Nel mese di novembre, a Trieste – la città che ospita la mostra “Tolkien: uomo, professore autore” –, si terranno ben cinque incontri pubblici con altrettanti soci dell’AIST, quattro dei quali fanno parte del programma correlato alla mostra stessa.
I soci invitati
La prima conferenza in ordine cronologico si colloca all’interno del Trieste Science+Fiction Festival e sarà quella di Wu Ming 4, romanziere e saggista, intitolata Difendere la Terra di Mezzo, come il titolo di un suo libro (Bompiani 2023). Si terrà lunedì 3 novembre alle ore 18:00 al cinema Ariston. L’intervento sarà dedicato a illustrare la radicale rilettura del Legendarium tolkieniano recentemente proposta dagli allievi del filosofo e critico letterario Fredric Jameson, all’insegna della relatività del punto di vista e della critica dell’ideologia. Una prospettiva che apre i confini della Terra di Mezzo a nuove interpretazioni e chiavi di lettura.
Venerdì 7 novembre, alle ore 17:30, Ivan Cavini condurrà una visita guidata alla sezione artistica della mostra “Tolkien: uomo, professore, autore”, e replicherà il giorno dopo, sabato 8 novembre, alle ore 11:00. Sempre l’8 novembre, alle ore 16:00, Ivan Cavini terrà il workshop della durata di tre ore per aspiranti illustratori e appassionati di arte fantastica. A partire dalla sua trentennale esperienza lavorativa, Cavini metterà all’opera i partecipanti a partire dalla lettura ad alta voce di brani descrittivi per poi procedere alla visualizzazione dei personaggi scelti. Artista e illustratore, Ivan Cavini è noto al grande pubblico soprattutto per i progetti legati a Tolkien. È direttore creativo del Greisinger Museum, che ospita la più grande collezione di opere d’arte ispirate ai libri di Tolkien; realizza illustrazioni e scenografie per case editrici, musei, studi d’animazione e agenzie di comunicazione; è docente presso la Nemo Academy di Firenze e ideatore e coordinatore della biennale d’illustrazione “FantastikA”, che si svolge nel borgo medievale di Dozza (BO). La sua pubblicazione più nota è Middle-Art Book (Eterea 2023).
Venerdì 14 novembre, presso la sala conferenze del Salone degli Incanti, alle ore 17:30, il presidente dell’AIST Stefano Giorgianni parlerà de “L’immaginario tolkieniano nel panorama musicale”. Già autore del saggio J.R.R. Tolkien, il signore del metallo (Tsunami 2014), il primo libro a esplorare in maniera puntuale ed esaustiva l’immenso impatto di Tolkien sul panorama heavy metal e non solo, Giorgianni è noto nel mondo tolkieniano soprattutto per essere il traduttore della Storia della Terra di Mezzo (Bompiani), giunta al settimo volume.
Domenica 7 dicembre alle ore 16:00, presso il Salone degli Incanti, sarà la volta di Roberto Fontana, con il laboratorio “Come scrivevano gli Elfi – Elementi di calligrafia Tengwar”. Il laboratorio sarà della durata di un’ora e mezza, a partecipazione gratuita. Appassionato lettore di Tolkien, Roberto Fontana è noto sia in Italia che all’estero come autore e saggista fantasy. Calligrafo egli stesso, grazie alla sua conoscenza e pratica delle lingue e delle calligrafie della Terra di Mezzo, ha pubblicato recentemente i volumi Come scrivevano gli Elfi, Manuale di calligrafia Tengwar (Eterea, 2022) e Come si chiamavano gli Elfi – Esseparma Quenderinwa (A.Car. 2025). Il suo saggio più famoso, Guida per viaggiatori nella Terra di Mezzo (L’età dell’Acquario, 2010) è un invito a tutti gli appassionati di fantasy a vivere un’esperienza in bilico fra la realtà e la fantasia percorrendo le vie e le contrade di Arda. Nel volume Canti e preghiere della Terra di Mezzo, l’autore esplora la religiosità e la musicalità che traspare nelle opere del professore di Oxford, traducendo preghiere e inni tradizionali o proponendo canzoni scritte da lui stesso nella lingua degli Elfi.
Infine, giovedì 11 dicembre, al Museo LETS Letteratura, alle ore 18:00, Roberto Arduini terrà una conferenza dal titolo “I Quaderni di Arda: le nuove strade di Tolkien – Scoprire la Terra di Mezzo tra testi, film e fantasia”. Già presidente dell’AIST e direttore de I Quaderni di Arda, rivista promossa dall’Associazione Italiana Studi Tolkieniani, giunta al suo quinto numero, Arduini guiderà il pubblico in un viaggio immaginario tra le pieghe nascoste dei testi e le curiosità sull’autore, per raccontare la via italiana agli studi tolkieniani. Il principale contributo della rivista in Italia consiste nell’aver dato una sede stabile e scientificamente riconosciuta agli studi tolkieniani, favorendo il dialogo tra studiosi italiani e internazionali. In un panorama in cui Tolkien era spesso affrontato solo in chiave divulgativa, I Quaderni di Arda hanno contribuito a legittimare e consolidare la ricerca accademica sull’autore, inserendo l’Italia nel circuito internazionale degli studi tolkieniani e valorizzando una prospettiva critica e culturale originale.
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LINK ESTERNI
– Vai al sito web del Trieste Science+Fiction Festival
– Vai al sito web della Mostra: Tolkien. Uomo, Professore, Autore al Salone degli Incanti
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Dal 22 al 24 Agosto presso il Teatru Salesjan di Sliema si è tenuto il primo “Tolkien Fest” dell’isola di Malta. Scopo dichiarato dell’evento è stato quello di radunare gli appassionati del mondo tolkieniano di ogni genere ed età, dai lettori più tranquilli ai fanatici dei quiz. Organizzato dal Rev. Robert Falzon, SDB, il raduno è stato promotore della prima sezione della Tolkien Society maltese.
Nell’atmosfera tranquilla ed accogliente del teatro salesiano hanno trovato spazio letture, giochi e attività per bambini ma anche conferenze tenute dagli studiosi e appassionati tolkieniani maltesi. Nel corso del festival si sono tenuti una sessione di silent reading (denominata “Fantasy Realms: A Reading Gathering”), un giorno di “Table Top Game Fellowship”, dedicato ai giochi da tavolo tolkieniani e una serata di quiz tolkieniani chiamata “Riddle in the Dark: Tolkien Quiz Night”. All’intrattenimento di bambini e famiglie è stato dedicato un momento definito “Little Hobbit’s Hour” mentre i fan più adulti hanno potuto partecipare all’“Evening at the Prancing Pony”, un cocktail party a tema tolkieniano con interventi open mic. Il festival si è infine concluso con un barbecue comunitario dal nome evocativo, “A Much Expected Party”.
Eventi come questo, dedicati a un pubblico eterogeneo, possono essere viatico per il consolidamento di una nascente comunità tolkieniana fatta non solo di appassionati ma anche di studiosi in grado di contribuire alla diffusione in ambito accademico dell’opera del Professore. Con l’augurio che lo spirito di condivisione, che permea la letteratura tolkieniana, si conservi in futuro e sia il faro per l’organizzazione di altre manifestazioni e per uno studio scevro da sterili personalismi.














Il premio per la categoria Young Adult Literature, conferito a romanzi fantasy dedicati a un pubblico tra i 13 e i 18 anni, è stato assegnato ad Amie Kaufman per The Isles of the Gods (Knopf Books for Young Readers, 2024). Tra i finalisti, Anna Bright, The Hedge Witch of Foxhall (HarperCollins, 2024), Darcie Little Badger, Sheine Lende (Levine Querido, 2024), Kelly Murashige, The Lost Souls of Benzaiten (Soho Teen, 2024) e A.B. Poranek, Where the Dark Stands Still (McElderry Books, 2024).
Nella categoria Inklings Studies, che premia i più importanti contributi accademici su J.R.R. Tolkien, C.S. Lewis e Charles Williams, il vincitore era probabilmente scontato: dopo il meritato successo ai Tolkien Society Awards, infatti, Christina Scull e Wayne G. Hammond ottengono anche il premio della Mythopoeic Society per The Collected Poems of J.R.R. Tolkien (HarperCollins, 2024), probabilmente la più importante pubblicazione nel panorama tolkieniano degli ultimi anni (l’abbiamo recensita 


















Doppia conferenza piemontese per Wu Ming 4, nelle calde serate di luglio. Il 10, nella sede dello storico
sono tornati nelle rassegne e nei Festival promossi dall’associazione. Fondata nel 1986, grazie alla passione e alla volontà di un gruppo di allora ragazzi con il grande desiderio di portare nella loro città ciò che di più interessante capitava nella scena musicale e culturale italiana e internazionale, l’Associazione Culturale Hiroshima Mon Amour è riuscita negli anni ad andare molto oltre la dimensione di locale di pubblico spettacolo e a diventare punto di riferimento riconosciuto da pubblico, istituzioni e addetti ai lavori. Portare il discorso sull’opera di Tolkien in un contesto così eterogeneo, fuori dai circuiti dove più spesso si parla di Terra di Mezzo, è una sfida che andava raccolta, per quanto sicuramente occorra considerare che il pubblico potrà essere il più variegato in termini di conoscenza della materia. Anzi, la sfida consiste proprio in questo.
, costituito da un reticolo di appuntamenti che si estende per oltre 200 km e unisce tre province – Asti, Alessandria e Cuneo – e territori meravigliosi e diversi dalle Alpi all’Appenino piemontese attraverso Langhe, Roero, Monferrato. Zone accomunate da paesaggi mozzafiato, tradizioni e ricchezza enogastronomica uniche, ma che non avevano mai davvero trovato un punto di connessione. Attraverso è un festival che si è radicato saldamente sul territorio, sparpagliandosi per due mesi nell’estate piemontese in quasi 30 comuni del Piemonte meridionale e proponendo una programmazione variegata, di qualità e studiata per ognuno dei luoghi che la accoglie. Un festival nomade, che si adatta a ogni luogo che lo ha accolto, abbracciando qualche volta feste e ricorrenze di paesi e città, molte altre portando spettacoli, musica e parole là dove la cultura spesso fatica ad arrivare. L’inizio delle conferenze è alle 18:00. L’ingresso è libero, ma anche qui si consiglia di 


Venerdì 20 giugno, nella suggestiva borgata di Montaperto, avrà ufficialmente inizio la quinta edizione di Libri in Cortile, una rassegna letteraria nel centro storico di Agrigento organizzata da
Tra le novità di questa edizione di Libri in Cortile, ce ne sarà anche una gustosissima! I partecipanti, infatti, avranno la possibilità di degustare piatti ispirati alle opere letterarie trattate grazie alla maestria dei ragazzi di BioMelograno. In onore della serata tolkieniana, in particolare, sarà proposto uno speciale Menù Lo Hobbit in un’esperienza sensoriale unica che assemblerà il piacere del viaggio immaginifico con quello culinario.






Presso la suggestiva cornice del castello di Macello si terrà dal 14 al 15 Giugno Sentieri Tolkieniani 2025. La manifestazione prevede un ricco programma che si svolgerà sia all’interno che nell’ampio parco prospiciente il castello. Sentieri Tolkieniani, l’omonima associazione che organizza l’evento, ha come prima finalità quella di promuovere e diffondere le opere e il pensiero di J.R.R. Tolkien. Come possiamo leggere dal 
Per quanto riguarda la sezione delle conferenze e degli incontri tolkieniani, il programma prevede l’intervento di soci e ospiti dell’associazione che tratteranno tematiche tolkieniane presentando diverse prospettive. Nel quadro suggestivo delle sale Leone e Azzurra sarà possibile ascoltare volti noti e meno del mondo degli studi tolkieniani. Ricordiamo la presenza di Adriano Monti Buzzetti che, moderato da Oronzo Cilli, presenterà una lecture sul tema della guerra tra realtà e fantasia. Saranno presentati inoltre nuovi libri di tema tolkieniano quali “The Gospel of Gollum” di Ivano Sassanelli, “E’ tutto freddo e vuoto. Gli orfani della Terra di Mezzo” di Pierluigi Cuccitto e “Tolkien and the Mistery of Literary Creation” di Giuseppe Pezzini.
All’interno del castello non si svolgeranno solo le conferenze: tra i corridoi e le sale troverà infatti posto anche l’artist alley. Oltre alla mostra in esclusiva per la manifestazione del gioco di ruolo “The One Ring”, ricordiamo anche “Galadriel. Da Valinor ai Porti Grigi”, che esporrà opere di artiste sulla Dama elfica. Quest’ultimo progetto, ideato da Emanuele Manfredi, ha portato alla realizzazione di un volume per Eterea Edizioni con il contributo della socia AIST Barbara Sanguineti (di cui possiamo trovare 












































Città culturalmente molto attiva, soprattutto da un punto di vista letterario e fantasy, Athus ospiterà per due mesi una mostra interamente dedicata alle trasposizioni cinematografiche delle opere di J.R.R. Tolkien. Già conosciuta per l’organizzazione di serate a tema, quiz letterari, sessioni di gioco di ruolo e conferenze tolkieniane, la biblioteca comunale di Athus inserisce la mostra nel programma “Du Roman à l’Ecran”, “dal romanzo allo schermo”. Il progetto mira a creare un ponte tra l’opera letteraria tolkieniana e le rese su schermo fatte nel corso degli anni, prima tra tutte la trilogia del Signore degli Anelli di Peter Jackson, che ha dato vita visivamente a un intero universo modellando per sempre il modo in cui le persone si avvicinano, vedono e leggono la Terra di Mezzo. Alla prima trilogia si aggiunge poi di pari passo la seconda, quella de Lo Hobbit realizzata tra il 2012 e il 2014. La mostra di Athus segue la creazione del mondo della Terra di Mezzo da parte di Tolkien a partire dalle esperienze di guerra, per poi passare alle strategie di adattamento cinematografico utilizzate da Jackson per rendere l’universo di Arda nel miglior modo possibile. Tolkien, Voyage en Terre du Milieu evidenzia i tagli necessari fatti per far funzionare l’opera su schermo e la resa dell’impianto narrativo del romanzo, soprattutto nell’episodio de Le due torri. Si arriva, in ultimo, alla difficile realizzazione de Lo Hobbit e a degli accattivanti approfondimenti sui popoli che abitano la Terra di Mezzo, con pannelli dedicati a Elfi, Hobbit, Nani, Draghi e Orchi.
