Corso, domenica 22/2: cosa ha fatto Jackson?

Peter JacksonSiamo giunti alla quarta settimana di lezioni del corso “Approfondire Lo Hobbit, organizzato dall’Associazione italiana studi Tolkieniani al museo Vigamus, in via Sabotino 4 a Roma. Nelle prime tre lezioni si sono analizzati diversi aspetti del libro e dei personaggi: nella prima, tenuta dallo scrittore Wu Ming 4, si è vista la crescita psicologica di Bilbo Baggins; la seconda, tenuta dal saggista e traduttore Giampaolo Canzonieri, sono stati approfonditi i cambiamenti dei personaggi nel passaggio  dallo Hobbit al Signore degli Anelli; nella terza l’esperta di letteratura inglese vittoriana Cecilia Barella ha collocato Lo Hobbit tra le fiabe e il folklore da una parte e la letteratura giovanile dell’epoca dall’altra, mentre il giornalista e scrittore Saverio Simonelli ha mostrato quanto l’operato dello scrittore inglese sia stato simile a quello dei fratelli Grimm, folcloristi e filologi. Il prossimo incontro, domenica 22 febbraio 2015, dalle ore 11 alle 13, avrà il titolo Dal libro allo schermo: la trilogia dello Hobbit di Peter Jackson, tenuta da Manuel Chiofi, critico cinematografico dell’AisT.

Tre film da un libro

Critici: Manuel ChiofiLa lezione si propone di analizzare le relazioni tra il primo romanzo di Tolkien e i film di Peter Jackson. Si possono trarre 3 film da un piccolo testo di 300 pagine? Jackson ci ha dimostrato di sì, a patto di trasformare la storia in qualcosa di profondamente diverso. Il regista neozelandese ha ritenuto necessario espandere alcune sezioni della storia, in particolare la lotta tra il Bianco Consiglio e Sauron, ma anche la stessa Battaglia dei Cinque Eserciti, ed introdurre personaggi già noti, che nel libro di Tolkien non compaiono, o aggiungerne di nuovi, come Tauriel e Alfrid. Molte scelte sono dovute non solo all’espansione del progetto originale (3 film invece dei previsti 2 iniziali), ma anche al tono fiabesco del libro, e alla necessità di collegare la nuova opera alla trilogia del Signore degli Anelli. Lo scheletro di base dell’avventura tolkieniana è rispettato, ma nessuno dei fatti narrati avviene esattamente come nel romanzo. Registi: Peter JacksonJackson ha fatto in modo che fino alla fine gli spettatori si domandassero come avesse deciso di chiudere le sottotrame rimaste aperte e nemmeno il terzo film ha chiarito ogni singolo aspetto. La lezione di domenica si occuperà di valutare e ripercorrere la sceneggiatura della trilogia de Lo Hobbit nelle sue fasi più importanti, evidenziando le differenze con il romanzo e cercando di comprendere le loro motivazioni tecniche e commerciali.

Approfondire Lo Hobbit

Lesson03Dopo l’introduzione alla vita e all’opera di J.R.R. Tolkien nel 2014, questo secondo ciclo si prefigge di conoscere meglio il suo primo romanzo, Lo Hobbit, reso ancor più celebre dai film al cinema. Il corso è la soluzione ideale per chi, tra i vari impegni della giornata, non riesce sempre a trovare il tempo di leggere, ma non rinuncia ad approfondire l’opera dello scrittore e vorrebbe evitare libri di critica che potrebbero risultare deludenti. Vedrà la partecipazione come relatori alcuni tra i maggiori studiosi di Tolkien in Italia, che hanno analizzato l’opera dello scrittore secondo diverse prospettive di ricerca. Il seminario si articola in una serie di incontri a carattere critico, letterario, filosofico e artistico. L’eterogeneità dei testi analizzati nel programma del corso vuole infatti riflettere, sia pure sinteticamente, diverse prospettive culturali e letterarie nell’approccio critico alloHobbit, mettendo anche a disposizione nuove risorse per possibili percorsi didattici. Dopo i primi incontri introduttivi e sui cambiamenti tra Lo Hobbit e Il Signore degli Anelli, la seconda parte del corso si occuperà di aspetti particolari del primo romanzo di Tolkien, analizzando l’opera nel contesto della letteratura per ragazzi. L’attenzione sarà poi concentrata su aspetti specifici dell’opera, meno conosciuti, ma ugualmente importanti: i Nani e le figure femminili. Uno sguardo sarà dedicato, infine, all’influenza dello scrittore inglese sul cinema e in particolare alla trilogia dei film di Peter Jackson.
SeminarioPer iscriversi al corso è sufficiente presentarsi alla prima lezione di domenica 11 gennaio. L’abbonamento ha un costo complessivo di 50 euro e dà diritto alle 7 lezioni del corso, all’ingresso al museo (che normalmente ha un costo di 8 euro) e all’utilizzo delle postazioni per tutto il giorno della lezione. È possibile anche partecipare alle singole lezioni a un costo di 10 euro a lezione. Attenzione, però: l’aula delle lezioni è grande, ma i posti non sono infiniti! Se si vuole avere la sicurezza di avere un posto al corso già da adesso, si può prenotarlo, facendo una pre-iscrizione. Si può inviare una mail di pre-iscrizione qui: info@jrrtolkien.it. La mail darà un posto sicuro alla lezione in caso di esubero di iscritti. Nell’ultima lezione verrà rilasciato attestato di partecipazione.

Approfondire Lo Hobbit

Corso su J.R.R. Tolkien a cura dell’Associazione romana studi Tolkieniani
Presso la sede del Vigamus – il Museo dei Videogiochi
Via Sabotino 4, 00195 – Roma
L’orario delle lezioni è sempre dalle 11,00 alle 13,00
Programma completo
Tolkien leggeDomenica 11 Gennaio 2015: Lo Hobbit: un viaggio di crescita individuale – Relatore: Wu Ming 4
Domenica 25 Gennaio 2015: Dallo Hobbit al Signore degli Anelli: i personaggi sono gli stessi? – Giampaolo Canzonieri
Domenica 8 Febbraio 2015: Lo Hobbit, una fiaba per l’Inghilterra – Relatori: Saverio Simonelli e Cecilia Barella
Domenica 22 Febbraio 2015: Dal libro allo schermo: la trilogia dello Hobbit di Peter Jackson – Relatori: Manuel Chiofi
Domenica 8 Marzo 2015: Le figure femminili nello Hobbit e nelle opere di Tolkien – Relatore: Roberto Arduini
Domenica 22 Marzo 2015: I Nani di Tolkien tra mitologia e letteratura fantastica – Relatore: Norbert Spina
Domenica 29 Marzo 2015: Tolkien e i videogiochi – Relatore: Marco Accordi Rikards

Dati essenziali del corso
Data inizio: domenica 11 gennaio 2015
Durata: 6 lezioni (dall’11 gennaio al 22 marzo)
Giorno e orario: ogni 15 giorni, la domenica dalle 11 alle 13
Sede: museo Vigamus, in via Sabotino 4 (metro A, fermata Ottaviano) – Roma
Costo: 10 euro a lezione o abbonamento a 50 euro (acquistabile solo l’11 gennaio)

ARTICOLI PRECEDENTI:
Corso Aist 2015: Lo Hobbit, viaggio verso la maturità
Corso Aist 2015: Lo Hobbit, come mutano i personaggi?
Corso Aist 2015: Lo Hobbit, una fiaba per l’Inghilterra

LINK ESTERNI:
– Vai al sito Vigamus – museo del videogioco di Roma

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Il 14 dicembre torna il Tolkien Day a Roma!

Roma: Museo VigamusTolkieniani appassionati, siete tutti pronti all’arrivo nei cinema dello Hobbit – La Battaglia delle Cinque Armate? Se non potete aspettare tutto questo tempo, potete godervi una bella anteprima al Tolkien Day il prossimo 14 dicembre 2014 al VIGAMUS – Videogame Museum di Roma, in via Sabotino 4, dove l’Associazione italiana studi Tolkieniani celebrerà il padre della letteratura fantistica, J.R.R. Tolkien, con una giornata piena di eventi, quiz, cosplay contest, conferenze, giochi da tavolo, videoblog e molto altro! Sarà anche l’occasione per rivivere l’esperienza ludica con tutti i videogiochi dedicati al Signore degli Anelli e allo Hobbit: se proprio non resistete, in fondo all’articolo trovate il programma completo dell’evento!

Un museo unico al mondo

Museo del videogioco - RomaVIGAMUS, il Museo del Videogioco di Roma, è stato fondato da circa tre anni con lo scopo di preservare, far ricerca e divulgare i beni fisici e digitali legati allo strumento d’espressione digitale. I visitatori avranno a propria disposizione ben 36 postazioni con console, l’area arcade con i cabinati che negli anni ’80 e ’90 hanno fatto conoscere giochi come Pac-Man, Donkey Kong e Asteroids. I giochi sono aggiornati su base settimanale e i visitatori potranno conoscere e testare con le proprie mani i titoli che hanno fatto la storia del videogioco e le più recenti tecnologie nel campo del gaming. Lista dei giochi nelle sale interattive si può consultare qui. Ma il 14 dicembre tutte le console, gli arcade e i coin-op avranno soltanto giochi sullo Hobbit e Il Signore degli Anelli di Tolkien! Si potranno così provare le emozioni di La Terra di Mezzo: L’Ombra di Mordor oppure The Elder Scrolls V: Skyrim o anche vere e proprie chicche come The Legend of Zelda: Ocarina of Time. Ma la grande novità sarà scoprire la Oculus Room, l’unica sala permanente in Italia dove provare l’Oculus Rift, il visore per la realtà virtuale che potrebbe rivoluzionare il modo di giocare e di intendere il videogioco. E durante il Tolkien Day sarà possibile immergersi nella Terra di Mezzo!
La Terra Di Mezzo - L'Ombra di Mordor (PS4)Come raggiungere il museo: il VIGAMUS è in via Sabotino 4 (vai alla mappa interattiva): si può prendere la linea Metro A, scendere a Lepanto e percorrere 800 mt a piedi fino a via Sabotino, passando per piazza Mazzini. Da Lepanto si può prendere la linea Autobus 30 (Clodio) per 1 fermata, scendere alla fermata Mazzini/Calboli e percorrere 350 mt. I biglietti: Intero: 8 € – Ridotto: 5 €. Hanno diritto all’ingresso ridotto: i visitatori dai 6 ai 14 anni di età, i visitatori dai 65 anni di età, i membri ICOM, i diversamente abili. Hanno diritto all’ingresso gratuito: i bambini fino a 5 anni di età, gli accompagnatori e guide turistiche della Regione Lazio, i giornalisti accreditati e naturalmente i soci dell’Associazione italiana studi Tolkieniani.

Un giorno tutto per Tolkien

Vigamus: Tolkien QuizMa cosa si potrà fare durante di Tolkien Day II? Dopo il successo della passata edizione, sempre curata dall’Aist, la manifestazione permetterà agli appassionati di prepararsi adeguatamente all’uscita della Battaglia delle Cinque Armate, nei cinema tre giorni dopo! Sarà possibile vedere clip e videoblog sulla Desolazione di Smaug, ascoltare l’analisi di Manuel Chiofi, critico cinematografico dell’Aist, che rivelerà alcuni dettagli poco noti del film, e incontrare i doppiatori italiana della saga diretta da Peter Jackson, con un momento per le domande e gli autografi. Ma non mancheranno i momenti ludici! A grande richiesta tornerà, aggiornato e potenziato il Tolkien Quiz, momento molto amato dai visitatori che metterà alla prova anche i più accaniti appasionati di Tolkien, con tanti premi finali! Sarà poi possibile partecipare al Tolkien Cosplay Contest, il concorso per i migliori costumi a tema tolkieniano e fantasy, e al torneo di Hobbit Tales, il gioco da tavolo appena uscito e già in cima alle classifiche di vendita tra i migliori giochi del 2014. Tolkien Day: CosplayEntrambe le competizioni si svolgeranno lungo tutta la giornata e avranno come epilogo finale la premiazione ufficiale con in premi molti gadget forniti direttamente dalla Warner Bros e dal museo Vigamus, che hanno voluto aggiungere la loro presenza nel programma del Tolkien Day II. Sarà però anche l’occasione per avvicinarsi allo scrittore inglese con uno sguardo più approfondito. Tanti i momenti di riflessione e tanti gli studiosi chiamati a partecipare: Marco Accordi Rickards, direttore di Vigamus e docente dell’Università di Roma Tor Vergata, passerà in rassegna i migliori videogiochi dedicati a Tolkien, mentre Claudio Testi, segretario dell’Istituto filosofico di studi tomistici parlerà del suo libro Santi Pagani nella Terra di Mezzo. Cecilia Barella e Giampaolo Canzonieri, presenteranno il progetto di cui sono curatori, Tolkien e i Classici che sarà pubblicato a gennaio dalla casa editrice Effatà, mentre dulcis in fundo, Lorenzo Gammarelli, traduttore e curatore di alcune delle opere di Tolkien per Bompiani presenterà il corso: Conoscere J.R.R. Tolkien, curato dall’Associazione italiana studi Tolkieniani, che si svolgerà da gennaio ad aprile a Roma, in parallelo con quello di Modena, a cura Studiosi: Lorenzo Gammarellidell’Istituto filosofico di studi tomistici, che si occuperà di Tolkien in tre incontri (l’11 febbraio Mito e verità in Tolkien, tenuto da Claudio Testi, il 18 febbraio La fiaba, il fantasy e il Signore degli Anelli, tenuto da Franco Manni, il 25 febbraio Un anello di spade: Martin e Tolkien, tenuto da Gianluca Comastri). Insomma, ce n’è per tutti i gusti. Con una sola sicurezza: domenica 14 dicembre a Roma sarà una grande festa per Tolkien!

Programma definitivo del Tolkien Day II

Tolkien Day II

– 10:00 Apertura museo
– 10:00 Avvio delle 36 postazioni di videogiochi interattivi a tema Terra di Mezzo
– 10:00 Apertura dello spazio Hobbit: giochi da tavolo a tema Terra di Mezzo
Iscrizioni per il Cosplay Contest e il torneo di Hobbit Tales

– 10:20 La Terra di Mezzo: L’Ombra di Mordor Game Contest
Contest su Maxischermo con in palio le copie del gioco offerte Warner Bros. Entertainment
– 13:00 Proiezione di clip e videoblog di Peter Jackson sullo Hobbit – La Desolazione di Smaug

– 13:20/14:00 PAUSA PRANZO

– 14:00 Inizio torneo di Hobbit Tales
– 14:00/15:00 Sketch session dell’artista Andrea Piparo

– 14:00 J.R.R. Tolkien tra i Classici della letteratura
con Claudio Testi, autore di Santi Pagani nella Terra di Mezzo (Edizioni ESD), Cecilia Barella e Giampaolo Canzonieri, curatori di Tolkien e i Classici (Effatà editore) – modera Roberto Arduini

– 15:00 Tolkien Quiz! (con premi forniti dalla Warner Bros)

– 16:00/17:30 Sketch session dell’artista Andrea Piparo
– 16:00 Mini corso: Introduzione a J.R.R. Tolkien
di Lorenzo Gammarelli, traduttore e curatore di alcune delle opere di Tolkien per Bompiani e Manuel Chiofi, critico cinematografico
– 16:40 La Terra di Mezzo e i videogiochi
di Marco Accordi Rickards, direttore di Vigamus e docente dell’Università di Roma Tor Vergata
– 17:30 Il doppiaggio dei film di Peter Jackson
Incontro con i doppiatori della trilogia dello Hobbit

– 18:30 Tolkien Cosplay Contest con i verdetti della giuria di qualità (con premi forniti dalla Warner Bros)
– 19:00 Hobbit Tales: Sessione di gioco e premiazione finale (con premi forniti dalla Warner Bros)
– 20:00 Saluti e chiusura museo

GUARDA LA FOTOGALLERY DEL TOLKIEN DAY 2013
 

 

– Vai al sito del VIGAMUS, il Museo del Videogioco di Roma
– Vai alla pagina Facebook del Tolkien Day II

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L’Aist a Roma: due eventi per il 24-26 ottobre

Fantastika: banchetto dell'ArsTLa nostra Associazione si fa letteralmente in due pur di accontentare tutti gli appassionati di J.R.R. Tolkien a Roma. E lo fa per partecipare a due manifestazioni culturali che si svolgeranno contemporaneamente nell’ultimo fine settimana del mese, dal 24 al 26 ottobre. Lo scrittore inglese, si sa, fu autore di libri ancora oggi tra i più amati al mondo, ma fu anche un illustratore di talento, firmando di suo pugno molte delle copertine e delle immagini interne dei suoi libri. Per questo motivo l’Associazione italiana studi tolkieniani è da sempre attiva in campo letterario e artistico, cercando di valorizzare quelle che possono essere le qualità di giovani scrittori, pittori e artisti che a Tolkien si ispirano. Per questo vuole essere presente dove arte e letteratura si incontrano e influenzano a vicenda.

Radar – Esploratori dell’immaginario

radar-salone-libroSi tratta dell’unico Salone interamente dedicato al libro per ragazzi, che si terrà dal 23 ottobre al 1 novembre 2014 al Centro Culturale Elsa Morante e in parte presso il centro commerciale Euroma2. I principali soggetti a cui Radar si rivolge sono i bambini, adolescenti e giovani, le scuole, le famiglie e le ludoteche. L’intenzione è quella di aprire una finestra sull’immaginario, dove ci sia un vero arricchimento fatto di momenti di incontro, divulgazione, scambio di idee, suggerimenti rivolti alla crescita, eventi per intrattenere. La seconda edizione del salone, ideata da Pier Luigi Manieri, curatore di eventi culturali, scrittore, saggista è curata da Valeria Arnaldi, Alessio Brugnoli, e Sam Stoner, scrittori, giornalisti e curatori di eventi, in collaborazione con il dj Sergio Crestini. L’evento è organizzato con AsiCiao Coordinamento Provinciale di Roma ed ha ricevuto il patrocinio del Nono Municipio. Un ricco programma di eventi comprende: reading letterari e incontri con scrittori, workshop di scrittura creativa con docenti d’eccezione, mostre d’arte, banchi espositivi delle case editrici, spettacoli dal vivo, proiezioni cinematografiche, sessioni di videogiochi. I temi della seconda edizione andranno dal rapporto sempre più stretto tra letteratura, cinema, e altri media, alla riscoperta degli archetipi letterari, fino alle ultime tendenze culturali come la sottocultura Steampunk e non mancheranno i momenti di dibattito con risvolti sociali su tematiche vicine all’universo giovanile come il disagio e le prospettive lavorative. Roma: Centro Elsa MoranteSono partners di Radar: Arion, Warner Bros, Medusa, VIGAMUS – Museo del Videogioco di Roma. L’Associazione italiana studi tolkieniani sarà presente con uno stand e con una conferenza, venerdì 24 ottobre 2014 alle 16, Il Signore degli Anelli e Lo Hobbit: i libri, i film e tutto il resto…, tenuto da Manuel Chiofi e Roberto Arduini. L’incontro vedrà la partecipazione di Maurizio Guccini, direttore artistico della manifestazione Festa della Contea di Mentana e socio delle Società Tolkieniana Italiana. Tutti gli appuntamenti sono gratuiti. Il programma si può leggere qui o a fondo pagina.

AmArte, due giorni d’arte in periferia

AmArteSe Radar si concentra sulla scrittura e la letteratura fantastica, è tutto dedicato all’espressione artistica Amarte. La manifestazione culturale si pone l’obbiettivo di trasformare la periferia della capitale in un laboratorio di avanguardie e di nuovi linguaggi artistici. Si svolgerà il 25 e 26 ottobre 2014 presso la nuova sala consiliare del V Municipio, in via G. Perlasca 39, AmArte è promossa dall’associazione Movimento Democratico, nata da un’intuizione della consigliera municipale Mariangela Saliola e realizzata grazie al supporto del Presidente del V Municipio, Gianmarco Palmieri, e del suo assessore alla Cultura, Nunzia Castello, e con la partecipazione della poetessa Anita Nuzzi. Nell’immaginario collettivo, le periferie romane sono un luogo di marginalità, deserti culturali, da cui l’intellettuale di buone maniere e comuni letture si tiene ben lontano; se proprio è costretto ad averne a che fare, si tappa il naso, alza le spalle e si riempie la bocca di citazione pasoliniane. Nella realtà concreta, invece, negli ultimi dieci anni, le periferie romane sono state laboratori di sperimentazione, in cui si sono confrontate culture e in cui sono nate avanguardie e nuovi linguaggi; un periodo caotico, vorticoso, a volte confusionario, da cui è necessario trarre conclusioni. In AMaRTE non solo si farà il punto sul passato, ma si cercherà di ridefinire il futuro, dando voce alle istanze che nascono dalla strade e dai presunti non luoghi, e presentando nel nome della madreproposte per rendere le periferie incubatori di creatività diffusa. L’evento è a cura di Rodolfo Cubeta e prevede la partecipazione dei seguenti artisti: Andrea Cardia (pittura, performance pittoriche), Selvaggia Luna (pittura, digital work), Roslen Lenci (pittura), Cristiana Zamboni (pittura), Katia Decadent (pittura, performance pittoriche), Daniele Brunetti (pittura), Rita Iszlai (fotografia), Rodolfo Cubeta (pittura, performance teatro, curatore), Anita Nuzzi (scrittrice). All’interno della manifestazione, l’Associazione italiana studi tolkieniani curerà diverse attività culturali, domenica 26 ottobre dalle 14 alle 18. Da segnalare, alle ore 17, la presentazione libro di Claudio Testi, Santi pagani nella Terra di Mezzo di Tolkien.

PROGRAMMA DI AMARTE

Sabato 25 ottobre
Ore 10.00 Apertura dell’Evento, con saluti da parte delle istituzioni

Ore 10.30 Laboratorio “Esprimiamoci a colori”: l’artista Manuela Da Ponte incontrerà i bambini delle scuole, creando assieme a loro opere d’arte

Ore 13.00 Esposizione delle opere create durante il Laboratorio

Ore 14.00 Inaugurazione, presso la sala consiliare, della mostra di pittura, curata da Rodolfo Cubeta, a cui parteciperanno Andrea Cardia (pittura, performance pittoriche), Selaggia Luna (pittura, digital work), Roslen Lenci (pittura), Cristiana Zamboni (pittura), Katia Decadent (pittura, performance pittoriche), Daniele Brunetti (pittura), Rita Iszlai (fotografia), Rodolfo Cubeta (pittura, performance teatro, curatore), Anita Nuzzi (scrittrice)

Ore 16.00 Performance “Danza Pittura” di Katia Di Stefano alias Katia Decadent, in cui si fonderanno diversi linguaggi artistici, esorcizzando le paure che impediscono di godere con pienezza della propria esistenza

Ore 17.00 Proiezione del cortometraggio “Prigioni Invisibili” in cui si riflette sul rapporto tra Uomo e Spazio Urbano

Ore 18.00 Convegno “Arte in Periferia” moderato dal giornalista e scrittore Mauro Valentini, a cui parteciperanno rappresentanti istituzionali del Comune e del Municipio, professori universitari, scrittori, editori, curatori e artisti. Tra i nomi coinvolti, il giornalista Pino Nazio, il musicista Pino Capuano, il professor Fabrizio Natalini, docente in Cinema e Televisione presso l’Università Tor Vergata, l’artista e curatore David Vecchiato, ideatore del progetto Muro, il museo diffuso di street art nel Quadraro, gli editori Emmanuela Jonathan Pillia e Marco Limiti, gli scrittori Pier Luigi Manieri, Simone Ghelli, Laura Ranieri e Alessio Brugnoli, gli artisti Rodolfo Cubeta, Marco Fioramanti, l’etnomusicologo Filippo D’Ascola e molti, molti altri..

Ore 20.00 Chiusura del Convegno e Aperitivo

Domenica 26 Ottobre
Ore 10.00 Laboratorio “Musicando la Poesia” dove i poeti del gruppo Mangiaparole, assieme ai jazzisti Marco Abbondanzieri e Dario Fiori collaboreranno alla realizzazione di una performance condivisa tra versi e note, in cui si musicheranno testi inediti

Ore 14.00 Tavole rotonde, dedicate alla presentazione degli “esploratori culturali” delle periferie romane, dalle case editrici Kipple alla Deleyava, dall’esperienza delle Danze di Piazza Vittorio a quella del portale d’Arte Contemporanea Quaz Art, dalle Biblioteche di Frontiera all’Associazione Italiana Studi Tolkeniani.

Ore 17.00 presentazione libro Santi pagani nella Terra di Mezzo di Tolkien di Claudio Testi,

Ore 18.00 Rappresentazione Teatrale “E’ solo un gioco” scritta e prodotta dall’associazione culturale Clamaculz

Ore 19.00 Chiusura della manifestazione e ringraziamenti

PROGRAMMA RADAR – ESPLORATORI DELL’IMMAGINARIO

Euroma2
Giovedì 23 ottobre

Ore 18:00: Inaugurazione “I Volti delle Storie” mostra personale di Mimmo Frassineti
Ore 18,30 “Le donne, i cavallier, l’arme, gli amori” Letture da Verne, Howard, Salgari, Conan Doyle, a cura de I Poeti d’Azione
Ore 20,30 Reading musicale: Poison Garden e Alessia di Pasquale. Steampunk tra musica e letteratura
Venerdì 24
Ore 16,00 Incontro con Cristiana Pezzetta presentazione di “Sorelle di Carta”.
Sabato 25
Dalle ore 10,00 IoCero.com Arcade Corner: postazioni arcade con i migliori videogiochi del passato per rivivere il periodo delle sale giochi. Presentazione ArcadeDeck: mini-console Android Ready To Play
Ore 15,00 Steampunk antologia a cura di Ann and Jeff Vandermeer (Elara), racconti di Stefano Carducci, Joe R. Lansdale, Ted Chiang, Paul De Filippo, Dario Tonani
Domenica 26
Ore 15,00 Costruzione aquiloni e dimostrazione di volo a cura di Angelica & Marco
Venerdì 31 ottobre
Ore 19,00 Reading da Grimm, De Amicis, Collodi con Adelmo Togliani e Mara Luce Pittalis
Sabato 1 novembre
Ore 18,00 Mago Pablo: spettacolo di Magia
Ore 19,00 Tavola rotonda tra sogno e immaginario: impressioni sulla narrativa d’avventura italiana. Partecipano: Domenico Durastante (Assessore alle Politiche Educative Municipio IX) Alessio Brugnoli, Alessandro D’Agostini, Pier Luigi Manieri.

Elsa Morante
Venerdì 24 Ottobre

• Ore 10 apertura e saluti istituzionali
• Ore 10,30 Incontro con Cristiana Pezzetta. Presentazione di “Sorelle di Carta”medie
• Ore 11,00 Costruzione aquiloni e dimostrazione di volo a cura di Angelica & Marco
• Ore 11,30 Conferenza “VIGAMUS ACADEMY. Laurearsi in Videogiochi… ora è possibile!” a cura del Vigamus The Video Game Museum of Rome
• Ore 11,30 Conferenza dal titolo “Giovani: nuovi scenari, opportunità e tecnologie”
Interventi:
– Gildo De Angelis direttore dell’ufficio scolastico regionale
– Valeria Arnaldi Giornalista, scrittrice, saggista
– Carlo Roberti regista e produttore di video clip
Modera Domenico Durastante Assessore alle Politiche Educative e alla Legalità
• Ore 15,30 Laboratorio “Le Mille e una Notte” a cura di Nadia Terranova
• Ore 16,00 Conferenza: “Il Signore degli Anelli e Lo Hobbit: i libri, i film e tutto il resto…” con Manuel Chiofi e Roberto Arduini
• Ore 18,00 tavola rotonda: Tarzan e Sherlock Holmes gli archetipi letterari
• Ore 20,00 proiezione di Tarzan (Warner Bros – Medusa)
• Ore 21,30 Superobots in concerto (da Mazinga a Candy Candy)

Sabato 25 Ottobre
• Ore 10,30 Workshop scrittura creativa “Tra cinema e fumetto: analogie e differenze nel linguaggio per immagini” a cura di Michelangelo La Neve
• Ore 11,30 MONDO 9 Incontro con Dario Tonani
• Ore 11,30 Incontro con Federica Angeli. Presentazione del libro Coca party. Partecipa lo psichiatra Andrea Fiorentini SUP
• Ore 16,30 “La costruzione del personaggio” Masterclass/incontro con Sergio Alan D. Altieri
• Ore 17,00 Maria Antonietta Centoducati e Daniele Lunghini “Una Performance per voce e matite – 3 donne”
• Ore 18,00 Incontro con Pier Luigi Manieri autore di “ROMA SPECIAL EFFECTS di vampiri spie mutanti e altre storie”
• Ore 21,00 proiezione di “Song e Napule” e incontro con i registi Marco e Antonio Manetti

Domenica 26 Ottobre
• 11,00 Incontro con Emanuele Corsi autore de “Il sussurro dell’uomo nero” Illustrazioni di Ilaria Tuti
• Ore 11,30 Radar incontra “Fantasy & Science Fiction
• Ore 16,00 Conferenza: “CIAK, SI GIOCA! Incontro-scontro tra Cinema e Videogioco” a cura del Vigamus The Video Game Museum of Rome
• Ore 17,00 Maria Antonietta Centoducati e Daniele Lunghini “Una Performance per voce e matite – 3 storie”
• Ore 19,00 Incontro con Valeria Arnaldi autrice del saggio “HAYAO MIYAZAKI UN MONDO INCANTATO
• Ore 19,00 Incontro con Guido Tognetti autore di “Tag Isabel, chi sei?” Prefazione di Claudio Baglioni
• Ore 20,30 proiezione Sherlock Holmes, 2009, (Warner Bros)
• ore 22,00 Proiezione di “Sherlock Holmes- Gioco d’ombre”, 2011 con Robert Downey Jr., Jude Law, diretto da Guy Ritchie (Warner Bros)

LINK ESTERNI
– Vai alla AmArte
– Vai alla Pagina Facebook di Radar- Esploratori dell’immaginari

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Domenica 6 Aprile ore 11: gli abiti della Terra di Mezzo

prender-notaAppuntamento da non perdere quello di questa settimana al corso “Conoscere Tolkien”, organizzato dall’Associazione romana studi Tolkieniani al museo Vigamus, in via Sabotino 4 a Roma. Dopo aver analizzato le opere più importanti dello scrittore nelle prime lezioni con un focus sul Silmarillion e un approfondimento tutto dedicato al Signore degli Anelli e a Lo Hobbit, dopo aver parlato delle principali tematiche che l’autore ha trattato, analizzando in particolare La Natura nelle opere di J.R.R. Tolkien, è ora la volta di spostare lo sguardo anche verso i film di Peter Jackson, con le due trilogie cinematografiche. Nella lezione di domenica 6 Aprile, dalle 11 alle 13, dal titolo Da Tolkien a Peter Jackson: gli abiti della Terra di Mezzo, Daniela Mastroddi e Manuel Chiofi ripercorreranno criticamente gli aspetti relativi alla sceneggiatura e alla realizzazione delle pellicole del regista neozelandese, l’impatto che hanno avuto sugli appassionati lettori di Tolkien, per poi concentrare l’attenzione sul confronto tra libri e film, soprattutto nell’aspetto più visibile, quello degli abiti della Terra di Mezzo.

Libri e film a confronto

Daniela MastroddiSarà un viaggio tra le pagine dei libri alla ricerca delle similitudini degli abiti della Terra di Mezzo di Tolkien con i costumi realizzati dalle due costumiste, Ngila Dickson e Ann Maskrey, per le due trilogie del regista Peter Jackson. Verranno illustrati i passaggi, gli accorgimenti e i trucchi utilizzati per la realizzazione dei costumi nei film, partendo da un’idea, poi dai disegni delle costumiste fino al risultato finale sul grande schermo, riuscendo a rappresentare le varie razze esistenti nella Terra di Mezzo ideata dal Professore. In effetti la descrizione che fa lo scrittore inglese degli abiti dei vari popoli è piuttosto esigua, riducendosi a qualche brano e poco più. Altre piccoli dettagli si possono cogliere, infatti, più avanti nella lettura del Signore degli Anelli oppure da Lo Hobbit, ma molto rimane alla fantasia del lettore. Per quanto riguarda gli Elfi, nei suoi libri le descrizioni dei loro abiti sono poco presenti, tranne che in riferimenti come per Arwen: «Sul suo capo era posata una cuffietta di pizzo argenteo ricamata di pietre preziose e scintillanti; ma la veste di un grigio pallido non aveva altro ornamento che una cinta di foglie intrecciate con fili d’argento» (dal Signore degli Anelli). Qualche informazione in più, Tolkien la dà sugli Hobbit: «Un popolo allegro e spensierato; portavano vestiti di colori vivaci, preferendo il giallo ed il verde, ma calzavano raramente scarpe, essendo i loro piedi ricoperti di un pelo riccio, folto e castano come i loro capelli, e le piante dure e callose come suole» (dal Signore degli Anelli). Per quanto riguarda i Nani, la loro natura testarda e forte, fatta di grandi amicizie e grandi ostilità, resistenti alle fatiche e grandi conoscitori della roccia e dei suoi preziosi segreti, ha plasmato anche il loro vestire. Dagli schizzi fatti dall’
autore per Hobbit è possibile trarre qualche indizio (si trovano in The Artist and Illustrator di Hammond e Scull) sugli abiti che i Nani indossano. Riportati su pellicola, i vestiti descritti e i cappucci colorati avrebbero fatto sembrare i Nani di Tolkien simili a quelli di Biancaneve o ai nani da giardino. Elfi di Rivendell e ArwenPer questo, la realizzazione dei costumi della trilogia cinematografica di Peter Jackson ha il valore di renderli credibili e efficaci, anche nel modo di vestire e può, in effetti, essere accettata anche dai più esigenti cultori dello scrittore inglese. Nel corso della prima trilogia, circa 40 sarte, attenendosi ai testi di Tolkien, hanno progettato oltre 19mila costumi. La loro coordinatrice, la costumista Ngila Dickson, nel 2003 è stata anche premiata con l’Oscar. Nella nuova trilogia, anche se i costumisti sono cambiati, con Ann Maskrey come coordinatrice, lo stile è rimasto invariato.

Il corso “Conoscere Tolkien”

Lesson03Questo primo ciclo si prefigge d’introdurre la vita e l’opera di J.R.R. Tolkien ed è la soluzione ideale per chi, tra i vari impegni della giornata, non riesce sempre a trovare il tempo di leggere, ma non rinuncia ad approfondire l’opera dello scrittore e vorrebbe evitare libri di critica che potrebbero risultare deludenti. Vedrà la partecipazione come relatori alcuni tra i maggiori studiosi di Tolkien in Italia, che hanno analizzato l’opera e la biografia dello scrittore secondo diverse prospettive di ricerca. Il seminario si articola in una serie di incontri a carattere critico, letterario, filosofico e artistico. L’eterogeneità dei testi analizzati nel programma del corso vuole infatti riflettere, sia pure sinteticamente, diverse prospettive culturali e letterarie nell’approccio critico a Tolkien, mettendo anche a disposizione nuove risorse per possibili percorsi didattici. È possibile partecipare alle singole lezioni a un costo di 10 euro ognuna, biglietto che comprende nel prezzo anche l’ingresso al museo (che normalmente avrebbe un costo di 8 euro) e l’utilizzo dei videogiochi per tutto il giorno. Per informazioni si può inviare una mail qui: info@jrrtolkien.it.

Programma completo

Conoscere la Terra di Mezzo
corso su J.R.R. Tolkien a cura dell’Associazione romana studi Tolkieniani
Presso la sede del Vigamus – il Museo dei Videogiochi
Via Sabotino 4, 00195 – Roma
L’orario delle lezioni è sempre dalle 11,00 alle 13,00


Tolkien leggeSabato 15 Marzo: Introduzione a J.R.R. Tolkien
Relatore: Lorenzo Gammarelli
Domenica 16 Marzo: I Tempi remoti del Silmarillion
Relatore: Giampaolo Canzonieri
Domenica 23 Marzo: Il Signore degli Anelli e Lo Hobbit
Relatori: Norbert Spina ed Erin Oak
Domenica 30 Marzo: La Natura nelle opere di Tolkien
Relatore: Claudia Manfredini
Domenica 6 Aprile: Da Tolkien a Peter Jackson: gli abiti della Terra di Mezzo
Relatori: Daniela Mastroddi e Manuel Chiofi
Domenica 13 Aprile: Il vizio segreto di Tolkien: le lingue elfiche
Relatore: Roberto Arduini

Dati essenziali del corso
Data inizio: sabato 15 marzo 2014
Durata: 5 settimane (dal 16 marzo al 13 aprile)
Giorno e orario: la domenica dalle 11 alle 13
Sede: museo Vigamus, in via Sabotino 4 (metro A, fermata Ottaviano) – Roma
Costo: 10 euro a lezione

ARTICOLI PRECEDENTI:
– La presentazione del corso “Conoscere Tolkien”
– La lezione sul Signore degli Anelli e Lo Hobbit
– La lezione sul La natura nelle opere di J.R.R. Tolkien

LINK ESTERNI:
– Vai al sito Vigamus – museo del videogioco di Roma
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E dopo Lo Hobbit 3? Ecco idee per Jackson

Peter JacksonAl momento Hollywood sembra essere in una fase in cui sforna orde di film d’azione di successo basati su fonti non cinematografiche, ad esempio i fumetti Marvel. Possiamo quindi aspettarci ulteriori tentativi di guadagnare denaro attraverso il marchio di Tolkien? Beh, i cinque film finora prodotti sono stati tesori nascosti per la compagnia di produzione. Perciò la conclusione è ovvia: sì, se la New Line ne sarà capace. Non sono esperto dei pasticci legali attorno ai diritti (d’autore e non) collegati alle opere di J.R.R. Tolkien. Quel poco che si può sapere (anche grazie all’esperienza precedente della gestione del copyright da parte della Iron Crown Enterprises negli anni ’90) è che al momento la licenza holliwoodiana limita i film al solo uso di informazioni contenute ne Il Signore degli Anelli e ne Lo Hobbit, e ciò spiega probabilmente perché Gandalf, nel primo film de Lo Hobbit di Peter Jackson, stranamente “dimentica” i nomi degli due Stregoni Blu, ovvero Alatar e Pallando.
Tali nomi appaiono infatti soltanto nei Racconti incompiuti, Gandalfpubblicati postumi e il cui copyright è in mano ai legittimi proprietari, la Tolkien Estate. Se fossero stati nominati, la New Line avrebbe potuto incorrere nella violazione del copyright, avendo così ulteriori guai legali oltre alle dispute che già ci sono in tribunale. Il regista neozelandese ha così risolto brillantemente la questione, usando anche un pizzico di ironia! Partendo da queste considerazioni, si può così fare qualche speculazione sulle opere del nostro autore preferito, prendendo spunto da uno scritto di Anders Blixt. Come sfruttare l’onda lunga della trilogia sullo Hobbit senza violare il copyright? Le Appendici de Il Signore degli Anelli contengono alcuni spunti notevoli per una trama di future pellicole. Ve ne proponiamo due tratte proprio dai raccontai contenuti nelle Appendici.

Il lungo inverno

Serie tv: "Il trono di spade"Strizzando l’occhio ad altre saghe ben note (Le Cronache del ghiaccio e del fuoco dello scrittore G.R.R. Martin da cui è tratta la serie tv Il Trono di Spade), come del resto è nello stile degli studios Usa, il primo spunto a venirmi in mente è «Il Lungo Inverno e le gesta del re Helm di Rohan». Questa storia si svolge circa 250 anni prima della Guerra dell’Anello e riguarda principalmente una guerra civile nel regno di Rohan, durante il più terribile inverno della Terza Era, nello stesso periodo in cui Gondor e tutto l’Eriador meridionale sono attaccati dai Corsari dal sud. Potrebbe essere una storia nello stile di una saga vichinga, con i guerrieri che montano i cavalli invece di veleggiare per mare sulle terribili navi drakkar. O forse in stile western fatto usando le spade invece delle pistole: Hollywood ha sfornato molti esempi di questo tipo (su tutti un Re Lear di Shakespeare come western), quindi dovrebbe funzionare
anche al contrario. Ecco il soggetto: una ribellione di uno scontento nobile di un clan, supportata da gente estranea al clan, depone re Helm di Rohan (detto «Mandimartello»). Lui e i suoi uomini si rifugiano nel Trombatorrione e resistono all’assedio durante il selvaggio inverno. Alla fine la giustizia prevale e Rohan si libera con l’aiuto di Gondor, ma Helm e i suoi due figli non sopravvivono per vedere l’usurpatore deposto. RohirrimSuo nipote Fréaláf Hildesson diviene, invece, il legittimo re di Rohan. Giudizio critico: se Peter Jackson è stato capace di ricavare ben tre film dalla trama sottile de Lo Hobbit, dovrebbe essere capace di trasformare in film le due paginette contenute nelle Appendici sulla vicenda di re Helm. Il film è anche legato alla prima saga perché si svolge quasi tutta al Fosso di Helm. Preferirei, però, vedere qualcun altro come regista di questo film, qualcuno che un approccio meno acrobatico alle scene d’azione. Questa, dopotutto, è una storia che tende al noir…

I viaggi di un’eroe

Aragorn e ArwenC’è bisogno di nomi? Anche non avendo letto il libro di Tolkien, anzi non averlo letto può essere un vantaggio, viene quasi scontata l’idea di un film biografico su Aragorn prima della Guerra dell’Anello. Persino i produttori di Hollywood possono giungere a un’idea come questa per un nuovo film. Del resto, Peter Jackson ha già pescato a piene mani dalle Appendici per raccontare la storia d’amore tra Arwen e Aragorn. La loro storia è narrata con molti dettagli e in parallelo ce ne sono parecchi altri sulle avventure della giovinezza del futuro re di Gondor. Questo sì che potrebbe essere un bel Prequel a Il Signore degli Anelli. In stile L’Ultimo dei Mohicani, il film deve concentrarsi su di lui, l’eroe, la sua crescita interiore, i suoi dubbi, la sua fedeltà eterna per una creatura immortale. Ecco il soggetto: la vita di Aragorn narrata in tutti i minimi dettagli dalla nascita alla morte: perlustrare i boschi dell’Eriador, cavalcare con i Rohirrim, veleggiare con i Gondoriani, combattere Umbar e altri reami oscuri a sud e a est. Arwen e AragornNel frattempo, durante le sue poco frequenti visite a Rivendell, la storia d’amore: corteggia l’elfa Arwen sotto gli occhi di un non molto felice Elrond, che, guarda caso, è anche il suo tutore dopo la morte del padre Arathorn. Giudizio critico: dramma emozionale mescolato a tanta azione. Se girato bene e con tanti effetti speciali, e Peter Jackson in questo è sicuramente un maestro, il film farà il botto al botteghino: potrebbe conquistare anche la critica al grido di: «Ecco il nuovo Titanic!».

(Gran parte dell’articolo è frutto delle preziosa traduzione
di Manuel Chiofi, che ringraziamo per il lavoro)

ARTICOLI PRECEDENTI:
– Vai alla recensione di Alberto Crespi: «Che furore il
drago!»

– Vai all’articolo «I film di Peter Jackson? Io preferisco Tolkien»
– Vai all’articolo Jackson e il Silmarillion: perché non lo farà?
– Vai all’articolo Esce Lo Hobbit 2! Le scelte di Jackson
– Vai all’articolo Cosa avrebbe pensato Tolkien dei film di Jackson

SPECIALE LO HOBBIT – UN VIAGGIO INASPETTATO
Recensione positiva dei soci dell’ArsT
Recensione negativa dei soci dell’ArsT
Il film di Jackson, secondo Tom Shippey
Il film di Jackson, secondo Franco Manni
– Vai a Lo Hobbit di Jackson: la rassegna dal mondo

SPECIALE IL SIGNORE DEGLI ANELLI
– Vai alla pagina sul Signore degli Anelli di Peter Jackson
– Vai alla recensione de La Compagnia dell’Anello
– Vai alla recensione de Le due Torri
– Vai alla recensione de Il ritorno del Re

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«I film di Peter Jackson? Io preferisco Tolkien»

Olar-JacksonDopo la pubblicazione della recensione scritta da Alberto Crespi, che aveva un tono entusiastico, sul secondo capitolo della trilogia cinematografica dedicata da Peter Jackson allo Hobbit, riportiamo l’equilibrio nel sito dell’Assocazione pubblicando un giudizio sul versante opposto. Vi presentiamo un editoriale del Times, firmato da Jared Olar e apparso il 29 dicembre 2013. L’autore prende una posizione netta e ci ha chiesto di pubblicarla, pur non essendo chiaramente quella dell’ArsT che in quanto tale non prende posizione sui film, ma di solito riporta le notizie e i giudizi dei soci o di studiosi, intellettuali e critici. Ci sembra giusto dare spazio a tutti, quindi con piacere riportiamo l’editoriale di Olar.

«I suoi film non mi piacciono!»

Cop-Lo-Hobbit«Lo Hobbit- la Desolazione di Smaug è nei cinema, ma non l’ho ancora visto. Tra una cosa e l’altra non vado al cinema così spesso. Ma a dire la verità, non ho il desiderio di correre a vedere l’ultimo episodio dell’adattamento cinematografico di Peter Jackson del famoso e amato libro di J.R.R. Tolkien, e sono rimasto alquanto indifferente anche al primo capitolo. Lo prenderò sicuramente in Dvd tra qualche mese come ho fatto con il primo film de Lo Hobbit. È in netto contrasto con il desiderio che avevo per l’adattamento di Jackson del Signore degli Anelli nel 2001. Ero contento che qualcuno stesse finalmente tentando di trasformare lo splendido romanzo di Tolkien in una serie di grandiosi lungometraggi. Al momento in cui Il Ritorno del Re uscì nelle sale nel 2003, tuttavia, il mio entusiasmo iniziale era molto scemato, rimpiazzato dal dispiacere per l’approccio che Jackson aveva avuto alla storia di Tolkien. Il primo film, La Compagnia dell’Anello, diede un buon inizio al progetto, pensai, e comprai la versione estesa del Dvd progettando di comprare la versione estesa dei Dvd di tutti e tre i film. Poi venne la versione di Jackson de Le Due Torri, in cui Jackson e i suoi sceneggiatori riscrissero larghe sezioni della storia e continuarono a distorcere le personalità di personaggi nobili ed eroici (come Aragorn, Elrond e Barbalbero), Peter Jackson by Flickrcancellando parecchi buoni episodi dei libri di Tolkien e sostituendoli con altri
piuttosto lunghi e notevolmente inferiori inventati da loro
. La seconda parte non mi piacque tanto quanto mi era invece piaciuta la prima parte, ma comprai la versione estesa dei Dvd come avevo deciso. Comprai anche la versione estesa del Dvd de Il Ritorno del Re così da avere il set completo, ma per allora avevo deciso che non ero un fan dei film di Peter Jackson. Vedere il suo remake di King Kong e guardare la prima parte del suo Hobbit hanno solo confermato la mia generale opinione negativa della sua arte cinematografica. L’arrivo del secondo capitolo de Lo Hobbit, mi ha spinto a guardare nuovamente la versione estesa dei Dvd del Signore degli Anelli e vederli di nuovo mi ha ricordato quanto siano insoddisfacenti i suoi adattamenti di Tolkien.

Le critiche al regista

Film: "King Kong"Jackson è molto bravo in effetti speciali e scene d’azione impressionanti, ma come regista e montatore manca di auto-disciplina, producendo scene che sono troppo lunghe e che sacrificano il sottointeso e il sublime in favore di una esagerata e volgare esibizione (spingendosi anche su una sorta di fraternanza adolescenziale col pubblico) . Sembra che non sappia quando dire «Basta così».
Così in King Kong ha esteso il combattimento tra King Kong e il branco di T-Rex al punto in cui la sequenza collassa in evidente stupidità. Nei suoi adattamenti tolkieniani ci vuole troppo tempo alle forze di Rohan per raggiungere il Fosso di Helm, è stato pesante e laborioso nelle scene che preludono alla Battaglia del Fosso di Helm le quali dovevano far crescere la tensione e l’attesa, ha enfatizzato la bruttezza degli Orchi e ha esagerato i fantasmi delle Paludi Morte e il Sentiero dei Morti, che sembravano meno strazianti e più un qualcosa ripreso da uno degli episodi de I Pirati dei Caraibi.
È caduto nelle stessa debolezza del primo film de Lo Hobbit, nella scena della battaglia sotto le Montagne Nebbiose, che si è protratta per un tempo che a me è sembrato interminabile e assomigliava a noiose peripezie da cartone animato. Se l’intenzione di Jackson con questa scena era quella di eguagliare e migliorare l’analoga scena di battaglia nelle Miniere di Moria ne La Compagnia dell’Anello, ha fallito miseramente. Ian McKellen e Peter Jackson sul set de Lo HobbitIn verità la mancanza di disciplina e grandiosità di Jackson è manifestata semplicemente nel fatto che ha deciso di trasformare la storia breve e semplice di “Andata e ritorno” de Lo Hobbit in una spettacolare trilogia. Il Signore degli Anelli di Tolkien è davvero pubblicato in tre parti ed è il romanzo seminale del fantasy epico, ma Lo Hobbit non è lungo nemmeno quanto una sola delle singole parti del Signore degli Anelli. Un regista che non riesce a raccontare quella storia in un solo film di due ore non è la persona giusta per adattarlo sullo schermo. Ciò non vuol dire che i suoi adattamenti di Tolkien siano completi fallimenti a livello d’intrattenimento. Siamo ben lontani da ciò. Semplicemente non sono grandi film e un grande autore come J.R.R. Tolkien ha bisogno di un regista migliore di Peter Jackson. Forse un giorno Tolkien ne avrà uno.

Di Jared Olar – Apparso sull’edizione cinese del Times il 29/12/2013
(articolo tradotto da Manuel Chiofi)

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– Vai alla recensione di Alberto Crespi: «Che furore il drago!»
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– Vai all’articolo Cosa avrebbe pensato Tolkien dei film di Jackson

SPECIALE LO HOBBIT – UN VIAGGIO INASPETTATO
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– Vai a Lo Hobbit di Jackson: la rassegna dal mondo

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Arriva il Tolkien Day! A Roma il 7 dicembre

Eventi: Tolkien DayTolkieniani appassionati, siete tutti pronti all’arrivo nei cinema dello Hobbit – La desolazione di Smaug? Se non potete aspettare tutto questo tempo, potete godervi una bella anteprima al Tolkien Day il prossimo 7 dicembre 2013 al VIGAMUS – Videogame Museum di Roma, in via Sabotino 4, dove l’Associazione romana studi Tolkieniani celebrerà il padre della letteratura fantistica, J.R.R. Tolkien, con una giornata piena di eventi, quiz, cosplay contest, conferenze, fan film, videoblog e molto altro! Sarà anche l’occasione per rivivere l’esperienza ludica con tutti i video giochi dedicati al Signore degli Anelli e allo Hobbit: se proprio non resistete, in fondo all’articolo trovate il programma completo dell’evento. La serata sarà ancor più gustosa: con un supplemento di 7 euro sarà possibile partecipare all’Abbuffata Hobbit, su prenotazione telefonando direttamente al Vigamus!

Un museo unico al mondo

Eventi: Tolkien Day a RomaVIGAMUS, il Museo del Videogioco di Roma, è stato fondato da circa due anni con lo scopo di preservare, far ricerca e divulgare i beni fisici e digitali legati allo strumento d’espressione digitale. Fenomeno di massa, espressione artistica dell’era digitale e medium interattivo, il videogioco è ormai entrato a far parte dell’immaginario contemporaneo, divenendo uno dei più complessi sistemi di produzione di significati. Per natura legato alla componente tecnologica, il videogioco evolve continuamente, rivoluzionando a sua volta l’intero sistema delle arti, e combinandosi con esso. Il videogioco si va ad inserire nella struttura del patrimonio storico-artistico del Bel Paese, il cui primato nel mondo è assolutamente indiscutibile. L’innovazione culturale, più che quella tecnologica, rappresenta il fondamento per la nascita di una vera cultura del videogioco, artefatto che merita di essere conosciuto e studiato, e prima di tutto, preservato. I visitatori avranno a propria disposizione ben 36 postazioni con console, l’area arcade con i cabinati che negli anni ’80 e ’90 hanno fatto conoscere giochi come Pac-Man, Donkey Kong e Asteroids. I giochi sono aggiornati su base settimanale e i visitatori potranno conoscere e testare con le proprie mani i titoli che hanno fatto la storia del videogioco e le più recenti tecnologie nel campo del gaming. Fino al 6 dicembre è disponibile una lista di giochi nelle sale interattive, che si può consultare qui. Ma il 7 dicembre tutte le
consolo, gli arcade e i coin op avranno soltanto giochi sullo Hobbit e Il Signore degli Anelli di Tolkien!
Ma la grande novità sarà scoprire la Oculus Room, l’unica sala permanente in Italia dove provare l’Oculus Rift, il visore per la realtà virtuale che potrebbe rivoluzionare il modo di giocare e di intendere il videogioco. E durante il Tolkien Day sarà possibile immergersi nella Terra di Mezzo!

Museo del videogioco - RomaCome raggiungere il museo: per raggiungere il VIGAMUS, in via Sabotino 4, (vai alla mappa interattiva), basta prendere la linea Metro A, direzione Battistini, scendere a Lepanto e percorrere 800 mt a piedi fino a via Sabotino 4, passando per P.zza Mazzini. Da Lepanto si può prendere la linea Autobus 30 (Clodio) per 1 fermata, scendere alla fermata MAZZINI/CALBOLI e percorrere 350 mt fino a via Sabotino.
I biglietti: Intero: 8 € – Ridotto: 5 €. Hanno diritto all’ingresso ridotto: i visitatori dai 6 ai 14 anni di età, i visitatori dai 65 anni di età, i membri ICOM, i diversamente abili. Hanno diritto al gratuito: i bambini fino a 5 anni di età, i dipendenti del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, gli accompagnatori e guide turistiche della Regione Lazio, i giornalisti accreditati e naturalmente i soci dell’Associazione romana studi Tolkieniani.

 

Programma definitivo del Tolkien Day

– 10:00 Apertura evento con 36 postazioni di gioco a tema sulla Terra di Mezzo e Oculus Room
– 10:20 Proiezione: Lo Hobbit: Un Viaggio Inaspettato (versione estesa)

– 13:00 LUNCH BREAK

– 14:00 Introduzione a J.R.R. Tolkien con Lorenzo Gammarelli, curatore delle edizioni italiane di Il fabbro di Wootton Major e Il Cacciatore di Draghi di J.R.R. Tolkien
– 14:45 Tutti i figli di Smaug: l’importanza del drago di Tolkien di Roberto Arduini, presidente dell’Associazione romana studi tolkieniani

– 15:30 Tolkien Quiz!

– 16:00 Difendere la Terra di Mezzo con lo scrittore Wu Ming 4 e Claudio Testi, segretario dell’Istituto Filosofico di Studi Tomistici – modera Roberto Arduini

– 17:00 Tolkien Cosplay Contest

– 17:30 Un museo per la Terra di Mezzo – presentazione del Greisinger museum sul mondo di Tolkien, con il direttore creativo Ivan Cavini e il fotografo ufficiale Alessio Vissani – modera Roberto Arduini
– 18:15 Tavola rotonda Lo Hobbit da J.R.R. Tolkien a Peter Jackson, con Giampaolo Canzonieri, Manuel Chiofi, Daniela Mastroddi e Isabella Meattini dell’Associazione romana studi tolkieniani – modera Norbert Spina

– 19:00 Fan film: Diari dalla Terza Era – presentazione e visione col regista Claudio Ripalti e il cast di attori – modera Roberto Arduini

– 20:00 BREAK

TOLKIEN
NIGHT!

– 20:30 Abbuffata Hobbit! (cena a buffet)
– 21:30 Dietro le quinte di Lo Hobbit – La Desolazione di Smaug: proiezione video di Peter Jackson, contenuti extra, documentari dalla Nuova Zelanda! Momento Fan Film: anteprima di Born of Hope (2007) di Kate Madison, che verrà analizzato e proiettato l’11 dicembre alla libreria Altroquando di Roma dalle 20,00 alle 22,00
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NOTA IMPORTANTE: Per partecipare all’Abbuffata Hobbit è necessario un supplemento di 7 euro. Le prenotazioni possono essere effettuate all’ingresso presso il desk del VIGAMUS, telefonando al 06/45475940.

 

– Vai al sito del VIGAMUS, il Museo del Videogioco di Roma
– Vai alla pagina Facebook del Tolkien Day

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Per Google Trends sale l’interesse per Tolkien

Dati di Google trendsC’erano una volta, all’incirca intorno all’anno 2000, molti sondaggi che dichiaravano in maniera consistente che J.R.R. Tolkien era «l’autore più influente del secolo» e che Il Signore degli Anelli era «il libro del secolo». J.R.R. Tolkien venne riconosciuto per Il Signore degli Anelli e Lo Hobbit e molti reporter eccitati saltavano sul carro del vincitore e scrivevano tutti qualcosa sullo scrittore inglese. Ciò che tutti di sicuro sapevamo era che c’era un’eccitazione generale, poiché avevamo imparato che un regista di nome Peter Jackson stava per fare l’impossibile, far diventare i libri di Tolkien dei film al cinema. Ora, molti anni dopo, possiamo vedere ancora il risultato di tale improvviso interesse, ma in qualche modo possiamo renderci conto che la tendenza è ora più flebile di quanto non fosse. Tuttavia è difficile da misurare, così abbiamo pensato fosse utile riportare l’analisi di Pieter Collier con i seguenti grafici di Google Trends. Mentre Il Ritorno del Re di Peter Jackson uscì nelle sale il 17 dicembre 2003, secondo Google Trends l’interesse per Il Signore degli Anelli era ancora estremamente alto all’inizio del 2004. Sfortunatamente non abbiamo dati del periodo precedente e contemporaneo all’uscita dei film del Signore degli Anelli, ma è chiaro che l’interesse deve essere stato impressionante e più alto allora di adesso con i film sullo Hobbit.

Google trends analizza Tolkien

Nell’analisi di Collier, si può vedere come Google spieghi come «i numeri sul grafico riflettono quante ricerche sono state fatte su di un termine specifico, relativamente al numero totale di ricerche fatte nel tempo su Google. Non rappresentano volumi di ricerca assoluti, perché il dato è normalizzato e presentato su una scala 0-100. Ogni punto del grafo è diviso per il valore più alto o 100». Quando guardiamo alle medie possiamo vedere chiaramente che Il Signore degli Anelli ha un punteggio notevolmente più alto dello Hobbit e che l’autore J.R.R. Tolkien è molto meno ricercato in confronto alle opere che ha creato. La buona notizia, tuttavia, è che Lo Hobbit e Tolkien stanno tornando di moda e così l’interesse sta di nuovo lentamente crescendo. L’uscita del primo film sullo Hobbit ha causato un notevole picco di interesse ma, come si può vedere, l’interesse è crollato a picco dalla fine di gennaio, dopo che la gente ha visto il film. Ciò spiega probabilmente anche perché questa volta non assistiamo alla creazione di centinaia di siti di fan, alla prosecuzione di migliaia di discussioni e all’organizzazione di massicci eventi per gli appassionati. Mentre l’interesse sta nuovamente crescendo, non possiamo dire che abbia lo stesso impatto che abbiamo visto durante il periodo dei film del Signore degli Anelli.

Grafico 1: interesse generale dal 2004 a oggi
Grafico 2: interesse su film e libro dello Hobbit
È interessante tuttavia notare che l’interesse per il libro Lo Hobbit segue all’incirca l’interesse del film di Peter Jackson. Non sappiamo se ci siano davvero più persone che stanno leggendo il libro, ma possiamo vedere che quando il trailer de Lo Hobbit: un viaggio inaspettato è stato rilasciato, molte più persone hanno fatto ricerche sul libro e lo stesso è accaduto quando il film è uscito nelle sale cinematografiche. Secondo Google Trends abbiamo una media di ricerche di 7/1 per il film rispetto al libro. Questo dato da solo è molto interessante. Attenzione perché tutti i dati sono mondiali, non solo italiani. Tuttavia, è interessante capire dove vivono gli appassionati di Tolkien. Ci si aspetterebbe di trovare un Paese come il Regno Unito in cima alla lista, ma non è così. Secondo Google Trends i maggiori fan di Tolkien vivono in Norvegia, seguiti a ruota da Repubblica Ceca, Polonia, Svezia, Finlandia, Croazia e Stati Uniti. Lo Hobbit e Il Signore degli Anelli mostrano, tuttavia, risultati simili nella maggioranza delle ricerche fatte in Nuova Zelanda, seguita dal Regno Unito e dagli Stati uniti. Chiaramente questi Paesi sono più interessati ai film che agli autori!
Grafico 3: Mappa mondiale volume di ricerca per tolkien

Tolkien contro Shakespeare

La domanda più interessante potrebbe essere: quanto sarà popolare J.R.R. Tolkien tra parecchi anni? Come si posiziona, ad esempio, un poeta come William Shakespeare (il secondo autore più popolare al mondo dopo Martin Luther King, secondo Google)? Beh, anche qui Google Trends può darci risposte. In media, possiamo vedere che ogni 46 ricerche per Shakespeare ce né una su Tolkien, tuttavia l’interesse per Shakespeare sta scemando negli ultimi anni e Tolkien sta molto lentamente assottigliando il divario. Si potrebbe discutere se Shakespeare stia diventando lentamente meno popolare o se Tolkien stia diventando più interessante. Solo il futuro ce lo dirà… Ed ecco qui! Google Trends segue ricerche e mostra picchi nei momenti precisi. Possiamo chiaramente vedere che a causa dell’interesse nei film dello Hobbit l’interesse in J.R.R. Tolkien sta lentamente risalendo: nel dicembre 2012 e in questo momento, ottobre 2013, il rapporto è sceso a sotto i 30 a 1. Naturalmente, non stiamo dicendo che Shakespeare diverrà meno importante di Tolkien, stiamo soltanto cercando di capire l’andamento generale dell’interesse sull’autore del Signore degli Anelli nel tempo, cercando ci contestaulizzare i numeri: anche se il rapporto scendesse a 15 a 1, sarebbe un divario enorme! Tuttavia, i numeri su Tolkien non raggiungono nemmeno lontamente quelli del periodo d’uscita del Signore degli Anelli, quando l’interesse era alle stelle. Possiamo anche vedere che Lo Hobbit interessa meno la gente paragonato al più grande epos: eccetto per un picco (durante l’uscita del film) non si può dire che molto sia cambiato. Non essendo disponibili i dati precedenti, non è possibile entrare ancor più in dettaglio, ma il dato certo è che l’interesse su J.R.R. Tolkien sta crescendo lentamente.

Grafico 4: ricerche per Shakespeare e Tolkien
 

Le alternative a Google

Si può dare un’occhiata a un altro set di dati che ha un livello temporale molto più ampio di Google
Trends. Si possono cercare parole o frasi nei libri presenti su Google Books, pubblicati anche prima dell’avvento di internet e dei computer, cioè dal 1880 a oggi. Quando si inseriscono sequenze di parole in Google Books Ngram Viewer, questo disegna un grafico che mostra come tali sequenze occorrono in un insieme di libri (es. “British English”, “English Fiction”, “French”) negli anni selezionati. Si è scelto per questo test iniziale di inserire “The Lord of the Rings”, “The Hobbit” e “J.R.R. Tolkien” e il risultato è fantastico. Non solo conferma che l’interesse per Il Signore degli Anelli è più grande rispetto allo Hobbit, ma si mostra anche molto meglio che l’interesse su Tolkien sta di nuovo salendo in questi ultimi anni.

Grafico 5: le parole “Lord of the Rings”, “Hobbit” e “J.R.R. Tolkien”

Poiché questo articolo è in realtà su Tolkien, è più interessante isolare il suo nome e vedere i risultati tra il 1930 e il 2008 nel corpus della narrativa anglosassone. Si può così vedere un’ampia crescita d’interesse per Tolkien da circa il 1960 fino al 1979, seguito da un calo repentino. Le celebrazioni del centenario nel 1992 hanno fermato la caduta e da allora si può vedere l’interesse salire di nuovo lentamente. Nemmeno gli adattamenti cinematografici di Peter Jackson hanno riportato al massimo l’interesse su Tolkien, ma si può vedere chiaramente che tra i primi tre film e l’uscita dello Hobbit l’interesse per Tolkien stava di nuovo scendendo. Se Tolkien fosse un marchio e si potessero acquistarne azioni sembrerebbero tornati tempi favorevoli, ma per quanto durerà?
Grafico 6: citazioni del nome Tolkien dai libri di Google Books:
 

La situazione dell’Italia

Grafico ItaliaE l’Italia? Molti lettori potrebbero farsi questa domanda, visto che è la situazione che ci riguarda più da vicino. Purtroppo, in questo caso sorgono alcuni problemi perché sarebbe stato interessante vedere le diverse regioni italiane, ma non sono contemplate in Google Trends. Spulciando tra i dati si riesce soltanto a capire come l’interesse per la parola “Tolkien” sia cresciuto fondamentalmente soltanto alla fine degli anni Novanta, con l’imminenza dell’uscita dei film di Peter Jackson, Schizzando in alto dal 1997 al 2005, per poi crollare a picco fino al 2008. Se ci concentriamo sulle città italiane, si può vedere come siano coinvolte, un po’ tutte le città della valle padana e del nordest (Milano, Genova, Roma, Pisa, Verona, Padova, Torino, Firenze, Bologna e Cagliari). A sud dell’Appennino,
solo Roma regge il confronto, seguita da lontanissime e piccole bolle di interesse in Sardegna, Sicilia e Puglia. Se invece la ricerca è Grafico Italia 2per il termine “hobbit”, si vede come la mappa cambi un po’, concentrandosi insolitamente sul Triveneto (Veneto, Trentino-Alto Adige e Friuli Venezia Giulia): la spiegazione è probabilmente dovuta al fatto che in quella zona d’Italia sono concentrate le migliori strutture cinematografiche, con possibilità di vedere il film dello Hobbit in versioni tecnologicamente avanzate (iMax e 3D a 48 Hfr).

(La traduzione dell’articolo di Pieter Collier è opera di Manuel Chiofi,
che ringraziamo per il lavoro)

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– Vai all’articolo originale di Pieter Collier su Tolkien library

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Enrica se ne è andata, se ne va una parte dell’ArsT

Enrica Paresce (1958-2011), artista, poetessa, amica
Enrica Paresce, nostra artista e socia della nostra Associazione, è spirata due mesi fa, martedì 13 dicembre, dopo una lunga lotta contro un tumore che l’ha vista impegnata per ben quattro anni. Il vuoto che lascia va ben oltre le parole, perché un’associazione piccola come la nostra non è fatta solo di appassionati di J.R.R. Tolkien, ma soprattutto di amici. E gli amici si aiutano e si supportano a vicenda.

La Biografia scritta da lei

Evento AsrT alla Biblioteca Cornelia di Roma (2005/12/20)«Enrica è nata, ma non per sua volontà, e ci tiene a sottolinearlo, in un freddo novembre di moltissimi anni fa. Portatrice insana e distratta dei ricordi di una famiglia scomparsa che la fanno inciampare spesso nel vivere quotidiano e nelle innumerevoli buche del selciato romano scrive, scrive e scrive… legge, legge e legge… disegna, disegna e disegna… Decisa a emigrare da se stessa non ha ancora trovato la porta per il fuori però non demorde. Ha “studiato”… inglese, francese russo e cinese (e a stento parla italiano!), recitazione, programmazione neurolinguistica, linguaggio del corpo, nuoto, tennis, disegno all’accademia di belle arti, e in generale, a causa del morbo della curiosità che la divora, tutto quel che non era assolutamente previsto nel suo corso di studi universitari con gravi effetti su quest’ultimo. Nel frattempo oltre che girare intorno al mulino che le fornisce lo stipendio, ha lavorato in una radio libera (Radio Elle) nel mattutino e in un programma sui Beatles, alla Rai come presentatrice in un programma per ragazzi, e, ha organizzato per sette anni festival di musica classica in Toscana e in Sicilia (“Il Festival Musicale di Sarteano” ed “Erice, musica per un atomo” dal 1982 al 1987). Ha pubblicato, alcune poesie e racconti in riviste di letteratura creativa ( Tam Tam, Prospectiva,ecc..), e in raccolte (R@cconti senza rete – Michele Di Salvo Editore 2000), con altri scrittori: (I due lati di un arcobaleno – Prospettiva Editrice 2001) e un libro di poesie e racconti solo suoi (Quasi di Versi – Edizioni LibroItaliano 2006 ), oltre ad alcuni articoli d’arte per il sito della Cnn Italia. Insieme ad altri amici hobbit è stata fra i fondatori dell’ArsT…».

Gli eventi con Tolkien

Fondazione dell'ArsT (2005/11/13)Proprio di tutta la sua intensa attività con l’ArsT vogliamo ricordare i momenti più intensi. Tra i fondatori dell’Associazione, Enrica ha partecipato alla stesura del libro i “Paesaggi della Terra di Mezzo”, con tre saggi e alcuni dei suoi disegni. Ha esposto a Roma le sue opere d’
ispirazione tolkieniana durante la manifestazione “Le Rive dell’Anduin”, nel giugno del 2005, e presso la biblioteca Cornelia di Roma, nel gennaio 2006, nell’ambito di una serie di eventi incentrati su “Lo Hobbit” di J.R.R. Tolkien. Ha tenuto due mostre personali: “I Colori della Terra dei draghi” nel 2009 presso il centro culturale FusoLab di Roma e “Il fantastico in mostra” al Casperia Festival nel luglio 2010.

Tra eventi e ricordi

Letture recitate alle Rive dell'Anduin, a Roma (giugno 2005)Le Rive dell’Anduin (4 giugno 2005), organizzato al Teatro Arciliuto a Roma, tutti insieme tenemmo uno spettacolo di letture recitate tratto dal Signore degli Anelli, a cura de I Lettori, e in alcune conferenze, tra cui la presentazione dell’edizione italiana di The Road to Middle-Earth (La Via per la Terra di Mezzo) di Tom Shippey, edita da Marietti 1820 e “There will always be an England: Il Signore degli Anelli tra britishness e romance” di Orsetta Innocenti. «Più che ricordi ho dei “flash”, in cui è sempre sorridente e attiva», dice Norbert Spina. «Mi ricordo che in teatro stava per terra a disegnare in un passaggio. Le dico: “Lo sai, che sei proprio in mezzo ai piedi?”. E lei, serafica, “Si!”». «La prima volta la vidi alle Rive dell’Anduin, ma la conobbi veramente dopo quando fui assoldata nelle fila degli “irriducibili”», dice Daniela Mastroddi. «Ricordo la passione e la pazienza nel preparare eventi che a volte si sono rivelati non proprio un successo. Le letture recitate, le Interviste impossibili, l’Orto botanico, il Fusolab, il suo Gollum, la sua trolla e la sua Arwen».
Letture recitate al Fusolab di RomaNel 2009, per tre settimane la mostra di Enrica sulle opere di Tolkien, “I colori della Terra dei Draghi“, è stata il filo conduttore di un evento omonimo curato dall’Associazione presso il centro culturale Fusolab di Roma. Al suo interno una trasmissione radio, quattro conferenze e le letture recitate di “Un giornalista nella Terra di Mezzo: interviste fantastiche ai personaggi del Signore degli Anelli”. «Non dimenticherò la sua interpretazione di Arwen nelle letture che facemmo al Fusolab», ricorda Manuel Chiofi. «Bravissima a interpretarne una versione “ragazza svampita e viziata”». «Ricorderò sempre la sua disponibilità per le iniziative dell’Associazione», dice Claudia Manfredini, «la prontezza e anche l’entusiasmo con cui metteva a disposizione le sue opere per le mostre e le sue doti di attrice per le le letture recitate (adoravo il suo Gollum, e i Tre Troll erano meravigliosi). Anche qui, non si è mai tirata indietro, persino quando era già ammalata. Sì, mancherà il suo fiume di parole alle prossime riunioni e pizzate dell’ArsT…».
Il banchetto dell'Arst a Tolkieniana II«Se poi erano in ballo libri o
disegnatori o artisti in genere…», ricorda Simona Calavetta, «Avete mai provato a fare il conto della quantità di nomi, titoli, trame e aneddoti (spesso sul suo amatissimo padre) che inanellava nel suo fiume di parole e risate?». «Io mi ricordo», dice Giampaolo Canzonieri, «quando raccontava le vicende delle vite incredibili del padre e, soprattutto, dello zio (possidente in Cina al tempo dell’Ultimo Imperatore e rovinato dalla Rivoluzione maoista, roba da Emilio Salgari) e io le dicevo che avrebbe dovuto scriverci un libro». La stessa Enrica citava spesso i libri di Tolkien: «Oggi sono triste…», scrive in una mail nella lista dell’Associazione, «quindi mi vado a rifugiare in un bel romanzo… in un altro mondo, una saga di mille e più pagine sarebbe la cosa migliore… anche già letta va bene uguale. Indovinate quale?». Stand dell'Arst a Lucca Comics 2011L’ultima sua partecipazione alle attività dell’ArsT fu a LuccaComics 2011, dove collaborò ad abbellire lo stand. «Ragazzi, erano 100mila presenze di cui un quarto buono mascherato! Incredibile!», ha scritto Enrica al suo ritorno. «Sì, in effetti mi sono sentita in un altro universo… e come diceva un signore lucchese, sono ragazzi che non fanno niente di male, non rubano, non spaccano, se si picchiano, lo fanno per finta ridendo come matti fra loro… e sparano proiettili di spugna colorata… se ti vedono che li vuoi fotografare si mettono in posa tutti contenti! E tanti grazie, prego, allegria e gentilezza…». Enrica era una persona solare, attivissima, un fiume in piena. Era una di noi: un’amica, un’appassionata di Tolkien. «Confido», conclude splendidamente Giampaolo, «che adesso sappia di prima mano chi è Tom Bombadil».

Ecco una galleria dei suoi disegni e di sue foto:

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