La strenna di Bompiani: Mr. Bliss in cartonato

BompianiSi avvicina il Natale e Bompiani, la casa editrice delle opere di J.R.R. Tolkien, prepara le sue strenne natalizie. Insieme alla riproposizione del Signore degli Anelli in tre volumi con nuove copertine con fascetta dedicata alla serie tv, usciranno una serie di novità e riproposizioni: I Lai del Beleriand, terzo volume della Storia della Terra di Mezzo (History of Middle-Earth) con traduzione di Luca Manini; L’arte dello Hobbit, ristampa del bellissimo cofanetto a cura di Hammond & Scull, in brossura; L’arte del Signore degli Anelli, volume inedito finora in italiano, in brossura. Ma la chicca più bella è Mr. Bliss in un formato cartonato. È un libro che non veniva ristampata dal 2000 e che è disponibile anche in ebook, un’avventura “automobilistica” che probabilmente prese vita dalla goffaggine nella guida dell’autore…
Mr. Bliss - fronte“Mr. Bliss” è infatti una favola scritta ed illustrata dall’autore negli anni ’30, ma pubblicata postuma. La storia racconta le vicende del signor Bliss, personaggio parzialmente autobiografico. Si tratta di un raffinato signore che indossa cappelli torreggianti, vive in una casa dai soffitti alti per passarci facilmente ed è il felice proprietario di Giraniglio, un buffo animale dal collo lungo che tiene in giardino. La sua vita tranquilla cambia quando una mattina, dopo colazione, decide di comprare un’automobile gialla con le ruote rosse e si mette in viaggio per far visita agli amici. Tra incontri inaspettati (con orsi, persone curiose e persino arrabbiate), deviazioni impreviste e i guai dell’alta velocità Mr. Bliss imparerà una lezione di vita importante: certi viaggi (se non tutti) sono migliori se fatti con lentezza.

Genesi dell’opera

"Mr Bliss" di J.R.R. Tolkien“Mr. Bliss” nasce non solo dal grande talento favolistico del Professore, ma soprattutto dall’abitudine di Tolkien di creare storie inedite da raccontare ai suoi amati figli. Proprio ad alcuni giocattoli di John, Michael, Christopher e Priscilla si ispira l’opera in questione, tant’è vero che la macchinina del terzogenito si racconta sia stata alla base dell’idea iniziale della fiaba. Ma questo aspetto non fu il solo a scatenare la fantasia del Professore. Nel 1932 la famiglia Tolkien comprò un’automobile che prese il nome di Joe Old, ricavato dalle prime lettere della targa (JO 9184) e da quel momento iniziarono le avventure che verranno poi trascritte in “Mr. Bliss”. In quel tempo non esisteva alcun esame di guida, quindi il Professore si gettò al volante non appena apprese le manovre fondamentali. In breve tempo Tolkien si dimostrò abile nel guidare così come il signor Bliss, protagonista della sua opera. A dimostrazione di questa affermazione si ricorda un viaggio della famiglia presso Evesham, cittadina della contea di Worcestershire, dove risiedevano alcuni parenti fra cui Hilary, fratello dell’autore. La distanza da percorrere non era molta, ma dopo non molto dall’inizio del tragitto, Tolkien demolì un muretto di pietra uscendo di strada e bucò addirittura una ruota. Il risultato del breve viaggio fu che la moglie del Professore, per alcuni mesi, si rifiutò di salire in macchina, evidenziando la scarsa attitudine alla guida del marito. Si racconta che quando lo scrittore doveva attraversare un incrocio trafficato ad Oxford correva all’impazzata non facendo caso agli altri veicoli.
tolkien_old_joeNonostante ciò i Tolkien uscivano in auto per recarsi a bere il tè in una locanda rurale, molto simile a quella descritta ed illustrata in “Mr. Bliss”, od anche per stare all’aperto, non a caso i paesaggi delle illustrazioni della favola assomigliano in modo
impressionante all’Inghilterra di quei tempi. Nel racconto delle (dis)avventure del signor Bliss sono presenti anche altri elementi fondamentali, basti pensare alle figure dei tre orsi di peluche: Archie, Teddy e Bruno, anch’essi ispirati dai giocattoli dei figli del Professore. Dubbiosa è invece la provenienza del personaggio di Giraniglio (originale Girabbit) che potrebbe venire da un qualche gioco dei bambini, oppure direttamente dalla fantasia dello scrittore. Sicuramente il nome è un neologismo creato ad opera da Tolkien, un composto formato dalle parole inglesi giraffe + rabbit -> Gi(r)abbit (parola che poi si riflette nelle fattezze dell’animale, per metà giraffa e per metà coniglio), ma la cosa straordinaria è come esso può essere rapportato alla famosa figura dello Hobbit. Non ci si lasci ingannare dal solo accostamento sonoro dei due sostantivi, si pensi anche che ambedue vivono in delle tane (o buchi nel terreno se si preferisce) e amano mangiare, oltre ad una certa riluttanza ad abbandonare la loro amata casa. J.R.R. Tolkien propose “Mr. Bliss” agli editori nel 1936, ma il prezzo delle illustrazioni colorate ne bloccò la pubblicazione. Gli stupefacenti colori dell’opera ne ritardarono per più di 40 anni l’uscita. Il volumetto vide la luce soltanto nove anni dopo la morte del Professore, nel 1982.

 

 

Mr. Bliss - fronteSCHEDA TECNICA:

Formato: 150 mm x 210 mm
Legatura: Cartonato
Pagine: 112
Isbn: 9788830109766
Traduttore: Francesco Saba Sardi
In libreria da Ottobre 2022

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