L’AIST a Trieste

Nel mese di novembre, a Trieste – la città che ospita la mostra “Tolkien: uomo, professore autore” –, si terranno ben cinque incontri pubblici con altrettanti soci dell’AIST, quattro dei quali fanno parte del programma correlato alla mostra stessa.

I soci invitati

La prima conferenza in ordine cronologico si colloca all’interno del Trieste Science+Fiction Festival e sarà quella di Wu Ming 4, romanziere e saggista, intitolata Difendere la Terra di Mezzo, come il titolo di un suo libro (Bompiani 2023). Si terrà lunedì 3 novembre alle ore 18:00 al cinema Ariston. L’intervento sarà dedicato a illustrare la radicale rilettura del Legendarium tolkieniano recentemente proposta dagli allievi del filosofo e critico letterario Fredric Jameson, all’insegna della relatività del punto di vista e della critica dell’ideologia. Una prospettiva che apre i confini della Terra di Mezzo a nuove interpretazioni e chiavi di lettura.

Venerdì 7 novembre, alle ore 17:30, Ivan Cavini condurrà una visita guidata alla sezione artistica della mostra “Tolkien: uomo, professore, autore”, e replicherà il giorno dopo, sabato 8 novembre, alle ore 11:00. Sempre l’8 novembre, alle ore 16:00, Ivan Cavini terrà il workshop della durata di tre ore per aspiranti illustratori e appassionati di arte fantastica. A partire dalla sua trentennale esperienza lavorativa, Cavini metterà all’opera i partecipanti a partire dalla lettura ad alta voce di brani descrittivi per poi procedere alla visualizzazione dei personaggi scelti. Artista e illustratore, Ivan Cavini è noto al grande pubblico soprattutto per i progetti legati a Tolkien. È direttore creativo del Greisinger Museum, che ospita la più grande collezione di opere d’arte ispirate ai libri di Tolkien; realizza illustrazioni e scenografie per case editrici, musei, studi d’animazione e agenzie di comunicazione; è docente presso la Nemo Academy di Firenze e ideatore e coordinatore della biennale d’illustrazione “FantastikA”, che si svolge nel borgo medievale di Dozza (BO). La sua pubblicazione più nota è Middle-Art Book (Eterea 2023).

Venerdì 14 novembre, presso la sala conferenze del Salone degli Incanti, alle ore 17:30, il presidente dell’AIST Stefano Giorgianni parlerà de “L’immaginario tolkieniano nel panorama musicale”. Già autore del saggio J.R.R. Tolkien, il signore del metallo (Tsunami 2014), il primo libro a esplorare in maniera puntuale ed esaustiva l’immenso impatto di Tolkien sul panorama heavy metal e non solo, Giorgianni è noto nel mondo tolkieniano soprattutto per essere il traduttore della Storia della Terra di Mezzo (Bompiani), giunta al settimo volume.

Domenica 7 dicembre alle ore 16:00, presso il Salone degli Incanti, sarà la volta di Roberto Fontana, con il laboratorio “Come scrivevano gli Elfi – Elementi di calligrafia Tengwar”. Il laboratorio sarà della durata di un’ora e mezza, a partecipazione gratuita. Appassionato lettore di Tolkien, Roberto Fontana è noto sia in Italia che all’estero come autore e saggista fantasy. Calligrafo egli stesso, grazie alla sua conoscenza e pratica delle lingue e delle calligrafie della Terra di Mezzo, ha pubblicato recentemente i volumi Come scrivevano gli Elfi, Manuale di calligrafia Tengwar (Eterea, 2022) e Come si chiamavano gli Elfi – Esseparma Quenderinwa (A.Car. 2025). Il suo saggio più famoso, Guida per viaggiatori nella Terra di Mezzo (L’età dell’Acquario, 2010) è un invito a tutti gli appassionati di fantasy a vivere un’esperienza in bilico fra la realtà e la fantasia percorrendo le vie e le contrade di Arda. Nel volume Canti e preghiere della Terra di Mezzo, l’autore esplora la religiosità e la musicalità che traspare nelle opere del professore di Oxford, traducendo preghiere e inni tradizionali o proponendo canzoni scritte da lui stesso nella lingua degli Elfi.

Infine, giovedì 11 dicembre, al Museo LETS Letteratura, alle ore 18:00, Roberto Arduini terrà una conferenza dal titolo “I Quaderni di Arda: le nuove strade di Tolkien – Scoprire la Terra di Mezzo tra testi, film e fantasia”. Già presidente dell’AIST e direttore de I Quaderni di Arda, rivista promossa dall’Associazione Italiana Studi Tolkieniani, giunta al suo quinto numero, Arduini guiderà il pubblico in un viaggio immaginario tra le pieghe nascoste dei testi e le curiosità sull’autore, per raccontare la via italiana agli studi tolkieniani. Il principale contributo della rivista in Italia consiste nell’aver dato una sede stabile e scientificamente riconosciuta agli studi tolkieniani, favorendo il dialogo tra studiosi italiani e internazionali. In un panorama in cui Tolkien era spesso affrontato solo in chiave divulgativa, I Quaderni di Arda hanno contribuito a legittimare e consolidare la ricerca accademica sull’autore, inserendo l’Italia nel circuito internazionale degli studi tolkieniani e valorizzando una prospettiva critica e culturale originale.

 

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– Leggi l’articolo Trieste, dal 19 settembre apre la mostra su Tolkien
– Leggi l’articolo Chiude la mostra: 68mila visite a Venaria Reale
– Leggi l’articolo Torino, la mostra su Tolkien apre a Venaria
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– Leggi l’articolo Il ministro Sangiuliano: «La mostra su Tolkien è un regalo»

LINK ESTERNI
– Vai al sito web del Trieste Science+Fiction Festival
– Vai al sito web della Mostra: Tolkien. Uomo, Professore, Autore al Salone degli Incanti

 

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Rings 70: i due giorni
di studio dell’AIST

È stato un fine settimana intenso quello del 27 e 28 settembre a Dozza Imolese, dove, nella suggestiva sala grande della rocca sforzesca, l’AIST ha celebrato a modo suo il settantennale della pubblicazione di The Lord of the Rings. E il modo dell’AIST è come al solito organizzare conferenze che approfondiscano i vari aspetti dell’opera del Professore. Al tavolo dei relatori nell’arco delle due giornate si sono alternati studiosi dell’AIST, traduttori, accademici e divulgatori tolkieniani, provenienti da vari angoli d’Italia e appartenenti a varie generazioni.
Tuttavia il primo dato che è bello rilevare riguarda la partecipazione. A fronte di argomenti anche complessi e quanto mai variegati, la sala da sessanta posti è sempre stata piena o quasi, e non solo di soci e socie dell’AIST. Andrebbe aggiunto anche un dato anagrafico non secondario: oltre metà dell’uditorio era giovane.

Il sabato

Sabato mattina, dopo i saluti istituzionali, ha aperto le danze il socio fondatore romano Lorenzo Gammarelli, traduttore dell’epistolario tolkieniano, il quale ha ripercorso le tappe della travagliata storia del Signore degli Anelli in Italia, fino ai giorni nostri. A seguire, la giovane socia romagnola Virginia Cavalli, filologa germanica e docente di tedesco, già collaboratrice della rete dei Tolkieniani Italiani, ha parlato del rapporto tra studio accademico e narrativa in Tolkien, ovvero dell’impatto dello studio dell’anglosassone sulla produzione del suo mondo fantastico, e in particolare del rapporto tra il Beowulf e Lo Hobbit.
Barbara SanguinetiIn seguito, la socia torinese Barbara Sanguineti, ha tenuto una bella dissertazione, o forse una provocazione, sul personaggio di Tom Bombadil, visto come un trickster mancato, ovvero come una figura che contiene diverse caratteristiche chiave dell’archetipo mitico, eccetto l’ambiguità morale.
Si è così conclusa la sessione mattutina. Il pomeriggio è stato invece dedicato all’anteprima del nuovo numero dei «Quaderni di Arda», che uscirà a inizio novembre, e si intitolerà Tolkien oltre Tolkien: eredi ed eretici. La rivista avrà un nuovo formato online e open access, nonché un nuovo editore accademico (un salto di qualità di cui parleremo a tempo debito). Il socio fondatore Wu Ming 4 ha introdotto gli interventi di tre contributori del nuovo numero. Alessandro FambriniAlessandro Fambrini, professore di letteratura tedesca all’università di Pisa ed esperto di fantascienza, ha parlato di Michael Moorcock, il più “eretico” e irriverente dei discendenti letterari di Tolkien, con una panoramica sulla sua sconfinata produzione narrativa e sulle sue celebri prese di posizione contro il padre edipico del fantasy contemporaneo. Edoardo Rialti, fiorentino, traduttore di narrativa fantastica e critico letterario, ha parlato invece di Richard K. Morgan, classe 1965, scrittore britannico di fantascienza cyberpunk e di fantasy, che con la sua trilogia Quel che resta degli eroi ha omaggiato e al tempo stesso preso le distanze da Tolkien. Infine Andrea Cassini, scrittore e traduttore, con una formazione da filologo medievale, ha introdotto l’opera narrativa dell’autore sino-americano Ken Liu. È una saga ambientata in un mondo fantasy che sembra uscito proprio dall’intersezione tra due culture e che assomiglia al sud-est asiatico ma con un retroterra storico più simile a quello americano. Forse la narrativa fantastica asiatica cosiddetta silkpunk è quanto di più lontano dall’opera di Tolkien, ma al tempo stesso proprio autori “ponte” come Liu non possono esimersi dal confrontarsi con il retaggio tolkieniano o l’imprinting che ha lasciato sul genere fantasy, quanto meno in Occidente.

La domenica

Paolo NardiLa sessione mattutina della domenica è stata aperta niente meno che dal nostro socio consigliere veneziano Paolo Nardi, traduttore, saggista e youtuber, ben noto alla comunità tolkieniana, il quale ha parlato sul tema dell’ambientalismo nell’opera di Tolkien, riferendosi al volume di imminente uscita in traduzione italiana, Ent, Elfi ed Eriador. La visione dell’ambiente nell’opera di J.R.R. Tolkien, di M. Dickerson e J. Evans (Fede e Cultura, 2025), da lui stesso tradotto.
Quindi è toccato alla neosocia friulana Erica Martin, scrittrice e storica dell’arte e della moda, che ha ricostruito l’abito di Arwen in una delle sue apparizioni più iconiche nel Signore degli Anelli, basandosi sul testo letterario e sulle possibili ispirazioni storiche di Tolkien. Hanno chiuso la sessione mattutina Roberto Arduini e Barbara Sanguineti, presentando l’artbook Galadriel: potere, bellezza e leggenda dell’Elfa suprema (Eterea, 2025), nel quale diverse illustratrici italiane si sono cimentate con il personaggio femminile più carismatico e conosciuto del Legendarium tolkieniano, a partire dalla bravissima Elisa Seitzinger, che ha realizzato l’immagine di copertina.
Adele LoiaNel pomeriggio, la neosocia Adele Loia, ricercatrice di Linguistica presso l’università di Bologna, affiancata da Roussel Magdi Sobih, ha presentato una bellissima ricostruzione dell’impianto linguistico sotteso alla subcreazione di Arda. Considerando come unico precedente illustre quello dell’ateneo di Parma, che da anni si occupa di questo tema, si può dire che finalmente a parlare di un aspetto cruciale della mitopoiesi tolkieniana sono stati degli studiosi di linguistica, cosa non scontata nemmeno all’estero, in area anglofona e non, e assolutamente rara in Italia. Meglio tardi che mai, verrebbe da dire. Poi è venuto il momento più carico di pathos, la performance di Riccardo Ricobello, amico dell’AIST, doppiatore e lettore di audiolibri, tra cui Lo Hobbit nella nuova traduzione di Wu Ming 4 (Storitel). Riccardo ha incantato la platea con tre brani dal Ritorno del Re: la carica dei Rohirrim, il risveglio di Sam a Cormallen, e il finale del romanzo, che ha fatto venire gli occhi lucidi a più di una persona presente.
Riccardo RicobelloHa concluso il ciclo di conferenze il socio Fabio Convenga, ricercatore presso il Gran Sasso Science Institute dell’Aquila, con una conferenza su Tolkien e la scienza. Convenga è partito dalla constatazione tolkieniana che Arda è una versione alternativa del nostro stesso mondo e quindi soggetta alle stessi leggi fisiche. In particolare, così come nel racconto scientifico l’universo è nato dal vuoto grazie a una complessa interazione di oggetti rappresentabili come onde, nel mito elfico Arda è nata dal vuoto grazie a un’altrettanto complessa interazione di suoni, cioè onde, emesse dagli Ainur sulla musica ispirata da Eru. La relazione ha incluso una scanzonata panoramica sulla storia della fisica nel mondo primario.

A latere

Come si era già rilevato in precedenti analoghi, il piano relazionale e il sodalizio si consolidano collateralmente alle conferenze. In questo caso non soltanto durante i pranzi e le cene “sociali” all’Osteria di Dozza, dov’è possibile ordinare una birra “Tolkieniana”, ma anche al bellissimo concerto che si è tenuto sabato sera al piccolo teatro comunale. I RuinThrone, gruppo power metal romano, infatti si sono esibiti in versione duo acustico, eseguendo non solo brani originali della band, ma anche cover dei grandi classici del rock che contengono riferimenti all’opera di Tolkien (Black Sabbath, Led Zeppelin, ecc, fino agli immancabili Blind Guardian). Una serata davvero speciale e molto intima.
È il caso di dire che se non ci fosse questo piano della socialità, tutti i risultati ottenuti dall’AIST in un decennio di storia, tutto il nostro curriculum unico in Italia, avrebbe meno valore. Ridendo e scherzando, discutendo e litigando, allentandosi e ricompattandosi… questa comunità di persone nata a metà del decennio scorso intorno all’interesse per l’opera di Tolkien non solo sopravvive – e non era scontato – ma prolifica anche, acquisendo nuovi soci e socie che non si limitano a fare numero, ma diventano parte attiva negli eventi culturali, nelle giornate di studio, negli incontri seminariali interni all’associazione. La Compagnia si allarga ed è un ottimo segno per una realtà piccola, decentrata e senza sponsorizzazioni di alcun tipo come l’AIST, che campa soltanto di credibilità, indipendenza e quote sociali. In questo senso un weekend come quello appena trascorso lascia davvero ben sperare per il presente e per il futuro.

 

ARTICOLI PRECEDENTI:
– Leggi l’articolo Rings70, intervista al gruppo RuinThrone
– Leggi l’articolo Rings70: a Dozza i 70 anni del Signore degli Anelli
– Leggi l’articolo Tolkien 50, ecco gli eventi più importanti
– Leggi l’articolo FantastikA 2024: ecco la forma del fantastico

LINK ESTERNI:
– Vai al sito ufficiale della Fondazione Dozza Città d’Arte
– Vai al sito ufficiale del Comune di Dozza

 

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Anche a Malta nasce
la Tolkien Society

Dal 22 al 24 Agosto presso il Teatru Salesjan di Sliema si è tenuto il primo Tolkien Fest” dell’isola di Malta. Scopo dichiarato dell’evento è stato quello di radunare gli appassionati del mondo tolkieniano di ogni genere ed età, dai lettori più tranquilli ai fanatici dei quiz. Organizzato dal Rev. Robert Falzon, SDB, il raduno è stato promotore della prima sezione della Tolkien Society maltese.

Il Festival

Nell’atmosfera tranquilla ed accogliente del teatro salesiano hanno trovato spazio letture, giochi e attività per bambini ma anche conferenze tenute dagli studiosi e appassionati tolkieniani maltesi. Nel corso del festival si sono tenuti una sessione di silent reading (denominata “Fantasy Realms: A Reading Gathering”), un giorno di “Table Top Game Fellowship”, dedicato ai giochi da tavolo tolkieniani e una serata di quiz tolkieniani chiamata “Riddle in the Dark: Tolkien Quiz Night”. All’intrattenimento di bambini e famiglie è stato dedicato un momento definito “Little Hobbit’s Hour” mentre i fan più adulti hanno potuto partecipare all’“Evening at the Prancing Pony”, un cocktail party a tema tolkieniano con interventi open mic. Il festival si è infine concluso con un barbecue comunitario dal nome evocativo, “A Much Expected Party”.
Nel corso della serata dedicata al pubblico adulto non sono mancati gli interventi di divulgazione tenuti da appassionati e studiosi maltesi tra i quali lo stesso organizzatore Rev. Robert Falzon (che si è concentrato sull’analisi del personaggio di Sauron come villain moderno, manipolatorio e ossessionato dall’ordine), David Zammit (dell’Associazione degli studenti di Inglese dell’Università di Malta), François Zammit (studente di dottorato e lecturer presso il Dipartimento di Filosofia dell’Università di Malta), prof. Krista Rutter Bonello Giappone (Professoressa Associata dell’Università di Malta), Myron Ellul (scrittore ed attore), Tamara Mallia (Vice Presidente dell’Associazione degli studenti di Inglese all’Università di Malta) e Dr. Joseph St John (i cui studi si sono focalizzati sulla poetica in Old English).

Eventi come questo, dedicati a un pubblico eterogeneo, possono essere viatico per il consolidamento di una nascente comunità tolkieniana fatta non solo di appassionati ma anche di studiosi in grado di contribuire alla diffusione in ambito accademico dell’opera del Professore. Con l’augurio che lo spirito di condivisione, che permea la letteratura tolkieniana, si conservi in futuro e sia il faro per l’organizzazione di altre manifestazioni e per uno studio scevro da sterili personalismi.

 

ARTICOLI PRECEDENTI
– Leggi l’articolo Trieste, dal 19 Settembre apre la mostra su Tolkien
– Leggi l’articolo A Tradate (VA), Tolkien tra pineta e planetario
– Leggi l’articolo Rings70: a Dozza i 70 anni del Signore degli Anelli
– Leggi l’articolo Gorizia, c’è la Hobbiton dal 12 al 14 Settembre

LINK ESTERNI
– Vai alla pagina Facebook dell’evento

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Trieste, dal 19 settembre apre la mostra su Tolkien

TriesteDopo le tappe di Roma, Napoli, Torino e Catania, sarà Trieste l’ultima città a ospitare “Tolkien. Uomo, Professore, Autore”, la grande mostra dedicata a J.R.R. Tolkien, scrittore inglese de Il Signore degli Anelli. Su forte impulso del Comune di Trieste – come recita la velina del Ministero della Cultura – l’esposizione artistica sarà visitabile dal 19 settembre 2025 all’11 gennaio 2026 al Salone degli Incanti – l’ex Pescheria centrale, sede del Centro Espositivo d’Arte Moderna e Contemporanea su Riva Nazario Sauro 1 – che riaprirà proprio in occasione della mostra.

Un viaggio lungo la penisola

mostra TolkienLa mostra dedicata a Tolkien ha registrato un grande successo di pubblico. È stata inaugurata a Roma, presso la Galleria Nazionale di Arte Moderna, dal 15 novembre 2023 all’11 febbraio 2024, accogliendo oltre 80.000 visitatori in circa tre mesi (89 gg.). Si è spostata poi a Napoli, presso il Palazzo Reale, dal 16 marzo 2024 al 2 luglio 2024, dove ha registrato oltre 149mila ingressi, come comunicato dal Ministero (109 gg.). Trieste museoL’esposizione si è poi spostata nella splendida Reggia di Venaria a Torino, dal 19 ottobre 2024 al 16 febbraio 2025, ospitando 67.796 visitatori in 105 giorni di apertura. Infine, la mostra si è spostata a Catania, presso il Palazzo della Cultura, dal 7 marzo fino al 31 luglio 2025. I dati di affluenza per la tappa di Catania non sono ancora disponibili, ma l’interesse per l’universo tolkieniano si conferma alto. La mostra è stata ideata dal Ministero della Cultura in collaborazione con l’Università di Oxford ed è stata realizzata da C.O.R. Creare Organizzare Realizzare con l’Associazione Culturale Costruire Cultura, con la curatela di Oronzo Cilli e la co-curatela e l’organizzazione di Alessandro Nicosia. A Trieste, l’ultima tappa giunge grazie al sostegno del Comune di Trieste e della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e al MiC che ne ha promosso la progettazione.

Una mostra fortemente voluta

Trieste museoL’evento è inserito nel palinsesto di “Go! 2025! ” e l’approdo dell’epopea tolkeniana al Salone degli Incanti – sostenuto dal Comune e dalla Regione – è stato fortemente voluto da Fratelli d’Italia, che con la deputata Nicole Matteoni ha convinto il ministero della Cultura dell’opportunità di trasferire la mostra anche a Trieste. Al capogruppo dei meloniani in Consiglio regionale Claudio Giacomelli spetta invece il merito di aver spinto per un finanziamento regionale da 500 mila euro a copertura totale della mostra, inclusi servizi di videosorveglianza, assistenza al pubblico, biglietteria e funzionamento della sala espositiva.
Trieste museoLa mostra si articola in tre sezioni principali. La prima, L’Uomo, presenta la vita personale di Tolkien attraverso fotografie, lettere e oggetti che rivelano i suoi affetti, il percorso di studi e le esperienze della Prima Guerra Mondiale. La seconda sezione, Il Professore, mette in luce il suo ruolo accademico all’Università di Oxford, sottolineando i contributi fondamentali alla linguistica e alla filologia. Infine, L’Autore approfondisce le sue opere più celebri, Lo Hobbit e Il Signore degli Anelli, esponendo prime edizioni, illustrazioni originali e una ricostruzione del pub Eagle and Child dove Tolkien si incontrava con altri scrittori. La mostra, promossa dal Ministero della Cultura e in collaborazione con l’Università di Oxford, celebra l’eredità duratura di Tolkien nel fantasy e la sua influenza su arte, musica e cinema.

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– Leggi l’articolo Chiude la mostra: 68mila visite a Venaria Reale
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LINK ESTERNI
– Vai al sito web del Salone degli Incanti

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Gorizia, c’è la Hobbiton
dal 12 al 14 settembre

Dopo l’edizione del 2024 di Pordenone (ne abbiamo parlato qui), torna anche quest’anno, con la sua XXIX edizione, la Hobbiton. L’evento tradizionale organizzato dalla Società Tolkieniana Italiana (STI) in collaborazione con il Circolo Culturale Eureka si terrà quest’anno a Gorizia fra il 12 (serata introduttiva) e il 14 settembre.

Le precedenti edizioni

La Hobbiton è probabilmente la manifestazione tolkieniana più longeva. È nata nel 1994 con la nascita della Società Tolkieniana Italiana e da allora si è svolta quasi continuativamente per arrivare quest’anno alla XXIX edizione. A differenza di altri festival, quello della STI storicamente non ha avuto una sede fissa, ma è stato organizzato in differenti location nel corso degli anni. Negli ultimi 15 anni la Hobbiton è stata infatti organizzata: a Pordenone nel 2022 e nel 2024, a Monopoli e a Manerba del Garda nel 2019, al Castello di Cellammare nel 2018, al Castello di Bisceglie nel 2016, al Castello di Trani nel 2015, a Barletta nel 2014, a Montefiorino nel 2013 e a Palombara Sabina nel 2011 e nel 2012.

Il programma del 2025

L’evento si aprirà con un’anteprima venerdì 12 e proseguirà nel fine settimana con conferenze dedicate a J.R.R. Tolkien e alla Terra di Mezzo, musica dal vivo, animazioni, spettacoli e stand tematici.

Il programma completo è disponibile qui. Nel seguito le conferenze ed eventi principali:

VENERDÌ 12 SETTEMBRE – ANTEPRIMA

Kulturni Dom – Ridotto, Via I. Brass 20

  • Ore 18:00 – Conferenza dedicata a Tom Bombadil
    Relatori: Paolo Gulisano, Matteo Sarcinelli, Giulio Leone
  • Ore 20:45 – Prima dell’opera lirica “TOM
    Sala Grande del Kulturni Dom

SABATO 13 SETTEMBRE – GIORNATA CENTRALE

Sala del Caminetto – UGG, Via G. Rismondo 2

  • Ore 10:00 – Saluti istituzionali
  • Ore 10:30 – Il mito nordico in Tolkien: Arda e Midgard all’ultimo confine
    Relatore: Manuel Massimiliano La Placa
  • Ore 11:30 – Le lingue di Tolkien attraverso i suoi scritti
    Relatore: Gianluca Comastri
  • Ore 12:30 – Gli alberi ne Il Signore degli Anelli
    Relatore: Andrea Cosma
  • Ore 15:30 – La caduta di Númenor e la violazione del patto con la Natura
    Relatrice: Luisa Rainer Chiap
  • Ore 16:45 – Le origini nascoste della Terra di Mezzo: Tolkien e l’inconscio
    Relatori: Claudia Giordani e Luigi Zumbo
  • Ore 18:00 – Intervento di Shaun Gunner (Tolkien Society UK) e Mina Lukić (Società Tolkieniana Serba)

DOMENICA 14 SETTEMBRE – CONCLUSIONE

Sala del Caminetto – UGG

  • Ore 10:00 – La traduzione italiana del Signore degli Anelli e il suo impatto culturale
    Relatore: Marco Leonardi
  • Ore 11:15 – Creature magiche europee e le loro omologhe in Tolkien
    Relatrice: Nataša Cvijanović
  • Ore 12:30 – Tolkien-economics: il mercato di Tolkien nel mondo
    Intervista a Alessandro Stanchi, condotta da Manuel M. La Placa
  • Ore 15:00 – Tolkien e il mos maiorum: valori e tradizioni universali
    Relatore: Mario Polia
  • Ore 16:30 – Tavola rotonda con i presidenti delle società tolkieniane presenti

ARTICOLI PRECEDENTI:
– Leggi l’articolo Pordenone, la Hobbiton il 27-29 settembre
– Leggi l’articolo 22-23 giugno, a Monopoli la Hobbiton numero XXV
– Leggi l’articolo Hobbiton XXVI – I Regni del Nord a Manerba del Garda
– Leggi l’articolo A Barletta va in scena la Hobbiton
– Leggi l’articolo La Hobbiton va al sud: sarà nel castello di Barletta
– Leggi l’articolo Hobbiton XX in Emilia: il programma definitivo

LINK ESTERNI:
– Vai al sito della Società Tolkieniana Italiana
– Vai al sito di Hobbiton Folk
– Vai al sito del Circolo Culturare Eureka

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Rings70: a Dozza i 70 anni del Signore degli Anelli

Tana del Drago: mappaIn occasione dei settant’anni del Signore degli Anelli, l’AIST organizza una due giorni di conferenze e attività in quello che è da anni il centro delle manifestazioni associative, Dozza. Il 27 e 28 settembre sarà possibile ascoltare alcuni dei maggiori esperti di Tolkien in Italia, nonché docenti e traduttori che hanno contribuito al nuovo numero dei Quaderni di Arda. In aggiunta, il pomeriggio di sabato 27, sarà possibile partecipare a una speciale Caccia al Tesoro a tema tolkieniano.

Foto dei RuinThorne travestiti da NazgulLa sera di sabato 27, invece, presso il teatro comunale, suonerà in acustico il gruppo romano dei RuinThrone, autore di un album interamente ispirato al Legendarium, ‘The Unconscious Mind of Arda’. In Rocca verrà allestita una mostra a tema (accessibile previo acquisto del biglietto di ingresso alla Rocca). Nelle due giornate sarà inoltre possibile visitare la Tana del Drago, sede dell’AIST.

Le conferenze alla Rocca di Dozza

A partire dalla mattina di sabato 27 settembre, alla Rocca di Dozza, si susseguiranno interventi che si concentreranno sia sul Signore degli Anelli che su alcune sfumature dell’opera tolkieniana in genere. Ad aprire ci sarà Lorenzo Gammarelli, socio fondatore AIST e traduttore delle Lettere, che illustrerà la storia del capolavoro del Professore in Italia. A seguire Virginia Cavalli, neosocia AIST ed esperta di cultura anglosassone, introdurrà al rapporto tra Tolkien e la letteratura anglosassone, con focus sul Beowulf e Lo Hobbit, e Barbara Sanguineti, socia AIST e saggista, affronterà il personaggio di Tom Bombadil analizzandolo secondo la complessa figura del trickster. Nel pomeriggio, Wu Ming 4 parlerà del tema del nuovo numero dei Quaderni di Arda, con Tolkien oltre Tolkien: eredi ed eretici, cui seguiranno alcuni dei contributori della rivista: Alessandro Fambrini, professore ordinario di Letteratura Tedesca all’Università di Pisa e saggista, con un intervento su Tolkien e Moorcock; Edoardo Rialti, scrittore, docente universitario e traduttore (Tolkien, Martin, Lewis, Morgan e Abercrombie), che esaminerà evasione e mortalità in Tolkien e R.K. Morgan; Andrea Cassini, scrittore e traduttore (Ken Liu, Fonda Lee, Lafcadio Hearn), che esplorerà l’eredità di Tolkien fra Ken Liu e la letteratura fantastica angloasiatica.

Cover del libro GaladrielDomenica 28 settembre sarà Paolo Nardi, socio AIST e noto divulgatore, ad aprire la giornata con un intervento intitolato Dalla parte degli alberi. Natura e ambiente nel “Signore degli Anelli”. Poi Erica Martin, neosocia AIST, storica dell’arte e scrittrice, proporrà un’ipotesi ricostruttiva di una veste di Arwen e dei suoi accessori. A chiudere la sessione mattutina saranno Barbara Sanguineti e Roberto Arduini, che parleranno di Galadriel e del recente volume uscito per Eterea Edizioni. Il pomeriggio vedrà invece i linguisti Adele Loia e Roussell Magdi Sobih proporre un’indagine sulle lingue fantastiche, oltre a quelle inventate da J.R.R. Tolkien. A seguire, Riccardo Ricobello, attore e doppiatore, noto ai tolkieniani soprattutto per l’audiolibro de Lo Hobbit, leggerà alcuni passi del Signore degli Anelli. A chiudere, un balzo indietro nel tempo del Legendarium, con Fabio Convenga, socio AIST e ricercatore presso il Gran Sasso Science Institute, che tornerà all’Ainulindalë, illustrando l’armonia della Creazione tra mito e scienza.

La caccia al tesoro

Illustrazione di Peter de Seve: "Gollum e Bilbo" - http://www.peterdeseve.com/Nel pomeriggio di sabato 27 settembre si svolgerà una caccia al tesoro a tema Terra di Mezzo. Si tratta di un gioco a squadre da un minimo di due a un massimo di dieci partecipanti. L’inizio è per le ore 16. Per partecipare bisognerà presentarsi all’ingresso della Rocca alle ore 15.30. Il tempo massimo sarà di due ore.
All’interno del borgo i partecipanti incontreranno personaggi della Terra di Mezzo. Ogni personaggio proporrà alla squadra una prova da superare. Se la squadra riuscirà nell’intento otterrà un frammento di Narsil, la mitica spada forgiata dai Nani nella Prima Era. Una volta raccolti tutti i pezzi, la squadra potrà andare alla ricerca di Gollum che si aggira liberamente tra le vie di Dozza. Mostrandogli la spada riforgiata, Anduril, lui allora sottoporrà gli sfidanti a una gara di indovinelli. Chi riuscirà a batterlo conquisterà il Tesssoro, ovvero l’anello con il quale potrà correre al Monte Fato per distruggerlo.
L’iscrizione è obbligatoria al seguente indirizzo e-mail: rocca@comune.dozza.bo.it

 

PROGRAMMA

Sabato 27 settembre 2025 – Rocca di Dozza:

    • 10.15: Saluti istituzionali
    • 10.30: Lorenzo GammarelliLa storia del “Signore degli Anelli” in Italia
    • 11.15: Virginia CavalliTolkien e la letteratura anglosassone: come il poema Beowulf si riflette ne “Lo Hobbit”
    • 12.00: Barbara SanguinetiTom Bombadil, storia di un trickster mancato?

    • 14.45: Wu Ming 4Tolkien oltre Tolkien: eredi ed eretici
    • 15.30: Alessandro FambriniTolkien e Moorcock
    • 16.15: Edoardo RialtiCome in uno specchio oscuro: evasione e mortalità in Tolkien e R.K. Morgan
    • 17.00: Andrea CassiniUna casa dove nulla si perde: l’eredità di Tolkien fra Ken Liu e la letteratura fantastica angloasiatica

Teatro comunale di Dozza:

  • 21: concerto acustico del gruppo RuinThrone

Domenica 28 settembre 2025 – Rocca di Dozza

  • 10.30: Paolo NardiDalla parte degli alberi. Natura e ambiente nel “Signore degli Anelli”
  • 11.15: Erica MartinA cap of silver lace. Ipotesi ricostruttiva di una veste di Arwen e dei suoi accessori
  • 12.00: Barbara Sanguineti e Roberto ArduiniGaladriel. Potere, bellezza e leggenda dell’Elfa suprema

  • 14.45: Adele Loia e Roussell Magdi SobihIl signore dei Linguaggi. Perché inventare una lingua?
  • 15.30: Riccardo RicobelloLetture dal “Signore degli Anelli”
  • 16.15: Fabio ConvengaAinulindalë e Cosmologia: l’Armonia della Creazione tra Mito e Scienza
  • 17.00: Conclusione

L’AIST ringrazia la Fondazione Dozza Città d’Arte, la Cooperativa Il Mosaico e il Comune di Dozza per la collaborazione.

Clicca qui per visualizzare ulteriori info e per aggiungere l’evento al tuo calendario.

ARTICOLI PRECEDENTI:
– Leggi l’articolo Tolkien 50, ecco gli eventi più importanti
– Leggi l’articolo FantastikA 2024: ecco la forma del fantastico

LINK ESTERNI:
– Vai al sito ufficiale della Fondazione Dozza Città d’Arte
– Vai al sito ufficiale del Comune di Dozza

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Mythopoeic Awards: i vincitori di quest’anno

Mythpoeic AwardsA breve distanza dai Tolkien Society Awards (di cui abbiamo parlato qui) arrivano anche i Mythopoeic Awards 2025, riedizione di un appuntamento annuale che dall’ormai lontano 1971 premia tanto i principali contributi nell’ambito della ricerca su Tolkien, gli Inklings e la letteratura fantastica sia le più interessanti novità letterarie del mondo del fantasy. Dopo aver comunicato i finalisti lo scorso 2 giugno, la Mythopoeic Society ha annunciato i vincitori in occasione dell’Online Midsummer Seminar 2025 “More Perilous and Fair: Women and Gender in Mythopoeic Fantasy” tenutosi il 2 e 3 agosto. I premi, suddivisi nelle cinque categorie di Adult Fantasy, Young Adult Fantasy, Children Fantasy, Inklings Studies e Myth and Fantasy Studies, sono stati assegnati a opere in lingua inglese pubblicate tra il 2023 e il 2024.

I vincitori delle cinque categorie

Mythopoeic AwardsIl premio per la categoria Adult Literature, conferito a romanzi fantasy che esprimono al meglio lo spirito degli Inklings, è stato assegnato a Minsoo Kang per The Melancholy of Untold History (William Morrow, 2024). Tra i finalisti compaiono anche Katherine Arden, The Warm Hands of Ghosts (Del Rey, 2024), Yangsze Choo, The Fox Wife (Henry Holt & Co., 2024), Deborah K. Vleck, The Society of Guenevere (FTL Publications, 2024) e Nghi Vo, The City in Glass (Tordotcom, 2024).
Il premio per la categoria Young Adult Literature, conferito a romanzi fantasy dedicati a un pubblico tra i 13 e i 18 anni, è stato assegnato ad Amie Kaufman per The Isles of the Gods (Knopf Books for Young Readers, 2024). Tra i finalisti, Anna Bright, The Hedge Witch of Foxhall (HarperCollins, 2024), Darcie Little Badger, Sheine Lende (Levine Querido, 2024), Kelly Murashige, The Lost Souls of Benzaiten (Soho Teen, 2024) e A.B. Poranek, Where the Dark Stands Still (McElderry Books, 2024).
Il premio per la categoria Children’s Literature, conferito a romanzi fantasy dedicati a un pubblico dai 12 anni in giù, è stato assegnato a Frances Hardinge (autrice) ed Emily Gravett (illustratrice) per Island of Whispers (Harry N. Abrams, 2024). Tra i finalisti, Rajani LaRocca, Sona and the Golden Beasts (Quill Tree Books, 2024), Kaela Rivera, The Cece Rios Trilogy (HarperCollins, 2021-2024), David A. Robertson, The Misewa Saga (Tundra Books, 2020-2024) e Lisa Stringfellow, Kingdom of Dust (Quill Tree Books, 2024).
Collected PoemsNella categoria Inklings Studies, che premia i più importanti contributi accademici su J.R.R. Tolkien, C.S. Lewis e Charles Williams, il vincitore era probabilmente scontato: dopo il meritato successo ai Tolkien Society Awards, infatti, Christina Scull e Wayne G. Hammond ottengono anche il premio della Mythopoeic Society per The Collected Poems of J.R.R. Tolkien (HarperCollins, 2024), probabilmente la più importante pubblicazione nel panorama tolkieniano degli ultimi anni (l’abbiamo recensita qui). Tra gli altri finalisti della categoria, Anahit Behrooz, Mapping Middle-earth: Environmental and Political Narratives in J.R.R. Tolkien’s Cartographies (Bloomsbury Academic, 2024), Annie Brust, Tolkien’s Transformative Women: Art in Triptych (Vernon Press, 2024), Robert Stuart, Tolkien, Race, and Racism in Middle-earth (Palgrave Macmillan, 2022) e Hamish Williams, J.R.R. Tolkien’s Utopianism and the Classics (Bloomsbury Academic, 2023).
Infine, per la categoria Myth and Fantasy Studies, che si concentra su altri autori nella tradizione degli Inklings o su opere di carattere generale sul mito e il fantastico, il vincitore è Stefan Ekman con Urban Fantasy: Exploring Modernity through Magic (Lever Press, 2024). Gli altri finalisti sono Sophus Helle (ed.), Enheduanna: The Complete Poems of the World’s First Author (Yale University Press, 2023), Matthew Oliver, Magic Words, Magic Worlds: Form and Style in Epic Fantasy (McFarland, 2022), Dennis Wilson Wise (ed.), Speculative Poetry and the Modern Alliterative Revival: A Critical Anthology (Fairleigh Dickinson University Press, 2023) e Jack Zipes, Buried Treasures: The Power of Political Fairy Tales (Princeton University Press, 2023).

Alcune considerazioni

Mythpoeic AwardsCome di consueto, i Mythopoeic Awards offrono un’utile cartina di tornasole del panorama fantasy contemporaneo, che si dimostra particolarmente vivo e – quel che forse conta maggiormente – sempre più impegnato in un’opera di comprensione della realtà contemporanea attraverso la magia e il mito. Nell’ambito delle opere di critica letteraria, inoltre, parrebbe delinearsi un’attenzione crescente dell’accademia nei confronti di Tolkien e della letteratura fantastica in generale, che lascia ben sperare sugli sviluppi futuri degli studi in quest’ambito che, fino a pochi anni fa, era trattato con suffisance.

 

ARTICOLI PRECEDENTI:
– Leggi l’articolo Tolkien Society Awards 2025: ecco i vincitori
– Leggi l’articolo Tolkien Society Awards 2020: ecco i vincitori
– Leggi l’articolo I vincitori dei Tolkien Society Awards 2018
– Leggi l’articolo Annunciati i finalisti dei Mythopoeic Awards 2017
– Leggi l’articolo Annunciati i finalisti alla Mythopoeic Society 2016
– Leggi l’articolo Mythopoeic, i finalisti: c’è anche Umberto Eco
– Leggi l’articolo Premio a Verlyn Flieger: diario della Mythcon 44
– Leggi l’articolo I finalisti alla Mythopoeic Society
– Leggi l’articolo There Would Always Be a Fairy Tale, recensione
– Leggi l’articolo La nuova raccolta di saggi di Verlyn Flieger
– Leggi l’articolo Gli Inklings e re Artù: ecco il Call for papers

LINK ESTERNI:
– Vai al sito della Mythopoeic Society.

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A Mirandola torna il Tolkien Music Festival

Logo del Tolkien Music Festival del 2025Due anni fa – tra il 30 agosto e il 1° settembre del 2023 – nasceva a Mirandola (MO) il Tolkien Music Festival, a detta degli organizzatori, molto probabilmente a ragion veduta, il “primo festival musicale in Italia interamente dedicato a J.R.R. Tolkien”. La manifestazione, organizzata dall’Associazione Culturale Amici della Musica di Mirandola e concepita sin dagli esordi come un evento di carattere biennale, torna quest’anno con la sua seconda edizione a occupare gli spazi del parco La Favorita tra il 30 e il 31 Agosto.

L’Associazione

L’Associazione Culturale Amici della Musica di Mirandola è attiva sul territorio da oltre 40 anni e si occupa di organizzare concerti nel comune del modenese con l’obiettivo di sensibilizzare i più giovani alla grande musica classica e lirica. Sulla base di quanto dichiarato da Lucio Carpani, direttore artistico dell’associazione, gli amici della musica contano al loro interno anche molti amici della Terra di Mezzo. Per questo motivo, in occasione del cinquantenario della scomparsa dell’autore del Signore degli Anelli, è stata organizzata la prima edizione del Tolkien Music Festival.

Nonostante il carattere biennale dell’evento, anche lo scorso anno l’associazione non è stata con le mani in mano; sono stati infatti organizzati due eventi musicali all’interno del Chiostro di San Francesco di Mirandola:

  • il racconto scenico e musicale La Storia di Beren e Lúthien, il cui resoconto è disponibile qui;
  • il concerto degli AinurTales from Ancient Times.

Il Tolkien Music Festival 2025

Tolkien Music FestivalIl formato dell’evento è lo stesso seguito nel 2023: il parco La Favorita sarà diviso in aree tematiche nelle quali ai moltissimi concerti musicali si alterneranno le attività più disparate: ristorazione presso la Taverna del Drago Verde, mercatini tematici, mindfulness e yoga a tema Terra di Mezzo, animazioni in costume, equitazione e falconeria, addestramenti con le armi, tiro con l’arco e lancio della scure, laboratori di lingua elfica, recitazione e falegnameria.

I concerti previsti sono i seguenti:

Sabato 30 Agosto

  1. The road goes ever on
    • Concerto con il Giovanni D’Aquilla, Carlo Torlontano (corno delle Alpi), Quintetto d’Archi dell’Ensemble Augusta con esibizione del Grande Corno di Helm
  2. Tolkien aedo e musico
    • Concerto-conferenza con il M° Edoardo Volpi Kellerman (compositore e pianista)
  3. Suoni dalla Terra di Mezzo
    • Concerto con Federica Torbidoni (flauto) e Arturo Stàlteri (pianoforte)
  4. Il canto funebre di Boromir
    • Concerto con il gruppo musicale Aposa

Domenica 31 Agosto

  1. Il canto della Terra di Mezzo
    • Concerto con il gruppo Glimmer All Stars
  2. The Trial of Fates – Parte due della Storia di Beren e Lúthien
    • Concerto narrativo con Edoardo Siravo, Gabriella Casali, Ensemble Augusta, quintetto d’archi, arpa e percussioni

Il programma completo dell’evento è disponibile qui.

ARTICOLI PRECEDENTI:
– Leggi l’articolo Beren e Lúthien a Mirandola: il resoconto
– Leggi l’articolo A Messina, Modena e Roma omaggi a Tolkien

LINK ESTERNI:
– Vai al sito del Tolkien Music Festival
– Vai al sito dell’Associazione Culturale Amici della Musica di Mirandola

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Montelago 2025: il resoconto del festival

La Città Nomade è tornata come ogni anno nell’altopiano di Colfiorito

Portale Montelago FestivalMontelago Celtic Festival è giunto al termine di un’altra edizione da record per quanto riguarda le presenze e le attività proposte da questa città nomade che, per cinque giorni l’anno, si erge magicamente al centro della vallata umbro-marchigiana. Il Popolo di Montelago è un popolo consapevole che in quei giorni può accadere di tutto, ci possono essere le condizioni atmosferiche più avverse, dal sole cocente alle tempeste di pioggia (fortunatamente quest’anno nemmeno un giorno di temporali), dai 40 gradi al sole ai 10 gradi notturni, ma nonostante ciò ogni anno il festival ha dovuto allargare sempre di più i confini, proprio perché migliaia di persone accorrevano da fuori regione e fuori Italia per assaporare quelle sensazioni. La forza di Montelago è proprio nelle emozioni, più che nell’attività al suo interno, e non è un caso che da diversi anni il Festival sia a numero chiuso, proprio per riuscire a mantenere alta la qualità dei propri servizi.

Ma catapultiamoci nell’edizione 2025. Come ogni anno il Festival decide un tema sul quale interrogarsi e far dialogare i conferenzieri nella Tenda Tolkien, e non solo. Il tema del 2025 è stato il Viaggio. Che sia nel tempo o nello spazio, il viaggiare richiede un’irrequietezza che, come scriveva il nomade Bruce Chatwin, è della stessa sostanza – scrivono gli organizzatori – di cui sono fatti i bambini e i poeti: un animo predisposto alla sorpresa, infastidito dalla noia del clan e dei dettami collettivi, individuale ma mai individualista. Questa è la magia dei grandi viaggiatori, anche nel mondo della letteratura fantastica. Tolkien lo sapeva bene: Bilbo Baggins rinuncia all’essere Hobbit per mettersi in viaggio. Aragorn è Ramingo prima che Re. Gandalf stesso mal si associa con i diritti e doveri della gilda degli stregoni. Montelago, in tal senso, nasce e vuole rimanere un’ode all’irrequietezza, un grande raduno degli irrequieti. Il suo nomadismo è musicale, per la sua intolleranza ai muri costrittivi del genere; logistico, fissato com’è per il temporaneo e per l’estemporaneo; sociale, con il suo tipico sarcasmo nei confronti del certo e del dogmatico. Nomadismo talmente forte dal voler stuzzicare – dispettoso come Loki, altro instancabile viaggiatore – anche le proprie genti più fedeli.
Ed ecco allora che in questa edizione vogliamo chiedere e chiederci: come possiamo mantenerci viaggiatori e non turisti? Come possiamo affrontare il lungo viaggio alla scoperta di civiltà antiche senza cadere nello scimmiottamento e nella mera postura? Come evitare di portare anche nel nomadismo gli inutili pesi del pensiero più stanziale?
In questa edizione, Montelago ha invitato ad abbracciare appieno l’alternativa nomade, fatta di sostanza più che di forma: trasformate radicalmente l’essere umano, con la speranza che sia la libertà a traboccare nella vostra vita quotidiana e non il contrario.

L’AIST a Montelago: tra la tenda Tolkien e i Giochi di Ruolo

Nella grande città nomade c’è stato spazio anche per eventi e conferenze organizzate o coadiuvate dall’Associazione Italiana Studi Tolkieniani. Sì, perché all’interno del festival c’è una tenda che si chiama Tenda Tolkien, nata inizialmente come piccolo angolo di lettura tolkieniana (la lettura libera su Tolkien è rimasta come da tradizione), trasformata poi nel tempo nell’arena di divulgazione del festival, non solo tolkieniana. Luca Pakarov e Loredana Lipperini ogni anno cercano di coinvolgere conferenzieri, autori e scrittori per poter donare al popolo di Montelago un programma sempre più interessante. Nel 2025, con il tema del viaggio, ci sono state diverse situazioni nelle quali soci AIST hanno potuto fare divulgazione di fronte a una platea sempre colma di curiosi. Ha iniziato il presidente Stefano Giorgianni, in dialogo con Loredana Lipperini, con la presentazione “La caduta di Númenor e il crollo della saggezza degli uomini”, per poi passare a Paolo Nardi con la conferenza “Lo Hobbit, il viaggio dell’eroe come scoperta di sé”. Sempre Stefano Giorgianni ha poi avuto il piacere di dialogare con Einar Selvik, musicista norvegese noto per essere stato il batterista della band black metal Gorgoroth dal 2000 al 2004, e per essere stato il frontman del progetto folk nordico Wardruna, fondato nel 2002. Ma non ci sono state solo conferenze e interviste; l’AIST era tra le coordinatrici della Tenda Giochi – The Riddle Pit dove si sono imbastiti tavoli con i giochi di ruolo a tema tolkieniano (e non solo). Insomma, dove c’era la possibilità di divulgare la parola del Professore l’AIST ha risposto, come sempre: “presente!”, anche quest’anno nella prestigiosa cornice di Montelago Celtic Festival.

Accampamento storico, le attività e il grande fuoco.

Nella parte centrale del festival è possibile visitare l’affascinante accampamento storico dove si svolgono la maggior parte delle attività, sia dedicate all’artigianato e tradizione, che prettamente sportive e fisiche. Il tiro con l’arco storico e il lancio del tronco, le danze celtiche e il lancio del peso, la falconeria e la spada storica sono alcune delle attività che è possibile vivere intorno all’accampamento; l’idea è proprio quella di testare le proprie abilità e imparare dei giochi o sport che in altre situazioni è difficile reperire. Inoltre non ci sono solo attività “fisiche”, ma è possibile anche vivere arti e mestieri di ogni tipo; confrontarsi con coloro che gestiscono il campo sul cibo di una volta, la fusione del bronzo, la lavorazione della pelle, il tiro con l’ascia, e imparare il combattimento all’arma bianca; insomma un vero e proprio villaggio ricreato alla perfezione dove la storia si intreccia con la realtà e nella quale è possibile tuffarsi per vivere un giorno da vichingo (e non solo). E quando cala la notte Montelago vive un’altra dimensione, le temperature si abbassano drasticamente, ogni giorno è possibile assistere ad un tramonto incredibile fino all’ultima sera e all’accensione del fuoco sacro. Il fuoco prende vita al posto delle classiche “torce elettriche”, chi vive nelle tende il più delle volte usa una candela o un barbecue dove tutti si siedono intorno e discutono di ogni argomento degustando cibo e leccornie. Ma il fuoco sacro del sabato notte, simbolo di Montelago, è uno degli eventi più sentiti dell’intero festival; le persone si commuovono e piangono di fronte all’accensione del grande fuoco, tutto il popolo si ricongiunge attorno ad un grande abbraccio: è un momento fondamentale della festa e lo stesso rito trae origine dalla cultura degli antichi Celti. Mentre lo speaker racconta dell’origine della tradizione dei grandi fuochi, centinaia di persone si mettono a sedere in religioso silenzio aspettando l’accensione che arriva inesorabile grazie alla maestria di coloro che hanno visto nascere questo Festival: sì, proprio coloro che hanno voluto scommettere su questa manifestazione sono anche coloro che accendono il fuoco finale, per poi lasciarsi andare ad un abbraccio collettivo con le migliaia di persone che si trovano insieme su un altopiano ad inizio agosto. Montelago Celtic è un festival anomalo. Un festival per tutti, ma non proprio. Come scrissi nel reportage del 2024 si deve essere motivati a sacrificare il proprio tempo nel vivere in modo lento, perché Montelago Celtic Festival è un festival lento proprio come gli Ent di Tolkien. Va assaporato anche nelle ore dove apparentemente non c’è nulla da fare, basta aprire mente e cuore e scovare quella fiamma che in Montelago 2025: Valerioaltre situazioni, più caotiche e frenetiche, sarebbe impossibile da vivere. Montelago quindi sì, è per tutte e tutti (ma anche per nessuno se non si è dediti a questo tipo di vita); di ogni età, mamme e papà con bimbi vestiti da scozzesi ed hobbit, fidanzati e fidanzate di ogni categoria o viaggiatori solitari, trekker, giocatori di ruolo, tiratori d’arco e appassionati di musica o letteratura che vogliono vivere un festival “lento” in un’era dove la velocità la fa da padrona. Montelago Celtic Festival è una pietra rarissima da proteggere… come “Valerio”, ma questa è una storia che può conoscere solo un montelaghista.

Alessio Vissani

ARTICOLI PRECEDENTI
– Vai all’articolo A Montelago Tolkien è una realtà consolidata
– Leggi l’articolo Montelago, la pioggia non ferma il festival
– Leggi l’articolo Tenda Tolkien: il programma a Montelago
– Leggi l’articolo L’AIST al Montelago Celtic Festival
– Leggi l’articolo I draghi al Montelago Celtic Festival
– Leggi l’articolo Ad agosto torna il Montelago Festival
– Leggi l’articolo Montelago: ecco il resoconto del festival
– Leggi l’articolo L’arsT al Montelago Celtic Festival

LINK ESTERNI:
– Vai al sito del Festival di Montelago

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Sarzana, Tolkien Studies Day dal 23 al 27 luglio

Nell’ambito della storica rassegna letteraria Libri per Strada, che giunge quest’anno alla sua XXXIII edizione, torna, per la quarta volta a Sarzana, il Tolkien Studies Day. L’evento, dedicato a studiosi e appassionati di J.R.R. Tolkien e della Terra di Mezzo, gode del patrocinio del Comune di Sarzana e dell’Associazione Italiana Studi Tolkieniani. Libri per Strada si terrà fra il 23 e il 27 luglio 2025, come di consueto, in piazza Luni che per l’occasione si trasformerà in un salotto letterario a cielo aperto circondato dalle storiche bancarelle.

Gli ospiti e il programma

La locandina del Tolkien Studies Day 2025 è stata disegnata da Valerio Barchi, fumettista giramondo che esporrà le sue opere e sarà disponbile per dediche per tutta la durata del festival. Fra gli ospiti che parteciperanno alla manifestazione di quest’anno e in particolare agli incontri a tema tolkieniano ci saranno svariati soci AIST:

  • Stefano Giorgianni (presidente)
  • Valentino Giannini
  • Cecilia Barella
  • Roberto Arduini
  • Ivan Cavini

Di seguito il programma del Tolkien Studies Day 2025:

  • Venerdì 25 Luglio ore 18.00 – Helughèa Il Guardiano Alato

Valentino Giannini e Cecilia Barella, socia AIST e direttrice per Eterea edizioni della collana Tolkien & Dintorni dialogono con Arthuan Rebis, compositore, polistrumentista, arpista, e autore di Helughèa.

Il mondo degli umani e quello degli Heludin sembrano irrimediabilmente scissi, e la catastrofe appare imminente. Solo un viaggio nel tempo e nello spirito riuscirà a guarire e salvare i due mondi.

  • Domenica 27 Luglio ore 21.15 – Le Cronache di Arda

Valentino Giannini presenta Le Cronache di Arda, parodia a fumetti del Signore degli Anelli pubblicata da Mirage Comics, conversando con lo sceneggiatore Roberto Arduini e i disegnatori Fabio Celoni, Donald Soffritti e Umberto Sacchelli.

Un team creativo stellare di artisti Disney per celebrare i 50 anni dalla morte di J.R.R. Tolkien, e regalarci una serie a fumetti ambientata nella Terra di Mezzo! E a presentarla, il Re degli Elfi e due rappresentanti degli Antichi Alberi Parlanti!

  • Domenica 27 Luglio ore 22.45 – Ballate Mitomagiche

Concerto di Arthuan Rebis (arpa celtica, voce e altri strumenti), Nicola Caleo (sintetizzatore e percussioni) e Alice Petrin (voce e nyckelharpa)

Torna il “fantasy mystic folk” di Arthuan Rebis, dal vivo a LPS 2025 con i brani del nuovo album e due eccezionali polistrumentisti. Tra ballate alchemiche, ritmi ipnotici e atmosfere elfiche, un magico e musicale “arrivederci al 2026” dai Libri Per Strada!

Ecco il programma completo di Libri per Strada 2025:

ARTICOLI PRECEDENTI:

– Vai alla pagina del Tolkien Study Day per informazioni sulle edizioni precedenti

LINK ESTERNI:

– Vai al sito di Eterea Edizioni
– Vai al sito di Arthuan Rebis

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Rocca di Luna 2025 – L’Uovo del Drago

Banner del festival Rocca di Luna 2025, con l'illustrazione di Ivan Cavin che raffigura la Rocca e Drago.L’opera del professore di Oxford ha contagiato il festival romagnolo Rocca di Luna. La XXXII edizione di quest’evento, che si svolgerà alla Rocca Malatestiana di Montefiore Conca fra il 12 e il 13 luglio, si intitola infatti L’Uovo del Drago e propone conferenze a tema fantasy, desk di illustratori del fantastico e la mostra Il Crepuscolo del Fantasy di Ivan Cavini, illustratore tolkieniano e autore del manifesto 2025.

La Mostra e gli Artisti

La mostra sarà inaugurata venerdì 11 luglio alle 18.30 alla presenza dell’artista Ivan Cavini e di Ivan Sgandurra, autore della saga letteraria Le Cronache del Crepuscolo. I due dialogheranno con Pasquale D’Alessio e Lorenzo Pierangeli.

Lo stesso Cavini descrive la mostra con queste parole:

In un’epoca in cui l’intelligenza artificiale sta ridefinendo i confini della creatività, questa mostra esplora un terreno ambivalente e affascinante: l’incontro – e il confronto – tra l’arte umana e quella generata da macchina.
Nel cuore dell’illustrazione fantastica, dove l’immaginazione è la prima materia, le IA entrano in scena imitando stili, evocando maestri, traducendo parole in immagini con sorprendente precisione. Locandina dell'evento con le foto dei 4 IllustraoriE mentre gli algoritmi imparano a disegnare come gli umani, molti artisti rispondono recuperando tecniche manuali, tratti imperfetti, texture materiche – creando opere che sul web, paradossalmente, vengono scambiate per prompt generativi.
Il Crepuscolo del Fantasy nasce proprio da questo cortocircuito: disegni tradizionali che sembrano creati da macchine, immagini digitali che imitano il gesto umano, in un gioco continuo di specchi tra ciò che è creato e ciò che è simulato.
Questa mostra non offre una risposta definitiva, ma invita a osservare, a interrogarsi e forse anche a smarrirsi un po’ tra i confini sempre più sottili tra autore e algoritmo, tra mano e codice, tra realtà e finzione.

In entrambe le giornate del 12 e del 13, inoltre, i noti illustratori del Fantastico Davide Romanini,  Antonello Venditti e Giacomo Galligani disegneranno dal vivo nei loro artist desk, proponendo al pubblico stampe autografe, sketch e illustrazioni originali.

Le Conferenze

Il festival prevede anche svariati panel sempre a tema fantasy. Tra i relatori presenti ci saranno anche i soci AIST Ferruccio CortesiCarla Iacono Isidoro che proporranno una conferenza dal titolo L’uomo nella luna, mito e letteratura cui seguirà quella di Paolo Nardi e Davide Jacopo Verga su Memoria e luce, le stelle in Tolkien.

Oltre alle conferenze, il festival offre svariate attività sia per gli adulti che per i più piccoli tra cui:

  • presentazioni letterarie,
  • spettacoli musicali itineranti e di teatrodanza,
  • laboratori creativi,
  • mercatini tematici,
  • reading poetici,
  • musica dal vivo.

Scarica il programma completo di Rocca di Luna 2025

 

ARTICOLI PRECEDENTI:
– Leggi l’articolo FantastikA 2024: ecco la forma del fantastico

LINK ESTERNI:
– Vai al sito ufficiale di Rocca di Luna
– Vai al sito di Ivan Cavini

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A Velletri, Mito, oralità e scrittura nella TdM

Sabato 12 e domenica 13 luglio, presso la Casa delle Culture e della Musica di Velletri, si terrà il convegno Mito, oralità e scrittura nella Terra di Mezzo. Tradizioni della voce, trasmissioni manoscritte e interpretazioni del Legendarium tolkieniano. L’incontro di studi è promosso dall’AIST, l’Associazione Italiana Studi Tolkieniani, in collaborazione con Eterea Edizioni e il Museo delle Religioni “Raffaele Pettazzoni”. L’ingresso al convegno è libero e gratuito ma è comunque necessario registrarsi come “uditori” entro il 10 luglio, scrivendo all’indirizzo di posta elettronica igorbaglioni79@gmail.com e riportando contestualmente i propri dati essenziali: nome, cognome, telefono, indirizzo di posta elettronica, giorno di possibile presenza. L’iscrizione al convegno offre la possibilità di ricevere direttamente, tramite la propria posta elettronica, eventuali avvisi e materiali informativi riguardanti l’incontro di studi.

Una tradizione consolidata

Confermando una tradizione consolidata che è iniziata nel 2018 e si ripete ogni anno con successo nella splendida cornice dei Castelli Romani. Tutto è iniziato con il convegno internazionale Monstra II. Simbologie e Funzionalità degli Esseri Mostruosi (Velletri, 10-13 luglio 2018), proseguendo con Religioni Fantastiche e Dove Trovarle. Divinità, Miti e Riti nella Fantascienza e nel Fantasy (Velletri, 3-6 luglio 2019), La natura animata: cerimonie, feste, tradizioni attraverso tempi e culture (università di Torino, 6-7 dicembre 2019), Tra la Luce e le Tenebre. Angeli e Demoni nell’Horror, nella Fantascienza e nel Fantasy (Genzano di Roma, 23-25 luglio 2020), Tolkien e l’Antichità nell’ambito delle Giornate di Studi Tolkieniani (online, 9-16-23 aprile 2021), per approdare ad Gli animali nella Terra di Mezzo (Genzano di Roma, 21-23 luglio 2023). Un percorso lungo, fatto di interventi e attività culturali, concerti e visite guidate, che è sempre più accolto con favore dalla comunità accademica grazie al lavoro costante di Igor Baglioni, direttore del Museo delle Religioni “Raffaele Pettazzoni” e dei tanti soci AIST che hanno collaborato in tutti questi anni.
Quest’anno, dopo l’entusiasmo persino inatteso suscitato dalla call for papers lanciata a inizio marzo, l’organizzazione è riuscita a predisporre le tre giornate seminariali creando dei panel coerenti per le tematiche affrontate, creando un quadro sistematico della materia in oggetto.
Quanti avessero la necessità di soggiornare a Velletri in occasione del convegno, possono prenotare presso le strutture alberghiere convenzionate a prezzo ridotto scrivendo alla presidente dell’Associazione Calliope, la dott.ssa Maria Paola De Marchis, all’indirizzo di posta elettronica mariapaolademarchis@gmail.com. Inoltre, quale introduzione al convegno per la stampa e il largo pubblico, venerdì 11 luglio, alle ore 18:00, nella medesima sede, Igor Baglioni terrà una lectio magistralis dal titolo Alle radici della fantasia. Fantascienza e fantasy come specchio della realtà che rientra nell’ambito delle attività promosse da WebTV55 e sarà trasmessa nei canali online della TV.

Di seguito il programma del convegno.

Sabato 12 luglio 2025

Apertura dei lavori – Ore 10:00

Introducono:
Roberto Arduini, Eterea Edizioni
Igor Baglioni, Direttore del Museo delle Religioni “Raffaele Pettazzoni”
Paolo Pizzimento, AIST – Associazione Italiana Studi Tolkieniani

Saluti istituzionali:
Ascanio Cascella, Sindaco di Velletri
Chiara Ercoli, Assessore alla Cultura di Velletri
Maria Paola De Marchis, Presidente Calliope – APS
Stefano Giorgianni, Presidente AIST – Associazione Italiana Studi Tolkieniani

Pausa

Prima sessione (oralità) – Ore 11:00

Coordina: Andrea Ercolani

Caterina Agus, Mitopoiesi tolkieniana e cultura hobbit. Oralità, canzoni, proverbi e indovinelli come strumenti di costruzione del mondo;
Michele Castelnovi, Dal saggio Nestore di Pilo al «buon vecchio Forlong» del Lossarnach: l’elencazione epica delle provenienze di eroi ed eserciti come “geografia senza mappe”;

Seconda sessione (scrittura) – Ore 15:30

Coordina: Igor Baglioni

Eleonora Amato, Realtà-asterisco e “vecchie pietre”: quando la filologia accende l’immaginazione;
Paolo Pizzimento, Il Libro d’Oro e il Libro Rosso come cornici narrative del Legendarium: dalla “mitologia per l’Inghilterra” alla “mitologia per la Terra di Mezzo”;
Roberto Arduini, Il Libro di Mazarbul: un mito che prende forma;

Pausa

Presentazione del libro: Gli animali nella Terra di Mezzo, a cura di Roberto Arduini e Cecilia Barella (Eterea Edizioni, Roma 2025)

Intervengono: Caterina Agus, Roberto Arduini, Paolo Pizzimento

Ore 19:00 – Visita al Museo Diocesano di Velletri

Domenica 13 luglio 2025

Terza sessione (mito) – Ore 10:00

Coordina: Roberto Arduini

Francesco Tomasello, “A Mannish Affair”: il mito nella credenza secondaria secondo Tolkien
Elisabetta Zampini, La stella sulla fronte: oralità e ispirazione nel Fabbro di Wootton Major di J.R.R. Tolkien
Giada Rigatti, An iâr mae’r llef cymmer y cysgod. La voce che doma l’ombra

Pausa

Presentazione del libro: Maria Savi Lopez, Nani e folletti (Eterea Edizioni, Roma 2025).

Intervengono: Roberto Arduini, Cecilia Barella

Quarta sessione (rapporto tra cultura orale e cultura scritta) – Ore 15:30

Coordina: Paolo Pizzimento

Paolo A. Pasquetti, Un canto che ritorna nella storia. La poesia tra oralità e scrittura nella Terra di Mezzo;
Gaio Biondi, Il portato culturale della nascita della scrittura nell’opera tolkieniana;
Olena Tykhomyrova, The Figures of Linguists in Tolkien’s Legendarium;

Pausa

Tavola Rotonda: L’Attualità di Tolkien tra romanzi inediti e nuove traduzioni

Intervengono: Cecilia Barella, Lorenzo Gammarelli, Riccardo Riccobello, Giorgio Todesco

Ore 19:00 – Visita ai Musei Civici di Velletri

 

ARTICOLI PRECEDENTI:
– Leggi l’articolo Call for papers: Oralità e scrittura nella Terra di Mezzo
– Leggi l’articolo Velletri, fino al 10 settembre il Bestiario della Terra di Mezzo
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– Leggi l’articolo Università di Torino: la natura animata in Tolkien 
– Leggi l’articolo Religioni Fantastiche: il convegno a Velletri
– Leggi l’articolo Monstra II: a Velletri arrivano i mostri

LINK ESTERNI:
– Vai al sito web di Eterea Edizioni
– Vai al sito web del  il Museo delle Religioni “Raffaele Pettazzoni” di Velletri

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10-11/07: Tolkien raddoppia in Piemonte

Un appuntamento per due

Doppia conferenza piemontese per Wu Ming 4, nelle calde serate di luglio. Il 10, nella sede dello storico Hiroshima Mon Amour di Torino, lo scrittore parlerà di Difendere la Terra di Mezzo: mito e immaginario di J.R.R. Tolkien. Replicherà il giorno dopo, l’11, nello scenario del forte di Gavi (AL), nell’ambito del festival Attraverso.

Tolkien all’Hiroshima

Da oltre trent’anni l’Hiroshima Mon Amour intreccia la sua storia con quella della nuova musica italiana e internazionale, del teatro comico, dello storytelling, dei nuovi artisti che su quel palco hanno avuto le prime opportunità e, raggiunta la celebrità, sono tornati nelle rassegne e nei Festival promossi dall’associazione. Fondata nel 1986, grazie alla passione e alla volontà di un gruppo di allora ragazzi con il grande desiderio di portare nella loro città ciò che di più interessante capitava nella scena musicale e culturale italiana e internazionale, l’Associazione Culturale Hiroshima Mon Amour è riuscita negli anni ad andare molto oltre la dimensione di locale di pubblico spettacolo e a diventare punto di riferimento riconosciuto da pubblico, istituzioni e addetti ai lavori. Portare il discorso sull’opera di Tolkien in un contesto così eterogeneo, fuori dai circuiti dove più spesso si parla di Terra di Mezzo, è una sfida che andava raccolta, per quanto sicuramente occorra considerare che il pubblico potrà essere il più variegato in termini di conoscenza della materia. Anzi, la sfida consiste proprio in questo.

L’inizio della conferenza è previsto per le ore 21:00; l’ingresso è libero ma è consigliabile la prenotazione, che può essere effettuata qui.

Tolkien nella fortezza

Un contesto davvero suggestivo è quello dove la conferenza di Wu Ming 4 verrà replicata il giorno dopo, l’11, ovvero il forte di Gavi, in provincia di Alessandria. Quest’anno cade il decennale del Festival Attraverso, una manifestazione che mescola teatro, concerti, incontri, talk. Dieci anni di costruzione per il più diffuso fra tutti i festival piemontesi, costituito da un reticolo di appuntamenti che si estende per oltre 200 km e unisce tre province – Asti, Alessandria e Cuneo – e territori meravigliosi e diversi dalle Alpi all’Appenino piemontese attraverso Langhe, Roero, Monferrato. Zone accomunate da paesaggi mozzafiato, tradizioni e ricchezza enogastronomica uniche, ma che non avevano mai davvero trovato un punto di connessione. Attraverso è un festival che si è radicato saldamente sul territorio, sparpagliandosi per due mesi nell’estate piemontese in quasi 30 comuni del Piemonte meridionale e proponendo una programmazione variegata, di qualità e studiata per ognuno dei luoghi che la accoglie. Un festival nomade, che si adatta a ogni luogo che lo ha accolto, abbracciando qualche volta feste e ricorrenze di paesi e città, molte altre portando spettacoli, musica e parole là dove la cultura spesso fatica ad arrivare. L’inizio delle conferenze è alle 18:00. L’ingresso è libero, ma anche qui si consiglia di prenotare.

Anche in questo caso possiamo salutare favorevolmente il fatto che un festival che ospita personaggi e temi “pop” dello spettacolo e della cultura, abbia scelto di trattare Tolkien, un autore senz’altro famoso, ma certo non per tutti i palati. The times they’are a-changing, cantava quel tale:

[…] Come writers and critics
Who prophesize with your pen
And keep your eyes wide
The chance won’t come again
And don’t speak too soon
For the wheel’s still in spin
And there’s no tellin’ who
That it’s namin’.
For the loser now
Will be later to win
For the times they are a-changin’.

Come senators, congressmen
Please heed the call
Don’t stand in the doorway
Don’t block up the hall
For he that gets hurt
Will be he who has stalled
There’s a battle outside
And it is ragin’.
It’ll soon shake your windows
And rattle your walls
For the times they are a-changin’.

 

ARTICOLI PRECEDENTI:
– Leggi l’articolo Difendere la Terra di Mezzo: l’intervista
– Leggi l’articolo Estate 2023: un’ondata di libri su JRR Tolkien!!!
– Leggi l’articolo Difendere la Terra di Mezzo: il nuovo libro di Wu Ming 4
– Leggi l’articolo Torna in libreria Il Fabbro di Oxford di WM4
– Leggi l’articolo Odoya pubblica Wu Ming 4. Un altro libro su Tolkien?

LINK ESTERNI:
– Vai al sito dell’Wu Ming Foundation
– Vai al sito di Hiroshima Mon Amour 
– Vai al sito del festival Attraverso

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Dozza, il 22/6 Peter Grybauskas su Tolkien

Uno degli ultimi volumi inediti pubblicati di J.R.R. Tolkien in inglese è stato il volume che per la prima volta ha messo insieme The Battle of Maldon seguito da The Homecoming of Beorhtnoth (in Italia qualcosa di simile era stato già fatto per Bompiani a cura di Wu Ming 4), pubblicato da HarperCollins il 30 marzo 2023. A curarlo è Peter Grybauskas, accademico alla Maryland University, allievo di Verlyn Flieger, tra i più attivi e noti studiosi tolkieniani e amico dell’Associazione Italiana Studi Tolkieniani, con cui ha realizzato diversi progetti editoriali in passato, tra cui la partecipazione a C’era una volta lo Hobbit (Marietti, 2012) e a molte conferenze in Italia e negli Stati Uniti. Per l’occasione, Grybauskas verrà a Dozza domenica 22 giugno e dalle 15 alle 16,30 terrà una conferenza sul The Homecoming of Beorhtnoth di Tolkien e sul suo lavoro sui manoscritti originali consultati alla Bodleian Library di Oxford. Un evento imperdibile e aperto al pubblico!

La pubblicazione in inglese

Peter GrybauskasIl libro presenta per la prima volta in assoluto la traduzione in prosa di J.R.R. Tolkien de La Battaglia di Maldon insieme al trattamento definitivo de Il ritorno di Beorhtnoth figlio di Beorhthelm e i saggi che l’accompagnano; è inclusa anche e mai pubblicata prima la lezione di Tolkien dal titolo The Tradition of Versification in Old English, un saggio di ampio respiro sulla natura della tradizione poetica. Impreziosito da note e commenti di Grybauskas, il volume rappresenta un’edizione critica di queste opere in cui il curatore sostiene in modo convincente che, ad eccezione di BeowulfLa battaglia di Maldon potrebbe essere stato «il poema in inglese antico che ha maggiormente influenzato la narrativa di Tolkien» e in particolare all’interno delle pagine del Signore degli Anelli.
Battle of MaldonLa conferenza di Tolkien su “La tradizione della versificazione in inglese antico” è una risorsa preziosa per coloro che non possono andare a Oxford a leggere gli scritti di Tolkien alla Bodleian Library. La traduzione di Tolkien de “La battaglia di Maldon” fu fatta in prosa, molto probabilmente come appunti per le sue lezioni sul poema. Quello che dice – o non dice – sulla sua interpretazione della parola “ofermod”, che è centrale nel suo breve saggio che accompagna “The Homecoming”, dovrebbe interessare gli studiosi di Tolkien. Secondo Anna Smol – nel saggio dei Quaderni di Arda #3 – quelli di “The Homecoming” sono i migliori versi allitterativi di Tolkien. Come scritto, “The Homecoming” è già disponibile in stampa in varie edizioni, ma questa pubblicazione contribuisce sicuramente a dare a questo poema in versi una più meritata visibilità.

L’intervista

Per l’occasione ne abbiamo parlato con l’autore. Peter, presentati e dicci come hai conosciuto Tolkien e qual è il tuo personaggio preferito, quello un po’ sottovalutato?
«Certo. Insegno letteratura fantastica e giornalismo enogastronico all’Università del Maryland e scrivo quando il tempo me lo permette su Tolkien. Più recentemente, sono l’autore di A Sense of Tales Untold: Exploring the Edges of Tolkien’s Literary Canvas (Kent State UP 2021) e curatore di The Battle of Maldon: with The Homecoming of Beorhtnoth (HarperCollins, 2023).
La mia “storia delle origini” è abbastanza scontata. Avevo fratelli maggiori ed ero già cresciuto a pane e Redwall, Prydain e brutti videogiochi prima che Il Signore degli Anelli prendesse il sopravvento, mi pare fosse quando frequentavo la prima media. Poi ho avuto la fortuna di imbattermi nei seminari universitari della professoressa Verlyn Flieger alla UMD.
I personaggi preferiti e sottovalutati? Hmm… Radagast? Telchar? Sador? Ho un debole per i poeti dimenticati, quindi forse Dírhavel».
Durante la tua ricerca, quanto materiale hai letto che, secondo te, potrebbe formare la base per future pubblicazioni?
«Personalmente, ho appena scalfito la superficie del materiale (per lo più) accademico a disposizione dei ricercatori alla Bodleian. Ce n’è un sacco, e senza dubbio innumerevoli gemme sparse in giro, ma è difficile valutare quanta parte sarebbe adatta per la pubblicazione. Sarà interessante vedere se le restrizioni sul materiale del Legendarium saranno mai allentate. Niente potrà mai scalzare La Storia della Terra di Mezzo come principale cronaca della crescita del Legendarium, ma, come credo che Bill Fliss ricordi ai visitatori di Marquette (riguardo ai manoscritti del Signore degli Anelli): l’archivio contiene molto più di quanto potesse stare in 4 volumi di HoMe».
Puoi parlarci un po’ di com’è stato il processo, sia per la ricerca del libro che per ottenere l’approvazione per la pubblicazione? Altri studiosi di Tolkien come Janet Brennan Croft hanno proposto in passato edizioni ampliate di Beorhtnoth e sono state rifiutate.
«Homecoming è stato un mio interesse particolare fin dai tempi dell’università e l’argomento della mia primissima pubblicazione (su Mythlore, a cura di Janet!). Ma immagino che il progetto sia davvero nato da un viaggio di ricerca a Oxford che è finito fuori controllo: cercando alcune cose di cui avevo letto nella pubblicazione di Thomas Honegger su Tolkien Studies, continuavo a trovare sempre più cose che volevo esplorare. Quando sono tornato a casa ho elaborato una proposta per l’edizione. Immagino fosse una proposta abbastanza buona, e soprattutto, i tempi erano giusti. Ripensandoci, credo che quello che abbiamo prodotto si attiene abbastanza alla visione originale. Volevo davvero mettere in evidenza Homecoming soprattutto, ma anche cercare di soddisfare gli studiosi desiderosi di più lavoro accademico e i fan che potessero essere curiosi di sapere se si possono tracciare collegamenti con il Legendarium. Probabilmente così facendo non ho soddisfatto nessuno!
Sono contento di non aver saputo che Janet e altri avevano proposto idee simili in passato! Un saluto a lei e a Thomas Honegger, Łukasz Neubauer, Anna Smol, Stuart Lee e altri che stanno facendo un lavoro fantastico su Homecoming. Sono sicuro che altri avrebbero fatto un ottimo lavoro. È stato un onore inaspettato, ma sono decisamente orgoglioso del tentativo».
Cosa ti ha motivato a scrivere sui suoi lavori? Ne può valere la pena a livello accademico?
«Tolkien ha il vizio di farci diventare tutti almeno medievisti onorari. Trovo Homecoming l’esempio più sfacciato di come Tolkien abbia saputo mescolare così bene e fruttuosamente le sue ricerche accademiche e le sue attività creative. A proposito, non è forse la risposta definitiva a chi dice che chi studia Anglistica non guadagnerà mai un soldo?».
Dal tuo punto di vista come insegnante alla University of Maryland (seguendo l’eredità di Verlyn Flieger), come si è evoluta e modificata la ricezione e l’interesse per Tolkien negli anni trascorsi lì, sia tra gli accademici che tra gli studenti? E hai qualche idea su cosa potrebbe riservare il futuro?
«Dalla parte degli studenti, i posti e l’interesse sono rimasti costanti, anche se mi sembra che abbiamo più lettori al primo approccio che “nerd” navigati: Il Signore degli Anelli è un classico che incuriosisce o che vogliono affrontare per la prima volta. C’è davvero un bel numero di professori (Chip Crane, Vessela Valiavitcharska, ecc.) e una storia di studi tolkieniani alla Maryland su cui vorremmo costruire. Con Chip, siamo anche i coordinatori del programma di studio all’estero della UMD su Tolkien a Oxford. Siamo contenti, inoltre, di aver fatto aprire gli studi tolkieniani anche a studenti di altre facoltà tramite crediti formativi. Questo, in un certo senso, onora il lavoro fondamentale di Verlyn all’università, e offre qualcosa di abbastanza unico e aperto a tutte le facoltà. Un sacco di studenti STEM sono affamati di storie…».
Negli ultimi anni c’è stata una spinta enorme per l’adattamento di IP esistenti a film/serie tv. Mi chiedevo se avessi qualche pensiero da condividere su Gli Anelli del Potere, o anche in generale sull’idea dell’adattamento esistente e del potenziale futuro delle opere di Tolkien in film o serie tv.
«Guardo la maggior parte degli adattamenti con interesse e trepidazione. E ho anche giocato ad alcuni videogiochi (che ricerca!), anche se le mie simpatie sono decisamente verso il materiale originale. Ho provato a scrivere un po’ su quella pesante eredità di scrittura nelle “lacune di Tolkien” nell’ultimo capitolo del mio libro del 2021. Però, nulla rispetto a Galadriel che ha nuotato fino alla Terra di Mezzo!».

 

ARTICOLI PRECEDENTI:
– Leggi l’articolo A marzo 2023 uscirà un nuovo libro di Tolkien
– Leggi l’articolo Ecco il Tolkien Day: serie tv, videogiochi e libri
– Leggi l’articolo L’AIST negli Usa: il 27/10/2020 alla Maryland University
– Leggi l’articolo Gennaio 2019, ritradotto Il ritorno di Beorhtnoth
– Leggi l’articolo Tolkien Studies, rivelati i contenuti del num. 17
– Leggi l’articolo A Wilderness of Dragons, nuovi saggi
– Leggi l’articolo In Maryland un mese per Il Signore degli Anelli
– Leggi l’articolo In libreria Il ritorno di Beorhtnoth

LINK ESTERNI:
– Vai al sito dell’Università del Maryland
– Vai alla pagina di Peter Grybauskas
– Vai alla pagina del  dipartimento di Inglese con il corso avanzato

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Agrigento: Tolkien a Libri in Cortile 2025

Venerdì 20 giugno, nella suggestiva borgata di Montaperto, avrà ufficialmente inizio la quinta edizione di Libri in Cortile, una rassegna letteraria nel centro storico di Agrigento organizzata da Roberto Bruccoleri, Operatore Culturale Indipendente, in collaborazione con Audi Meridiano, Sciabica Soluzioni Assicurative, Studio Dentistico Zicari, l’Associazione Anthos Oltre La Valle, il Castello Ducale Colonna, il Ristorante Sal8 e il B&B Panoramica dei Templi, gli sponsor tecnici di Scaro Cafè e Il Mercante dei Libri e il patrocinio del Comune di Agrigento.

L’evento inizierà alle ore 19.30 presso Piazza Caduti di Marcinelle con una serata dedicata a J.R.R. Tolkien che prevede la presentazione della nuova edizione de Lo Hobbit  tradotta da WuMing 4 e un dialogo tra il Presidente dell’AIST Stefano Giorgianni e il socio AIST Paolo Pizzimento, moderati da Roberto Bruccoleri, mentre l’attore Giuseppe Innocente eseguirà delle letture tratte dall’opera dello scrittore inglese.

Tra le novità di questa edizione di Libri in Cortile, ce ne sarà anche una gustosissima! I partecipanti, infatti, avranno la possibilità di degustare piatti ispirati alle opere letterarie trattate grazie alla maestria dei ragazzi di BioMelograno. In onore della serata tolkieniana, in particolare, sarà proposto uno speciale Menù Lo Hobbit in un’esperienza sensoriale unica che assemblerà il piacere del viaggio immaginifico con quello culinario.

Dite amici ed entrate: lo smial Sackville

Sackville, Aprile 2024Tra le iniziative sul territorio volte a promuovere localmente l’opera tolkieniana si annovera la ormai più che ventennale esperienza dei Sackville di Bergamo. Ma che cosa rappresentano? Sicuramente si tratta di un gruppo di appassionati del Legendarium tolkieniano, ma soprattutto un gruppo di amici che amano condividere le proprie prospettive, i punti di vista personali e le esperienze di vita, perché, sì, le nostre passioni definiscono chi siamo e informano, più o meno consapevolmente, le nostre esistenze.
La Famiglia Sackville, come viene identificata dai membri, rientra nel novero degli smial tolkieniani formatisi a inizio anni Duemila grazie anche alla promozione, alla visibilità e alla diffusione di cui l’opera di Tolkien ha goduto nell’ambito della cultura popolare a seguito delle trasposizioni cinematografiche de Il Signore degli Anelli di Peter Jackson. Queste ultime, sebbene non immuni da critiche da parte di alcuni appassionati tolkieniani storici e di certa critica paludata, hanno contribuito a rendere l’immaginario di J.R.R. Tolkien un vero e proprio fenomeno pop con la conseguente definizione di un nutrito fandom che ha portato a nuove forme di socializzazione tra gli appassionati. Si è assistito così alla nascita di comunità sia reali che virtuali, locali ma anche più estese, che periodicamente si riuniscono in raduni ed incontri.

L’ESPERIENZA DEGLI SMIAL IN ITALIA

Incontro Sackville Tolkien Reading Day

Ma da dove vengono i Sackville? Per rispondere a tale interrogativo è utile definire il significato che gli smial hanno assunto nel nostro Paese e tratteggiare brevemente un riassunto della diffusione in ambito popolare (senza addentrarsi nelle tristi e spinose questioni dell’appropriazione politica) dell’opera tolkieniana in Italia.
Gli smial, che derivano il loro nome dalle tipiche abitazioni Hobbit scavate nel fianco delle colline, indicano i gruppi locali di appassionati delle opere di J.R.R. Tolkien che si radunano regolarmente organizzando incontri in cui si discute delle opere, ci si scambia opinioni, si legge insieme e sovente si mangia e beve in compagnia, ricreando un’atmosfera simile a quella hobbit. Gli smial, spesso organizzati come associazioni volontarie, programmano anche eventi a tema tolkieniano e partecipano ai raduni a tema fantastico, alle convention e alle fiere, rappresentando dunque un punto di riferimento per chi desidera condividere la propria passione con la creazione di legami e amicizie. La loro natura è quella di associazioni volontarie, con un referente e un nome (spesso preso dal Mondo Secondario tolkieniano).
Sackville BergamoIl fenomeno degli smial ha radici profonde e si è sviluppato, come si è detto, parallelamente alla crescente popolarità della letteratura tolkieniana in Italia. Le opere di Tolkien iniziano a diffondersi nel nostro Paese a partire dagli anni Sessanta e Settanta (la prima traduzione de Il Signore degli Anelli risale, infatti, al 1967 mentre quella de Lo Hobbit al 1973) e a quegli anni risalgono i primi contatti informali fra i lettori. Nel gennaio 1980 si tiene la prima edizione del Premio J.R.R. Tolkien di narrativa fantastica che durerà fino al 1992, anno in cui uscirà il primo numero di Terra di Mezzo, fanzine dedicata completamente all’opera dell’autore. Sull’onda del centenario tolkieniano del 1992 nasce poi a Basaldella (in provincia di Udine) nel gennaio 1994 la Società Tolkieniana Italiana (acronimo, STI), che organizzerà a settembre dello stesso anno la prima Hobbiton, ovvero il primo raduno organizzato dei fan tolkieniani. Essa rappresenta la prima grande associazione tolkieniana nazionale che si prefigge l’obiettivo di promuovere lo studio e la diffusione del Legendarium tolkieniano, e ha fornito uno struttura e un punto di riferimento per la diffusione di gruppi locali. Dall’aprile 1995 Terra di Mezzo diventa la rivista della STI. Tra le riviste nate negli anni Novanta ricordiamo anche Minas Tirith, il cui primo numero risale al 1996, e Endóre, la cui diffusione inizia nella primavera del 1999. Dalla fusione dell’Italian Tolkien Page e di Ardalambion nasce, invece, nel 2000 il sito eldalie.it, che nel corso degli anni diventa un’importante comunità elettronica. È proprio con l’avvento del nuovo Millennio che si assiste alla proliferazione degli smial, favorita anche, come precedentemente ricordato, dall’esplosione pop successiva alla proiezione della trilogia cinematografica di Peter Jackson (il cui primo film, La Compagnia dell’Anello, è uscito nelle sale in Italia a gennaio 2002).

I SACKVILLE A BERGAMO

Sackville GonfaloneIl Gruppo Sackville Bergamo, o Famiglia Sackville, nasce il 23 aprile 2003 come insieme di appassionati ed amici che entra a far parte del contesto promosso dalla Società Tolkieninana Italiana per la creazione di gruppi associativi locali. I Sackville diventano a tutti gli effetti un’Associazione Culturale il 4 marzo del 2005, con lo scopo di avere un substrato sempre più autorevole per le proprie iniziative. L’obiettivo dichiarato dello smial è quello di approfondire e divulgare con sempre maggior professionalità e passione l’universo ma soprattutto gli ideali che traspaiono dagli scritti di Tolkien.
Il nome è evocativo; i Sackville, infatti, sono uno dei rami della famiglia Baggins. Nelle vicende della nota famiglia Hobbit, i Sackville sono i responsabili del furto dell’argenteria di Bilbo, gesto che sarà vendicato dallo stesso con il regalo a Lobelia Sackville di un set di cucchiaini d’argento. Il gonfalone dell’associazione richiama questo particolare avvenimento, mostrando il nome dell’associazione, un fungo e tre cucchiaini. Un episodio che unisce, anche goliardicamente, i membri dei Sackville, come riconosciuto dalle parole di commiato espresse in un post sui social dall’ex presidentessa Valentina Zenoni al termine del suo mandato: «Ora posso tornare a fare quello che, da brava Sackville, so fare meglio: rubare l’argenteria!». L’attuale Presidentessa dell’associazione è Federica Ferri, giovane tolkieniana ma frequentatrice assidua da anni dello smial, conosciuto grazie a Daniele Gaiti. Tra i membri fondatori dello smial ricordiamo anche Simone Bettini e Giovanna Fidone.
Sackville 2025I Sackville dalla data della loro fondazione si riuniscono mensilmente, attualmente presso i locali di Gioc’onda Bergamo, uno spazio ricreativo dotato di una ricca libreria che raccoglie volumi a tema fantasy e fantascientifico ma anche giochi da tavolo e di ruolo, di proprietà di Oscar Biffi, uno dei membri dello smial. Ma non mancano riunioni anche in altre location come il Ritual Pub, sempre a Bergamo, o il locale tolkieniano La Caverna di Treviolo. Ogni anno, in concomitanza con l’incontro natalizio, la riunione si trasforma in una vera e propria Adunanza Conteale nella quale ogni membro dell’associazione porta con sé delle pietanze prelibate e dolci da consumare in un clima di convivialità e condivisione anche con amici esterni all’associazione ma appartenenti alla più ampia comunità tolkieniana. Anche in questo trovano compimento le parole pronunciate da Thorin a Bilbo ne Lo Hobbit: «Se un maggior numero di noi apprezzasse il cibo, l’allegria e il canto più dell’accumulare oro, questo sarebbe un mondo più felice». Sono da ricordare anche gli incontri annuali più sentiti dagli appassionati tolkieniani di tutto il mondo, quello di gennaio che celebra il Tolkien Toast e quello di marzo che coincide con il Tolkien Reading Day, durante il quale i membri propongono delle letture seguendo il tema dell’anno proposto dalla Tolkien Society inglese.
Nel gruppo sono ammessi tutti gli appassionati dell’opera tolkieniana, senza distinzione di sesso, etnia, età, convinzioni politiche e religiose, occupazione e cultura. Al gruppo partecipano, infatti, persone facenti parti di associazioni tolkieniane che a livello nazionale si pongono anche in competizione, mentre a livello locale rimane lo spirito di comunità e famiglia, un rifugio sicuro per chi vuole semplicemente condividere momenti di convivialità e di approfondimento delle rispettive passioni, non necessariamente solo quella tolkieniana. Le porte sono aperte non solo a chi ama studiare e approfondire l’opera tolkieniana nei suoi molteplici aspetti, ma anche anche ai semplici appassionati di letteratura fantasy e fantascientifica (che magari hanno fruito dell’esperienza del Mondo Secondario solo attraverso la visione delle sue trasposizioni cinematografiche e seriali). Agli incontri partecipano membri le cui posizioni tolkieniane possono apparire inconciliabili ma che riescono a superare le differenze di vedute per far prevalere un clima di amicizia, ben descritta dal motto: «Dite amici ed entrate».
Sackville Evento War of The RohirrimCome sottolinea in un’intervista a L’Eco di Bergamo Marco Grazioli, memoria storica del gruppo, «Con il passare degli anni gli iscritti sono aumentati, così abbiamo cominciato a “strutturarci” e a organizzare diverse manifestazioni. Per tre anni, fino al 2006, abbiamo curato “I Borghi dell’Anello”, una due giorni dedicata all’incontro con artisti e in generale esponenti del mondo tolkieniano italiano che aveva come cornice alcuni borghi della Val Brembana».
Con il passare del tempo, dunque, le esperienze si sono moltiplicate, ricordiamo ad esempio le Merende Hobbit organizzate nel 2007, la partecipazione all’organizzazione del Raduno del Nord nel 2008 tra le associazioni dedicate a Tolkien (Bolgeri, Testadura, Faggiorosso, Proudneck e Rohirrim), il ciclo di conferenze presso i licei Lussana e Mascheroni di Bergamo nel 2005 fino alla recente organizzazione di un evento legato alla proiezione del film The War of the Rohirrim il 3 Gennaio 2025 presso il Cinema Arcadia di Stezzano, alla presenza anche dello smial cremonese dei Raminghi del Nord.

CONCLUSIONE

Sackville old ladsL’esperienza dei Sackville Bergamo rappresenta una delle ultime realtà di questo genere ancora vive in ambito nazionale tra quelle nate nei primi anni Duemila. Durante le riunioni del gruppo è possibile essere partecipi di quello spirito di amicizia e condivisione che spesso viene dimenticato nel dibattito tolkieniano nazionale ed internazionale. I Sackville rappresentano una famiglia, un rifugio sicuro dove poter esprimere se stessi. condividere le passioni e confrontare le idee. Per citare le parole di Haldir nel capitolo “Lothlórien” de Il Signore degli Anelli: «Il mondo è senz’altro pieno di pericoli e molti sono i luoghi oscuri; ma ci sono ancora tante cose belle e pur se in tutti i paesi l’amore ora si mescola al dolore, forse cresce più forte». Per chi fosse interessato a partecipare a questa piccola, grande famiglia gli incontri sono aperti a tutti, basta seguire gli aggiornamenti sulla pagina Facebook dei Sackville Bergamo e presentarsi alla riunione mensile (the more, the merrier!).

ARTICOLI PRECEDENTI

– Leggi l’articolo Campobasso, ecco lo smial Contea Molisana
– Leggi l’articolo A Cremona un nuovo smial: il 9/11 l’incontro
– Leggi l’articolo Sardegna, nasce lo smial S’Arda
– Leggi l’articolo Trentino Alto Adige: nasce un nuovo smial
– Leggi l’articolo Uno smial a Pesaro: La Compagnia del Mallorn

LINK ESTERNI

– Vai alla pagina Facebook dei Sackville Bergamo

Sentieri Tolkieniani torna a Macello

Associazione sentieri tolkieniani 2024Presso la suggestiva cornice del castello di Macello si terrà dal 14 al 15 Giugno Sentieri Tolkieniani 2025. La manifestazione prevede un ricco programma che si svolgerà sia all’interno che nell’ampio parco prospiciente il castello. Sentieri Tolkieniani, l’omonima associazione che organizza l’evento, ha come prima finalità quella di promuovere e diffondere le opere e il pensiero di J.R.R. Tolkien. Come possiamo leggere dal sito web associativo, per raggiungere tale scopo “l’Associazione Culturale Sentieri Tolkieniani libera la fantasia dei soci nell’ambito della cultura, in particolare del genere letterario denominato Fantasy, della teologia, dell’arte, dello spettacolo, ma anche della storia attingendo a piene mani al mondo medievale”.

IL PROGRAMMA: GLI OSPITI E GLI EVENTI

Eregion a Sentieri 2024L’edizione 2025 di Sentieri Tolkieniani presenta un programma nel quale non trovano spazio solo conferenze ed incontri con autori (per la maggior parte svolti nelle sale interne del castello) ma anche numerose attività all’aperto con workshop e attività adatti a un pubblico di qualsiasi età. Il parco e i grandi spazi all’aperto consentono infatti l’organizzazione di varie esperienze quali il tiro con l’arco, il “battesimo della sella”, il gioco di ruolo e da tavolo (nell’Area Games), il matrimonio elfico (officiato da Mastro Underhill) e il corso di calligrafia elfica di Roberto Fontana (anche socio AIST). Durante la due giorni sarà, quindi, possibile assistere a esibizioni di musica, di danza, di combattimento e di scherma storica, agli accampamenti storici e a un concorso di cosplay (con categorie per adulti e bambini). Si potrà inoltre partecipare a laboratori per bambini ed adulti comprendenti la cianotipia e l’erboristeria per arrivare sino al punto croce tolkieniano. I concerti previsti vedranno l’esibizione di gruppi quali gli Eregion, i Barad Guldur e i Mystiknot. Sempre nel parco trova spazio anche un percorso tematico nella Terra di Mezzo, con tour guidati (a cura di Pierluigi Cuccitto, Renzo Caimotto e Sir Percival) che permetteranno ai visitatori di esplorare aree del Mondo Secondario tolkieniano attraverso il supporto di pannelli ed illustrazioni.
Sempre all’interno del parco troveranno spazio un’area mercato (dove i visitatori potranno effettuare acquisti da artigiani e creativi fantasy selezionati), un bar e un’area food con presenza di tavoli per pranzare e cenare in compagnia.
Oronzo CilliPer quanto riguarda la sezione delle conferenze e degli incontri tolkieniani, il programma prevede l’intervento di soci e ospiti dell’associazione che tratteranno tematiche tolkieniane presentando diverse prospettive. Nel quadro suggestivo delle sale Leone e Azzurra sarà possibile ascoltare volti noti e meno del mondo degli studi tolkieniani. Ricordiamo la presenza di Adriano Monti Buzzetti che, moderato da Oronzo Cilli, presenterà una lecture sul tema della guerra tra realtà e fantasia. Saranno presentati inoltre nuovi libri di tema tolkieniano quali “The Gospel of Gollum” di Ivano Sassanelli, “E’ tutto freddo e vuoto. Gli orfani della Terra di Mezzo” di Pierluigi Cuccitto e “Tolkien and the Mistery of Literary Creation” di Giuseppe Pezzini.

Mostra Galadriel Manfredi, libro Etera, SanguinetiAll’interno del castello non si svolgeranno solo le conferenze: tra i corridoi e le sale troverà infatti posto anche l’artist alley. Oltre alla mostra in esclusiva per la manifestazione del gioco di ruolo “The One Ring”, ricordiamo anche “Galadriel. Da Valinor ai Porti Grigi”, che esporrà opere di artiste sulla Dama elfica. Quest’ultimo progetto, ideato da Emanuele Manfredi, ha portato alla realizzazione di un volume per Eterea Edizioni con il contributo della socia AIST Barbara Sanguineti (di cui possiamo trovare qui una testimonianza).
Per poter conoscere la totalità delle iniziative e degli eventi che si svolgeranno nel corso della manifestazione, e che qui non trovano spazio nella loro totalità, si invita a consultare le pagine del sito dell’Associazione Culturale Sentieri Tolkieniani create per l’evento.

CONCLUSIONI

Concorso Cosplay Sentieri 2025Il programma presenta molte attività che possono accogliere ed interessare un pubblico variegato, non necessariamente appassionato all’opera tolkieniana. Tale ricchezza è garantita anche dal fatto che l’accesso ai visitatori è a pagamento. La presenza di attività ludico-ricreative anche per bambini rende la manifestazione adatta non solo a gruppi di amici ma anche a famiglie. Per varietà di proposte e ricchezza di programma Sentieri Tolkieniani si conferma, anche nell’edizione 2025, uno dei più importanti eventi tolkieniani in Italia. Se i risultati di affluenza si confermeranno a livello delle edizioni passate, la missione dell’Associazione Sentieri Tolkieniani potrà essere pienamente soddisfatta.

Ulteriori informazioni circa gli orari, l’acquisto dei biglietti e l’accessibilità sono fornite qui.

LINK AGLI ARTICOLI PRECEDENTI

A Osasco 10 anni di Sentieri Tolkieniani
Sentieri Tolkieniani, una festa che crescerà tanto
A Osasco i Sentieri Tolkieniani il 2 e 3 giugno
Sentieri Tolkieniani 2017 a Osasco

LINK ESTERNI

Link alla pagina web dell’Associazione Culturale Sentieri Tolkieniani 2025
Link al programma di Sentieri Tolkieniani 2025
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A Parigi un convegno sulla consonanza cristiana della Terra di Mezzo

Dal 16 al 18 maggio, al Collège des Bernardins di Parigi – suggestivo scenario che da marzo ospita la mostra Aubusson tisse Tolkien – si terrà un convegno universitario internazionale dal titolo “Colloque international « La consonance chrétienne de la Terre du Milieu » che sin d’ora si propone come un evento di riferimento per gli studi tolkieniani sul ruolo della componente religiosa nell’opera del professore di Oxford.
Il titolo di questo convegno si basa sulla celebre lettera n. 269 del 12 maggio 1965, in cui Tolkien scriveva a W.H. Auden: «Non sento alcun obbligo di rendere la mia storia compatibile con la teologia cristiana formale, anche se in realtà ho voluto renderla compatibile con il pensiero e la fede cristiani».
In linea con la vocazione del Collège des Bernardins, le risorse impiegate saranno culturalmente ricche e spiccatamente interdisciplinari: le specializzazioni accademiche coinvolte, infatti, saranno un mix di storia, classici, linguistica, letteratura e lingua inglese, filosofia e, naturalmente, teologia. I temi annunciati sono: l’immaginazione e la redenzione, la questione dell’allegoria, l’analogia della fede, l’intreccio tra fede e opera in Tolkien e la questione del soprannaturale. Infine, una tavola rotonda aprirà la questione del contributo spirituale dell’opera di Tolkien ai non credenti.
Parteciperanno sedici relatori di fama internazionale, con un equilibrio tra stranieri di lingua francese e inglese (provenienti da Germania, Brasile, Spagna, Stati Uniti, Regno Unito e Italia – quest’ultima rappresentata, tra gli altri, da un socio fondatore AIST, Claudio Testi).

Il Programma

Venerdì 16 maggio

Arazzo mostra Aubuisson tisse TolkienSessione 1: Une consonance chrétienne?, presiede Didier Rance (diocesi di Nancy et Toul)

10.30: Saluti ufficiali
10.45: Jean Chausse (arcidiocesi di Parigi), Y a-t-il des guerres justes en Terre du Milieu?
11.45: P. Pascal Ide (arcidiocesi di Parigi), Le purgatoire dans Leaf by Niggle.

Sessione 2: Imagination et rédemption, presiede Robin Galhac (Insitut de philosophie comparée de Paris)

14.30: Diego Klautau (Centro Universitário FEI / Colégio Catamarã, São Paulo, Brésil), The Middle-earth of J.R.R. Tolkien as a land of Fairies between the world of senses and the world of Ideas;
15.30: Jérôme Sainton (Reims), Art et salut: la qualité chrétienne de l’œuvre tolkienienne.

Sessione 3 : Rédemption et imagination, presiede Pierre Chauffard-Luçon (Institut catholique de Reims)

17.00: P. Clément Pierson (diocesi di Chartres), Imagination et rédemption: les deux attitudes opposées face à l’Anneau des fils de Denethor;
18.00: Yannick Imbert (Faculté Jean-Calvin, Aix-en-Provence), L’allégeance à la réalité comme signe de la rédemption chez Tolkien.

Sabato 17 maggio

La consonance chrétienne de la Terre du Milieu, prezziSessione 4: La question de l’allégorie, presiede Michaël Devaux (Université de Caen Normandie)

9.00: Giuseppe Pezzini (Corpus Christi College, Oxford), Beren and Frodo: The Seamless Web of story and The Tree of Tales;
10.00: Claudio Testi (Istituto Filosofico di Studi Tomistici), The Arch and the Cornerstone: Contradiction and Contrariety in J.R.R. Tolkien and his Critics;
11.30: Thomas Honegger (Friedrich-Schiller-Universität, Jena), Allegory, applicability, or rather typology ? Approaches towards interpreting Tolkien’s texts.

Sessione 5: Du surnaturel: anges & prophéties, presiede Jean-Philippe Qadri (CPGE, Lycée Gustave Eiffel, Bordeaux)

14.00: Léo Carruthers (Sorbonne Université, Paris), La Lumière et la poussière: Tolkien, son ange gardien, et les anges en Terre du Milieu;
15.00: Guglielmo Spirito O.F.M. Conv., «To put away the imaginations of darkness»: les Maiar et la bataille pour l’esprit des peuples libres d’Arda;
16.30: Damien Bador (Tolkiendil), Órenya quetë nin: visions et prédictions dans l’œuvre littéraire de J.R.R. Tolkien;

17.40: Tavola rotonda Parvis des gentils: cheminements spirituels, diretta da P. Clément Pierson, con Bertrand Bellet, Flavien Orly e Jean-Rodolphe Turlin.

Domenica 18 maggio

Sessione 6: La foi dans sa vie: l’entrelacs, presiede Léo Carruthers (Sorbonne Université)

10.00: Michaël Devaux (Université de Caen Normandie), J.R.R. Tolkien et la “messe en latin”;
11.00: Holly Ordway (Word on Fire Institute / Houston Christian University, U.S.A.), Marian devotion, suffering, and subcreation: Biographical and literary insights from Tolkien’s poetry;

Sessione 7: De la beauté: analogie & épiphanie, presiede Laurent Alibert (Université Paul Valéry – Montpellier 3)

14.00: Eduardo Segura (Universidad de Granada, Espagne), Do hobbits believe in Eru? analogies of faith in Middle-earth;
15.00: Christine Dalessio (Marquette University, U.S.A.), The image of the image in the Christian mythopoeia of Tolkien.

16.00:Tavola rotonda conclusiva diretta da Pierre Korzilius (Collège des Bernardins)

ARTICOLI PRECEDENTI:
– Leggi l’articolo Francia, in mostra ad Aubusson tutti gli arazzi di Tolkien

LINK ESTERNI:
– Vai al sito di Collège des Bernardins

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David Bratman sulla Christopher Tolkien Conference

Locandina Christopher Tolkien Centenary ConferenceDopo quello di Verlyn Flieger sulla potenza letteraria degli Hobbit proseguiamo nella pubblicazione di articoli a firma di esperti tolkieniani internazionali. È ora la volta di David Bratman, che ringraziamo per la gentile concessione. L’articolo che segue (in calce il link all’originale) è il breve resoconto di alcuni interventi presentati alla Christopher Tolkien Centenary Conference, organizzata congiuntamente dalla Tolkien Society e dalla Mythopoeic Society e tenutasi il 23 e 24 novembre 2024 in occasione del centenario della nascita di Christopher Tolkien.

L’AutoreFoto di David Bratman

Bibliotecario universitario e studioso statunitense, David Bratman è noto in particolare per essere stato fra i curatori della rivista Mythprint pubblicata dalla Mythopoeic Society e per la sua appartenenza all’editorial board di Tolkien Studies: An Annual Scholarly Review, rivista fondata da Douglas A. Anderson, Michael D. C. Drout e Verlyn Flieger e universalmente riconosciuta come la più prestigiosa al mondo nel campo degli studi tolkieniani. È anche autore di numerosissimi articoli, recensioni, bibliografie e guide alla lettura.

“La Christopher Tolkien Conference”

Giovedì (21/11/2024 N.d.T.) cadeva il centenario della nascita di Christopher Tolkien, figlio ed esecutore letterario di J.R.R. Tolkien nonché responsabile – direttamente o indirettamente – di tutti i libri con quel nome sopra pubblicati nei cinquant’anni trascorsi dalla morte. La quantità di materiale inedito, spesso di grande interesse, lasciata dietro di sé da Tolkien è enorme, forse senza pari tra i grandi autori, e il livello di dedizione mostrato da Christopher nei confronti di tale materiale non ha decisamente eguali.

È per questo motivo che la scorsa settimana la Tolkien Society ha tenuto una conferenza online su Zoom. Di base nel Regno Unito, la conferenza aveva da queste parti orari piuttosto particolari, iniziando alle due o tre di notte e terminando intorno a mezzogiorno. Trovandomi spesso in piedi a metà nottata ho sentito alcuni dei primi interventi, ma poi sono tornato a letto e sono più quelli che ho perso. Delle ventotto presentazioni previste, ne ho sentite in tutto o in parte solo diciassette.

Più della metà delle presentazioni che ho sentito erano testimonianze personali del genere “come ho lavorato con Christopher Tolkien”. Qualcuno lo descriveva come un “curatore in capo”, ed è vero che lui subappaltava all’esterno gran parte del lavoro. Persone come Christopher Gilson, che ha curato il materiale linguistico, o Christina Scull e Wayne G. Hammond, che hanno curato di tutto, hanno raccontato pressoché la stessa storia: come la corrispondenza o le conversazioni con Christopher abbiano spinto quest’ultimo a suggerire che forse sarebbe loro piaciuto occuparsi della curatela di una certa cosa, o almeno fornire qualche suggerimento riguardo a come quella cosa potesse essere presentata in stampa, e come questo abbia portato a una lunga collaborazione nel corso della quale Christopher mandava fotocopie di carte in suo possesso, annotate con cura (questa pagina è il verso di quell’altra; questa parte è in inchiostro rosso, etc.), e mostrava infinita pazienza e tolleranza per i dettagli nel rispondere alle domande, ma anche una determinazione inflessibile nel pretendere che il lavoro fosse fatto nel modo giusto.

Di presentazioni di questo genere ve n’erano un certo numero, e lo stesso principio si applicava ai discorsi di artisti che avevano illustrato le opere (Alan Lee e Ted Nasmith), a quello del curatore dello stesso Christopher presso la sua casa editrice e, cosa interessantissima, a quello dell’archivista della Marquette University, cui Tolkien aveva venduto molti dei suoi manoscritti già negli anni ’50. Gran parte di quel discorso consisteva in un resoconto storico. A quelle carte non fu prestata molta attenzione fino a che Christopher non iniziò ad aver bisogno di consultarle per il suo lavoro, ed egli aveva stabilito un buon rapporto con l’allora archivista. Ciò di cui Christopher aveva davvero bisogno, tuttavia, specialmente in considerazione del suo crescente concentrarsi sul materiale della Marquette, era un assistente dedicato e competente che avesse il tempo e le energie per fare il lavoro con riscontro immediato. E ne ricevette uno: il compianto Taum Santoski. Conoscevo Taum di persona, pur se non bene come altri, e ho trovato delizioso che abbia ricevuto quest’attenzione in un discorso che riguardava quasi più lui che Christopher.

Foto di Sara BrownAltri interventi riguardavano il lavoro compiuto da Christopher Tolkien; alcuni trattando solo in modo generale della sua esistenza e attribuendo implicitamente l’importanza di Christopher al fatto di averlo prodotto, ma altri concentrandosi sul lavoro che egli faceva e sulla complessa stratificazione di scritti originali di Tolkien, commenti di Tolkien a questi, commenti di Christopher agli uni e agli altri, lavoro di messa in ordine del materiale e selezioni effettuate sullo stesso. (Si stima che i quattro ponderosi volumi sulla stesura del Signore degli Anelli [Volumi VI, VII, VIII e IX della Storia della Terra di Mezzo N.d.T.] contengano solo circa il quaranta per cento di quanto scritto da Tolkien). C’era poi la complessità dell’opera di Tolkien – i cambi di personaggi, le revisioni e cancellature, le storie dove i personaggi fraintendono il sapere loro narrato, le parti dove Tolkien stesso non era sicuro di quale fosse la Foto di Kristine Larsenrisposta … e l’attenta presentazione da parte di Christopher di tutto ciò. Due interventi, uno di Sara Brown (foto a sinistra) e l’altro di Kristine Larsen (foto a destra), hanno trattato dell’Athrabeth, un testo chiave del Legendarium, analizzando tutti gli strati della stesura e le scelte comportate dal lavoro di curatela delle stesse; entrambe, insieme a Verlyn Flieger, hanno poi enfatizzato finanche il coraggio di Christopher nel pubblicare tale testo, che incideva fino all’osso l’universo della narrazione e toccava le più profonde convinzioni religiose dello stesso autore. Ascoltando le parole di Sara e Kris e leggendo la chat ho avuto l’impressione che la mera esistenza dell’Athrabeth fosse una novità per molti dei partecipanti. C’è ancora molta esplorazione da fare, quindi andiamo avanti e facciamola.

David Bratman, Martedì 26 Novembre 2024

Traduzione di Giampaolo Canzonieri

Articolo originale: Christopher Tolkien conference

ARTICOLI PRECEDENTI:

– Leggi l’articolo Flieger: gli Hobbit? Sono una potenza letteraria

LINK ESTERNI:

– Vai al sito di David Bratman
– Vai al sito della Christopher Tolkien Centenary Conference
– Vai alla pagina di Tolkien Gateway su Taum Santoski
– Vai alla pagina di Tolkien Gateway sull’“Athrabeth Finrod ah Andreth”

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Piacenza, il 25 aprile al castello di Agazzano

Soncino FantasyVenerdì 25 Aprile 2025, nello splendido scenario del castello Anguissola Scotti Gonzaga di Agazzano, si svolgerà la manifestazione Agazzano giornata Fantasy, il grande evento dedicato al mondo de Il Signore degli Anelli e al Fantasy in generale. La Manifestazione, giunta alla sua 14esima edizione, per anni svolta alla Rocca di Soncino (CR) con il nome di Soncino Fantasy, per l’edizione 2025 verrà trasferita al Castello di Agazzano, mantenendo tutte le caratteristiche generali che l’hanno contraddistinta in tutti questi anni. Anche l’edizione 2025, come è sempre stato in tutti questi anni, sarà dedicata ai due temi classici: Il Signore degli Anelli e Lo Hobbit.

L’edizione 2025

La prossima edizione, quella del prossimo 25 aprile 2025, organizzata dalle associazioni Excalibur, Media Aetas e Contea del Falcone con il patrocinio del Comune di Agazzano, viene vista come il rilancio di un’iniziativa di successo, amatissima soprattutto dai bambini. La manifestazione, fin dalle sue prime edizioni, ha sempre avuto una grande partecipazione di pubblico, con migliaia di visitatori e con oltre 3.500 bambini completamente vestiti a tema e coinvolti nelle animazioni. L’evento, anche se dedicato particolarmente ai bambini, non è destinato solo a loro, ma anche ad un pubblico più adulto. A parte le animazione per i bambini, infatti, il grosso delle attività è rivolto anche agli adulti. Soncino Fantasy

L’ingresso alla manifestazione potrà avvenire o con l‘acquisto del biglietto intero direttamente alle casse ordinarie presenti in loco, oppure con una prenotazione internet con la prevendita del biglietto ridotto, direttamente dal sito internet ufficiale della manifestazione alla sezione “biglietti”. Il biglietto ridotto in prevendita, oltre a permettere uno sconto di prezzo rispetto al biglietto intero, dà anche il diritto al possessore di Soncino Fantasypresentarsi all’ingresso riservato senza dover attendere in coda alle casse ordinarie durante la manifestazione.
Anche per quest’anno gli accessi all’evento saranno ridotti e a numero chiuso, con un numero massimo predefinito. Le casse ordinarie in funzione durante il festival, in caso di sovraffollamento di pubblico, verranno chiuse e pertanto non verrà garantito l’ingresso per tutti i visitatori, ma solo per chi è in possesso di regolare prenotazione.

Le conferenze

Tra gli ospiti annunciati c’è Francesco Vairano, doppiatore caro a molti fandom, poiché è stato la voce italiana di Alan Rickman (Severus Piton) nei film di Harry Potter, di Ian McDiarmid (Darh Sidious) nella saga di Star Wars, di Andy Serkis (Gollum) nelle trilogie di Peter Jackson de Il Signore Degli Anelli e Lo Hobbit. Delle saghe cinematografiche ispirate al mondo di J.R.R. Tolkien è stato inoltre direttore del doppiaggio e curatore dell’adattamento dei dialoghi dell’edizione italiana. Oltre all’incontro pubblico con l’ospite d’onore, sono previste tre conferenze a tema tolkieniano.
Di seguito titoli e orari.
11.00 – Tolkien Multimediale, a cura di Emanuele Manco
15.00 – 70 anni da Il Signore degli Anelli, a cura di Paolo Gulisano
16.30 – Il cibo ne Lo Hobbit, a cura di Marina Lenti

 

Costo dei Biglietti di Ingresso

Biglietto Ingresso Intero – 15 Euro
Acquisto biglietto alle casse ordinarie durante la manifestazione

Biglietto Ingresso Ridotto con Prenotazione Internet – 13 Euro
Acquisto biglietto in prevendita

I bambini fino a 5 anni di età non pagano

 

PROGRAMMA PROVVISORIO

– Animazione per Bambini
Animazione a tema The Lord of the Rings™ e Lo Hobbit™
oltre 50 animatori e oltre 100 personaggi a tema

– Villaggio piccoli hobbit
Ricostruzione villaggio hobbit™ con personaggi in costume – dedicata ai Bambini

– Accampamenti Rohirrim
Allestimento accampamenti con Cavalieri di Rohan™ a difesa della Rocca

– Accampamenti Orchi
Ricostruzione accampamenti con Orchi per l’assedio alla Rocca

– Combattimenti per la Terra di Mezzo
Combattimenti tra Orchi e Uruk-Hai contro la fanteria di Gondor e soldati di Rohan
Combattimenti e assalti di Orchi e Uruk-Hai contro ‘l’Ultima Alleanza tra Uomini ed Elfi’

– Musiche e danze
Ballate elfiche e danze dei popoli della Terra di Mezzo – dedicate ai Bambini

– Trucchi e truccatori
Truccatori per Bambini e trucchi ed effetti cinematografici con protesi per adulti

– Centinaia di personaggi fantastici

– Artisti e spettacoli
Spettacoli fissi e artisti itineranti – dedicati agli adulti oltre 50 artisti
Oltre 100 personaggi in costume e decine di spettacoli

– Esibizione di falchi e aquile
Esposizione di predatori ed esibizioni di prove di caccia con i falchi

– Oltre 100 banchi e botteghe
Area tolkieniana e mercato collaterale fantasy e medievale
Area alimentare con punti di ristoro con cibi e bevande storiche e tematiche

– Aree tematiche con mostre, laboratori didattici e tavoli gioco

– Doppiatori del Film The Lord of the Rings e Lo Hobbit

 

 

ARTICOLI PRECEDENTI

– Leggi l’articolo Soncino, dopo 7 anni il 25 aprile torna il Fantasy

– Leggi l’articolo Pavia e Soncino Fantasy: è festa tra Elfi e Orchi
– Leggi l’articolo Il 25 aprile a Soncino: un giorno intero da fan

LINK ESTERNI
– Vai al sito del Soncino Fantasy

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Bomporto, il 29 marzo sarà un Tolkien day

Sabato 29 marzo, presso la Biblioteca “J.R.R. Tolkien” di Bomporto, si svolgerà una giornata imperdibile dedicata ai mondi fantastici e alla letteratura fantasy, rendendo omaggio al celebre autore J.R.R. Tolkien. L’iniziativa, promossa dall’amministrazione comunale e dalla biblioteca, è pensata per coinvolgere grandi e piccoli con attività creative e ludiche. Il 31 marzo 2019, si era svolta la cerimonia di intitolazione della Biblioteca comunale di Bomporto che da quel momento è stata dedicata a J.R.R. Tolkien.

Il programma

Locandina BomportoIl programma della giornata inizia già al mattino, alle 10 con “Creature magiche e mondi incantati”, una narrazione accompagnata da un laboratorio creativo, entrambi pensati per bambini e bambine dai 5 agli 8 anni. Questa attività, curata dalla Soc. Coop. Open Group, esplorerà i “mondi dell’Altrove” della letteratura fantastica e i loro straordinari abitanti. La giornata prosegue poi, dalle ore 14.30 alle 19.30, con “Fantasticamente”, un pomeriggio avvincente dedicato ai giochi di ruolo e ai giochi da tavolo, con un forte richiamo al mondo di Tolkien e del fantasy. L’evento si svolge in collaborazione con l’Associazione Uno Critico di Modena, offrendo un’occasione per immergersi in universi immaginari e condividere la passione per il genere.

Una biblioteca per un autore

La Biblioteca di Bomporto, intitolata a J.R.R. Tolkien, uno dei più grandi autori di tutti i tempi e universalmente riconosciuto come il padre del genere fantasy, continua così il suo viaggio letterario proponendo iniziative che celebrano la fantasia e la creatività. Un invito speciale a scoprire e vivere insieme le avventure di mondi magici e incantati. Sei anni fa, per l’inaugurazione si era svolta anche la prima “Festa del Fantasy” locale, con tanto di laboratori per ragazzi, laboratori di lingue elfiche, una caccia al tesoro, tavole rotonde, incontri con gli editori e gli artisti, oltre alla conferenza “Potere e Magia” tenuta da Claudio A. Testi, con accompagnamento musicale dei giovani del Mithril Duo. Durante l’evento, era stato proiettato il lungometraggio animato Il Signore degli Anelli di Ralph Bakshi (1978), la pellicola che ha in parte ispirato la trilogia di Peter Jackson.

 

Informazioni e prenotazioni: scrivere una email a cultura@comune.bomporto.mo.it, telefonare al 059 800726 o inviare un messaggio WhatsApp al 348 5294579.

 

ARTICOLI PRECEDENTI:
– Leggi l’articolo Bomporto, il 6 aprile l’AIST a Fantasticamente
– Leggi l’articolo A Bomporto (Mo) riapre la biblioteca Tolkien
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– Leggi l’articolo Tolkien in biblioteca: letture animate a Siena

LINK ESTERNI:
– Vai alla pagina facebook della biblioteca comunale di Bomporto

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La mostra Writers Revealed in Australia

Dal 12 Aprile al 3 Agosto 2025, nella cittadina di Surfers Paradise in Australia sarà ospitata la mostra Writers Revealed, un’occasione unica per avvicinarsi a manoscritti rari, prime edizioni e ritratti di alcuni degli autori più influenti della letteratura inglese. Nel percorso espositivo i visitatori sono invitati a scoprire il processo di scrittura e le menti creative che hanno ideato alcune delle opere letterarie più amate di sempre.  L’intento è quello di esplorare le connessioni tra letteratura e arti visuali, ma anche quello di dare un volto all’autore, attraverso l’esposizione di ritratti suggestivi. Si tratta, dunque, di un viaggio a cavallo tra l’analisi dei manoscritti delle opere letterarie e dei relativi commenti autoriali e la ricerca del dato biografico, dell’esperienza di vita che sta dietro al componimento artistico.
Tom Tate, sindaco della City of Gold Coast, l’area governativa che comprende l’intera Gold Coast del Queensland australiano, ha sottolineato il grande privilegio accordato alla cittadina «di ospitare questa eccezionale esposizione», affermando anche: «Questi maestri della parola hanno ispirato la nostra immaginazione collettiva per secoli. Ora abbiamo un’incredibile opportunità per approfondire la loro arte letteraria, i loro manoscritti e le loro vite private».

Una collaborazione tra due istituzioni londinesi

La cornice è quella della Home of the Arts (HOTA), uno dei centri culturali più vivaci della Goald Coast australiana. Parliamo del fulcro dell’arte e dell’intrattenimento regionale, che offre una vasta gamma di esperienze culturali, dalle arti visive alle performance dal vivo. Il complesso ospita teatri, cinema, gallerie d’arte e spazi all’aperto, creando un ambiente dove l’arte e la cultura sono accessibili a tutti.
La mostra, nata dalla collaborazione tra la British Library e la National Portrait Gallery di Londra, coprirà un arco temporale di sei secoli, presentando autori dal XVI secolo fino ad oggi. Tra i protagonisti figurano William Shakespeare, Jane Austen, le sorelle Brontë, Lord Byron, Lewis Carroll, Charles Dickens, Sir Arthur Conan Doyle, James Joyce, Rudyard Kipling, J.R.R. Tolkien, J.K. Rowling, John Keats e Virginia Woolf. La collezione sarà allestita nella Galleria 1 del centro culturale, e trasformerà lo spazio in un viaggio immersivo nella storia della letteratura inglese, offrendo uno sguardo intimo e approfondito sulle vite e le opere dei più grandi scrittori inglesi.
Come spiegato da Alexandra Ault, Capo curatrice degli Archivi Moderni e dei Manoscritti della British Library e ideatrice della mostra, «i visitatori potranno ammirare prime edizioni rare e splendidi manoscritti accanto a celebri ritratti degli scrittori che li hanno creati. L’esibizione presenta più di settanta autori provenienti da contesti diversi, coprendo cinquecento anni di letteratura inglese». L’altra mente dietro a Writers Revealed, Catherine MacLeod, Curatrice Senior delle collezioni del XVII secolo presso la National Portrait Gallery, ha aggiunto che «osservando queste esposizioni, i visitatori scopriranno ciò che viene rivelato e ciò che rimane nascosto quando vita, scrittura e ritrattistica si intrecciano».

Il Contenuto della mostra

All’interno della mostra i visitatori potranno trovare alcuni manoscritti e lettere illustrate di J.R.R. Tolkien ai nipoti, che trattano dei temi de Il Signore degli Anelli, una pagina del diario di Lewis Carroll in cui questi riflette sulla creazione di Alice nel Paese delle Meraviglie, il manoscritto autografo di Mrs. Dalloway di Virginia Woolf, il tavolino da scrittura di Jane Austen e l’unico ritratto di William Shakespeare che si ritiene sia stato dipinto durante la sua vita. Questa collettanea di oggettistica strizza l’occhio ai sostenitori del biografismo letterario, per cui il significato di un’opera dovrebbe essere compreso alla luce della vita e delle idee del suo scrittore. Anche se questo approccio offre interessanti punti di riflessione, qualora venga considerato come univoco, può risultare limitante nella misura in cui un’opera non può essere circoscritta al solo pensiero dell’autore ma si arricchisce dei significati che il lettore gli attribuisce, che le permettono di mantenere il suo messaggio vivo e vibrante.

Il rischio è quello di cadere nel feticismo biografico che anima certe mostre di carattere letterario ma che, in realtà, poco trasmettono al visitatore riguardo alle opere, collezionando invece reliquie di una vita privata che possono contribuire in maniera del tutto residuale allo studio letterario.

ARTICOLI PRECEDENTI
Belgio: tre mesi di mostra su JRR Tolkien
Parigi, a marzo gli arazzi di Aubusson in mostra
Torino, la mostra su Tolkien apre a Venaria

LINK ESTERNI
Vai al sito della mostra
Link al catalogo della mostra sul sito di Tolkien Collector’s Guide

Chiude la mostra: 68mila visite a Venaria Reale

Venaria-mostraTolkienCon 67.796 ingressi totalizzati in 105 giorni di apertura, si è chiusa alla Reggia di Venaria vicino Torino la mostra “Tolkien. Uomo, professore, autore”, dedicata all’autore della celebre epopea della Terra di Mezzo.
Promossa dal Ministero della Cultura in occasione dei cinquant’anni dalla scomparsa di Tolkien, con la collaborazione dell’Università di Oxford, la mostra racconta lo scrittore britannico John Ronald Reuel Tolkien attraverso il suo percorso umano e accademico. L’esposizione è realizzata da Cor Creare Organizzare Realizzare, ed è stata curata da Oronzo Cilli con la co-curatela e l’organizzazione di Alessandro Nicosia. L’organizzazione della mostra nel complesso monumentale torinese ha coinvolto numerose istituzioni internazionali, tra cui l’Università di Reading, la Tolkien Society e le case editrici che hanno pubblicato le opere di Tolkien in Italia.

La mostra alla Reggia di Venaria Reale

Venaria-mostraTolkienGrazie all’esposizione di numerosi pezzi unici ed edizioni speciali delle sue opere letterarie, la mostra propone un viaggio affascinante soprattutto nella vita e in parte nei romanzi dello scrittore inglese, a distanza di settant’anni dalla prima pubblicazione in lingua originale del suo capolavoro. Il percorso espositivo conduceva i visitatori alla scoperta delle diverse sfaccettature di Tolkien, preso in esame come uomo, padre, accademico e autore di una saga letteraria che ha dato forma al genere fantastico contemporaneo. La mostra si sviluppava in tre sezioni principali, rispettivamente dedicate alla vita privata dello scrittore (raccontata attraverso fotografie, lettere e oggetti personali), a quella dello studioso di letteratura inglese, e infine a quella del romanziere. Quest’ultimo segmento, il più ampio del percorso espositivo, era affrontato tramite la raccolta e Venaria-mostraTolkienl’esposizione di oltre novecento tra prime edizioni e ristampe de Lo Hobbit, del Signore degli Anelli e delle altre celebri opere dell’universo tolkieniano, ed era arricchita dalle tavole delle illustrazioni originali realizzate ad acquerello da Piero Crida per la casa editrice Rusconi per libri come Il Silmarillion e Le avventure di Tom Bombadil. Un’ultima sezione esplorava infine l’eredità dello scrittore nel mondo dell’arte, della musica e del fumetto, con particolare attenzione agli adattamenti cinematografici, dal film d’animazione di Ralph Bakshi alla trilogia di Peter Jackson.
Venaria-mostraTolkienRispetto alle precedenti, c’erano alcune novità. La parte degli abiti erano disposte in maniera migliore e più nobile, mancavano i diorama mentre sono stati aggiunte delle action figure e alcuni pregevolissimi quadri come un ritratto dello scrittore realizzato alla fine degli anni ’70 da una foto della collezione di Pamela Chandler (1928-1993). Aggiunto qualche quadro, come quelli dell’artista Ivan Cavini. L’atmosfera era molto bella grazie anche alla splendide sale destinate alla mostra, cioè le Sale Reali, che già di per sé meritano una visita. Anche per questa edizione è stato pubblicato un catalogo ad hoc, quasi identico ai due precedenti.

Tour per Tolkien in tutta la penisola

Venaria-mostraTolkienLa tappa torinese rappresenta l’evento intermedio del progetto espositivo dedicato allo scrittore inglese, che proseguirà nel corso del 2025 arrivando a toccare anche Catania e Trieste. Tutto sommato, la risposta del pubblico è stata ottima: oltre ai quasi 68mila visitatori alla Reggia di Venaria alle porte di Torino (ospitata dal 19 ottobre 2024 al 16 febbraio 2025), l’esposizione artistica è reduce dall’ottimo riscontro di pubblico registrato alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, dove la rassegna aveva esordito un anno fa (dal 16 novembre 2023 all’11 febbraio 2024), e presso il Palazzo Reale di Napoli (dal 15 marzo al 30 giugno) che, per l’occasione, aveva aperto i nuovi spazi espositivi da poco rinnovati. Ora sarà il turno di Catania, dove TOLKIEN. Uomo – Professore – Autore verrà esposta presso il Palazzo della Cultura da venerdì 7 2025 fino al mercoledì 31 luglio 2025, mentre a Trieste è attesa per tutti i mesi autunnali.

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LINK ESTERNI
– Vai al sito web della Reggia di Venaria Reale

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Belgio: tre mesi di mostra su JRR Tolkien

Edificio mostra AthusNella cornice di Athus, in Belgio, ma al confine con Lussemburgo e Francia, è stata inaugurata una nuova mostra dedicata a J.R.R. Tolkien. L’esposizione è stata inaugurata il 17 gennaio di quest’anno e rimarrà aperta fino al 15 marzo presso la biblioteca comunale d’Athus. La mostra è indirizzata a giovani lettori e non, e non solo agli appassionati del genere, a visitare Tolkien, Voyage en Terre du Milieu. L’esposizione è allestita in collaborazione con il comune di Aubange e la provincia di Lussemburgo.

Tre mesi di esposizioni

Città culturalmente molto attiva, soprattutto da un punto di vista letterario e fantasy, Athus ospiterà per due mesi una mostra interamente dedicata alle trasposizioni cinematografiche delle opere di J.R.R. Tolkien. Già conosciuta per l’organizzazione di serate a tema, quiz letterari, sessioni di gioco di ruolo e conferenze tolkieniane, la biblioteca comunale di Athus inserisce la mostra nel programma “Du Roman à l’Ecran”, “dal romanzo allo schermo”. Il progetto mira a creare un ponte tra l’opera letteraria tolkieniana e le rese su schermo fatte nel corso degli anni, prima tra tutte la trilogia del Signore degli Anelli di Peter Jackson, che ha dato vita visivamente a un intero universo modellando per sempre il modo in cui le persone si avvicinano, vedono e leggono la Terra di Mezzo. Alla prima trilogia si aggiunge poi di pari passo la seconda, quella de Lo Hobbit realizzata tra il 2012 e il 2014. La mostra di Athus segue la creazione del mondo della Terra di Mezzo da parte di Tolkien a partire dalle esperienze di guerra, per poi passare alle strategie di adattamento cinematografico utilizzate da Jackson per rendere l’universo di Arda nel miglior modo possibile. Tolkien, Voyage en Terre du Milieu evidenzia i tagli necessari fatti per far funzionare l’opera su schermo e la resa dell’impianto narrativo del romanzo, soprattutto nell’episodio de Le due torri. Si arriva, in ultimo, alla difficile realizzazione de Lo Hobbit e a degli accattivanti approfondimenti sui popoli che abitano la Terra di Mezzo, con pannelli dedicati a Elfi, Hobbit, Nani, Draghi e Orchi.
La particolarità di Tolkien, Voyage en Terre du Milieu è che accedendo alla visita guidata interattiva sul sito della biblioteca si può visitare parzialmente la mostra online e muoversi tra un pannello e l’altro leggendo alcune anteprime.

Informazioni pratiche:

Bibliothèque et ludothèque d’Athus
Sala Jean Lebon
64 Grand-Rue 6791 ATHUS
Ingresso libero durante gli orari di apertura della biblioteca.

 

Call for Papers: Oralità e scrittura in Tolkien

L’AIST (Associazione Italiana Studi Tolkieniani), in collaborazione con Eterea Edizioni e con il Museo delle Religioni “Raffaele Pettazzoni”, promuove un convegno di studi interdisciplinare dal titolo Oralità e scrittura nella Terra di Mezzo. Tradizioni della voce, trasmissioni manoscritte e interpretazioni del Legendarium tolkieniano, per indagare lo statuto e il ruolo dell’oralità e della scrittura nella Terra di Mezzo e inquadrare il loro rapporto all’interno del Mondo Secondario creato da J.R.R. Tolkien.
Nel nostro Mondo Primario, il passaggio dall’oralità alla scrittura e, in seguito, alle moderne tecnologie della comunicazione ha costituito una trasformazione tale da influenzare profondamente la cognizione, la cultura e la società umana. Molti studiosi hanno approfondito la questione: Convegno Castelli Romani: Igor Baglionida Milman Parry e Albert Lord, coi loro scritti pionieristici sull’epica orale, a Eric A. Havelock e Paul Zumthor, che hanno indagato il passaggio dall’oralità alla scrittura nell’antica Grecia e nel Medioevo romanzo, fino a Marshall McLuhan e Walter J. Ong, interessati ai profondi cambiamenti culturali innescati dall’evoluzione dei media moderni.
Tolkien, da filologo e studioso di opere letterarie medievali, guardò sempre con grande attenzione alla questione dei rapporti tra oralità e scrittura e la mise a tema nelle sue opere letterarie. Desiderava, ad esempio, che “Il Silmarillion” – così come lo concepiva nella sua mente – assumesse la forma di «una compilazione, un compendio narrativo steso tardivamente sulla scorta di fonti assai diverse (poemi, annali, racconti di tradizione orale) trasmesse per retaggio antichissimo» (Il Silmarillion, p. 6) affinché replicasse o, per dir meglio, ricreasse il carattere essenzialmente “cumulativo” del mito del Mondo Primario. Nel fondamentale saggio Sulle fiabe, inoltre, propose l’allegoria del “Calderone del Racconto”, ovvero della tradizione narrativa nella quale gli “ingredienti” (storia, racconto popolare, leggenda e mito etc.) sono gettati in epoche diverse, cambiano durante la “cottura” e contribuiscono al sapore della “minestra”, ogni porzione della quale è una storia (Il Medioevo e il fantastico, pp. 189 ss.). Ed ancora, nel Signore degli Anelli ricorse ad un complesso meccanismo metanarrativo, il Libro Rosso della Marca Occidentale, di cui si presentava come il “traduttore”, non senza descriverne la multiforme tradizione manoscritta e le intrinseche complessità (Il Signore degli Anelli, pp. 26 ss.).
Come nel Mondo Primario, insomma, anche nel Mondo Secondario di Tolkien quello fra oralità e scrittura è uno degli elementi dialettici su cui si è costruita un’intera cultura. La questione, finora indagata solo in parte dagli studiosi tolkieniani, merita di essere affrontata alla luce di un approccio interdisciplinare consapevole dei recenti sviluppi degli studi sul tema. Gli organizzatori accolgono quindi con favore proposte di relazione che esplorino il ruolo di oralità e scrittura e il loro rapporto nella Terra di Mezzo, in particolare in relazione ai seguenti filoni di ricerca:

  • Le relazioni tra la mitopoiesi tolkieniana e le mitografie del Mondo Primario;
  • La tradizione orale degli Elfi e la sua messa per iscritto nel “Silmarillion”;
  • I sistemi di scrittura della Terra di Mezzo (sarati, tengwar, cirth, etc.);
  • La questione delle voci autoriali e dei punti di vista nel “Silmarillion” progettato da Tolkien e nella sua versione pubblicata;
  • La questione delle voci autoriali e dei punti di vista nello Hobbit e nel Signore degli Anelli;
  • Il Libro Rosso in quanto elemento narrativo e in quanto dispositivo metanarrativo;
  • Le Traduzioni dall’Elfico di Bilbo Baggins e il loro rapporto con il Silmarillion;
  • Biblioteche e archivi della Terra di Mezzo (Valforra, Minas Tirith etc.);
  • La cultura dei popoli «saggi ma incolti» (Il Signore degli Anelli, p. 459);
  • La relazione tra le lingue della Terra di Mezzo e l’inglese utilizzato da Tolkien in quanto “lingua di destinazione”;
  • I proverbi, gli indovinelli e le canzoni della Terra di Mezzo;
  • Questioni di taglio generale su oralità e scrittura che facciano il punto sul dibattito contemporaneo sul tema.

 

Comitato Scientifico:

Roberto Arduini (Eterea Edizioni, AIST);

Igor Baglioni (Museo delle Religioni “Raffaele Pettazzoni”);

Cecilia Barella (Eterea Edizioni, AIST);

Alessandro Campus (Università di Roma Tor Vergata);

Andrea Ercolani (CNR);

Stefano Giorgianni (Traduttore e autore, AIST);

Paolo Nardi (Autore e divulgatore, AIST);

Oriana Palusci (Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”);

Paolo Pizzimento (Università degli Studi di Messina, AIST);

 

Organizzazione:

Roberto Arduini (Eterea Edizioni, AIST);

Igor Baglioni (Museo delle Religioni “Raffaele Pettazzoni”);

Stefano Giorgianni (Traduttore e autore, AIST);

Alessandro Leonardi (AIST);

Paolo Pizzimento (Università degli Studi di Messina, AIST);

 

Gli studiosi interessati possono inviare una proposta di relazione di non oltre 2.000 battute, comprensiva di due o tre fonti bibliografiche di riferimento, entro e non oltre il 30 aprile 2025 all’indirizzo: paolo.pizzimento@unime.it. La proposta dovrà comprendere un titolo e un abstract, una breve nota biografica dell’autore, un recapito di posta elettronica e un recapito telefonico.

L’accettazione delle proposte di relazione sarà comunicata via posta elettronica agli interessati entro il 15 maggio 2025. Il convegno si terrà in presenza da venerdì 11 a domenica 13 luglio 2025 nei comuni dei Castelli Romani e la partecipazione sarà gratuita.

 

Date da ricordare:

Chiusura della Call for Papers: 30 aprile 2025.

Comunicazione di accettazione delle proposte: 15 maggio 2025.

Convegno: 11-13 luglio 2025.

I partecipanti al convegno potranno alloggiare nelle strutture convenzionate, usufruendo di una riduzione sul normale prezzo di listino delle stesse. Sono previste visite serali gratuite ai musei e ai monumenti dei comuni presenti nell’area dei Castelli Romani. Il programma delle visite sarà reso noto contestualmente al programma del convegno.

È prevista la pubblicazione degli Atti a cura di Eterea Edizioni previa peer review finale delle relazioni.

Per informazioni: paolo.pizzimento@unime.it.

 

 

Bibliografia di riferimento:

  • Dufau, Jean-Christophe, Mythic Space in Tolkien’s Work (The Lord of the Rings, The Hobbit and The Silmarillion), in Thomas Honegger (ed.), Reconsidering Tolkien, Zollikofen, Walking Tree, 2005, pp. 107-128.
  • DuPlessis, Nicole, Bridging Orality and Literacy in The Lord of the Rings:  the “Wise but Unlearned” among the Cultures of Middle Earth.
  • Flieger, Verlyn, Myth and Truth in Tolkien’s Legendarium, in There Would Always Be a Fairy Tale, Kent (OH), The Kent State University Press, 2017, pp. 157-164.
  • Gymnich, Maryon, Reconsidering the Linguistics of Middle-earth: Invented Languages and Other Linguistic Features in J.R.R. Tolkien’s The Lord of the Rings, in Thomas Honegger (ed.), Reconsidering Tolkien, Zollikofen, Walking Tree, 2005, pp. 7-30.
  • Hammond, Wayne. Books, Literature, and Literacy in Middle-earth, «Mallorn», 26, 1989, pp. 35-38.
  • Havelock, Eric A., La Musa impara a scrivere. Riflessioni sull’oralità e l’alfabetismo dall’antichità al giorno d’oggi, trad. di M. Carpitella, Roma-Bari, Laterza, 2005.
  • Havelock, Eric A., Cultura orale e civiltà della scrittura. Da Omero a Platone, trad. di M. Carpitella, Roma-Bari, Laterza, 2019.
  • Lord, Albert B., The Singer of Tales, Cambridge (MA), Harvard University Press, 1960.
  • McLuhan, Marshall, La Galassia Gutenberg, trad. di Stefano Rizzo, Roma, Armando Editore, 1991.
  • Ong, Walter J., Oralità e scrittura. Le tecnologie della parola, trad. di Alessandra Calanchi, Bologna, Il Mulino, 2011.
  • Parry, Milman, L’epiteto tradizionale in Omero. Saggio su un problema di stile omerico, trad. di Michele Loré, Cerenasco (TO), Ivo Forza Editore, 2016.
  • Tolkien, J.R.R., Il Silmarillion, trad. di Francesco Saba Sardi, Milano, Bompiani, 2001.
  • Tolkien, J.R.R., Il medioevo e il fantastico, trad. di Carlo Donà, Milano, Bompiani, 2004.
  • Tolkien, J.R.R., Il Signore degli Anelli, trad. di Ottavio Fatica, Milano, Bompiani 2021.
  • Vanderbeke, Dirk, Language, Lore and Learning in The Lord of the Rings, in Thomas Honegger (ed.), Reconsidering Tolkien, Zollikofen, Walking Tree, 2005, pp. 129-152.
  • Zumthor, Paul, La presenza della voce: introduzione alla poesia orale, trad. di Costanzo Di Girolamo, Bologna, Il Mulino 2001.
  • Zumthor, Paul, La lettera e la voce. Sulla “letteratura” medievale, trad. di Mariantonia Liborio, Bologna, Il Mulino 1990).

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