Francia, su Tolkien tanti romanzi e critica

libri tolkieniani in franceseNegli ultimi anni l’editoria francese ha visto un numero sempre maggiore di traduzioni legate al mondo tolkieniano, sia per quanto riguarda le opere del Professore che per la saggistica. La nazione in cui vive l’erede del Professore, il figlio Christopher, non manca di dimostrare il suo interesse per l’autore britannico, come avevamo già avuto modo di constatare questo stesso anno con l’iniziativa dedicata alla realizzazione degli arazzi della Terra di Mezzo a Aubusson, e uno dei nipoti del Professore è coinvolto in prima linea nella traduzione in francese di molte delle opere tolkieniane.

Ecco svelata l’arte di scrivere in Tengwar

Elfo che scrive - Simona CavalettaA lungo i Primogeniti dimorarono nella loro prima casa accanto all’acqua sotto le stelle, e percorsero la Terra pieni di ammirazione; e presero a formare discorsi e a dar nome a tutte le cose che scorgevano. Chiamarono se stessi Quendi, che significa “coloro che parlano con voci”.
Come tutti sappiamo, il germe che sta alla base del legendarium di J.R.R. Tolkien è il suo amore per le lingue: fu per dare vita alle lingue elfiche che il Professore decise di creare un popolo che le parlasse, e un mondo nel quale questi potessero vivere e dare origine a storie e leggende. Le lingue elfiche hanno quindi un lessico, una grammatica, un proprio sistema di scrittura, una storia e un’evoluzione legate ai popoli che le parlano, proprio come succede per le lingue naturali.
Si tratta quindi di un argomento che da sempre suscita curiosità e affascina i lettori: per questo motivo l’AIST ha deciso di dedicare proprio alle tengwar il primo volume di una nuova collana dedicata alle lingue della Terra di Mezzo.

Come scrivono gli Elfi? Ora c’è il crowdfunding

Le tengwar e il sindarinDa sempre le lingue inventate da Tolkien affascinano moltissimi lettori, e come ben sappiamo, furono proprio queste il germoglio dal quale nacque tutta la mitologia del Professore: «Alla base c’è l’invenzione dei linguaggi. Le ‘storie’ furono create per fornire un mondo ai linguaggi e non il contrario. Per me, viene prima il nome e poi la storia» (Lettera 165). Per tutti gli appassionati di questi linguaggi, di quelli elfici in particolare, è aperto in questi giorni su Kickstarter un crowdfunding da non perdere. La raccolta ha come fine la pubblicazione di un libro intitolato The Elvish Writing Systems of J.R.R. Tolkien, in lingua inglese, scritto dal giovane studioso inglese Matt (Matthews) Coombes. Tale libro si propone di essere una guida scrupolosa e accurata ai sistemi di scrittura degli Elfi tolkieniani,
Campagna di Kickstartere comprenderà le Tengwar, le Sarati e il Cirth, e le rispettive applicazioni sia per quanto riguarda il Quenya, sia il Sindarin. Il testo è accessibile anche a lettori non specialisti, ma illustra comunque l’argomento in maniera accurata: Coombes specifica infatti di voler anche spiegare da dove queste lingue derivino e su cosa si basino. Afferma inoltre di aver già domandato alla Tolkien Estate il beneplacito per la pubblicazione e il permesso di usare font e citazioni originali.

Tre call for papers su Tolkien dagli Usa

Studiosi: Janet Brennan CroftIl ruolo delle donne, il rapporto tra terra e i suoi abitanti, e la nascita della letteratura fantasy postbellica. A ciascuno di questi interessanti temi, tutti in rapporto con J.R.R. Tolkien, è dedicato un call for papers, cioè un invito a inviare saggi per un libro o una rivista oppure testi per una conferenza in un convegno. La primavera porta una ventata di novità negli studi tolkieniani. La curatrice, Janet Brennan Croft, è una vecchia conoscenza del mondo tolkieniano (ne abbiamo parlato qui e qui): bibliotecaria in capo alla University of Oklahoma, è autrice di numerosi libri su Tolkien (tra cui Tolkien and Shakespeare e War and the Works of J.R.R. Tolkien, che nel 2005 ha vinto il Mythopoeic Society Award). La poliedrica studiosa si dedica da alcuni anni all’organizzazione della Mythcon, la manifestazione annuale della Tolkien Society in Usa, cioè la Mythopoeic Society, di cui è anche responsabile editoriale della rivista specializzata Mythlore. Proprio nell’ambito della Mythcon nascono i tre call for papers. Ma andiamo in ordine di scadenza.

Le lingue di J.R.R. Tolkien. Esce Vinyar Tengwar 50

Logo Vinyar TengwarPer tutti gli appassionati di J.R.R. Tolkien che sono interessati ai suoi linguaggi inventati, una notizia molto gradita giunge da Carl F. Hostetter. Il cinquantesimo numero della rivista linguistica specializzata curata dalla Elvish Linguistic Fellowship (la Compagnia Linguistica Elfica, abbreviato E.L.F.), Vinyar Tengwar, è finalmente all’orizzonte! Per gli esperti di lingue tolkieniane la Elf è una vera e proprio istituzione, continua fonte primaria di perle linguistiche.