarillion, e anche una delle più sviluppate,
è la Storia di Beren e della fanciulla elfica Lúthien. Qui incontriamo, fra le altre cose, il primo esempio del tema (che diventerà fondamentale con gli Hobbit) che le grandi linee della storia del mondo, “le ruote del mondo”, sono spesso girate non dai Signori o dai governanti, e nemmeno dagli dèi, ma da quelli che sono apparentemente sconosciuti e deboli, e questo a causa della vita segreta nella creazione, e della parte inconoscibile a ogni saggezza tranne Una, che consiste nell’intrusione dei Figli di Dio nel Dramma.
È Beren il mortale fuorilegge a riuscire (con l’aiuto di Lúthien, una semplice fanciulla anche se di sangue elfico reale) dove tutti gli eserciti e i guerrieri avevano fallito: egli penetra nella fortezza del Nemico e strappa uno dei Silmarilli dalla Corona di Ferro. Così egli ottiene la mano di Lúthien e si realizza il primo matrimonio fra un mortale e un’immortale. Di per sé la storia è una fantasia eroico-fiabesca (secondo me bella e potente), apprezzabile anche con solo una conoscenza vaga e molto generale degli antefatti.”
Lettera 133 a Milton Waldman del 1951
Ma la mitologia (con le lingue associate) ha iniziato a prendere forma durante la guerra del 1914-18.
“La Caduta di Gondolin (e la nascita di Eärendil) fu scritta in ospedale nel 1916 mentre ero in licenza per malattia dopo essere sopravvissuto alla battaglia della Somme. Il cuore della mitologia, la vicenda di Lúthien Tinúviel e Beren, scaturì da una piccola radura in mezzo a un bosco piena di “cicuta” (o qualche altra ombrellifera bianca) vicino a Roos sulla penisola di Holderness, dove andavo saltuariamente quando ero libero dai doveri reggimentali mentre ero assegnato al presidio sullo Humber nel 1918.”
Lettera 165 alla Houghton Mifflin Co. del 1955
La prima parte di questo spettacolo musicale in più atti, La gemma e il giuramento, inizia con un dispositivo molto caro al Professore, quello della cornice: la scena si apre infatti su un
accampamento di soldati di Rohan, in viaggio verso Minas Tirith con il compito di recuperare la salma del loro defunto re, perito durante la battaglia del Pelennor. Nell’accampamento sopraggiungono due cantastorie, anch’essi in viaggio verso la capitale di Gondor. I due sono stati ingaggiati da Re Elessar per narrare la vicenda di Beren e Lúthien, tanto cara ad Aragorn e alla sua sposa Arwen, in cui le vicende dei loro antichi antenati, anch’essi un uomo e un’elfa, in un certo senso, rivive. Così, in cambio dell’ospitalità offerta dai Rohirrim, i due cantastorie iniziano a narrare la prima parte della cerca del Silmaril, dalle vicende di Beren il fuorilegge nel Dorthonion al suo incontro con Lúthien nei boschi del Doriath.
La gemma e il giuramento copre infatti i primi quattro canti del Lai del Leithian, toccando tutti i punti principali della vicenda: di come un tempo Re Thingol regnasse sul reame elfico del Doriath, nel Beleriand, e di sua figlia, la più bella fra gli Elfi; di come Beren sopravvisse allo sterminio del padre Barahir e dei suoi compagni grazie all’avvertimento del fantasma di Gorlim il traditore; della sua fama di fuorilegge nel Dorthonion e del suo viaggio verso sud dopo il recupero dell’anello di Barahir, e di come giunto nelle foreste del Doriath incontri la fanciulla elfica Lúthien e se ne innamori; e infine del confronto fra re Thingol e Beren e della promessa di quest’ultimo di strappare un Silmaril dalla corona di ferro in cambio della mano di Lúthien.
Lo spettacolo si compone di una parte narrativa, nella quale le vicende di Beren e Lúthien vengono raccontate attraverso una selezione di testi, in italiano, estratti dal Silmarillion e dal Lai del
Leithian e da una parte musicale in cui gli stessi episodi vengono messi in risalto ed espansi da un coro, che in questo caso canta in inglese, accompagnato da un quartetto d’archi, arpa e percussioni. La narrazione è affidata alle voci esperte di Edoardo Siravo e Gabriella Casali, che interpretano il ruolo dei due cantastorie. Le voci del coro sono quelle dei giovani cantanti dell’Ensemble Augusta, un gruppo specializzato in narrazioni musicali dove il racconto di storie si miscela alla musica. Le musiche e i testi affidati al coro sono del maestro Lucio Carpani, che per questi ultimi compie una rielaborazione del Lai del Leithian. Le scenografie, fornite dai cosplayer del gruppo Éored of East Mark, alcuni dei quali si sono prestati anche a interpretare il gruppo di guerrieri del Mark, sono minimali, ma ben si sposano con il contesto del chiostro di San Francesco, le cui colonne, grazie alle luci e alla musica, richiamano alla mente quelle delle mille caverne di Menegroth.
La messinscena, che dura meno di due ore, scorre veloce e risulta apprezzabile anche a un pubblico (in presenza) non composto esclusivamente da appassionati del Signore degli Anelli. La parte recitata e soprattutto le musiche e i cori contribuiscono a trasportare lo spettatore all’interno della vicenda, rendendo perfettamente le atmosfere di ciascuna scena:
i boschi del Dorthonion infestati dagli orchi, la potenza di Re Thingol e quella ancor più grande e minacciosa di Morgoth, le foreste del Doriath. Nel complesso lo spettacolo dimostra quello che possono ottenere “altre menti e mani, che praticassero il disegno, la musica e il teatro” quando applicate al Legendarium. A proposito di disegno, la locandina dello spettacolo è stata realizzata da Samuele Gabbanini, giovane illustratore che ha partecipato al concorso artistico bandito in occasione del Tolkien Music Festival nel 2023 e che ha realizzato anche le altre sei illustrazioni incluse in questo articolo. Chi non avesse potuto vedere la rappresentazione, può trovarne una registrazione on-line sul canale Valinor.
ARTICOLI PRECEDENTI:
– Leggi l’articolo A Messina, Modena e Roma omaggi a Tolkien
LINK ESTERNI:
– Vai al sito del Tolkien Music Festival
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Varese, le Lettere di Babbo Natale per i bimbi
Il periodo natalizio si conclude con un altro omaggio a J.R.R. Tolkien. A Maccagno con Pino e Veddasca, piccolo comune sul lago maggiore nella provincia di Varese in Lombardia, i bambini potranno festeggiare l’Epifania partecipando a uno spettacolo teatrale che andrà in scena domani, giovedì 6 gennaio, alle ore 16.15, all’Auditorium di via Valsecchi.
In Finlandia, Il Signore degli Anelli in teatro
Mentre il mondo aspetta la serie tv tolkieniana di Amazon o il biopic Tolkien, di cui sono da poco terminate le riprese, nella stessa terra da cui proviene Dome Karukoski (ovvero il regista del film biografico dedicato al Professore) gli appassionati tolkieniani devono attendere solo un paio di settimane per un nuovo viaggio nella Terra di Mezzo: in Finlandia, più precisamente presso il teatro comunale di Turku, il 15 febbraio andrà in scena la prima dell’adattamento teatrale del Signore degli Anelli diretto da Mikko Kouki (Taru Sormusten Herrasta il titolo in finlandese).
Questa non è la prima volta che gli scritti del Professore varcano le soglie di un teatro, come abbiamo potuto già sperimentare in Italia: ci sono state opere ispirate dalla fantasia di Tolkien, come L’ultimo cacciatore di draghi al Teatro Verde a Roma, letture di suoi brani e delle sue lettere a Cesena e altresì recite scolastiche, come quella del progetto C’è un Hobbit a Pontelago, organizzate con la collaborazione dell’AIST.
Ma lo spettacolo che attende i tolkieniani finlandesi è di più ampio respiro, un’impresa epica per l’epica del ventunesimo secolo: la rappresentazione, la cui prima sarà il 15 febbraio (le repliche inizieranno il 20 febbraio e attualmente sono previste fino al 19 maggio 2018, con un secondo ciclo in autunno), durerà poco meno di quattro ore e si terrà sul palco principale del teatro comunale di Turku (Turun kaupinginteatteri). Il teatro comunale di Turku propone vari spettacoli su diversi palchi in contemporanea, e ospita 400 esibizioni e 100.000 spettatori ogni anno; cifre notevoli, se si considera che l’intera Finlandia non raggiunge i 6 milioni di abitanti. Il direttore artistico del teatro è proprio Mikko Kouki, responsabile della regia dello spettacolo tolkieniano in programma: basato sul celeberrimo romanzo Il Signore degli Anelli, è prodotto con la licenza della Middle-earth Enterprises (divisione della Saul Zaentz Company).
Un Hobbit a Pontelago: 4° puntata, la recita
Il periodo natalizio è spesso periodo di recite scolastiche: vi proponiamo oggi il resoconto di una recita molto speciale, tolkieniana, parte del progetto C’è un Hobbit a Pontelago… in corso presso la Scuola Primaria “Carmine della Sala” di Pontelagoscuro (FE). Curata dalla socia e saggista AIST Elisabetta Marchi, chi ancora non conoscesse questa splendida iniziativa può ripercorrerne i passi qui, qui e qui.
Il meraviglioso viaggio dei ragazzi nella Terra di Mezzo non si esaurisce con questa recita, ma riprenderà nel nuovo anno, perciò continuate a seguirci!
Le voci dello Hobbit per l’Aist a Lucca Comics
Avevamo già annunciato che per l’edizione 2014 di Lucca Comics and Games avremmo raddoppiato la nostra presenza. Infatti, oltre agli ormai consolidati seminari su «Sogni, lingue e mitologia nelle opere di J.R.R. Tolkien», fiore all’occhiello della nostra associazione dal 2010, quest’anno torneremo anche con lo stand, dedicato principalmente ai nostri artisti. Sarà infatti l’occasione per incontrare di persona artisti affermati come Ivan Cavini, Fabio Leone e Andrea Piparo ma anche Alessio Vissani, fotografo che dipinge letteralmente per immagini ogni nostra iniziativa. Ogni dettaglio sulla nostra presenza, sui seminari e sulle prenotazioni si possono trovare qui. Ma l’edizione 2014 per la nuova Aist triplica addirittura! E ora scoprirete perché…
Il Potere dell’Anello va in scena a Fossano (Cn)
Anche in Piemonte, si leggono i brani di J.R.R. Tolkien. Si potrebbe commentare così lo spettacolo che si svolgerà sabato 27 settembre a Fossano, una delle sette sorelle della provincia di Cuneo. Lo spettacolo Il Potere dell’Anello si terrà alle ore 21 presso la Confraternita dei Battuti Rossi di Fossano. Come già il titolo lascia intuire, saranno letti brani delle opere di Tolkien.
J.R.R. Tolkien va a teatro: a Cesena le sue letture
Una volta c’era il Salone del fuoco. Ci si vedeva tra amici, di sera, all’aperto e in occasione di un qualche evento tolkieniano. Si portavano i libri e chi voleva ne prendeva uno, lo apriva e iniziava a leggere… Era una serata passata con J.R.R. Tolkien e gli amici che amavano le sue opere. Tutto in maniera informale e senza un copione preciso. Il tempo passa e anche l’autore del Signore degli Anelli va a teatro. Anche se lo spirito rimane lo stesso, è un piacere segnalare come lo scrittore inglese riceva sempre più omaggi dal mondo dell’arte e della cultura.
L’ultimo cacciatore di draghi da Tolkien al Teatro Verde a Roma
Al teatro Verde di Roma in scena sabato 3, giovedì 7 e sabato 9 febbraio 2013, “L’ultimo cacciatore di draghi”, spettacolo per bambini dai 4 ai 10 anni. Giovedì 7 e sabato 9, si svolgerà anche una festa di carnevale dopo lo spettacolo. Con un testo scritto da Roberto Marafante, che firma anche la regia, vede salire sul palcoscenico tre attori tuttofare, Andrea Calabretta, Gabriele Tuccimei e Andrea Maurizi della Compagnia Teatro Verde di Roma.
Ecco la trama: «Mai sottovalutare la perfidia dei draghi! Essi sono infidi, crudeli, spietati, ma soprattutto astuti. Eppure non sono invincibili». Ispirato a un racconto di J.R.R. Tolkien, questa favola originale racconta di come, casualmente, un uomo qualunque viene in possesso di una spada magica e diventa un abile e infallibile Cacciatore di Draghi. Ma, per affrontare l’ultimo Drago, scoprirà che i poteri della sua spada non sono sufficienti senza saggezza, coraggio e intuizione. In una giostra di colpi di scena, effetti speciali, musiche e canzoni gli spettatori vivranno un’avventura avvincente e spiritosa, come succede nei grandi film d’animazione.
ORARI SPETTACOLI: dal lun al ven ore 10.00 – sab e dom ore 17:00. Giovedì 7 febbraio ore 10.00 e ore 17.00
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– Vai al sito del teatro Verde di Roma
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