Con Il Ritorno del Re anche 2 mappe “inedite”

Stand BompianiUn regalo inaspettato, si potrebbe definire così la notizia in anteprima che Il Ritorno del Re, l’ultimo dei tre volumi singoli de Il Signore degli Anelli di J.R.R. Tolkien che la Bompiani sta pubblicando nella nuova traduzione di Ottavio Fatica, presenterà addirittura tutte e tre le mappe che l’autore ha sempre voluto insieme al suo capolavoro. È un bel regalo che Bompiani fa ai lettori, perché non era mai accaduto che fossero tutte e tre presenti in 50 anni di storia editoriale in Italia. Inoltre, ci sono tante altre chicche che la casa editrice ha in serbo per gli appassionati che potranno finalmente riavere tutto il romanzo a disposizione dopo sette mesi. Questo vuoto sarà colmato il 22 luglio, quando nelle librerie italiane sarà possibile comprare il terzo volume… e compratelo in una libreria indipendente, mi raccomando!

Le mappe de Il Signore degli Anelli

Tolkien mappeTolkien era ben conscio dell’importanza delle mappe, ed è stato estremamente attento e preciso nel disegnarle o nel farle disegnare al figlio Christopher. Per questo motivo le edizioni in lingua inglese de The Lord of the Rings sono corredate da tre mappe: 1) una mappa di parte della Contea, come mostrata qui; 2) una mappa di dettaglio di Rohan, Gondor e Mordor, come mostrata qui, inedita in Italia; 3) una mappa della parte nordoccidentale della Terra di Mezzo, analoga a quella presente nelle edizioni italiane in volume unico (e in un paio di quelle in tre volumi).
Ma perché non una sola, ma addirittura tre mappe? È Tolkien stesso a spiegarlo bene in una lettera al suo editore inglese (n.137): «Le mappe mi preoccupano. Almeno una (e deve essere piuttosto grande) è assolutamente indispensabile. Secondo me ne servono tre: 1) della Contea; 2) di Gondor; e 3) una mappa generale a piccola scala dell’intero campo di azione […] La 3 è necessaria sempre. La 1 è necessaria nel primo e nell’ultimo volume. La 2 è essenziale per il secondo e terzo volume».
The 'First Map' of Middle-earthSe volgiamo lo sguardo alle edizioni italiane, la 3 è presente in tutte le edizioni a volume unico (e come vedremo in un paio di edizioni a tre volumi), la 1 è presente solo nella Compagnia dell’Anello della Astrolabio del 1967, mentre la 2 non è presente in alcuna edizione italiana… Dal 2003, con la revisione de Il Signore degli Anelli, Bompiani ha introdotto in poche edizioni oltre alla mappa della Terra di Mezzo voluta da Tolkien, quella della Contea nella versione disegnata da Francesco Bisaro (erroneamente scritto Bisara nel colophon). Tale mappa, tra l’altro, copre un’area maggiore della mappa della Contea di Tolkien, arrivando fino a Brea, ma è meno dettagliata e soprattutto non è quella realizzata da Tolkien e presente nelle edizioni in inglese. Quindi, contrariamente a quanto auspicato da Tolkien, finora in 50 anni di storia editoriale del Signore degli Anelli i lettori italiani hanno avuto a disposizione solo una mappa, molto raramente due, mai tutte e tre. Bompiani così rimedia a questa enorme lacuna.

Le edizioni in tre volumi

Rusconi 1974Dal 1970 a oggi, si sono alternane ben 14 edizioni in tre volumi de Il Signore degli Anelli (qui un approfondimento). In generale, si può dire che l’edizione del capolavoro di Tolkien in tre volumi in Italia è sempre stata considerata dai suoi stessi editori una operazione da fare in economia per quei lettori «deboli»: i non appassionati di Tolkien che volevano saperne di più, quelli a cui il volume unico spaventava per le sue 1500 pagine, quelli che volevano tentare la lettura pronti però a interromperla se non di loro gradimento e, infine, per chi non voleva o non poteva spendere troppi soldi tutti insieme. Ecco perché l’edizione in tre volumi è sempre stata quella economica, con copertina in brossura, senza mappe e a un prezzo contenuto. Rusconi 1993La prima edizione in tre volumi fu pubblicata da Rusconi soltanto nel 1974 nella collana Biblioteca Rusconi, quattro anni dopo la prima pubblicazione de Il Signore degli Anelli. Per quasi 20 anni non se ne ebbero altre. Solo nel 1993 Rusconi presentò l’edizione in tre volumi nella collana Rusconi Libri. La stessa identica edizione venne poi ristampata nel 1997-8 con l’unica modifica della copertina, che divenne tutta verde. Quindi, in 30 anni di storia editoriale, tre edizioni Rusconi. E nessuna di esse presentava le mappe della Terra di Mezzo.
cofanetto cde 1987
Ben diverso il discorso delle edizioni «su licenza», cioè quelle edizioni cedute a diverse club di lettura, che mettevano a disposizione l’opera di Tolkien ai propri abbonati. Si trattava di tirature molto più limitate, ma essendo per lo più strenne di Natale per gli abbonati, erano particolari. Ecco il motivo per cui tutte e tre le edizioni in tre volumi «su licenza» hanno una grande mappa, di solito fuori testo. Si tratta dell’edizioni Club Degli Editori (1987), Euroclub (1990-1) ed Edizione Club (1993). Una edizione scolastica della De Agostini (1982-3) non aveva mappe.

Bompiani 2002Per quanto riguarda le edizioni Bompiani, in 20 anni si sono avute ben 6 edizioni in tre volumi, per i primi anni al ritmo di una ogni due anni, ma la fattura in generale è stata quella economica. L’edizione del 2000 di Bompiani, collana I Grandi Tascabili, era in brossura. Quella del 2002-2003, collana I libri di Tolkien, rappresenta l’unica eccezione, essendo pubblicata in una edizione cartonata di color bianco con sovraccoperta. A seguire, quella del 2005, collana Tascabili Bompiani, recepiva la traduzione riveduta e corretta del volume unico del 2003. L’edizione del 2007 in tre volumi, nella collana Serie Oro, con copertina rigida bianca con sovraccoperta argento lucido, in realtà è un tascabile a 6 euro a volume. Il testo recepisce quello proposto nella edizione RCS del 2005 in abbinamento con Il Corriere della Sera per la collana Rosso Fantasy. Oltre alla mappa della Terra di Mezzo, che però è stampata su due pagine interne, queste due edizioni sono le uniche in tre volumi a contenere anche la mappa della Contea (nella versione di Bisaro). Il Signore degli Anelli: Angoli smussatiAnche la successiva edizione Bompiani del 2012 in 3 volumi, collana I Libri di Tolkien – I Grandi Tascabili, in brossura, con gli angoli smussati e copertina nera, è realizzata con materiale decisamente molto economico. Questa edizione per i primi anni non conteneva le famose 20 righe mancanti di Molti Incontri, che sono state re-integrate solo a partire dalla sua ristampa dell’ottobre 2014. Insomma, tutte le edizioni Bompiani in tre volumi hanno molti difetti fino alla fine del 2014 e quasi tutte erano senza mappa.

Con la nuova traduzione due mappe inedite in italiano

Cover Ritorno del RitornoDall’arrivo di Giunti nella proprietà Bompiani (2017) l’unica edizione in tre volumi de Il Signore degli Anelli è quella con la nuova traduzione, che solo il 22 luglio sarà completa con l’uscita del terzo volume. Ma già così si possono segnalare le differenze col passato: la nuova edizione si presenta, infatti, non con una versione economica come è sempre stato, ma in copertina rigida e bianca, rilegata con sovraccoperta. È una novità non da poco perché in passato  non era mai successo (tranne un solo caso). A parte le copertine con illustrazione discutibile, i volumi sono di buona fattura: il libro è una elegante edizione rilegata, sotto la sovraccoperta, la copertina rigida è completamente bianca coi caratteri in oro. A riprova del fatto che Bompiani ha voluto dare una veste di tutto rispetto per un romanzo che è un classico, l’interno è stampato a caratteri grandi e larghi, spalmati in ben settecento pagine (esattamente sono 698). E soprattutto, con Il Ritorno del Re dopo 50 anni ci saranno tre mappe, di cui due pressoché inedite, come spiegato sopra:

  • "Earliest map of the Shire" Courtesy of the Bodleian Libraries, University of Oxfordla mappa “Una parte della Contea” (pochi i fortunati ad averla vista nella benemerita edizione Astrolabio! Qui a destra una delle prime bozze) copre un’area geografica di circa 60 miglia da nord a sud e 105 miglia da est a ovest. Viene mostrata gran parte di tutti e quattro i Quartieri, tutta la Terra di Buck (il “Landaino” di Fatica) e un frammento di terra ad est della Contea. Per quanto riguarda la narrazione, la mappa consente al lettore di seguire le tracce di Frodo da casa sua fino alla Vecchia Foresta, coprendo fino a parte del capitolo 6 de La Compagnia dell’Anello, e poi torna utile per gli eventi narrati nel capitolo 8 de Il Ritorno del Re. È però importante notare come questa mappa riveli anche molti luoghi interessanti oltre quelli citati nella trama. Ventuno città e villaggi sono tracciati, più cinque frecce che indicano luoghi non mostrati e una freccia che indica la direzione per Brea. Vengono mostrati gli interi corsi dei fiumi Stock-brook (ruscello di Magione), Thistle Brook e Shirebourn, oltre a una parte di The Water (l’Acqua), the Withywindle, Brandywine (Baranduin) e un fiume senza nome che scorre da nord e sfocia nel Bywater Pool (Laghetto di Acquariva) che potrebbe essere il Norbourn (il fiume menzionato solo nell’indice dettagliato compilato da Tolkien ma non pubblicato). Sono presenti l’intera area boschiva di Woody End (il Fondo Boschivo), nonché parti del Bindbole Wood e la Vecchia Foresta. Quindi la mappa “Parte della Contea” fornisce una ricchezza di dettagli geografici per la Contea che non si trovano altrove. Ecco quindi l’altra novità: tutti questi nomi saranno presenti in italiano nella nuova traduzione che sta per uscire, anche quelli solo presenti in questa mappa.
  • Art of The Lord of the RingsLa mappa di Rohan, Gondor e Mordor è una mappa senza nome (l’attuale nome fu coniato da Hammond e Scull quando pubblicarono The Art of The Lord of the Rings. Qui a sinistra una delle prime bozze) riprodotta ne Il Ritorno del Re e nelle edizioni in un volume de Il Signore degli Anelli delle edizioni in inglese. In italiano non è mai stata pubblicata. A differenza delle altre mappe generali o regionali, questa è stata disegnata come se fosse una mappa topografica, con linee di contorno dettagliate per i rilievi montuosi, che ne rappresentano la diversa elevazione. Al centro dominano le Montagne Bianche (Ered Nimrais), circondate dalla maggior parte di Gondor come era alla fine della Terza Era. Si individuano anche la parte sud-orientale del regno di Rohan e la parte nord- occidentale di Mordor. Map_Rohan-Gondor-MordorSi tratta, tutto sommato, della maggior parte delle regioni in cui si svolgono gli eventi de Le Due Torri e Il Ritorno del Re. Tolkien usò mappe come questa per calcolare le posizioni esatte di Frodo e Sam mentre camminavano attraverso gli Emyn Muil e le Paludi morte per giungere fino al Monte Fato. È grazie a mappe simili che il loro arrivo coincide con le trame parallele di altri membri della Compagnia dell’Anello. Nella mostra alla Bnf di Parigi, che si è chiusa lo scorso febbraio, erano visibili ben tre esemplari originali della Mappa di Rohan, Gondor, Mordor: quella del 1946 circa (Bodleian – Tolkien Drawings 123), quella del 1948 circa (Bodleian – Tolkien Drawings 126) e quella del 1944 con note per il libro V (Bodleian – Tolkien Drawings 118-119) che è appunto la prima parte de Il Ritorno del Re.

Entrambe le mappe svolgono un ruolo importante non solo per il lettore, permettendogli di tenere traccia dei movimenti paralleli dei vari personaggi, ma sono importanti perché mostrano benissimo il processo creativo di Tolkien. Solo così si può comprendere bene perché l’autore, scrivendo al suo editore sull’argomento de Il Signore degli Anelli, abbia spiegato «perché ovviamente in una storia come questa non si può realizzare una mappa in base al racconto, ma si deve disegnare la mappa prima e adattare il racconto di conseguenza». Dispiace molto che per 50 anni il lettore italiano non abbia potuto farlo. Dal 22 luglio sarà l’esperienza di lettura che Tolkien voleva per i suoi lettori!

 

 

ARTICOLI PRECEDENTI
– Leggi l’articolo Il Signore degli Anelli, le edizioni in tre volumi
– Leggi l’articolo Il Signore degli Anelli, quale edizione leggere?
– Leggi l’articolo Tolkien e le mappe de Il Signore degli Anelli

 

LINK ESTERNI:
– Vai al sito della Tolkien Estate
.


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4 Comments to “Con Il Ritorno del Re anche 2 mappe “inedite””

  1. Stefano ha detto:

    Nella mia copia ci sono solo due mappe: quella canonica e quella di Rohan e Gondor. Purtroppo le due mappe sono state inserite successivamente e incollate l’una alla seconda di copertina e l’altra alla terza di copertina in modo posticcio. Sarebbe stato più serio metterle tutte e tre magari una per volume e staccate in modo da poterle consultare durante la lettura . Purtroppo Bompiani-Giunti avversa fare le cose in modo accurato. Spero che siano più fortunati gli acquirenti dell’edizione a volume unico.

  2. Stefano ha detto:

    Ho appena ricevuto “Il Ritorno del Re” nuova traduzione e ho constatato, contrariamente a quanto annunciato, che sono presenti solo due mappe: quella canonica di tutta la Terra di Mezzo e quella di Gondor e Rohan.
    Purtroppo Bompiani-Giunti è avversa a fare un qualcosa di speciale per i suoi lettori.
    Infatti le due mappe sono incollate in modo posticcio sulla seconda e terza di copertina e non possono essere spiegate.
    Tenuto conto che per i tre volumi bisogna spendere 72 euro forse sarebbe stato auspicabile avere tutte e tre le mappe magari abbinate una per volume e separate in modo di poterle consultare durante la lettura.
    Spero che i lettori dell’edizione a volume unico possano essere più fortunati.

    • Norbert ha detto:

      Dalle foto che vedo in rete, la terza mappa (quella della Contea) c’è: è subito prima del capitolo “Il repulisti della Contea”. Se la sua copia ne fosse sprovvista forse sarebbe il caso che se la facesse sostituire

  3. Stefano ha detto:

    Non avevo sfogliato tutto il libro.
    Trovata la mappa scomparsa grazie dell’informazione.
    Comunque se fossero state allegate in modo da poterle consultare durante la lettura dei tre volumi avrei preferito.
    Riguardo la nuova traduzione dopo la lettura dei primi due volumi posso dire di averla apprezzata.
    Io ho letto per la prima volta il Signore degli Anelli nel 1986 e anche allora alcune scelte non erano il massimo.
    Vagabondi per Troll, Orchetti e altro………
    Quindi criticare va bene ma non mitizziamo troppo il passato.

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