Ritorno alla Contea, il Raduno a San Marino

San Marino Comics 2018Nella meravigliosa cornice di San Marino, torna da venerdì 24 a domenica 26 agosto il San Marino Comics: fumetti, videogiochi, cosplay e musica coloreranno tutto il borgo per questa quinta edizione. Il fantastico in tutte le sue forme sarà il protagonista del fine settimana: mostra mercato e workshop di fumetti, giochi da tavolo e di ruolo, il mondo dello steampunk, il Trono di Spade, Harry Potter, e, ovviamente, l’universo tolkieniano.

Il Raduno tolkieniano

Programma Il Raduno 2018L’ultimo weekend di agosto San Marino ospita in contemporanea con il San Marino Comics il Ritorno alla Contea, raduno tolkieniano organizzato dall’Associazione Titania di San Marino, dall’Associazione Iniziative Culturali di Rimini, dall’Associazione l’Angolo Giro di Cesenatico, dall’associazione Fantàsia e dalla casa editrice Il Cerchio di San Marino. Il Raduno si terrà presso il Teatro Titano, in piazza Sant’Agata (San Marino Città), e l’ingresso all’evento sarà, come per le precedenti edizioni, gratuito.
Venerdì sera avrà inizio il Raduno, con una cena inaugurale degna delle tavole Hobbit, e mentre la buona tavola accoglierà i visitatori per tutta la durata del weekend, sabato e domenica una serie di conferenze approfondirà numerosi aspetti dell’opera tolkieniana e della letteratura fantasy.
Vari momenti del fine settimana saranno trasmessi in diretta su Radio Brea, la webradio dell’Associazione Culturale Sentieri Tolkieniani.

Il programma in dettaglio

VENERDÌ 24

  • ore 19:30 – «Dite “Amici” ed entrate…»: cena informale di benvenuto. Su prenotazione

SABATO 25

  • ore 10:00 – cerimonia inaugurale del San Marino Comics 2018
  • ore 10:15 – «Dite “Amici” ed entrate…»: apertura del Raduno 2018 breve saluto d’apertura e presentazione degli A.n.c.d.s. e di Radio Brea
  • ore 10:25 – relazione inaugurale: Oltre le mura del mondo: immanenza e trascendenza nell’opera di J. R. R. Tolkien, presentazione dell’omonimo libro di Giovanni Costabile, pubblicato dalla casa editrice Il Cerchio
  • ore 10:45 – Da un vizio segreto alla subcreazione di Arda, di Gianluca Comastri
  • ore 11:30 – Qui nel mondo Reale. L’incredibile corrispondenza tra il mondo di J. R. R. Tolkien e il nostro cuore, di Luca Arrighini – presentazione dell’omonimo libro, pubblicato dalla casa editrice Il Cerchio
  • ore 12:00 – No, io sono tuo padre., di Adriana Comaschi
  • ore 13:00 – Pranzo Hobbit Assalto alla mensa di Casa Baggins. Su prenotazione
  • ore 15:00 – ripresa delle conferenze con La riserva del vecchio Tobia. Il mondo del “lento fumo” in J. R. R Tolkien., di Elia Ugolini “Gaffiere”
  • ore 15:30 – David Gemmell: i mille e uno volti del suo fantasy, di Annarita Guarnieri
  • ore 16:15 – Cosa leggeva J. R. R. Tolkien?, di Oronzo Cilli
  • ore 17:30 – Huan, capitano di cani e altre creature, di Ferruccio Cortesi e Carla Iacono Isidoro, soci AIST
  • ore 18:15 – Per la corona d’acciaio. Introduzione ad una nuova opera letteraria, di Marco Rubboli
  • ore 19:00 – concerto di Keyko Cosplay, Sulle note del Fantasy
  • ore 21:00 – cena di gala. Su prenotazione

DOMENICA 26

  • ore 09:30 – apertura della giornata con la conferenza Il Mondo come Immaginazione e Rappresentazione: considerazioni sulla poetica di Michael Ende, di Armando Corridore
  • ore 10:15 – Riscoprendo George MacDonald: alle radici della letteratura fantastica, di Nicolò Dal Grande
  • ore 11:00 – Proiezione del cortometraggio Neo Gaia di Marco Gentili
  • ore 12:00 – Friedrich La Motte-Fouqué precursore di Tolkien, di Luisa Paglieri
  • ore 13:00 – pranzo Hobbit Assalto alla mensa di Casa Baggins. Su prenotazione.
  • ore 15:00 – ripresa delle conferenze con Christian Iansante e Mattia Santolini, Scoprendo la figura del doppiatore
  • ore 16:45 – Da Magno Massimo a Uther Pendragon: la stirpe del Drago Rosso che generò Artù, figlio di Roma di Alvaro Gradella
  • ore 17:15 – Tolkien e Oxford, di Paolo Gulisano
  • ore 18:00 – Dalla “Storia di Kullervo” a “I figli di Húrin”, di Chiara Nejrotti
  • ore 18:45 – Le Lettere di J. R. R. Tolkien, di Adolfo Morganti
  • ore 19:30 – I Signori dei Sith: analisi e commento dell’opera, di Mattia Santolini
  • ore 20:00 – conclusioni e chiusura del Raduno 2018

Per ulteriori informazioni e prenotazioni, è possibile rivolgersi al numero di telefono 348/7322515 o scrivere alla mail: segreteria@ilcerchio.it.
Troverete tutti gli aggiornamenti degli ultimi giorni sulla pagina facebook Il Raduno – San Marino Tolkien Fest.

ARTICOLI PRECEDENTI:
– Leggi l’articolo Tolkien a San Marino: ecco il programma!
– Leggi l’articolo Tolkien a San Marino: un omaggio allo Hobbit

LINK ESTERNI:
– Vai al sito di San Marino Comics
– Vai alla pagina facebook Il Raduno – San Marino Tolkien Fest
– Vai al sito dell’associazione Sentieri Tolkieniani
– Vai alla pagina facebook di Radio Brea

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Tolkien torna a Firenze: gli incontri primaverili

Smial-FirenzeDopo un anno intenso come il 2017, il 2018 è iniziato al meglio con la nuova traduzione delle Lettere di Tolkien, nelle librerie dal 3 gennaio, da anni giorno di festa tra gli appassionati tolkieniani in cui si celebra il Tolkien Birthday Toast (la nascita del Professore).
Ma per gennaio non sono previste solo pubblicazioni: si annunciano già nuovi appuntamenti tolkieniani. Uno dei primi programmi annunciati è quello dello Smial Lothlórien di Firenze (noto anche come “La Musica degli Ainur: Smial di Firenze”): nato come gruppo di lettura nel giugno 2005, divenuto Smial nel novembre 2006 con l’iscrizione alla Tolkien Society e capeggiato dal referente Simone Bonechi. Studioso e saggista tolkieniano di lunga data, collabora con la rivista rivista online Endóre dal 2003, ha partecipato anche a due antologie tolkieniane, Mitopoiesi – Fantasia e storia in Tolkien, curato da Franco Manni (Grafo editore, 2005) e La Falce Spezzata, curato da Arduini e Testi (Marietti 1820, 2009) ed ha tradotto molti dei saggi di Tom Shippey.

Il programma primaverile

Incontri nella Terra di Mezzo - Firenze 2018Il gruppo fiorentino si conferma tra gli Smial più attivi negli ultimi anni e, dopo i numerosi incontri dello scorso anno (cinque in primavera e ben sette in autunno), ritorna con cinque nuove date a partire dal 17 gennaio. L’annuncio riporta: «Un calendario ricco di ospiti dal mondo Tolkeniano Italiano». La maggior parte degli approfondimenti, salvo diversa indicazione, si terrà dalle ore 21 presso il Punto di Lettura “Luciano Gori” della BiblioteCanova Isolotto di Firenze, in via degli Abeti, 3 – 50142 Firenze. Alcuni incontri di rilievo si terranno invece presso la “Biblioteca delle Oblate”. In prossimità degli eventi lo smial diffonderà maggiori dettagli sugli orari precisi.
L’ingresso è gratuito.

Mercoledì 17 gennaio
Gruppo di lettura: Il Signore degli Anelli. Il Ritorno del Re

Sabato 27 gennaio
Le lingue degli Elfi della Terra di Mezzo
A cura di Gianluca Comastri, presidente dell’associazione Eldalië

Mercoledì 21 febbraio
Serata Speciale con ospite Roberto Arduini
Presidente dell’Associazione Italiana Studi Tolkieniani
Presso la biblioteca delle Oblate – Sala conferenze

Mercoledì 7 marzo
Le donne di Tolkien. La figura della donna nelle opere del Professore

Domenica 25 marzo
Tolkien Reading Day
Dal 2003 il 25 marzo, giorno della caduta di Sauron e quindi momento conclusivo della “Guerra dell’Anello” nel Signore degli Anelli, è diventato il “Tolkien reading Day”: iniziativa promossa della Tolkien Society inglese, che incoraggia gli appassionati tolkieniani a condividere momenti di lettura delle opere del Professore. Il tema, scelto ogni anno proprio dalla Tolkien Society inglese, sarà Home and Hearth: the many ways of being a Hobbit (Casa e focolare: i tanti modi di essere uno Hobbit).

Mercoledì 12 aprile
Tolkien Il Signore del Metallo
presentato dall’autore Stefano Giorgianni, caporedattore di Metal Hammer Italia, socio fondatore e saggista AIST.
Presso la biblioteca delle Oblate – Sala conferenze

Per ulteriori informazioni sulle iniziative dello smial fiorentino è possibile telefonare al numero +39 331 968 1107 o rivolgersi alla pagina facebook dello Smial Lothlórien.

ARTICOLI PRECEDENTI:
– Leggi l’articolo Dal 3 gennaio 2018 le lettere di Tolkien
– Leggi l’articolo A Firenze il gruppo di lettura su Tolkien
– Leggi l’articolo Tolkien conquista la Toscana e le Marche
– Leggi l’articolo Cresce lo smial di Firenze: il programma

LINK ESTERNI:
– Vai alla pagina facebook dello Smial Lothlórien
– Vai al sito della rivista online Endóre
– Vai al sito di Metal Hammer Italia

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Tolkien a San Marino: ecco il programma!

Dal 25 al 27 agosto 2017 torna il San Marino ComicsSan Marino Comics, Festival del Fumetto, della Musica, del Cosplay e dello Steampunk, giunto alla sua 4° edizione. La manifestazione si svolgerà nel centro storico della Repubblica di San Marino (patrimonio UNESCO dal 2008), in particolare in Piazza Sant’Agata dove sarà allestito un palco che ospiterà spettacoli, la gara cosplay e le esibizioni di Clara Serina (voce delle sigle di cartoni animati come Lady Oscar, Ransie la strega e Kimba il leone bianco), Douglas Meakin (voce delle sigle di Candy Candy, Mazinga) e Stefano Bersola (voce delle sigle di City Hunter, Mi hai rapito il cuore Lamù, Magic Knight Rayheart).

Tre giorni di cartoni e non solo

Locandina San Marino Comics 2017La manifestazione si svilupperà in diverse aree tematiche: sarà presente una mostra mercato dove si troveranno gli espositori, il Family Village (Lego e Sky Park), un’area dedicata ai giochi da tavolo e una al Fantasy e Harry Potter, dove si svolgeranno giochi di ruolo dal vivo come la Caccia alla Pietra Filosofale.
Saranno presenti vari autori, disegnatori e sceneggiatori che terranno conferenze e workshop, tra cui: Mirco Pierfederici (Marvel), Emanuele Barison (Diabolik, Tex), Riccardo Nunziati (Diabolik), Donald Soffritti (Disney “Paperi”), Alessandro Giampaoletti (Rats).
Come nelle precedenti edizioni le vie del centro storico ospiteranno karaoke, Scuola di Fumetto, tornei di videogames, sfilate e raduno cosplay e steampunk. Prosegue inoltre il progetto “Inclusive Comics”, iniziativa promossa dagli organizzatori del festival in collaborazione con la Segreteria di Stato per la Sanità, l’ISS, il Servizio Disabilità e Assistenza Residenziale (Colore del Grano e Atelier) e quest’anno con la Cooperativa Involo. L’obiettivo è quello di sostenere l’integrazione e l’inclusione sociale. Continua la raccolta fondi promossa dal Direttivo del San Marino Comics con la collaborazione del Dr. William Casali (ASI) e Startup.sm per acquistare e donare allo Stato un elevatore che permetta al disabile fisico di salire sul palco.
San Marino Comics logoTra le novità 2017, il lancio dei nuovi flipper di Star Wars in anteprima europea e un Torneo di flipper a premi, il cui punteggio ottenuto sarà ritenuto valido per la classifica mondiale.
Molti gli eventi di quest’anno: uno sarà a tema Sailor Moon, con ospite la doppiatrice originale della serie TV andata in onda su Mediaset, e un altro a tema Principesse e Principi Disney con gara cosplay, giochi e sfilate a tema. Si terrà anche la San Marino Comics Run, una gara podistica all’interno del centro storico sui percorsi fatti da Lupin III nella 4° serie, ambientata proprio nella Repubblica sanmarinese. La gara è organizzata in collaborazione con Track & Field San Marino.
Un’altra grande novità del 2017 sarà il concerto di sigle cartoon “Cartoon cover arena”, che si terrà sabato 26 agosto, alle ore 21:00, nel parcheggio P2a. Vi prenderanno parte circa 50 musicisti, i quali suoneranno all’unisono le canzoni dei cartoni animati più belle della storia della TV. Sul palco saranno presenti di alcuni degli interpreti originali sopracitati (Clara Serina, Douglas Meakin e Stefano Bersola) e alcuni dei doppiatori. Il concerto sarà inoltre accompagnato dalla proiezione delle sigle TV.

Tolkien Fest, Il Raduno 2017: il programma in dettaglio

Raduno tolkeniano San Marino 2017Parte del San Marino Comics sarà anche il San Marino Tolkien Fest, Il Raduno 2017. organizzato da Adolfo Morganti.
Durante il weekend saranno visitabili le mostre Il Cacciatore di draghi di Davide Frisoni, I Costumi della Terra di Mezzo a cura di Veerena Costume Designer e Qui, nel mondo reale a cura di Luca Arrighini e della Compagnia degli Argonath, con ingresso libero e gratuito.
Infine, ecco il programma completo delle iniziative legate al mondo tolkieniano che si svolgeranno nel weekend!

VENERDÌ 25 AGOSTO

  • ore 19:30 – «Dite “Amici” ed entrate…»: cena informale di benvenuto

SABATO 26 AGOSTO

  • ore 9:00 – Apertura degli stand
  • ore 10:00 – Cerimonia inaugurale corale del San Marino Comics 2017
  • ore 10:30 – Apertura del Raduno 2017 ed inaugurazione delle mostre di Davide Frisoni, Luca Arrighini e Veerena
  • ore 10:30 – «Dite “Amici” ed entrate…» saluto d’apertura
  • ore 10:45 – Relazione inaugurale: Oronzo Cilli, Tolkien in Italia. Scoperte e polemiche attorno ad un Libro a lungo atteso…
  • ore 11:45 – Paola Cartoceti, La genesi del Silmarillion
  • ore 12:30 – Angelo Berti, novità in libreria: “Nonaroth”
  • ore 13:30 – Pranzo Hobbit (“Assalto alla mensa di Casa Baggins.”), su prenotazione
  • ore 15:30 – Marco Gentili, I furti delle storie nel cinema USA, dalle Termopili a Hobbiville
  • ore 16:30 – Adriana Comaschi, L’ofermode di Beorhtnoth: dall’antico poema “La battaglia di Maldon” al tolkieniano “Il ritorno di Beorhtnoth figlio di Beorthhelm”
  • ore 17:30 – Chiara Nejrotti, Il potere delle storie
  • ore 18:30 – Luisa Paglieri, Un futuro tolkieniano, tutto da costruire
  • ore 19:00 – Visita guidata alle mostre del Raduno, con Davide Frisoni, Luca Arrighini e Veerena
  • ore 19:00 – Cerimonia di premiazione del Premio “E. Vegetti”, a cura della WSF Italia
  • ore 20:00 – Conclusione dei lavori
  • ore 20:30 – Cena di Gala. Cerimonia di conferimento della 1° edizione del premio “G. Viviani”. Su prenotazione

DOMENICA 27 AGOSTO

  • ore 9:30 – Nicolò Dal Grande, Essere speciali non è facile… Miss Peregrine e la Casa dei Ragazzi speciali
  • ore 10:15 – Marco Gentili, Mattia Santolini, La bacchetta nera. Presentazione del trailer del progetto
  • ore 11:00 – Annarita Guarnieri e Adriana Comaschi, Salgari e Howard a confronto. Due vite in bilico fra l’agognato immaginario e la squallida realtà
  • ore 11:45 – Ferruccio Cortesi, Marco Gentili, Luca Cedrini, Le leggende dei Lupi Mannari in Romagna
  • ore 12:15 – Armando Corridore, Un mito per tutte le stagioni: considerazioni sul fantastico contemporaneo e sul concetto di mitopoietica dell’autenticità
  • ore 13:00 – Pranzo Hobbit, su prenotazione
  • ore 15:00 – Luca Arrighini, “Con gli occhi di un amico”. Tolkien e Lewis
  • ore 15:30 – Visita guidata alle mostre del Raduno, con Davide Frisoni, Luca Arrighini e Veerena
  • ore 15:45 – Emanuele Testi, La fortuna in JRR Tolkien
  • ore 16:30 – Gianluca Comastri, La sapienza delle Lingue in JRR Tolkien (titolo provvisorio)
  • ore 17:15 – Ferruccio Cortesi e Carla Iacono Isidoro, “Le mani del re sono mani di guaritore”. La taumaturgia in Tolkien
  • ore 18:00 – Giovanni Costabile, Il Re, il Cavaliere, l’Ospite e la Dama. Tolkien, Sir Gawain e il Cavaliere verde
  • ore 18:45 – Conclusioni e chiusura del Raduno 2017: Arrivederci al 2018!

Per ulteriori informazioni e prenotazioni, è possibile telefonare al 335 320938 o scrivere una e-mail a segreteria@ilcerchio.it

ARTICOLI PRECEDENTI:
– Leggi l’articolo Tolkien a San Marino: un omaggio allo Hobbit
– Leggi l’articolo La riunione della scuola Tradizionale a Rimini

LINK ESTERNI:
– Vai al sito di San Marino Comics
– Vai alla pagina facebook di Veerena Costume Designer
– Vai al sito della Compagnia degli Argonath
– Vai al sito di Davide Frisoni

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Il 25 settembre a Dozza una cerimonia elfica!

La Sfilata degli ElfiContinuano le anticipazioni della terza edizione FantastikA – Fantastic Art Live in the Castle, che si terrà sabato 24 e domenica 25 settembre 2016 alla Rocca di Dozza. La rassegna dedicata all’illustrazione fantastica e al genere fantasy in tutte le sue forme espressive, quest’anno ospita anche eventi dedicati al mondo del cosplayer tolkieniano.
Quest’anno la manifestazione vedrà la nascita di un Drago: per la prima volta in un castello sarà presente un Drago in maniera permanente, di cui finora è possibile vedere l’uovo di grandi dimensione nel sottotetto del castello. Altro evento eclatante saranno le mostre, che apriranno per la manifestazione e rimarranno aperte per un intero mese. Quest’anno non solo la pinacoteca, ma anche tutto il piano nobile della Rocca ospiteranno esposizioni di artisti di fama internazionale come già annunciato. Alcuni di loro parteciperanno anche all’anteprima del Calendario AIST 2017: Lords for the Ring” – I Maestri del fantasy italiano incontrano Tolkien. C’è spazio anche per rarità per bibliofili che si potranno vedere soltanto a Dozza nei due giorni di Fantastika. La manifestazione ospiterà infatti la Mathom III, l’asta dei collezionisti; e addirittura una mostra per collezionisti che presenterà opere mai viste in Italia e all’estero, con pezzi unici e inediti di lettere e libri appartenuti a J.R.R. Tolkien e ai membri della sua famiglia.
Locandina Fantastika 2016Il 25 settembre, dalle ore 16 alle ore 20, l’associazione culturale Eldalie curerà una rappresentazione di una cerimonia elfica, con tanto di Sfilata della Terra di Mezzo con partenza dal Rivellino, rito nel piano nobile della Rocca di Dozza e rinfresco per gli invitati. L’avvenimento avrà luogo in occasione del sesto anniversario di matrimonio del presidente di Eldalie Gianluca Comastri e Veerena Stima, che hanno così deciso di risposarsi con il rito elfico. La partecipazione è aperta a tutti ed è gratuita, è apprezzato il costume di personaggi della Terra di Mezzo, al massimo medioevale o fantasy. In occasione di Fantastica si terrà anche un’esposizione di abiti curati da Veerena Stima. La Rocca è un museo pubblico e l’ingresso è di 5 euro (gratuito under 14).

L’intervista agli sposi

Abiti 01Veerena, raccontaci un po’ di te, del tuo lavoro e delle creazioni tolkieniane che fai.
«Io sono una ragazza di 28 anni, nata da una comune famiglia del sud Italia, che già da piccola ha fatto parlare di sé. A 4 anni ho partecipato alle finali regionali per lo Zecchino d’Oro, in virtù delle mie doti canore di allora. Negli anni seguenti mi sono buttata nella moda, cominciando a muovere i primi passi come modella. Ma il mio sogno era quello di diventare una grande costumista e quindi, dopo aver finito le scuole e il liceo artistico, ho frequentato alcuni corsi di formazione in sartoria. Ho cominciato a creare i primi costumi nel lontano 2005. Proprio in quell’anno scoprii Eldalië, l’associazione culturale Tolkieniana in cui io e quello che sarebbe diventato il mio futuro marito ci siamo incontrati per la prima volta. Durante il mio percorso di costumista ho potuto inoltre affinare varie tecniche di riproduzione dei costumi cinematografici, in diversi ambiti di lavorazione: come tingere i tessuti le ottenere la sfumatura di colore desiderata, la scelta delle passamanerie (che il più delle volte vanno riprodotte a mano e ricamate) e molte altre cose. Abiti 05Il mio punto di forza credo che sia il non fermarmi mai davanti a niente! Io sperimento tanto, quello che non so lo voglio imparare e mettere a frutto. Forse è anche per questo che molti occhi all’estero si sono puntati sullo stile delle mie creazioni, le quali hanno riscosso ottime recensioni e in più qualche commissione dall’estero, da parte di alcuni collezionisti di oggettistica legata a Tolkien. Le mie creazioni nascono principalmente dalla passione per le caratteristiche dei popoli della Terra di Mezzo, tanto da spingermi a realizzare una mostra proprio ispirata a questi, in cui accanto alle riproduzioni accurate ho inserito anche molti pezzi tratti da concept originali. Oltre al mondo di Tolkien ho trattato altre ambientazioni fantasy, come Il Trono di spade, saghe di Vampiri, stile gotico e anche pezzi storici realizzati da me e talvolta indossati in varie occasioni a tema».

Abiti 06Quando crei un vestito, ti ispiri ai testi di Tolkien?
«In parte si, ma in generale come stile cerco di attenermi soprattutto a quello dei film, specialmente a quello cui si è ispirata la grandissima Ngila Dickson. La sua visione e le sue intuizioni per me sono state fonte di grande insegnamento. Per una mostra che si rifà agli stessi popoli, seppur in ere e situazioni diverse, cambiare troppo drasticamente lo stile degli abiti potrebbe poi rivelarsi deviante per il visitatore: non vorrei mai che le persone si trovassero spiazzate dal contrasto tra quello che si ricordano di aver visto e abiti, davanti ai loro occhi, confezionati in modo magari elegante e suggestivo ma completamente diverso…».

Gianluca ComsatriGianluca, come vi è venuta l’idea di celebrare la ricostruzione di un matrimonio elfico?
«Si tratta di un’idea piuttosto antica, che risale alle nostre prime uscite col gruppo Eldalië (quindi almeno a una dozzina di anni or sono…). Sapevamo, da occasionali ricerche e letture nell’ambito della History of Middle-earth, che Tolkien aveva messo per iscritto varie note relative alle abitudini dei Popoli Liberi, in particolar modo degli Elfi – e si sa che in Terra di Mezzo se si parla di spiritualità l’accostamento con la cultura elfica viene naturale, a causa dell’indole di questa affascinante razza. A quei tempi in cui eravamo tutti più giovani e idealisti, in tanti sentivamo naturale presentarci ai raduni e agli eventi a tema tolkieniano vivendo nei panni dei nostri alter-ego in Terra di Mezzo (quasi mai nei panni dei personaggi principali delle narrazioni, bensì interpretando ciò che ci sentivamo in quel mondo, che avessimo affinità elfiche, “umaniche” o nanesche), lo consideravamo un altro modo per tributare i dovuti onori all’autore della Subcreazione. Così, per naturale conseguenza, prendemmo l’abitudine di organizzare appuntamenti tematici: cenacoli a mezza via tra l’abbuffata hobbitesca e il banchetto elfico, ritrovi di cultori dell’arte della pipa… Approdare anche a fidanzamenti e, occasionalmente, matrimoni in stile venne piuttosto naturale».

Gianluca, la cerimonia ha il suo fondamento nelle opere di Tolkien?
«Sì, si basa su quanto riportato in un brano di “Morgoth’s Ring”, decimo volume della History of Middle-earth. Tra i molti racconti interessanti che compongono la versione più tarda di quel che sarebbe divenuto Il Silmarillion vi è anche un saggio dal titolo Laws and Customs Among the Eldar, che per l’appunto dettaglia leggi e usanze del popolo elfico, non ultimo l’aspetto del fidanzamento e del matrimonio che ne occupa una parte cospicua. Ci siamo ispirati a quelle note, che descrivono a un buon livello di dettaglio lo svolgimento dei cerimoniali tipici con i quali la coppia si scambiava le promesse per una vita da trascorrere assieme».

Parata degli ElfiCome si svolgerà la cerimonia? Partirete dal Rivellino con una sfilata?
Veerena: «Sì, ci piacerebbe. Dozza è una cornice splendida e vorremmo ringraziarla per l’ospitalità coinvolgendo il paese nella nostra festa. Cercheremo di formare un piccolo corteo celebrativo, speriamo che in tanti vogliano indossare i panni dei loro personaggi preferiti e accompagnarci al castello!».
Gianluca: «Una delle cose interessanti che Tolkien specificò circa il fidanzamento e il matrimonio elfico è che la parte essenziale era l’unione dei due cuori della coppia: per tutto il resto esistevano delle consuetudini, che riguardavano la presenza delle famiglie degli sposi, ma non erano assolutamente vincolanti ai fini della validità dell’unione. La cerimonia in voga presso i Noldor, ad esempio, assegnava un ruolo importante al padre dello sposo e alla madre della sposa, ma negli altri casi (oppure, annotò Tolkien, in periodi particolarmente travagliati in cui era difficoltoso radunare i parenti e indire un banchetto, come ad esempio nel pieno di una guerra) era pienamente sufficiente che gli sposi si scambiassero gli anelli e pronunziassero la formula di benedizione, quella sì obbligatoria, anche in assenza di genitori o testimoni – sebbene ciò sarebbe stato visto come una scortese mancanza di stile laddove le circostanze non impedissero il momento conviviale con le famiglie. Pertanto, noi abbiamo pensato di radunare gli amici con cui siamo soliti partecipare agli eventi, che sono in un certo senso parte della nostra famiglia in Terra di Mezzo, portarli al castello e lì scambiarci pubblicamente gli anelli e la promessa. Per i più intimi ci sarà naturalmente anche un boccone e un calice, ma non posso promettere di accontentare proprio tutti i presenti, se, come speriamo, saranno in tanti ad accorrere a Fantastika!».

WeddingChi può officiare la cerimonia?
Gianluca: «Stando agli scritti, gli unici ad avere un ruolo di rilievo nel rituale erano il padre dello sposo e la madre della sposa, che benedicevano la nuova famiglia. Nel “rito secondo la tradizione Eldalië”, tuttavia, dato che nessuno di noi è mai giunto alle Hobbiton con le famiglie, avevamo dato facoltà a fidanzati e sposi di scegliere un padrino e una madrina, a fare le veci dei genitori naturali».
Veerena: «La cerimonia comunque è libera e aperta a tutti coloro che vogliono assistere. Anzi, ci piacerebbe molto che coppie fidanzate o sposate presenti cogliessero l’occasione per rinnovarsi le promesse a vicenda, sarebbe molto bello e ci legherebbe ancora di più in questo bellissimo momento!».

Abiti 03La sposa vestirà di bianco o c’è un il colore dominante delle nozze?
Veerena: «Il bianco è di per sé un colore che solo nell’epoca moderna è utilizzato nelle cerimonie, in segno di purezza. Nelle culture più antiche le spose erano molto colorate e ogni colore aveva un significato specifico per ogni occasione. Basti pensare che nell’antica Roma le donne si sposavano con addosso una tunica (clamys) color porpora e un velo (palla) giallo. Perciò quando penso agli elfi o agli uomini della Terra di Mezzo che celebravano un matrimonio, li immagino abbigliati di colori tenui ma vestiti di tessuti damascati e ricamati – eccetto per gli Hobbit, che invece è risaputo vestissero di colori vivaci, adatti a un popolo più rustico ma gioviale e amante dei bei momenti di festa».

Abiti 04Per alcuni anni, sono andate di moda le ricostruzioni medievali di un matrimonio. Da qualche anno, sembra invece che la cerimonia in stile Fantasy abbia preso piede. Il vostro si distingue perché è la consacrazione di un’unione che già esiste e che proprio il 25 settembre festeggerà il sesto anniversario. È un legame che si approfondisce ancor di più?
Veerena: «Beh, io penso che, per due appassionati alle opere di Tolkien come lo siamo noi, il matrimonio elfico sia il rito che celebra la vera unione. Il matrimonio civile e religioso lo si fa per dovere quando ci si vuol legare ad una persona e rendere l’unione valida anche per legge. Il matrimonio elfico è piú un Legame di Anime. E le nostre si sono incontrate in Terra di Mezzo. Perciò, questo rende ancora più completa la nostra unione».
Gianluca: «Non entro nel merito di chi sceglie un modo piuttosto che un altro per celebrare il suo giorno più bello, ognuno fa le sue scelte. Di certo, come giustamente ha osservato Veerena, per noi questo non è qualcosa che riguarda soltanto l’aspetto esteriore della cerimonia. Aggiungo solo che, nella concezione di Tolkien, il matrimonio era l’unica circostanza in cui gli Elfi pronunziavano il nome del Dio Padre di Tutto e quest’aspetto va tenuto nel debito conto, prima di spendere parole a cuor leggero. C’è una forma di rispetto sia verso se stessi e le proprie scelte (concetto che magari e purtroppo farà sorridere qualcuno, in un’epoca in cui dare la propria parola ha praticamente perso del tutto il suo valore), che verso la sensibilità dell’autore dell’opera grazie alla quale siamo qui».

Anche gli ospiti saranno in abiti della Terra di Mezzo?
Veerena: «Ovviamente, essendo un evento aperto a tutti, non si può obbligare nessuno a un dress-code molto rigido: ma noi ne saremmo lieti, se anche chi assisterà vorrà prendere parte alla cerimonia con abiti tipici della Terra di Mezzo».

Abiti 07Lo avete già fatto in passato? Avete assistito ad altre cerimonie? Ci saranno differenze con una cerimonia fantasy?
Gianluca: «Sì, come ho anticipato sopra, ci è già capitato di celebrare fidanzamenti e matrimoni elfici, in contesti a tema e tra persone che avevano la consapevolezza di ciò che stavano facendo – in quanto lettori e amanti dell’opera tolkieniana. Purtroppo, lo dico con amarezza, alcuni non sono durati che pochi anni, con buona pace del fatto che Tolkien avesse scritto chiaramente quanto questo passo fosse determinante per gli Elfi – quindi, sottintendendo che donne e uomini di oggi dovrebbero essere ben consapevoli che si tratta di un impegno *per la vita*, non di un giocattolo da buttare quando rotto, come purtroppo funziona al giorno d’oggi con le relazioni di coppia. Purtroppo non mi è mai capitato di assistere a nulla di analogo, sebbene abbia saputo che altri si sono cimentati nel celebrare nozze elfiche. Ti confesso che le “cerimonie fantasy” non le conosco, quindi non mi esprimo sulle differenze formali: posso solo ribadire che, per quanto mi riguarda, per un vero amante della Terra di Mezzo, uno che ambisce a viverne e a diffonderne i valori, pronunziare la benedizione nel nome di Eru dovrebbe avere lo stesso valore del dire il fatidico “sì” davanti all’altare o al sindaco. Per quanto mi riguarda è così. Se chi sceglie rituali alternativi lo fa con la stessa consapevolezza, il mondo diventerà un luogo sempre migliore».

Quindi che aspettate? L’appuntamento è per il 25 settembre, dalle ore 16 alle ore 20. Accorrete!

ARTICOLI PRECEDENTI
– Leggi l’articolo A Fantastika una mostra e l’asta dei collezionisti
– Leggi l’articolo I Lords for the Ring per il calendario AIST
– Leggi l’articolo I Maestri del Fantasy in mostra a Dozza
– Leggi l’articolo A Dozza nasce un drago: a FantastikA il 24-25 settembre
– Leggi l’articolo Fantastika, trovato un uovo: cosa sarà mai?

Sull’edizione del 2015:
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A Bergamo “Un grande classico”: J.R.R. Tolkien

Bergamo: Spazio PolarescoTorna per la settima edizione il progetto “Un grande classico”, la rassegna promossa e curata dall’Assessorato alle Politiche Giovanili del Comune di Bergamo per avvicinare i lettori di tutte le età alla grande letteratura mondiale.
L’edizione 2016 di “Un grande classico” è intitolata ”Altri mondi, realtà altre”: si tratteranno romanzi e autori che hanno saputo travalicare e oltrepassare i confini del ‘reale’, giocare con l’immaginazione e la fantasia per descrivere altri mondi, alcuni fiabeschi e fantastici, altri lontani ma, allo stesso tempo, contigui con quello che è il mondo reale, permettendo al lettore di assumere punti di vista alternativi con cui interpretare criticamente il mondo che li circonda.
Nel secondo appuntamento parleremo del capolavoro di J.R.R Tolkien, Il Signore degli Anelli.

La sera del 26 maggio

Locandina: Un Grande Classico 2016A presentare il romanzo epico che ha evocato e descritto un intero mondo fantastico, abitato da razze diverse e caratterizzato da propri miti e leggende e da una propria Storia segnata da conflitti, alleanze e vittorie, ci saranno otto illustri relatori, accomunati dalla passione per lo scrittore inglese: Adolfo Morganti, scrittore, saggista e membro fondatore della Società Tolkeniana Italiana, Angelo Berti, scrittore di numerosi racconti e romanzi fantasy e autore di Jagalor, Roberto Arduini, giornalista, studioso e presidente dell’Associazione Italiana Studi Tolkeniani, Claudio Antonio Testi, filosofo e vice-presidente dell’Associazione Italiana Studi Tolkieniani, Fabiana Redivivo, scrittrice fantasy vincitrice del Premio Italia con l’ultimo volume della saga di Derbeer, Gianluca Comastri, presidente dell’Associazione Eldalie è uno dei massimi esperti italiani di lingue elfiche, Paolo Gulisano, dottore in medicina, critico della letteratura fantasy collabora con diversi quotidiani e Roberto Fontana, traduttore, saggista, calligrafo e scrittore.
Cantanti: Gianluca FestaL’evento si svolgerà presso lo Spazio Polaresco, in via del Polaresco 15 a Bergamo dalle ore 21 a mezzanotte. La serata sarà intramezzata dalla performance musicale di Giuseppe Festa, scrittore e cantante del celebre gruppo Lingalad, che guiderà i diversi interventi con la musica del cd Voci dalla Terra di Mezzo, e sarà presentata da Oscar Biffi, scrittore e socio dello smial dei Sackville di Bergamo.
“Un grande classico” è un progetto promosso dal Comune di Bergamo – Assessorato alle Politiche giovanili con l’esecuzione di HG80 impresa sociale, in collaborazione con Teatro Caverna, Lab 80, Associazione Liber, Incrocio Quarenghi, Fiera dei Librai, Biblioteca Tiraboschi, Associazione Sakville-Bergamo, Spazio Giovani Redona Edonè e con il sostegno di Coop Lombardia e Ubi Banca Popolare di Bergamo. Tutti gli incontri e gli appuntamenti sono ad ingresso gratuito.

LINK ESTERNI:
– Vai al sito di Bergamo giovani

 

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Il 30 marzo le lingue degli Elfi a Modena

Le tengwar e il sindarinIl Tolkien Lab di Modena, lo spazio tolkieniano modenese gestito dall’Associazione italiana studi Tolkieniani e dall’Istituto Filosofico di Studi Tomistici, ha deciso di ospitare a partire dal prossimo 30 Marzo un corso di Lingue Elfiche, ideato all’interno di una collaborazione tra Eldalië e lo smial degli Overhill e che sta avendo già un grande successo a Bologna e verrà organizzato anche in altre date e località (il sito del corso è ancora in preparazione e sarà diffuso appena pronto). Gianluca Comastri, presidente di Eldalië e uno dei massimi esperti italiani di lingue elfiche e che già era stato inviato a Modena per tenere alcune lezioni sui linguaggi (ne abbiamo parlato qui qui) sarà quindi il docente principale in questo corso dedicato al Quenya, che sarà introdotta dal presidente dell’AisT Roberto Arduini sul vasto modo della linguistica tolkieniana. L’Associazione nasce per approfondire e diffondere la conoscenza di Tolkien, e da sempre siamo persuasi che la dimensione linguistica, ben lungi dall’essere un ozioso gioco o “vizio segreto” di J.R.R.Tolkien, sia essenziale per comprendere tutta la profondità dell’opera del professore di Oxford. Per questo non abbiamo esitato a contattare Gianluca per proporgli questa importante attività anche nel territorio modenese. Il corso di Lingue Elfiche si terrà  per sei mercoledì tra il 30 marzo e il 4 maggio alle ore 20.45, con ingresso a pagamento (10 euro) presso la sede dell’istituto, in via San Cataldo 97, a Modena.

La presentazione del corso

Esperti: Gianluca ComastriIl nuovo corso è spiegato dallo stesso Comastri: «Il corso di Modena, il cui avvio è ormai imminente, ricalca l’impostazione delle cinque serate sperimentali tuttora in corso a Bologna; visto il notevole gradimento riscosso da queste ultime, l’idea è di riproporre la medesima formula che appare congeniale rispetto alle aspettative di un sostanzioso numero di fruitori. L’approccio alle lingue non è limitato esclusivamente al vocabolario, a mostrare cosa significa una data parola o frase e come una parola o una frase in italiano possano essere espresse in lingua elfica. Questi aspetti, per quanto senza dubbio interessanti e coinvolgenti, non sono intesi come determinanti a causa della particolarità delle lingue tolkieniane e al loro ruolo preminente nel contesto della subcreazione narrativa del Professore: ciò a cui il corso punta maggiormente è evidenziare e far comprendere la centralità del ruolo in questione. Pertanto, dopo la serata introduttiva di Roberto Arduini specificamente dedicata a questi temi, negli appuntamenti successivi le lingue Quenya e Sindarin verranno presentate e analizzate dal medesimo punto di vista.
Studiosi: Gianluca ComastriLa seconda e la terza lezione verteranno sull’Alto-elfico; visto nella sua evoluzione storica, l’idioma di sapienza degli Elfi verrà proposto per le sue principali caratteristiche morfologiche (la forma e il suono di sillabe e parole, la struttura delle varie parti del discorso, alcuni esempi pratici tratti dai testi in lingue presenti nelle opere narrative pi˘ conosciute), fino ad arrivare a comprendere come si costruisce correttamente una frase Quenya e all’analisi di alcuni campioni testuali: dunque uno sguardo tipicamente introduttivo, ma che sarà cura del docente corredare di tutte le informazioni relative alle fonti primarie e secondarie, completando poi la panoramica con un accenno ai principali filoni di studio più approfondito sugli argomenti che sono tuttora vincolati da dubbi interpretativi – causati per lo più dall’incompletezza delle fonti attualmente a disposizione.
Libri: Lingue ElficheI due appuntamenti seguenti (e conclusivi), dedicati al Grigio-elfico dei Sindar, seguiranno il medesimo canovaccio, ferme restando le rispettive differenze strutturali rispetto al Quenya. Questa lingua ha caratteristiche meno definite, quanto a grammatica, e una fonologia che deve molto alle lingue celtiche e nordiche; pertanto sarà indispensabile prendere confidenza con tutti i fenomeni di mutazione e metafonesi che entrano in gioco nella formazione delle frasi. Per finire, siccome il Sindarin ha una storia assai più articolata e legata alle vicende turbolente dei territori della Terra di Mezzo, in cui la lingua fu sviluppata e parlata, si darà ragione delle numerose varianti e dialetti susseguitisi nei millenni delle prime tre ere e si concluderà con un cenno sulle possibilità reali di una “cerca del Sindarin standard”».

Programma completo del corso di aprile 2016

Il corso, di 5 lezioni, si svolgerà secondo il seguente programma:
Cop-Modena-corso-elfico– 30 Marzo 2016Il vizio segreto di J.R.R. Tolkien: le lingue elfiche
– 13 Aprile 2016Introduzione al Quenya: cenni di storia interna ed esterna, fonologia e pronunzia, varie parti del discorso, desinenze pronominali
18 Aprile 2016I meccanismi del Quenya: i casi e le loro desinenze, pronomi indipendenti, il verbo “essere”, casi particolari (prefissi e suffissi, variazioni, dubbi interpretativi)
– 27 Aprile 2016Introduzione al Sindarin: cenni di storia interna ed esterna, fonologia e pronunzia, varie parti del discorso, modelli di plurale
– 4 Maggio 2016I meccanismi del Sindarin: mutazioni consonantiche, aggettivi e verbi, formazione della frase, casi particolari, la questione del “Sindarin Standard”

DATI ESSENZIALI

LUOGO: Str. San Cataldo n. 97 – Modena  (sede Istituto Tomistico)
ORARIO: dalle 20,45 alle 22.45 circa.
COSTO:  10 euro a lezione (8 euro per soci o sostenitori AIST-IFST)
NUMERO MINIMO: il corso si svolgerà se si raggiungeranno 10 iscritti.
ISCRIZIONE: è possibile iscriversi la sera stessa della prima lezione.
È gradita mail di pre-iscrizione (non impegnativa) da inviare a istitutotomistico.info@gmail.com
ARTICOLI PRECEDENTI:
– Scrivere in elfico
– Le lingue elfiche al corso di Modena
– Tolkien a San Marino: un omaggio allo Hobbit
– Lingue elfiche: il primo seminario anche in Italia

LINK ESTERNI:
– Vai al sito del Tolkien Lab di Modena
– Vai al sito dell’Istituto Filosofico di Studi Tomistici
– Vai al sito dell’associazione tolkieniana Eldalie
– Vai al sito di Ardalambion
– Vai al Blog dei Sopracolle
– Vai alla Pagina Facebook dei Sopracolle
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Il 20 gennaio a Bologna il corso di lingue elfiche

Cop_caffe-letterario-notturnoL’Associazione Culturale Eldalie e gli Overhill, lo smial tolkieniano di Bologna, hanno organizzato un corso di lingue elfiche della città delle due torri. Per gli appassionati di J.R.R. Tolkien può essere l’occasione non solo per un apprendimento linguistico delle lingue inventate dallo scrittore inglese, ma anche e soprattutto la possibilità di indagare una componente fondamentale dell’opera letteraria con gli strumenti adeguati. Del resto, in varie lettere e documenti, è lo stesso Tolkien a ribadire a più riprese la centralità della linguistica per la sua narrativa.

Studiare le lingue elfiche

Logo dei SopracolleSe in Italia sono pochissime le occasioni per studiare le lingue elfiche in maniera professionale, basta varcare le Alpi per rendersi conto che in tutto il resto d’Europa e negli Stati Uniti non è raro imbattersi in iniziative e pubblicazioni legate alle lingue di Arda. Un convegno internazionale, Omentielva lempëa, si tiene ogni due anni (il prossimo sarà dal 10 al 13 agosto 2017 in California) e un corso universitario intensivo della durata di due settimane si svolge da tre anni alla Libera Università di Bruxelles, in Belgio, tenuto dal linguista, traduttore e saggista Édouard Kloczko. Tutto questo mentre sono molto attive due riviste completamente dedicate alle lingue tolkieniane (Vinyar Tengwar, edita da Carl Hostetter, e Parma Eldalamberon, edita da Christopher Gilson). Da buona cenerentola, l’Italia vede ogni tanto spuntare conferenze e seminari, soprattutto su iniziativa di Gianluca Comastri (per gli ultimi esempi si può leggere quiqui e qui). Studiosi: Gianluca ComastriPresidente di Eldalië e uno dei massimi esperti italiani di lingue elfiche è ancora una volta da lui che nasce quest’ultima iniziativa, di cui il prossimo corso di Modena costituisce un’appendice al progetto generale. L’esperto Comastri sarà quindi il docente principale a Bologna, con l’aspirazione di tenere in futuro il corso in altre città italiane, magari anche con nuovi studiosi, che potrebbero venire proprio da questo corso. Proprio in quest’ottica, lo studioso bolognese sta lavorando a un libro di prossima uscita. «Spero che alla fine ne risulterà degno», ammette Comastri al sito web Tolkien Italia. «Quello che sto cercando di fare è proprio raccogliere qualche pagina che presenti l’argomento linguistico e indichi un possibile metodo per affrontarne lo studio, più che semplicemente riscriverne i dizionari e le grammatiche».

Il corso di Bologna

Locandina corso di BolognaLa prima sessione del corso si tiene a Bologna, a partire da mercoledì 20 gennaio 2016 e durerà 5 mesi con un appuntamento ogni mese, sempre di mercoledì. La seconda lezione si terrà mercoledì 17 febbraio 2016. Le date delle altre tre lezioni verranno definite in seguito. La sede individuata dagli organizzatori è un locale del centro di Bologna, nel teatro del Caffè Letterario Notturno Sud in via del Borgo di San Pietro, n. 123. Il relatore del corso sarà Gianluca Comastri e la partecipazione è gratuita (è gradita una consumazione al bar del locale). Ad ogni modo durante la lezione sarà presente un salvadanaio in cui tutti i partecipanti, se hanno gradito la lezione, saranno liberi di lasciare un piccolo riconoscimento economico (a loro scelta) per sostenere il progetto. Una sorta di “crowdfunding” per coprire le spese iniziali e per dare la possibilità Bologna: caffè letterario notturnodi continuare il progetto nei prossimi mesi. È richiesta la massima puntualità perché le lezioni inizieranno alle ore 20.00. Il corso verterà essenzialmente sulle relazioni tre la storia interna della Terra di Mezzo e le lingue degli Elfi, aspetti grammaticali, lessicali e sintattici delle lingue elfiche, ed esempi pratici dal corpus linguistico ricavato dalle opere di Tolkien pubblicate. Gli interessanti al corso possono approfondire alcune tematiche del corso qui:
1. Perché studiare l’Elficointervista al docente Gianluca Comastri
2. Materiali e risorse facoltativelibri d’accompagnamento
3. La sessione di Bologna, il comunicato di Eldalië
4. La sessione di Modena nel Tolkien Lab con altre domande al docente.

Il calendario

Mercoledì 20 gennaio – prima lezione
Mercoledì 17 febbraio – seconda Lezione
Mercoledì 16 marzo – terza Lezione
Mercoledì 20 aprile – quarta Lezione
Mercoledì 11 maggio – quinta Lezione

 

ARTICOLI PRECEDENTI:
– il Le lingue degli Elfi ad aprile a Modena
– Lingue elfiche: il primo seminario anche in Italia
– Scrivere in elfico
– Le lingue elfiche al corso di Modena

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– Vai al sito di Tolkien Italia

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Il corso AisT 2016 con Accademia Medioevo

Cavalleria medievaleDopo le attività degli ultimi anni a Roma, che hanno visto svolgersi due corsi di approfondimento sulla vita e le opere di J.R.R. Tolkien (nel 2014 con Conoscere la Terra di Mezzo e nel 2015 con Approfondire Lo Hobbit), la nostra Associazione ha scelto di dedicare i prossimi cicli alle tematiche più importanti affrontate dallo scrittore inglese . Per questo, il 2016 sarà dedicato in gran parte all’importanza che ha avuto per Tolkien il Medioevo. Nella preparazione di un programma denso di appuntamenti (da gennaio a maggio 2016 ci saranno conferenze, workshop, seminari e un’intera manifestazione), l’AisT ha deciso di avviare una collaborazione con Accademia Medioevo, facendo così convergere il proprio corso sulla conoscenza ed approfondimento letterario e di ricerca sulle opere di Tolkien in un progetto unico e più ampio.
Lesson03La competenza e la serietà con cui l’associazione Accademia Medioevo porta avanti il progetto Castelli Medievali, il Medioevo ai Castelli Romani, giunto anch’esso al suo terzo anno di programmazione, approfondendo sempre più le tematiche legate al periodo Medievale, ha fatto sì che quest’anno le attività diventino comuni, tramite la stesura di un Protocollo d’Intesa, per organizzare insieme Il Medioevo attraverso Tolkien, cioè una serie di conferenze e workshop per vedere il periodo medievale attraverso gli occhi e la penna di uno degli studiosi più intriganti ed emblematici dello scorso secolo, che oltre a essere autore del Signore degli Anelli e dello Hobbit, è stato filologo, Tolkien e Beowulfmedievista e docente presso l’Università di Oxford e Leeds. Accademia Medioevo mette in rete, anche per questo progetto, numerose realtà istituzionali dei Castelli Romani: Comuni, musei, biblioteche, circoli e luoghi della Cultura. Questo progetto vedrà inoltre la partecipazione speciale dell’associazione culturale Eldalie di Bologna, per ciò che concerne lo studio delle lingue della Terra di Mezzo.

Il Progetto Tolkien e il Medioevo

medioevo conferenzaIl programma di Il Medioevo attraverso Tolkien prevede, a partire dal 30 gennaio 2016, un ciclo di conferenze, workshop, seminari e un’intera giornata dedicata a “Tolkien e il Medioevo” domenica 8 maggio 2016. Proprio per la complessità e il numero di soggetti coinvolti, il programma è ancora in fase di sviluppo, ma molte attività sono già pronte. Gli appassionati di Tolkien potranno, infatti, seguire il corso AisT, quest’anno completamente gratuito, e avranno l’opportunità di partecipare ai workshop di Accademia Medioevo. stage spada medievaleLe tematiche sono tutte rivolte ad approfondire il Medioevo. Tra la conferenze, il 30 gennaio Il Drago: un antico mistero tra storia, mito e letteratura, con esperti e studiosi come il direttore del Museo Civico di Lanuvio, Luca Attenni, la dottoressa Rosaria Cozzolino di– Accademia Medioevo e il presidente dell’AisT Roberto Arduini, e come moderatore Alessandro de Santis, delegato alla Cultura del Comune di Lanuvio e per l’occasione la Biblioteca Comunale “Francesco Dionisi” proporrà una bibliografia a tema di libri presenti nel catalogo del Consorzio S.B.C.R. (Sistema Bibliotecario dei Castelli Romani). La consultazione di questa sezione appositamente allestita sarà fruibile dalle ore 16.00 presso la Chill Out Room della biblioteca, all’interno dello stesso palazzo in cui si terrà la conferenza; il 13 febbraio L’Eroe e la Scelta: Dal Medioevo al Signore degli Anelli tenuta dall’esperto Norbert Spina e il dottor Daniele Bellucci di Accademia Medioevo; l’8 marzo Tutte le Donne nelle opere di J.R.R. Tolkien tenuta dal presidente dell’AisT Roberto Arduini. Si potranno anche seguire gli stage introduttivi curati da Accademia Medioevo: stage calligrafia medievalequello di Cavalleria Medievale secondo l’antica scuola di addestramento della Cavalleria Medievale, il 28 febbraio; i corsi di Arti Antiche al Museo nei giorni di sabato del mese di marzo (Sabato 5 -12- 19 e 26 Marzo): Calligrafia Medievale, L’Arte della Miniatura, Creare con il cuoio, Produzione della Carta nel Medioevo; il corso di Quenya e Sìndarin: Le lingue degli Elfi nelle opere di Tolkien tenuto dal presidente di Eldalie Gianluca Comastri. Il ciclo si concluderà con il grande evento del 15 maggio: Tolkien e il Medioevo, un’intera giornata nel borgo medievale di Nemi tra seminari, stand didattici, conferenze e workshop sul Medioevo e Tolkien. Non mancheranno la buona cucina e le attività per i bambini. Per l’occasione, ci sarà anche una linea di pulmann che farà da navetta tra Genzano di Roma e Nemi appositamente per il pubblico che volesse venire in treno da Roma.

Programma definitivo:
Sabato 30 Gennaio – dalle ore 17,00 alle 19.30 
Conferenza Il Drago: un antico mistero tra storia, mito e letteratura. A seguire una visita al Santuario di Iuno Sospes e all’Antro del “Draco”.
presso la Sala delle Colonne del Palazzo Sforza a Lanuvio
Con il Patrocinio del Comune di Lanuvio, Museo Civico di Lanuvio
Intervengono:
–         dott. Luca Attenni –  Direttore del Museo Civico di Lanuvio
 Il Draco di Lanuvio: il mito ai Castelli Romani
–         dott.ssa Rosaria Cozzolino –- Accademia Medioevo
Il Drago nell’Immaginario Medievale
–         dott. Roberto Arduini –- presidente AisT
Il Drago in Tolkien e nelle opere di Letteratura Fantastica
Moderatore: Alessandro de Santis – delegato alla Cultura del Comune di Lanuvio
(Lanuvio è raggiungibile in treno da Roma Termini, treni ogni ora a 2,60 euro – alle 15,28)

Sabato 20 febbraio – dalle ore 17,00 alle 19,00
Conferenza L’Eroe e la Scelta: dal Medioevo al Signore degli Anelli
presso la Sala degli specchi nel palazzo comunale di Frascati
Intervengono:
–         Dott. Norbert Spina – Associazione Italiana Studi Tolkieniani
– Dott. Daniele Bellucci – Presidente Accademia Medioevo
Con il Patrocinio del Comune di Frascati

Martedi 8 marzo dalle ore 18:00 alle 19.30
Conferenza Tutte le Donne nelle opere di J.R.R. Tolkien
presso La Biblioteca Comunale di Genzano di Roma
Interviene:
–         dott. Roberto Arduini –- presidente AisT
Con il Patrocinio del Comune di Genzano di Roma

CORSI E WORKSHOP

28 Febbraio ore 10,00 – 18.00  
Stage Introduttivo Cavalleria Medievale – Antica Scuola di Addestramento della Cavalleria Medievale.
Presso Circolo Ippico Asterix – Genzano di Roma

Sabato 5 -12- 19 e 26 Marzo
Corsi di Arti Antiche al Museo
– Calligrafia Medievale
– L’Arte della Miniatura
– Creare con il cuoio
– Produzione della Carta nel Medioevo
Presso il Museo Civico di Lanuvio 

Domenica 15 maggio a Nemi
Evento IL MEDIOEVO E TOLKIEN
Una giornata di seminari, conferenze e workshop sul Medioevo e Tolkien
Presso il Palazzo Ruspoli a Nemi con il Patrocinio del Comune di Nemi

21 e 22 maggio
Corso di Quenya e Sìndarin: Le lingue degli Elfi nelle opere di Tolkien.

 

ARTICOLI PRECEDENTI:
– Corso Aist 2014: Conoscere la Terra di Mezzo
– Corso Aist 2015: Approfondire Lo Hobbit

LINK ESTERNI
– Vai al sito Accademia Medioevo
– Vai alla Pagina Facebook di Tolkien e il Medioevo

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Le lingue degli Elfi ad aprile a Modena

Corso di lingue elficheIl Tolkien Lab di Modena, lo spazio tolkieniano modenese gestito dall’Associazione italiana studi Tolkieniani e dall’Istituto Filosofico di Studi Tomistici, ha deciso di ospitare a partire dal prossimo 30 Marzo un corso di Lingue Elfiche, ideato all’interno di una collaborazione tra Eldalië e lo smial degli
Overhill di Bologna e che verrà organizzato anche in altre date e località (il sito del corso è ancora in preparazione e sarà diffuso appena pronto). Gianluca Comastri, presidente di Eldalië e uno dei massimi esperti italiani di lingue elfiche e che già era stato inviato a Modena per tenere alcune lezioni sui linguaggi (ne abbiamo parlato qui e qui) sarà quindi il docente principale in questo corso dedicato al Quenya, che sarà introdotta dal presidente dell’AisT Roberto Arduini sul vasto modo della linguistica tolkieniana. L’Associazione nasce per approfondire e diffondere la conoscenza di Tolkien, e da sempre siamo persuasi che la dimensione linguistica, ben lungi dall’essere un ozioso gioco o vizio di J.R.R.Tolkien, sia essenziale per comprendere tutta la profondità dell’opera del professore di Oxford. Per questo non abbiamo esitato a contattare Gianluca per proporgli questa importante attività anche nel territorio modenese. Il corso di Lingue Elfiche si terrà  per sei mercoledì tra il 30 marzo e il 4 maggio alle ore 20.45, con ingresso a pagamento presso la sede dell’istituto, in via San Cataldo 97, a Modena.

L’intervista a Gianluca Comastri

Gianluca, come nasce il tuo amore per Tolkien e, in particolare, per le sue lingue?
Esperti: Gianluca Comastri«Sembra difficile crederlo, ma nasce “per sbaglio”… Tra le prime ricerche che feci appena attivai il mio primo accesso a Internet (e parliamo di fine anni ’90 del secolo scorso!) ci fu quella di materiali di approfondimento sulle opere tolkieniane, dato che allora nelle librerie non vi era che un’ombra della disponibilità attuale di testi a riguardo. Cercando informazioni sulla storia degli elfi mi imbattei nel sito Ardalambion, parola che come gli allievi del corso impareranno ben presto signfica proprio “delle lingue di Arda”: scoprii, con somma irritazione, che la storia dei popoli era talmente intrecciata con quella delle loro lingue da non poter considerare separatamente i due aspetti. Così finii per tradurmelo a scopo di studio individuale – e da lì, per gentile concessione dell’autore, nacque il mirror italiano – e imparai a mie spese che per avvicinarmi al cuore della poetica tolkieniana dovevo necessariamente intraprendere un percorso di filologia linguistica, sobbarcandomi quindi i relativi studi (ecco il perché dell’irritazione…) di cui all’epoca ero completamente a digiuno o quasi».
Studiosi: Gianluca ComastriIn passato sei stato ospite del Tolkien Lab e hai tenuto innumerevoli interventi sui linguaggi elfici: puoi dirci come in genre i partecipanti reagiscono quando entrano in contatto con questa “incredibile” dimensione lingustica dell’opera tolkieniana?
«In genere, chi si presenta a un appuntamento del genere è rimasto colpito già di suo dal fascino particolare di questo tema, per cui la reazione tipica è simile a quella di Tolkien quando a sua volta aprì la porta della cantina e vi trovò ogni ben di Dio. C’è da dire che solitamente anche in interventi di altro respiro, quando si introducono concetti relativi all’etimologia delle parole e ai riferimenti correlati, la concentrazione e l’interesse del pubblico hanno un’impennata. Ma, in tutto questo, gli “impallinati” con la linguistica tolkieniana restano una minoranza che talvolta fatica a trovare comprensione anche fra gli “altri” appassionati che non hanno subìto lo stesso fascino, sebbene sia una minoranza che al momento mi pare in continuo incremento».
Senza anticipare nulla del corso, puoi consigliarci alcune letture su queste tematiche?
Libri: Lingue Elfiche«I saggisti e commentatori che hanno introdotto con più efficacia l’approccio filologico/linguistico sono, manco a dirlo, Shippey con “La via per la Terra di Mezzo” e Flieger con “Schegge di luce”, ma eccelle anche John Garth nel suo “Tolkien e la Grande Guerra” in cui narra per l’appunto di come lingue e leggende nacquero in stretta connessione in quegli anni densi e difficili della vita del Professore. Chi vuole un’idea più precisa del metodo compositivo tolkieniano non dovrà farsi mancare “La trasmissione del pensiero e la numerazione degli Elfi”, volume realizzato proprio a partire dalle note originali di lavoro di Tolkien. Recentemente un altro studioso, Francesco Scarlata, è uscito con due ebook introduttivi molto utili per chi si avvicina alle lingue da neofita, disponibili su tutte le principali piattaforme di distribuzione».

Programma completo del corso di aprile 2016

Il corso, di 5 lezioni, si svolgerà secondo il seguente programma:
Cop-Modena-corso-elfico30 Marzo 2016: Il vizio segreto di J.R.R. Tolkien: le lingue elfiche
6 Aprile 2016: Introduzione al Quenya: cenni di storia interna ed esterna, fonologia e pronunzia, varie parti del discorso, desinenze pronominali
13 Aprile 2016: I meccanismi del Quenya: i casi e le loro desinenze, pronomi indipendenti, il verbo “essere”, casi particolari (prefissi e suffissi, variazioni, dubbi interpretativi)
27 Aprile 2016: Introduzione al Sindarin: cenni di storia interna ed esterna, fonologia e pronunzia, varie parti del discorso, modelli di plurale
4 Maggio 2016: I meccanismi del Sindarin: mutazioni consonantiche, aggettivi e verbi, formazione della frase, casi particolari, la questione del “Sindarin Standard”

Il costo è di 10 euro a lezione, e il corso si terrà se si raggiungeranno 10 iscritti.

ARTICOLI PRECEDENTI:
– Scrivere in elfico
– Le lingue elfiche al corso di Modena
– Tolkien a San Marino: un omaggio allo Hobbit
– Lingue elfiche: il primo seminario anche in Italia

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L’Estate tolkieniana? Nel 2015 è al ribasso

BanchettoL’estate è la stagione più amata dagli appassionati di J.R.R. Tolkien. Soprattutto, in questo ultimo periodo si infittisce il calendario degli incontri dedicati allo scrittore inglese. La bella novità è che almeno quest’anno non si sovrapporranno. Nel 2014, infatti, ben tre eventi si erano svolti nello stesso fine settimana, creando non poche difficoltà a chi doveva scegliere preferendone solo uno a scapito degli altri. Quest’anno, però, si è diffusa una nuova tendenza, che accomuna quasi tutti gli eventi in programma: l’assenza di una programmazione culturale. Cercando di adottare un punto di vista generale, si può dire che all’assenza di una grande manifestazione nazionale (e di un soggetto a respiro altrettanto nazionale) che fino al 2006 richiamava in uno stesso luogo quasi ventimila persone accomunate dalla stessa passione, si è sopperito con la proliferazione di molti gruppi locali, con la conseguente nascita di tante piccole manifestazioni, tutte meritorie e degne di essere seguite, ma con il limite strutturale di avere un respiro prettamente locale. Il movimento degli appassionati di Tolkien in Italia non è infatti riuscito a creare un evento che possa dirsi adeguato all’enorme numero dei lettori di Tolkien, né ad eguagliare quello che furono le Hobbiton fino a dieci anni fa. Ne è stato un esempio lo Hobbit Day organizzato il 2 maggio scorso a Roma dalla Warner Bros che, a fronte del grande impegno profuso dalle moltissime associazioni coinvolte e dai volontari a livello gratuito, Stand della STI ai "Bastioni di Gondolin" a Vicopisanoha avuto un’affluenza così grande da stravolgere la stessa programmazione, con attese lunghissime per vedere la mostra, tutto esaurito nella sala conferenze, incontro con i doppiatori che è stato replicato all’esterno per le migliaia di persone presenti e le moltissime (e ingiuste) critiche che hanno investito i social network dopo l’evento, con le tante frecciate rivolte soprattutto al fantomatico «villaggio hobbit» che la Warner Bros aveva annunciato, ma che non è stato all’altezza delle aspettative.

Il buon esempio di Eriador

Locandina Eriador 2015Conseguenza naturale di questa considerazione è che se la prospettiva e il limite di un’associazione è il pubblico locale, anche la programmazione culturale rispecchierà quest’ottica. Con l’aggravante che per il 2015 si è giunti anche a un ridimensionamento rispetto al 2014. Ne è un esempio la bella manifestazione di Messina, Eriador, che si è svolta nel primo fine settimana di agosto, con un successo di pubblico perlopiù locale. Tre giornate, organizzate dall’Associazione culturale “La Contea” in collaborazione col comune di Villafranca, grazie alle quali è stato possibile ammirare la collezione “Illustrare J.R.R. Tolkien” e i suggestivi gioielli d’ispirazione tolkeniana realizzati dalla ditta “Momenti”. Se l’evento ha registrato un buon risultato, il programma degli interventi ha segnato un arretramento rispetto allo scorso anno: due soli interventi rispetto a quelli della prima edizione. Da notare positivamente la presenza dell’artista Piero Crida, che sta proseguendo il tour della sua mostra nelle principali manifestazioni tolkieniane italiane, come è normale che accada a una mostra di livello nazionale. Ma se la mostra e l’artista possono presenziare tutte le manifestazioni tolkieniane in Italia, Lo staff di Eriadorè un segno di provincialismo se a passare da un festival all’altro sono altri soggetti. Questo ci porta al respiro prettamente locale di molti di questi eventi: avere gli stessi personaggi o le stesse presentazioni è indice di una programmazione che non guarda oltre i confini della propria provincia. È un peccato, ma speriamo che la crescita dimostrata da ottime realtà come Messina possano assumere anche una prospettiva più nazionale.

Tre eventi in un mese

Locandina della Hobbiton XXIILe caratteristiche appena descritte, si stanno replicando nelle manifestazioni prossime venture, che sono ben quattro da qui all’autunno. Si svolgeranno, infatti, in ordine temporale: il Ritorno alla Contea a San Marino, dal 29 al 30; la Hobbiton XXII – I Regni del Sud a Trani dal 12 e al 13 settembre; i Sentieri Tolkieniani che da Osasco si sposta a Torre Pellice (sempre in Piemonte), dal 26 al 27 settembre. Tutte queste manifestazioni sono accomunate da una caratteristica che salta subito all’occhio. Aldilà dei molti annunci e della loro declinazione per la passione per l’autore del Signore degli Anelli, a un mese o meno dal loro svolgimento tutti questi non hanno annunciato alcun programma culturale e laddove una programmazione è stata diffusa, non c’è traccia di giorno, orario e tema degli interventi Raduno di San Marino(uniche eccezioni sono le lezioni sulle lingue elfiche dello studioso Gianluca Comastri a Trani e un raffronto tra elementi tolkieniani e mitologia da parte di Carla e Ferruccio Cortesi a San Marino). È difficile pensare che gli appassionati di Tolkien fuori della provincia possano organizzare una presenza con una situazione del genere. Se poi vengono annunciati interventi già svolti in numerose altre occasioni, l’interesse cala ancor di più. In tutti questi eventi, l’attenzione è rivolta al pubblico dei dintorni e lo prova il fatto che tornano spesso gli stessi interventi e il programma definitivo tarda ad essere diffuso. Un caso estremo è quello di San Marino, dove a due settimane dall’evento gli organizzatori hanno comunicato con precisione solo l’orario dei pasti, mentre gli interventi sono tutti da definire all’interno di cosiddetti “aperitivi tolkieniani”.

In Puglia un’eccezione

Hobbit Village 2015Si era detto che saranno quattro le manifestazioni che si svolgeranno nel prossimo mese. Se le prime tre sono rivolte a un pubblico locale, con tutti i limiti che questo comporta, lo Hobbit Village 2015, che si terrà nel Castello di Barletta dal 5 al 6 settembre ha il merito di cercare di migliorare l’edizione dello scorso anno, cui parteciparono ben 10mila persone. È un po’ l’eccezione di questa estate tolkieniana: a poco meno di un mese è stato creato un sito, una pagina FB e un programma molto fitto, che vede la partecipazione di ospiti internazionali. In campo artistico, oltre al consolidato Piero Crida e alla sua splendida mostra sulle sue copertine pubblicate da Rusconi, saranno presenti il giovane e talentuoso Andrea Piparo e, soprattutto, l’olandese Cor Blok, uno dei più grandi artisti di livello internazionale, che racconterà anche il suo incontro con lo stesso Tolkien. Hobbit Village 2015 Special GuestTra gli interventi, invece, basti citare personalità come l’affermato traduttore Marcel Aubron-Bulles, fondatore della Società Tolkieniana Tedesca, ex Rappresentante europeo della Tolkien Society inglese. Insieme a lui, sarà presente Renè van Rossenberg, membro del consiglio della Società Tolkieniana Olandese (Unquedor) nella quale ha ricoperto per dieci anni anche il ruolo di presidente. E come chicca in chiusura dell’evento, un intervento del professor Giuseppe Losapio, che ricorderà la figura di Giosué Musca, docente all’Università di Bari e grande storico del Medioevo, che dedicò uno studio anche al Beowulf. Senza dimenticare l’organizzatore di tutto l’evento, Oronzo Cilli, che oltre a presiedere gli incontri dei Collezionisti Tolkieniani, coglierà l’occasione per presentare il nuovo libro «Tolkien e l’Esperanto».

ARTICOLI PRECEDENTI
– Vai all’articolo su Eriador, a Messina con Tolkien
– Vai all’articolo su Estate tolkieniana: ecco gli appuntamenti
– Vai all’articolo su A Barletta va di scena la Hobbiton 2014
– Vai all’articolo su La Hobbiton va al sud: sarà nel castello di Barletta
– Vai all’articolo su Hobbiton XX, Comastri: «L’elfico che passione»

LINK ESTERNI
– Vai al sito dell’Associazione culturale La Contea a Messina.
– Vai alla Pagina FB della Hobbiton XXII – I Regni del Sud a Trani.
– Vai al sito del Hobbit Village 2015 a Barletta.
– Vai al sito di Ritorno alla Contea a San Marino.
– – Vai alla Pagina FB della Sentieri Tolkieniani a Torre Pellice.

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Fantastika, se duemila vi sembran pochi…

Cop-Fantastika2015«Dove sono cavallo e cavaliere? Dove sono l’elmo e lo scudiere? Dov’è la mano sull’arpa, e il rosso fuoco ardente? Son passati come pioggia sulla montagna, come raffiche di vento in campagna; i giorni scompaiono ad ovest, dietro i colli che un mare d’ombra bagna». Questo canto, ridotto dal capitolo sesto delle Due Torri, si adatta bene ai nostri sentimenti dopo Fantastika, l’evento che si è tenuto a Dozza (in provincia di Bologna) dal 16 al 17 maggio 2015.
Due giorni pieni zeppi di emozione, con momenti dedicati a tutto quel che che potete pensare del mondo fantastico: web, fumetti, film e libri; J.R.R. Tolkien, George R,R, Martin e Harry Potter; Dozza: entrata alla Roccafalchi, civette e poiane; giochi da tavolo, freccette e bersaglio; gare di magia, incantesimi e pozioni; anelli, draghi e giovani Elfi e pure gli Hobbit! E c’era tanta arte, dalla scultura a quella digitale per toccare tutte le tecniche del dipinto fino al concerto finale con scroscio d’applausi. Insomma, un fine settimana indimenticabile da vivere a 200 all’ora, col viso fuori dal finestrino respirando i profumi della campagna, con gli occhi pieni dei colori del cielo e le note musicali che riempion la testa… Che vi siete persi!!!

Tra risate e attività in Rocca

Dozza: i falconiFantastika a Dozza è il frutto del lavoro di tantissime persone e naturalmente, su tutti Ivan Cavini, la Fondazione Dozza Città d’Arte, e gli assessori e consiglieri dell’amministrazione comunale. Per questo vogliamo ringraziare tutti loro, che hanno permesso che l’evento funzionasse al meglio per portare dentro la Rocca Sforzesca tanta, tanta, tanta gente. Sì, perché se c’è una cosa certa è che la manifestazione quest’anno non solo rilancia, ma raddoppia anche le presenze! È aumentato anche l’incasso complessivo, che ha sfiorato i cinquemila euro, nonostante l’entrata fosse gratuita per le scuole e per i bambini e ragazzi fino a 16 anni. Dozza: gara di incantesimiRaddoppiati anche gli tutti gli artisti coinvolti, che hanno animato Fantastika con le loro opere e le performance, le mostre e i concerti, le strisce e i documentari. Infaticabili poi i tanti maghi e streghe che hanno animato il simpatico raduno degli appassionati di Harry Potter, con una gara di magia tirata fino alla fine, la partita di quidditch sul prato e le molte lezioni per apprendisti stregoni. Ma la star indiscussa dell’evento sono stati i rapaci del Torrione maggiore, protagonisti delle lezioni incessanti di falconeria medievale di Ivano Avoni e i suoi amici!

Uno stand per ghermirli tutti

Dozza: stand dell'AisTL’incessante pioggia di sabato mattina non ha fermato gli appassionati di J.R.R. Tolkien e il gruppone dei soci dell’AisT, che quasi al completo sono giunti da tutta Italia per far funzionare la “macchina” della manifestazione. Sedie e tavoli son stati spostati, i biglietti son stati strappati, quadri e statue sono state vigilate, oltre alle mille piccole incombenze che son sorte durante i due giorni dell’evento. Ma il cuore pulsante per i soci è stato lo stand, presidiato come non mai, oltre alle altre postazioni strategiche nei torrioni, in pinacoteca, nella sala grande e nelle camere nobiliari. I soci dell’AisT si son contraddistinti per la gentilezza e la professionalità, ce n’erano un po’ ovunque in Rocca con le loro magliette col nuovo logo verde brillante! Lo stand è stato però il centro delle attività anche perché preso letteralmente d’assalto dagli appassionati. Dario e Lorenzo«Libri, libri, libri», chiedeva la gente nella corte centrale. La novità di quest’anno sono stati i tantissimi autografi richiesti ai sorpresi autori, novelli rockstar di Fantastika 2015. Svuotate anche le scatole con le t-shirt realizzate dall’Associazione, fortuna non tutte perché non si attendeva un successo anche delle magliette ricordo. La fortuna invece non ha aiutato nessuno di coloro che si son voluti cimentare nel tiro al bersaglio dello stand, vero e proprio punto d’onore per chi voleva abbattere Sauron! Per tutto questo e per tutto il resto, non si può che esser grati: a Norbert per la depressione post-evento; a Manuele per quella durante l’evento; a Lorenzo per la bontà dei panini crudo e formaggio; a Simona per il disegno del gufo reale; all’altro Lorenzo per aver sostituito il bersaglio durante il tiro di Dario e a quest’ultimo per averlo sbagliato; Norbert e Albertoad Alberto per le tantissime frecce raccolte e per aver sopportato Cristina; a Cristina per aver sopportato Alberto, ma soprattutto per aver stracciato tutti gli altri soci facendo sempre centro; a Stefano per aver portato Sofi e per tutte le chiacchiere sparse in sala conferenze; a Claudio per aver salvato il suo matrimonio tornando dalla moglie; a Isabella per non aver detto niente a chi russava nell’altra stanza; ad Alessio per le tre sbronze su tre causate dalla sua birra; a Ivan per i tre chili persi; all’altro Stefano per il sasso anti tigre dei Simpson e il boccino del quidditch di Harry Potter; a Daniela per aver ritrovato l’Unico Anello; Dozza: saletta Tolkiena Marco per i 56 piani di scale in un giorno; a Leonardo per aver saltato la cena a casa pur di dare una mano a spostare scatoloni; a Silvia per la grazia del vestito da Arwen; ad Andrea per essere tornato nonostante la folla; all’altro Alberto per la sesta sconfitta subita in sette anni; a Ellen per i tre primi premi e i due secondi premi; a Marco, Gianluca e all’altro Ivan per il salone del fuoco e tutto il supporto caloroso degli Overhill
e, infine, al presidente per sopportare di essere ancora il Presidente!

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FantastikA il 16-17 maggio si prende tutta Dozza!

Rocca di DozzaArte, cultura, divertimento, musica, animazione. Tutto questo sarà Fantastika 2015, la seconda edizione della manifestazione dedicata a J.R.R. Tolkien e al mondo fantastico, con una predilezione per l’aspetto artistico. E non poteva essere che Dozza, in provincia di Bologna, ad ospitarla visto che a settembre vi si terrà la Biennale di Muro Dipinto, famosa in tutto il mondo. FantastikA si svolgerà dal 16 al 17 maggio, con una coda per tutte le mostre che giunge fino al 7 giugno.
Locandina Dozza 2015Organizzata dalla Fondazione Dozza Città d’Arte, con il patrocinio del comune di Dozza, dalla nostra Associazione e sotto il coordinamento di Ivan Cavini, artista di fama internazionale e appassionato tolkieniano, quest’anno la manifestazione oltre alla rocca coinvolgerà gran parte del borgo medievale. Sarà quella l’occasione per incontrare quasi tutti i soci dell’AisT: i nostri soci coordineranno molte attività, tutte quelle dedicate a Tolkien, avendo anche la direzione artistica di alcune delle mostre. Sarà l’occasione di conoscere dal vivo nuovi artisti tolkieniani e incontrarne altri già noti e famosi. Sarà l’occasione di ascoltare studiosi seri e affermati in tutto il mondo. Perché FantastikA e l’AisT sono una garanzia di qualità.

Venti artisti e tanta animazione

Volantino_FantastikASe l’edizione del settembre scorso è stata un successo, quella di quest’anno ha tutte le carte di regola per doppiare quel risultato. Doppio, infatti, è l’impegno profuso dagli organizzatori che hanno chiamato a partecipare ben venti artisti, per aggiungere alla qualità uno spettro il più ampio possibile del mondo fantastico: tutti presenteranno le loro opere e terrano diverse sessioni di sketch. Confermata la presenza di Angelo Montanini, «padrino» della manifestazione, docente di anatomia dell’immagine figurativa presso lo Ied moda Lab di Milano e docente d’illustrazione all’Accademia delle Belle Arti “Galli” di Como, ma per gli appassionati di Tolkien il più famoso tra gli artisti italiani, come si può leggere nell’intervista che ci ha concesso qualche mese fa: per FantastikA terrà un laboratorio sulle tecniche d’illustrazione (sabato dalle 11 alle 12,30 – su prenotazione). La guest star artistica di questa edizione sarà Davide Baldoni, noto disegnatore e colorista di Witch e Disney, che ha realizzato storie per Topolino, Paperino, Minnie & Company e Disney Big Adventure, oltre a vari adattamenti a fumetti di serie animate di Disney Channel. Sempre dal mondo dell’illustrazione giunge Riccardo Rullo, che ha pubblicato con case editrici internazionali, sta collaborando con la statunitense Alderac Entertainment Group per giochi di carte collezionabili (tra cui Doomtown: Realoded) e diversi editori nel mondo ludico e illustrando per Wyrd Edizioni il gioco di ruolo Dragonero. Locandina FantastikA 2015Lo accompagna Ryan Lovelock, illustratore molto conosciuto nel mondo del fumetto francese (Block 109: Shark per l’editore Akileos) e italiano (Nda Press e Crazy Camper), ma anche per aver lavorato nell’illustrazione di giochi di ruolo, videogiochi e film d’animazione. Proprio a quest’ultima è legato Daniel Valentin Simion, autore del vastissimo Dizionario dei Cartoni Animati, un’opera unica nel suo genere, composta da oltre 90.000 episodi animati, in più di 3.000 schede, comprendente tutte le serie italiane e straniere provenienti da ogni parte del mondo. Dai cartoni al cinema d’animazione, ci sarà l’occasione di incontrare Francesco Filippi, pluripremiato sceneggiatore e regista, che con i suoi film ha all’attivo più di 150 premi e 400 selezioni ai festival in tutto il mondo. Insieme all’attrice Lucia Gadolini e al compositore Andrea Vanzo terranno una serie di letture con accompagnamento musicale alla scoperta di fiabe e racconti mitologici (domenica 17 maggio, dalle 18 alle 19). Altro spettacolo di grido sarà quello diviso in due atti a opera di Nicola Pesaresi, noto ventriloquo reso celebre dalla sua partecipazione al programma Italia’s got talent, che presenterà i suoi «Fantastikosi amici», tra cui in anteprima nazionale il Drago Smòg (domenica 17 maggio, Atto I alle ore 11 e Atto II alle ore 15). Non è uno spettacolo, ma sarà uno spettacolo l’esibizione di Ivano Avoni, veterinario e falconiere, che presenterà i suoi animali, tra cui diverse specie di rapaci, per un approccio più responsabile all’antica arte della falconeria, che sfrutta esclusivamente le naturali capacità di predazione degli animali, senza privarli dell’esigenza di volare. Nicola Pesaresi: Drago Smog Sembra l’erede di H.R. Giger, il creatore di Alien, un talento tutto dozzese, Cristiano Licciardello, con «Zoomorphic», esposizione di forme zoomorfe, i cosiddetti “gusci”, che mira a suscitare nello spettatore un senso di piacere e curiosità esclusivamente a livello sensoriale, senza però dare la possibilità di una lettura chiara dell’oggetto. Chiude la carrellata Emanuele Manfredi, illustratore, fumettista (suo fu il mitico fantasy 2700) entrato di recente anche nel mondo dei tattoo, che è attualmente impegnato in una ricerca sull’uniformologia del Settecento, in particolare legata a Torino e a Pietro Micca, che salvò la città dall’assedio dei francesi del 1706.

Harry Potter, Il Trono di Spade e tanto Tolkien

Locandina Raduno Harry PotterFantastikA 2015 sarà anche la sede del raduno nazionale di Harry Potter Never Ends, ormai giunto alla VI edizione. Per tutti quelli che sentono di avere una cicatrice a forma di saetta sulla fronte ci sarà la possibilità di partecipare a lezioni di Pozioni, Cura delle creature magiche, Difesa contro le arti oscure, oppure al torneo di Muggle Quidditch, alla Caccia al Tesoro e al Magic Quiz, o ancora a veri e propri duelli di incantesimi. Iscrivetevi qui perché alcune attività hanno i posti limitati! Fa, inoltre, il suo esordio Il Trono di Spade di George R.R. Martin (naturalmente questo è il titolo della serie tv, i romanzi sono quelli delle Cronache del ghiaccio e del fuoco) un omaggio alla Quinta stagione, che inizierà negli Usa e in Italia il 13 aprile prossimo e continuerà fino a metà giugno. Per l’occasione sabato 16 maggio alle ore 17 si terrà la tavola rotonda Un Trono di Anelli: Tolkien e Martin a confronto, cui parteciperanno il vicesindaco di Dozza Giuseppe Moscatello, il presidente di Eldalie Gianluca Comastri e l’esperto dell’AisT Marco Arduini.
Ma il piatto forte dell’evento sarà l’omaggio a J.R.R. Tolkien. L’Associazione italiana studi Tolkieniani si è mobilitata in forze perché ha la direzione artistica di ben tre esposizioni, terrà due conferenze di tutto rispetto e coordinerà una ludoteca speciale tutta dedicata al Signore degli Anelli e allo Hobbit. ARTE: la Pinacoteca ospiterà la personale Sotto la Montagna – Scatti dall’Olimpo di Alessio Vissani. foto di Alessio VissaniNoto fotografo, ha al suo attivo due libri di reportage fotografici, ha pubblicato su quotidiani nazionali (l’Unità, Avvenire, La Repubblica), è fotografo ufficiale del Greisinger Museum (primo museo in Europa su Tolkien) di Jenins in Svizzera. Altra mostra tolkieniana sarà Luce e Ombra. Tolkien, stili diversi e un’unica ispirazione, in cui esporranno due artisti talentuosi con una lunga esperienza: Simona Calavetta, illustratrice e sceneggiatrice di fumetti, è autrice, redattrice ed editor di numerose riviste per ragazzi e ha dipinto le copertine di romanzi e saggi, tra cui quattro copertine della collana Tolkien e dintorni della casa editrice Marietti. Le sue opere sono state premiate e pubblicate anche dalla Società Tolkieniana Italiana ed esposte in diverse mostre a Viterbo, Casperia (Rieti) e Roma. Accanto a lei, esordisce nel mondo tolkieniano Tiziano Baracchi che dopo quindici anni di dipinti in acrilico e olio, ha scoperto nel 2006 l’arte digitale. L’artista ha trovato negli Usa il meritato successo come ritrattista fantasy per giochi di ruolo e di carte collezionabili, collaborando con Fantasy Flight Games, Prall Multimedia, LightCon Media, Claymore Entertainment, Alephtar Games e Arnoldo Mondadori. Tiziano Baracchi: Eowyn e il NazgulAncora per l’aspetto artistico torneranno artisti molto conosciuti agli amanti di Tolkien come Andrea Piparo e Maria DiStefano (con una mostra dedicata alla Divina Comedia). SARTORIA: passando al piano nobile della Rocca, alcune stanze ospiteranno l’esposizione Una sartoria nella Terra di Mezzo, con abiti ricamati a mano da Daniela Mastroddi, sarta conosciuta anche all’estero per le sue creazioni artistiche. EDITORIA: per l’editoria tolkieniana, sabato 16 maggio alle 16 Ivan Cavini e Alessio Vissani presenteranno il loro nuovo libro Disegnare e costruire la Terra di Mezzo, che illustra il lavoro da loro svolto negli ultimi anni, pubblicato con il contributo della Fondazione Dozza. CONFERENZE: la domenica sarà invece dedicata all’approfondimento su Tolkien con ben due conferenze: alle 11 in Tolkien, un classico moderno insieme al presidente dell’AisT Roberto Arduini, la guest star di FantastikA per la letteratura, nonché filosofo, studioso e scrittore modenese Claudio Antonio Testi illustrerà il progetto Tolkien e i Classici, in cui l’autore del Signore degli Anelli è stato messo a confronto con molti dei Classici antichi, moderni e contemporanei. Dopo pranzo, invece, Testi terra la sua lectio magistralis: Chi è Tom Bombadil?, che riassume le ricerche dello studioso e propone una soluzione inedita su uno dei personaggi più misteriosi di tutta la Terra di Mezzo. Programma di FantastikA 2015COSPLAY: anche la piazza davanti la Rocca sarà piena di attività, tra cui un Cosplay Contest a tema tolkieniano e la mitica Sfilata degli Elfi. Chi volesse partecipare può  iscriversi quiLUDOTECA: se avete tempo, però, vi consigliamo di fare un salto sulla Torre dei Bolognesi: oltre la magnifica vista del paesaggio, col coordinamento dell’AisT e della Ludoteca Itinerante, vi aspettano una dozzina di giochi da tavolo, tutti rigorosamente a tema tolkieniano, oltre al torneo di Hobbit Tales, una serie di sfide veramente impossibili e un premio finale davvero spettacolare: una ceramica fatta da un’artista a mano, naturalmente in omaggio a Tolkien! Qui sotto trovate tutti i dettagli del programma e un video su Nicola Pesaresi, ma se fossi in voi correrei a preparare le valigie!

Come arrivare a Dozza

Cartina di Dozza (Bologna)Dozza è a 3 chilometri dalla Via Emilia, tra Bologna e Imola, da cui dista rispettivamente 25 e 6 chilometri.
In Auto: uscite dall’autostrada A 14 (Bologna – Ancona) a Castel San Pietro Terme (se si proviene da nord) o a Imola (se si proviene da sud). Poi si percorre la Via Emilia fino al bivio per Dozza. Mezzi pubblici: Servizio Pronto Bus – La linea (a prenotazione) 147 dell’ATC di Bologna offre collegamenti da Dozza per Toscanella, Imola e Bologna, con una corsa ogni ora tra le ore 7.00 e le 20.00 circa, tutti i giorni feriali dal lunedì al sabato e nella fascia oraria 14.00 – 20.00 circa nei giorni festivi; tutte le corse programmate, infatti, sono in coincidenza a Toscanella con la linea 101 per/da Imola e Bologna. Il servizio è a prenotazione e per prenotare la corsa desiderata occorre telefonare al numero 051/290299 tutti i giorni feriali dalle 6.00 alle 20.00 e i giorni festivi dalle 7.00 alle 20.00. La telefonata va effettuata almeno 60 minuti prima della corsa interessata. Tramite un’unica telefonata si possono prenotare più corse nell’ambito della stessa giornata e per diversi giorni del mese. La prenotazione può essere effettuata anche per più persone; le prenotazioni per gruppi di persone superiore a 10 vanno effettuate con almeno un giorno d’anticipo.
FantastikA ricettivitàDove dormire: per le strutture alberghiere si può guardare qui, oppure si può guardare qui, solo quelle con i numeri da 2 a 5, oppure si può guardare qui.
Dove mangiare: dalle tagliatelle ai garganelli, ai tortelli di ricotta alla salvia, qui la pasta è fatta rigorosamente con la sfoglia tirata a mano. Tra i secondi dominano le carni ai ferri, come fiorentina e castrato. Immancabile la piadina, da abbinare con formaggi molli, come il freschissimo squacquerone, e gli ottimi salumi. In fatto di vini la scelta è ricca, regna tra i rossi il Sangiovese DOC e fra i bianchi l’Albana DOCG. Dozza è attraversata dalla Strada dei Vini e Sapori Colli d’Imola. Per le strutture si può guardare qui, solo quelle con i numeri da 1 a 3.
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Qui sotto il programma di Fantastika a Dozza (Bo)
dal 16 al 17 maggio 2015 (mostre fino al 7 giugno)
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IL PROGRAMMA
Programma di FantastikA 2015

GUARDA IL VIDEO:
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Ventriloquo Italia’s got talent Nicola Pesaresi di Nicola_Pesaresi

LA LISTA DEGLI OSPITI

ARTICOLI PRECEDENTI
– Vai all’Editoriale sulle prossime attività dell’Aist
– Vai all’intervista ad Angelo Montanini

LINK ESTERNI
– Vai al sito ufficiale di Fantastika
– Vai alla Pagina Facebook di Fantastika
– Vai alla Sito ufficiale di Ivan Cavini
– Vai al sito della Fondazione Dozza Città d’Arte
– Vai alla Pagina Facebook di Angelo Montanini
– Vai al sito dell’Associazione Eldalie
– Vai al sito della Sartoria degli Elfi
– Vai al sito di Alessio Vissani

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Tolkien contro Martin mercoledì 25 a Modena

Corso sulla Fiaba a ModenaChiude in bellezza il corso Fiaba e Filosofia a Modena. Organizzato dall’Istituto Filosofico di Studi Tomistici, e iniziato presso la sua sede in via san Cataldo 97 mercoledì 14 gennaio 2015, il ciclo è costituito da sette incontri settimanali che quest’anno hanno indagato i legami fra fiaba e filosofia e ripreso le riflessioni sviluppate durante il precedente ciclo autunnale Realissime Finzioni. L’analisi è stata però più profonda e ha utilizzato un maggior numero di testi e di materiali, così da far esplorare e conoscere meglio i pericoli e i tesori che si possono trovare nel Regno di Feeria.
Biblioteca diocesana di RavennaIl laboratorio è stato diviso in due parti: i primi quattro appuntamenti erano concentrati su temi generali riguardanti la fiaba; gli ultimi tre incontri, invece, hanno come focus principale J.R.R. Tolkien che, come nessuno nel Novecento, ha influito sulla concezione della fiaba e della letteratura fantastica. È possibile partecipare anche all’ultimo degli incontri. Non è necessaria alcuna pre-iscrizione. Nell’ultima lezione verrà rilasciato un attestato di partecipazione. Il corso si inserisce all’interno delle attività del Phi-lab è il laboratorio permanente dell’Istituto. Al termine dell’incontro verrà offerto un buffet di saluto.

Un Anello di Spade: Martin e Tolkien

Studiosi: Gianluca ComastriMercoledì prossimo l’intervento sarà tenuto da Gianluca Comastri, presidente dell’Associazione culturale Eldalie. Nella sua relazione dal titolo Un Anello di Spade: Martin e Tolkien, lo studioso metterà a confronto le due saghe. In un’intervista di qualche tempo fa, l’autore del Trono di Spade si esprimeva così a proposito del Professore di Oxford: «Da appassionato di Tolkien, ho preso molto spunto da lui», ha rivelato Martin. «Ha avuto un’influenza enorme su di me. Il Signore degli Anelli ha modellato tutta la Fantasy moderna. Ci sono alcune sue scelte che ormai fanno parte del canone: il concetto dell’Oscuro Signore, la battaglia tra Bene e Male, l’influenza penetrante di quest’ultimo a tutti i livelli». Il Trono di Spade e Il Signore degli Anelli hanno come elemento in comune l’essere catalogati come appartenenti al medesimo filone letterario. George R.R. MartinIn realtà sono opere che condividono alcuni punti in comune e varie notevoli differenze, dovute a vari fattori: il diverso periodo storico in cui sono state composte, i differenti percorsi personali e formativi dei due autori, lo spirito e le modalità delle rispettive stesure. Tra magia, draghi, rapporto con il potere e con la morte, Tolkien e Martin in definitiva esplorano la complessità dell’animo umano da due punti di vista diversi, ma con la stessa propensione alla profondità e un ineguagliabile acume, che permette loro di scrivere racconti in cui ogni lettore riesce ad immedesimarsi. Attraverso i canoni della narrazione e della mitologia le due saghe danno vita a un vero e proprio Anello di Spade, nel quale l’animo umano può specchiarsi e riconoscersi nel suo essere più intimo e vero.

Dati essenziali
Inizio: Mercoledì 25 Febbraio 2015, ore 20.45
Luogo: Strada San Cataldo n. 97, Modena
Ingresso: 10 euro

ARTICOLI PRECEDENTI:
– Vai all’articolo sui Mercoledì 11 a Modena mito e verità in Tolkien
– Vai all’articolo sui corsi su Tolkien: Modena, Bologna, Roma
– Vai all’articolo sui Intervista a Claudio Testi
– Vai all’articolo sui Sbarcano anche in Italia i Tolkien Seminar
– Vai all’articolo sui Tom Shippey a Modena. E un corso su Tolkien!
– Vai all’articolo sui Al via il corso a Modena sulle lingue di Tolkien
– Vai all’articolo sui A lezione di calligrafia: Tolkien creò l’alfabeto

LINK ESTERNI:
– Vai al sito dell’Istituto Filosofico di Studi Tomistici
– Vai all’Evento su Facebook
– Vai al sito di Eldalie

L’Aist va a Cartoomics a Milano 13/15 marzo

Giochi da tavoloTutto pronto per la ventiduesima edizione di Cartoomics Movies, Comics and Games 2015, la rassegna milanese dedicata al fumetto, ai giochi e al cinema, che si terrà a Fiera Milano Rho (Padiglioni 16 e 20) dal 13 al 15 marzo 2015. La grossa novità è che parteciperà anche la nostra Associazione, con uno stand e tre interventi nello spazio dedicato al fantasy. Con una prima edizione che risale al 1992, ormai la manifestazione può vantare grandi numeri: l’anno scorso ben 55.000 visitatori hanno visitato il salone durante i 3 giorni di esposizione. Si tratta però di appuntamento che si evolve di anno in anno, arricchendosi di novità e “contaminazioni” con settori che fumetto non sono, ma che dal mondo dei comics traggono linfa vitale: cinema, gadget, fantasy e fantascienza, cosplay. Per tre giorni, quindi, nella fiera il divertimento sarà all’insegna dell’immaginario.

Dalla Foresta magica al Villaggio Fantasy

Locandina Cartoomics 2015Tra le numerose novità dell’edizione 2015 c’è la crescita del settore dedicato al genere fantastico. La Foresta Magica del 2014 ritorna più grande che mai, diventando un vero e proprio villaggio, il Villaggio Medieval-Fantasy, all’interno del quale si potranno trovare tantissime novità e sorprese. Ci sarà un grande Mercato caratterizzato da banchi in stile medievale con gli artigiani all’opera, dove si potranno trovare tanti prodotti legati all’universo medieval-fantasy. Ci saranno oreficeria e artigianato Fantasy, curati da La Culla della Fenice. Il Villaggio trasporterà i visitatori nel magico universo del gioco di ruolo dal vivo (GRV), grazie alle associazioni che, con le loro dimostrazioni in programma nella Piazza Magica (vero centro nevralgico del Villaggio) condurranno in tempo reale nei loro «mondi», insegnando come usare le armi in lattice impiegate durante gli eventi live. Gruppo Trono di SpadeMa non è tutto, perché dopo il successo dell’anno scorso, tornerà il Dungeon, ma sarà ancor più grande e tematizzato, grazie al lavoro svolto dall’Associazione La Fortezza, che ha annunciato che gli spettatori potranno «vivere in prima persona un’avventura unica e indimenticabile», perché sono state aggiunte una nuova stanza, nuovi trabocchetti, ostacoli, nemici e soprattutto nuovi premi finali. Le varie associazioni saranno le principali protagoniste del Villaggio Medieval-Fantasy, mettendo a disposizione un area make-up artist dove i visitatori potranno trasformarsi nel loro personaggio preferito, organizzando con spettacoli e iniziative di ogni genere, balli celtici e medievali, senza dimenticare le tante sorprese per i bambini. Saranno presenti anche altre associazioni, come Eldalie e i cosplayer del Trono di Spade. È stata, invece, allestita una Agorà Fantasy per permettere al pubblico di incontrare ospiti di primo piano e i più importanti autori e illustratori italiani.

Uno stand su Tolkien e l’Agorà Fantasy

Artisti: Ivan CaviniProprio tra il Villaggio e l’Agorà, si svolgeranno tutte l’attività della nostra Associazione. Nello stand ufficiale saranno in mostra le illustrazioni di Ivan Cavini, artista tolkieniano tra i più eccelsi che sarà presente in fiera per regalare al pubblico sessioni di sketch e autografi. Presso lo stand sarà possibile inoltre trovare i libri della collana «Tolkien e dintorni» della casa editrice Marietti 1820, oltre a molti gadget e novità. L’altro polo della presenza dell’Aist sarà l’Agorà Fantasy (scarica qui il programma completo), appunto, dove i soci si alterneranno con tre interventi tutti collegati alle opere di Tolkien. Venerdì 13, alle ore 17:00, Ivan Cavini terrà Disegnare e costruire la Terra di Mezzo, in cui parlerà della sua attività di artista in relazione all’opera tolkieniana e, in particolare, della sua attività al Greisinger Museum. Sabato 14, alle ore 10:30, ci sarà un’intervista ad Alberto Ladavas Dieci anni di Tolkien e dintorni, in cui parlerà della collana di saggistica tolkieniana “Tolkien e dintorni” di cui è membro del Comitato scientifico, curatore e traduttore, attiva ormai da 10 anni. Domenica 15, alle ore 11:30, infine, Claudio Antonio Testi interverrà su La Terra di Mezzo tra angeli incarnati e pagani virtuosi, argomento del suo ultimo libro Santi pagani nella Terra di Mezzo. All’interno del Villaggio Medieval-Fantasy di Cartoomics saranno presenti Serena Fiandro, Angelo Berti e Ilaria Damiani con i loro ultimi lavori. Berti e Damiani parteciperanno anche all’incontro in Agorà Fantasy in programma alle ore 10.30 di domenica 15 marzo. Dopo i successi di Pathfinder e di Dragonero, Wyrd Edizioni presenterà il celebratissimo Numenèra, Disegnatori: Riccardo Rulloil gioco di ruolo edito da Monte Cook Games con un’ambientazione a metà fra fantascienza e fantasy: ci saranno anche sessioni di Dragonero, Numenera e della Pathfinder Society e sarà presente Riccardo Rullo, che ha disegnato per Dragonero gdr, Il Nido delle Medee. Venerdì 14 marzo, alle 15:30, ci sarà un’intervista all’autore autoprodotto Samuel Valentini che parlerà di Guardando a Tolkien, Miura e Giobbe: Leumas, il Drago, romanzo in cui ha unito le leggende medievali con il Fantasy contemporaneo. A seguire, alle ore 16:00, si terrà l’intervista con Gianluca Comastri su Tolkien, il linguaggio del mito. Ci saranno anche altri interventi tolkieniani e un corso di scrittura elfica. Infine, l’Agenzia Letteraria di Francesca Costantino presenterà in una tavola rotonda sabato 14 marzo alle ore 18.

PROGRAMMA DEGLI INTERVENTI AIST:

Venerdì 13 ore 17:00
Ivan Cavini
Disegnare e costruire la Terra di Mezzo

Sabato 14 ore 10:30
Alberto Ladavas
Dieci anni di Tolkien e dintorni

Domenica 15 ore 11:30
Claudio Antonio Testi
La Terra di Mezzo tra angeli incarnati e pagani virtuosi

 
LINK ESTERNI:
– Vai al sito ufficiale di Cartoomics Movies, Comics and Games 2015
– Vai alla pagina Facebook ufficiale di Cartoomics 2015
– Scarica qui il programma dell’Agorà Fantasy

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La Magia dell’Anello, non solo mostra a Milano

Museo Wow - Fumetto a MilanoDal 24 gennaio al 22 marzo, presso lo WOW Spazio Fumetto – Museo del Fumetto di Milano sarà ospitata una grande mostra dedicata alla saga del Signore degli Anelli. Si chiama La Magia dell’Anello, ma non è la riedizione dell’esposizione con lo stesso nome fatta dagli stessi enti, tenuta dall’8 dicembre 2013 al 19 gennaio 2014 al cinema Arcadia di Melzo. Il suo autore, J.R.R. Tolkien, avrà molto più spazio, ma diverse altre sezioni saranno dedicate anche alle trasposizioni cinematografiche di Peter Jackson, alle opere di grandi illustratori internazionali, alle parodie, al collezionismo e alle altre declinazioni della passione per la Terra di Mezzo.

L’esposizione

Locandina mostra TolkienGrazie alla collaborazione della Società Tolkeniana Italiana, DAMA Collection, Greisinger Museum (il museo svizzero dedicato alla Terra di Mezzo, di cui abbiamo parlato qui) e Fermo Immagine – Museo del Manifesto Cinematografico, la mostra presenterà una panoramica della vita dello scrittore inglese e di quasi tutti gli illustratori che si sono occupati della sua opera, con intermezzi legati alle altre arti come il cinema, la fotografia e i videogiochi. Tra gli artisti, ci saranno riproduzioni su tela, prove d’artista e diversi originali, in parte anche pubblicati, di Alan Lee, Ted Nasmith, David Wenzel, Stephen Hickman, i fratelli Hildebrandt, Tim Kirk, Angus McBride, Donato Giancola, Cor Blok, Chris Achilleos, Roger Garland, Rob Alexander, Jacek Kopalski e tanti altri. Grazie alla gentilezza dell’artista Angelo Montanini (di cui abbiamo parlato qui) si potrà ammirare un nuovo splendido originale dell’Unico Anello ispirato a quello utilizzato per la carta collezionabile ed ancora oggi considerata tra le più rare tra quelle pubblicate (di cui abbiamo parlato qui). L’anello è stato utilizzato anche per realizzare il manifesto della mostra. Si potranno anche ammirare tutti gli originali del gioco di carte del Signore degli Anelli edito dalla I.C.E. negli Usa nel 1986, dopo la loro esposizione per la prima volta a FantastikA 2014. Del mazzo sono anche famose tutte le carte dedicate ai Nani che Bilbo accompagna nel suo viaggio verso la Montagna Solitaria. Diego Iaconfcic: EntUna sezione a parte è dedicata agli artisti contemporanei: saranno esposte le opere di autori come Jef Murray, Ruth Lacon, Stefano Baldo, Diego Iaconfcic (che esporrà un suo Ent, come si può vedere qui a fianco). Dopo il successo della mostra a FantastikA 2014, richiesti a gran voce praticamente tutti gli artisti presenti a Dozza nel settembre scorso: oltre a Montanini e a Maria Distefano, un cui quadro giungerà direttamente dalla collezione del Greisinger Museum, saranno presenti almeno due opere di Ivan Cavini (la maquette di Barbalbero e la matita Gandalf e il Balrog) e i due esordienti rivelazione della mostra curata dall’Associazione italiana studi Tolkieniani: Fabio Leone, che esporrà l’opera Ulmo appears before Tuor e Andrea Piparo, socio della nostra Associazione, con le due opere Lo Spettro dei Tumuli e Il Flagello di Isildur. Le diverse sezioni avranno degli intermezzi: uno sarà dedicato al cinema, con 6 fotogrammi originali del lungometraggio di animazione Il Signore degli Anelli (1978) di Ralph Bakshi; Mostra: catalogo "Il sogno della Regina" al Museo Stibbert nel 2006un’altro intermezzo vedrà edizioni originali dei libri di Tolkien, provenienti tutti dalla collezione del Greisinger Museum: tra gli altri, anche un’edizione autografa del 1962 delle Avventure di Tom Bombadil (di cui è stata pubblicata da poco una nuova edizione). Tornano di nuovo in Italia, dopo la splendida mostra al Museo Stibbert di Firenze, che nel 2006 le ospitò per la prima volta, le tavole originali realizzate da Sua Maestà la Regina Margherita II di Danimarca nel 1977 per illustrare la prima edizione danese de Il Signore degli Anelli. Presenti anche le illustrazioni di Piero Crida per le copertine dei tre volumi del Il Signore degli Anelli, edizione Rusconi del 1974.

Gli eventi correlati

Ninni DimichinoÈ prevista per il 23 gennaio l’inaugurazione in anteprima per la stampa, a cui parteciperà anche il proprietario e direttore del museo svizzero, Bernd Greisinger. Il giorno dopo, il 24 gennaio alle ore 15, l’apertura al pubblico. Non è previsto alcun evento in quell’occasione. «Non so esattamente chi ci sarà, ma saranno sicuramente presenti i curatori della mostra, Riccardo Mazzoni, Ninni Dimichino e Davide Martini. Sarà un evento free, con forse la presenza di qualcun altro della Società Tolkeniana Italiana», riferisce il responsabile della comunicazione Enrico Ercoli. «Sono previsti per alcuni eventi nei fine settimana successivi: uno sarà dedicato ai giochi di ruolo, un altro ai film d’animazione…». La STI avrà anche uno spazio dedicato tutto suo, con un banchetto di libri, la presenza dell’artista Paola Ramella e il plastico che ricostruisce Minas Tirith e l’assedio con le miniature del wargame del Signore degli Anelli, realizzato da una associazione di Civitanova Marche. Ma la Magia dell’Anello non è solo una mostra. Per i fan, poi, tutta una serie di gadgets e memorabilia in esposizione, dalle tre statue (dalla collezione del Greisinger Museum) Abiti: Veerenaa grandezza naturale prodotte dalla WETA di Gollum, di un Uruk-hai e la testa del Balrog, a diversi modellini della Lego, alle parodie, ai giochi da tavolo, action figures, videogiochi, e ben otto riproduzioni dei costumi di scena delle trilogie di Peter jackson, soprattutto quelli delle protagoniste femminili, realizzati da Veerena Cosplay (si può vedere un modello qui a fianco). Coordinati poi dalla Società Tolkieniana Italiana e da Tolkien Italia Network (che è anche media partner, insieme a Radio Brea), sono previsti incontri con autori, traduttori, illustratori ed esperti di usanze hobbit. Non mancheranno combattimenti con la spada a cura della Compagnia dei Viaggiatori in Arme confronti tra Darth Vader e Gandalf. Il prossimo 31 gennaio, alle ore 16 incontro con Angelo Montanini e, a seguire, Andrea Taverna, e Giuseppe Calzolari presenteranno il calendario 2015 della Società Tolkieniana Italiana con gli illustratori della Scuola del Fumetto di Milano. Nei giorni di sabato 14 e 21 febbraio, sempre alle ore 15.30, si terranno, infine, i corsi di calligrafia Tengwar di Roberto Fontana. È previsto per il primo marzo un contest riservato ai cosplay tolkieniani realizzato in collaborazione con Cosplay City e a Veerena Cosplay. Il presidente di Eldalie, Gianluca Comastri, curerà una presentazione sul ruolo delle lingue di Arda all’interno della narrazione e della concezione tolkieniana, evidenziandone la centralità. Le attività si concluderanno in uno degli ultimi due fine settimana, il 15 o il 22 marzo, con un evento tutto dedicato ai cosplay e ai banchetti delle associazioni.

Per maggiori informazioni: 02 49524744/45 – visita il sitoscrivi una e-mail
Prezzi: ingresso a 5 euro (il ridotto a 3 euro)
Orario mostra: da martedì a venerdì, ore 15.00-19.00; sabato e domenica, ore 15.00-20.00.

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– Vai all’articolo L’ArsT a FantastikA con mostre e conferenze
– Vai all’articolo Che successo per FantatikA 2014!
– Vai all’articolo Jenins, museo sulla Terra di Mezzo: l’ArsT all’inaugurazione
– Vai all’articolo Angelo Montanini padrino a FantastikA 2014
– Vai all’articolo Le illustrazioni della Regina Margherita II di Danimarca
– Vai all’articolo Nuova edizione per le Avventure di Tom Bombadil

LINK ESTERNI
– Vai al sito ufficiale del WOW Spazio Fumetto – Museo del Fumetto
– Vai al sito ufficiale di Greisinger Museum
– Vai al sito ufficiale di Società Tolkeniana Italiana
– Vai al sito ufficiale della DAMA Collection

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Estate tolkieniana: ecco gli appuntamenti

BanchettoMa che estate caldissima per gli appassionati di Tolkien! Mai come quest’anno, in Italia ci saranno così tanti eventi legati all’autore del Signore degli Anelli. Per tre o quattro che non hanno ancora deciso che fare delle loro vacanze, non c’è che l’imbarazzo della scelta. Seguendo il calendario di agosto e settembre, ecco gli appuntamenti che svolgeranno lungo tutto lo Stivale. E la novità del 2014 è che quest’anno il sud è protagonista!

Eriador a Messina

Manifestazioni: Eriador a Messina«Con umiltà e grande entusiasmo ci accingiamo a sperimentare quello che nel nostro cuore e nella nostra volontà intende diventare un appuntamento annuale: il raduno tolkieniano di Sicilia». Così inizia l’annuncio con cui i membri dell’Associazione culturale La Contea diffondono la notizia della loro manifestazione, Eriador, che si terrà al Castello di Bauso, a Villafranca Tirrena (Messina) il 9 agosto e intende celebrare i 60 anni dalla pubblicazione della Compagnia dell’Anello, primo capitolo dei tre libri in cui fu diviso Il Signore degli Anelli. «Sappiamo di essere all’inizio e volevamo metterci alla prova. Siamo consapevoli di far parte di una compagine nazionale che sta cercando una unità di intenti e di azioni», continuano i membri dell Contea, organizzatori dell’evento insieme alle associazioni Demetra e Terremoti di Carta. Il programma è stato appena definito e, tra i molti eventi, prevede alle 18,30, tavola rotonda su «l’influenza dell’opera di J.R.R Tolkien sulla storia della letteratura, dei fumetti e del cinema del mondo moderno contemporaneo», Manifestazioni: Eriador a Messinacon la presenza di Marco Longobardo, Fabrizio Palmieri, Umberto Parlagreco, moderati da Giusy Gerace, giornalista di Normanno. A seguire ci saranno altri interventi, tra cui quello di Paolo Gulisano e quello sulla «Calligrafia Tengwar – Come scrivevano gli Elfi» tenuto da Roberto Fontana. Alle 20,30 verrà inaugurata la mostra di collezionismo Frammenti di Gondolin, inizierà la sfilata in costume Eroi della Terra di Mezzo. Dalla Contea a Mordor e la competizione culinaria con relativa premiazione dal titolo Il Convivio di Eriador. Sono anche previsti intermezzi musicali curati da Alessandro Bianco, mentre disegni e litografie nella Terra di Mezzo saranno curati da Sante Mazzei.

Due giorni per tre eventi

Hobbiton 2014Più difficile sarà scegliere all’inizio di settembre dove andare, perché il primo fine settimana del mese, dal 5 al 7 settembre, vedrà svolgersi ben tre eventi tolkieniani in contemporanea. Naturalmente, la Hobbiton XXI – I Regni del Sud, che avrà sede nello splendido Castello Svevo di Barletta, e di cui abbiamo già parlato qui e che vedrà, tra gli altri interventi, la conferenza del nostro socio Lorenzo Gammarelli. Da segnalare la presenza di Piero Crida, illustratore delle più belle copertine Rusconi di Tolkien, e della mostra di splendidi quadri dei più grandi artisti tolkieniani italiani e stranieri, curata da Davide Martini.
Salerno: FantexpoAl parco Irno di Salerno avrà luogo il Fantaexpo, Fiera del fumetto, dell’animazione e della fantasia presente nel territorio salernitano da tre anni: ad intrattenere i visitatori, vi saranno associazioni tolkieniane come Eldalie e I Raminghi del Sud (la famiglia tolkieniana di Napoli) e di Giochi di Ruolo dal vivo, come Soliptica ASD, con attività ludiche, scrittura elfica, simulazioni di duello con la spada, conferenze e dibattiti: Gianluca Comastri terrà un incontro al giorno con il pubblico, rispettivamente dedicati alla vita dell’autore, alle lingue elfiche e ai film di Peter Jackson. Sabato 6 settembre, si terrà la Festa a Lungo Attesa, con tanto di banchetto, danze medioevali, musica a tema suonata dal vivo, il famoso discorso di Bilbo e i giochi dello stregone Gandalf. Inoltre, vi sarà tutt’intorno all’albero della festa l’immancabile mercato di Hobbiville ricreato da Unlimited Blade Workshop. Testimonial d’eccezione sarà Gennaro “Legolas” Aliperti, principe degli elfi. Dopo questa scorpacciata di eventi meridionali, risaliamo un po’ lungo l’Appennino, per giungere a San Marino, dove, sempre dal 5 al 7 settembre, all’interno del Teatro Turismo si terrà Ritorno alla Contea, raduno tolkieniano alla sua seconda edizione «che si occuperà di tutto-quanto-fa-fantastico, ma che non può “saltare” l’anniversario (il 60°) dell’uscita del Signore degli Anelli», Raduno a Galeata (Forlì)come scrive l’organizzatore Adolfo Morganti. L’ex vicepresidente della STI ha radunato nel Teatro Turismo – il più moderno e funzionale in centro storico a San Marino con i suoi 750 posti e un grande salone d’ingresso, adatto a Congressi di un certo rilievo – un gran numero di divulgatori del fantastico italiano: per ora si sa di Cesare Catà, l’artista Marina Sussa, Edoardo Rialti, Chiara Nejrotti, Luisa Paglieri, Ferruccio Cortesi, Roberto Fontana e Paolo Gulisano: letteratura, musica, cinema, modellismo, calligrafia e gioco caratterizzeranno le giornate nel 25° anniversario della prima Convention sammarinese, la Eurocon/Worldcon del 1989. La prima edizione si era svolta a Galeata, nell’Appennino forlivese, dal 9 all’11 settembre 2011.

Arte tolkieniana a Dozza

Dozza: FantastikaLasciato il monte Titano, ci si deve spostare di poco, perché a fine settembre, invece, ecco svolgersi un’altra manifestazione tolkieniana, FantastikA 2014, che si terrà nel museo della rocca di Dozza dal 27 al 28 settembre. A 30 km da Bologna, FantastikA decide di «esplorare il fantastico in tutte le sue sfacettature, con una particolare attenzione a J.R.R.Tolkien, per rimettere ordine in un genere che, a forza di contaminazioni e stravolgimenti sta perdendo di vista gli aspetti educativi», come recita l’annuncio. L’evento avrà come padrino nientemeno che il «padre putativo» dell’arte tolkieniana italiana, Angelo Montanini, ora docente di Anatomia dell’immagine figurativa, rendering materiarli e texture presso IED Moda Lab di Milano, e anche docente presso Accademia Belle Arti Galli di Como. L’artista sarà padrino soprattutto della mostra tolkieniana che si inaugurerà il 27 settembre e rimarrà aperta fino al 5 ottobre nella Rocca di Dozza. Domenica 28, nella sala grande alle 16, l’artista incontrerà il pubblico per «Illustrare il Fantasy», mentre alcuni momenti saranno dedicati per le sessioni di sketch. «Prioritario per noi è il rilancio culturale e turistico del borgo», ha detto al Resto del Carlino Ivan Cavini, neoconsigliere comunale a Dozza e noto artista tolkieniano e autore completo di fumetti, illustrazioni fantasy e anche opere in digitale. «Editoria, arte e conferenze sul tema fantastico saranno all’ordine del giorno, con professionisti del settore, ma anche emergenti, che ruoteranno attorno al mondo ludico-artistico di cinema, fumetti e videogiochi». FantastikA a Dozza: MontaniniLe valutazioni sull’evento sono in corso, ma già si è giunti a buon punto: «Siamo a uno stato avanzato dei lavori – svela Cavini – e preannuncio subito che saranno presenti anche artisti e docenti di fama nazionale e internazionale, attraverso l’organizzazione di conferenze e incontri». Ci può fare qualche nome? «Posso solo dire che ci sarà anche un ospite molto speciale… Seguite la nostra pagina Facebook di FantastikA – promette Cavini – presenteremo un paio di novità ogni settimana! ».

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La Hobbiton va al sud: sarà nel castello di Barletta

LINK ESTERNI:
– Vai al sito dell’Associazione culturale La Contea a Messina
– Vai al sito della Hobbiton XXI – I Regni del Sud a Barletta
– Vai al sito del Fantaexpo a Salerno
– Vai al sito di Ritorno alla Contea a San Marino
– Vai alla pagina Facebook di FantastikA a Dozza (Bologna)

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Il 5 giugno a Bologna “Tolkien e Dintorni”

Presentazione libro alla IbsSi chiama «Tolkien, un classico contemporaneo» ed è la sintesi di un’idea e di un programma. Quello che ha fatto nascere la collana editoriale Tolkien e dintorni della casa editrice Marietti 1820. Giovedì 5 giugno 2014, alle ore 18, nella libreria Ibs di Via Rizzoli 18 a Bologna Claudio Antonio Testi e Gianluca Comastri, presidente dell’associazione Eldalie, avranno l’occasione di presentare questo progetto editoriale, giunto all’undicesimo volume e attiva appena dal 2005, che vede la collaborazione tra l’Associazione romana studi Tolkieniani e l’Istituto filosofico di studi tomistici di Modena. L’incontro è organizzato dal Cral della Telecom Italia e verrà preceduto da un’introduzione di Bruno Zebri.

Lo scrittore

Studiosi: Claudio TestiL’opera di John Ronald Reuel Tolkien ha raggiunto una notevole fama in tutto il mondo. Ad oltre trent’anni dalla morte dello scrittore, i suoi libri sono tuttora in testa alle classifiche di vendita in molti paesi. Tale successo è dovuto anche al fatto che Tolkien è stato capace di produrre un’opera dai molteplici livelli di lettura, complessa ma allo stesso tempo apparentemente semplice. Tolkien, che di mestiere era professore di filologia germanica presso il Merton College, aveva l’abitudine di prendere appunti sui margini dei fogli e su ogni pezzo di carta che gli passasse sotto mano. Da queste semplici annotazioni egli sviluppava storie affascinanti, drammatiche e piene di poesia, rivolte sia ai bambini che agli adulti. Nel 1916-1917 il professore iniziò la stesura del complesso di miti e leggende che in seguito divenne Il Silmarillion, a cui lavorò per tutta la vita. Studiosi: Gianluca ComastriIl suo intento iniziale era quello di dare all’Inghilterra una vera e propria mitologia, ricostruita dai pochi frammenti rimasti dopo le turbolente vicende storiche di cui essa era stata protagonista. A partire dagli anni ’60 e ’70, Tolkien si è trovato al centro di un fenomeno letterario e di costume di notevole portata che parallelamente ha contribuito all’affermarsi del fantastico come genere della letteratura di massa. La produzione di Tolkien è spesso accostata, più per artificiose convenzioni editoriali che non per motivi concreti, ai libri di questo genere: sebbene un corposo filone del fantastico sia più o meno direttamente ispirato all’universo tolkieniano, nella vasta maggioranza dei casi le opere di genere non mostrano un intento di creazione mitologico-simbolica, ma si limitano ad esprimere le sensazioni degli autori o a perseguire il puro intrattenimento.

La collana saggistica

"La Falce Spezzata" della casa editrice MariettiTolkien e Dintorni è la prima collana italiana esclusivamente dedicata alla pubblicazione di saggi critici riguardanti l’opera di Tolkien e altre esperienze letterarie affini, in particolare quella del gruppo degli Inklings. L’Istituto Filosofico Studi Tomistici di Modena e la casa editrice Marietti 1820, in collaborazione con l’Associazione romana studi tolkieniani, hanno compreso che l’esigenza di proporre Tolkien non solo come semplice autore fantasy (una visione, quest’ultima, scorretta e ingiustificatamente riduttiva), Libri: Copertina di "C'era una volta... Lo Hobbit"ma come vero e proprio classico della letteratura, comincia ad essere sentita anche nel nostro paese, almeno da coloro i quali, aggiornati sulle pubblicazioni straniere, constatano l’arretratezza anche a livello universitario della cultura italiana sull’argomento. Il progetto, seppur con una centrale identità tolkieniana, si allarga a temi e autori collocati nei “dintorni” di Tolkien e della sua opera. La collana, nata nel 2005 con la pubblicazione di La via per la Terra di Mezzo di Tom Shippey, è giunta oggi all’unidicesimo volume, una antologia di saggi originali di studiosi italiani dal titolo C’era una volta Lo Hobbit.

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ARTICOLI PRECEDENTI:
– Vai al ecco il nuovo libro della Marietti

LINK ESTERNI:
– Vai al sito della libreria Ibs di Bologna
– Vai alla pagina Facebook della presentazione
– Vai al sito di Eldalie

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Al via il corso a Modena sulle lingue di Tolkien

Studiare le lingueParte oggi il nostro nuovo ciclo di lezioni a Modena! «Alla scoperta della Terra di Mezzo» è il secondo ciclo dei seminari organizzati dall’Istituto filosofico di studi tomistici, in collaborazione con l’ArsT, all’interno del programma di corsi 2014 su j.R.R. Tolkien a Modena, Bologna e Roma. Dopo l’anteprima del 20 dicembre al cinema Victoria di Modena, in cui una sala esaurita in ogni ordine e posto a ascoltato Andrea Monda parlare A proposito dello Hobbit, il corso parte stasera, 8 gennaio, e fino al 12 febbraio 2014 prevede una lezione settimanale, il mercoledì sera dalle 21 alle 23. Il programma è ricco di interventi e ha lo scopo di illuminare i tanti aspetti meno noti delle opere del Professore di Oxford che spaziano dalle lingue alla musica, dagli abiti alla produzione di fan film, senza dimenticare i personaggi e i mostri: un focus particolare sarà dedicato, infatti, a Tom Bombadil, forse il più enigmatico dei tanti attori del capolavoro tolkieniano, mentre un’analisi approfondita sarà concentrata sull’influenza che il drago Smaug ha avuto su contemporanei ed eredi dello scrittore inglese. Iscrizioni alle lezioni: 10 euro a lezione. Ci si può iscrivere anche la sera stessa delle singole lezioni dalle 20.45 alle 21.00. Si può scaricare la locandina del corso qui.

Il programma completo:

Istituto tomistico di Modena 8 Gennaio: Le lingue di Nani, Orchi e Hobbit Relatore: Gianluca Comastri
15 Gennaio: Gli abiti della Terra di Mezzo
Relatore: Daniela Mastroddi
22 Gennaio: Tra Mostri e Draghi
Relatore: Roberto Arduini
29 Gennaio: Chi è Tom Bombadil?
Relatori: Claudio Testi e Mario Enrico Cerrigone
5 Febbraio: La musica nella Terra di Mezzo
Relatore: Edoardo Volpi Kellerman
12 Febbraio: Un mito che continua: i fan film
Relatori: Wu Ming e il cast di Diari dalla Terza Era

Gianluca Comastri sulle lingue

Studioso, ricercatore, Gianluca Comastri è un personaggio noto ai nostri lettori. È presidente di Eldalie, un’associazione tolkieniana particolarmente dedita allo studio delle lingue elfiche. E questo è il campo di studio specifico del suo presidente. Dopo l’intervento del gennaio 2013 sul tema: Le lingue nella Terra di Mezzo (ne avevamo parlato qui), questa sera Comastri si occuperà delle Lingue di Nani, Orchi e Hobbit.Esperti: Gianluca Comastri «Quando si parla di lingue della Terra di Mezzo, il pensiero va subito alle belle lingue degli Elfi», racconta lo studioso, «Ma vi è molto da dire anche sugli idiomi delle altre razze. Tolkien non ebbe modo di mettere a punto sistemi linguistici, completi di dizionari e grammatiche, per tutte le razze di Arda, compito che sarebbe stato impossibile da portare a termine anche per un glottologo che vi avesse lavorato a tempo pieno per tutta una vita. Se gli Elfi sotto quest’aspetto costituivano un’intrigante sfida a (ri)costruire l’intera cultura di un popolo con marcate differenze rispetto al genere umano, per le altre razze Parlanti le cose stanno diversamente. Nella maggior parte dei casi, per caratterizzare nomi e toponimi di Uomini ed Hobbit Tolkien ricorre all’Antico e Medio Inglese, incastonando nella narrazione suggestioni e giochi di parole che solo un madrelingua con buona cultura di base potrebbe comprendere appieno senza le spiegazioni che a noi sono necessarie. Ma forse non tutti sanno che il Professore, per dare un tocco particolare alle altre popolazioni non umane, andò anche oltre: scavò nel cuore delle lingue semitiche e perfino alle radici indoeuropee». Per far questo, il seminario di stasera si occuperà principalmente di lingue come l’Ovestron, la lingua comune usata da uomini e Hobbit, del Khuzdul, la lingua dei Nani, e degli idiomi di Mordor, tra cui il Linguaggio Nero è il più conosciuto. «Il nostro viaggio nella Terra di Mezzo attraverso le parole e i testi», aggiunge Comastri, «ci porterà a esplorare terre lontanissime nel vero senso della parola: infatti, oltre alle lingue delle Isole del Nord e dell’Europa settentrionale, per accostarci all’idioma nanesco e alle ostiche verbalizzazioni di Mordor, dovremo prendere in considerazione le lingue semitiche e addirittura scomodare gli studi sull’Ittita/Hurrita e sul proto-indoeuropeo! Una volta di più, gli scritti di Tolkien rivelano aperture su scenari sempre più vasti: ogni volta che si alza il velo della Favola e del Mito si scoprono nuove vie che portano a mille e mille altri saperi».

Divergenze sulla lingua di Sauron

Iscrizione sull'AnelloNonostante non lo ami molto, Comastri non potrà fare a meno di tener presente il volume del francese Edouard J. Kloczko, che ha lo stesso titolo del suo intervento: Lingue degli Hobbit dei Nani degli Orchi e in cui è analizzata la grammatica delle oscure parole di Sauron: «Ash nazg durbatulûk ash nazg gimbatul…». Secondo quanto si legge nel Signore degli Anelli, la poesia dell’Anello è, infatti, scritta nella lingua di Mordor. Ma l’interpretazione dello studiosi francese è molto diversa da quella di altri esperti di lingue elfiche, come Helge Fauskanger e Craig Daniel, condivisa anche da Comastri. Sicuramente, stasera ci sarà l’opportunità di capire le diverse posizioni, messe in luce in più occasioni nei lavori degli studiosi, ma anche grazie all’ausilio delle Appendici al Signore degli Anelli (soprattutto nell’App. E, II). Se, infine, nella vostra testa risuona ancora il grido di guerra del nano Gimli nel Signore degli Anelli: «Baruk Khazâd! Khazâd ai-mênu!», e vi siete sempre chiesti cosa significasse esattamente, iscrivetevi subito al seminario!

– Vai al sito dell’Istituto Filosofico di Studi Tomistici
– Vai all’articolo sui corsi su Tolkien: Modena, Bologna, Roma

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Hobbiton XX, Comastri: «L’elfico che passione»

Linguisti: Gianluca ComastriInizia oggi la Hobbiton di Montefiorino, organizzata dalla Società Tolkieniana Italiana (ne avevamo già scritto qui). Montefiorino fu il centro dell’omonima Repubblica Partigiana, il primo tra i più noti territori che durante la Resistenza riuscirono a liberarsi militarmente dall’occupazione nazifascista. Il paese sull’Appennino per tre giorni, dal 13 al 15 settembre, ospita ora la manifestazione ricca di eventi, mercatini e spettacoli, interamente dedicata agli appassionati di J.R.R. Tolkien. È quindi l’occasione giusta per ascoltare Gianluca Comastri, che terrà sabato un incontro su Le lingue degli Elfi della Terra di Mezzo oltre a vere e proprie lezioni linguistiche (il programma si può leggere qui).

Studiare le lingue elfiche

Libro: La Numerazione degli Elfi e la trasmissione del pensieroStudioso, ricercatore, Gianluca Comastri è un personaggio noto ai nostri lettori. È presidente di Eldalie, un’associazione tolkieniana particolarmente dedita allo studio delle lingue elfiche. E questo è il campo di studio specifico del suo presidente. A gennaio a Modena, all’interno del corso Con Lo Hobbit alla scoperta di Tolkien, presso la sede dell’Istituto Filosofico di Studi Tomistici, Comastri ha tenuto un intervento dal tema: Le lingue nella Terra di Mezzo (ne avevamo parlato qui) ed eventi simili si sono svolti il 9 giugno, presso la Società Operaia di Porto San Giorgio e il 9 luglio a Serravalle, il castello più popoloso ed esteso di San Marino (ne avevamo parlato qui). Inoltre, Comastri ha messo a disposizione la sua competenza in campo linguistico al Gruppo di studio che ha portato alla pubblicazione de La trasmissione del pensiero e la numerazione degli Elfi della casa editrice Marietti
1820
. E, fatto ancor più importante,  il 27 e 28 aprile a Lanuvio (Roma), ha organizzato il primo seminario sulle lingue tolkieniane, «Le lingue e i canti degli Elfi». (ne avevamo parlato qui) Possiamo, quindi, approfondire un aspetto poco noto delle opere dello scrittore inglese: la creazione e lo sviluppo dei principali linguaggi della Terra di Mezzo!

L’intervista

Studiosi: Gianluca ComastriChe cosa è la linguistica tolkieniana?
«Penso che la risposta a questa domanda sarà più chiara alla fine di questa nostra chiacchierata; un eventuale preambolo rischierebbe di essere o troppo lungo o troppo incompleto».

Cosa ti ha portato a occuparti di lingue elfiche?
«Nella seconda metà degli anni ’90, quando iniziai ad armeggiare su internet, presi a cercare informazioni e documentazione sulle opere di Tolkien. A quei tempi, come ricorderete bene, parlare di studi tolkieniani in Italia era pionieristico: in libreria vi era ben poco oltre alle opere classiche e a quei tempi non frequentavo ancora ambienti come la Società Tolkieniana Italiana. Navigando però mi accorsi ben presto che per quanto riguarda l’estero le cose erano molto diverse e vi erano già vari siti web che trattavano, a vario livello di approfondimento, spunti e tematiche legate al ciclo della Terra di Mezzo. Naturalmente, come tutti i lettori, ero rimasto colpito dalle citazioni in lingue degli Elfi ma non pensavo assolutamente di farne un campo di interesse primario, non avendo alle spalle studi specifici né particolari passioni del genere. Però accadde che, mentre cercavo cronache e storie dei popoli elfici, mi imbattei nel sito Ardalambion. Lì venni traumaticamente a conoscenza del fatto che le lingue dei Popoli Liberi erano parte integrante, addirittura centrale, della loro storia. Capii d’impatto che per cogliere l’essenza intima della narrazione non potevo non considerare l’aspetto delle lingue. Poi, leggendo gli articoli introduttivi di quel sito, venni a conoscenza di come era maturata in Tolkien la visione della Terra di Mezzo, una visione che mosse essenzialmente dalle lingue. Decisi così, in preda a un misto di curiosità (per la particolarità dell’argomento e per l’importanza che vi diede Tolkien) e d’irritazione (per il fatto di dovermi muovere in un ambiente che non era affatto il mio) che era indispensabile approfondire l’argomento».

Che senso ha, al giorno d’oggi, studiare una lingua inventata da uno scrittore? Cosa avrebbe da insegnare alla dimensione digitalizzata che viviamo?
«Purtroppo o per fortuna, i tempi sono cambiati. Ai giorni nostri nessuno potrebbe più comporre opere letterarie come faceva Tolkien e sperare di vederle pubblicate – e in effetti nessuno lo fa. Non sono affatto un esperto di letteratura, ma che io sappia non esistono altri universi letterari in cui l’aspetto linguistico abbia una preminenza simile e una centralità paragonabile a ciò che il Quenya o il Sindarin rappresentano per gli Elfi della Terra di Mezzo. Di certo, le lingue della Terra di Mezzo piacciono anche perché sono belle, una mirabile sintesi di tecnica ed estetica. Proprio per non farci omologare dalla
digitalizzazione furente odierna, è indispensabile saper mantenere il gusto per il bello in tutte le sue forme, suggerimento che Tolkien inserisce fra le righe praticamente di ogni sua pagina».

Lingue: tabella delle lettereIn quale contesto internazionale lo studio della linguistica tolkieniana è particolarmente vivace?
«Beh, basta varcare le Alpi per rendersi conto che in tutto il resto d’Europa e negli Stati Uniti non è raro imbattersi in iniziative e pubblicazioni legate alle lingue di Arda. Nel Belpaese conosciamo i libri di Edouard Kloczko, che anni addietro sono stati tradotti in italiano, ma opere analoghe hanno visto la luce anche in Spagna e in Germania. Uno dei siti web più ricchi di materiale linguistico, soprattutto opere originali in prosa e versi, è polacco (all’interno della Elvish Linguistic Fellowship).  Ardalambion è opera di un autore norvegese, uno dei maggiori sindarinisti di sempre è quel David Salo che Peter Jackson ha pensato bene di coinvolgere per i dialoghi originali inseriti nei film. Insomma, ovunque nel mondo occidentale esiste uno studioso o un gruppo di studio che attende con impazienza l’uscita di nuove pubblicazioni da parte di Carl Hostetter, su Parma Eldalamberon o su Vinyar Tengwar, per aggiornare grammatiche e dizionari con le esclusive che è periodicamente autorizzato a diffondere».

Può dirci il nome di almeno un linguista per cui hai particolare considerazione?
«Naturalmente Helge Fauskanger, l’autore di Ardalambion. Relativamente al Sindarin, credo ci si debba inchinare alla perizia di Didier Willis che ha compilato i dizionari a cui tutti fanno riferimento, inserendoli in una griglia web che permette consultazioni e filtraggi pressoché per ogni esigenza».

Ci spieghi meglio dove le tue “posizioni” sono più vicine a quelle di questo linguista e in quali aspetti differiscono?
«Premetto che io non azzardo a formulare teorie “mie” sugli aspetti linguistici meno definiti, non essendo titolato. In generale trovo che sia più stimolante l’approccio che parte dai materiali originali di Tolkien per arrivare a ipotizzare, quando esempi e regole inferite lo rendono possibile, di completare almeno parzialmente le lacune dei materiali originali stessi: questo approccio mira ad ottenere forme di NeoQuenya e NeoSindarin (le altre lingue non si possono approfondire più di tanto) che, nel pieno rispetto delle regole di Tolkien ed evidenziando a dovere le forme ricostruite non originali, permetta di arricchire il patrimonio linguistico disponibile. Fauskanger è un deciso fautore di questa metodica».

Lingue: a lezione di elficoIn decenni di ricerca nel campo qual è la lezione più importante che hai imparato?
«Che buone intuizioni possono averne tanti, ma la verità in
tasca, tolto Tolkien (che pure era solito cambiare idea ripetutamente anche su concetti già di pubblico dominio…), non l’ha nessuno. Quindi è più utile confrontarsi e ragionare apertamente sulle rispettive conclusioni piuttosto che, poniamo, rifiutare ogni contatto con chi la pensa diversamente – c’è chi lo fa e, ovviamente, si tratta degli studiosi più ortodossi e appiattiti sulla fedeltà assoluta ai materiali originali».

Cosa è cambiato nello studio della linguistica tolkieniana in questi anni?
«In Italia se ne è acquisita maggior consapevolezza, nonostante il fatto che noi non siamo affatto un popolo versato nello studio delle lingue. All’estero mi sento di poter dire che ha via via acquisito la dignità di vera e propria materia di studio tolkieniano. D’altronde ricorderete che anche il Gruppo di studio (di cui con voi faccio parte), nel redigere La trasmissione del pensiero e la numerazione degli Elfi, dovemmo fare i conti col fatto che Tolkien inseriva riferimenti in lingue elfiche pressoché in ogni suo appunto esplicativo».

Che spazio trova la linguistica tolkieniana in Italia? Ci sono altri studiosi che se ne occupano?
«Ahinoi, non più. Dieci anni fa la situazione era diversa, sulla ruota dell’entusiasmo per la prima trilogia cinematografica alcuni nomi si misero in evidenza per la loro propensione alle lingue elfiche: Ilaria Gelichi e Alberto Ladavas per il Sindarin, Luca Timponelli con un compendio grammaticale sul Quenya che ancor oggi gira in rete ed è apprezzato per l’immediatezza con cui tratta i vari argomenti, Ugo Truffelli che con la sua spietata attenzione alle cronologie e alle fasi compositive tolkieniane rifiuta qualsiasi concetto di sintesi finale… Probabilmente, dopo la traduzione in italiano degli articoli e del corso di Quenya di Ardalambion (entrambi da rivedere da tempo, ammetto pubblicamente i miei ritardi), che sono testi molto corposi ed esaustivi, molti hanno pensato che non vi fosse più nulla da aggiungere. Invece l’ideale sarebbe che si formasse un gruppetto italiano che riprendesse un po’ le fila dei discorsi e delle nuove uscite linguistiche degli ultimi anni: inoltre, siccome la maggior parte degli studi viene dal mondo anglofono, si potrebbe riadattare la presentazione dei materiali linguistici per renderli più comprensibili ai lettori italiani. Insomma, ci sarebbe molto da fare anche per noi».

Lingue: un momento della Conferenza OmentielvaQual è il metodo più veloce ed efficiente per imparare una lingua elfica?
«Il metodo più intuitivo consiste, secondo me, nel prendere familiarità con le frasi e con i testi contenuti nelle opere principali (Il Signore degli Anelli e il Silmarillion prevalentemente) per poi confrontarle con la loro traduzione commentata. Questo già è sufficiente a dare un’idea di come funzionano le lingue elfiche e, in genere, invoglia ad andare oltre, iniziando a consultare le note grammaticali e i dizionari per ampliare un po’ gli orizzonti. Successivamente, chi si sentisse portato a
uno studio più organico potrebbe studiare i corsi reperibili in rete. Il corso Quenya di Ardalambion è sufficientemente completo e strutturato, il corso di Sindarin sul citato gruppo all’interno della Elvish Linguistic Fellowship è un po’ meno ricco a causa della minor disponibilità di note di Tolkien in merito al funzionamento del Grigio-elfico».

Quali consigli ti senti di dare a chi vuole iniziare a studiare le lingue elfiche?
«Altra domanda trabocchetto: sappiamo bene che i consigli son doni pericolosi e tutto il resto. Posso solo dire che rispondo volentieri alle domande e ai dubbi di chi si accinge a parlare elfico, quindi diamo pure i miei recapiti. Aggiungo che può essere utile, anche se non è affatto indispensabile, imparare a scrivere l’elfico in Tengwar: è un esercizio che in qualche modo porta a “pensare in elfico” e quindi può rendere più fluente l’apprendimento dei meccanismi di costruzione delle parole e delle frasi».

Quali sono le domande più frequenti che i tuoi studenti ti rivolgono?
«Premesso che studenti “miei” veri e propri non ne ho ancora avuti, nel senso che un vero e proprio corso continuativo su più lezioni non ho ancora avuto modo di tenerlo, in genere le domande più comuni che mi vengono rivolte riguardano la traduzione di semplici frasi di uso comune: saluti, auguri e simili. C’è anche una certa curiosità nei confronti delle parolacce, ovviamente. Non sono affatto domande banali, però, perché danno modo di spiegare come certi modi di dire e certo frasario siano intimamente legati alla cultura e al modo di pensare di un dato popolo: in tal modo riesco a dare un senso pratico al concetto di “pensare in elfico” cui accennavo pocanzi».

Chiunque volesse studiare le lingue elfiche o unirsi al nuovo progetto dell’Associazione romana studi Tolkieniani può scrivere all’indirizzo mail. Per qualsiasi dubbio sulle lingue elfiche si può contattare direttamente  l’esperto Gianluca Comastri all’indirizzo gianluca.comastri@jrrtolkien.it

ARTICOLI PRECEDENTI:
Scrivere in elfico
Le lingue elfiche al corso di Modena
Tolkien a San Marino: un omaggio allo Hobbit
Lingue elfiche: il primo seminario anche in Italia

LINK:
– Vai al sito dell’associazione tolkieniana Eldalie
– Vai al sito di Ardalambion
– Vai al sito della Hobbiton XX

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Hobbiton XX in Emilia: il programma definitivo

Montefiorino: Rocca medievaleTorna uno degli appuntamenti storici per gli appassionati di J.R.R. Tolkien. Per festeggiare il suo ventennale, la  Società Tolkieniana Italiana si sposta di nuovo al nord, ma stavolta in Emilia Romagna. Così, quest’anno la Hobbiton XX sarà a Montefiorino, a 50 km da Modena, dal 13 al 15 settembre 2013. È una gran bella novità, visto che Montefiorino è stato il centro dell’omonima Repubblica Partigiana, il primo tra i più noti territori che durante la Resistenza riuscirono a liberarsi militarmente dall’occupazione nazifascista, proclamandosi indipendenti ed avviando una esperienza di autogoverno democratico. Per l’esperienza la cittadina è anche medaglia d’oro al valor militare. Il suo centro è dominato dalla rocca medievale, che svetta sulle valli del Dolo e del Dragone e risale al XII secolo, quando fu costruita dagli abati di Frassinoro. Proprio questa sarà la sede della manifestazione tolkieniana, che vorrebbe riunire gli appassionati di tutta Italia.

Il programma definitivo

Locandina Hobbiton XXSaranno tre giorni di festa e di cultura, fra miti, leggende, storie, giochi, racconti, canti e danze, con animazione e lezioni al pubblico presente.  «Montefiorino è in fermento e attende i piccoli hobbit dai piedi pelosi, le dame e i guerrieri dagli splendidi stendardi, i barbuti nani, gli alti e poderosi cavalieri di Rohan, gli splendidi elfi, ma non mancheranno i feroci orchi, i tonti troll e tanti, tanti amici del grande scrittore di Oxford che ha creato la splendida saga del Signore degli Anelli». Il presidente STI, Ninni Dimichino, ha già fatto sapere che il calendario 2014 sarà in vendita durante la manifestazione, poi si potrà ordinare e verrà spedito per posta. «Un grazie a tutti gli artisti», ha detto, «e alla nostra Raffella Vignoli che ha impaginato il calendario! Presentazione ufficiale venerdì 13 settembre alla Hobbiton!!». È stata diffusa anche la locandina (che si può vedere qui a fianco) realizzata da Emanuele Manfredi, che terrà anche una esposizione personale. Sarà anche possibile visitare una selezione dei quadri della Greisinger Middle Earth Collection, la mostra già mostrata al pubblico di Lucca Comics & Games nel novembre 2012. Gli organizzatori stanno ultimando i dettagli di tutte le altre attività. L’associazione Eldalie sarà presente con una postazione doppia: uno stand espositivo per l’associazione e uno tutto riservato alle attività calligrafiche.

Conferenze

Studiosi: Claudio TestiQuest’anno il programma culturale è più nutrito e fin dalla
locandina la società segnala il pezzo forte! Sabato 14 settembre, infatti, alle ore 18,30 lo scrittore Valerio Massimo Manfredi terrà un intervento sul Fantastico nel Mondo Antico. Il sabato sarà dedicato anche alle moltissime presentazioni di libri, dai romanzi alle graphic novel a carattere fantasy, dai saggi agli studi dedicati al folclore della Toscana. Si segnalano gli interventi di Gianluca Comastri sulle Lingue degli Elfi della Terra di Mezzo e di Roberto Fontana, che presenterà il libro Essecenta – I nomi della Terra di Mezzo. Probabili anche le lezioni sulle lingue elfiche tenute dagli stessi  Comastri e Fontana, come avviene ormai di consueto. L’intervento più atteso sarà però quello di Claudio Testi, il direttore della collana dedicata a Tolkien e segretario dell’Istituto Filosofico di Studi Tomistici, che presenterà una relazione dal titolo Tolkien pagano o cristiano? Un approccio sintetico, cioè il frutto del lavoro di due anni sulle opere di Tolkien, che ha portato alla pubblicazione di un saggio nel volume La Falce Spezzata – Morte e immortalità nelle opere di J.R.R. Tolkien per l’editore Marietti 1820, tradotto in inglese dalla Walking Tree come The Broken Scythe: Death and Immortality in the Works of J.R.R. Tolkien. La conferenza è stata tenuta anche in inglese, nel 2012 durante la manifestazione  “The Return of the Ring” alla Loughborough University (Inghilterra), l’evento più importante organizzato dalla Tolkien Society inglese.

Ci sarà:

Venerdì 13 settembre 2013

Ore 16,30 Inaugurazione Mostra ed apertura stands con presenza delle Autorità

Ore 20,30 Concerto del “Dorothi Duo”

Sabato 14 settembre 2013

Ore 10,30 Presentazione del libro “Babbo Natale e i fuochi d’artificio” liberamente tratto da Lettere a babbo Natale di Tolkien ed. ETS Pisa patrocinato da Società Tolkieniana Italiana. Autori: ins. E. Galluzzi, M.Orsini e bambini del Comprensivo Pacinotti di Pontedera (Pi) dott.ssa E.Pellegrini UNIPI dip.Scienze Agrarie e Agro-alimentari

Ore 10,50 Presentazione del libro di Paola Ramella dal titolo: Graphic novel fantasy “Il verde bisbiglio ed il viola pensiero” con testi di Guendal e disegni e colori di Paola Ramella, dove il protagonista lascia tutto per seguire una mappa disegnata da lui. Voi lo fareste?

Ore 11,30 Conferenza di Claudio Testi (Istituto Filosofico di Studi Tomistici) dal titolo:”Tolkien pagano o cristiano? Un approccio sintetico”

Ore 12,00 Presentazione del libro del prof. Luigi Pruneti dal titolo: “A volte s’incontrano. Folletti, gnomi e oscure presenze in Toscana e nel mondo”

Ore 16,30 Presentazione del libro di Giuseppe Grossi dal titolo: “Terre di mezzo – poetiche e metafore tra Avatar e Il Signore degli Anelli”

Ore 16,50 Presentazione dei libri di Ezio Ravasio dal titolo: “I Guerrieri d’Argento” e “Altera”

Ore 17,10 Presentazione del libro di Roberto Fontana dal titolo: “Essecenta – I nomi della Terra di Mezzo”

Ore 17,30 Conversazione con Gianluca Comastri su “Le lingue degli Elfi della Terra di Mezzo”

Ore 17,50 Presentazione del libro di Cristiano Ciardi dal titolo: “I Confini di Trisa”

Ore 18,30 Conferenza del prof. Valerio Massimo Manfredi dal titolo: “Il Fantastico nel Mondo Antico”

Ore 21,00 Concerto della “Micro Irish Band”

Domenica 15 settembre 2013

Ore 10,30 Giuseppe Festa, scrittore e musicista, presenta il romanzo “Il passaggio dell’orso” (Salani) e parla del suo percorso artistico: dal fantastico tolkieniano alla magia della natura

Ore 10,50 Presentazione del libro “Anime e sangue” (giallo medievale) di Francesco Grimandi – 0111 Edizioni

0re 11,10 Fabio Larcher, editore (EdizioniPerSempre) presenta i suoi autori ed i loro lavori:
– Marta Leandra Mandelli – Ciclo di Oltremondo (Petali di rosa e fili di ragnatelea/
L’orizzonte delle Dimensioni)
– Fabrizio Valenza – Ciclo di Geshwa Olers (Il viaggio nel Masso Verde/La faida dei Logontras)
– Daniele Bello – Ciclo di Hoenir il druido (La Profezia)

Ore 14,00 Cosplay Contest;

Ore 18,30 Concerto degli “Ars Antigua”;

– Vai al sito ufficiale della Società Tolkieniana Italiana
– Vai al sito ufficiale di Eldalie

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Tolkien a San Marino: un omaggio allo Hobbit

Olnano-in-piazzaAnche San Marino rende omaggio a J.R.R. Tolkien. Lo fa con una serata tutta dedicata all’autore del Signore degli Anelli e dello Hobbit. L’occasione viene dalla diciassettesima edizione di Olnano Estate 2013, l’evento estivo promosso dal centro sociale S. Andrea, dalla fondazione ritrovo dei lavoratori di Serravalle e dalla giunta di Castello di Serravalle. Proprio il castello dei Malatesta ospita la manifestazione, che unisce l’opportunità di dar vita al centro storico accogliendo i turisti che vengono della riviera adriatica e la volontà di fare cultura.

Una settimana di eventi

Serravalle: l'ingresso al CastelloAnticamente chiamato Olnano, il suggestivo borgo di Serravalle si presta bene alle manifestazioni di atmosfera medievale. Il castello più popoloso ed esteso di San Marino, con oltre 9000 abitanti, è stato restaurato su quello che era l’antico fortilizio malatestiano, anche se ben poco rimane delle originarie mura ed edifici. La slanciata torre del castello si ergeva in età medievale per dominare il borgo fortificato e il panorama circostante. Oggi adibita a torre campanaria, fa da sfondo alle serate, che ospitano, a turno fino al 14 luglio, raduni, film, spettacoli di cabaret e musica rock, gastronomia e mostre. Di particolare rilievo la mostra per i 70 anni del celebre romanzo Il Piccolo Principe di Antoine de Saint- Exupéry, con oggetti realizzati dalle scuole elementari “L’Olmo” Montegiardino (classi IV e V) e “La Ginestra” Cà Ragni (classe V). Nelle due giornate conclusive di sabato 13 e domenica 14 si terrà il 15° Raduno internazionale Olnano 2013: gli standdelle Fiat 500 in arrivo da tutta Italia, promosso unitamente al Club Fiat 500 di San Marino, il patrocinio della segreteria di Stato per il Turismo, la collaborazione dell’ufficio di Stato per il Turismo e la giunta di Castello di Fiorentino. Il centro sociale S.Andrea, una realtà no profit e di volontariato, è un luogo educativo e di condivisione, il cui intento è che l’incontro tra le persone favorisca la crescita integrale di ciascuno mettendo in gioco le proprie capacità.

La serata Hobbit

Locandina Olnano Estate 2013La sera di martedì 9 luglio, ore 21, il centro sociale S. Andrea promuove un incontro di parole e immagini per permettere al pubblico di fare un viaggio alla scoperta del mondo degli Hobbit e nei racconti fantastici ma che toccano i grandi temi della vita: l’amicizia, il potere, il male e la grazia. La serata prosegue un cammino iniziato nel 2005 sulla spinta di molti soci e amici del centro sociale amanti del mondo del Signore degli Anelli, di vecchia data perché appassionati del libro e di recente conquista perché attratti dall’uscita dei film di Peter Jackson. Con questa serata si intende proprio stimolare sempre più persone e famiglie a accostarsi a Tolkien e al suo insegnamento, valido
tuttora. l’incontro prevede l’intervento dal titolo «Dietro è la casa, davanti a noi il mondo» di Adolfo Morganti e Gianluca Comastri – studioso e ricercatore, presidente di Eldalie – già reduce dal un simile intervento, il 9 giugno, presso la Società Operaia di Porto San Giorgio in cui era stato presentato l’autore inglese, le sue opere e le ultime pubblicazioni della collana “Tolkien e dintorni” della casa editrice Marietti. Anche in questa occasione, saranno proposte alcune scene tratte dalla trilogia cinematografica di Jackson e sarà disponibile uno stand di libri e materiale dedicato al mondo di Tolkien proveniente anche dalla libreria il Cerchio.

– Vai al sito del centro sociale S.Andrea
– Vai al sito dell’associazione Eldalie
– Vai al sito della casa editrice Il Cerchio

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Una tesina per domarli: Tolkien e la maturità

Esami di maturitàAnche quest’anno mezzo milione di ragazzi sta affrontando i famigerati e tanto temuti esami di maturità. Per la precisione per la maturità 2012-13 sono esattamente 491.491, divisi in 468.915 interni e 22.576 esterni, 441.287 nelle scuole statali e 50.204 nelle paritarie. Hanno dovuto superare le prove scritte in italiano, latino o matematica o altre materie specifiche degli istituti. Lunedì, la terza prova, il «quizzone» con domande a risposta multipla e aperta, prediposto dalle singole commissioni interne. Poi, il colloquio orale, l’ultimo sforzo prima del conseguimento, si spera, del diploma di maturità. Tutto dovrà comunque concludersi, come stabilito dal decreto ministeriale, entro il 18 luglio. C’è anche la letteratura fantastica tra le tracce della seconda prova per i licei linguistici, con un estratto dalla Terra degli uomini di Antoine de Saint-Exupéry, pubblicato nel 1939 e premiato come miglior romanzo dall’Académie Française, ma oscurato quattro anni dopo dal successo del Piccolo principe. Perché occuparci tanto degli esami di maturità? Perché mai come quest’anno proprio il colloquio orale avrà come protagonista J.R.R. Tolkien! Certo, presentarsi parlando di Elfi, Hobbit e Nani potrebbe suscitare qualche pregiudizio nei professori, ma con i collegamenti giusti li si può lasciare a bocca aperta. Le tematiche delle opere e la stessa vita di Tolkien, infatti, sono perfette come base di partenza per un percorso che tocchi argomenti e autori molto importanti senza ricorrere a troppe forzature.

Una moltitudine di tesine

Esami di maturitàEra già accaduto negli scorsi anni, soprattutto, durante il boom dell’uscita al cinema della trilogia della Peter Jackson, ma il ritorno del regista con Lo Hobbit sta dando nuova vita al fenomeno: il colloquio orale alla maturità è incentrato principalmente sulla tesina, lavoro svolto individualmente da ogni studente. Il compito è creare un discorso omogeneo tra la maggior parte delle materie, seguendo un filo logico che di solito poggia su un autore e una tematica. Ebbene, come avrete certo immaginato, molte delle tesine di quest’anno presentano come argomento proprio l’autore del Signore degli Anelli. Mai come quest’anno abbiamo ricevuto richieste, domande, inviti e soprattutto sollecitazioni di tutoraggio per la realizzazione di una tesina su Tolkien. Abbiamo tentato di accontentare tutti, ma non volendo far torto a nessuno, proponiamo ora un piccolo excursus delle tematiche che si possono legare al professore di Oxford, anche grazie ai moltissimi contatti con gli studenti con cui abbiamo corrisposto in questi ultimi mesi. Tolkien, infatti, si presta bene ad essere un legame tra molte materie perché è amatissimo dai giovani lettori, che oggi arrivano a lui spesso dopo aver visto i film, perché era un professore universitario con molte passioni e interessi e, infine, perché visse in uno dei periodo più travagliati della storia d’Europa, nascendo sotto l’impero britannico della regina Vittoria e morendo subito dopo le contestazioni studentesche degli anni Settanta.

Dalla Terra di Mezzo ai banchi di scuola

Tesina di Serena Vitaliano«Altro che escapismo, domina la realtà». Si può partire da questo commento spassionato di Claudio Belli, uno studente romano che ha chiesto il nostro aiuto per la tesina, per passare in rassegna alcuni dei temi più gettonati per le tesine di maturità che si concentrano su Tolkien. L’escapismo, cioè la fuga dalla realtà è una delle critiche più spesso rivolte al professore, ed è proprio su questo che si sono rivolti gli studenti. Giacomo Rosa, nel suo «Il Signore degli Anelli e la storia europea», spiega come «Tolkien, accusato di “escapism” in realtà era un uomo del suo tempo che, attraverso un racconto fantastico, è riuscito a narrare molte questioni problematiche che sconvolsero l’Europa, come la violenza indiscriminata, la paura per l’ignoto, il desiderio di potere, l’insicurezza che colpisce tutti e soprattutto l’impotenza dell’individuo di fronte ad eventi che sconvolgono un’intero continente». Nella sua tesina dal titolo «Il Signore degli Anelli», Sabrina Levante, partendo dall’opera tolkieniana, «analizza tramite analogie e differenze con altre opere italiane e straniere, il pensiero dello scrittore in campo filosofico, cui influirono eventi storici, opere d’arte e manifestazioni geologiche e fisiche». Sono molte le materie trattate: letteratura italiana, letteratura latina, letteratura inglese, filosofia, storia, geografia astronomica, fisica e storia dell’arte. In «Tolkien, un parallelo tra due Universi», Anna Borghi fa un parallelo tra il mondo tolkieniano e la nostra realtà, «tenendo ben in considerazione l’autocoscienza dell’universo concepito da Tolkien e la sua capacità di ripresentarsi a lettori e a culture molto diverse tra loro, rimanendo sempre “attuale”». Esame di maturitàSi va, così, dalla Prima Guerra Mondiale al concetto di superuomo di Friedrich Nietzsche, dalla visione cristiana di Dante (Canti VIII e XVII del Paradiso) fino ai Promessi Sposi di Alessandro Manzoni. Molto ben studiata la tesina di Serena Vitaliano che, nel suo The Lord of the Rings porta storia (“Tolkien e la Prima Guerra Mondiale: la battaglia della Somme”), italiano (“Dante e Tolkien: trilogie a confronto”), filosofia (“Il Signore degli Anelli e la filosofia della natura di Schelling”), inglese (“Myth: escape from reality or escape of reality?”), Arte (“Il Signore degli Anelli attraverso le immagini di Alan Lee e l’arte romantica”), scienze (“Il vulcano/simbolo [Monte Fato] e il vulcano/elemento naturale”) e fisica (“L’invisibilità dell’Anello: la fisica dell’impossibile”). Gianluca Santelli, invece ha puntato tutto sulla «Rivoluzione industriale inglese e la concezione di progresso che aveva Tolkien, scegliendo un percorso scientifico confrontando le costellazioni nel cielo e quelle della Terra di Mezzo, per evidenziare la completezza di quest’ultima come “mondo coerente”». Marco Benedetti ha voluto concordare con noi un’analisi approfondita sugli antichi poemi anglosassoni, come il Beowulf, che hanno ispirato Signore degli Anelli, per quanto riguarda la letteratura inglese, legandola per l’italiano al romanzo epico-cavalleresco nel nostro Paese (l’Orlando furioso di Ludovico Ariosto, l’Orlando innamorato di Matteo Maria Boiardo, la Gerusalemme liberata di Torquato Tasso). «Diciamo che mi sono soffermata molto sul Romanticismo», ci racconta Sara Pasqualini che porta una tesina dal titolo Il Signore degli Anelli: viaggio come metafora della condizione umana: «Ho portato in italiano Manzoni, in filosofia l’idealismo e il titanismo, in arte il Romanticismo e l’opera Viandante sul mare di nebbia, in tedesco una poesia romantica di Eichendorff, il titolo è Lockung, e in storia la Prima Guerra Mondiale». In «La fantasia: rifugio dell’anima e specchio del mondo», Chiara Longo collega al Signore degli Anelli all’inglese (Alice nel Paese delle Meraviglie di Lewis Carroll) e al latino (l’Eneide di Virgilio), per passare a italiano (Italo Calvino e sulla sua trilogia “I nostri antenati”, composta da Il visconte dimezzato, Il barone rampanteIl cavaliere inesistente), a filosofia (i racconti utopici: La città del sole di Tommaso CampanellaUtopia di Tesina di maturità: Luca SciamanniniFrancis Bacon), storia dell’arte (la crudezza del periodo storico nelle immagini oniriche di Marc Chagall) e perfino le materie scientifiche (le “illusioni ottiche”). Il Signore degli Anelli e il viaggio interiore è la tesina di Desirè Urbani di Guidizzolo per l’esame al Bonomi Mazzolari di Mantova: «Ho parlato delle tematiche di Tolkien, dei suoi romanzi, della bramosia del potere che a volte prende il sopravvento sugli uomini». Collegati con questo tema, i totalitarismi in Storia, l’Ulisse di James Joyce per Letteratura Inglese e Italo Svevo per Italiano, con la Coscienza di Zeno che è un viaggio a ritroso, in Storia dell’Arte Il bacio di Francesco Hayez, che è una sorta di bacio d’addio alla sua amata prima di andare in guerra contro gli austriaci. Infine, Carlo Ferreri si è dedicato al “Viaggio dell’antieroe nel Novecento”, portando italiano (il fu Mattia Pascal di Luigi Pirandello), inglese (l’Ulisse di James Joyce), filosofia (Il mondo come volontà e rappresentazione di Arthur Schopenhauer), storia dell’arte (I quadri che hanno dato una forma alle leggende: Ulisse schernisce Polifemo di William Turner), pedagogia (i racconti per ragazzi di Tolkien: dallo Hobbit al Cacciatore di draghi), storia (la Prima Guerra Mondiale e la battaglia della Somme) e latino (la natura come forza da difendere: De Rerum Natura di Lucrezio o Naturalis Historia di Plinio). Ci fermiamo, ma gli spunti sarebbero ancora molti…

Per concludere

Tolkien test«Noi consigliamo i ragazzi di inserire in tesina 3-4 materie al massimo», racconta un professore del liceo. «Tanto poi non c’è tempo di parlare di più materie, la tesina dura al massimo 10-15 minuti». Ispirati da questo ottimismo, molti studenti hanno collega le poche materie che più centravano l’argomento scelto. Inglese, italiano, storia e filosofia, sono state le materie più frequentate, con l’aggiunta del latino. Per un esempio esaustivo e completo di tesina su Tolkien si può leggere «Un percorso educativo… sulle spalle del Professore», lo splendido elaborato svolto da Luca “Reuel”, con note di Gianluca Comastri. Si trova sul sito dell’associazione tolkieniana Eldalie, che ha anche un forum molto attivo e prodigo di consigli per gli studenti in cerca di aiuto. Se qualcuno già sta pensando alla tesine per il prossimo anno e vuole cercare di ottenere un tutoraggio, può scrivere alla segreteria della nostra Associazione. Questo perché l’ArsT crede che «la narrativa fantastica possa offrire fughe piacevoli dalla vita reale, potendo però, allo stesso tempo, far riflettere sulla
vita in modo da metterci in guardia. La narrativa sembra dire ai lettori: “Credete forse di capire il mondo, ma lasciatevi trasportare da un’ottica completamente diversa. E alla fine, vi interesserete alla vita come non avete mai fatto prima”…».

GUARDA IL VIDEO DIVERTENTE:
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Lingue elfiche: il primo seminario anche in Italia

Corso di lingue elficheLa linguistica tolkieniana è una disciplina che merita rispetto. E anche in Italia qualche piccolo passo si sta facendo. Ne è un segnale l’organizzazione vicino Roma, il 27 e 28 aprile, di quello che è il primo seminario sulle lingue tolkieniane, il workshop «Le lingue e i canti degli Elfi». A cura di Gianluca Comastri – studioso e ricercatore, presidente di Eldalie – con il patrocinio della Società Tolkieniana Italiana, il corso è ospitato dall’Accademia Medioevo e si svolgerà presso il Centro studi Eos di Lanuvio (Roma). Per tutti coloro che intendono partecipare, la prenotazione si riterrà effettiva con la compilazione del modulo d’iscrizione e il versamento di una quota di iscrizione (80 euro). Il Centro Eos è facilmente raggiungibile in treno dalla stazione di Roma Termini. Per info e prenotazioni scrivere una mail a info@accademiamedioevo.it, oppure telefonare ai seguenti numeri: 338/4787362 – 3471364049. Le lingue inventate dall’autore del Signore degli Anelli rientrano nell’ambito di quella che è la glossopoiesi, l’arte di creare linguaggi artificiali sviluppandone la fonologia, il vocabolario e la grammatica. Oltre a J.R.R. Tolkien, i più conosciuti glottopoieti sono, probabilmente, L.L. Zamenhof con l’Esperanto e Marc Okrand, creatore del Klingon del mondo di Star Trek .

J.R.R. Tolkien e le sue lingue

Albero delle Lingue elficheTolkien era un filologo che conosceva i meccanismi di funzionamento di molte lingue antiche e moderne. Non stupisce quindi che fosse in grado di idearne di nuove. Non inventò, però, le sue lingue per rendere più realistici i suoi romanzi, al contrario erano le sue creazioni linguistiche a dare continui nuovi spunti per le storie. «Nessuno mi crede quando dico che il mio lungo libro», scrive Tolkien (Lettere, n. 205) «è un tentativo di creare un mondo in cui una forma di linguaggio accettabile dal mio personale senso estetico possa sembrare reale. Ma è vero». Creare lingue era quello che Tolkien considerava il suo “vizio segreto”, come scrive in un saggio (in Il medioevo e il fantastico, Bompiani, Milano 2004). Per rendere tutto più realistico, lo scrittore creò inizialmente delle “radici comuni” da cui fece poi derivare tutti i vari vocaboli di ogni lingua parlata in Arda.
Nella History of the Middle-earth (The Lost Road, p. 342), Christopher Tolkien descrive la strategia di suo padre come creatore di linguaggi in una frase formidabile: «Egli, dopotutto, non “inventò” nuovi termini e nomi arbitrariamente: in principio, li concepì entro la struttura storica, procedendo dalle “basi” o radici primitive, aggiungendo suffissi o prefissi o formando combinazioni, decidendo (o, come avrebbe detto, “trovando”) quando il vocabolo entrò nel linguaggio, seguendolo attraverso le modifiche regolari nelle forme cui sarebbe stato sottoposto, e osservando le possibilità di influenze formali o semantiche da altri vocaboli nel corso della sua storia». Queste ed altre regole per variazioni sonore furono così disegnate in modo che i linguaggi risultanti ebbero il
genere di musicalità che Tolkien cercava: uno prossimo alla fonologia “finnica” (Quenya), mentre l’altro venne a suonare molto simile al gallese (Sindarin).
«Avrei preferito scrivere in elfico Il Signore degli Anelli!», ammette Tolkien (Lettere, n. 165). «Se avessi tenuto in considerazione i miei gusti piuttosto che lo stomaco del mio eventuale pubblico, ci sarebbe stato molto più elfico nel libro», aggiunge in un’altra lettera (n. 163), «vi ho lasciato quel poco elfico che poteva essere digerito dai lettori. (Scopro ora che molti ne avrebbero gradito di più» (n.165). Lo scrittore in un’altra occasione spiega che «tranne che per alcuni frammenti nella Lingua Nera di Mordor [l’iscrizione sull’Anello, una frase pronunciata dagli orchi di Barad-dur (II, p. 545) e la parola “Nazgul”], un po’ di nomi e un grido di battaglia nella lingua dei Nani, questi sono quasi interamente elfici (Sindarin e Quenya)» (n. 144). Infatti, a differenza delle lingue elfiche, di queste lingue (fatta eccezione per l’Adûnaico) si conoscono solo poche parole ritrovate nei manoscritti di Tolkien, quindi non si può sapere quanto Tolkien ne avesse ulteriormente ampliato la grammatica ed il lessico. Così, ammette lo scrittore inglese, «anche i pezzetti che ci sono richiederebbero, per avere un senso, due fonologie e due grammatiche e un numero molto maggiore di vocaboli» (n. 163). Ecco perciò l’utilità e la validità dello studio che si propone la linguistica tolkieniana.

Perché studiare le lingue di Arda

Studiosi: Gianluca ComastriUna delle obiezioni ricorrenti che vengono mosse a chi si occupa di linguistica tolkieniana è proprio la domanda base: perché studiare queste lingue? Cosa c’è di tanto meritevole di impegno, in quelle che, a ben guardare, non appaiono che note di lavoro complementari alla stesura di un lungo racconto, che l’autore ha delineato principalmente per renderlo coerente e verosimile laddove vi si introducono personaggi di razze diverse dall’umana? «Per quanto mi riguarda, lo studio linguistico non era affatto nelle mie corde né nelle mie attitudini», racconta all’ArsT Gianluca Comastri. «Ma imbattersi nel sito Ardalambion mi ha aperto gli occhi su quanto le lingue siano il vero, effettivo fondamento di tutto il legendarium tolkieniano, quanto intimo sia il legame tra lingua, mito e storia del popolo che parla quella lingua – concetto espresso mirabilmente nella prefazione di Claudio Testi a Schegge di Luce, a cui rimando e che ormai sono uso citare pressoché in ogni mio intervento. Così mi parve chiaro che il primo passo per avvicinarsi alla piena comprensione dell’opera del Professore era, inevitabilmente, un passo da muovere verso gli idiomi dei popoli della Terra di Mezzo».
Nel saggio Il vizio non troppo segreto di Tolkien, reperibile su Ardalambion, Helge Fauskanger elenca diverse possibili ragioni per un tale interesse: «Proprio il fatto che nessuna grammatica elfica scritta da Tolkien sia mai stata pubblicata lo rende una affascinante sfida a break the code. O può essere puro romanticismo, una speciale forma di immersione letteraria: con lo studio dei linguaggi Eldarin, si tenta di farsi simili – proprio al loro livello mentale – agli immortali Elfi, saggi e giusti, i Primogeniti di Eru Ilúvatar, tutori dell’umanità ai suoi albori. O, meno romanticamente, si vogliono studiare le costruzioni di un talentuoso linguista e il processo creativo di un genio occupato nel suo amato lavoro. Libro: "Schegge di luce" di Verlyn FliegerE a molti semplicemente piacciono i linguaggi elfici come a uno può piacere la musica, come elaborati e (secondo il gusto di molti) gloriosamente fortunati esperimenti di quella che Tolkien definì “eufonia”, vale a dire la ricerca di parole e vocalizzi che oltre che semplici da pronunziare siano anche gradevoli all’udito». L’essenza intima della Terra di Mezzo, come a dire del mondo come lo concepiva Tolkien, è in qualche modo catturata e contenuta in quei linguaggi. Viene spontaneo dunque il paragone con i Silmaril, i gioielli primordiali di cui si narra la leggenda nel Silmarillion, che si diceva racchiudessero nel loro purissimo corpo cristallino la Vera Luce del Reame Benedetto e che quindi scatenavano istintivamente la brama di possederli in chiunque vi posasse lo sguardo.

Ecco il programma del corso di Lingue Elfiche:
Sabato
– 16.00 – 17.00 Introduzione alle lingue elfiche (cosa sono, come nacquero, come vanno studiate)
– 17.00 – 18.00 Il Quenya: principi generali, elementi di vocabolario e di grammatica
– 18.00 – 19.00 Il Sindarin: principi generali, elementi di vocabolario e di grammatica
Domenica
– 10.00 – 11.00 “Gradite un assaggio di elfico?” Parole e frasi di uso comune
– 11.00 – 12.00 Poesie e testi in lingua elfica: analisi e commento
– 12.00 – 13.00 Canti in lingua elfica: Intonare il “Namarie” e trovare una melodia per “A Elbereth!”
– 15.00 – 16.00 Scrivere alla maniera degli Elfi
– 16.00 – 17.00 E adesso la parola a voi…

– Vai al sito di Eldalie
– Vai al sito Ardalambion
– Vai al sito di Accademia Medioevo
– Vai alla pagina Facebook del corso «Le lingue e i canti degli Elfi»

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La magia dell’Anello: a Cartoomics 2013 omaggio a Tolkien

Artisti: Denis MedriA partire dal 15 fino al 17 Marzo 2013 al Cartoomics 2013 di Milano (alla Fieramilano di Rho) gli appassionati di fumetti, videogiochi e tutto il mondo ludico potranno godersi dei giorni all’insegna di divertimento e novità. Ma questo vale anche per i lettori di J.R.R. Tolkien perché la Foresta Magica, la nuova area dedicata al mondo fantasy, rende omaggio al padre della letteratura fantastica. A quarant’anni dalla scomparsa di Tolkien, avvenuta il 2 settembre del 1973, le sue opere sono al centro di una mostra e di una serie di incontri realizzati in collaborazione con la Società Tolkieniana Italiana. La mostra, accanto a volumi e gadget propone una selezione di immagini inedite realizzate da illustratori che, come Denis Medri, sono rimasti affascinati dalla poesia della Terra di Mezzo. Non poteva certo mancare una sezione dedicata alle molte rivisitazioni a fumetti del legendarium tolkieniano: in mostra i rari volumi della saga Il Signore degli Anelli a fumetti realizzati negli anni 70 da Luis Bermejo o alcune tavole delle avventure che vedono Zagor, l’invincibile giustiziere di Darkwood creato da Sergio Bonelli, confrontarsi con il Signore Nero. Le storie, scritte da Tiziano Sclavi nel 1981, quando ancora non aveva creato Dylan Dog, sono un chiaro omaggio all’opera di Tolkien. Come d’altra parte è ispirato alle opere del padre della narrativa fantasy il ciclo de La Spada di Ghiaccio disegnato da Massimo De Vita e pubblicato su Topolino a partire dal 1982.

Parodie tolkieniane

Logo: la Foresta MagicaLa mostra propone poi una selezione di opere che hanno parodiato lo spirito tolkeniano, ma in chiave molto ironica. Si potrà così vedere Paperino alle prese con Il Signore del Padello, parodia della Disney con protagonista Paperino nei panni di Frodo e Topolino nei panni di Aragorn, pubblicata sui numeri 2081 e 2082 di Topolino del 17 e 25 ottobre 1995, con la sceneggiatura di Giorgio Pezzin e i disegni di Franco Valussi. Presente anche l’albo a fumetti della serie di Rat-Man, disegnata da Leo Ortolani, dal titolo Il Signore dei Ratti, ispirato all’opera di Tolkien, ma soprattutto alla trilogia cinematografica diretta da Peter Jackson). Per non parlare delle avventure di Zannablù, create Barbara Barbieri e Stefano Bonsanti, per Il Signore dei Porcelli. Parodie tolkienianeIn questo caso la poesia dell’Anello recitava: «Un Anello per domarli, un Anello per trovarli, un Anello per condirli e nel sugo cucinarli»! Accanto alla mostra sono anche previsti incontri con esperti della Terra di Mezzo: Gianluca Comastri guiderà i visitatori alla scoperta delle lingue elfiche, mentre Roberto Fontana narrerà usi e costumi di Elfi, Nani e Hobbit (per non parlare degli Orchi). Infine, Andrea Taverna proverà a mostrare come è possibile dar vita a un ciclo
narrativo autonomo partendo dal legendarium tolkieniano.

La rassegna di fan film

Locandine Fan FilmGrazie a Fermo Immagine, il nascente museo milanese dedicato al manifesto cinematografico, sarà poi esposta una selezione di manifesti delle rivisitazioni cinematografiche dell’opera tolkieniana, mentre in collaborazione con il Cartoomics Fan Film Festival saranno presentati alcuni dei migliori fan film dedicati alle avventure degli hobbit e dei loro compagni: The Hunt for Gollum, un prequel de Lo Hobbit basato sulle note in Appendice de Il Signore degli Anelli, e Born of Hope, prequel della trilogia di Jackson costato 25mila sterline.

LINK ESTERNI
– Vai al sito ufficiale di Cartoomics 2013

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A lezione di calligrafia: Tolkien creò l’alfabeto

Roberto FontanaDomani a Modena, all’interno del corso Con Lo Hobbit alla scoperta di Tolkien, da qui a fine febbraio prevede una lezione ogni martedì sera alle ore 21, presso la sede dell’Istituto Filosofico di Studi Tomistici (in via san Cataldo 97, Modena – tel: 059/821811), si volgerà un intervento dal tema: Le lingue nella Terra di Mezzo, con relatori Roberto Fontana e Gianluca Comastri, rispettivamente consigliere e presidente di Eldalie, un’associazione tolkieniana particolarmente dedita allo studio delle lingue elfiche. Sarà anche l’occasione per approfondire un aspetto poco noto delle lingue inventate dallo scrittore inglese: la creazione e lo sviluppo anche di una serie di alfabeti, anche se tecnicamente si tratta di un sistema di trascrizione dei principali Linguaggi della Terra di Mezzo! Proprio per capire meglio di cosa si tratta presentiamo un’intervista in esclusiva a uno dei relatori.

Un calligrafo per Tolkien

Fontana-Lezioni-calligrafia2Roberto Fontana è dal 2002 una presenza costante nel panorama web italiano di ispirazione tolkieniana: appassionato del Quenya, la lingua definita da Tolkien una sorta di “latino elfico”. La sua passione per i sistemi di scrittura elfici, ovvero la calligrafia Tengwar, lo ha portato a una interessante produzione di lavori calligrafici, sia in Tengwar che negli stili tradizionali, con l’uso di materiali vari, anche inusuali, tenendo vari corsi sulla calligrafia rivolti ai principianti. Ha partecipato alla traduzione di La trasmissione del pensiero e la numerazione degli Elfi di J. R. R. Tolkien (Marietti editore, 19 euro), pubblicato in Italia nel 2008. Nel 2009, per i tipi di Simonelli, ha pubblicato, assieme a Mauro Ghibaudo, Essecenta: i nomi della Terra di Mezzo, un’analisi etimologica comparata dei nomi propri italiani ed elfici, con traduzioni e corrispondenze nei due linguaggi. Nel 2012 ha pubblicato per la casa editrice Sogno Le preghiere della Terra di Mezzo, opera per cui ha trasposto in questa lingua alcune preghiere della tradizione cattolica e alcune canzoni natalizie.

Hai sempre scritto a mano, o è una passione nata in età adulta?
«Quando ero alle elementari ho dovuto usare per 2 anni penne
e calamaio… erano più le macchie che le lettere che scrivevo! In realtà ho scoperto la calligrafia tramite Tolkien: le prime esperienze sono arrivate utilizzando i font Tengwar nei programmi di scrittura elettronica, seguiti dai primi tentativi di scrittura a mano. Poi questa attività mi ha “preso” sempre di più, ho iniziato a comprare strumenti di scrittura sempre più professionali oppure originali e ho affinato la mia abilità nello scrivere in Tengwar. Parallelamente agli stili fantasy, ho iniziato anche a occuparmi di stili storici (gotico, onciale, cancelleresca), frequentando corsi presso maestri calligrafi, tanto che ora sono anche chiamato a insegnare calligrafia in vari corsi civici o presso associazioni».

Particolare dal Libro di KellsChe senso ha, in era digitale, fare calligrafia? Vi è un contrasto tra i due mondi?
«Molti mi chiedono che senso possa avere fare calligrafia al giorno d’oggi. A questa domanda rispondo, come molti altri miei colleghi calligrafi, che non per il successo e la presenza preponderante del computer dobbiamo smettere di scrivere, come non dobbiamo smettere di disegnare solo perché esiste la tavoletta grafica. La calligrafia è una forma di espressione connaturata in noi, è una pratica con la quale siamo più o meno familiari da quando ci hanno insegnato a leggere e scrivere. Tuttavia possiamo trasformare questa pratica in un’arte, perciò si parla di una disciplina, di un processo educativo, di una ricerca interiore che dagli esercizi più semplici ci porta a sviluppare una scrittura nostra e personale. Non c’è niente di più individuale della scrittura, persino nello scrivere certi stili formali, come quelli che ho elencato più sopra, ognuno di noi può mostrare una sua propria individualità. I motivi sono vari: pensiamo semplicemente al fatto che ognuno ha un suo ritmo di scrittura e che la velocità di esecuzione modifica l’aspetto dei segni. L’allenamento e la continua ricerca di miglioramento sono al tempo stesso propedeutici per il nostro gusto estetico e diretta conseguenza di questo: scrivendo a mano diventiamo tutti più coscienti del valore e delle qualità delle lettere che ci circondano. Posso portare come esempio paradigmatico Steve Jobs, che iniziò la propria avventura proprio con l’iscrizione a un corso di calligrafia presso il Reed College di Portland. Come ricorda Jay Elliot in Steve Jobs. L’uomo che ha inventato il futuro (Hoepli), colui che ha ideato l’iPhone e l’iPad scriveva nei suoi appunti da studente: “È la mano la parte del corpo che più di ogni altra risponde ai comandi del cervello. Se potessimo replicare la mano, avremmo realizzato un prodotto da urlo”».

La nuova attenzione per la bella scrittura e il ricorso a essa è quindi una risposta a un mondo sempre più informatizzato?
«Certo. La gente si è accorta che scrivere con il computer è sì facile e veloce, ma così facendo viene a mancare la trasmissione della propria personalità e originalità. Regalare a qualcuno una poesia scritta a mano in bella calligrafia è un bellissimo dono con il quale si trasmette il proprio pensiero e la propria manualità, è un dare completamente noi stessi all’altra persona».

A scuola non la si apprende più. Come mai?
«Un tempo, se volevi trovare un impiego in un ufficio o studio dovevi sapere scrivere bene a mano. Ora l’abilità necessaria è più che altro l’uso del computer. La scuola ha dovuto adattarsi alle esigenze lavorative, ma non per questo deve rinunciare a presentare la calligrafia dal punto di vista storico e artistico agli studenti. Parecchie scuole elementari e medie stanno offrendo corsi di calligrafia ai propri scolari e io
stesso sono stato invitato in varie scuole superiori a presentare le radici storiche delle calligrafie europee».

NamáriëQuando si pensa a un calligrafo, lo si immagina sepolto tra antichi volumi, immerso nella scrittura tra calamai e penne d’oca. Al più, con qualche pennino o una stilografica. Come lavori davvero?
«Di notte, quando a casa regna la tranquillità e non ho distrazione che mi possono indurre a fare degli errori, su un tavolo ben illuminato, con carte e pennini di tutti i tipi (uso anche i calami di bambù, o ance musicali fissate a stecche di legno) e inchiostri di tutti i colori. Sono molto importanti i bozzetti, con i quali puoi provare le combinazioni di stili, colori e dimensioni, per poi scegliere la soluzione che più si adatta alla propria intenzione originale».

La calligrafia è una forma d’arte o semplice decorazione?
«La calligrafia diventa una forma d’arte nel momento in cui non si limita a trasmettere messaggi scritti, ma tende a voler fissare su un supporto un’idea del bello. Basti pensare alle splendide realizzazione della calligrafia araba, che è essenzialmente una delle poche forme artistiche figurative concesse in questa religione, o all’arte miniaturistica dei codici europei».

Si può trasformare la propria passione in un vero lavoro? Come si diventa calligrafi di professione?
«Ecco, a questo non so rispondere con precisione. Io non sono un calligrafo di professione, ma solo un dilettante appassionato. La strada è comunque quella di seguire dei corsi di grafica e poi frequentare le lezioni di qualche maestro calligrafo. L’Associazione Calligrafica Italiana, di cui sono socio, è uno dei centri più attivi nella formazione dei nuovi calligrafi».

Nella calligrafia è importante l’aspetto, lo stile. Ma dove sta la sostanza?
«Secondo me la sostanza è la personalità che imprimi nelle lettere che scrivi, è la parte della tua anima che trasferisci nel segno sulla carta, è l’intenzione che lasci trasparire in ogni tratto di inchiostro».

Libro: La Numerazione degli Elfi e la trasmissione del pensieroCi spieghi meglio la calligrafia applicata alle lingue di Tolkien?
«Tolkien non ha solo inventato dei linguaggi usati dalle razze di cui ha popolato la il suo mondo secondario, ma ha anche provveduto a codificare diversi alfabeti e stili grafici. I più noti sono le Tengwar e le rune, ma esiste anche il Sarati, che vorrebbe essere la prima forma di scrittura adottata dagli elfi, forse ispirata dagli stessi Valar. Tornando alle Tengwar, che personalmente considero la forma di scrittura più artistica, esistono molteplici varianti: il modi òmatehtar Quenya e Sindarin, il modo quantasarmë del Beleriand, ognuno dei quali presenta varianti in base alla collocazione geografica e temporale. È uno studio realmente affascinante, almeno per me… E non dimentichiamoci anche la lingua e la scrittura “polare”, create da Tolkien per realizzare le splendide Lettere di Babbo Natale: una vera chicca da non perdere!»

Le Tengwar possono vivere anche slegate dalle lingue elfiche?
«Tolkien ci ha lasciato istruzione su come utilizzare le Tengwar anche per linguaggi reali; egli stesso le ha utilizzate
per scrivere in inglese. Pur non esistendo una codifica “ufficiale” per la scrittura dell’italiano, la maggior parte degli esperti nazionali di calligrafia elfica è arrivata a uno standard ormai ampiamente accettato circa la “traslitterazione” dell’italiano in Tengwar (non si può parlare di traduzione, in quanto la lingua non cambia). Ho svolto alcune “lezioni” di scrittura in Tengwar dell’italiano a degli studenti di scuole medie: ne sono stati entusiasti!»

A proposito del sistema di scrittura che hai adottato: hai lavorato da solo o con l’aiuto di un esperto?
«Va premesso che da anni collaboro con l’associazione Eldalie, di cui sono consigliere, e con la Società Tolkieniana Italiana. Ultimamente non mi sono limitato a riprodurre le forme stilistiche lasciateci da Tolkien, ma mi sono spinto a proporre uno stile Tengwar che associa le lettere tolkieniane alla cancelleresca italiana, stile che considero uno dei più belli fra quelli storici europei. Ne è risultato un Tengwar corsivo molto fluido e artistico, che ha ricevuto apprezzamenti e di cui vado particolarmente fiero».

e preghiere della Terra di MezzoLe tue conoscenze sono solo tecniche o anche linguistiche?
«Un appassionato come me di Tolkien non poteva ignorare la lingua elfica per eccellenza, il Quenya. Da poco è stato pubblicato il mio Le preghiere della Terra di Mezzo (Sogno ed.), dove non solo ho analizzato la traduzione in Quenya di alcune preghiere lasciateci da Tolkien, ma ho cercato di trasportarne in latino elfico molte altre, fra cui le traduzioni di “Tu scendi dalle stelle” e “Adeste fideles”” cantabili sulle rispettive musiche tradizionali. E naturalmente, poi le ho riprodotte in un manoscritto…»

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