L’ateneo di Parma, che già da alcuni anni si distingue per il suo interesse nei confronti delle lingue costruite da Tolkien, torna a proporre questo mese un nuovo appuntamento culturale imperdibile per tutti i tolkieniani amanti di elfico e non solo: il 13 marzo, dalle 15:30 alle 17:00, presso la sezione di anglistica del Dipartimento delle Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese Culturali si terrà l’incontro From J.R.R. Tolkien and Anthony Burgess to Star Wars: Translating Artificial Languages, tenuto dalla professoressa Michela Canepari. Non solo Tolkien quindi, ma anche altri grandi autori e il mondo del cinema, focalizzando su una delle saghe cinematografiche di maggior successo, ma non solo. Il seminario avrà luogo nell’Aula Miazzi/Magna del plesso dell’Area di Lingue e Letterature del Dipartimento DUSIC, nel viale San Michele 9.
L’ingresso è aperto a tutti.
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Università di Parma, a lezione da Cavini
Novembre si avvia alla sua conclusione con Tolkien che torna ancora una volta in università: dopo il corso di approfondimento e scrittura creativa all’università di Trento tenuto da Wu Ming 4 iniziato il 29 ottobre e terminato il 26 novembre, si torna all’università di Parma, dove l’Associazione Italiana Studi Tolkieniani tiene ormai da tre anni appuntamenti dedicati alle lingue costruite di Tolkien, quest’anno coinvolgendo lo studioso francese Edouard Kloczko. Giovedì 29 novembre è la volta dell’arte tolkieniana di varcare le soglie dell’università: Ivan Cavini, artista del fantastico di fama ormai conclamata, condividerà con gli studenti le sue esperienze nel campo artistico e culturale ”Andata e Ritorno”, viaggio nella creazione di un progetto artistico-culturale e relative applicazioni, organizzata dal Dipartimento delle Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese Culturali.
Le lingue di Tolkien di nuovo a Parma
Squadra vincente non si cambia. Così Tolkien è tornato tra i banchi dell’Università di Parma anche quest’anno, dopo il convegno dello scorso anno, Tolkien linguista e glottopoieta, che aveva visto riuniti nell’Ateneo emiliano studiosi italiani e d’Oltralpe per discutere del “vizio segreto” del Professore, quello per le lingue inventate e non. La collaborazione tra l’Università di Parma e l’Associazione Italiana Studi Tolkieniani si rinnova così per il terzo anno, dopo la prima lezione tenuta nel 2016 da Roberto Arduini nell’ambito del corso di Linguistica generale del professor Davide Astori. Ma questa volta niente grandi simposi di intellettuali, abbiamo deciso di tornare a coltivare ciò che ci sta più a cuore: il dialogo diretto con gli studenti. Come sempre, però, non a discapito della qualità: ospite d’onore di quest’edizione, infatti, è stato Edouard Kloczko, linguista francese tra i massimi esperti al mondo delle lingue artificiali di Tolkien. Ancora una volta tutto ciò è stato possibile grazie all’ospitalità del professor Davide Astori, docente di Linguistica generale ed esperantista dell’Ateneo parmigiano, e al lavoro di Roberto Arduini ed Elisa Sicuri, rispettivamente presidente e socia AIST. La lezione dal
titolo Constructed Languages, the case of J. R. R. Tolkien, tenutasi lunedì 24 settembre nell’aula K4 del Plesso di Lettere in via d’Azeglio, ha visto la nutrita partecipazione (ben 120 studenti!) di matricole provenienti dai corsi di laurea triennale in Lettere e Comunicazione e media contemporanei. Si è parlato di costruzione di mondi secondari e del ruolo delle lingue artificiali in questa mitopoeia, dei vari espedienti di Tolkien per dare maggiore veridicità alla sua creazione, dei complessi processi che hanno portato alla costruzione non di una ma plurime lingue e dialetti per i popoli di Arda, delle tormentate riscritture di materiali di lavoro ancora inediti e, infine, di quanto le lingue delle Terra di Mezzo abbiano in comune con le lingue naturali. Ma la lezione all’Università non è stato un unicum isolato. Le lingue di Tolkien, infatti, hanno avuto ampio spazio anche nel weekend immediatamente precedente (22-23 settembre) a Dozza, sui colli bolognesi, a Fantastika, la Biennale d’arte del fantastico, dove hanno trovato ampio seguito altri workshop e conferenze di Edouard Kloczko. Il fulcro delle “attività linguistiche” è stato il Centro Studi – la Tana del Drago appena inaugurato, che nel prossimo futuro diventerà un punto di riferimento imprescindibile non solo per tutte le attività culturali che ruotano attorno alle opere del Professore, ma anche per parlare di lingue elfiche a tutti i livelli. Che si tratti di capire cosa abbia spinto un semplice filologo a costruire un intero mondo per dare dimora alle proprie creazioni linguistiche (che non si limitano certo ai cinematograficamente noti quenya e sindarin! La questione è molto più complessa…) a questioni grammaticali più tecniche, le lingue elfiche, come l’intera opera tolkieniana, sono e devono rimanere patrimonio di tutti e non competenza esclusiva di pochi appassionati e luminari. Proprio per questo l’Associazione
Italiana Studi Tolkieniani va fiera della propria ormai consolidata collaborazione con l’Università di Parma, che permette di aprire tavoli di discussione di alto livello accademico, ma allo stesso tempo di instaurare un dialogo diretto con gli studenti che in questo modo hanno occasione di conoscere più da vicino sia la nostra realtà associativa che l’ambiente che ruota intorno agli studi tolkieniani in Italia, con luci e ombre. Allo stesso tempo grandi soddisfazioni ci hanno riservato tutti coloro che a Fantastika sono venuti a sentire parlare di lingue elfiche, persone di ogni età, provenienti da tutta Italia e con background culturali e personali diversissimi. Ma la cosa bella è proprio questa: a distanza di anni Tolkien continua a unire persone. Anche un argomento tra quelli più di nicchia come possono essere le lingue riesce a farlo, nonostante le aspettative. E si creano domande, dibattiti, scambi di contatti, materiali e (come potrebbero mancare?) libri. L’Emilia Romagna è sicuramente un territorio che, in termini “tolkieniani”, è riuscito a crescere moltissimo negli ultimi anni e credo di non sbagliare nel ricercare una delle cause di questo successo anche nella varietà di proposte culturali e, cosa più importante di tutte, nella capacità di far rete, qualità spesso carente negli ambienti tolkieniani italiani. L’Università di Parma, l’Istituto Filosofico di Studi Tomistici con Claudio Testi e i suoi Tolkien Lab, lo smial Overhill a Bologna, Ivan Cavini e Fantastika a Dozza (e da ora anche il
Centro Studi) più una costellazione di soci volenterosi e connessi da forti legami di amicizia… tutto ciò ha contribuito a rendere l’Emilia un terreno florido per Tolkien e i suoi appassionati. A qualunque livello: che si voglia parlare di pubblicazioni accademiche, di divulgazione, di arte, di giochi da tavolo o del semplice piacere di stare insieme. Le lingue elfiche e Tolkien all’Università di Parma (e tutti ben sappiamo quanto sia difficile parlare di Tolkien nell’Università italiana…) quindi sono solo l’ultimo esempio di ciò che una piccola compagnia di hobbit è in grado di fare quando sceglie di lasciare per un attimo le comodità della Contea e mettersi in cammino per le Terre Selvagge per compiere grandi imprese.
Elisa Sicuri
ARTICOLI PRECEDENTI:
– Leggi l’articolo “Tolkien linguista”: il resoconto del convegno di Parma
– Leggi l’articolo Parma e Trento: ecco i programmi dei convegni!
– Leggi l’articolo Tolkien all’università: le lingue elfiche a Parma
– Leggi l’articolo Cosa sta succedendo alle lingue elfiche?
– Leggi l’articolo L’AIST a Liège – 1: i corsi di lingua elfica
– Leggi l’articolo A FantastikA le lingue elfiche: iscriviti subito!
– Leggi l’articolo Fantastika, programma del 22 e 23 settembre
LINK ESTERNI:
– Vai alla pagina facebook Centro Studi – la Tana del Drago
– Vai al sito ufficiale di Fantastika
– Vai al sito dell’Istituto Filosofico di Studi Tomistici
– Vai alla pagina facebook dello smial Overhill, i Sopracolle – Tolkieniani a Bologna
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2017: un anno intenso nel nome di Tolkien
Il 2017 si era prospettato fin dall’inizio un anno topico per il mondo tolkieniano, con la ricorrenza di molti importanti anniversari (come i i quarant’anni del Il Silmarillion e gli ottanta de Lo Hobbit), e l’Associazione Italiana Studi Tolkieniani si è impegnata come non mai nella diffusione e nell’approfondimento delle opere del Professore, con la partecipazione a manifestazioni divenute ormai un punto d’incontro fisso e l’organizzazione di nuovi eventi, nuove pubblicazioni ed il ritorno di iniziative di successo quale il Lords for the Ring – Tolkien Art Calendar. Ripercorriamo insieme l’anno appena conclusosi, tra conferenze, feste e pubblicazioni.
“Tolkien linguista”: il resoconto del convegno di Parma
Venerdì primo dicembre si è svolto a Parma il convegno “Tolkien linguista e glottopoieta”, il primo dei due eventi universitari che avevamo annunciato il mese scorso: si tratta di due approfondimenti centrati rispettivamente sull’amore di Tolkien per le lingue e sul ruolo delle sue opere nella letteratura.
Per chi non è potuto essere presente al primo convegno, ecco il resoconto della nostra promotrice dell’evento, nonché relatrice, Elisa Sicuri!
Parma e Trento: ecco i programmi dei convegni!
Due convegni, un solo progetto. Le Università degli Studi di Parma e Trento e l’Associazione Italiana Studi Tolkieniani presentano il ciclo Tolkien tra lingua e scrittura, che si compone di due convegni nella prima metà di dicembre: il primo dicembre a Parma Tolkien linguista e glottopoieta; il 14 e 15 dicembre a Trento Tolkien e la letteratura della Quarta Era. Il progetto vuole porre l’attenzione su due aspetti fondamentali che caratterizzano le opere dello scrittore inglese: l’amore per le lingue e il suo ruolo nella letteratura contemporanea.
L’autunno dell’AIST: due convegni, due festival e due fiere
Finita la torrida estate con le piogge tanto attese, ecco che ricominciano le attività anche della nostra Associazione. Settembre è il mese tolkieniano per eccellenza visto che vi cadono due anniversari importanti, come l’anniversario della scomparsa di Tolkien – il 2 settembre – e il compleanno di Bilbo e Frodo Baggins, chiamato Hobbit Day – il 22 settembre – festeggiato ormai in tutto il mondo. In passato il mese era anche l’occasione per tenere eventi dedicati a J.R.R. Tolkien in molte parti d’Italia, ma il 2017 vede un impoverimento di questa consuetudine, con l’unica eccezione del Raduno tenuto a San Marino, di cui abbiamo scritto qui. Con l’arrivo dell’autunno, però, anche l’AIST torna a incontrare gli appassionati con una fitta serie di eventi con al centro il Professore.
E si tratta di cose importanti: due convegni, due festival e due fiere.
