In cosplay per Tolkien a Castro e Bracciano

Middle Lake Festival 2018Anche sotto il sol leone di agosto, il mondo di Tolkien continua a riscuotere successo e approda a Castro, in provincia di Lecce, e a Bracciano (Roma): nel weekend del 25 e 26 agosto la terza edizione del Castro Summer Comics, Games & Cosplay proporrà sabato l’evento The World of Tolkien e lo stesso giorno si terrà la prima edizione del Middle Lake Festival. Inarrestabili nonostante il caldo, ecco i dettagli degli ultimi eventi dedicati al fantastico dell’agosto 2018.

Tolkien in cosplay alla Festa dell’Unicorno

Mappa Festa dell'Unicorno 2018L’attesa per la Festa dell’Unicorno, a cui quest’anno prenderà parte anche l’Associazione Italiana Studi Tolkieniani, è ormai giunta al termine: da venerdì 27 a domenica 29 Vinci si trasformerà nella città del fantastico. Parte di questa atmosfera magica è creata dai tanti visitatori che scelgono di prendere parte alla festa indossando i panni di propri personaggi preferiti tratti da manga, libri, film o telefilm e per l’occasione abbiamo rivolto alcune domande ai rappresentanti dei due principali gruppi di cosplayer tolkieniani, i quali saranno presenti questo weekend, per scoprire qualcosa di più di questo hobby che ogni anno attira sempre più tolkieniani, giovani e non.

La Festa dell’Unicorno torna il 21, 22 e 23 luglio

Festa dell'Unicorno a Vinci: CosplayerL’appuntamento annuale a Vinci dedicato agli amanti del fantasy si rinnova: il weekend dal 21 al 23 luglio torna la Festa dell’Unicorno, giunta alla tredicesima edizione.
Nel cuore medioevale della festa troverete la «Cittadella dei Cavalieri», mentre nella «Rocca incantata» tutti possono diventare guerrieri combattenti o assistere a concerti e dimostrazioni di giochi di ruolo dal vivo. Nella «Corte dei sogni» si terranno danze e musiche, mentre nella «Baia dei pirati» si terranno i cortei degli sbandieratori e le animazioni in tema picaresco. Festa dell'Unicorno 2017L’area «Fumetti e follie» dedicata alle nuvole parlanti, ai videogiochi e al cosplay ospiterà incontri con gli autori e la gara cosplay. La «Città degli Incubi» con l’area zombi, la escape room a tema horror e il vicolo della paura sarà dedicata agli aspetti più macabri dell’immaginario. L’«Abisso d’Acciaio» sarà l’ambientazione più futuristica, con l’area Star Wars e i duelli di spade laser, Stargate e il mondo del Doctor Who. Infine, non manca un’area dedicata ai più piccoli, il «Villaggio degli Gnomi». Non mancheranno due eventi a forte ispirazione tolkieniana: il matrimonio elfico e la Parata degli Elfi. Questa l’eredità delle precedenti edizioni, ma la Festa dell’Unicorno ha in serbo anche molto altro per l’edizione del 2017!

Quando Tolkien e il cosplay si incontrano 4

Bilbo Baggins cosplayQuesto venerdì ci porta alla conclusione della nostra breve parentesi sul connubio tra Tolkien e cosplay: certo non una panoramica a 360 gradi, ma piccoli scorci che mostrano quanta passione possa esserci dietro un costume che non è solamente una maschera, come possa accendere la curiosità ed esserne allo stesso tempo il frutto, quanto possa dare in termini umani. Dopotutto, “If more of us valued food and cheer and song above hoarded gold, it would be a merrier world.” (The Hobbit, J. R. R. Tolkien).
Ringraziamo i ragazzi che hanno condiviso con noi le loro esperienze e i nostri lettori che hanno seguito questa piccola rubrica.
Ecco la nostra ultima intervista, dove prende parola la cosplayer tolkieniana Marianna Maggi.

1) Quando e come hai conosciuto il mondo del cosplay?
Ho conosciuto questo mondo ormai parecchi anni fa, nel 2009, tramite ricerche su internet che mi hanno ricondotta ad alcuni famosi cosplayer dell’epoca.

2) Per quale motivo sei diventata una cosplayer?
Prima di tutto per ricreare i costumi che mi ispirano di più, e più avanti ho imparato anche il piacere di interpretare i personaggi di cui vesto i panni.

3) Qual’è stato il tuo primo cosplay?
Suiseiseki dall’anime Rozen Maiden (anime tratto dall’omonimo manga delle autrici PEACH-PIT, pubblicato dalla Flashbook Edizioni dal 2006 – n.d.r.).

4) Quando e come hai conosciuto Tolkien?
Ho conosciuto il maestro grazie all’uscita del primo film, La Compagnia dell’Anello. Ero alle medie all’epoca e in classe non si parlava d’altro!

Libri: "Santi pagani" di Claudio Testi5) Quali opere hai letto di Tolkien e qual è la tua preferita?
Purtroppo non molte, oltre Il Signore degli Anelli ho letto Lo Hobbit, Il Silmarillion, Il ritorno di Beorhtnoth figlio di Beorhthelm, e ho preso da poco I figli di Húrin. Per lo più mi sono concentrata sulla lettura di saggi e opere su Tolkien, quali Paganesimo e Cristianesimo in Tolkien (di Enrico Passaro e Marco Respinti, casa editrice Il Minotauro, 2004 – n. d. r.), Santi pagani nella Terra di Mezzo di Tolkien (di Claudio Antonio Testi, Edizioni Studio Domenicano, 2014 – n. d. r.), Tolkien e i classici (a cura di Roberto Arduini, Cecilia Barella, Giampaolo Canzonieri, Claudio Antonio Testi, casa editrice Effatà, 2015 – n. d. r.), un paio di biografie e diversi saggi sulle figure femminili nelle sue opere.

6) Qual’è il tuo personaggio tolkieniano preferito?
Non posso dire di averne uno soltanto, ma sicuramente Re Théoden ed Éowyn mi hanno emozionata più di qualunque altro personaggio.

7) Tolkien e cosplay: queste due passioni hanno influenzato la tua vita? In che modo?
Senza dubbio ora la mia vita sarebbe incredibilmente diversa se non fossi entrata in questo mondo! Prima di tutto ho conosciuto alcuni dei miei migliori amici grazie a queste due passioni, e in particolare ho incontrato il mio ragazzo! Inoltre ormai gran parte dei miei costumi, anche non prettamente tolkieniani, si ispirano inevitabilmente al suo stile e al suo immaginario.

8) Quali personaggi tolkieniani interpreti e per quale motivo? Quali caratteristiche ti hanno colpito di più di loro?
Este cosplayIl mio cosplay di punta è Éowyn: ho ricreato diverse sue versioni cinematografiche e questo perché è un modello di donna che seguo fin da piccola e che mi influenza ancora oggi, indossandone i panni. Inoltre, anche se estremamente di nicchia, ho interpretato Estë La Gentile, Valië del Riposo, insieme ad un gruppo completo di Valar, e Lúthien Tinúviel insieme al mio ragazzo che ha interpretato Beren. Quello che mi ha colpito di più di loro, e che le accomuna tutte, è la grande gentilezza e bellezza che ispirano e, allo stesso tempo, la forza e il coraggio che le contraddistingue.
In più ho interpretato, anche se per poco, Bofur della compagnia di Thorin, a cui sono super affezionata, ma che purtroppo fisicamente non mi si addice per niente.

9) Hai realizzato tu il costume?
Per la parte sartoriale li realizzo da sola poiché ho frequentato un corso di sartoria, ma spesso commissiono o mi faccio aiutare per gli accessori.

10) Qual’è la cosa che preferisci dell’indossare le vesti di un personaggio tolkieniano?

Eowyn cosplayLa cosa più bella, in particolare nell’indossare le vesti di Éowyn, è sicuramente vedere le reazioni dei visitatori che vengono a trovarci durante i vari eventi, dal semplice ragazzo che punta il dito alla mamma che spiega alla figlioletta che da grande, se sarà abbastanza coraggiosa, anche lei potrà sconfiggere un drago come me. Sono ricordi preziosissimi che senza l’universo tolkieniano non avrei mai vissuto.

11) Futuri progetti cosplay tolkieniani? Nuovi personaggi?
Di sicuro ho intenzione di preparare altre versioni di Éowyn! Inoltre sto preparando una mia versione di Lothíriel di Dol Amroth. Per quest’anno ho deciso di concentrarmi più sui personaggi tratti da Il Silmarillion e mi piacerebbe creare qualcosa per interpretare Melian, madre di Lúthien, Fingolfin, e una tra Aredhel e Haleth.

12) C’è stata un’influenza da parte dei film di Peter Jackson?
Assolutamente sì, poiché la versione cinematografica delle opere di Tolkien è fondamentale per noi cosplayer. Tutti i costumi che ho realizzato sono (più o meno) copie di quelle dei film, a esclusione di quelli tratti dal Silmarillion ovviamente. Per di più, anche i costumi che realizzo per me stessa, come precedentemente accennato, si ispirano in parte anche a quelli dei film.

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Quando Tolkien e il cosplay si incontrano 3

Tolkien appoggiato ad un alberoSiamo arrivati a venerdì e come nelle ultime due settimane vi proponiamo un’intervista ad uno dei tanti cosplayers che si sono avvicinati al mondo tolkienano e che scelgono di impersonare i personaggi che hanno affascinato tutti noi amanti delle opere del Professore. Finora abbiamo visto interpretati orchi, Elfi, ma soprattutto Hobbit: popolo caro a Tolkien e a cui egli si sentiva vicino tanto da dichiarare nella lettera n.213 “I am in fact a Hobbit (in all but size). I like gardens, trees and unmechanized farmlands; I smoke a pipe, and like good plain food (unrefrigerated), but detest French cooking; I like, and even dare to wear in these dull days, ornamental waistcoats. I am fond of mushrooms (out of a field); have a very simple sense of humour (which even my appreciative critics find tiresome); I go to bed late and get up late (when possible). I do not travel much.”.
Ma il nostro percorso non è ancora terminato e nella terza tappa del nostro viaggio incontriamo Luca Mario Piccoli.

1) Quando e come hai conosciuto il mondo del cosplay?
Diciamo che l’ho conosciuto nel 2012 tramite una mia carissima amica, Lucia Ghidetti, ma fin da piccolo mi piaceva mascherarmi da i miei eroi d’infanzia non solo a carnevale.

2) Per quale motivo sei diventato un cosplayer?
Beh, ovviamente per diventare io stesso il personaggio o l’eroe a cui mi ispiro.

3) Qual’è stato il tuo primo cosplay?
Ufficialmente Elrond da Lo Hobbit: Un viaggio inaspettato.

4) Quando e come hai conosciuto Tolkien?
Molti anni fa quando vidi per la prima volta
La Compagnia dell’Anello al cinema, per poi finire la trilogia cinematografica e passare alla lettura del libro e non solo.

I figli di Hurin5) Quali opere hai letto di Tolkien e qual’è la tua preferita?
Oltre a Lo Hobbit, Il Signore degli Anelli e il Silmarillion ho anche letto Racconti Ritrovati, Perduti e Incompiuti, Le Avventure di Tom Bombadil, Albero e Foglia, Sir Gawain e il Cavaliere Verde ed I figli di Húrin, che è la mia opera preferita.

6) Qual’è il tuo personaggio tolkieniano preferito?
Non ne ho uno solo, i miei preferiti sono Túrin Turambar, Éomer e Tom Bombadil.

7) Tolkien e cosplay: queste due passioni hanno influenzato la tua vita? In che modo?
Sì, prima di tutto è grazie a Tolkien e al cosplay se oggi sto insieme alla mia ragazza (cosplayer anche lei e fan di Éomer), inoltre ho fatto tantissime nuove amicizie.

8) Quali personaggi tolkieniani interpreti e per quale motivo? Quali caratteristiche ti hanno colpito di più di loro?
La festa del'unicorno - premio Quarta EraNe interpreto e ne ho interpretati tanti, in primis Éomer perché dicono che gli somiglio e mi piacciono i suoi valori, le sue idee e l’amore verso la famiglia; Faramir più che altro per una scelta estetica, ovvero ho gli stessi capelli e la stessa barba, inoltre l’ho portato insieme alla mia ragazza che fa Éowyn. Dwalin perché sì, è un nano forzuto e un po’ burbero, ma comunque leale verso il suo re. Tom Bombadil è uno dei misteri di Tolkien, ma ho scelto di interpretarlo soprattutto perché canta e balla sempre.
Aulë, il creatore dei Nani e il padre della terra, ho scelto di impersonarlo perché assieme ad altri membri della Quarta Era abbiamo fatto il gruppo dei Valar: li abbiamo portati alla Festa dell’Unicorno l’anno scorso e abbiamo vinto il premio Miglior Gruppo Fantasy.
Io e la mia ragazza abbiamo portato una versione di Beren e Lúthien. Inoltre ho interpretato anche un ranger dell’Ithilien e un Nazgûl.

9) Hai realizzato tu il costume?
La maggior parte dei costumi li commissiono ad altri poiché tra lavoro e tante altre cose ho poco tempo per crearli, ma qualche costume e accessorio riesco a farli da solo.

Eomer, Theoden, Eowyn cosplay10) Qual’è la cosa che preferisci dell’indossare le vesti di un personaggio tolkieniano?
Ovviamente quando entro nell’armatura di Éomer ogni volta che vedo un Uruk-hai o un Haradrim sguaino la spada e li attacco: diciamo che questa basta e avanza.

11) Futuri progetti cosplay tolkieniani? Nuovi personaggi?
Tolkieniani no, sicuramente migliorerò qualche costume che ho già.

12) C’è stata un’influenza da parte dei film di Peter Jackson?
Ovviamente sì, per Éomer soprattutto, per noi cosplayer i personaggi dei film sono stati di grande aiuto per realizzare i nostri costumi anche se per altri personaggi da interpretare (vedi Tom Bombadil) abbiamo avuto più libertà nel creare i costumi.

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Quando Tolkien e il cosplay si incontrano 2

La Quarta Era a Soncino FantasyContinua l’iniziativa iniziata venerdì 13 gennaio, Quando Tolkien e il cosplay si incontrano, una piccola avventura nel mondo dei cosplayer tolkieniani, dove i personaggi delle opere tolkieniane (o delle trilogie cinematografiche ad esse ispirate) prendono corpo, interpretati da ragazzi e ragazze (ma non solo) che vi si dedicano mossi dalla propria passione.
Incontriamo oggi la seconda cosplayer tolkieniana: Stefania Lovat.

Lucca Comics & Games 20051) Quando e come hai conosciuto il mondo del cosplay?
Ho conosciuto il mondo del cosplay esattamente 12 anni fa, per il mio diciottesimo compleanno. La mia prima fiera fu quel lontano Lucca Comics and Games del 2005 in cui andai per la prima volta con la mia migliore amica. Andando a scuola insieme, ero venuta a conoscenza di questa cosa bellissima chiamata cosplay dalla rivista Japan Magazine (rivista dedicata principalmente a manga e anime, pubblicata dalla casa editrice Eden dal 1991 al 2001, n.d.r.).
L’inizio della fine.

2) Per quale motivo sei diventata una cosplayer?
Ho sempre amato l’idea di essere per un giorno il personaggio che tanto amavo. Renderlo vivo e sentirmi lei. Inoltre sono sempre stata molto timida e il cosplay mi ha aiutata a superare la barriera della timidezza. Mi ha aiutata anche a sviluppare più empatia.

3) Qual’è stato il tuo primo cosplay?
Kikyo, una miko (sacerdotessa shintoista), di Inu Yasha (manga opera dell’autrice Rumiko Takahashi, pubblicato dalla casa editrice Star Comics dal 2001, la cui storia legata al folklore giapponese è ambientata in parte nel Giappone moderno e in parte nell’epoca Sengoku – n.d.r.).

Biglietto cinema Signore degli Anelli4) Quando e come hai conosciuto Tolkien?
Tramite la trasposizione cinematografica di Peter Jackson del Signore degli Anelli.
Conservo ancora il biglietto del cinema in cui andai a vedere Le Due Torri, assieme ad una mia amica già appassionatissima di Tolkien.

5) Quali opere hai letto di Tolkien e qual’è la tua preferita?
Ahimè, ho letto solo il Signore degli Anelli. Un particolare che ho trovato molto bello sono state le canzoni che Tolkien ha inserito nel romanzo: amo la musica, ti riempie la vita di gioia.
Certe descrizioni invece per me erano molto lunghe e dettagliate, e credo possano far desistere il lettore.

6) Qual’è il tuo personaggio tolkieniano preferito?
Adoro tantissimo Sam Gamgee. Fedele e pratico.

7) Tolkien e cosplay: queste due passioni hanno influenzato la tua vita? In che modo?
Entrambe hanno influenzato la mia vita. Mi hanno fatto conoscere molte persone, tra cui molti dei quali sono tuttora miei cari amici.
Come ho detto prima, il cosplay mi ha davvero aiutato nel superare il mio terrore nel rapportarmi con le persone e la mia timidezza.

Stefania Lovat come Rosie Cotton8) Quali personaggi tolkieniani interpreti e per quale motivo? Quali caratteristiche ti hanno colpito di più di loro?
Di solito interpreto Arwen o Rosie Cotton: due categorie molto diverse Elfi e Hobbit.
Gli Elfi mi piacciono molto per la loro eleganza e raffinatezza, forse sarà perché non le posseggo in gran quantità che mi piacerebbe essere cosi!
Gli Hobbit invece rappresentano la mia vera essenza, quindi è la razza che amo di più. Gli Hobbit si godono la vita, la prendono con spensieratezza, è una cosa che invidio tantissimo. Le feste paesane, il loro amore per la buona tavola me li fanno amare moltissimo. La vita hobbit è la vita che vorrei.
E poi Rosie sposa il mio adorato Sam.

9) Hai realizzato tu il costume?
Purtroppo non so assolutamente cucire. Li ho commissionati tutti.

10) Qual’è la cosa che preferisci dell’indossare le vesti di un personaggio tolkieniano?
La compagnia, la serenità di stare insieme agli amici che condividono con me questa passione. Passare il tempo con persone sempre allegre.
Il fascino del costume, la soddisfazione di indossare un bell’abito, diverso dal solito, che provi agli inizi con gli anni lo perdi.

11) Futuri progetti cosplay tolkieniani? Nuovi personaggi?
Al momento non ne ho, ma chissà!

12) C’è stata un’influenza da parte dei film di Peter Jackson?
Considerando che ho cominciato vedendo il film, tantissima.

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Quando Tolkien e il cosplay si incontrano

Quarta EraIl cosplay (da costume, costume, e play, gioco) è un fenomeno proveniente dal Giappone che si sta diffondendo sempre più anche in Europa, e l’Italia non fa eccezione. Il cosplay prevede l’indossare i panni dei propri personaggi preferiti provenienti da manga, anime, videogiochi, film o libri, a cui spesso si associa un’interpretazione del suo comportamento. Questa passione ha scoperto anche la Terra di Mezzo e molti sono i cosplayer che scelgono di impersonare uno dei personaggi di Tolkien: vi proponiamo quindi un viaggio all’interno di questo mondo attraverso quattro interviste a cosplayer tolkieniani, per osservare le sfaccettature di un fenomeno che si espande sotto i nostri occhi. Cedo quindi la parola al primo dei cosplayer tolkieniani che abbiamo intervistato: Alex Vezzelli.

1) Quando e come hai conosciuto il mondo del cosplay?
Lucca Comics and games 2006Questa domanda mi fa tornare indietro di qualche anno. Ho conosciuto il mondo del cosplay nel 2006. Penso sia stata la prima edizione del Lucca Comics and Games alla quale ho partecipato. Alcuni amici mi avevano proposto di andare in giornata a vedere questa fiera del fumetto. Premetto che non la conoscevo per nulla e sono rimasto impressionato dal fatto che una manifestazione del genere prendesse una bella fetta della città. Non era ancora delle dimensioni di oggi, ma l’impatto fu notevole. Ovviamente per le vie della città girovagavano cosplayers in cerca di foto e ne rimasi colpito, tanto che da allora ogni anno sono sempre tornato a Lucca per il Comics and Games. La passione però di fare cosplay è iniziata qualche anno dopo, nel 2011.

2) Per quale motivo sei diventato un cosplayer?
Principalmente per gioco e per divertimento. L’idea è quella di svagarsi uscendo dalla solita quotidianità. Al tempo studiavo, oggi lavoro. Si tratta in fin dei conti di un passatempo che porta a pensare ad altro e in qualche modo allevia lo stress che si accumula tutti i giorni. Interpretare personaggi che ti senti vicino e mostrare i risultati agli altri, diventa un mettersi in gioco con se stessi. Se poi ti scattano qualche foto e ricevi dei complimenti da parte del pubblico, capisci che il lavoro per realizzare il personaggio è stato apprezzato e ti senti gratificato e appagato.

3) Qual’è stato il tuo primo cosplay?
Risale al 2011 e si tratta di un personaggio tratto dal gioco di carte “Magic the Gathering”. Ho interpretato Jace Beleren. Il costume è stato realizzato da una sarta su misura e gli accessori li feci a mano seguendo i consigli che “Art Attack” dispensava, cercando di essere il più fedele possibile alle immagini che il gioco di carte offriva. Si tratta di un personaggio poco comune ma avevo deciso di realizzarlo perché mi sentivo caratterialmente molto vicino a lui.

4) Quando e come hai conosciuto Tolkien?
Mi sono avvicinato al mondo tolkieniano grazie alle opere cinematografiche di Peter Jackson. Infatti è grazie a lui e con l’uscita della Compagnia dell’Anello nel 2001, che ho potuto scoprire le opere del professore. Mi sono quindi apprestato a leggere subito Il Signore degli Anelli. Al tempo avevo 14 anni ed inizialmente è stata una lettura un po’ lenta, ma una volta ingranata la marcia ho letteralmente divorato pagina dopo pagina.

5) Quali opere hai letto di Tolkien e qual è la tua preferita?
I figli di HurinDopo aver letto Il Signore degli Anelli passò qualche anno prima che ripresi a leggere opere di Tolkien. A 17 anni lessi per la prima volta Il Silmarillion e da quel che mi ricordo lo apostrofai come un libro abbastanza pesante. Successivamente iniziai Lo Hobbit, ma non andai più avanti della metà. Da allora non presi più in mano libri sulla Terra di Mezzo fino a quando, sempre per colpa di Peter Jackson non uscì il film de Lo Hobbit. Ricominciai quindi da dove avevo lasciato, ma probabilmente essendo cresciuto culturalmente e avendo interessi diversi, la mia “fame” per le storie della Terra di Mezzo era rinnovata e non di poco. In poco tempo lessi Lo Hobbit, i Racconti Incompiuti, i Racconti Ritrovati e i Racconti Perduti. Rilessi Il Silmarillion e lo trovai meno pesante rispetto alla prima volta, passai a I Figli di Húrin, Le avventure di Tom Bombadil e Albero e foglia. Ho iniziato a leggere anche The History of Middle-earth, che digerirò nei tempi dovuti, in quanto la considero una lettura molto impegnativa. Insomma, la mitologia della Terra di Mezzo mi ha proprio colpito e mi sono messo nell’ottica di leggerla tutta.
La storia che mi ha colpito più fra tutte, è il racconto dei figli di Húrin. Una storia avvincente e triste che mi ha lasciato profondamente colpito.

6) Qual’è il tuo personaggio tolkieniano preferito?
Non esiste un vero e proprio personaggio preferito. Esiste però una razza. Tolkien mi ha lasciato un’ottima impressione con gli Hobbit. Un popolo che rappresenta uno stile di vita unico e impagabile, che si trova ad affrontare sfide difficili e nonostante tutto riesce ad uscirne a testa alta. Una comunità che apprezza le piccole cose, ma che sa divertirsi in grande stile.

7) Tolkien e cosplay: queste due passioni hanno influenzato la tua vita? In che modo?
Come detto in precedenza, per me il cosplay è una valvola di sfogo dalla quotidianità. In modo simile lo è diventato anche leggere Tolkien. Il connubio tra queste due passioni ha generato La Quarta Era. Che cos’è La Quarta Era? In breve, essa è l’associazione di cui faccio parte nella quale posso unire le mie due passioni e interpretare un personaggio tolkieniano attraverso il cosplay. La cosa più interessante e affascinante è che non sono solo. Più di un centinaio di persone, attraverso La Quarta Era coltivano l’unione di queste due passioni (Tolkien e il cosplay) e si confrontano l’un l’altro. Grazie all’interazione di tutte queste persone, siamo riusciti, attraverso i nostri costumi e le coreografie, ad avvicinare all’universo tolkieniano tante persone. Sia quelli che già “masticavano” Tolkien, sia i più ignari che hanno conosciuto Il Signore degli Anelli solo grazie ai film.

8) Quali personaggi tolkieniani interpreti e per quale motivo? Quali caratteristiche ti hanno colpito di più di loro?
Sam e Rosie - Alex Vezzelli e Stefania LovatIl primo personaggio tolkieniano che ho interpretato è stato Bilbo Baggins. Tale scelta è caduta in seguito all’uscita della trilogia cinematografica de Lo Hobbit. La motivazione che mi spinge ad interpretare un personaggio realizzandone il costume è sempre per via della vicinanza caratteriale. Se riesco ad identificarmi in un personaggio, l’impegno che scaturisce nel realizzarne il cosplay è maggiore.
A Lucca Comics and Games 2014, grazie al mio cosplay di Bilbo Baggins ho potuto conoscere La Quarta Era. Da quel momento la voglia di realizzare altri costumi tolkieniani è aumentata, in quanto ho trovato altre persone con i miei stessi interessi. Nel 2015 sono riuscito a realizzare il costume di Samvise Gamgee e nel 2016, per cambiare rotta, ho puntato su un orco di Mordor.
La mio interesse per i personaggi si focalizza principalmente sugli hobbit in quanto caratterialmente mi sento molto vicino a loro. Ulteriore caratteristica che mi avvicina agli hobbit è la somiglianza fisica. Non andrei certo ad interpretare personaggi leggiadri e slanciati come possono essere gli elfi.

9) Hai realizzato tu il costume?
In parte. Non avendo conoscenze sartoriali professionali, o di lavorazione di determinati materiali, tendo principalmente ad appoggiarmi a terzi. Cerco sempre dove possibile di dare il mio contributo. Alcune parti dei miei costumi posso dire di averle realizzate io o, quanto meno, essere riuscito a lavorarle in maniera fedele. Per fare un esempio, nel costume da orco, indosso una vera cotta di maglia invecchiata. I negozi specializzati non le vendono invecchiate e quindi mi sono arrangiato e il processo di invecchiamento l’ho realizzato seguendo delle guide trovate su internet.

10) Qual’è la cosa che preferisci dell’indossare le vesti di un personaggio tolkieniano?
Sicuramente sono le emozioni che scaturiscono dal pubblico che ci osserva. Questo l’ho potuto notare stando prevalentemente in gruppo. Facendo cosplay in questo modo, rievochi sicuramente quelle scene che ti hanno emozionato durante i film. Mi viene in mente la rievocazione della battaglia ai campi del Pelennor che facemmo a Soncino tra Rohirrim e Haradrim, la gente che ha assistito alla scena ne è rimasta entusiasta.

11) Futuri progetti cosplay tolkieniani? Nuovi personaggi?
Al momento non ho in progetto altri costumi tolkieniani. Ricordo che essendo principalmente un hobby, va preso come tale.

12) C’è stata un’influenza da parte dei film di Peter Jackson?
Certamente. E’ grazie a lui che mi sono potuto avvicinare alla letteratura tolkieniana ed è sempre grazie a lui che hanno preso vita i miei costumi basati sulle scene del film.

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Il 25 settembre a Dozza una cerimonia elfica!

La Sfilata degli ElfiContinuano le anticipazioni della terza edizione FantastikA – Fantastic Art Live in the Castle, che si terrà sabato 24 e domenica 25 settembre 2016 alla Rocca di Dozza. La rassegna dedicata all’illustrazione fantastica e al genere fantasy in tutte le sue forme espressive, quest’anno ospita anche eventi dedicati al mondo del cosplayer tolkieniano.
Quest’anno la manifestazione vedrà la nascita di un Drago: per la prima volta in un castello sarà presente un Drago in maniera permanente, di cui finora è possibile vedere l’uovo di grandi dimensione nel sottotetto del castello. Altro evento eclatante saranno le mostre, che apriranno per la manifestazione e rimarranno aperte per un intero mese. Quest’anno non solo la pinacoteca, ma anche tutto il piano nobile della Rocca ospiteranno esposizioni di artisti di fama internazionale come già annunciato. Alcuni di loro parteciperanno anche all’anteprima del Calendario AIST 2017: Lords for the Ring” – I Maestri del fantasy italiano incontrano Tolkien. C’è spazio anche per rarità per bibliofili che si potranno vedere soltanto a Dozza nei due giorni di Fantastika. La manifestazione ospiterà infatti la Mathom III, l’asta dei collezionisti; e addirittura una mostra per collezionisti che presenterà opere mai viste in Italia e all’estero, con pezzi unici e inediti di lettere e libri appartenuti a J.R.R. Tolkien e ai membri della sua famiglia.
Locandina Fantastika 2016Il 25 settembre, dalle ore 16 alle ore 20, l’associazione culturale Eldalie curerà una rappresentazione di una cerimonia elfica, con tanto di Sfilata della Terra di Mezzo con partenza dal Rivellino, rito nel piano nobile della Rocca di Dozza e rinfresco per gli invitati. L’avvenimento avrà luogo in occasione del sesto anniversario di matrimonio del presidente di Eldalie Gianluca Comastri e Veerena Stima, che hanno così deciso di risposarsi con il rito elfico. La partecipazione è aperta a tutti ed è gratuita, è apprezzato il costume di personaggi della Terra di Mezzo, al massimo medioevale o fantasy. In occasione di Fantastica si terrà anche un’esposizione di abiti curati da Veerena Stima. La Rocca è un museo pubblico e l’ingresso è di 5 euro (gratuito under 14).