Torna in libreria L’eroe imperfetto di Wu Ming 4

Oggi, 16 febbraio, torna in libreria L’eroe imperfetto di Wu Ming 4 (Bompiani, €12, p. 224) – la riflessione letteraria sull’archetipo eroico virile, la cui terza parte tratta diffusamente del Signore degli Anelli – in un’edizione migliorata e aumentata. Alla raccolta originale di tre saggi pubblicata per la prima volta dodici anni fa è stato aggiunto un nuovo apparato di note e un racconto, intitolato La parte di Loki: «Infine, a dodici anni dalla prima edizione, al volume viene aggiunto un racconto breve, che fa tesoro degli elementi e delle riflessioni già contenute nei saggi precedenti e li riprende in una storia originale. In parte omaggio agli American Gods di Neil Gaiman (2001) in parte spin off del romanzo di Wu Ming 1 La macchina del vento (2019), il racconto ha come protagonista il dio norreno Loki, divinità quanto mai ambigua – banalmente stigmatizzata dalla cinematografia hollywoodiana – che, proprio grazie alla relazione con il femminile, accetta la crisi del modello eroico patriarcale e riguadagna così una funzione mitica, ancorché sui generis».

Il ribaltamento dell’eroe classico.

Eroe imperfetto nuova coverIl sentiero di riletture prova a ragionare sulla crisi e la possibile sopravvivenza nel presente di un archetipo letterario e culturale: un certo tipo d’eroe, quello che deve sopravvivere al sé stesso e al proprio mito, l’anti-eroe già descritto dai classici e tramandato dalla notte dei tempi. Nel Secolo XX – che per un certo periodo ha esaltato l’eroe tutto d’un pezzo, sempre perfetto e pieno di medaglie, che ha lasciato poco spazio a quello imperfetto, pieno di contraddizioni e di errori, sempre in conflitto con sé stesso. Si tratta di un eroe in collisione frontale con quello classico fin da quando Ulisse contese ad Aiace le armi di Achille. Il secondo, incarnazione degli antichi ideali aristocratici, coraggioso, ma anche superbo e sempre alla ricerca della “bella morte”, non può che soccombere. Per lui, malato di hybris, non è concepibile una macchia nella vita, un’esistenza post-eroica. Il primo, astuto ma ambiguo, aggira lo scontro anziché cercarlo, sfrutta il vuoto anziché il tutto-pieno. Non è un caso che tutto questo sia il punto focale delle riflessioni di J.R.R. Tolkien, autore nel Novecento di un poema epico in prosa moderna. Qui il richiamo è doppio, se non triplo: è chiamato in causa come autore del Signore degli Anelli, come autore di saggi su poemi medievali come Sir Gawain e La Battaglia di Maldon e come protagonista di Stella del Mattino, romanzo dello stesso Wu Ming 4. Il professore di Oxford torna più volte nella sua riflessione quindi in queste vesti diverse, ma sempre seguendo il filo conduttore dell’eroe. Tolkien mette profondamente in discussione la “teoria del coraggio”. Lo fa con Frodo e Sam nel suo capolavoro, ma anche con la sua critica al conte anglosassone Byrhtnoth che a Maldon mostra un “eccesso” di eroismo. Il lavoro filologico del professore sulla parola “ofermod” (parola simile a hybris), è in grado cambiare radicalmente l’interpretazione del tema centrale del poema: non d’audacia, ma d’orgoglio si tratta, con una sfumatura negativa. Questa «aspirazione a onore e gloria, in vita e dopo la morte, tende a dilatarsi, a divenire un movente fondamentale», inducendo il protagonista all’eccesso cavalleresco che causa di rovina per tutti i suoi guerrieri e per il Paese. Già Ulisse non era nuovo a gesti avventati per il proprio orgoglio (anche lui lascia massacrare i compagni in alcune occasioni), ma qui Tolkien e con lui Wu Ming 4, sottolineano come il perseguimento cieco della gloria fine a se stessa causino danni irreparabili. Libro: "L'eroe imperfetto" di Wu Ming 4Ecco perché nel Signore degli Anelli Aragorn, l’eroe di un canone ben consolidato, sia accanto a Frodo, ma sempre sullo sfondo: la vicenda centrale è quella dell’antieroe, di colui che si deve sacrificare, arriva a perdere tutto, in senso materiale e psichico, per il bene della comunità. In quest’ottica, Maldon diventa quasi un luogo simbolico, un paradigma di come lo scontro sul campo si trasforma in scontro di narrazioni, di parole. Tolkien e Jorge Luis Borges hanno addirittura pensato a finali alternativi del poema La Battaglia di Maldon. E lo stesso fa qui Wu Ming 4. Quest’ultimo aspetto è molto intrigante perché è la concretizzazione delle potenzialità narrative delle storie, attraverso cui il nostro retaggio letterario è giunto fino a noi. Un poema dell’anno mille che stimola tre scrittori del XX e XXI secolo!

DETTAGLI EDITORIALI
Autore: Wu Ming 4
Editore: Bompiani
Collana: Tascabili. Saggi
Anno edizione: 2022
Formato: Tascabile
In commercio dal: 16 febbraio 2022
Pagine: 192 p., Brossura
EAN: 9788830109094

ARTICOLI PRECEDENTI:
– Leggi l’articolo Nuovo saggio AIST: Non c’è bisogno di eroi
– Leggi la recensione L’Eroe imperfetto, Tolkien tra Borges e Lawrence d’Arabia
– Leggi l’articolo Radio3, la 3a puntata: WM4 e l’eroe tolkieniano
– Leggi la recensione Eroi e mostri di Alessandro Dal Lago

LINK ESTERNI:
– Vai al sito Wu Ming Foundation
– Vai alla discussione sul volume sul sito di Wu Ming Foundation

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