The War of the Rohirrim posticipato a fine 2024

Gli effetti dello sciopero promosso dagli sceneggiatori di Hollywood si fa sentire anche nella Terra di Mezzo: The War of the Rohirrim, la cui uscita era prevista per il 12 aprile 2024, sarà trasmesso nelle sale cinematografiche a partire dal 13 dicembre 2024. La produzione, diretta dal regista giapponese Kenjy Kamiyama, è stata coinvolta in un domino iniziato con il posticipo di Dune: Parte Due, la seconda pellicola di Denis Villeneuve ambientata sul pianeta di Arrakis, che ha causato un rimescolamento del calendario delle uscite cinematografiche del 2024. Lo spostamento di Dune ha determinato il rinvio di Godzilla X Kong, che a cascata ha obbligato New Line Cinema e Warner Bros a ritardare l’uscita di The War of the Rohirrim. Gli sceneggiatori di Hollywood sono in sciopero da maggio e sono sostenuti dagli attori, che si sono uniti alla protesta nel mese di luglio: le richieste principali prevedono una maggiore tutela per le condizioni di lavoro, più trasparenza in materia di diritto d’autore e la salvaguardia degli autori dalle minacce dell’intelligenza artificiale.

Sciopero degli sceneggiatori e lavoro degli animatori

War RohirrimMa lo sciopero degli sceneggiatori potrebbe non essere l’unica causa del ritardo di The War of the Rohirrim. Di recente, durante l’Annecy Film Festival, Kamiyama e Joseph Chou, il CEO di Sola Entertainment, lo studio di animazione coinvolto nella produzione del film, hanno ammesso che c’è ancora tanto lavoro da fare. In particolare, Kamiyama ha dichiarato che si tratta del più grande progetto a cui abbia mai lavorato e che ancora non sa in che modo riuscirà a portarlo a termine. Non è un mistero che negli ultimi anni tantissime produzioni animate abbiano subito ritardi. Si tratta di una tendenza dovuta all’immenso lavoro cui sono sottoposti produttori e animatori, alla quale non è sfuggito nemmeno The War of the Rohirrim.

Produzione e cast

Philippa BoyensThe War of the Rohirrim vede coinvolta come produttore esecutivo Philippa Boyens, co-sceneggiatrice di entrambe le trilogie di Peter Jackson. Al suo fianco hanno lavorato anche gli illustratori Alan Lee e John Howe, e Richard Taylor, anch’essi precedentemente coinvolti nella produzione delle pellicole cinematografiche del Signore degli Anelli e dello Hobbit. Il cast delle voci vede invece la presenza di Miranda Otto, l’attrice che ha impersonato Éowyn, Brian Cox (Succession) e Luke Pasqualino (The Muskeeters).
Dovremo aspettare qualche mese in più per goderci l’uscita di questo attesissimo film di animazione. Speriamo che l’attesa consenta a Kamiyama e al suo team di proporci una pellicola godibile e soprattutto… davvero tolkieniana!

ARTICOLI PRECEDENTI:

– Leggi l’articolo The War of the Rohirrim: Tolkien ritorna animato
– Leggi l’articolo The War of the Rohirrim ha una data: il 12 aprile 2024
– Leggi l’articolo The War of the Rohirrim: tornerà Miranda Otto
– Leggi l’articolo The War of the Rohirrim: un’eroina al comando

 

LINK ESTERNI:
– Vai al sito del Warner Bros

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Hobbit Day 2019: in Italia e all’estero

Lo Hobbit Day - il compleanno di Bilbo e Frodo BagginsLa fine di settembre è un periodo speciale per gli appassionati di J.R.R. Tolkien. Il 22 settembre si festeggia lo Hobbit Day, giornata che è anche parte della Tolkien Week. Lo Hobbit Day commemora il compleanno di Bilbo e Frodo Baggins, raccontato nel Signore degli Anelli: fu la American Tolkien Society, società successivamente chiusa e poi ricostituita, a proclamare per prima lo Hobbit Day e la Tolkien Week nel 1978, così definendoli: «La Tolkien Week si osserva nella settimana contenente il 22 settembre che è sempre festeggiato come lo Hobbit Day». A causa delle discrepanze tra il calendario della Contea degli Hobbit e il calendario gregoriano, c’è un certo dibattito su quando celebrare lo Hobbit Day, dal momento che l’attuale compleanno sarebbe tra il 12 settembre e il 14 secondo nostro calendario, come spiegato nelle Appendici del Signore degli Anelli (a questa differenza temporale abbiamo anche dedicato un approfondimento: Il compleanno di Bilbo? Probabilmente è oggi!).

Lo Hobbit Day in Italia

Lo Hobbit Day viene celebrato con varie iniziative, non sempre in concomitanza con la data canonica (vi abbiamo parlato qui delle prime feste hobbit di quest’anno, a Bucchianico e Malerba) e quest’anno è particolarmente ricco di eventi!
La Locanda della Contea di Montalenghe (SP53 Caluso-Ozegna 17) festeggia la sera di sabato 21, dalle 20:00: su prenotazione sarà possibile scegliere tra il menù Hobbit e il menù Elfico. I festeggiamenti saranno allietati dall’esibizione live del gruppo di musica irlandese Silly Farm (per rimanere aggiornati vi consigliamo la pagina facebook dell’evento “Buon compleanno Bilbo Baggins!”).
La taverna fantasy The Wall, a Pistoia (Via Pisa 47), celebra il compleanno hobbit in concomitanza con l’Oktoberfest il 22 dalle ore 20:00: il pub offre un banchetto abbondante in pieno stile della Contea, accompagnato da birre artigianali, idromele, giochi campestri e piccoli fuochi d’artificio. A seguire, raccolti attorno al fuoco, vi saranno letture e racconti. È necessaria la prenotazione al numero 0573/382675 (per maggiori informazioni, seguite il programma sulla pagina facebook dell’evento “22 settembre HobbitDay – Compleanno di Bilbo & Octoberfest”).
Doppio appuntamento in Sardegna: il 20 settembre, a Sassari, appuntamento con S’Arda alle 17.30 al Parco di Monserrato (via Budapest) per un incontro di divulgazione che consisterà in una presentazione del Professore e in una lettura di brani scelti con accompagnamento musicale, cui seguirà una cena al ristorante Il Borgo (per la quale gli organizzatori hanno bisogno che si comunichino le adesioni; vi rimandiamo dunque alla pagina facebook dell’evento “Tolkien a Sassari”). Sempre S’Arda organizza una giornata campestre il 22 settembre al Parco di San Leonardo di Siete Fuentes (OR): appuntamento alle 11.30 nella zona picnic del parco. I partecipanti sono invitati a portare con sé vivande per la giornata, che consisterà in giochi e in una passeggiata nella natura (è gradita la segnalazione della propria presenza: vi rimandiamo alla pagina facebook dell’evento “Sa Die de su Hobbit – Hobbit Day”).
I Rohirrim di Verona organizzano un Salone del Fuoco il 22 settembre dalle ore 16:00 presso il bookstore QuiEdit (via S. Francesco 7): in un’atmosfera assolutamente informale si condivideranno le proprie letture, leggendo vari passaggi dai libri (anche in questo caso vi segnaliamo la pagina facebook dell’evento “Compleanno di Bilbo”).
Il Multiplo, il Centro Cultura del comune di Cavriago (RE), organizza una festa in stile hobbit il 21 settembre dalle ore 16:00 nel Centro Culturale di Cavriago (via Repubblica 23): un pomeriggio di giochi e allegria con l’associazione ludica Gilda dei Bardi di Castellarano, che terminerà con uno spettacolo teatrale (per rimanere aggiornati vi consigliamo la pagina facebook dell’evento “Una festa inaspettata”).
Il pub-ludoteca Nox Club di Empoli (via Giovanni del Papa 121) festeggia il 22 settembre con cocktail a tema e giochi da tavolo ispirati al legendarium tolkieniano (per maggiori informazioni segnaliamo la pagina facebook dell’evento “Hobbit Day”).

Infine ricordiamo che la settimana successiva, dal 25 al 29 settembre, si terrà il Festival del Medioevo di Gubbio: nel corso dell’evento vi sarà anche una doppia sessione su Tolkien organizzata dall’AIST, venerdì 27. Troverete qui il programma approfondito della Tolkien Session di quest’anno.

E all’estero?

La data più famosa è certamente la Oxonmoot della Tolkien Society, tenutasi quest’anno dal 13 al 15 settembre al St Antony’s College di Oxford: una tre giorni ricca di eventi e conferenze culminata la domenica mattina con l’Enyalië, una visita al Wolvercote Cemetery di Oxford per rendere omaggio alla tomba del Professore.
TheOneRing.net organizza l’annuale Baggins Birthday Bash, che si terrà domenica 22 al Griffith Park, il più ampio parco municipale di Los Angeles. I partecipanti sono invitati a presentarsi in costume e a portare con sé vivande per la giornata, per un picnic in costume. Si svolgerà anche una gara di torte dedicata alla Terra di Mezzo, dove la giuria premierà la proposta più creativa.
I festeggiamenti hobbit possono essere anche occasione per occuparsi di cause importanti: un’interessante iniziativa è organizzata dal sito dei Virtual Run Events che in occasione del compleanno di Bilbo e Frodo propone per il quarto anno consecutivo una virtual race di 5 chilometri, da completare entro il mese di settembre o ancora meglio nel giorno stesso dedicato ai nostri Hobbit. Una virtual race consiste in una corsa che può essere svolta col passo che si preferisce e su qualsiasi percorso, e i partecipanti si premurano poi di comunicare il raggiungimento dell’obbiettivo agli organizzatori. Il costo di partecipazione è di 20 dollari, il cui ricavato sarà per il 15% devoluto a Be the Match, associazione che svolge ricerche per il trapianto di midollo osseo (settembre è infatti anche il Leukemia and Lymphoma Awareness Month).

Elena Sanna

ARTICOLI PRECEDENTI:
– Leggi l’articolo Tolkien Session doppia al Festival del Medioevo
– Leggi l’articolo Il compleanno di Bilbo? Probabilmente è oggi!
– Leggi l’articolo Le prime feste hobbit: Bucchianico e Manerba
– Leggi l’articolo L’Oxonmoot 2018 dal 20 al 23 settembre
– Leggi l’articolo Hobbit Day 2017: all’estero e in Italia
– Leggi l’articolo Hobbit Day: Bilbo e Frodo buon compleanno!

LINK ESTERNI:
– Vai al sito di Locanda della Contea
– Vai alla pagina facebook dei Silly Farm
– Vai alla pagina facebook dell’evento “Buon compleanno Bilbo Baggins!”
– Vai alla pagina facebook della taverna fantasy The Wall
– Vai alla pagina facebook dell’evento “22 settembre HobbitDay – Compleanno di Bilbo & Octoberfest”
– Vai alla pagina facebook dello smial S’Arda
– Vai alla pagina facebook dell’evento “Tolkien a Sassari”
– Vai alla pagina facebook dell’evento “Sa Die de su Hobbit – Hobbit Day”
– Vai alla pagina facebook dei Rohirrim
– Vai alla pagina facebook dell’evento “Compleanno di Bilbo”
– Vai alla la pagina facebook dell’evento “Una festa inaspettata”
– Vai alla pagina facebook del Nox Club
– Vai alla pagina facebook dell’evento “Hobbit Day”
– Vai al sito del Festival del Medioevo
– Vai al sito dell’Oxonmoot
– Vai al sito The One Ring
– Vai al sito Virtual Run Events
– Vai al sito Be the Match

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Lords for the Ring 2019: la tavola di febbraio

Lords for the Rings 2019 - Ivan CaviniIl progetto Lords for the Ring – Tolkien Art Calendar nasce nel 2016 da un’idea di Paolo Barbieri, che ha coinvolto l’Associazione Italiana Studi Tolkieniani e Lucca Comics and Games: da allora il calendario d’arte tolkieniana italiana ha portato nelle case di tutti coloro che hanno scelto di sostenere questa iniziativa le creazioni dei più grandi artisti del fantasy italiano. Paolo Barbieri, Ivan Cavini, Alberto Dal Lago, Edvige Faini, Angelo Montanini, Dany Orizio e Lucio Parrillo: una pluralità di voci, un coro che ha dato una nuova forma alla Terra di Mezzo dopo che l’immaginario dei film di Peter Jackson era divenuto uno standard a cui moltissimi sceglievano di aderire.
La terza edizione del calendario ha segnato una svolta, un ulteriore rinnovamento, proponendo una monografia dedicata all’artista dozzese Ivan Cavini ed una delle novità di quest’anno è stata la preparazione di alcune note sulle illustrazioni realizzate, un dietro le quinte artistico che spiega scelte compositive e contestualizza le scene all’interno del Signore degli Anelli.
Dopo aver registrato, in collaborazione con Radio Gente Nerd, due interviste al pittore in merito alle quattro tavole delle edizioni precedenti (A Casa di Beorn e Io non sono un uomo per il 2017 e Celebrimbor e Sauron forgiano gli anelli del potere e L’arrivo degli Stregoni nella Terra di Mezzo per il 2018), che potete trovare sulla pagina facebook dell’Associazione Italiana Studi Tolkieniani, affronteremo il 22 di ogni mese la tavola ad esso dedicata, con le dichiarazioni dell’autore ed ulteriori approfondimenti (potete trovare qui la tavola di gennaio).

Febbraio, La cavalcata dei Rohirrim

La cavalcata dei Rohirrim - Lords for the Ring 2019Questa illustrazione ha atmosfere e tonalità molto simili a Io non sono un uomo del calendario Lords for the ring 2017, perché le due illustrazioni rappresentano due momenti della stessa battaglia. Éomer Éadig in primo piano ha un’armatura lamellare che ricorda proprio quella dell’illustrazione di sua sorella Éowyn. Anche il Re Théoden che si nota sulla sinistra è lo stesso che giace a terra nell’altra illustrazione. I cavalieri che suonano il corno sono stati inseriti su indicazione dello stesso Tom Shippey dopo che mi ha omaggiato, pubblicando una bozza di questa illustrazione nel catalogo inglese Tolkien: Maker of Middle-earth.”

Ivan si è ispirato per questa illustrazione al capitolo La cavalcata dei Rohirrim del quinto libro, parte de Il ritorno del re:

Avanti, avanti, Cavalieri di Théoden!
Gesta crudeli vi attendono: fuoco e stragi!
Saran scosse le lance, frantumati gli scudi,
e rosso il giorno prima dell’alba!
Cavalcate, cavalcate! Cavalcate verso Gondor!

E detto questo afferrò il grande corno di Guthlél, il suo vessillifero, e vi soffiò con tale violenza da frantumarlo. E immediatamente risuonarono tutti i corni dell’esercito, e la loro musica era pari a tempesta sulla pianura e tuono sulle montagne.

Cavalcate! Cavalcate! Cavalcate verso Gondor!

[..] Il mattino arrivò, e arrivò anche il vento del mare: e l’oscurità scomparve, e gli eserciti di Mordor tremarono, e furono colti dal terrore, e fuggirono, e morirono, e zoccoli furibondi li calpestarono. Allora tutto l’esercito di Rohan irruppe in un canto, e cantavano mentre colpivano, in preda alla gioia della battaglia, ed il suono del loro canto fiero e terribile giunse sino alla Città.

Curiosità

Questa è l’illustrazione di Ivan Cavini con la maggior quantità di versioni differenti (a matita o digitale) e in assoluto la più pubblicata: è stata l’immagine promozionale di varie fiere di settore tra le quali Bassano Fantasy 2019, è stata pubblicata sul catalogo della mostra inglese menzionato precedentemente, è apparsa nel calendario Lords for the Ring 2019 ed è stata scelta come copertina per il volume di critica tolkieniana Tolkien e i Classici II.

Nato nell’anno 2991 della Terza Era da Theodwyn (sorella di Re Théoden) e Éomund (primo maresciallo del Mark), cresciuto da Théoden a Edoras dopo la morte dei genitori, Éomer divenne terzo maresciallo del Mark nel 3017. Nella versione cinematografica del Signore degli Anelli diretta da Peter Jackson, il personaggio di Éomer perde (in parte inevitabilmente) alcune delle scene che lo caratterizzano nel romanzo, come ad esempio l’incontro con Saruman a Isengard dopo la Battaglia del Fosso di Helm: dove nel film egli non è nemmeno presente, mentre nel romanzo egli scuote il Re che Saruman sta cercando di affascinare:

Che hai da dirmi, Re Théoden? Vuoi la pace con me, e tutto l’aiuto che ti potrà dare la mia sapienza, acquisita in lunghi anni? Vuoi che uniamo i nostri sforzi per lottare contro i giorni malvagi e riparare i danni subiti con tale buona volontà da far rifiorire più splendide di prima le nostre terre?».
Théoden continuò a tacere. Nessuno avrebbe saputo dire se stesse lottando contro la collera o contro il dubbio. Fu invece Éomer a parlare.

«Sire, ascoltami!», disse. «Ora sentiamo il pericolo del quale ci avevano avvertiti. Abbiamo forse arduamente conquistato la vittoria per finire immobili e stupefatti avanti a un vecchio bugiardo col miele sulla lingua biforcuta? È così che il lupo braccato parlerebbe ai cani, se potesse. Che aiuto ti può dare, in verità? Tutto ciò che desidera è di scampare dalla situazione in cui si trova. Ti presti dunque a discutere con quest’esperto in tradimenti ed assassinii? Ricorda Théodred ai Guadi e la tomba di Hàma nel Fosso di Helm!».

(La voce di Saruman, Le due torri)

Secondo Tom Shippey Éomer rappresenta il fascino del valore in battaglia, ma questo personaggio porta alla luce anche certi lati negativi di un particolare tipo di eroismo. Wu Ming 4, nel suo libro Difendere la Terra di Mezzo, analizza una scena :

Difendere la Terra di Mezzo - seconda edizione - Wu Ming 4 - OdoyaSi tratta dell’episodio in cui Éomer rinviene il corpo della sorella sul campo di battaglia, si dispera e si lancia contro le schiere nemiche chiamando la morte su di loro e su di sé. Si tratterebbe di un

esempio di eroismo cieco, furioso, selvaggio, incurante della morte. […] Questo slancio distruttivo, nichilistico, appunto, ha qualcosa di affascinante e, insieme, di perverso, ed è solo un tassello nero nell’immane mosaico di una Terra di Mezzo che difende con ogni strumento, anche quello meno ortodosso, la propria libertà.

Questa ricostruzione è avallata anche da Stefano Giuliano, che intravede nella furia di Éomer il «berserksgangr» degli antichi guerrieri scandinavi e si spinge ad attribuire il medesimo «invasamento guerriero» allo Hobbit Sam quando, nella torre di Cirith Ungol, si scaglia contro un Orco brandendo Pungolo e gli mozza un braccio.
Il romanzo ci racconta però qualcos’altro.
Infatti, la sorella che Éomer crede morta in battaglia è in realtà soltanto ferita. La cosa giusta da fare sarebbe quindi prestarle soccorso e trarla in salvo, anziché farsi prendere dalla disperazione. Se Éomer trovasse davvero la morte in fondo al suo slancio nichilista, morirebbe per niente, per un banale equivoco. Peraltro, dal punto di vista militare la carica disperata di Éomer si risolve in nulla, arenandosi contro i giganteschi olifanti; solo in seguito Éomer ritorna «freddo e severo» con la mente «di nuovo chiara e lucida» per organizzare l’estrema difesa. In quel passaggio, Tolkien ribadisce – con la consapevolezza del reduce della guerra moderna – una distinzione netta: i combattenti utili sono quelli che rimangono lucidi e presenti al loro dovere, non quelli che si lasciano trascinare dalla furia come antichi berserker, per quanto fascino tali figure possano esercitare.

LORDS FOR THE RING 2019

ARTICOLI PRECEDENTI:
– Leggi l’articolo Lords for the Ring 2019: la tavola di gennaio
– Leggi l’articolo Bassano Fantasy con Ivan Cavini, il 19 e 20
– Leggi l’articolo Università di Parma, a lezione da Cavini
– Leggi l’articolo Di ritorno da Lucca Comics & Games 2018
– Leggi l’articolo Tolkien a Lucca C&G 2018: AIST e non solo
– Leggi l’articolo Fantastika 2018: Il risveglio del drago
– Leggi l’articolo Fantastika 2018: tra arte e artigianato
– Leggi l’articolo Fantastika, programma del 22 e 23 settembre
– Leggi l’articolo Lords for the Ring 2019 da oggi su Kickstarter!
– Leggi l’articolo Pubblicato il libro Tolkien e i Classici II
– Leggi l’articolo Tolkien: Maker of Middle-earth, la mostra
– Leggi l’articolo New York, parlano i curatori della mostra

LINK ESTERNI:
– Vai alla pagina facebook Lords for the Ring – Tolkien Art Calendar
– Vai al sito di Ivan Cavini
– Vai alla pagina facebook dell’Associazione Italiana Studi Tolkieniani
– Vai alla pagina facebook di Radio Gente Nerd

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Un weekend per Tolkien e il fantastico

cop - libri autunnoDopo un inizio mese esplosivo con la cinquantaduesima edizione di Lucca Comics & Games e la conferenza a Modena di Claudio Testi dedicata a Tolkien e la verità delle fiabe, Tolkien continua ad animare i weekend di novembre: da venerdì 16 a domenica 18 tantissime le iniziative dedicate al professore d’Oxford e al genere fantastico. Che siate appassionati di gioco di ruolo, musica o preferiate le letture, di sicuro c’è in serbo qualcosa per voi.
Non resta che l’imbarazzo della scelta!

Il ritorno di Immaginaria

ImmaginariaDopo 17 anni di assenza torna Immaginaria, la storica manifestazione dedicata al gioco di ruolo nata ormai ben 30 anni or sono, nel 1988. L’evento fu originariamente ideato e organizzato da Giovanni Ingellis, traduttore del celebre gioco di ruolo D&D (e non solo) nonché fondatore della casa editrice
Stratelibri e della catena di negozi Avalon, pioniere del gioco di ruolo fino alla sua prematura scomparsa nel 1998. Questo weekend l’appuntamento milanese torna arricchito di un intento benefico: in partnership con Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori (la LILT di Milano), avrà lo scopo di raccogliere fondi per l’attività ludico didattica nella pediatria oncologica all’Istituto dei Tumori di Milano. Una giornata di gioco quindi, dedicata al divertimento ma non solo, con un’area dedicata alla raccolta fondi. Dalle 10:00 alle 19:00 (alle 9:30 inizierà la registrazione dei partecipanti), giocatori delle passate e delle nuove generazioni si ritroveranno presso la Fabbrica del Vapore, lotto 11 e lotto V&A, in via Procaccini 4, Milano, attorno a ben 30 tavoli, 30 porte per i mondi dell’immaginazione, pronti ad ospitare ben 300 persone. Le ambientazioni che sarà possibile esplorare saranno moltissime: ovviamente non potranno mancare giochi legati al mondo tolkieniano come Avventure nella Terra di Mezzo e il Gioco di Ruolo del Signore degli Anelli (conosciuto anche come GiRSA), ma anche classici come Dungeons&Dragons, Vampiri Masquerade, Lex Arcana, Cyberpunk 2.0.2.0., Immaginaria 1988-2018, by Angelo MontaniniUrbanheroes, Fate, Bluebeard’s Bride, Shintiara, Il Richiamo di Cthulhu, Star Wars, The Silence of Hollowind, Coriolis, 7th Sea, il recentissimo The Witcher ed altri ancora.
>Quest’anno Immaginaria è ideata da Andrea Cominacini e dalle associazioni Milano Vapore (associazione no profit socio-culturale), Vento & Associati e Corte Sconta.
La locandina dell’evento è realizzata da Angelo Montanini, illustratore del fantastico e del mondo tolkieniano da lunghi anni, nonché art director delle prime due edizioni del Lords for the Ring – Tolkien Art Calendar.
Ricordiamo infine che l’ingresso alla manifestazione è gratuito; che cosa aspettate?
Non perdete tutti gli ultimi aggiornamenti seguendo anche la pagina facebook dell’evento Immaginaria 2018 – Il ritorno dello storico evento!

Arpe, draghi e Gondolin

Per chi non potesse raggiungere Milano o non fosse un amante del gioco di ruolo il weekend riserva comunque molti appuntamenti interessanti, vediamo quali!

  • Volando oltre Arda, i Draghi - Smial FirenzeVenerdì 16 lo smial di Firenze La Musica degli Ainur organizza uno dei suoi incontri autunnali, presso l’Irish pub The Fiddler’s Elbow (piazza Santa Maria Novella 7r, 50123 Firenze) dalle ore 21:00.
    Il titolo della serata sarà Volando oltre Arda: i Draghi: i partecipanti sono invitati a scegliere un drago appartenente alla narrativa contemporanea e classica fantasy da presentare al gruppo assieme un testo o una immagine, al fine di confrontare le varie forme assunte da questa creatura, spesso ritenuta simbolo del fantasy, del fantastico e dell’immaginazione. Come Tolkien stesso afferma, un drago non è una fantasia oziosa (Beowulf: mostri e critici, ne Il medioevo e il fantastico, Bompiani).
    L’ingresso è libero.
  • Sempre venerdì 16, la Locanda della Contea – The Shire Inn (SP53 Caluso-Ozegna 17, 10090 Montalenghe) organizza una serata per celebrare l’ultima pubblicazione tolkieniana, La Caduta di Gondolin: si inizia alle 20:00, con una cena a tema, con vari menù a seconda che vi sentiate più orchi o più Elfi, per poi proseguire alle 21:00 esplorando La Caduta di Gondolin assieme all’Associazione Culturale Sentieri Tolkieniani, mentre l’artista tolkieniano Emanuele Manfredi realizzerà un’opera legata al tema del ritrovo. Per concludere in letizia, alle 22:00 si terrà il concerto degli Ainur.
    L’evento è gratuito, ad eccezione della cena che è su prenotazione. Pensato per chi crede che “Se un maggior numero di noi stimasse cibo, allegria e canzoni al di sopra dei tesori d’oro, questo sarebbe un mondo più lieto” (Lo Hobbit, Bompiani).
    Scoprite tutti i dettagli sulla pagina facebook dell’evento La caduta di Gondolin.
  • Sabato 17 e domenica 18 torna Tolkien in musica con L’Arpa e la Terra di Mezzo: Tolkien musicato da Arthuan Rebis. Dalle ore 18:00, presso l’Atelier Nuova Eleusis (Via dei Giardini 14) a Sarzana (SP), si esibirà il musicista Arthuan Rebis: polistrumentista, arpista, cantautore e compositore, è autore, compositore e cantante del progetto “The Magic Door”, insieme a Giada Colagrande (regista cinematografica, attrice e cantante) e Vincenzo Zitello (maggiore esponente dell’arpa celtica in Italia e non solo). Compone, canta e suona bouzouki e nyckelharpa nella band IN VINO VERITAS. Rebis suonerà all’arpa celtica alcune composizioni scritte per l’occasione, proponendo una selezione di poesie di Tolkien interpretate da Angelo Tonelli.
    I posti sono limitati e quasi esauriti, per prenotare e avere informazioni è possibile contattare il numero telefonico 3383153159.
  • Infine, per gli amanti del disegno e dell’arte, domenica 18 inizia il Corso di disegno “Animali Fantastici”, tenuto dall’artista tolkieniano Fabio Porfidia. Porfidia ha frequentato il corso d’illustrazione presso la Scuola d’Arte del Castello Sforzesco a Milano e numerosi corsi di fumetto sia per quanto riguarda il disegno (con Claudio Sciarrone, Disney) che la sceneggiatura (con Alex Crippa, Bonelli). La sua formazione include anche vari workshop con artisti internazionali quali Wayne Reynolds, Stehpane Martiniere, John Howe, Sixmorevodka, Sandro Cleuzo, Terry Whitlatch e Antonio de Luca. Nel 2011 inizia ad insegnare presso la Scuola d’Arte dove si era diplomato due anni prima. Porfidia ha collaborato con diverse case editrici, quali Armando Curcio Editore, Plesio Edizioni, Astro Edizioni, A.Car Edizioni, Linee Infinite Edizioni, Watson Edizioni, GDS Edizioni, Demito, il Campano e Nocturna. In ambito ludico ha collabora con Triple Aces Games, Alluria Publishing, GRAmel Justyna Korys, Wyrd, Serpentarium, Eleven Aces, Editrice Giochi, Giochi Uniti, Uplay.it, Giochix.it, Il Barone Games, Eletria Games e Loquendo.
    Il workshop si terrà nelle domeniche 18 e 25 novembre, dalle 9:30 alle 12:30 e dalle 15:00 alle 18:00, presso La Filanda (Via Pietro da Cernusco 2) a Cernusco sul Naviglio (MI). Il costo d’iscrizione è di 140 euro più 10 euro tessera Arci. Per ulteriori informazioni e iscrizioni è possibile rivolgersi al numero 340 2526836 o inviare una mail a illuporfidia@hotmail.it.

ARTICOLI PRECEDENTI:
– Leggi l’articolo Di ritorno da Lucca Comics & Games 2018
– Leggi l’articolo A Modena Tolkien tra verità e fiabe
– Leggi l’articolo L’autunno dello Smial La Musica degli Ainur
– Leggi l’articolo A Firenze Tolkien e le antiche cose celtiche
– Leggi l’articolo Tolkien torna a Firenze: gli incontri primaverili
– Leggi l’articolo Cresce lo smial di Firenze: il programma
– Leggi l’articolo A Firenze il gruppo di lettura su Tolkien
– Leggi l’articolo Milano, Tolkien e la musica a Serate Musicali
– Leggi l’articolo Stàlteri e Torbidoni: la musica in Tolkien è magia
– Leggi l’articolo Il 25 marzo a Roma Tolkien in musica
– Leggi l’articolo L’11 marzo le Lettere a Verona coi Rohirrim
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– Leggi l’articolo Bompiani: le novità di Tolkien da ottobre
– Leggi l’articolo Esce in Gran Bretagna The Fall of Gondolin!
– Leggi l’articolo Torino, il 9/7 apre la Locanda della Contea!

LINK ESTERNI:
– Vai alla pagina facebook dell’evento Immaginaria 2018 – Il ritorno dello storico evento
– Vai al sito ufficiale di Immaginaria
– Vai alla pagina facebook dell’associazione Milano Vapore
– Vai al sito della Fabbrica del Vapore
– Vai al sito di Stratelibri
– Vai al sito della LILT – Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori
– Vai alla pagina facebook di Angelo Montanini
– Vai alla pagina facebook Lords for the Ring – Tolkien Art Calendar
– Vai alla pagina facebook dell’evento Volando oltre Arda: i Draghi
– Vai alla pagina facebook dello Smial La Musica degli Ainur
– Vai alla pagina facebook dell’evento La caduta di Gondolin
– Vai al sito della Locanda della Contea – The Shire Inn
– Vai al sito dell’associazione Sentieri Tolkieniani
– Vai alla Emanuele Manfredi
– Vai al sito degli Ainur
– Vai alla pagina facebook dell’evento L’ultimo Grande racconto della Terra di Mezzo
– Vai al sito dei Rohirrim, Associazione Tolkieniana Veronese
– Vai al sito di QuiEdit, Editoria e Formazione
– Vai alla pagina facebook dell’evento L’Arpa e la Terra di Mezzo: Tolkien musicato da Arthuan Rebis
– Vai al sito di Arthuan Rebis
– Vai alla pagina facebook dell’evento Corso di disegno “Animali Fantastici”
– Vai al sito di Fabio Porfidia
– Vai alla pagina facebook dell’evento Il mondo di Tolkien a BookCity
– Vai alla Civica Scuola Interpreti e Traduttori Altiero Spinelli
– Vai al sito di Edoardo Rialti
– Vai alla pagina facebook dell’Irish pub The Fiddler’s Elbow

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Crowdfunding per la tana: 9853 grazie!

Tana del DragoÈ stato un viaggio lungo 42 giorni, partito lunedì 9 aprile e conclusosi lunedì 21 maggio, quello del nostro Drago: il crowdfunding per la creazione del Centro Studi la Tana del Drago è stata davvero un’avventura per tutti noi! E in questa avventura abbiamo avuto l’immensa fortuna di trovare tanti disposti a credere in noi e nel nostro progetto: la creazione di un centro studi interamente dedicato alla letteratura fantasy e in particolare a l’autore da molti considerato il padre di questo genere, il professor J. R. R. Tolkien. La nostra idea è senza dubbio ambiziosa, perché questo centro studi, la Tana del Drago, sarà la fusione di tante realtà, affrontando così da tante prospettive il fantastico: un centro studi, una galleria d’arte, un laboratorio, un bookshop, tutto per creare una vera e propria casa per coloro che amano la fantasia, naturale attività umana.
Il Centro Studi nascerà nel comune di Dozza, in provincia di Bologna, nell’atmosfera bucolica dei colli tra i quali è annidata, ed è proprio l’organizzazione comunale che ringraziamo per averci messo a disposizione l’edificio adatto, una palazzina disabitata da qualche anno, il quale è già un cantiere in fermento dove siamo all’opera per compiere i lavori di ristrutturazione. Poco distante dal centro studi, all’interno della bellissima rocca di Dozza riposa Fyrstan, il drago del castello che dorme rannicchiato tra le sue immense ali e che presto, in occasione della quarta edizione di Fantastika a settembre, si risveglierà, tornando ad affascinare grandi e piccini. Proprio durante Fantastika il centro studi “La Tana del Drago” verrà inaugurato ufficiosamente: un motivo in più per non mancare alla biennale del fantastico che già nel 2016 ha avuto il piacere di ospitare più di 4500 visitatori e che ha in serbo per voi grandi sorprese quest’anno!

Il risultato finale del crowdfunding

Fine crowfunding la Tana del DragoTutta l’Associazione Italiana Studi Tolkieniani ringrazia di cuore coloro che ci hanno sostenuto: siete troppi per essere elencati in questo articolo, ma il vostro nome sarà presente nell’apposita pagina dei ringraziamenti che presto pubblicheremo. Un ringraziamento speciale va agli smial italiani dei Sackville di Bergamo, i fiorentini “La Musica degli Ainur”, l’Associazione Culturale Rohirrim e alla Compagnia degli Argonath, ed addirittura a varie società estere, che nonostante la distanza hanno deciso di partecipare: lo smial spagnolo di Umbar, parte della Sociedad Tolkien Española, i Tolkiendil francesi, la Magyar Tolkien Társaság (società tolkieniana ungherese) ed i finlandesi della Suomen Tolkien-seura Kontu.
Già in poco più di una settimana avevamo raggiunto il primi degli obbiettivi: 5000 euro, la cifra necessaria per aprire le porte della Tana, e al termine della raccolta fondi siamo arrivati alla notevole cifra di 9853 euro, vicinissimi al terzo dei nostri obbiettivi, i 10.000 euro che ci avrebbero permesso di aprire la sala conferenze.

  • 5000 euro: la porta è aperta!
    – ristrutturazione delle scale e ambientazione casa Hobbit
  • 8000 euro: il bookshop apre – bancone del bookshop, accessori in stile Hobbit/fantasy
  • 10.000 euro: la sala conferenze apre – sedie, tavolo per gli speaker, sistemi audio e video
  • 13.000 euro: la galleria d’arte apre – espositori per mostre d’arte a tema tolkieniano
  • 15.000 euro: il bookshop apre – mobili e pannelli in legno in stile Hobbit/fantasy
  • 18.000 euro: la Tana del Drago, il Centro Studi Tolkieniani apre! – tavolo per meeting e workshop, mobili in stile inglese inizi diciannovesimo secolo
  • 24.000 euro: la galleria d’arte sarà completa – mobili in stile gotico/medievale
  • 30.000 euro: la biblioteca sarà completa – caminetto, librerie in stile inglese inizi diciannovesimo secolo
  • 35.000 euro: la scultura di Gollum – verrà realizzata una scultura a grandezza naturale di Gollum
  • 40.000 euro: la scultura di un Ent – verrà realizzata una scultura a grandezza naturale di un Ent nella tromba delle scale
  • 45.000 euro: la scultura di un Balrog – verrà realizzata una scultura a grandezza naturale di un Balrog che sorveglia la galleria

La Via prosegue senza fine…

Il crowdfunding su Indiegogo è terminato, ma le tappe rimaste incompiute non sono da considerarsi perdute. Coloro che desidereranno sostenere la nostra causa potranno ancora contribuire alla creazione della Tana del Drago! Sarà sufficiente are una donazione tramite bonifico direttamente, mettendo come causale “Tana del Drago”.
L’IBAN è IT75T0335901600100000158294, ed il bonifico dovrà essere intestato a “Eterea” (l’associazione che si occupa delle questioni burocratiche e amministrative).
E ricordate: più riusciremo a raccogliere insieme, più elaborate saranno le ambientazioni e le creature che popoleranno la Tana del Drago!

ARTICOLI PRECEDENTI:
– Leggi l’articolo 21/5, ultimo giorno del crowdfunding
– Leggi l’articolo Per la Tana del Drago un aiuto dalla Spagna
– Leggi l’articolo Avvista il Drago, il contest fotografico
– Leggi l’articolo 5000 volte grazie, ma è solo l’inizio!
– Leggi l’articolo Crowdfunding col botto: aiutaci anche tu!
– Leggi l’articolo Casa Tolkien: grazie a voi può divenire realtà
– Leggi l’articolo Una casa per Tolkien nascerà a Dozza

LINK ESTERNI:
– Vai alla pagina facebook Centro Studi – la Tana del Drago
– Vai al sito ufficiale di Fantastika
– Vai al sito ufficiale di Indiegogo
– Vai alla pagina facebook dei Sackville di Bergamo
– Vai alla pagina facebook dello Smial di Firenze “La Musica degli Ainur”
– Vai al sito dell’Associazione Culturale Rohirrim
– Vai alla pagina facebook della Compagnia degli Argonath
– Vai al sito della Sociedad Tolkien Española
– Vai al sito della Magyar Tolkien Társaság
– Vai al sito della Suomen Tolkien-seura Kontu
– Vai al sito di Tolkiendil

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L’11 marzo le Lettere a Verona coi Rohirrim

Translators Café - Roberto Arduini, Lorenzo Gammarelli, Giampaolo CanzonieriDomenica 11 marzo alle ore 16:00 l’Associazione Culturale Rohirrim organizza presso la QuiEdit (Via San Francesco 7) a Verona una presentazione della nuova traduzione dell’epistolario di Tolkien, Lettere 1914/1973, pubblicate nel gennaio 2018 da Bompiani (casa editrice acquisita dal Gruppo Giunti) dopo un’assenza dal loro catalogo durata molti anni. Un’occasione per scoprire direttamente dalla voce del traduttore tutte le difficoltà di tradurre Tolkien e le nuove prospettive che apre, in un viaggio attraverso le opere, le idee e gli eventi salienti della vita del Professore guidati dalle sue stesse lettere.
Per non perdere nessun aggiornamento sull’incontro, consigliamo di seguire anche l’evento facebook “Le Lettere di Tolkien”.

Breve storia delle Lettere in Italia

La Realtà in Trasparenza - LettereIn Italia le Lettere, originariamente selezionate da Humphrey Carpenter e Christopher Tolkien, sono state pubblicate per la prima volta nel 1990 (ovvero nove anni dopo la prima edizione inglese del 1981), tradotte da Cristina De Grandis. Il titolo che venne assegnato all’epistolario tolkieniano fu La realtà in trasparenza, probabilmente perché l’editore di allora (ovvero Rusconi) pensò che così il libro avrebbe attirato un maggior numero di lettori.
Nel 2000 i diritti di traduzione e pubblicazione di questo volume passarono insieme a tutto il resto del catalogo tolkieniano alla Bompiani, che ne pubblicò una prima edizione nel 2001 e una ristampa nel 2002. Fino all’annuncio nel 2017 di una nuova traduzione, per quindici anni gli appelli degli appassionati tolkieniani sono caduti nel vuoto, nonostante l’importanza di Tolkien in quanto grande autore del Novecento, e della sua corrispondenza per comprenderne meglio i romanzi.
11 marzo le Lettere a VeronaQuando l’Associazione Italiana Studi Tolkieniani è stata interpellata dal Gruppo Giunti su quale fosse la priorità da sistemare nel catalogo tolkieniano, non abbiamo avuto dubbi: per l’importanza dell’opera e per essere mancata a lungo dagli scaffali delle librerie italiane, la precedenza spettava indubbiamente alle Lettere. Il compito della nuova traduzione è stato affidato a Lorenzo Gammarelli: socio, saggista e traduttore AIST, ha curato le edizioni italiane del Fabbro di Wootton Major e del Cacciatore di draghi, nonché la traduzione del volume critico Tolkien e la Grande Guerra di John Garth, Come studioso tolkieniano, i saggi di Gammarelli sono apparsi nei volumi All’ombra del Signore degli Anelli (Delmiglio editore), La falce spezzata e C’era una volta…Lo Hobbit (Marietti 1820).

I Rohirrim e QuiEdit a Verona

Capitanata dal presidente Luigi Dassi, l’Associazione Culturale Rohirrim, nata come gruppo nel 2004 e divenuta officialmente Associazione Culturale l’anno successivo, è da sempre molto attiva organizzando letture, conferenze sul fantasy in generale e su Tolkien in particolare. L’associazione ha organizzato una serie di quattro incontri nell’autunno 2017, approfondendo le opere e le influenze del Professore da diverse prospettive. Anche in quell’occasione gli eventi QuiEditdell’associazione sono stati tenuti presso la libreria QuiEdit, situata nella zona universitaria: si tratta di un editore veronese che da vent’anni si occupa anche di formazione. Insieme, i Rohirrim e QuiEdit hanno organizzato negli ultimi anni concorsi letterari e feste del libro, oltreché presentazioni letterarie e conferenze nello spazio della libreria.
Data la prolifica cooperazione con l’Associazione, la Direzione di QuiEdit ha deciso di approntare uno spazio fisso dedicato alle opere di Tolkien, spazio a cui i Rohirrim collaboreranno provvedendo a stilare un elenco delle principali opere del Professore. Cogliamo l’occasione per ringraziare la libreria QuiEdit per la disponibilità e l’attenzione che dimostrano verso il “nostro settore”.

ARTICOLI PRECEDENTI:
– Leggi l’articolo Tolkien Toast: 126° anniversario e Lettere
– Leggi l’articolo Le “nuove” Lettere: l’intervista al traduttore
– Leggi l’articolo Dal 3 gennaio 2018 le lettere di Tolkien
– Leggi l’articolo L’autunno dei Rohirrim: gli incontri a Verona!
– Leggi l’articolo Tolkien a Verona, un ricordo del convegno

LINK ESTERNI:
– Vai al sito dell’Associazione Culturale Rohirrim
– Vai al sito della libreria QuiEdit
– Vai all’evento facebook “Le Lettere di Tolkien”

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Tolkien a Verona, un ricordo del convegno

Arena di VeronaDopo il successo del convegno svoltosi a maggio 2015 a Trento, nei giorni di venerdì 20 e sabato 21 maggio 2016 a Verona, presso la Sala Convegni Unicredit, a due passi da Piazza delle Erbe, si è tenuto il Convegno tolkieniano internazionale “La Generazione Perduta: miti che nascono dalla Grande Guerra. J.R.R. Tolkien, C.S. Lewis e l’esperienza degli autori inglesi nel primo conflitto mondiale”. Questo il titolo e la tematica che l’Associazione Italiana Studi Tolkieniani ha deciso di affrontare, in collaborazione con l’Università degli Studi di Trento – Dipartimento di Lettere e Filosofia, l’Associazione Culturale Rohirrim di Verona, la Compagnia degli Argonath di Verona e l’Associazione Fantàsia e grazie al sostegno di Funivia Malcesine Monte Baldo, AGSM, Del Miglio editore ed LT Progetti.
Locandina Convengo di Verona 2016Prosegue così la già collaudata esperienza di collaborazione con le associazioni veronesi, inaugurata con successo in occasione dell’evento “Voci dalla Terra di Mezzo” tenutosi sempre a Verona lo scorso 3 ottobre 2015. Nel centenario della Grande Guerra […] propongono un evento legato all’esperienza bellica del celebre scrittore inglese J.R.R. Tolkien attraverso immagini e parole. Con questo incipit si apre la brochure che viene distribuita all’ingresso della sala ed effettivamente, si tratterà di un convegno che grazie alle parole dei relatori ed alle immagini che li accompagneranno per tutta la due giorni, condurranno il pubblico attraverso un percorso inusuale ma denso di significati letterari e soprattutto umani.

Il primo giorno

Convegno VeronaI lavori vengono aperti ufficialmente dal presidente AIST, Roberto Arduini, e dal Professor Fulvio Ferrari, referente e portavoce dell’Università degli Studi di Trento. Dopo gli iniziali saluti e ringraziamenti la parola passa al primo relatore, Wu Ming 4. A lui il compito di inaugurare la serie di interventi. Senza sminuire gli altri relatori possiamo affermare che l’intervento di Wu Ming 4, L’Ombra del guerriero. Guerra e antimilitarismo nella Terra di Mezzo, è stato uno dei più “alti”, sia per gli argomenti trattati sia per l’esposizione. Evidentemente dotato di un’arte oratoria non indifferente, Wu Ming 4 è riuscito a catturare l’attenzione fin dalle prime parole, accompagnando gli spettatori attraverso un percorso di conoscenza che travalica le competenze tolkieniane. Il suo intervento è stato il ponte ideale per collegare la realtà degli appassionati delle opere del Professore con la realtà in cui sono nate e l’esperienza di vita di Tolkien che, a detta anche degli altri relatori, è servita a far nascere il legendarium tolkieniano (anche se le sue opere non sono allegoriche, come ha sottolineato anche Verlyn Flieger). Siamo così entrati nella realtà vissuta negli anni della Prima Guerra mondiale, con un Tolkien reduce dalla battaglia della Somme, esperienza che gli fece maturare un sentimento antimilitarista ma non pacifista. Prendendo spunto dai dialoghi tra Frodo e Merry prima della battaglia per liberare Hobbiville, si intuisce il senso dell’insensatezza della morte in battaglia e, rispetto alle guerre combattute prima del 1914, si coglie l’assenza di epica. Nonostante questo, nessuno vuole perdere quando si trova nel mezzo di uno scontro, soprattutto perché “morire in battaglia non è epico, è brutto ed inutile”. La disamina del personaggio di Faramir è stata molto interessante, soprattutto il parallelismo con le tecniche di guerriglia utilizzate dai Ranger per affrontare gli Haradrim con quelle utilizzate durante la Grande Guerra, in cui lo stesso Tolkien si rispecchiava e che verosimilmente ha utilizzato. In epoche di guerra non riusciamo a cogliere la distinzione tra gloria “marziale” e quella “vera”, dove i guerrieri sono considerati i migliori rappresentanti della società, rispetto ad altri che svolgono altri ruoli o mansioni, esclusivamente in quanto guerrieri e non perché reali rappresentati della migliore società, portando la società stessa all’esaltazione della figura del guerriero (non sempre meritata). L’intervento si conclude con un pensiero rivolto all’utilità della guerra: non amare la guerra in quanto tale (dimostrazione di forza; atto di supremazia; ecc) ma accettare che venga usata per proteggere la libertà, come mezzo estremo di tutela.
Verona: Bonechi e PeroniL’intervento di Simone Bonechi, Il loro nome vive per sempre. La memoria dei caduti nella subcreazione tolkieniana, pone al centro dell’attenzione il trattamento riservato ai caduti. La morte è un grande livellatore sociale, ed il concetto di “uguaglianza nel sacrificio” è alla base del trattamento riservato nelle sepolture e nella memoria dei caduti; ufficiali e semplici soldati vengono sepolti senza distinzioni di rango. Questa uguaglianza è un sentimento condiviso ed espresso dagli stessi militari (di ogni grado), rispettando il valore del cameratismo sviluppato in trincea (“fratellanza delle trincee”). Nell’opera tolkieniana i caduti sono molti e, escludendo Aragorn, si tratta quasi unicamente di morti in battaglia.
Anche Tolkien rappresenta, a suo modo, un cimitero senza distinzioni: le Paludi Morte. Infatti esse sono un esempio di “sepoltura” con il criterio di “uguaglianza nel sacrificio”; elfi, uomini, orchi, tutti morti e putridi allo stesso modo. La funzione del ricordo e della commemorazione è altresì importante, per i caduti e tanto più per i vivi. Questa permette infatti di ricordare parenti e amici, dando un senso (seppur minimo) alla perdita. Oltre a ciò, Bonechi sottolinea come sia giusto dare valore ai caduti in nome della patria o di un ideale. Da qui la creazione di cimiteri e monumenti a ricordo del loro sacrificio. Da non dimenticare anche il ruolo di veterani e reduci che porteranno con loro stessi la perenne domanda “perché i miei compagni sono morti ed io no”.
La tematica presentata da Stefano Giorgianni, Un vittoriano in trincea. Tolkien, Dickens e la ricezione dickensiana durante la Grande Guerra, è risultava tra le più “estranee” all’oggetto del convegno, ma grazie ad un lavoro certosino, che traspariva, si è potuto godere di un accostamento particolare ed anche appropriato, per quanto inusuale. La presentazione è stata vivace, soprattutto grazie ad un registro meno formale e più scanzonato, supportato da numerose citazioni ed esempi con foto esplicative. Il primo parallelismo proposto ha visto l’esperienza della perdita del padre dei due autori protagonisti dell’intervento, seppure con modalità lievemente diverse (il padre di Tolkien muore, il padre di Dickens va in carcere), entrambi vivono situazioni disagevoli e provanti dal punto di vista emotivo. Il secondo parallelismo proposto è una visione arguta delle opinioni personali dei due autori in merito all’industrialismo ed all’industrializzazione che, nata negli anni dickensiani, prosegue senza sosta nel periodo tolkieniano (tutti rammentiamo la figura di Saruman come personaggio simbolo dell’avanzata del progresso indiscriminato e della conseguente distruzione della natura).
Tolkien ha più volte espresso la sua contrarietà all’industrializzazione sfrenata, manifestando invece un amore particolare per la più tranquilla vita rurale; Dickens, anche se non apertamente favorevole ad un’industrializzazione massiccia, non si è mai dichiarato contrario, lasciando intendere di non apprezzare l’industrialismo sfrenato ma di comprenderne i benefici che questo comportava, accettando anche gli effetti negativi. Passando alla ricezione dickensiana durante la Grande Guerra, si assiste (anche oggi) ad un revival delle sue opere soprattutto nel periodo natalizio (A Christmas Carol, su tutte), e gli anni dal 1914 al 1918 non fanno eccezione; infatti le opere di Dickens venivano distribuite anche nelle trincee. Vista la scelta dell’autore di rifiutare di ignorare la morte nelle sue opere (il fantasma del Natale futuro ne Il Canto di Natale infatti, rappresenta proprio la Morte), lo porta ad essere uno dei maggiori esponenti della letteratura da diffondere proprio tra i soldati che si trovavano al fronte, per infondere coraggio. Infine l’apprezzamento delle virtù cardine dell’esistenza umana, quali: l’umanitarismo, l’onestà, la capacità di resistere, la capacità di combattere contro le avversità, la bontà di spirito, il disgusto verso l’ipocrisia, l’ingiustizia nei confronti dei più deboli, sono valori pienamente identificabili con l’opera tolkieniana e sono stati ben rappresentati sul campo di battaglia con la “tregua di natale” del 1914 tra le truppe britanniche e tedesche schierate al fronte.
Remembering the War PoetsMichele Peroni, con il suo From War Poets to Historical Novelists: prospettive sulla letteratura inglese della Grande Guerra, presenta un intervento che apre la visione ad altre realtà letterarie, sviluppatesi durante il primo conflitto mondiale, sottolineando come “la conclusione della guerra non rappresenta la fine delle scritture che dalla guerra nascono e che della guerra parlano” ma, al contrario segna l’inizio di quello che può tranquillamente essere considerato un genere letterario, quello della letteratura di guerra. Per questa tipologia di opere viene privilegiato il canone poetico, essenzialmente per la sua brevità (e semplicità di realizzazione) e per la maggiore potenza simbolica che esso possiede rispetto alla prosa. Nonostante il diverso registro letterario scelto, anche Tolkien può rientrare tra i war poets (assieme a Lewis), proprio per l’esperienza personale vissuta e descritta indirettamente nelle sue opere. In quest’ottica si sviluppa una maggiore attenzione al contenuto, anteponendo il “cosa” e non il “come” si racconta. Anche grazie a questa particolare attenzione, si assiste ad un cambiamento del lessico utilizzato, con l’introduzione di nuove parole, quali: filo spinato, ratti, trincea; queste servono a dare al lettore una visione apocalittica della guerra. Inoltre si è riscontrata una enorme difficoltà dei reduci nella descrizione degli orrori vissuti, infatti essi non riescono o non vogliono descrivere la realtà vissuta; preferendo la citazione, la creazione e l’artificio letterario. Infine è stato proposto un breve escursus sugli Historical Novelist, scrittori moderni che hanno attinto dalle esperienze della Grande Guerra e dalle opere dei war poets per raccontare la guerra del 1914-1918, prevalentemente con il romanzo storico.
Valerij BrujsovNonostante l’evidente agitazione della relatrice, l’intervento di Sofi Hakobyan Patriottismo e pacifismo nella Prima guerra mondiale: Valerij Brujsov e J.R.R. Tolkien è stato molto interessante. Infatti ha consentito di dare uno sguardo alla Prima Guerra mondiale da una prospettiva diversa, quella del fronte orientale e più specificatamente dal punto di vista russo. La Russia si dimostrò fin da subito favorevole all’entrata in guerra, principalmente per patriottismo e per la difesa dei suoi territori. Per sostenere questa decisione, il governo chiese il sostegno della classe intellettuale che doveva appoggiare la causa e tenere sollevato lo spirito della popolazione, facendo credere che le scelte fatte erano le migliori per il paese; in pratica il governo “elevò” gli intellettuali russi al rango di “sostenitori della propaganda”. Brujsov era un fervente sostenitore della guerra e pensava che fosse un bene per il suo Paese, per rinnovare e migliorare la società. Anche Tolkien, almeno inizialmente, riteneva che la guerra fosse necessaria e produttiva (da un suo intervento in un comizio studentesco nel 1914). Nonostante questo, come abbiamo già visto negli interventi precedenti, anche non essendo un pacifista militante, non era favorevole alla guerra e non avrebbe voluto prendervi parte. Al contrario Brujsov bramava la partecipazione alla guerra, per il suo carattere molto curioso, voleva assistere in prima persona a questo scontro e vivere le situazioni che essa comportava (evidente il condizionamento della propaganda ed il retaggio dell’ideale romantico della guerra).
Quando però si trovò nel mezzo della battaglia, e si rese conto di cosa volesse significare la guerra nella realtà, Brujsov modificò la sua idea ed al suo rientro in Patria fu “profondamente deluso della guerra”, ed anche i suoi lavori futuri subirono questa influenza maggiormente scettica e disincantata nei confronti dello scontro bellico.
Al termine degli interventi si sono susseguite numerose domande da parte del pubblico che, si è dimostrato attento e curioso, riuscendo a stimolare il dibattito anche tra gli stessi relatori. Prima di chiudere questa prima giornata di convegno, è stato proiettato il documentario della BBC “Tolkien’s Great War” che ha permesso di approfondire e fissare alcune delle tematiche fin qui affrontate. Al termine della proiezione, il presidente AIST, nelle vesti di moderatore, ha congedato i presenti invitandoli a seguire il secondo giorno di lavori. Dopo aver salutato il pubblico, i relatori e gli organizzatori si sono dati appuntamento per cena, dove tra un risotto all’amarone ed una panna cotta, hanno proseguito l’opera di fraternizzazione.

Il secondo giorno

Convegno di VeronaLa mattina successiva i lavori iniziano presto, con Claudio Antonio Testi in qualità di moderatore a presentare il primo intervento del secondo giorno di convegno. L’intervento di Roberta Tosi: Cronache dal fronte: l’arte di Fred A. Farrell, non è possibile affrontarlo in maniera adeguata in questo resoconto, trattandosi di una selezione del lavoro di un artista, bisognerebbe avere davanti agli occhi le opere descritte. Possiamo comunque notare come, involontariamente, gli organizzatori abbiamo scelto proprio un illustrazione di Farrell a fare da sfondo per la locandina del convegno; immagine che ben rappresenta la condizione dei bunker nelle trincee della Prima Guerra mondiale. Farrell è uno degli “artisti di guerra” incaricati dal governo britannico di rappresentare e promuovere lo sforzo bellico nella popolazione rimasta a casa. Proprio in quest’ottica, non desta particolare scalpore la direttiva governativa che vietava espressamente di rappresentare i caduti sul campo di battaglia. Il legame tra Farrell e Tolkien, non è relegato alla sola partecipazione nella Grande Guerra ma, vi è un legame (forse) anche più personale. Infatti sul giornale cattolico australiano “The Advocate” del 9 agosto 1934, all’interno della rubrica “A letter from London”, compare un ritratto del professore di Oxford firmato proprio da Farrell.
Convegno di VeronaIl presidente AIST, Roberto Arduini, con Da William Morris alla Somme: l’evidenza della guerra in The Fall of Gondolin, concentra l’attenzione sull’onnipresenza della guerra nelle opere di Tolkien. Il professore di Oxford da a queste un ruolo fondamentale, iniziando dall’Ainulindale; basti pensare che le tre Ere della Terra di Mezzo hanno fine/inizio proprio con delle guerre:
– fine della Prima Era: Guerra dell’Ira;
– fine della Seconda Era: Guerra dell’Ultima Alleanza;
– fine della Terza Era: Guerra dell’Anello.
Il ripetersi di queste situazioni deriva dal pensiero dello stesso Tolkien, «la guerra e la natura del male sono intimamente legati […] è praticamente impossibile sradicare completamente e per sempre il male, esso tenderà sempre a ripresentarsi». Il collegamento con Morris ci viene presentato tramite una considerazione di Tolkien, secondo cui proprio Morris fu l’inventore del genere fantasy con il suo The Wood Beyond the World dove, ad esempio è presente una riunione di “pastori di alberi” prima di scendere in battaglia. Inoltre nella descrizione della caduta di Gondolin, sono evidenti le influenze dell’esperienza bellica di Tolkien, con la descrizione di scene e situazioni a cui lo stesso autore ha, molto probabilmente, assistito in prima persona nella battaglia della Somme. Infine, secondo Tolkien, la rappresentazione degli orchi incarna “il male, l’odio” e questi risiedono da entrambe le parti; al contrario, gli Elfi di Gondolin rappresentano “la bellezza, la grazia”, virtù delle quali nessuna nazione ha il monopolio.
Convegno di Verona: Fulvio FerrariL’intervento di Fulvio Ferrari, Il medioevo mobilitato: propaganda e temi medievali nella Prima guerra mondiale, ha spostato l’attenzione sulla propaganda militare utilizzata dai principali governi coinvolti nel conflitto modiale, sottolinenando come l’immaginario medievale sia stato “saccheggiato” per promuovere lo sforzo bellico. Ferrari ha sottolineato come, per i francesi, il ruolo fondamentale sia stato svolto dalla figura di Giovanna d’Arco; per i tedeschi invece il ruolo centrale è stato svolto dalla saga dei Nibelunghi e dalla rappresentazione dei cavalieri teutonici; per la Gran Bretagna, in assenza di un poema epico nazionale che potesse raccogliere su di se le attenzioni, e considerando come già nel 1914 si parlasse di Impero Britannico, con tutte le differenze culturali che questo comportava, si è preferito concentrarsi sul concetto di cavalleria, dando centralità alla figura di San Giorgio che, nella sua vittoriosa lotta contro il drago, ben incarnava gli ideali cavallereschi medievali da riproporre e propagandare. Un’altra fonte importante da cui hanno attinto gli inglesi è sicuramente l’immaginario evocato nel ciclo arturiano (interessante l’esempio proposto di una cartolina, in risposta all’affondamento del Lusitania da parte dei tedeschi, con in primo piano una “Dama del Lago” che invoca a raccogliere la “spada della giustizia”).
Tutto questo serviva a dare una reinterpretazione eroica della guerra, ad un eroizzazione dell’impegno bellico, per raccogliere non solo volontari che scendessero in prima linea sul campo di battaglia, ma anche consensi da un più prosaico punto di vista economico (la guerra è una macchina divora soldi).
Convegno di Verona: Verlyn FliegerDell’intervento della professoressa Verlyn Flieger, Faёrie and War: How Experience Changes Art, non scrivo nulla perché non è riassumibile in poche righe la maestosità e l’imponenza della sua figura che si sono percepiti nella Sala Convegni e l’emozione che ha destato nei presenti quando lei stessa si è commossa (arrivando a versare qualche lacrima). Lasciamo, a voi che state leggendo questo resoconto, l’emozione di vivere quei momenti in prima persona, per chi non ha avuto modo e piacere di incontrarla dal vivo nella due giorni veronese. Per questo motivo vi rimandiamo alla prossima pubblicazione degli atti di questo convegno (e chissà che non ci siano novità interessanti anche su questo fronte).

Le conclusioni

Verona AisTA seguire l’intervento conclusivo si sono succedute numerose domande che il pubblico ha rivolto ai relatori, suscitando nuovamente il dibattito tra loro stessi. In conclusione il presidente AIST, Roberto Arduini, ha ringraziato il pubblico e gli organizzatori di questa due giorni che ha permesso di fare una panoramica, approfondita anche se rapida, sulla figura di Tolkien e dei War Poets, nonché sull’immaginario medievale e mitologico, fonte di ispirazione per molti autori (primo tra tutti J.R.R. Tolkien), da cui i paesi coinvolti nella Prima Guerra mondiale hanno attinto a piene mani per la loro propaganda.
Possiamo dire, senza timore di essere smentiti, che sono stati due giorni intensi ed appassionanti, apprezzati da tutti, relatori e pubblico, e con dei contenuti veramente validi e importanti, che hanno permesso di affrontare tematiche che il tolkieniano medio difficilmente conosce, aprendo così uno squarcio negli studi degli scritti del Professore di Oxford e negli autori suoi contemporanei, ma non solo. Non possiamo far altro che, come il presidente Arduini, ringraziare tutti i partecipanti, i relatori, i collaboratori ed i sostenitori. Abbiamo vissuto due giorni che probabilmente resteranno nell’immaginario collettivo come un’esperienza unica, grazie soprattutto agli interventi dei relatori ed alla presenza di un Silmarill come Verlyn Flieger (così l’ha definita Arduini), che ha sicuramente impreziosito le fila dei relatori presenti a Verona. Infine un plauso anche alle associazioni veronesi (Rohirrim, Argonath, Fantàsia) che hanno fatto in modo che tutto “filasse liscio”. Vi aspettiamo nel 2017 per il prossimo convegno, sicuri della qualità che ci attende! Vi lasciamo con la citazione tolkieniana riportata sul volantino del convegno e citata più volte dai relatori in questo convegno:

“Era per Sam la prima immagine di una battaglia e non gli piacque… Avrebbe voluto sapere da dove veniva e come si chiamava quell’uomo, se era davvero d’animo malvagio, o se non erano state piuttosto menzogne e minacce a costringerlo ad una lunga marcia lontano da casa; se non avrebbe invece preferito restarsene lì in pace…”. [da Il Signore degli Anelli, di J.R.R. Tolkien]

Luigi Dassi


ARTICOLI PRECEDENTI
– Vai all’articolo Convegno AIST a Verona, ecco le prime notizie
– Vai all’articolo Convegno di Verona: ecco il programma

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Tolkien alla Festa del Libro di Monteforte

MonteforteA pochi giorni dal convegno tolkieniano internazionale La Generazione Perduta: miti che nascono dalla Grande Guerra. J.R.R. Tolkien, C.S. Lewis e l’esperienza degli autori inglesi nel primo conflitto mondiale che vedrà impegnati diversi soci dell’Associazione Italiana Studi Tolkieniani con alcuni ospiti d’eccezione, gli scritti del Professore oxoniense saranno protagonisti di un altro piccolo evento nel territorio veronese. Nell’ambito della Festa del Libro 2016 di Monteforte d’Alpone, organizzata dall’amministrazione comunale e dalla libreria e casa editrice Qui Edit, si terrà un pomeriggio progettato dall’Associazione Culturale Rohirrim legato alle tematiche fantasy e soprattutto relativo alla figura di Tolkien.

Gli ospiti della domenica


Nuova edizione "In te c'è più di quanto tu creda"A conclusione della rassegna letteraria, iniziata questo lunedì (2 maggio 2016) all’interno del conosciuto Palazzo Vescovile nel centro del paese e che ha visto diverse presentazioni di libri incentrati su diverse tematiche, da opere legate al territorio a testimonianze relative alla Seconda Guerra Mondiale, e soprattutto molti laboratori didattici per bambini e ragazzi delle scuole elementari e medie (fra gli altri quello “fantastico” per bimbi e ragazzi dai 4 ai 13 anni, dove scoprire le meraviglie dei draghi tenuto da alcuni membri della Compagnia degli Argonath) viene proposta nelle ore pomeridiane e serali di domenica 6 maggio una manifestazione che coinvolgerà alcune opere che hanno per oggetto il mondo di J.R.R. Tolkien. Si parlerà del catalogo della mostra itinerante su Lo Hobbit, da poco passata per Castelfidardo, In te c’è più di quanto tu creda (Delmiglio editore) che verrà presentato dalla curatrice Roberta Tosi, presidente degli Argonath veronesi, per poi assistere al discorso di Studiosi: Claudio TestiClaudio Antonio Testi sulla religiosità negli scritti tolkieniani, argomento sul quale è incentrato Santi Pagani nella Terra di Mezzo di Tolkien (Edizioni Studio Domenicano), e passare brevemente sulla raccolta di saggi Tolkien e i Classici, volume che sin dall’uscita nel 2015 ha ottenuto un buon successo ed è stato presentato in quasi tutta Italia. A dare un tocco di esoticità fantasy, non prettamente tolkieniana, sarà la scrittrice veronese Angela Volpe col suo Darkness and Hope (Edizioni Creativa), un romanzo fantastico ambientato in epoca contemporanea negli Stati Uniti nord occidentali.

La mostra di Ivan Cavini


A fare da contorno alla Festa del Libro è stata per tutta la durata dell’evento la mostra delle illustrazioni di Ivan Cavini, ospite speciale del pomeriggio domenicale di Monteforte d’Alpone. Fra le opere esposte ce ne sono alcune ben conosciute come Rohan, diventata la copertina di Santi Pagani di Claudio A. Testi, e Garthol, immagine che a sua volta campeggia su Tolkien e iLibri: Middle Artbook Classici, oppure Un Ultimo Saluto che si distingue per essere la tavola che troneggia su Middle Artbook – Disegnare e costruire la Terra di Mezzo (Nuova Prhomos), volume che raccoglie la passione e le fatiche del pittore, illustratore e scultore romagnolo, nel quale sono presenti gli scatti del fotografo Alessio Vissani. Sarà proprio Cavini ad accompagnarci nel suo lavoro di artista tolkieniano e anche nella creazione del Greisinger Museum di Jenins, tutto nel nome della sua specializzazione: rendere verosimile l’impossibile.
Vi aspettiamo dunque domenica 8 maggio 2016 dalle ore 17:00 al Palazzo Vescovile di Monteforte d’Alpone (VR), situato in piazza Silvio Venturi.

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Successo inaspettato per Voci dalla Terra di Mezzo

Evento 3 ottobre - PubblicoUn evento inaspettato, quasi quanto il viaggio di Bilbo Baggins, è stato quest’evento di Verona. Una manifestazione che ha attratto più spettatori di quanto ci si aspettasse e che ha richiesto mesi di duro lavoro da parte di tutto lo staff organizzativo. “Voci dalla Terra di Mezzo”, che ha avuto luogo lo scorso sabato 3 ottobre, è stato uno degli eventi tolkieniani più riusciti della città scaligera, successo che ha avuto come base solida la sinergia fra l’Associazione Culturale Rohirrim, la Compagnia degli Argonath e l’Associazione Italiana Studi Tolkieniani. Il tutto non sarebbe stato possibile senza il sostegno di AGSM, main sponsor dell’evento, e la collaborazione di Delmiglio Editore e Funivie di Malcesine e del Monte Baldo. In un luogo speciale come l’AMO – Arena Museo Opera, molti tolkieniani veronesi e delle zone limitrofe sono riusciti ad radunarsi e ad assistere ad un incontro che, ci auguriamo, sarà il primo di una lunga serie.

La mattinata

Dopo l’inizio della mattinata, riservato a progetti futuri legati a Verona, fra cui la posa della statua di Salgari, il “Premio letterario Fantàsia – Città di Verona” ed il Festival Fantàsia, oltre alla presentazione della neonata Associazione Fantàsia, sullo scoccare delEvento 3 Ottobre - Mattino mezzogiorno ha preso la parola il presidente dell’Associazione Italiana Studi Tolkieniani, Roberto Arduini, per presentare la nuova edizione del libro “In te c’è più di quanto tu creda”. Il volume prende il nome dalla mostra omonima, esibizione itinerante che sta tuttora girando l’Italia dopo aver toccato l’Università di Trento e il Meeting di Rimini, e contiene al suo interno diversi contributi di diversi soci AIST, in aggiunta al citato presidente hanno partecipato Giampaolo Canzonieri, Lorenzo Gammarelli, Stefano Giorgianni ed il vicepresidente Claudio Antonio Testi.
Il mattino scorre veloce e porta ad un fugace brindisi fra i presenti, prima che inizino i preparativi per l’atteso evento tolkieniano del pomeriggio.

Il successo pomeridiano

Già mezzora prima dell’inizio di “Voci dalla Terra di Mezzo” la sala si riempie, quasi a sorpresa, superando le attese degli organizzatori. Poco dopo le quindici il noto attacco de “La Compagnia dell’Anello” di Peter Jackson funge da entrata all’ospite principale della giornata, Cristiana Lionello. La celebre attrice e doppiatrice di Galadriel (Cate Blanchett) nelle due trilogie del regista neozelandese incanta il pubblico con un’intervista, durata oltre un’ora, condotta dalla giornalista, critica d’arte e presidente della Compagnia degli Argonath, Roberta Tosi. Fra retroscena del mestiere ed attimi che riportano la memoria all’attività del padre dell’artista, Oreste Evento 3 Ottobre - Intervista LionelloLionello, i minuti passano e la sala dell’AMO si riempie sempre di più. Il personale del museo è costretto, per motivi di sicurezza, a non far entrare più persone del consentito e questo, purtroppo, è il maggior rammarico dello staff organizzativo. Durante l’incontro la nota attrice ricorda quanto sia stata difficile l’esperienza del doppiaggio delle trilogie jacksoniane, non solo per lei ma per tutto il cast, dettaglio che comunque non la spingerebbe a rifiutare se le riproponessero il ruolo in un ipotetico flashback. La fine dell’intervista a Cristiana Lionello, che si dimostra persona squisita ed affabile disponibile ad interagire col pubblico, non pone però fine al flusso di gente. La tavola rotonda che segue ha come protagonisti tre personalità di spicco dell’AIST, Roberto Arduini, Giampaolo Canzonieri e Alberto Ladavas, a cui si aggiungono Roberta Tosi, il vicepresidente dei Rohirrim, Luigi Dassi, e Stefano Giorgianni nel ruolo di moderatore. Un dibattito di quasi due ore, basato su alcune scene tratte dalle pellicole di Peter Jackson,Evento 3 Ottobre - Tavola Rotonda con il coinvolgimento del pubblico si pone come base per un’esperienza da ripetere, anche a breve periodo. Molte le scene analizzate, fra cui: uno dei migliori adattamenti jacksoniani, ovvero “gli indovinelli nell’oscurità” fra Bilbo e Gollum presente ne Lo Hobbit – Un Viaggio Inaspettato; la tanto dibattuta scena “dei barili”, da La Desolazione di Smaug, che funge anche da strumento di discussione sul personaggio di Tauriel; la morte di Thorin, da La Battaglia delle Cinque Armate, una libera interpretazione di Jackson che non è piaciuta per nulla agli amanti dei testi tolkieniani; la colazione a casa di Beorn; la salita al Monte Fato di Sam e Frodo, tratta da Il Signore degli Anelli – Il Ritorno del Re. A conclusione dell’evento v’è una breve presentazione della raccolta Tolkien e i Classici, che si dimostra, ancora una volta, titolo di grande attrattiva per un pubblico vario ed eterogeneo.
“Voci dalla Terra di Mezzo” si può classificare come uno degli eventi più riusciti a Verona e nel Nord Italia con organizzazione AIST e dei due gruppi veronesi, Rohirrim e La Compagnia degli Argonath. Una manifestazione che pone le basi per una più stretta collaborazione fra le tre realtà tolkieniane. Un particolare ringraziamento va ovviamente al pubblico e allo staff di AMO – Arena Museo Opera per l’aiuto fornito allo staff organizzativo.

ASCOLTA L’INTERVISTA COMPLETA A CRISTIANA LIONELLO

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ALCUNI FRAMMENTI VIDEO DELL’EVENTO

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A Verona il confronto tra Tolkien e Jackson

AMO esternoSi preannuncia un grande autunno per gli eventi targati Associazione Italiana Studi Tolkieniani. Dopo una primavera densa di impegni, culminata nella conferenza internazionale All’Ombra del “Signore degli Anelli”: le opere minori di J.R.R. Tolkien, tenutasi all’Università degli Studi di Trento lo scorso maggioe la manifestazione Fantastika a Dozza in provincia di Bologna, gli eventi riprendono senza sosta. Punte di diamante dell’ultimo trimestre 2015 saranno l’usuale presenza a Lucca Comics e un avvenimento molto speciale ed imminente: “Voci dalla Terra di Mezzo. Pomeriggio tolkieniano a Verona”, sabato 3 ottobre 2015. L’evento, organizzato dall’Associazione Rohirrim, dalla Compagnia degli Argonath e dall’Associazione Italiana Studi Tolkieniani, in collaborazione con Delmiglio Editore e AGSM, con il Patrocinio del Comune di Verona si svolgerà nel cuore della città scaligera, nella cornice mozzafiato dell’AMO – Museo dell’Opera, uno dei più prestigiosi musei d’Italia e del mondo dedicati alla lirica, e sarà contenuto in una giornata interamente incentrata sulla fantasia letteraria: “Voci dal Fantastico. Da Verona alla Terra di Mezzo”.

La mattinata

«Dopo Verona città della lirica, dell’amore e della poesia, è il momento di far conoscere la vocazioneNuova edizione "In te c'è più di quanto tu creda" fantastica del territorio». Questo è lo scopo della neonata Associazione Fantàsia, che si ispira e vuole ricordare il grande scrittore d’avventura veronese Emilio Salgari e, sotto la sua egida, intende operare al fine di far riconoscere Verona quale città votata all’Avventura e alla Fantasia. Durante il mattino verranno illustrati alcuni piani legati alla città scaligera ed al fantastico, fra cui il monumento ad immagine di Salgari, che verrà posato a breve nel centro della città, il Premio letterario Fantàsia – Città di Verona ed il Festival Fantàsia, manifestazione dedicata ai temi fantasy e fantascienza che avrà luogo il prossimo anno. Dopo la presentazione di questi progetti l’attenzione si focalizzerà sulla mostra “In te c’è più di quanto tu creda”, esposizione itinerante che ha attirato migliaia di visitatori al Meeting di Rimini 2015 ed alla già citata conferenza all’Università degli Studi di Trento. La Compagnia degli Argonath racconterà della loro esperienza e farà da apripista alla presentazione della seconda edizione del volume omonimo, cui prenderanno parte alcuni degli autori: Roberta Tosi, presidente della Compagnia degli Argonath, curatrice della mostra e del libro; Roberto Arduini, presidente dell’AIST, contributore sia della prima che con un ulteriore testo nella seconda edizione; Giampaolo Canzonieri e Stefano Giorgianni, soci fondatori AIST ed autori di due contributi per questa nuova stampa.

Il pomeriggio dedicato a Tolkien

Cristiana Lionello“Voci dalla Terra di Mezzo. Pomeriggio tolkieniano a Verona” è un evento speciale che avrà come focus il confronto fra l’opera letteraria del grande autore inglese e le versioni cinematografiche ad essa ispirate. Si partirà alle ore 15 con un’intervista dal vivo, condotta da Roberta Tosi, a Cristiana Lionello, voce di Galadriel nella versione italiana de Lo Hobbit e Il Signore degli Anelli di Peter Jackson. L’attrice e doppiatrice, figlia del celebre Oreste, svelerà alcuni gustosi retroscena del processo di doppiaggio. Alle 16 si svolgerà ad una tavola rotonda con Roberto Arduini, la stessa Roberta Tosi, Giampaolo CanzonieriAlberto Ladavas che commenteranno le differenze fra passi del libro ed alcune scene del film, sviscerandone le similitudini e le diversità. A seguire, la presentazione di un volume che sta ottenendo un buon successo di pubblico, Tolkien e i Classici, durante la quale saranno presenti alcuni curatori ed autori. Durante tutto l’evento ci sarà la possibilità di acquistare le pubblicazioni che saranno presentate ed anche numerosi libri inerenti  J.R.R. Tolkien, fra cui le prestigiose opere della collana Tolkien e dintorni della casa editrice Marietti. Poco v’è da aggiungere, il solo consiglio che possiamo darvi è di non mancare a questa fantastica giornata.

La locandina dell’evento tolkieniano
Locandina 3 Ottobre

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