Sarà un viaggio deluxe, nello stile di uno dei più grandi tour operator italiani qual è Boscolo viaggi, in joint venture con le Librerie Feltrinelli (a questo link i dettagli tecnici del viaggio). Sarà un viaggio nell’Inghilterra profonda, seguendo le tracce di Tolkien. Non soltanto quelle biografiche, ma anche quelle paesaggistiche e letterarie.
Ma sarà anche molto di più. Sarà un vero e proprio seminario itinerante, che sfrutterà i luoghi per raccontare la vita e l’opera del padre della narrativa fantasy contemporanea, con due guide-relatori d’eccezione: Roberto Arduini (presidente dell’AIST) e Wu Ming 4 (autore de Il Fabbro di Oxford e Difendere la Terra di Mezzo).
Per sei giorni, dal 9 al 14 settembre, gli accompagnatori condurranno i viaggiatori in un percorso a tappe, a ciascuna delle quali corrisponderà un intervento o un lettura legata al luogo in questione. In questo modo si ripercorrerà la formazione e la vita letteraria di Tolkien attraverso ciò che i luoghi e il paesaggio evocano. Un’esperienza che si colloca all’intersezione tra letteratura e psicogeografia, una quest tra luoghi noti e meno noti al grande pubblico, alla ricerca di uno dei grandi autori del Novecento.
È proprio il dato esperienziale quello su cui questo viaggio scommette. È l’idea che studiare un autore attraverso i luoghi della sua vita o della sua ispirazione, farlo con un esperto della materia e uno scrittore come compagni di viaggio, possa essere qualcosa di unico e di straniante, all’insegna delle vicinanze creative e della condivisione.
Tag: Bodleian Library
La mostra a Oxford: ci siamo stati per voi!
Sulla mostra evento dedicata all’arte di Tolkien,
Tolkien: Maker of Middle-earth e inaugurata soltanto pochi giorni fa, il 1 giugno, sono già state spese molte parole, articoli e approfondimenti (noi ne abbiamo scritto qui). Quello però che non è stato raccontato è l’emozione, per chi non ha avuto ancora la fortuna di andarci, di arrivare a Oxford: la città in cui Tolkien ha insegnato e vissuto. per gran parte della sua vita.
Attraversare le vie dove lui è stesso passato, incontrare per strada i professori che insegnano agli atenei e che indossano ancora le toghe che troviamo nelle sue fotografie, vedere i college e il giardino botanico e magari fare anche una pausa, tra fish and chips e club sandwich, a The Eagle and Child, il pub rinomato per i ritrovi degli Inklings, non rappresenta una gita come un’altra.
Perché a Oxford, in qualche modo, ci si sente più vicini al Professore, come se lo avessimo appena visto uscire dalla porta del pub, con la pipa in mano, pronto per incamminarsi verso casa e riprendere i suoi scritti, da dove li aveva lasciati, o per tornare verso la Bodleian Library, ad approfondire qualche dettaglio linguistico. Il solo lasciarsi coinvolgere da tutto questo, rende lo studioso o il fan di Tolkien quasi pronto per fare poi il suo ingresso nell’imponente Weston Library, di Broad Street, dove una grande insegna indica che quello è il posto giusto: oggi si può incontrare davvero J.R.R. Tolkien, attraverso la testimonianza del suo lavoro, del suo pensiero, della sua arte. Noi l’abbiamo fatto per voi, con l’auspicio che possa diventare un incentivo per andarci di persona.
Apre oggi la mostra su Tolkien a Oxford!
Tolkien: Maker of Middle-earth apre oggi le sue porte ai visitatori. Solo la settimana scorsa l’ultimo dei TolkienLab organizzati dall’AIST assieme all’Istituto Filosofico di Studi Tomistici prima della consueta pausa estiva ha trattato proprio l’arte di Tolkien, con la relatrice Roberta Tosi, ed oggi è sicuramente una giornata speciale per i tolkieniani ed in particolare per chi di loro ha una predilezione per l’arte: Tolkien: Maker of Middle-earth (Tolkien: il Creatore della Terra di Mezzo) si prospetta una mostra unica nel suo genere, la più grande dedicata al Professore degli ultimi cinquant’anni, per la quale hanno perfino creato un sito omonimo. La mostra, tenuta presso la Weston Library, sarà aperta dal lunedì al sabato dalle 10,00 alle 17,00 e domenica dalle 11,00 alle 17,00. L’entrata è gratuita, ma regolata dai biglietti emessi, prenotabili questi ultimi anche online, in quanto ogni giornata avrà un numero limitato di biglietti disponibili.
La mostra, che si concluderà il 28 ottobre, condurrà i visitatori in un vero e proprio viaggio alla scoperta di Tolkien in ogni suo aspetto: lo studioso, lo scrittore, l’illustratore dei propri scritti, ma anche l’uomo e il padre. Famoso per le sue storie, l’aspetto artistico della produzione di Tolkien passa spesso in secondo piano, sebbene il figlio Christopher la ritenga una componente di grandissima rilevanza e che non può essere esclusa dagli studi per comprendere l’operato del Professore. Tutto acquista una profondità ed una complessità ancora maggiore se si considera che Tolkien stesso, nonostante abbia illustrato molte delle sue storie (sebbene solo una parte sia stata effettivamente stampata e resa fruibile al grande pubblico assieme agli scritti) si espresse con toni abbastanza duri contro le immagini che accompagnano i racconti nel suo saggio Sulle fiabe (pubblicato in Italia nella raccolta di saggi tolkieniani Il medioevo e il fantastico da Bompiani).
Tra i pezzi più affascinanti in mostra sono stati annunciati:
- bozze manoscritte de Lo Hobbit che mostrano l’evoluzione della storia, assieme ad acquarelli, schizzi della copertine, disegni e mappe preparate per la pubblicazione
- manoscritti originali del Signore degli Anelli assieme a schizzi della sovracopertina e acquarelli
- manoscritti originali del Silmarillion, i primi scritti di Tolkien sulle antiche leggende degli Elfi, pubblicate postume dal figlio Christopher
- foto e lettere della gioventù di Tolkien
- l’album di disegni realizzati durante la tarda adolescenza intitolato The Book of Ishness
- lettere di apprezzamento di vari ammiratori, inclusi il poeta W. H. Auden, il cantante Joni Mitchell, l’autrice Iris Murdoch
- oggetti personali appartenuti a Tolkien, inclusi i suoi materiali artistici (scatole di colori, matite e ceralacca) e la sua personale libreria
- una selezione di mappe della Terra di Mezzo, inclusa una rara mappa annotata da J. R. R. Tolkien
- una mappa della Terra di Mezzo in 3-D, appositamente realizzata
Tolkien: Maker of Middle-earth, la mostra
La Weston Library, parte delle Bodleian Libraries di Oxford, ospiterà dal 1 giugno al 28 ottobre del 2018 una straordinaria mostra dedicata al Professore: Tolkien: Maker of Middle-earth (Tolkien: il Creatore della Terra di Mezzo). J. R. R. Tolkien trascorse moltissimi anni ad Oxford, prima come studente e poi come professore, e la Biblioteca Bodleian conserva la più grande collezione di manoscritti e disegni realizzati dall’autore. Il Tolkien Archive ha la sua sede presso la Bodleian dal 1979, e l’ultimo elemento da esso acquisito (nel maggio del 2016) è una mappa della Terra di Mezzo annotata da Tolkien stesso.
La mostra sarà un’occasione per esplorare in un modo nuovo il mondo tolkieniano, un evento imperdibile sia per gli amanti di lunga data della Terra di Mezzo che per chi ha appena cominciato ad approcciare il fantastico universo del Signore degli Anelli e l’uomo dietro la creazione.
Sulle orme di Tolkien 2: lo studio alla Bodleian
Il cuore dell’Università di Oxford è la Biblioteca Bodleian, una delle più antiche biblioteche pubbliche del mondo. Questo immenso esempio di gotico inglese è una delle più grandi biblioteche del mondo e contiene più di undici milioni di opere stampate, oltre 50.000 e-journals e tanto altro materiale su supporti diversi. In base a un accordo risalente al XVI secolo, la biblioteca accoglie una copia di ogni libro, rivista o fumetto venga pubblicato pubblicato nel Regno Unito. La biblioteca storica di Oxford è il simbolo degli studi e degli studiosi. Secoli di storia e di studi si respirano in questi antichi locali, in parte attrezzati come alle origini, ma con sistemi di catalogazione al passo con i tempi.
Visitare la Bodleian Library è una esperienza che ti resta dentro.
Seguire stanza dopo stanza un percorso nel tempo e nella tradizione che formano la cultura europea. Regolarmente in funzione per studenti e studiosi, è aperta anche al pubblico e oggetto di visite guidate con partenze ogni mezz’ora e di durata variabile. Un peccato che l’accesso alla Bodleian sia in questo caso limitato a due sole ali dell’intera struttura, cioè appena il 5% di tutte le sale della biblioteca.
Anche così però sono molte le cose da visitare: la sala quattrocentesca della scuola di teologia (Divinity School), la Convocation House and Chancelor’s Court del XVII secolo, la biblioteca quattrocentesca di Humphrey, duca di Gloucester e fratello di re Enrico V, e infine l’interno della Radcliffe Camera. La Divinity School è l’aula più antica dell’università con il soffitto con volta a costoloni, ancora oggi viene usata come “spogliatoio” per il laureandi che sfileranno verso il teatro. Di recente è più nota per essere stata una delle location dei film di Harry Potter, per l’esattezza l’infermeria (del secondo) e il salone delle prove di ballo (del quarto).
La mia preferita rimane però la Duke Humfrey’s Library, anch’essa utilizzata come Biblioteca di Hogwarts, che è la più antica sala di lettura della Bodleian Library ed è ora supervisionata dal Reader Services Department, cioè è una sala di lettura e consultazione. Qui hanno studiato cinque re, 40 premi Nobel, 25 primi ministri inglesi e scrittori come Oscar Wilde, C.S. Lewis e naturalmente Tolkien. È affascinante aggirarsi tra scaffali zeppi di libri antichi molti dei quali di grande pregio. Assai pregevole e caratteristico del periodo lo stile gotico delle strutture. Una biblioteca monumentale meravigliosa e suggestiva, con ambienti talmente suggestivi che restano impressi nella memoria, a lungo. Insomma, se passate da quelle parti… fermatevi a studiare, non si sa mai!
Sulle orme di Tolkien 1: l’AIST a Oxford e Leeds
Per chi studia le opere di J.R.R. Tolkien dovrebbe essere una tappa fissa. Così per la terza volta, abbiamo deciso di tornare a sfogliare e studiare i manoscritti a Oxford. La decisione ha coinvolto il presidente Roberto Arduini e il vicepresidente Claudio Antonio Testi, che per l’occasione hanno accettato di tenere un breve diario di viaggio, così da soddisfare la curiosità anche dei lettori del sito web. La Bodleian Library è uno dei due istituti in cui sono conservati i manoscritti di Tolkien. Il viaggio si è però trasformato in un percorso indietro nel tempo, sulle orme della vita dello scrittore, anche fuori dell’università, in quei luoghi che lo videro muoversi, discutere, ridere e bere… Ecco la prima puntata del diario di viaggio che toccherà sia Oxford sia Leeds, le due città in cui Tolkien visse e insegnò. Buona lettura!
In mostra a Oxford i manoscritti di Tolkien
Smaug il drago, Aslan il leone, una ragazzina e il suo daimon, Harry e la sua cicatrice sulla fronte, più tutto un mondo in cui gli animali parlano e strane parole hanno il potere di creare e distruggere. Sono questi i protagonisti di Magical Books. From the Middle Ages to Middle-earth, la consueta mostra estiva inaugurata questa settimana dalla Bodleian Library di Oxford. Dedicata ai libri magici, è lo spunto per esporre il lavoro di alcuni dei più importanti esponenti della letteratura fantastica: J.R.R. Tolkien, C.S. Lewis, Susan Cooper, Alan Garner e Philip Pullman. I cinque autori presenti in mostra hanno tutti studiato all’università di Oxford e sono noti informalmente parte di quella che viene chiamata la Oxford School. Ognuno di loro frequentò le sale della Bodleian per studiare, far ricerche o semplicemente creare i loro mondi di fantasia, ed è questo il legame che la mostra vuole celebrare. Tra i manoscritti esposti spiccano, però, quelli dell’autore del Signore degli Anelli, fra cui una mappa della Terra di Mezzo.
