Quest’anno i Tolkien Seminar tedeschi (10th DTG Tolkien Seminar 2013) si trasferiscono ad Aquisgrana e si terranno dal 26 al 28 aprile. La perfetta macchina da guerra organizzativa della Società Tolkieniana Tedesca (la DTG: Deutsche Tolkien Gesellschaft), insieme ai professori dell’università di Jena e alla casa editrice Walking Tree Publishers, saranno ad Aachen (Aquisgrana) dove nel Palazzo dei congressi si discuterà degli Adattamenti del Signore degli Anelli (“Adaptations of Tolkien’s The Lord of the Rings”). È la decima volta che la Società Tolkieniana tedesca riesce a organizzare i Tolkien Seminar: come di consueto, il seminario è interdisciplinare e internazionale. Gli interventi saranno perlopiù bilingue (in inglese o in tedesco) e vedono la collaborazione del dipartimento di Studi americani e inglesi e quello di Studi romanzi dell’Università Tecnica di Aquisgrana (la Rheinisch-Westfälische Technische Hochschule Aachen, RWTH Aachen).
Il seminario, che dal 2004 ha avuto luogo in varie località, si concentra sul lavoro di John Ronald Reuel Tolkien. È orientata verso un pubblico accademico, ma è anche aperto al pubblico interessato. Tutti gli interventi saranno inseriti nella rivista scientifica della Dtg, Hither Shore, espressamente dedicata al tema. Per maggiori informazioni fare riferimento alle pagine dedicate della Società Tolkieniana tedesca.
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L’influenza di J.R.R. Tolkien sul Fantasy
Il Signore degli Anelli di J.R.R. Tolkien non è, ovviamente, la prima né l’unica opera che ha esercitato un’influenza sullo sviluppo del Fantasy. Eppure è stata probabilmente una delle fonti più importanti per molti dei testi chiave del genere ed è usato molto spesso come parametro di riferimento (XY autore è “il nuovo Tolkien”, “il Tolkien di XY”, ecc ). La sua enorme popolarità ha reso quasi impossibile ignorare o addirittura evitare il contatto con i suoi personaggi e con i suoi elementi chiave, come mappe, anelli magici, elfi, nani, maghi, ecc. Essi sono stati riadattati ed interpretati da numerosi scrittori e artisti successivi e sono diventati icone familiari della cultura popolare. Per lungo tempo, scrivere Fantasy sembrava offrire soltanto due scelte: scrivere seguendo la tradizione consolidata da Tolkien, o scrivere contro di essa. Gli autori più recenti, tuttavia, si sono avvicinati alla “tradizione consolidata da Tolkien” con maggiore libertà e, pur riconoscendo il loro debito con Tolkien, non si sentono più vincolati dalla “autorità” del maestro. Questo sviluppo è stato favorito da una tendenza generale verso la trasgressione dei confini di genere e la pubblicazione postuma di gran parte del materiale di riferimento relativo alla “sub-creazione” della Terra-di-mezzo, che ha aperto nuove prospettive e ha fornito ampie opportunità per “sub -creazioni” indipendenti.
3 gennaio, un brindisi per J.R.R. Tolkien!
I più appassionati ricordano certamente a memoria le date più importanti descritte nel Signore degli Anelli: il 22 settembre, compleanno di Bilbo e Frodo; il 25 dicembre, la Compagnia lascia Granburrone; il 25 marzo, l’Anello viene distrutto. J.R.R. Tolkien però non si limitò a inventare storie, continenti, popoli e linguaggi: inventò anche calendari con i quali contare lo scorrere del tempo, diversi per ogni popolo. Ecco perché alcune di quelle date sono occasione di festa fra gli appassionati tolkieniani di tutto il mondo. Su una data, però, gli appassionati di Tolkien concordano e tutti insieme festeggiano: è il 3 gennaio, l’anniversario della nascita del Professore di Oxford. Quest’anno cade un’occasione particolare: il 120esimo anniversario.
J.R.R. Tolkien e il Medioevo
Una delle società tolkieniane più attive, quella tedesca (la Deutsche Tolkien Gesellschaft), lancia la nuova edizione dei Tolkien Seminar. Si tratta di tre giorni di conferenze che si terranno all’università di Potsdam, vicino Berlino, dal 29 aprile al primo maggio. Il tema generale, Tolkien e il Medioevo, è dedicato a uno dei periodi storici più amati dal professore di Oxford. Le opere di Tolkien sono spesso legate alla cultura e alle tradizione medievale – e non è una sorpresa, considerando la sua preparazione accademica come medievalista. Ma cosa caratterizza esattamente il dialogo tra il Medioevo e la modernità (letteraria e accademica) che hanno dato origine ai testi di Tolkien? «In questo contesto, vorremmo incoraggiare», scrivevano gli organizzatori lanciando il Call of Paper, «le indagini incentrate su, ma non limitate a, i seguenti aspetti: nella mitologia della Terra-di-Mezzo il significato e l’importanza delle strutture sociali pre-moderne, i rapporti di potere, gli atteggiamenti mentali e modelli di comportamento, nonché le forme medievali d’immaginazione; gli adattamenti e le traduzioni da parte di Tolkien dei testi medievali (come, ad esempio, la recente pubblicazione della Leggenda di Sigurd e Gudrun) e il conseguente concetto d’Autorità dello scrittore e gli ideali letterari impliciti nei testi. I saggi possono anche avere un approccio linguistico, visto che gli scritti di Tolkien devono molto a una consolidata “profondità storica” da cui lo scrittore prese spunto cogliendo sfumature semantiche del linguaggio (è il concetto di parole asterisco di Tom Shippey).
In aggiunta, meritano considerazione le domande relative alle influenze medievali, alla loro importanza generale per le opere di Tolkien. È vero, ad esempio, che le diverse tematiche medievali contribuirono all’anti-modernismo dell’autore, come spesso suggerito? Tolkien presenta, poi, nelle sue opere una visione romantica del medioevo? Oppure l’alterità dei contesti medievali da lui utilizzati serve a rimescolare le aspettative e le percezioni dei lettori che si avvicinano ai suoi testi? Le fonti medievali, i testi e il patrimonio letterario del Medioevo, sono stati una fonte d’ispirazione per Tolkien: tutti gli interventi e le discussioni si concentreranno quindi sul significato e gli effetti di queste influenze nelle sue opere. Nel complesso, l’ottavo Tolkien Seminar mira a raggiungere una visione più vicina all’assimilazione critica da parte di Tolkien di idee medievali e la loro interazione con i concetti di altre epoche.
Tra i molti interventi segnaliamo: “Mundus senescit: Tolkien e il fascino
della nostalgia del Medioevo”, “La visione agostiniana e boeziana nella creazione della Terra-di-mezzo di Tolkien”, “Fonti mitologiche nel Signore degli Anelli e Lo Hobbit di Tolkien”, “Storia e mitologia oppure dalla mitologia alla Storia?”, “Dalla Terra-di-mezzo al Medioevo (e ritorno). Un approccio al Medioevo nei testi letterari di J.R.R. Tolkien”, “I personaggi femminili di Tolkien – tra amore e epica” e “Andata e Ritorno: riflessi della letteratura di viaggio altomedievale nelle opere di JRR Tolkien”. Si può scaricare qui il programma preliminare. Le conferenze saranno in inglese e tedesco e l’entrata è libera. Informazioni sul sito della Società Tolkieniana Tedesca
Tolkien e il Romanticismo a Jena
La Deutsche Tolkien Gesellschaft (società tolkieniana tedesca), con l’aiuto delle edizioni Walking Tree Publishers, dell’associazione Modernités Médiévales e dell’Università Friedrich Schiller di Jena, organizza il suo settimo Seminario dedicato a Tolkien, dal titolo Tolkien e il Romanticismo, a Jena fra il 23 e il 25 aprile 2010. Il seminario, che intende fare piena luce sulle influenze del Romanticismo sulle opere di J.R.R. Tolkien, si svolgerà appunto nell’Università tedesca di Jena. Il programma è disponibile per essere scaricato ed è in tedesco e in inglese. Vi segnaliamo solo alcune delle conferenze:
– Marie-Noëlle Biemer: Disincantati con la loro epoca: La Grande Fuga di Keats, Morris e Tolkien
– Anna Slack: Stelle su un Picco Oscuro: Tolkien e il Romanticismo
– Annie Birks: Romanticismo, Simbolismo e Onomastica nel Legendarium di Tolkien
– Jodi Storer: Tom Bombadil – un eroe romantico per i nostri tempi
– Julian Eilmann: Tolkien e il topos della nostalgia romantica
– Margaret Hiley: Amore e sesso nella Terra di Mezzo: la fanfiction tolkieniana romantica
– Michael Devaux: Tolkien e Coleridge sull’Immaginazione
– Eduardo Segura e Guillermo Peris: “Credenza Secondaria”: Tolkien e la rivalutazione della nozione romantica di verità letteraria
– Stefanie Schult: Bellezza, perfezione, terrore sublime: alcuni pensieri sull’influenza dell’Inchiesta sul bello e il sublime di Edmund Burke sulla creazione della Terra di Mezzo di Tolkien
– Thomas Fornet-Ponse: Tolkien, Newman e l’Oxford Movement
– Fabian Geier: Falsa armonia? Ovvero: è ancora permesso sognare la Contea dopo Auschwitz?
– Marcel Bülles e Anke Eissmann: L’estetica della Terra di Mezzo. Dipinti e architetture del periodo romantico, e la loro influenza su J.R.R. Tolkien
– P. Guglielmo Spirito e Emanuele Rimoli: Panorami esterni e interni in Tolkien: fra Wordsworth, Coleridge e Dostoevsky
– Vai al sito della Deutsche Tolkien Gesellschaft (società tolkieniana tedesca)
– Vai al sito della casa editrice Walking Tree Publishers
– Vai al sito dell’associazione Modernités Médiévales
– Vai al sito dell’Università Friedrich Schiller di Jena
