I più appassionati ricordano certamente a memoria le date più importanti descritte nel Signore degli Anelli: il 22 settembre, compleanno di Bilbo e Frodo; il 25 dicembre, la Compagnia lascia Granburrone; il 25 marzo, l’Anello viene distrutto. J.R.R. Tolkien però non si limitò a inventare storie, continenti, popoli e linguaggi: inventò anche calendari con i quali contare lo scorrere del tempo, diversi per ogni popolo. Ecco perché alcune di quelle date sono occasione di festa fra gli appassionati tolkieniani di tutto il mondo. Su una data, però, gli appassionati di Tolkien concordano e tutti insieme festeggiano: è il 3 gennaio, l’anniversario della nascita del Professore di Oxford. Quest’anno cade un’occasione particolare: il 120esimo anniversario.
Il “Tolkien Toast”
C’è un modo “hobbit” per festeggiarlo: con un brindisi, secondo l’usanza britannica. Alle 21:00 del 3 gennaio (ora inglese, da noi alle 22:00), i fan di tutto il mondo sono invitati ad alzare un calice in omaggio a Tolkien. Le istruzioni sono semplici: per fare il Brindisi di Compleanno ci si alza in piedi, si alza un bicchiere pieno della bevanda preferita (in mancanza di Miruvor… va bene anche una bevanda non necessariamente alcolica) e si dicono le parole “al Professore!” prima di berne un sorso. Dopo, potete sedervi e godervi il resto della bevanda. La Tolkien Society inglese ha anche organizzato un sito internet in cui ci si può “iscrivere” per il Brindisi di Compleanno (in inglese: Tolkien Birthday Toast). Anche gli sviluppatori della Snowblind, che ha creato The War in the North, hanno celebrano nel 2011 il Tolkien Toast, pubblicando poi su Youtube il video. Anche noi lo festeggeremo stasera insieme ai Proudneck, lo smial tolkieniano di Roma al pub Avalon, in via Terni 3, dalle 21.
La Tolkien Society tedesca
La Società tolkienieniana tedesca è ormai da molti anni una realtà consolidata. E un anniversario tondo come quello di oggi non poteva farselo scappare! Così la famiglia tolkieniana (“smial” in inglese e “Stammtisch” in tedesco) del Baden-Palatinato ha organizzato una serie di conferenze a Karlsruhe. Così sabato, 7 Gennaio 2012,
presso il Café NUN, Gottesauer Strasse 35, alle 20, sarà possibile assistere a due incontri. Con una spesa di appena 3 euro (che comprende un bicchiere di champagne!) per permettere a tutti di star seduti, si potrà assistere a due incontri:
– Friedhelm Schneidewind, che ha curato tra le altre cose, il Das große Tolkien Lexikon (la “Grande Enciclopedia su Tolkien”) compilato dopo decenni di lavoro, parlerà della vita e l’opera dello scrittore inglese e, in modo divertente, di come passò alcuni dei suoi compleanni, rivelando anche curiosità meno note su Tolkien. Schneidewind ha lavorato intensamente sulle opere dello scrittore fin dagli anni ’70, pubblicando tras gli alti un Quenya Lexicon, cioè una grammatica delle lingua elfica, e uno studio sull’influenza del mondo e dei personaggi di Tolkien nei giochi di ruolo. È membro della Società Tolkieniana tedesca e del gruppo medievale “Tandaradey”. Ha partecipato anche al volume Tolkien’s Shorter Works, a cura di Margaret Hiley & Frank Weinreich (Walking Tree Publishers, 2008), con il saggio Farmer Giles of Ham: the Prototype of a Humorous Dragon Story.
– Stephan Askani, editor nella casa editrice Klett-Cotta di Stoccarda, responsabile della letteratura fantastica e, in particolare dello Hobbit, prende il 75esimo Anniversario della prima pubblicazione del Hobbit come l’occasione per approfondire la relazione tra creazione e pubblicazione dell’opera. Nato nel 1960 a Stoccarda, figlio di un pastore, Askani ha studiato retorica, Letteratura tedesca moderna e filosofia a Tubinga e a Parigi. Dopo gli studi ha lavorato a lungo nell’editoria. Nel 2003 Askani è divenuto editor per la casa editrice Klett-Cotta. Tra gennaio e luglio 2008, ha lavorato insieme all’esperta tolkieniana Lisa Kuppler, alla nuova edizione del Signore degli Anelli (“Der Herr der Ringe“), tradotta da Margaret Carroux, che è stato pubblicata il 4 Novembre 2008.
Dopo i film di Peter Jackson il nome di John Ronald Reuel Tolkien è conosciuto in tutto il mondo. Ma lo era anche prima, visto che Il Signore degli Anelli è uno dei libri più venduti con oltre 160 milioni di copie distribuite. E in cima alle vendite ci sono altre sue opere come Lo Hobbit, che diverrà presto un film, e Il Silmarillion. Quanti però conoscono veramente il messaggio del Professore di Oxford? Quanti vorrebbero approfondire in maniera seria alcuni dei temi da lui trattati? A portare l’autore del Signore degli Anelli a Lucca e rispondere a queste domande ha pensato la nostra Associazione, che dal 2005 promuove in Italia lo studio e la conoscenza della vita e delle opere di Tolkien. Sarà possibile conoscerci a Lucca Comics and Games 2011, dove avremo uno stand (A617, padiglione Carducci), inserito nella cornice del nuovo Luk for Fantasy, in cui protrete trovare il frutto di tutte le nostre fatiche: gadget, shopper, abiti della Terra-di-mezzo e sopratutto l’offerta libraria della collana Tolkien e dintorni, grazie alla collaborazione con la casa editrice Marietti 1820 e l’Istituto filosofico di studi tomistici.
I Seminari
La passione dell’ArsT per la letteratura di genere e per Tolkien è testimoniata anche dal nutrito programma dei suoi seminari che saranno presenti in fiera. L’edizione dello storico festival di giochi e fumetti ospita nella sezione Educational diversi interventi di studiosi di letteratura e delle opere dello scrittore inglese che si muoveranno fra i paesaggi della Terra-di-mezzo a caccia di fonti, influenze e temi. I seminari si prefiggono, infatti, l’obiettivo di approfondire alcuni aspetti delle opere dell’autore, anche su tematiche meno conosciute. E un incontro pubblico verrà fatto sulle diverse declinazioni del cosiddetto “fandom tolkieniano”, che vede la partecipazione dello scrittore Wu Ming 4 nella sala Ingellis. Tolkien avrebbe sicuramente apprezzato questo tentativo di studiare e sperimentare i punti di contatto (e di tensione) fra gioco, fantasia e letteratura.
Il programma
Sabato 29 Ottobre, ore 11:00
Percorsi narrativi e itinerari tematici nel Fandom e nella fanfiction tolkieniana di Wu Ming 4 e Roberto Arduini, presidente ArsT
Il primo è membro del collettivo di narratori Wu Ming, saggista, autore de L’eroe imperfetto e curatore de Il ritorno di Beorhtnoth figlio di Beorhthelm di J.R.R. Tolkien (Bompiani). È anche autore solista del romanzo Stella del Mattino (Einaudi 2008), incentrato sulle figure di Lawrence d’Arabia, J.R.R. Tolkien e C.S. Lewis.
Sabato 29 Ottobre, ore 14:30 Dai dvergar ai khazad e oltre: i Nani nel mito e nel fantastico di Norbert Spina
Un’analisi della figura del Nano, dal mito alla letteratura fantasy. Partendo dai Nani “classici” della mitologia norrena, si passeranno in rassegna le caratteristiche e funzioni, con accenni ad alcune leggende dolomitiche, fino allo svilimento della semplice figura del nano come buffone di corte del tardo Medioevo. Dall’Ottocento i Nani sono di nuovo nobilitati grazie alle ricerche sul folklore, come quelle svolte dai fratelli Grimm in Germania. Ma l’attenzione sarà incentrata soprattutto sull’evoluzione della figura del Nano nel legendarium di J.R.R. Tolkien: dagli esseri in sostanza malevoli dei Racconti Perduti fino ai personaggi positivi come Gimli nel Signore degli Anelli.
Domenica 30 ottobre, ore 11:00
Tolkien tra letteratura e filosofia: un filologo molto filosofo di Claudio Testi. Introduce Roberto Arduini
È segretario dell’Istituto Filosofico di Studi Tomistici, curatore e traduttore di La trasmissione del pensiero e la numerazione degli Elfi (Marietti 1802), curatore di La Falce Spezzata (Marietti 1802), coordinatore del Comitato scientifico della collana Tolkien e Dintorni della casa editrice Marietti 1820.
Naturalmente i seminari di Lucca Games educational sono ad accesso gratuito: é sufficiente avere il biglietto dell’ingresso per il giorno dell’incontro. È però richiesta l’iscrizione inviando una e-mail a educational@luccacomicsandgames.com. Ci si può iscrivere a un qualsiasi numero di seminari, ma non a seminari che si svolgono nello stesso orario. Leggere bene tutte le istruzioni per l’iscrizione nella pagine della sezione Educational. I seminari dell’Arst non sono gli unici della sezione. Ci saranno seminari su creazione di Giochi da Tavolo e di Ruolo, disegno e illustrazione, scrittura e narrativa a tema fantastico, horror e fantascientifico. Tra i docenti d’eccezione ci saranno Herbie Brennan, Wayne Reynolds e Sandy Petersen.
Ne abbiamo sempre parlato con una punta d’invidia. Abbiamo segnalato ogni occasione di incontro all’estero, abbiamo presentato sempre il programma degli interventi, presentato i relatori e, quando possibile, abbiamo anticipato i contenuti delle diverse conferenze. Sì, i Tolkien Seminar sono un po’ il nostro pallino. Lezioni simili a quelle tenute all’università, curate da esperti, studiosi e saggisti di fama internazionale, per parlare delle opere di J.R.R. Tolkien, approfondirne le tematiche, illustrare la sua vita, creando un ambiente adatto in cui lo scrittore inglese possa essere lo stimolo per nuovi studi, nuovi lavori, nuove opere d’arte. Bene, ora tutto questo sarà anche una realtà italiana. Con profondo orgoglio possiamo annunciare che anche l’Italia avrà i suoi Tolkien Seminar, i seminari tolkieniani. Sulla scia del convegno di Modena, tenutosi il 24 maggio del 2010, per non far cadere un’esperienza che ha arricchito tutti quelli che vi avevano partecipato, l’Istituto Filosofico di Studi Tomistici di Modena in collaborazione con l’Associazione romana studi Tolkieniani, ha deciso di istituire un incontro annuale completamente dedicato agli studi delle opere di Tolkien e del gruppo degli Inklings.
Dal Gruppo di Studio ai Tolkien Seminar
Nel 2005 la collaborazione tra l’ArsT e l’Istituto Tomistico di Modena aveva portato all’apertura della collana “Tolkien e dintorni” della casa editrice Marietti. Nel 2008 al lancio di un progetto e al coordinamento di un gruppo di studiosi, ricercatori e traduttori italiani, che riunitisi in più sessioni per quasi due anni, si sono confrontati sul tema “morte e immortalità in Tolkien”. L’esperienza ha fatto nascere un’opera di saggistica tolkieniana interamente italiana, La Falce Spezzata – Morte e immortalità in J.R.R. Tolkien. La qualità degli studi prodotti, confermata in più occasioni da studiosi stranieri, è ora ribadita dalla sua traduzione in inglese e pubblicazione da parte di una delle più serie case editrici dedite agli studi tolkieniani, la svizzero-tedesca Walking Tree, che fa capo anche all’università di Jena in Germania. Il volume The Broken Scythe – Death and Immortality in the Works of J.R.R. Tolkien, è stato già inserito nelle prossime pubblicazioni e uscirà nel 2012. Sempre a Modena, nel 2010 è poi stato organizzato il convegno internazionale Tolkien e la Filosofia, che ha portato in Italia per la prima volta studiosi noti come Tom Shippey e Verlyn Flieger. La decisione dell’ArsT e dell’Istituto tomistico di lanciare il primo dei Tolkien Seminar italiani si pone, quindi, lungo questo percorso ideale per poter anche nel nostro Paese quegli studiosi che si sono distinti all’estero per i loro saggi sulle opere di Tolkien.
Mito e verità: la narrazione tra realtà e mistero
Il primo dei Tolkien Seminar italiani si terrà a Modena dal 25 al 26 novembre 2011 ed ha ottenuto il patrocinio della Tolkien Society inglese e della Provincia di Modena. Sarà anche l’occasione di un confronto diretto all’interno del Gruppo di studio sullo Hobbit con chi analizza e insegna negli Usa le opere del Professore di Oxford. Il momento pubblico del seminario si svolgerà venerdì 25 novembre, nella sede della Camera di Commercio di Modena (via Ganaceto, 134). Alle ore 21, infatti, ad ingresso libero, sarà possibile ascoltare Verlyn Flieger e Giovanni Maddalena nella conferenza Mito e verità: la narrazione tra realtà e mistero. La scelta dei relatori non è casuale, naturalmente. Professore di Mitologia e Studi Medievali presso la University of Maryland negli Stati Uniti, Verlyn Flieger è considerata la maggiore studiosa di Tolkien a livello mondiale insieme a Tom Shippey, ha curato Sulle Fiabe e Il fabbro di Wootton Major, dirige la rivista accademica Tolkien Studies: An Annual Scholarly Review, ha vinto ben due Mythopoeic Award pe i suoi studi e in questi mesi ha dato alle stampe una raccolta di suoi saggi (Green Suns and Faerie, ne abbiamo parlato qui) e il suo secondo romanzo, The Inn at Corbies’ Caww. Insomma, un’autorità del campo. Il suo contributo alla collana Tolkien e dintorni della Marietti è Schegge di Luce, pubblicato nel 2006. Il filo conduttore che lega tutti i capitoli del volume, particolarmente attento all’analisi del Silmarillion, è l’idea che Tolkien abbia accettato e assimilato completamente la teoria sul linguaggio di Owen Barfield (autore di Poetic Diction, pubblicato per la prima volta in Inghilterra nel 1928), tanto che questi può essere considerato il pensatore più influente sulla mitologia tolkienana dopo l’autore del Beowulf. Volendo schematizzare, «la teoria di Barfield/Tolkien potrebbe essere spiegata come una visione ternaria dello sviluppo del linguaggio […] La parola, esattamente come fa la luce, è dunque ciò che permette di vedere cose prima non visibili, sia del nostro mondo sia del mondo immaginario che lo scrittore riesce con fatica e dedizione a sub-creare». Come ci mostra Verlyn Flieger, la piena accettazione da parte di Tolkien della teoria di Barfield ha un’importanza difficilmente sopravvalutabile, visto che è alla radice della sua concezione del linguaggio, dell’attività letteraria mitopoietica e della sua stessa antropologia, secondo la quale «l’Uomo, il Sub-creatore, è la riflessa luce, attraverso la quale dal Bianco si produce, una gamma di colori, senza fine combinati in viventi forme che si muovono fra le menti».
Un legame concreto
Owen Barfield (1898-1997) non è solo il legame tra Tolkien e Verlyn Flieger, ma lega anche i due relatori del Tolkien Seminar. È infatti l’autore di Salvare le apparenze, pubblicato sempre da Marietti 1820 e curato proprio da Giovanni Maddalena, giovane docente di Filosofia teoretica presso la cattedra di Scienze della Comunicazione (Facoltà di Scienze Umane e Sociali) dell’Università del Molise. Autore quasi sconosciuto in Italia, Barfield era un compagno di studi di Lewis a Oxford e l’amicizia con l’autore delle Cronache di Narnia (ai figli di Barfield sono dedicati i primi due volumi) lo condusse, all’inizio degli anni ’30, a essere uno dei principali protagonisti degli Inklings, il circolo che si riuniva all’Eagle and Child Pub per leggere e ascoltare gli scritti inediti dei suoi partecipanti. A differenza di Tolkien e Lewis, Barfield non intraprese la difficile carriera accademica la cui incertezza (già allora!) rendeva problematico il mantenimento della famiglia. Fece per trent’anni l’avvocato continuando a scrivere sulla letteratura. Alcuni dei suoi libri, tra cui Salvare le apparenze, ebbero un certo successo negli Stati Uniti e, una volta in pensione, Barfield si dedicò all’insegnamento nelle università americane dove veniva chiamato per corsi e conferenze. Il suo pensiero, osteggiato o ignorato dal mainstream della cultura accademica, sostiene che l’unico modo per difendere allo stesso tempo ciò che la scienza dice e il senso comune percepisce è quello di accettare che la nostra conoscenza derivi da una realtà che è descritta dalla fisica, ma che è percepita attraverso rappresentazioni, cioè immagini mentali e linguistiche, che formano la nostra coscienza e che sono non “disgiungibili” da essa. La realtà, quindi, è sempre “
partecipata” dalla nostra coscienza, dalle sue immagini, dal suo linguaggio. Ed ecco la teoria che tanto impressionò il giovane Tolkien: il nostro linguaggio, mentale o materiale, è una cosa sola con la realtà di cui partecipa. L’inizio del linguaggio (quello degli elfi, per intenderci con gli amanti di Tolkien) è nel mondo mitico in cui realtà, linguaggio e significato sono una cosa sola. Le parole portano in sé il senso delle cose e pronunciarle, come dicevano i filosofi medievali, “fa accadere le cose”. In alcune delle pagine più belle Barfield racconta come questa unità pervadesse ancora la percezione antica e medievale della realtà prima di perdersi definitivamente negli ultimi quattrocento anni. .
Eccovi allora, se mai ce ne fosse bisogno, un buon motivo per partecipare al Tolkien Seminar!
L’estate sta finendo diceva una vecchia canzoncina, ricomincia la scuola e chi sta ancora in vacanza è veramente un fannullone. Anche l’Associazione romana studi Tolkieniani torna al lavoro e ha in serbo un bel po’ di novità per la stagione che va incominciando. Dopo qualche mese di rodaggio, il nuovo sito ha ottenuto risultati a dir poco eccellenti: 8mila visitatori e ben 20mila pagine viste in poco meno di 5 mesi e mezzo è un risultato che ci fa arrossire!
Occhio al giovedì!
Per premiare i nostri lettori e offrire contenuti di qualità, abbiamo deciso di lanciare una serie di rubriche, dedicate a quegli argomenti che si sono dimostrati i preferiti dal nostro pubblico. Le rubriche saranno tutte mensili o bimestrali. A cadenza settimanale, ogni giovedì, i lettori potranno così leggere una nuova rubrica. Alcune anticipazioni sono già state date, ma ecco l’elenco delle nuove pagine e delle tematiche:
5 domande a…: inaugurata con l’intervista a Dario Giansanti, direttore del progetto Bifröst (la potete leggere qui), è la rubrica dedicata alla presentazione degli studiosi italiani che hanno pubblicato opere, saggi, articoli, tra i più interessanti e originali. Ogni mese, l’Associazione romana studi Tolkieniani incontrerà un personaggio cui porre cinque domande (non di più!) sul proprio lavoro, i risultati raggiunti e i progetti futuri in cui è impegnato. Sarà l’occasione anche per avere sempre “il polso” della situazione degli studi tolkieniani in Italia e per conoscere in tempo eventi, incontri e conferenze a cui poter partecipare.
Il saggio mensile: come si intuisce dal titolo, la rubrica sarà dedicata ai saggi. Ogni mese un breve saggio sarà pubblicato nella nostra sezioni di studi. Si tratta di testi leggeri, non troppo lunghi, che vogliono perlopiù incuriosire e avvicinare i lettori a questo campo di studi sempre nuovo e affascinante. I saggi saranno disponibili in formato Pdf con un breve presentazione.
Ago & filo: artigianato e cultura vanno a braccetto quando scendono in campo gli artisti! Per questo abbiamo chiesto a Daniela Mastroddi, sarta tolkieniana doc (e non solo!) di illustrarci l’arte del ricamo e della tessitura degli abiti della Terra-di-mezzo. E siccome popoli, regni e culture di Arda sono tanti, l’artista sarà impegnata per un bel po’! A cadenza bimestrale, un articolo della rubrica passerà in rassegna i diversi abiti di Elfi, Nani, Uomini, Hobbit e, perché no, anche di Orchi e Goblin… Il tutto però in maniera rigorosa, con un occhio alle opere di J.R.R. Tolkien e l’altro ai film di Peter Jackson!
Riflessi della Terra di Mezzo: non poteva mancare uno sguardo su un campo che è presente ogni giorno nella vita di tutti noi. Immagini, quadri e illustrazioni saranno analizzate in questa rubrica che, a cadenza bimestrale, punterà l’attenzione su pittori e illustratori italiani e internazionali. L’idea di fondo è che non esiste soltanto l’iconografia cinematografica che viene da Hollywood! Naturalmente, John Howe, Alan Lee e Ted Nasmith sono i mostri
sacri a cui far riferimento. Ma esistono anche artisti meno noti, con tagli molto personali, che interpretano il mondo di Tolkien in maniera egregia e che meritano attenzione.
Letto e commentato: lo studio delle opere di Tolkien non può prescindere dalla letteratura secondaria. Libri, saggi, conferenze, sono argomento di moltissimi dei nostri articoli. Commentarli viene anche naturale. Per questo i membri dell’Associazione si alterneranno per dire la loro su quelle opere, soprattutto straniere ma anche italiane, che meritano maggior fortuna, una traduzione italiana o anche la lettura e la conoscenza da parte dei lettori. La rubrica è a cadenza mensile.
Ecco, allora, le nuove rubriche che animeranno ancor di più la vita del nostro sito, cui speriamo voi vorrete aggiungere commenti, consigli, segnalazioni e anche critiche costruttive. Quindi, dalla prossima settimana fate attenzione al giovedì!
– Potete inviare consigli, segnalazioni e critiche qui: info@jrrtolkien.it
Ispirandosi all’ormai vasta produzione di studi su J.R.R. Tolkien condotti in ambito accademico, soprattutto nei Paesi di lingua inglese, ma anche in Paesi come Francia e Germania, l’Associazione romana studi Tolkieniani persegue la ricerca di studi validi in riviste scientifiche, studi accademici e relazioni di conferenze. Gran parte degli studi prodotti in Italia è tuttora caratterizzata da un taglio prevalentemente amatoriale e si sofferma in misura molto minore sull’aspetto più propriamente letterario dell’opera del Professore. Per questo motivo l’Associazione intende pubblicare sul proprio sito articoli prodotti dai soci o da altri collaboratori, nonché traduzioni di saggi in lingua straniera scelti tra quelli più significativi e disponibili. Inoltre, si propone di recensire periodicamente libri e riviste riguardanti Tolkien e gli autori e i generi a lui affini.
Parallelamente a questa attività, l’Associazione si propone di segnalare non solo gli eventi culturali da essa organizzati o quelli a cui parteciperanno i suoi soci, ma anche eventi correlati che possono essere d’interesse per i lettori del sito. Infine, nella sezione Collaboratori in futuro si potranno trovare brevi profili degli studiosi italiani e stranieri che collaborano o hanno collaborato con l’Associazione.
Saggi su J.R.R. Tolkien
Inauguriamo la sezione saggi con una traduzione dal francese. L’associazione Tolkiendil nasce dal sito web omonimo ed è stata fondata nel gennaio 2003. Si dedica a esplorare il mondo nato dalla penna di Tolkien e dagli appassionati che alle sue opere si sono ispirati. Si occupa di varie attività come l’organizzazione di incontri, la partecipazione a mostre, le discussioni in chat o forum, la stesura di saggi. I più validi vengono pubblicati sulla rivista dell’associazione, L’Arc et le Heaume.
Pubblichiamo il primo saggio di una nostra selezione: – La katabasis: Tolkien e l’antica tradizione di Nicolas Liau (dicembre 2003)
Il termine “katabasis” è generalmente utilizzato per riferirsi a uno dei motivi più ricorrenti di miti e letteratura antica: il viaggio dell’eroe nelle viscere della terra. Quattro personaggi famosi hanno messo piede nel mondo degli Inferi. Ad essi Tolkien ha guardato per descrivere una simile esperienza di Aragorn nel Signore degli Anelli.
– La catabasi di J.R.R. Tolkien
A tutti piace parlare delle proprie passioni; e chi meglio di un appassionato di Tolkien per scambiar due chiacchiere sul nostro caro professore? Per parlare, per analizzare, per fantasticare sulla Terra-di-mezzo, sulle cose poco chiare, su quelle che sono (o sembrano) chiare, per scandagliare appendici, lettere, racconti incompiuti e abbandonati, mappe. Ma anche per scambiarsi consigli di lettura su libri, narrativa, saggi, oppure organizzare un’attività da svolgere insieme.
Esistono moltissimi canali elettronici (forum, siti, mailing list, pagine Facebook, un newsgroup dedicato it.fan.scrittori.tolkien) dove si può scambiare opinioni con altri amici tolkieniani. Ma nessun mezzo elettronico dà tanta gioia come l’incontrare dal vivo altri appassionati.
Questa pagina vuole aiutare chi volesse trovare altri amici tolkieniani. Sono molte le cosiddette “famiglie tolkieniane” o Smial, se si vuol conservare il termine inglese. Il modo più semplice è cercare in rete, su newgroup e social forum. Ma è facile anche creare un gruppo nuovo, senza troppe complicazioni burocratiche e senza alcuna affiliazione!
La Tolkien Society da sempre promuove la formazione degli Smial e c’è sul sito ufficiale un elenco sempre aggiornato di tutti quelli affiliati. Normalmente, ogni smial è attivato su base volontaria da membri della Società, ma non è necessario essere un suo membro per far parte dello smial locale e partecipare alle sue iniziative. Da notare il fatto che gli smial sono affiliati alla Tolkien Society, ma sono gruppi indipendenti, a volte senza un’organizzazione burocraticamente costituita, e comunque sempre gestiti su base volontaria, con proprie regole ed eventualmente delle iscrizioni annuali.
Anche noi abbiamo fatto un elenco di tutti i gruppi tolkieniani italiani attivi a noi noti.
Come creare un gruppo locale
Qualora non ci fosse un gruppo locale vicino a voi, potete crearne uno. Per esempio seguendo alcune delle indicazioni presenti nella piccola lista di suggerimenti. La lista è basata principalmente sull’esperienza di Norbert “Mandos” Spina, che nel giugno 2000 diede vita al gruppo dei Proudneck, smial della Tolkien Society a Roma tuttora attivo. Per cui è una “ricetta” che ha funzionato bene. Come è scritto sul sito dei Proudneck: «Ci riuniamo almeno una volta al mese per discutere, discettare, chiacchierare, bere, mangiare, battibeccare come potrebbero fare dei comuni hobbit al Drago Verde di Lungacque». E lo si fa ininterrottamente dal giugno del 2000. Per creare un proprio gruppo sono necessari solo un po’ di tempo, pazienza, e perseveranza: pertanto è alla portata di chiunque. Basta volerlo. Ogni suggerimento o proposta per migliorare la Lista degli Smial o la Lista dei suggerimenti è benvenuta e sarà inserita nei rispettivi documenti.
Il tuo gruppo di Tolkieniani che si incontra periodicamente e non è nella lista? Segnalacelo!
Hai altri suggerimenti, possibilmente frutto dell’esperienza, da aggiungere alla lista? Condividili con noi!
Ci sono errori o inesattezze? Saremo ben contenti di correggerli. Ogni informazione, richiesta o precisazione può essere inviata a: info@jrrtolkien.it.
Che leggiate Il Signore degli Anelli, Lo Hobbit o Il Silmarillion, che leggiate le poesie o le opere brevi, le lettere di Babbo Natale o le fiabe, buon Tolkien Reading Day a tutti!
Il 25 marzo per i lettori di Tolkien, è il giorno della caduta di Sauron, a conclusione della “Guerra dell’Anello” nel Signore degli Anelli. Il tema di quest’anno è dedicato agli “Alberi di Tolkien”. L’Associazione romana studi Tolkieniani, insieme alla famiglia dei Proudneck, lo smial degli appassionati di Tolkien a Roma, si incontrerà stasera al pub Avalon, in Via Terni 21, a partire dalle 20.30 fino a notte inoltrata!
Mentre dall’altra parte del mondo, in Nuova Zelanda per intenderci, sono iniziate ufficialmente oggi le riprese per i due film de Lo Hobbit e Peter Jackson ha superato brillantemente anche un’ulcera perforata pur dare il ciak alle riprese, gli appassionati di J.R.R. Tolkien si preparano a festeggiare una delle date più sentite del calendario.
Il 25 marzo sarà la migliore occasione per parlare dei prossimi due capitoli cinematografici sulla Terra di Mezzo perché cadrà, infatti, il Tolkien Reading Day. Creato dalla Tolkien Society inglese nel 2003 per incoraggiare i lettori a esplorare insieme alcuni dei racconti di Tolkien a scuola, all’università, in gruppi di lettura o in famiglia, ogni anno presenta un tema specifico. Il 25 marzo ha un significato per i lettori di Tolkien, in quanto è il giorno della caduta di Sauron, a conclusione della “Guerra dell’Anello” nel Signore degli Anelli.
Il tema di quest’anno, Gli Alberi di Tolkien, è legato all’Anno Internazionale delle Foreste lanciato dall’Onu e incoraggia a scoprire i confini della foreste descritte nei racconti di Tolkien o a concentrarsi su alberi dal carattere particolare. I lettori si possono avventurare nel Bosco Atro dello Hobbit, oppure sfogliando Il Signore degli Anelli possono inoltrarsi nella Vecchia Foresta ai confini della Contea, vedere l’albero d’oro di Lothlórien, o incontrare gli Ent di Fangorn. Altrimenti si possono leggere le bellissime pagine sugli alberi e il loro significato in «Foglia», di Niggle o discutere sull’importanza dei due Alberi di Valinor (Telperion e Laurelin) amati dagli Elfi nel Silmarillion, dove ci sono le foreste più grandi da scoprire. Se il tempo di lettura è breve, possono essere argomento di conversazione l’odio nei confronti di tutto ciò che si muove del Vecchio Uomo Salice (Old man willow) o il simbolismo dell’Albero Bianco di Gondor. Altre idee per esplorare i libri di Tolkien sono disponibili qui. Anche noi dell’Associazione abbiamo una particolare predilezione per gli alberi e la natura e abbiamo organizzato anche delle visite tolkieniane all’Orto botanico di Roma. Per il 25 marzo abbiamo organizzato un incontro per leggere insieme brani di Tolkien, bere una birra e parlare degli alberi della Terra di Mezzo. Se qualcuno volesse partecipare può scriverci qui per informazioni
Chi può, lo dica: “Io c’ero!”.
Il convegno internazionale “Tolkien e la filosofia”, organizzato dall’Istituto Filosofico Studi Tomistici di Modena e dall’Associazione Romana Studi Tolkieniani è stato un evento importante, riuscito e, soprattutto, piacevolissimo. Un giorno di lavori, un intero fine settimana fianco a fianco con Verlyn Flieger, Tom Shippey e Christopher Garbowski, senza dimenticare i “nostri” Andrea Monda, Wu Ming 4 e Franco Manni. Nove ore (numero tolkieniano per eccellenza!) di riflessioni profonde, volate come se fossero una chiacchierata tra amici.
Nonostante il 22 maggio sia stato il primo sabato di sole dopo settimane di pioggia, un pubblico di quasi 180 persone attente ha preferito rinchiudersi in una sala conferenze, per tornare a guardare la Terra di Mezzo da differenti punti di vista. L’organizzazione era stata curata soprattutto dall’Istituto Tomistico (che giocava in casa), ma noi come ArsT abbiamo dato il nostro sostegno attivo, e speriamo di aver contribuito a far sì che tutta la giornata sia stata un successo.
Dopo il rituale saluto di apertura dei presidenti dell’Istituto Tomistico e dell’ArsT, è iniziato il primo attesissimo intervento: Tom Shippey, probabilmente il maggiore esperto al mondo dell’opera di Tolkien, e Franco Manni della rivista Endòre hanno intavolato una discussione amichevole ma intensa su “Tolkien tra filosofia e filologia”. Manni, naturalmente nella parte del sostenitore della filosofia, ha dato del filo da torcere al filologo Shippey, che tuttavia nella contesa ha a nostro parere riportato la palma di una meritata vittoria.
È seguito Christopher Garbowski, con un importante e denso intervento su “Filosofia e teologia tolkieniana della morte”. Dopo aver partecipato a un gruppo di studio biennale su “Morte e immortalità in Tolkien” (sfociato nel volume La Falce spezzata), non potevamo che essere attenti e interessati, e infatti abbiamo trovato spunti e riflessioni degni di nota. Rimarchevole il passaggio in cui Garbowski ha ricordato «la via Hobbit per l’immortalità: fare figli».
Dopo una breve sosta per il pranzo (breve in senso hobbit) c’è stato quello che in molti consideravano il momento clou della giornata: il dibattito fra Andrea Monda e Wu Ming 4 su “Tolkien pensatore cattolico?”. Superato lo stupore per aver finalmente dato una faccia a uno dei Wu Ming (no, non pubblicheremo la sua foto, anche perché è venuta mossa; vi basti sapere che c’è chi l’ha paragonato nell’aspetto a Caravaggio), siamo rimasti molto colpiti dalla preparazione e dalla passione che entrambi i dibattenti hanno dimostrato; quella di Andrea è stata da alcuni spettatori considerata come la sua migliore presentazione di sempre; Wu Ming 4 è stato, soprattutto per i molti che non l’avevano mai sentito, una vera rivelazione. Peccato solo che i due “contendenti” non abbiano poi conteso così tanto, trovandosi invece spesso e su molti punti in accordo. Noi che c’eravamo, e che abbiamo seguito le fasi di preparazione dell’incontro, possiamo però confermare che non c’è stata nessuna combine: l’incontro è valido (risultato: sostanzialmente un pareggio).
L’ultimo intervento è stato veramente sorprendente per tutti quelli (e sono molti) che non avevano mai avuto l’occasione di ascoltare la voce di Verlyn Flieger. Per trasmettere una parte della sorpresa e dell’emozione, non esitiamo a rubare le parole di un professionista della parola, Wu Ming 4:
«Ho la sensazione di essermi un po’ innamorato di una donna di settantasette anni che risponde al nome di Verlyn Flieger. Una signora piccola e magrissima (al punto da paragonare se stessa a Gollum), con uno sguardo penetrante come pochi e una voce che ti immagini essere quella di Galadriel. Quando ha letto i versi in Quenya e in entese (scusandosi per la pronuncia), nel silenzio assoluto della sala, mi sono venuti i brividi. E quando ha parlato della teoria del linguaggio di Tolkien, con un intervento limpido, senza sbavature, il numero esatto di parole per dire il numero esatto di cose e non una virgola di troppo, mi ha trasmesso un senso di perfezione, di altezza a discapito della minuscola statura».
La sera, poi, i soci organizzatori hanno avuto il privilegio di vivere una serata puramente conviviale con i prestigiosi conferenzieri. Ed ecco che nomi pronunciati con reverenza, leggendo, studiando e traducendo i loro saggi di critica tolkieniana, sono diventati volti reali e sorridenti. Il professor Shippey, tifoso del Leeds e appassionato di calcio, scalpitava per assistere alla finale di Champions League (tifando, sportivamente, per la squadra italiana). I professori Garbowski e Flieger (assieme al suo simpatico compagno) sono stati avvolti dalla confusione di un’allegra tavolata, e tra metri di pizze fumanti, birre, risate e sporadici problemi di traduzione, hanno dimostrato una volta di più d’essere ottimi conoscitori della cultura hobbit, sostenendo senza apparente fatica una tale impresa.
Un ringraziamento particolare va a Luca Morandi, in arte CyberLuke.
Questo affermato e raffinato mago dell’arte digitale non ci ha soltanto, generosamente, donato un banner suggestivo e d’autore, ma ci ha guidati anche nei primi, fondamentali passi della creazione di questo blog.
Un aiuto disinteressato che vale molto.
Grazie, CyberLuke!
Benvenuti nel blog dell’Associazione romana studi Tolkieniani!
Com’è facilmente intuibile dal nome, la nostra associazione – attiva principalmente nella Capitale – si propone di approfondire, valorizzare e diffondere gli scritti e la biografia di J.R.R. Tolkien, autore di due dei libri più amati del Novecento, Lo Hobbit e Il Signore degli Anelli, unitamente agli autori e alle tematiche a lui vicini.
Dal 2005, distribuiamo le nostre forze (a titolo volontario) in tre settori, Arte, Letteratura e Spettacolo, con l’intenzione di esplorare l’ampio ventaglio delle suggestioni intellettuali che questo grande autore inglese ha saputo e sa ancora suscitare. Nell’ambito artistico, desideriamo valorizzare il talento di giovani illustratori. In quello letterario, oltre ad organizzare conferenze, incontri e seminari, ci occupiamo di redarre, tradurre, pubblicare e promuovere saggi di particolare interesse. Infine, nel campo dello spettacolo, l’Associazione romana studi Tolkieniani opera in stretta sintonia con I Lettori, gruppo che diffonde i testi di Tolkien attraverso letture recitate, destinate soprattutto ai giovanissimi.
In questi anni, sono molte le attività che l’Associazione ha svolto, spesso in collaborazione con enti, istituzioni o altre associazioni culturali. Ecco una breve cronistoria:
Giugno 2005 – Le Rive dell’Anduin
Manifestazione organizzata presso il Teatro Arciliuto di Roma.
Dicembre 2005/Gennaio 2006 – Racconti d’inverno
In collaborazione con le Biblioteche di Roma e in occasione della Fiera della Piccola e Media Editoria e della manifestazione Natale all’Auditorium.
Ottobre 2006 – Paesaggi della Terra di Mezzo
Conferenze ed escursione tematica all’Orto Botanico di Roma.
Aprile 2007 – Paesaggi dalla Terra di Mezzo
Prima raccolta di saggi ad opera dei soci, dal sottotitolo: Immaginario naturale e radici culturali nell’opera di J.R.R. Tolkien (Aracne Editrice)
Aprile/Maggio 2007 – Tolkieniana II
Festival tenutosi a Buccinasco (MI), in collaborazione con Tolkieniana.net, Eldalië, Granburrone e il gruppo Bolgeri.
Maggio 2009 – Due settimane nella Terra di Mezzo di J.R.R. Tolkien
Manifestazione ospitata dal Fusolab di Roma.
Questo per capire da dove veniamo… e dove andremo, chi lo sa?
Noi continuiamo a dedicarci con passione ai libri Tolkien, rosicchiando tempo dalle nostre routine quotidiane… anche laddove non c’è.
Voi, se volete, seguiteci: siete i benvenuti!
Dopo un inverno freddo e piovoso, con la primavera torna anche la fantasia. E prima che faccia troppo caldo si può fare un viaggio nella Terra di Mezzo, in compagnia del creatore del Signore degli Anelli. Per due settimane le opere di J.R.R. Tolkien saranno il filo conduttore di “I colori della Terra dei Draghi”, manifestazione curata dall’Associazione romana studi Tolkieniani che si terrà dal 28 maggio al 7 giugno 2009 al centro culturale FusoLab, in via Pitacco 29 a Roma.
Si parte giovedì 28 maggio con l’inaugurazione di “I colori della Terra dei Draghi – Lo Hobbit e altre storie della Terra di Mezzo”, mostrapersonale di dipinti dell’artista Enrica Paresce, che sarà aperta per tutto il corso della manifestazione. L’esposizione artistica ripercorre le tappe dell’evoluzione della pittrice e della sua esplorazione nel mondo inventato dallo scrittore inglese. È un viaggio anche tra le varie tecniche usate, dalla matita al chiaro scuro, dalla china all’acquerello, per finire con gli ultimi esperimenti con l’acrilico.
Giovedì 28 maggio sarà anche una serata dedicata all’approfondimento. Due incontri con specialisti ed esperti illustreranno alcune tematiche presenti nelle opere dello scrittore inglese. In “Il Signore degli Anelli: temi moderni in una trama antica”, Norbert Spina parlerà dei filoni narrativi presenti nel capolavoro di Tolkien. A seguire, in “La Natura nelle opere di J.R.R. Tolkien”, Claudia Manfredini rivelerà l’origine dell’amore e dell’attenzione che lo scrittore dedicò agli alberi e ai fiori della Terra di Mezzo e i diversi aspetti e ruoli che la natura assume nelle sue opere. Durante la serata non mancherà una tipica Cena hobbit. Ci si potrà calare nelle atmosfere più conviviali della Terra di Mezzo, con la possibilità di assaggiare succulenti cibi e buone bevande: dai dolci degli Elfi alle focacce dei Nani, con abbondante presenza di Idromele.
Durante la manifestazione saranno diffuse le dieci interviste della trasmissione “Un giornalista nella Terra di Mezzo: interviste fantastiche ai personaggi del Signore degli Anelli”, che andrà in onda in contemporanea sulla radio web di FusoLab e in altre serate per tutta la durata della manifestazione.
La domenica del 31 maggio, come è abitudine del FusoLab, saranno dedicate al cinema. E quale migliore occasione per parlare della trilogia cinematografica del Signore degli Anelli? Diretta da Peter Jackson dal 2001 al 2003, è la saga più vittoriosa della storia, avendo ottenuto ben 17 premi Oscar. La serata della rassegna cinematografica “Il Signore degli Anelli: dal Libro al Film” si concentrerà sulla trasposizione del testo del libro più famoso di Tolkien in quello che è un nuovo linguaggio. Di una vera e propria traduzione si tratta e ne discuteranno il critico cinematograficoAlberto Crespi, conduttore de “La valigia dei Sogni” su La7 e firma prestigiosa de “l’Unità”, e Lorenzo Gammarelli, esperto e traduttore di alcune opere dello scrittore inglese.
Tutte le iniziative sono a cura dell’Associazione romana studi Tolkieniani
La partecipazione è gratuita
Programma
I colori della Terra dei Draghi
Dal 28 maggio al 4 giugno al centro culturale FusoLab
via Giorgio Pitacco 29 – Roma
Giovedì 28 maggio Ore 20,00
“Il Signore degli Anelli: temi moderni in una trama antica” di Norbert Spina Ore 21,00
Cena Hobbit a base di prodotti tipici della Terra di Mezzo
Ore 21,30
“La Natura nelle opere di J.R.R. Tolkien” di Claudia Manfredini
Domenica 31 maggio Ore 20,30
“Il Signore degli Anelli: dal Libro al Film”: la trama e i personaggi
Tavola rotonda e proiezione di scene e contenuti speciali tratti dalla trilogia cinematografica del Signore degli Anelli di Peter Jackson. Intervengono il critico cinematografico Alberto Crespi e l’esperto Lorenzo Gammarelli
Durante tutta la durata della manifestazione andranno in onda sulla radio web di Fusolab le dieci puntate di: “Un giornalista nella Terra di Mezzo: Interviste fantastiche ai personaggi del Signore degli Anelli”. Le puntate sono sempre dalle 20,30 alle 21 dei seguenti giorni: giovedì 21, sabato 23, martedì 26, giovedì 28 e sabato 30 maggio.
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