L’Estate tolkieniana? Nel 2015 è al ribasso

BanchettoL’estate è la stagione più amata dagli appassionati di J.R.R. Tolkien. Soprattutto, in questo ultimo periodo si infittisce il calendario degli incontri dedicati allo scrittore inglese. La bella novità è che almeno quest’anno non si sovrapporranno. Nel 2014, infatti, ben tre eventi si erano svolti nello stesso fine settimana, creando non poche difficoltà a chi doveva scegliere preferendone solo uno a scapito degli altri. Quest’anno, però, si è diffusa una nuova tendenza, che accomuna quasi tutti gli eventi in programma: l’assenza di una programmazione culturale. Cercando di adottare un punto di vista generale, si può dire che all’assenza di una grande manifestazione nazionale (e di un soggetto a respiro altrettanto nazionale) che fino al 2006 richiamava in uno stesso luogo quasi ventimila persone accomunate dalla stessa passione, si è sopperito con la proliferazione di molti gruppi locali, con la conseguente nascita di tante piccole manifestazioni, tutte meritorie e degne di essere seguite, ma con il limite strutturale di avere un respiro prettamente locale. Il movimento degli appassionati di Tolkien in Italia non è infatti riuscito a creare un evento che possa dirsi adeguato all’enorme numero dei lettori di Tolkien, né ad eguagliare quello che furono le Hobbiton fino a dieci anni fa. Ne è stato un esempio lo Hobbit Day organizzato il 2 maggio scorso a Roma dalla Warner Bros che, a fronte del grande impegno profuso dalle moltissime associazioni coinvolte e dai volontari a livello gratuito, Stand della STI ai ha avuto un’affluenza così grande da stravolgere la stessa programmazione, con attese lunghissime per vedere la mostra, tutto esaurito nella sala conferenze, incontro con i doppiatori che è stato replicato all’esterno per le migliaia di persone presenti e le moltissime (e ingiuste) critiche che hanno investito i social network dopo l’evento, con le tante frecciate rivolte soprattutto al fantomatico «villaggio hobbit» che la Warner Bros aveva annunciato, ma che non è stato all’altezza delle aspettative.

Spunta un’audio inedito: Tolkien tra gli hobbit

Il Tolkien shop in OlandaTolkien fa miracoli. A quarant’anni dalla morte continua a pubblicare e persino a parlare. Probabilmente, la seconda trilogia dedicata da Peter Jackson alle opere dello scrittore inglese hanno fatto crescere l’interesse per tutto ciò che lo riguarda. Ecco che dalle casse della Bodleian Library escono la traduzioni e i commenti al Beowulf, scritti da Tolkien negli anni in cui lo insegnava all’università. Ma la notizia più sorprendente è che è stata ritrovata anche la sua voce. Recentemente, infatti, è stata ritrovata una registrazione audio in cui lo stesso Tolkien parla ai suoi appassionati lettori. A dire il vero la scoperta non è nuova, almeno non per il protagonista. Ma andiamo con ordine.