Un weekend per Tolkien e il fantastico

cop - libri autunnoDopo un inizio mese esplosivo con la cinquantaduesima edizione di Lucca Comics & Games e la conferenza a Modena di Claudio Testi dedicata a Tolkien e la verità delle fiabe, Tolkien continua ad animare i weekend di novembre: da venerdì 16 a domenica 18 tantissime le iniziative dedicate al professore d’Oxford e al genere fantastico. Che siate appassionati di gioco di ruolo, musica o preferiate le letture, di sicuro c’è in serbo qualcosa per voi.
Non resta che l’imbarazzo della scelta!

Torino, il 9/7 apre la Locanda della Contea!

Locanda della Contea - MontalengheDomenica 9 luglio la Locanda della Contea apre al pubblico con l’evento Contea in Festa: una giornata per immergersi nel mondo del fantastico, circondati da prati verdi, in una locanda da sogno. L’evento avrà luogo dalle 10:00 alle 19:00, presso la Locanda della Contea, SP53 Caluso-Ozegna 17, 10090 Montalenghe (TO). Abbiamo intervistato per voi Roberta Malerba, ideatrice assieme al marito Luca Catalano, per scoprire la storia di questo progetto, come nasce e si realizza un sogno dal sapore tolkieniano dove natura, musica e buon cibo si incontrano, e tanto ricordano le parole del Professore: “If more of us valued food and cheer and song above hoarded gold, it would be a merrier world.” (The Hobbit, J. R. R. Tolkien).
Buona lettura!

Com’è nata l’idea di aprire la Locanda della Contea?
Roberta MalerbaIo e mio marito abbiamo una gran passione per la letteratura fantasy in generale e per Tolkien in particolare, tanto che, essendo entrambe musicisti, facciamo parte del gruppo Ainur. Come viaggio di nozze abbiamo fatto il giro del mondo e quando siamo arrivati in Nuova Zelanda volevamo visitare le location del Signore degli Anelli girato da Peter Jackson. Sfortunatamente in quel periodo erano in corso le riprese de Lo Hobbit, ma abbiamo comunque potuto vedere i paesaggi circostanti e ce ne siamo innamorati a tal punto di pensare di trasferirci. Si trattava però di un cambiamento enorme, saremmo stati davvero troppo lontani dalle nostre famiglie, a cui siamo molto legati, quindi abbiamo pensato che, se non potevamo trasferirci noi nella “Contea”, potevamo portarla a casa con noi. Così è nata l’idea di una locanda che richiamasse quel mondo fantastico. Le locande sono un elemento presente in vari mondi fantastici: anche nell’universo di Star Wars o nella saga di Harry Potter ricorrono queste locande ombrose, luoghi un po’ oscuri che fanno sognare.

Dall’idea alla realizzazione: che realtà è la Locanda della Contea?
La Locanda della Contea nasce come azienda agricola, ed ha come base i nostri principi etici.
Volevamo costruire un lavoro attorno a noi, invece di seguire certe abitudini della società attuale: essa spesso porta a dare priorità a oggetti e mode piuttosto che alla vita che stai conducendo, a ciò che vivi. Noi volevamo altro. Volevamo un lavoro che fosse attorno a noi, che seguisse i ritmi della natura, mangiare ciò che noi stessi coltiviamo. Volevamo costruire un posto in cui poter fare la nostra musica e regalare alle persone che avrebbero frequentato la nostra locanda un luogo in cui fantasia e realtà si mescolassero.
Lo scopo non è arricchirsi, è vivere in questo modo. Si agisce per etica, non per denaro.
Concretizzare questo sogno è stato possibile perché nel progetto sono coinvolti diversi nuclei familiari: io e mio marito abbiamo avuto l’idea, ma la realizzazione è stata possibile perché siamo un gruppo forte, numeroso e volenteroso. Siamo tutti dei creativi. Da soli sarebbe stato impossibile. Se a costruire la locanda fosse stato qualcun’altro per conto nostro, non sarebbe stata la stessa cosa. Persino in questo momento, ho le mani sporche di vernice! La locanda è stata costruita seguendo i criteri della bioedilizia, con legno e paglia compressa intonacati con calce naturale. Non si è mai usato il cemento, tanto che persino il cantiere aveva un odore diverso dal solito. È una tipologia costruttiva che permette molta creatività, non c’è un muro uguale all’altro, ognuno ha una forma particolare.
Tutto questo comporta l’assenza di molti oggetti ritenuti parte della vita ordinaria (non abbiamo la televisione, per esempio), ma impari, riesci a fare a meno di certe dipendenze.
Ci sono anche lati meno positivi: con un lavoro in cui puoi essere te stesso, non smetti mai di lavorare.

Come avete scelto il nome per la vostra locanda?
È stata una scelta molto delicata, per via di varie problematiche e considerazioni. Usare un nome ideato da un autore può dare numerose difficoltà, dai problemi di copyright al rischio che il locale sia percepito come troppo settoriale e quindi non riesca a sostentarsi. Volevamo un nome che potesse ricordare un mondo fantastico senza che fosse stato coniato da un autore: il termine “contea” si trova in vari toponimi, è generico, ma allo stesso tempo fa viaggiare la mente. Inoltre, la locanda è immersa nel verde, tra prati che sembrano davvero quelli della Contea tolkieniana.

Come ha scoperto Tolkien?
Ainur - The Lost TalesMio marito mi ha fatto conoscere Tolkien: quando ci siamo sposati Luca suonava col gruppo Ainur già da anni. Lui si era avvicinato alle opere di Tolkien molto prima, su consiglio di un amico prete. Io ho sempre amato leggere, e scoprendo Tolkien mi sono resa conto di avere in me una parte “elfica”: una parte che c’era sempre stata, fatta di certe sensibilità, tendenze, interessi, solo che prima non avrei sapevo come definirla, con che nome poter riassumere queste caratteristiche.

Quale opera tolkieniana l’ha appassionata di più?
La storia dei Due Alberi di Valinor, Laurelin e Telperion, è quella che mi ha più colpita. La sofferenza alla loro distruzione, il ruolo dell’invidia in ciò che accade e il modo in cui Tolkien trova una risoluzione per quell’episodio del Silmarillion, con l’essenza di questi alberi che rimane nel sole e nella luna, mi ha affascinata moltissimo.
Come accennato prima, sono affascinata da tutto il mondo elfico, dal loro modo di ragionare, dal loro non dire mai di sì né di no, che porta a ragionare a fondo sulle cose invece che dire ad altri cosa fare.

Parlando di alberi, il logo della Locanda della Contea è proprio un albero…
Locanda della Contea logoSì, il nostro simbolo è un albero. Gli alberi sono presenti in quasi tutti i libri fantasy, hanno un fascino, una maestosità e una potenza che li rendono un elemento ricorrente.
Il nostro albero è stato disegnato dall’amico Dino Olivieri, illustratore fantasy. Già la prima bozza che fece era perfetta, aveva capito quello su cui si basa il nostro progetto: le radici, queste spesse radici raffigurate nel logo rappresentano la forza che esse possiedono, sono le nostre radici, le nostre famiglie grazie alle quali abbiamo potuto intraprendere questo sentiero.

Il 9 luglio ci sarà l’inaugurazione della Locanda della Contea: cosa attende gli avventori quel giorno?
Più che un’inaugurazione, la Contea in Festa è un vero e proprio evento: ci presentiamo ai visitatori, presentiamo le nostre potenzialità. Il cantiere è in opera da due anni (da luglio 2015), avevamo bisogno di mettere un paletto, segnare un inizio, perché essendo perfezionisti non definiremmo mai i lavori terminati.
L’evento si terrà dalle 10 alle 19 e saranno presenti tantissime sfaccettature del fantastico: artistiche, ludiche e non solo!
FolhasSuonerà il nostro gruppo, gli Ainur, e un trio femminile di musica folk, le Folhas.
Ci sarà un’esposizione di quadri a tema, del pittore Lorenzo Daniele che racconterà anche della sua esperienza coi figli di Tolkien, che lo invitarono perché il suo tratto ricordava loro quello del padre.
Tengwar - Roberto FontanaRoberto Fontana terrà un corso di scrittura elfica e Sara Gianotto terrà la conferenza “Tolkien e i Classici. Gli Elfi e l’amore stilnovistico”, con un particolare approfondimento su Beren e Lúthien in occasione della recente uscita dell’ultima opera tolkieniana.
Ci saranno inoltre dimostrazioni di tiro con l’arco e di scherma medievale, birre artigianali e un pranzo degno delle migliori tavole hobbit!

Per partecipare all’evento potete trovare i biglietti in vendita qui: ridotto a 5 euro per bambini dai 6 ai 12 anni, intero a 10 euro dai 12 anni. Ai cosplayer vestiti a tema fantasy verrà resa parte del biglietto.
I biglietti sono limitati, quindi affrettatevi!

In caso di pioggia la festa sarà rinviata al giorno 16 luglio.

LINK ESTERNI:
– Vai all’evento facebook Contea in Festa
– Vai al sito dove ordinare i biglietti per la Contea in festa
– Vai alla pagina facebook della Locanda della Contea
– Vai al sito della Locanda della Contea
– Vai al sito del gruppo musicale Ainur
– Vai alla pagina facebook del gruppo musicale Folhas
– Vai al sito di Dino Olivieri
– Vai alla pagina facebook di Roberto Fontana

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The Lost Tales degli Ainur: la recensione

Recensione originariamente pubblicata su MetalHammer.it

Concerto degli AinurEccoci arrivati al cospetto di uno dei progetti più curiosi ed elaborati degli ultimi anni del panorama musicale italiano. Si tratta degli Ainur, band symphonic progressive, dediti alla rievocazione e rielaborazione in chiave musicale delle opere del famoso scrittore inglese J.R.R. Tolkien. Fulcro principale d’ispirazione del gruppo è Il Silmarillion, lavoro mitopoietico pubblicato postumo nel 1977, narrante la creazione di Arda, Terra dell’universo tolkieniano. Il monicker della band deriva dagli Ainur, Spiriti divini plasmati dal Creatore Eru Ilúvatar, che saranno il cardine delle vicende descritte ne Il Silmarillion.Da citare ci sarebbero molti altri particolari ed avvenimenti come l’Ainulindalë, ovvero la Musica degli Ainur, che ha un ruolo basilare nella Creazione cosmogonica di Tolkien, ma non è questo il luogo per dilungarsi, d’altronde gli appassionati tolkieniani sanno già di cosa si sta parlando, mentre gli altri non ne hanno la più pallida idea.

Dunque, concentrandosi sul lavoro degli Ainur, si può parlare non di un disco concept, ma di una concept band. Con già treThe Lost Tales Book Cover lavori alle spalle, From Ancient Times (2006), Children of Húrin (2007) e Lay of Leithian (2009) il gruppo è arrivato oramai alla maturazione, anche se le composizioni sono sempre state strutturate ed elaborate, senza mai lasciar nulla al caso. Questa volta, con The Lost Tales, si è di fronte ad una rielaborazione acustica di alcuni dei pezzi più significativi della discografia, con in aggiunta tre brani inediti. Lo sfondo del lavoro sono i Racconti Perduti di Tolkien ed il concept si riferisce al viaggio di Eriol (personaggio di razza umana) che sbarca sull’isola elfica di Tol Eressea e viene ospitato per molto tempo dagli Elfi. Qui egli ascolterà durante i Racconti attorni al fuoco le grandi storie dei Tempi Antichi e, una volta ritornato, le diffonderà nel mondo. Qui il rock è stato relativamente accantonato per lasciare spazio ad una atmosfera più mistica e magica, in grado di trasportare l’ascoltatore nei luoghi e nelle storie contenute nelle opere di Tolkien. Già nell’opener Welcoming of Eriol si percepisce quest’incantata aura che gli Ainur hanno voluto volontariamente e sapientemente instaurare, lasciando spazio a composizioni molto melodiche e ariose. Le voci e gli strumenti si intrecciano alla perfezione, regalando diverse emozioni all’ascoltatore. Indispensabile per godere a pieno della musica sarebbe la conoscenza dei contenuti, punto forse limitante per gli Ainur. Certamente il loro obiettivo è quello di colpire in primis gli ammiratori di Tolkien ed anche sicuramente di divulgare le opere dell’autore, magari attirando nuovi appassionati attraverso la musica. Una recensione track-by-track è in questo caso ardua e probabilmente non adatta, data la tipologia dell’album ed anche l’enorme mole di lavoro compositivo che sta dietro a The Lost Tales. Si segnalano quindi solamente gli highlight, strettamente dal punto di vista soggettivo del recensore. Oltre alla già citata opening track è da sottolineare Yavanna, canzone fortemente evocativa e con un certo appeal musicale. The Fall of Gondolin, importante anche dal punto di vista dell’argomento, ovvero La Caduta di Gondolin, uno degli eventi più significativi, almeno per il sottoscritto, dell’opera tolkieniana. Così come Mourning – the Coming of Nienor, pezzo dal sound dolce e folkloristico, e Glaurung’s Death, più misterioso ed oscuro (visto pure il tema del testo). Altro brano cui dare rilievo è il breve Thingol and Beren, dove l’atmosfera folk ed incantata si intreccia con la dolce voce femminile. Molto elaborato è invece The Time Beyond, mentre più allegro e riflesso è il finale Lorien.

Gli Ainur hanno reso omaggio ancora una volta a Tolkien in maniera eccelsa, aggiungendosi a band di altri generi, come Blind Guardian o Summoning, che hanno attinto a piene mani dalle creazioni del Professore inglese plasmando dischi di indubbia qualità musicale. The Lost Tales è dunque consigliato agli amanti delle opere tolkieniane, ma anche a qualsiasi ascoltatore che voglia concedersi un’ora di buona musica rilassante ed evocativa.

Tracklist e artwork di The Lost Tales:

Copertina The Lost Tales1. Welcoming of Eriol
2. The Beginning of days
3. Yavanna’ song
4. The Fall of Gondolin
5. Mourning – The coming of Nienor
6. Glaurung’s Death
7. Tol Morwen
8. Thingol & Beren
9. Hirilorn
10. Verge Of The Forest
11. Return From Death
12. The Time Beyond

Durata: 74 min c.ca

Lineup:
Luca Catalano – Vocals , Electric Guitar , Acoustic Guitar , Classical Guitar
Marco Catalano – Vocals, Drums, Keyboards
Gianluca Castles – Hammond Organ, Moog , Piano
Simone Del Savio – Baritone
Alessandro Armuschio – Vocals, Keyboards
Luca Marangoni – Violin
Charles Perillo – Purple
Daniela Lorusso – Cello
Chiara Marangoni – Horn, Hunting Horn, Singer
Massimiliano Clara – Vocals
Federica Guido – Vocals
Elena Richetta – Vocals
Cristiano Blasi – Flute, Pan Flute, Whistle
Joseph Ferrante – Low
Cecilia Lasagno – Harp, Vocals
Leonardo Enrici Baion – Clarinet

Lyric Video di “Welcoming of Eriol”

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LINK ESTERNI:
– Vai alla pagina ufficiale degli Ainur

Esce The Lost Tales: il 4° album degli Ainur

Musica: concerto degli AinurTornano in scena gli Ainur, la progressive rock orchestra di Venaria Reale (paese alle porte di Torino) che si ispira alle opere di J.R.R. Tolkien. Dopo i primi tre lavori, From Ancient Times (2006), Children of Húrin (2007) e Lay of Leithian (2009) tutti prodotti da Beppe Crovella e da Electromantic Music nel catalogo prog italiano, il 14 giugno 2013 è uscito The Lost Tales. Il concept di questo lavoro affonda le radici nella rilettura dei primi scritti di Tolkien (opere che rappresentano in nuce il cuore del Silmarillion) e racconta il viaggio di Eriol (personaggio di razza umana) che sbarca sull’isola elfica di Tol Eressea e viene ospitato per molto tempo dagli Elfi. Qui egli ascolterà durante i Racconti attorno al fuoco le grandi storie dei Tempi Antichi e, una volta ritornato, le diffonderà nel mondo.