Una nuova targa blu è stata apposta il 3 agosto 2021 a Withernsea per ricordare il periodo in cui J.R.R. Tolkien e sua moglie hanno trascorso lì quando lui era soldato durante la Prima Guerra Mondiale. Le “blue plaques” sono delle installazioni permanenti che collegano un luogo col suo passato storico relativo a una persona o a un evento. Naturalmente, le zone di Birmingham e Oxford sono particolarmente importanti per capire la vita e le opere di Tolkien, ma lo Yorkshire orientale, malgrado sia legato a Tolkien per un periodo più breve, ha comunque avuto una parte cruciale nella sua vita e come fonte d’ispirazione per la sua nascente mitologia.
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Dopo più di 40 anni sulle orme di Tolkien
Il 2 settembre di 41 anni fa se ne andava l’uomo che ci ha regalato un sogno. Il 2 settembre 1973, J.R.R. Tolkien salutava il mondo primario per recarsi probabilmente in quella Terra di Mezzo che abbiamo imparato a conoscere attraverso i suoi scritti. Ci lasciava anche per andare a riabbracciare la sua amata Edith, partita appena due anni prima. Da allora entrambi riposano insieme nel cimitero Wolvercote, alla periferia di Oxford. Per ricordare lo scrittore inglese, l’Associazione romana studi Tolkieniani ha deciso di ripercorre un luogo poco conosciuto dell’Inghilterra, la regione dello Yorkshire, che ebbe un’influenza diretta su di lui. Lo facciamo anche perché, a oltre 40 anni dalla scomparsa, sono i molti i luoghi che aspirano alla Terra di Mezzo e al suo autore, non ultima la Nuova Zelanda, terra dove sono stati girate le due trilogie di Peter Jackson.
In Inghilterra, da alcuni decenni i lettori di Tolkien sono andati in visita a Oxford o Birmingham, posando per foto fuori delle case in cui ha vissuto,
visitando i diversi college dove ha studiato o dove in seguito è divenuto “tutor” o docente, rendendo omaggio alla sua tomba oppure perfino andando a bere al Eagle and Child, uno dei suoi pub preferiti. L’industria turistica sta affinando le proprie risorse offrendo Tolkien Tour dedicati. Nell’aprile di quest’anno Birmingham ha pubblicato una brochure sul sentiero Tolkien, brochure che raccomanda di visitare il mulino di Sarehole, Moseley Bog, le case ove Tolkien un tempo ha vissuto, e i luoghi che ha adorato. Un aspetto dannoso del turismo sta però facendo capolino: luoghi che hanno solo un contatto superficiale con Tolkien o, in casi estremi, nessun collegamento in assoluto cercano di saltare sul carro dello sfruttamento turistico.
Moseley Bog, il paradiso di J.R.R. Tolkien
«Il suono selvaggio della sega elettrica continua a farsi sentire dove gli alberi crescono», scriveva J.R.R. Tolkien. Per fortuna non è sempre così, anzi a volte buone notizie giungono proprio dove gli alberi crescono. Se poi si tratta proprio di quelli in cui lo scrittore visse parte della sua infanzia, allora la buona notizia è doppia! Nuovi sentieri, un teatro all’aperto e il ripristino delle siepi, sono le novità introdotti nella riserva naturale nota come la Moseley Bog a Birmingham. Di proprietà del comune e gestita dagli Amici di Moseley Bog e dal Wwf locale, la riserva ha messo a frutto uno stanziamento di oltre 280mila euro per preservare l’area dall’urbanizzazione. «Abbiamo fatto ogni sforzo per assicurarci che che il bosco e il fiume rimassero nel loro stato naturale», ha detto alla Bbc News Neil Wyatt, capo del Wildlife Trust a Birmingham. «Lo abbiamo reso più accessibile e fruibile al pubblico». Il miglioramento è notevole se si pensa che una parte della riserva naturale una volta era utilizzata come discarica, mentre ora è un parco nazionale per la conservazione della natura. Wyatt ha raccontato che molti visitatori fanno lunghi viaggi pur di vedere i luoghi in cui Tolkien è vissuto da bambino: «Alcuni vengono anche dal Giappone!».
