Raddoppia la Tolkien Session al Festival del Medioevo

Dal 25 al 29 settembre torna il più grande evento italiano dedicato al Medioevo, il Festival del Medioevo di Gubbio! Il tema di questa edizione, la quinta, sarà tutto al femminile: Donne: l’altro volto della storia. Anche quest’anno l’AIST vi prenderà parte, sia col proprio stand e la ricca selezione di testi tolkieniani, sia proponendo una giornata di conferenze, la Tolkien Session giunta alla sua terza edizione. Dopo l’esordio nel 2017 con la prima sessione interamente dedicata a Tolkien ed aver confermato la nostra presenza nel 2018 con un nuova mattinata dedicata al Professore, quest’anno l’appuntamento tolkieniano cresce e arriva a occupare un’intera giornata. Venerdì 27 settembre è il giorno dedicato al Professore: la mattina dalle 9:30 alle 12:30 col ciclo di conferenze Le donne nel Signore degli Anelli e il pomeriggio dalle 16:00 alle 17:30 con la tavola rotonda Tolkien tra Medioevo e Modernità con Roberto Arduini, Franco Cardini, Saverio Simonelli e Claudio Testi.
Vi aspettiamo presso il refettorio del Monastero di San Francesco, in piazza Quaranta Martiri!

8 Marzo: Le donne nella vita di Tolkien

donne in TolkienIl rapporto del professore oxoniense col genere femminile è un argomento oggetto di molte discussioni, spesso interpretato in maniera fin troppo semplice, traendo conclusioni principalmente dalle evidenze più superficiali, ma per una risposta realmente soddisfacente è necessario uno sguardo tanto ampio quanto penetrante. Non basta infatti la mera proporzione numerica tra personaggi maschili e femminili per definire l’atteggiamento di Tolkien nei confronti della donna.
Molti avranno notato la mancanza di donne che svolgano un ruolo diretto nello Hobbit, ma più raramente si sottolinea il fatto che il lato avventuroso di Bilbo è un’eredità materna.
Spesso si lamenta il fatto che Éowyn abbandoni le vesti dell’eroina del campo di battaglia per indossare i panni di moglie, ma pochi notano il fatto che se la fanciulla di Rohan sa impugnare una spada significa che qualcuno si è assunto il compito di insegnarle a combattere.
Per comprendere al meglio la posizione di Tolkien nel delicato quadro degli studi di genere è importante prestare attenzione tanto alla storia del professore quanto alle storie che egli scrisse.

Due passioni che si incontrano

ConturinesSono un appassionato della Terra di Mezzo e della sua storia. Se mi capita di parlarne non mi tiro certo indietro. Così, quando mi capitò l’occasione di parlare in pubblico di Eowyn di Rohan nella manifestazione “Rivendell”, presi la palla al balzo. Non ricordo esattamente cosa dissi a Viterbo in quel lontano giugno 2004 (dovrei cercar gli appunti di allora), ma ricordo che pensai che questa bella ragazza voleva morire in battaglia, per conquistarsi gloria imperitura, e invece sopravviveva. E mi sovvenne che, nelle leggende delle Dolomiti v’era una guerriera che s’era ripromessa di appendere l’arco al chiodo, per così dire, ma scendeva in campo a combattere una battaglia cruciale per il suo popolo e moriva, lei che avrebbe voluto smettere di combattere.

Mappa del Regno dei FanesLa cosa sembrò finire li, ma questo accostamento aveva, per così dire, messo un semino nel mio cervello. Nell’estate del 2006 ero al Rifugio Nuvolau dopo pranzo e il tempo non era buono; avevo tempo da perdere prima di rimettermi in cammino e il semino iniziò germogliare. Mi misi a scrivere punti di contatto e punti di differenza nelle storie delle due eroine. Ero così concentrato a scrivere che, nella stanza semivuota, il rifugista si incuriosì e mi chiese se stessi scrivendo poesie. No, gli risposi, e gli spiegai grossomodo cosa stessi facendo.
Tornato a casa, con i testi di Tolkien e di Wolff alla mano, controllai gli spunti presi in montagna a memoria e mi misi a studiare, a confrontare, ad approfondire. Per Eowyn, ben descritta da Tolkien, mi fu d’aiuto – anzi, mi aprì gli occhi – la Tolkien Encyclopedia, ponderoso volume che mi mostrò una Eowyn abbastanza diversa da come l’avevo “capita” fino ad allora.

Falzo rege pietrificatoUlteriore segno, qualora ce ne fosse bisogno, che è sempre possibile approfondire ancora, vedere le cose in maniera diversa da quella che ci è propria, scoprire sfaccettature del personaggio che ci erano sfuggite o che non eravamo stati in grado di vedere precedentemente. Per Dolasilla la cosa fu più difficile; a me che non conosco il tedesco erano preclusi sia i testi originali di Wolff sia le analisi della prof. Ulrike Kindl. Mi basai sulla traduzione italiana della saga dei Fanes in mio possesso e cercai altri spunti in rete, trovando il sito di Adriano Vanin, esperto dei Fanes. Ci scambiammo alcune mail e gettammo le basi per un’amicizia che dura tutt’ora. Il risultato di tanto lavorio lo presentai il 20 ottobre 2006 durante Paesaggi dalla Terra di Mezzo, organizzato dall’ArsT alla libreria Bibli a Roma,
durante la seconda edizione di Tolkieniana.net nel 2007 e poi il 9 agosto 2007 all’interno del Primo Festival delle Leggende Ladine. Il lavoro è ora sintetizzato nel testo ora scaricable: Due figure a confronto: Éowyn e Dolasilla. Spero la sua lettura stimoli a conoscere, o ad approfondire, se già le conoscete, le storie di queste due “principesse guerriere”.

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