La Wela si presenta con una mostra a Dozza

Wela - lingue elficheLa World Elvish Language Association (WELA) è un’associazione che si dedica allo studio e al progresso delle lingue elfiche. La sua missione è promuovere un approccio serio agli scritti di J.R.R. Tolkien e allo stesso tempo difendere e preservare lo stato attuale delle conoscenze, in attesa che vengano resi disponibili tutti gli scritti dell’autore ancora inediti. Ed ora è pronta a presentarsi al pubblico italiano.

Una mostra da ottobre

Tana del Drago a DozzaDal 2018, anno della sua fondazione, ad oggi la WELA è cresciuta gradualmente e a breve sarà presente maggiormente anche in Italia, grazie alla collaborazione con l’AIST, a cui vanno i più sentiti ringraziamenti, rivolti in particolar modo a Roberto Arduini che per primo ha creduto nella WELA e nel progetto sul Libro di Mazarbul. È infatti proprio dall’interesse dimostrato per alcune ricostruzioni delle pagine di Mazarbul presentate sul forum e sul sito internet dell’AIST che abbiamo deciso di iniziare un percorso che, dopo oltre un anno di preparazione e studio, ha finalmente reso possibile condividere i risultati della nostra ricerca con tutti gli appassionati. Siamo quindi lieti di annunciare che 15 ottobre 2021, presso la Tana del Drago di Dozza, WELA e AIST inaugureranno una mostra dedicata proprio al libro rinvenuto dalla Compagnia dell’Anello a Moria e intitolata Mazarbul – svelati i segreti dei Nani. Esporremo la trascrizione completa delle pagine di Mazarbul (di cui abbiamo decifrato frasi finora inedite che Tolkien ha cercato di rendere illeggibili anticando il manoscritto), la loro traslitterazione in caratteri latini e la traduzione italiana.
Cop Book of MazarbulAnche se il Libro di Mazarbul è noto a tutti i lettori del Signore degli Anelli, è comunque un argomento abbastanza di nicchia. Perché dunque dedicarvi un’intera mostra? Innanzi tutto, ciò che speriamo di ottenere è coinvolgere i lettori in quello che era il progetto originale di Tolkien stesso: rendere partecipe ognuno in prima persona della scoperta di ciò che si cela nelle pagine di Mazarbul e così scoprire qualcosa in più sulla vicenda della Compagnia di Balin. Più di quanto Gandalf stesso abbia letto alla Compagnia nelle miniere di Moria. Si tratta di un gioco filologico col lettore che Tolkien non poté portare avanti nella sua vita, poiché questi manoscritti furono pubblicati solo postumi. Il Libro di Mazarbul è scritto in cirth (rune) e tengwar (sistemi di scrittura veri e propri, non semplici giochi di sostituzione tra lettere latine e simboli), inoltre le parole non sono scritte secondo l’orografia tradizionale. Questo, e le cancellature intenzionali, rendono certo non facile leggere le pagine di Mazarbul, ma nemmeno impossibile. Tolkien voleva davvero che fossero lette e non ha spinto la sua sperimentazione linguistica all’estremo: ha messo in atto un gioco a beneficio del lettore, che certamente al termine conoscerà di più i Nani, ma probabilmente anche Tolkien, i suoi sistemi di scrittura e la lingua in generale. Libro di Mazarbul - Folio 01La lingua è sempre stata infatti al centro dell’opera di Tolkien, sia per quanto riguarda le sue lingue costruite che quelle naturali. Il visitatore sarà accompagnato alla scoperta di tutti questi aspetti nel corso di visite guidate (gratuite, come l’ingresso alla mostra stessa) che si terranno nel primo week-end dell’inaugurazione – il 16 e 17 ottobre – e successivamente una volta al mese fino alla chiusura della mostra in primavera.

Un crowdfunding imminente

Libro di MazarbulPer chi volesse approfondire ulteriormente o non fosse in grado di visitare la mostra, abbiamo anche preparato una guida che, nata come catalogo della mostra, non è la semplice riproduzione degli elementi esposti, ma un vero e proprio saggio che permetterà a chiunque di leggere in prima persona il Libro di Mazarbul e svelarne i segreti. Il testo in cirth e tengwar è trascritto in caratteri tipografici: ciò rende l’analisi del testo più facile, eliminando la variabilità della calligrafia e il problema della leggibilità dei manoscritti dove Tolkien stesso ha macchiato e cancellato parti di testo. La trascrizione in caratteri tipografici ha rappresentato un’ulteriore sfida: per quanto riguarda le rune, nessun font di nostra conoscenza ad oggi disponeva dell’intero set di caratteri necessario; per le tengwar, il corretto posizionamento dei segni diacritici è stato l’aspetto più arduo. Abbiamo quindi dovuto disegnare un carattere speciale per una runa e intervenire sul font in tengwar per poter presentare una trascrizione delle pagine che speriamo i lettori possano così apprezzare pienamente. La guida alla mostra sarà presto disponibile online grazie a un progetto di crowdfunding su Kickstarter. La cifra raccolta servirà a pagare le spese di stampa e spedizione. Inoltre coprirà alcuni dei costi della mostra, a cui già l’AIST contribuisce in modo fondamentale e senza il cui aiuto questo progetto non sarebbe possibile. Inoltre, una percentuale sarà destinata a sostenere i futuri studi della WELA, tra cui alcuni progetti già in corso e che speriamo di presentare presto. Mappa Numenor KloczkoTra le ricompense della raccolta fondi anticipiamo che sarà possibile avere una mappa di Númenor con la rappresentazione più accurata possibile dell’isola, basata sullo schizzo originale di J.R.R. Tolkien ed integrata da elementi rappresentati dal figlio Christopher e altri che si trovano solamente negli scritti. La mappa sarà corredata da un prospetto tematico delle lingue di Númenor. Sarà possibile inoltre prendere parte ad un corso online di 2 ore con gli autori della guida sulle rune e la lingua dei Nani.
Con il progetto che ruota attorno al Libro di Mazarbul la WELA e l’AIST ufficializzano il gemellaggio e si propongono quindi di offrire agli appassionati di Tolkien una seria e originale occasione per approfondire la conoscenza dell’autore e del suo universo narrativo e linguistico. Speriamo quindi che questa proposta possa suscitare l’entusiasmo e ottenere i riscontri più favorevoli tra tutti coloro che amano l’autore e il mondo tolkieniano.

Edouard Kloczko & Beatrice M. Mazzoleni 

 

ARTICOLI PRECEDENTI
– Leggi l’articolo Il Libro di Mazarbul svela nuovi segreti
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LINK ESTERNI
– Vai al sito web della World Elvish Language Association
– Vai alla pagina del un progetto di crowdfunding su Kickstarter

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